certa armonia e spontanea e secura. leopardi, 1-29: dov'è la forza antica
l'interposizione di altri termini. leopardi, 8-22: tu primo il giorno,
due d'accordo andarono al cadì. leopardi, 867: -chi gli ha uccisi?
ch'amo saluta in suo cammino. leopardi, 15-19: or dimmi, e che
che più giovane era di loro. leopardi, 37-5: io me ne stava /
prode, e non di fatto. leopardi, 1-94: parea ch'a danza
-meglio, anzi, piuttosto. leopardi, 14-10: travagliosa / era mia vita
occhio vostro pure a terra mira. leopardi, 7-14: ottenebrati e spenti /
colpo il priverai dell'anca / mirabilmente. leopardi, i-959: quell'affezione, quell'
patria e di molt'altre patrie. leopardi, v-1083: gridino pur questi ed esclamino
che per sette anni allor venni dettando. leopardi, iii-22: se non le spiacciono
i tuoi figli son sorti a pugnar. leopardi, 24-4: passata è la tempesta
i-76: ed eccomi finalmente in venezia. leopardi, 1058: godevamo una pace di
, e rosse del nostro sangue. leopardi, 5-8: attendi attendi, / magnanimo
s'udiro / ai sospiri d'amor. leopardi, 232: dato alla plebe fu
d'un'altra, o annebbiarsi scambievolmente. leopardi, ii- 1015: la distrazione.
re che stringessero lo scettro britannico. leopardi, ii-1230: quella specie di piccola
collera celeste contro di quel monarca. leopardi, v-313: senofane... stimò
che al zodiaco la via parte egualmente. leopardi, v-801: verso il 547 avanti
ogni tanto ripeteva languidamente il concento. leopardi, 311: per gli eccelsi monti
de'carmi fe'dolce la rima. leopardi, 7-60: le vostre / paurose latebre
gl'insegnamenti del celebre conte di rumford. leopardi, 859: tre furono gli
confarsi assai bene alla vostra fisonomia. leopardi, 649: noi la classe /
. -castello di carte. leopardi, 32-157: quale un fanciullo, con
a chi fosse conceduta la vita. leopardi, v-737: gli astrologi furono sì potenti
. dimin. edittùccio. m. leopardi, 1-121: alzate la voce dai vostri
, ben sai, l'educava. leopardi, v-10: la maggior parte delle persone
téutono / che l'edùchi a servitù. leopardi, 8-114: i lidi e gli
e per educare il nostro fratello. leopardi, 7-86: estrano / il suol
pulledri e cavalli con grossissime spese. leopardi, 714: entro dipinta gabbia
lungo amore, e t'appendea corone. leopardi, 41-13: mentre è vermiglio il
.. spietate battiture con flagelli. leopardi, 204: oltre al far più d'
casa di educazione per le fanciulle nobili. leopardi, i-489: il giovanetto ancora chiuso
per la via di messer marino. leopardi, 811: narrasi che tutti gli
e non intieramente effemminato e galante. leopardi, ii-333: da vita, opinioni
un sistema di leggi e di ordini. leopardi, 672: sempre sincerissimamente detestando ogni
, perché fui come un altro. leopardi, 27-33: quando novellamente / nasce
/ fanno in voi lo stesso effetto. leopardi, 29-34: raggio divino al
con parole, ma con effetti. leopardi, iii-213: sperando che avrebbero potuto
se non in carta sucida un sonetto. leopardi, v-27: in effetto, gli
vero quello che io vi conterò. leopardi, 242: udir solea / che stil
. mamiani, 6: nel 4 leopardi 'la prima cagione è contemplata come
per tutti i generi di cimenti. leopardi, ii-143: questi discorsi non si
il pontefice: come avvenne effettualmente. leopardi, 859: il collegio delle muse
prevenga il mal che irrimediabil fora. leopardi, i-291: il vino è il
poco a poco rasserenata senza avvedersene. leopardi, ii-203: par che l'immaginazione
proprio corpo al reflesso della candela. leopardi, ii-196: ma oggi chi rappresentasse
diario, o d'un giorno solo. leopardi, 872: io vorrei..
lunga dimora in egitto, coll'egiziaco. leopardi, v-90: la quale leggenda era
gli hanno avuti molto tempo prima. leopardi, ii-566: le nazioni più civilizzate
all'ultima / ora dell'uom fatale. leopardi, 13-42: nella mia prima età
, a certi determinati luoghi collocati. leopardi, 823: vivevano i mortali in
: gli aspetti evocati dai canti di leopardi vi hanno una castità, che altri
gico del proprio individuo lo dimanda. leopardi, ii-369: l'egoismo è quando
in genere una moltitudine d'individui. leopardi, ii-299: l'egoista lusinga il suo
alla soddisfazione dei propri interessi. leopardi, ii-14: ho detto altrove che il
rintegra, / e l'animo rallegra. leopardi, 2-89: l'esempio / degli
scrivere, nel comporre. leopardi, i-55: non vale punto a celarla
permette al corpo l'andar innanzi. leopardi, v-959: questa sostanza è la
altrui, che non ne rimase memoria. leopardi, ii-1019: la pieghevolezza, la
. /... frugando vanno. leopardi, ii-1083: perché io conosco dei
eleganti / prospetti avea novellamente ornato. leopardi, i-1154: una parola o frase difficilmente
della qual non sapesse elegantemente ragionare. leopardi, 1024: 'gl'individui sono spariti dinanzi
, e tu di lor disponi. leopardi, 190: alle some / del regno
funge da elemento di ulteriori combinazioni. leopardi, i-630: i quali caratteri elementari o
s'appiccò in tante parti della città. leopardi, 286: d'isole sparso il
sono sempre stati elementi di vita. leopardi, i-189: in somma la noia non
vivi, or son pochi anni, il leopardi e il giusti, e che ha
o indiretta coll'organo della voce. leopardi, i-658: laddove i latini citavano
essenziali di tutte e tre queste nature. leopardi, v-1085: intendiamo in prima per
neve sia una operazione dell'elettricismo. leopardi, v-393: contro i tuoni stimavansi pur
: infervoramento, viva eccitazione. leopardi, 685: miei pensieri la sera turbamento
lo spirto / elettrizza a scioglier carmi. leopardi, i-173: l'effetto naturale e
errante / di chi sperando muor. leopardi, 20-58: e voi, pupille
. letter. in modo vago. leopardi, i-91: ch'è un'idea chiara
non pochi fuor di sé affatto. leopardi, 23-136: forse s'avess'io
vita, né mai la lasciano riposare. leopardi, i-121: perché un'idea senza
codesta / l'ultima stanza de'mortali. leopardi, 22-14: la lucciola errava appo
su l'alme greche il canto. leopardi, 11-4: d'in su la vetta
menti e ponetelo a mio vantaggio. leopardi, 32-1: errai, candido gino
dir che fosse / quell'edifizio. leopardi, i-435: tutti li vari governi per
8. letter. percorrere vagando. leopardi, 19-80: altri, quasi a fuggir
di ciascun volume o dell'opera. leopardi, iii-495: la intenzione mia fu
secondar piacciavi il mio / errore. leopardi, 16-74: o cara luna,
produssero effetti più vasti e più rapidi. leopardi, 5-37: a noi di lieti
/ spinge all'atroce ufizio. leopardi, 7-61: le vostre / paurose latebre
luce / che vien da'sensi umani. leopardi, 22-66: queste dipinte mura,
raccoglie, cioè lo schivar gli errori. leopardi, i-171: io stimo che molte
moltiplicano a misura che lo leggo. leopardi, iii-663: l'avverto che nel
famoso arnese / de'padri suoi. leopardi, 27-110: me certo troverai [o
e tempeste si difendono più acconciamente. leopardi, 313: ma presti son come gli
in vile istru- mento delle passioni. leopardi, ii-870: uomini sensibili e virtuosi
meglio erudita / de le galliche grazie. leopardi, iii-965: mi lusingherebbe infinitamente il
, spaventato dah'enormità del viaggio. leopardi, iii-69: signore mio carissimo.
occhi miei che li ebbero presenti. leopardi, ii-292: da questa digressione, non
del cuore, su la nazion francese. leopardi, i-18: ma la poesia divina
il tono de'colori è troppo caricato. leopardi, v-654: serbò il suo stile
tratto del cannone accennò l'assalto. leopardi, v-1098: or, se tutto
interesse, e a chiamarsi per tale. leopardi, i-1113: l'esaltamento delle illusioni
i digiuni gli esaltarono l'immaginazione. leopardi, i-122: come avendo fatto uso
era stato a que'giorni in casa leopardi: un brav'uomo
tale vien tacciata di romanzesca. leopardi, i-124: prova un'esaltazione di
, d'esaminare, d'intendere. leopardi, ii-453: più si cerca,
a chi voglia esaminare queste lettere [del leopardi], il separarle dalle altre opere
altro a scioglier la nostra questione. leopardi, ii-339: chiunque esamina la natura
occhi chiusi della ragion il lume. leopardi, i-20: sa sviscerare a sangue freddo
suo fianco, / innalza or bruto. leopardi, 4-74: la sposa giovanetta il
magro esangue deforme anzi che bello. leopardi, i-510: ma tutte le opere
/ lievi pensier virginei / solo pingea. leopardi, 20-17: piansi spogliata, esanime
dovere del mio impieguccio, abbonendolo. leopardi, i-126: pare un assurdo,
con garbo e con esattezza di lingua. leopardi, 1-981: anche in ogni cosa
chiarezza e precisione determinati concetti. leopardi, i-989: una lingua povera sarà sempre
degli attori diventerà sottile ed esatta. leopardi, i-259: la pura bellezza risultante da
sensi, di un desiderio). leopardi, i-187: la moltiplicità delle sensazioni confonde
tutte le espansioni dell'amore materno! leopardi, i-1071: oggi un uomo quale ho
chiede d'ogni parte la terza. leopardi, iii-813: l'edizione bolognese delle
5. soddisfatto, appagato. leopardi, 489: l'uomo disingannato, stanco
, di reagire al mondo circostante. leopardi, i-149: perché l'anima è già
/ nel gentil gabinetto ella si chiude. leopardi, 5-37: là dove l'insano
descrizione generale dei beni dell'isola. leopardi, 5-37: a noi di lieti /
e padre lo saluta / dovunque passa. leopardi, 940: le persone assuefatte a
/ e roder ti conviene i catenacci. leopardi, i-406: proviamo lo stesso sentimento
ne ponte di santa trinità. leopardi, i-1420: nell'italiano...
la dispettosa rimembranza degli antichi romani e de'leopardi, i-680: e perciò siccome il senso
col capo mozzo fu l'empia medusa. leopardi, 7 * 63: le
che l'uomo solo ne sia escluso. leopardi, 221: dopo te quel
sia pur succida, io vo. leopardi, 12-3: sempre caro mi fu questurino
non siasi addolorata della tua esclusione. leopardi, ii-1235: l'esclusione dello straniero e
forza * maggiore 'contraria. leopardi, i-635: sia pure un sistema
, saltare, andare a caccia. leopardi, ii-383: sono moltissimi che amano
avv. latin. esclusivamente. leopardi, iii-124: nella parte della lettera aggiunta
a un senso ancor più esclusivo. leopardi, ii-133: il carattere proprio di una
sono il solo che la meriti. leopardi, i-1040: la tenacità che i greci
ogni modo convien che resti esclusa. leopardi, i-458: vedendosi esclusi essi dalla
nella umanità che appena è sensibile. leopardi, i-1030: non si persuaderanno mai
infuori di, fuorché, eccettoché. leopardi, i-192: esclusi quei piaceri che ho
dagli umori in altre parti del corpo. leopardi, v-445: 0 antipatro »,
vista linguistico, letterario, artistico. leopardi, iii-25: [i] due discorsi
e l'alpe / esecrando persegue. leopardi, i-374: i suoi fautori antichi
leopardi, i-1492: splendido esempio ne furono
la vittima all'ira divina. leopardi, i-1438: quindi si facevano imprecazioni ed
-profanazione, contaminazione, violazione. leopardi, v-226: compresi più da timore,
non sarà mai un valente compositore. leopardi, 100: ignora / esecutor di musici
di una pena di morte. leopardi, i-239: non per altro che per
macchina come ne'dettagli dell'esecuzione. leopardi, ii-201: [virgilio] nella seconda
partito, purché almeno fosse eseguibile. leopardi, ii-654: non è maraviglia se mai
-per estens. e al figur. leopardi, i-177: la rivoluzione francese posto che
alessandria con tutto il suo convoglio. leopardi, i-1019: l'indebolimento della memoria
, quando eseguito con destrezza insidiosa. leopardi, i-114: è il tempo di quel
oceàn del tempo / è dechinato. leopardi, 2-87: l'esempio / degli
ammirati da tutti i loro concittadini. leopardi, 3-139: torna toma fra noi,
in se stessa propone a'cicisbei. leopardi, i-821: fra mille esempi basti
arte. carducci, iii-6-3: che al leopardi, dimesticatosi co'greci quasi con uomini
siano un giorno la nostra condanna. leopardi, 723: dunque debbo esaminare /
tipi, e secondo quelli classificare. leopardi, v-810: la verità è nel
cevano veramente l'arte del carbonaio. leopardi, iii-113: io ho qualche corrispondenza
esercitato tanti odii e tante guerre. leopardi, ii-80: quella che si chiama
che abbiamo esempi infiniti e bellissimi. leopardi, 384: angelica, tornata al
altro par d'anni fatti sieno. leopardi, iii-882: vi lodo moltissimo che
esercitato e svelto come un gatto. leopardi, ii-583: ingegni così civili
molto, perché son molto essercitate. leopardi, ii-203: come quei cavalli indomiti
fare a'sua scolari molte esercitazioni. leopardi, 1052: i libri loro sono come
carattere di esercizio o di esperimento. leopardi, ii-100: il fabricio le chiama *
di esercitarsi, impratichirsi). leopardi, iii-118: mi pare d'essermi accorto
m'abbia fatto quest'esercizio utile. leopardi, iii-924: con quest'aria, coll'
utilità che l'arte potrebbe recargli. leopardi, ii-261: gli uomini dediti alle
, permaloso; duro, arcigno. leopardi, ii-612: l'essere disprezzante, non
quali si rendono venerande assaissime inezie. leopardi, ii-358: quanto più l'uomo è
esigeva ima così grande albergheria]. leopardi, ii-259: la delicatezza, non solo
di statura un po'più che ordinaria. leopardi, i-216: oggidì è cosa molto
le superate al fin tristi vicende. leopardi, i-906: l'* è la vocale
/ l'amata greggia in libertà traesti. leopardi, i-249: paragonate ora queste conseguenze
comparisce esistente in un modo assoluto. leopardi, 430: il nostro globo s'empie
, all'ozio, all'esistenza stessa. leopardi, i-43: tutto è o può
sui grandi problemi dell'esistenza sociale. leopardi, ii-67: seguiva pure ad essere
/ le scure immisurabil caverne. leopardi, 971: questo arcano mirabile e spaventoso
rispetto, con un'esitazione involontaria. leopardi, 1-67: i latini scrittori senza
. -termine, fine. leopardi, 102 7: quantunque io non vegga
favola, a satirico drama convenentissimo. leopardi, ii-286: maggiormente si guardarono di
esizio / ogni brama si fa lecita. leopardi, v-574: le conversazioni d'italia
piena di fuoco e di forza. leopardi, i-452: parole che sallustio..
avere tanto vigore e tante forze. leopardi, 836: l'accademia dei sillografi
espedire l'affare de'miei raccomandati. leopardi, v-171: non istavano insino dal primo
fa il suo primo atto d'esperienza. leopardi, ii-56: i filosofi antichi seguivano
più espressi / mi daresti talor. leopardi, iii-272: quelli che non hanno
/ su'fogli del grandissimo d'arpino. leopardi, iii-261: io ho fatto sempre
ed i barbarismi dei poveri infranciosati. leopardi, v-567: nella solitudine anche dell'
, e ne facesti infelice esperimento. leopardi, ii-333: né altro fine si propongono
/ persuadon la veglia ed i contenti. leopardi, 190: d'espero dolce la
entro il suo petto i semi. leopardi, 26-93: ancor tornerei, / così
di quelle della terra di promissione. leopardi, 1045: ricorrevano [i sapienti]
sua dubbia della estrema / sentenza. leopardi, iii-781: del romanzo di manzoni
. -con valore attenuato. leopardi, ii-362: quelli che da natura,
, / giovinetto di grandi espettazioni. leopardi, 890: ebbe [parini] parecchi
havvi / ch'espiabil non sia. leopardi, v-13: la quale [invidia]
intende implicitamente ancora di tutti gli altri. leopardi, i-558: non solamente ciascuna specie
e là un lembo, un cantuccio. leopardi, 6-79: tu dal mar cui
ancor, che i re son vivi. leopardi, 32-236: di lor [gli
d'espor, mentir non può. leopardi, ii-65: i pensieri di buffon non
miei pensieri e le mie opinioni. leopardi, i-915: gli esponeva la sua passione
chiedere l'indennizzazione dei danni sofferti. leopardi, iii-1004: donna margherita altemps le
dipingere a olio sia molto più antico. leopardi, 233: parver l'esposte leggi
pantaleone sia nominato espressamente 'polidoro pittore'. leopardi, v-312: mimnermo pone il letto
svegliano la maraviglia e il diletto. leopardi, i-1383: del resto ho fatto
teatro, ove io ci sarò espressamente. leopardi, i-246: anche gli uccelli si
dalla filosofia, né dalla storia. leopardi, 1-68: anche in nostra lingua
eleganti del flaminio e del vida? leopardi, i-537: quante voci e modi e
de le tue doti apollo istesso. leopardi, i-1035: un ragionamento ben espresso e
), ho un dovere espresso. leopardi, 939: disse in certa occasione,
, / il tutto vi dirà. leopardi, i-223: col desiderio della morte
di circostanze non premeditata dagli uomini. leopardi, ii-181: i primi sapienti furono
esprimenti, cioè di lingua). leopardi, i-16: perché potrebbe anche dopo lui
/ ma tu con lui non eri. leopardi, ii-106: lo stesso discorso si
sostanza, di tutte le cose. leopardi, i-1001: non si troveranno in
ciascuno in perfetta relazione coll'altro. leopardi, i-303: i diversi aspetti
è un dono di pochi eletti. leopardi, 560: il davanzati nella prosa
so che d'esatto e d'esquisito. leopardi, iii-65: tutti hanno che
è solamente caldo per propria essenzia. leopardi, 32-195: non altro...
funzione più rilevante dell'anima nostra. leopardi, i-362: l'oggetto della cognizione è
nell'esercizio di ogni arte umana. leopardi, i-340: questo è un gran colpo
umano deve essere animale essenzialmente sociale. leopardi, i-18: ma la poesia divina
o non operare in senso diverso. leopardi, i-181: l'anima umana (
delle vivande che eran sulla tavola. leopardi, 22-66: queste dipinte mura,
le biade, quando sono in latte. leopardi, i-326: un essere non è
: tutti questi santi sono ostinati. leopardi, 32-46: né maraviglia fia se pino
altre donne / fean lamento sull'ucciso. leopardi, 23-149: i giorni tuoi /
(e anche goderne l'amicizia, leopardi ragionai nel 1826. la familiarità).
prevenga il mal che irrimediabil fòra. leopardi, 19-126: della prima stagione i
da dar pareri al signore zio! leopardi, 17-83: elvira, elvira mia!
/ i consoli aratori in campidoglio. leopardi, 29-13: mai non sento /
insistette colui con voce alquanto sgarbata. leopardi, 23-89: che vuol dir questa
nimica, / è tamaro mio fin. leopardi, 12-1: sempre caro mi fu
solitario / sta il coperchio rovesciato. leopardi, 22-102: quell'imago ancora /
già non fia ch'ei t'ascolti. leopardi, 3-18: certo senza de'numi
comportarsi in un dato modo. leopardi, 39-70: nella vista ancor l'era
a cui vuol far del bene. leopardi, 1-29: dov'è la forza antica
dovere ch'egli prestasse l'assenso. leopardi, 19-41: de'bruti / la progenie
tatto onde l'essenza è, sussiste. leopardi, 20-122: so che natura è
, ed immaginato, sommamente atterrisce. leopardi, 31-23: ed ossa sei:.
luce, se non fusse stato amore. leopardi, 969: pare che tessere delle
tesser mio di punto in punto. leopardi, 29-83: quella adorai gran tempo
ordine e di accuratezza in formarli. leopardi, 27-7: fratelli, a un tempo
vangelo di superbia e d'odio. leopardi, 27-30: quando novellamente / nasce
più ammirare che essa medesima. leopardi, ii-124: l'4 eneida * del
gli venne, ec. '. leopardi, 1-113: vedi intralciare ai vinti
etadi essute e da essere. leopardi, ii-946: 'issuto, essuto',
venti di levante o di est. leopardi, v-774: vi erano a cuzco
nessuno in italia, prima e dopo il leopardi, rappresentò così bene l'estasi di
, di tanghero e di fantastico. leopardi, v-217: io vo in estasi quando
mira il sol di grappi adorno. leopardi, ii-1117: l'estate, oltreché liberandoci
affatto gli individui, niuno escluso. leopardi, i-678: quello che ho detto
, e alla indagine delle materiali. leopardi, i-687: uniformare, stabilire, regolare
estende fino alla fine del quinto secolo. leopardi, i-128: perché la vita umana
sono combinate nel modo il più conveniente. leopardi, i-1059: la religione cristiana rivela
essere familiare in tutta la sua estensione. leopardi, i-326: un essere non è
di queste due non indifferenti parole. leopardi, ii-168: i moderni poi,
, ma l'estensione di essa. leopardi, i-292: non la sentono intimamente e
abbracciare; succedersi delle note emesse. leopardi, ii-442: tutto il dialetto era dunque
i difetti, esagerandone i meriti. leopardi, i-125: si proverà anche d'
animo stesso viene dalla filosofia infiacchito. leopardi, i-1003: dove concorre la facoltà
uno stile, ecc.). leopardi, i-37: non sono se non rarissimi
bellezza, da molti suoi concittadini. leopardi, i-95: popolo amante del bello
di somme, dalla famiglia imperiale. leopardi, i-549: per poco che si
e dalle impressioni giornaliere della vita. leopardi, ii-532: ebbero i mori in
accorga ei dunque / se atride vince. leopardi, 22-35: m'odia e
scrittori abbia tenuto dietro la gloria. leopardi, 917: concedasi che i futuri
suo decoro e la sua estimazione. leopardi, v-62: se l'estimazione di un
estinguerle, risecando tutte le oziose. leopardi, i-178: l'egoismo spoglio d'illusioni
, non vivente di vita umana. leopardi, ii-4: l'entusiasmo...
ira / contro l'iniquo usurpator. leopardi, 33-48: ove fosse / incolume il
divina ai vinti / mercede il vincitor. leopardi, 4-30: virtù viva sprezziam,
, negli altri una pietà sovrumana. leopardi, i-267: la morte non sarebbe
l'infelice teatro d'infinite guerre civili. leopardi, 1065: si può far derivare
fenomeno criminoso). leopardi, ii-451: perché? perché quest'opinione
.. pensò seriamente ad estirparlo. leopardi, 1-667: ma la lingua latina
ecco i provvedimenti che l'autore suggerisce. leopardi, i-727: se fosse veramente utile
/ con elisa, a diporto. leopardi, 16-61: qualor nella placida quiete /
mare; marea. leopardi, v-954: pitea; posidonio presso strabone
lodi e chiamandogli martiri della libertà. leopardi, 34-86: ti spiacque il vero /
ma, con gli estranei, taccio. leopardi, v-57: più presto si trova
, et cetera, con grande carità. leopardi, 16-68: è fatto estrano /
san filippo), che nacque ivi. leopardi, iii-738: la nostra antologia si
necessari per l'estrazione della pietra. leopardi, i-789: cominciate dal lavoro delle
estremamente il letto e la poltrona. leopardi, i-358: del resto osservate che
delle più belle donne di oriente. leopardi, 927: il dolore è cosa viva
d'italia un più importante cambiamento. leopardi, v-729: gli svedesi,..
te l'estreme / lagrime spargo. leopardi, 368: un dì di festa /
e del ciel traveste il tempo. leopardi, 33-45: d'intelletti immortali / degno
l'offro; ella è tua. leopardi, 8-9: immedicati affanni / al misero
a bear le sue parole estreme. leopardi, 33-17: l estremo albor della fuggente
ne confondono crudelmente tutte le apparenze. leopardi, iii-237: la mia salute intieramente
occasione al papa di spiegarsi meglio. leopardi, i-201: cosa però notabilissima anche nei
/ de le dita su gli estremi. leopardi, 32-34: già tenerla / o
se non che accelerarne il cambiamento? leopardi, v-16: a quale estremo di
/ alta e sublime è la caduta. leopardi, v-895: spirato da un nobile
quivi fermati inducono all'esofago esulcerato. leopardi, i-51: ma ch'ella [l'
dalla patria, cioè dal suo delo. leopardi, 2-25: ii cener freddo e
e dell'estrane / genti l'insulto. leopardi, 231: come il popol giudeo
un'iniziazione imminente. -sostant. leopardi, i-24: quasi che il sublime,
, e nel calar s'incalzano. leopardi, 16-2: la mattutina pioggia,
sparsa esultar di pascoli e di rivi. leopardi, 11-6: primavera dintorno / brilla
che in ver gli abissi si sprofonda. leopardi, 6-27: dunque degli empi /
età provetta? -figur. leopardi, 3-29: veggiam che...
che con tre denti soli era rimaso. leopardi, ii-195: v'è nella
, atta a ricevere ogni lineamento. leopardi, 21-54: anche peria fra poco
bella elpinia mia, tramonti il giorno. leopardi, 25-43: garzoncello scherzoso, /
col più vecchio il men d'etade. leopardi, 870: le fanciulle di sette
, 1-2: in giovane età [leopardi] vide sparita per sempre la sua
rocchio rispondevano l'uno all'altro. leopardi, i-1020: dunque la gioventù, cioè
i pensieri di tutta una età]. leopardi, 19-80: altri, quasi a
per lunga etade / inviolati ancora. leopardi, 3-8: come or vieni /
tre età almeno, a ben coltivarla. leopardi, 2-5: non fien da'lacci
ciascuno assedio quasi un età per finirlo. leopardi, 32-187: queste, o spirto
con veci eterne a sensi altri destina. leopardi, 3-89: assai più vasto /
nell'atmosfera dei nostri pantani sociali. leopardi, i-450: diciamo che l'anima nostra
etereo padiglion rotarsi / più mondi. leopardi, 16-102: serena / dominatrice dell'etereo
eterno fato / sta tua sventura scritta. leopardi, 1038: ci hanno a
che la natura fosse divenuta insuperabile. leopardi, 1-130: ecco io mi prostro
tutto sfuma, e s'annulla. leopardi, 974: infiniti mondi nello spazio infinito
sì vasto e maestoso emporio di creature. leopardi, 19-142: l'acerbo vero,
e imbelle ad assalir chi regna. leopardi, 23-169: nerina or più non gode
gli eterni, i salvo nettuno. leopardi, 23-46: d'intelletti immortali /
eterno dal mortai troppo è diverso. leopardi, 12-n: quello / infinito silenzio
iddio dallo eterno insino allo eterno. leopardi, 427: tutto chiaro ti fu sin
quel no 'l vedrai in eterno. leopardi, 2-188: in eterno perimmo? e
il vero mai non si trova. leopardi, i-958: non sono materialmente popolari,
. ling. dizionario etimologico. leopardi, i-1349: di deperr) (da
spargo ', quasi diffusione di spiriti. leopardi, i-994: certo che gli etimologisti
lingue del mondo all'origini deu'orientali. leopardi, i-395: la cosa va da
uno sgradevole incontro di suoni. leopardi, i-1400: poi coll'aspirazione eufonica,
uomini, ha fatto eunuca la terra. leopardi, io77: sappi ch'io son
ed europeo. cardarelli, 518: capire leopardi significa capire la tradizione e la modernità
comune a molte lingue europee. leopardi, 1-819: si condannino (come e
esteso per tutta l'europa. leopardi, iii-446: caro peppino. la disgrazia
maraviglia degli europei che ciò usano. leopardi, ii-3: l'immenso francesismo che
vita mediante nuova produzione di progenie. leopardi, 430: èva, donne, bellezza
carducci, iii-20-77: era questo del leopardi un tornare... alla conciliazione
pareti sono effigiati alcuni fatti evangelici. leopardi, v-n: l'operaio della parabola
cantoni eretici / predica l'evangelio. leopardi, 294: e le giovani donne
ancora, / come di fresco evento. leopardi, 8-35: oh fortunata, /
rurale soggiorno, e della semplice pace. leopardi, i-30: senza molti tratti [
che non sia dello stesso dionigi. leopardi, i-84: è chiaro che essendo l'
la decenza all'evidenza e alla forza. leopardi, i-137: la forza e l'
a qualche cosa: darle risalto. leopardi, i-136: e se quella [la
non evitabile rimedio dei mali presenti. leopardi, ii-1295: quel che spegneva in
il pettegolezzo va più evitato che combattuto. leopardi, ii-52: a me, se
affrontassi lo spettro evitato da quelle. leopardi, i-106: sopravvenivano le sventure agli antichi
al lettore de'nostri tempi metafisici. leopardi, v-247: la evocazione dei mani e
ben pochi sentir le sue parole. leopardi, 724: mentre ieri errando già /
de'colori dell'aurora, s'imbrattano. leopardi, i-138: ma eziandio che nessuno
istoria d'architettura per novecento anni. leopardi, i-12: presso noi non disdicono le
colonne e i comicion di legno. leopardi, v-153: non tanto siamo potuti uscire
inventar tutto l'argomento delle commedie. leopardi, ii-390: supponendo ancora, com'è
-per estens.: di animali. leopardi, i-246: perché anche gli uccelli si
mi sono stati promessi per questa sera. leopardi, i-726: in una macchina vastissima
i tiranni adulare a faccia a faccia. leopardi, i-1014: mancano [gli ingegni
quanto costerebbero fabbricate da noi medesimi. leopardi, 480: appena fu compresso il dolce
e discrezione e co'riguardi convenevoli. leopardi, i-824: allora le altre nazioni,
fossero contenuti ne'soli argomenti profani. leopardi, v-333: in ogni caso la enumerazione
loro danno cattivi artefici ed ignoranti. leopardi, 32-112: i rozzi panni / lasciando
moglie l'amministrazione delle mie rendite. leopardi, 537: alle tue stanze / tu
più propri per queste faccende. leopardi, v-491: nella fantasia di costoro
e per carrozzieri a'mercanti. m. leopardi, 1-85: un pulcinella sovrano avrà
, trattandosi di un punto principalissimo. leopardi, 331: lo scopritore dell'inno
dall'altra quello delltmperatore d'occidente. leopardi, 838: assegnasi all'autore di questa
una è più ristretta o più estesa. leopardi, i-1006: ma oltre che i
facce, sembrano staccarsi dal fondo. leopardi, 281: se visto avete mai
né l'ali né la face ardente. leopardi, 586: grave di acerbi strali
/ nasca in cielo o tramonti. leopardi, v-1098: è che, se dio
cielo / splenderemo ancor più belle. leopardi, 23-86: quando miro in cielo
il più facile dei nostri poeti. leopardi, i-444: del resto, quanto sia
presagir perigli / troppo facil son io? leopardi, 817: giudicava dovere essere gli
più benigno a chi gli compariva innanzi. leopardi, 40-16: nullo in terra vive
solo giudice nella solitudine del carcere. leopardi, iii-179: quando m'avviene d'apparecchiarmi
questa per li cittadini fra sé. leopardi, i-163: come le accademie scientifiche
portasse questo assioma nelle relazioni giovenili. leopardi, v-307: in un tempo in
trova facilmente de'mariti alle fanciulle. leopardi, i-13: vediamo il gusto corrotto
pure difficilissima fra le più difficilissime. leopardi, i-518: la lingua greca per
sollevare un popolo sbigottito et avvilito. leopardi, i-440: l''appresso a poco'
mondo l'ordine e le forme. leopardi, v-1100: si divide il velo del
tutte le facoltà del povero pellegrino. leopardi, iii-207: nell'età che le
assicurano la vita al corpo umano. leopardi, i-271: e se l'uomo non
chiunque paresse loro meritevole di pena. leopardi, i-529: che libertà che facoltà
e lingue per insegnarle un giorno. leopardi, 32-229: un già de'tuoi,
dimostrato una picciola parte di lei. leopardi, i-411: floro è noto per il
amor suoi gorgheggiando e i miei diletti. leopardi, 35-3: lungi dal proprio ramo
due vasi / ne fanno un sol. leopardi, v-1002: la luna fissò.
/ che gli è di giorno. leopardi, ii-825: 'falcola 'e '
. cani diversi, tele, rete e leopardi, e modo d'andare alla struzza
ogni dì bello il vicinato? girolamo leopardi, 1-75: ora si vede ogni fallimbelluccio
. non s'apre questa calla. leopardi, 993: gran cosa è questa.
ferri e batocche a un bisogno. leopardi, v-148: esamina continuamente i tuoi
e irritato dalle maniere della carceriera. leopardi, 9-37: qual fallo mai, qual
ci sia stato tratto dalla necessità. leopardi, iii-125: ma non perdonerete voi un
non bene per riputazione dell'opera. leopardi, iii-482: finita che sia la
incendio, rogo. m. leopardi, 1-18: mitre di vescovi, pastorali
certamente onor nessuno al nostro teatro. leopardi, i- 1006: un volto bello
amore, faccia essa prova di vendicarsi. leopardi, ii- 477: 'falseggiar l'
quali non bada allora l'anima. leopardi, 821: niuna cosa apparirà maggiormente
-occhio falso: strabico. leopardi, i-210: chi si innamora di un
si impingua, il ver proscriva. leopardi, i-295: la verità non si
falso, 10 sono il mentitore? leopardi, iii-52: sopporterò ch'ella m'
di sua vita è spento il lume. leopardi, 1-138: così la vereconda /
vanità e leggerezza alla nostra poesia. leopardi, i-1195: un uomo famoso per
baciò la sua petrosa itaca ulisse. leopardi, 32-248: al secol proprio vuoisi
; ed ora sono alla nausea. leopardi, ii-69: dove è maggior desiderio
omerici molti versi di loro conio. leopardi, v-258: qualche volta dio si
e come vuole intenderla lo zio. leopardi, iii-529: finché io sarò quello che
, / più volte s'affrontàr. leopardi, i-47: mantenevano il filosofo come
potuto attentar felicemente contro le leggi. leopardi, 24-21: ecco il sol che
cui veramente s'addica tal nome. leopardi, n-19: sollazzo e riso, /
l'idea della superiorità e della potenza. leopardi, i-13: i francesi hanno certe
come son quelle de le lettere famigliari. leopardi, i-1517: la pura lingua del
furon soggetti familiarissimi a'suoi pennelli. leopardi, i-53: trovo poi anche parecchi modi
lo stanzon delle sue cose rare. leopardi, 930: s'intratteneva una buona
bontà, che me ne dà campo. leopardi, 560: il davanzati nella
discorso, ecc.). leopardi, 560: questa semplicità e questa famigliarità
da parte l'affettazion bem- besca. leopardi, iii-520: nel cinquecento anche i dotti
nome acquista / d'illustre voratore. leopardi, iii-784: tra'forestieri ho fatto
che divorava il bonaparte della madeconia. leopardi, 32-261: o salve, o
un fanatico assalto al mondo vizioso. leopardi, iii-1029: fino il governo mi
alle fanciulle e alle donne del paese. leopardi, 22-163: se torna maggio,
contenere tutte le fanciullaggini e gli spropositi. leopardi, v-43: moltissimi di quegli errori
per dante e per l'ariosto. leopardi, i-29: lo vediamo nei fanciulli
/ correre armato ad affrontar perigli. leopardi, ii-43: l'uomo sarebbe felice se
a cagione di tante loro fanciullesche cautele. leopardi, i-126: descrivendo con pochi
cavalleresche ponno a gran ragione pregiarsi. leopardi, iii-954: sperai che questi cari
fanciullezza del mondo travagliava a spiegarsi. leopardi, 1-8: dopo che le arti di
sopra la berretta abbia 'l cervello. leopardi, 25-24: i fanciulli gridando /
fredde del tanai onde io notava. leopardi, 3-90: ahi ahi, ma conosciuto
spavento, in un popolo ancora fanciullo, leopardi, i-7: onde apparisce quel che
il zelo sono fanfaluche degli avoli nostri. leopardi, i- 132: fanfaluche mistiche di
per celia, per scherzo. girolamo leopardi, 2-11: un medico lo dà [
/ su queste membra stenderai l'artiglio. leopardi, 31-17: quel labbro, ond'
suo la neghittosa / alzi la fronte. leopardi, 28-12: amaro e noia /
iniquo ogni pensier, ingiusta ogn'opra? leopardi, 3-179: in fine / questo
d'attingere nel tempo di state. leopardi, 625: occulto / entro fangoso
frasi, né novità di stile. leopardi, 333: lo conservo [l'inno
con tinte più calde e mirabilmente adomate. leopardi, i-1167: la poesia orientale disprezzata
ti stanno d'intorno per spaventarti. leopardi, v-7: una sera di state,
quel che parea / dall'italia respingermi. leopardi, 22-81: fantasmi, intendo,
a cui non succede vigilia. m. leopardi, 1- 128: fate risorgere
virtù e libertà fra uomini perversi. leopardi, i-1206: noi fantastichiamo la perfettibilità
e furono giudicati stupidi, grossolani. leopardi, iii-48: l'indirizzo fu scritto
a stuoli fuggivano dalle desolate terre. leopardi, i-19: nelle poesie del monti.
moda non ci seduca. m. leopardi, 1-88: finora la libertà dell'inghilterra
1v-96: le specie piccola [dei leopardi] non mette paura a nessuno
su / al consolato il gloriaccino? leopardi, 23-1: che fai tu,
non avesse fatto la prima volta. leopardi, 15-5: o graziosa luna,
dov'organo perfetto non li eccheggia. leopardi, 25-27: i fanciulli gridando /
fronte entro al tuo regno io posso. leopardi, 6-69: se spezzar la fronte
faranno caccie, chiameremo amfiteatri. girolamo leopardi, 1-93: quando fassi alcun festino,
madre di tutte l'altre lingue orientali. leopardi, 1-5: avrebbe dovuto ogni gran
vedete, di viver tra questi cani. leopardi, iii-75: facea conto..
altre donne / fean lamento sull'ucciso. leopardi, 20-35: fra poco in me
aderito, trovandovi le mie convenienze. leopardi, 23-52: prova pena e tormento /
pene conforta e fa men dure. leopardi, 22-101: e quando pur questa invocata
pietà, non mi si riconosce. leopardi, 29-35: raggio divino al mio
partì pria che spuntasse l'alba. leopardi, iii-1037: l'ultimo giorno mi levai
m'incoroni il durango e 'l guancabilica. leopardi, iii-58: non m'è possibile
chiacchiere / adulatorie che ingoiar mi fea. leopardi, 22-101: quando pur questa invocata
ambizion, non l'amor tuo. leopardi, 39-50: dentro le nubi in paurosa
diligentemente cercando scorpioni pe'fessi de'muri. leopardi, 34-290: dell'uomo ignara e
-bastare, esser sufficiente. girolamo leopardi, 1-73: pare oggi a molti una
, non fa molto al proposito. leopardi, ii-5: perciocché spessissimo occorrendo loro
amor della patria son fatti inutili. leopardi, 117: abbandonata, oscura / resta
le guardie nel mezzo della pace. leopardi, 36-14: musa, la lima ov'
inoltrata, mandare per le lunghe. leopardi, i-3: fatto tardi, tornato alla
rapitor che regno hai sopra l'ombre. leopardi, 7-35: non palese al guardo
rude involto suo neglige al suol. leopardi, 188: spiò le selve, i
riso, o di gentili vermicelli. leopardi, 460: pon mente a i cibi
uso qualche rimedio calibeato. m. leopardi, 3-17: non si deve rompere
che un operaio meccanico. m. leopardi, 3-16: uno propose di rompere
però il disistimarsi oltre il dovere. leopardi, i-154: [la natura] è
rimanesse chiuso e legato fra le fascie. leopardi, 3-73: oh te beato,
di una tariffa speciale). leopardi, iii-1051: vi mando sotto fascia un
parla della mia versione d'yorick. leopardi, v-688: ora in parigi [niccolò
me ne fece grazia di alcuni fasci. leopardi, 25-3: la donzelletta vien dalla
oggetto all'alma afflitta e stanca. leopardi, 34-305: e tu, lenta ginestra
quelli fosse tale insegna di morte. leopardi, 739: non sgombran la tristezza
astri danno qualche sensibile varietà progressiva. leopardi, v-453: vuoisi persuadere ad un
e spander gelo / di foco invece. leopardi, 3-74: e pur men grava
parrucca e talvolta sopra un lucido anello. leopardi, 29- 99: narra che
sentono essi parecchi piccoli vantaggi. leopardi, i-1034: il languore del corpo
5. con irruenza, impetuosamente. leopardi, v-662: cicerone si dovrebbe rassomigliare
pianto, soli elementi dell'uomo? leopardi, 5-57: chiaro per lei [
/ tal giudizio comincia per te. leopardi, 2-6: non fien da'lacci sciolte
tendenza a moti e rivoluzioni impossibili. leopardi, 34-245: ben mille ed ottocento /
cara vieni, / o sera? leopardi, 22-103: e quando pur questa invocata
si cacciasse per capo una simile tentazione. leopardi, i-117: l'orrore e il
possibile, ecco l'ordinario istinto. leopardi, v-12: i loro figliuoli, qualunque
cibi che convien masticare di molto. leopardi, 23-39: nasce l'uomo a
che la natura ha già prodotto. leopardi, ii-145: l'uomo si rassegna
, inondato il mondo de'suoi intagli. leopardi, 310: alati preghi / a
la calma / faticosa del mar. leopardi, 21-22: d'in su i veroni
già 'l vincol hai del matrimon gentile. leopardi, i-1023: quanto più l'uomo
abbia un gran numero di microbi. leopardi, 18-35: per le valli, ove
ascendere / santa del suo patir. leopardi, 21-51: anche peria fra poco
s'assise in mezzo a lor. leopardi, 34-77: libertà vai sognando, e
al suo ultimo fato s'incamminasse. leopardi, 22-56: come un sogno /
fattezze più schiette e più naturali. leopardi, ii-167: anzi tutti gli scrittori
come un lardel di carne umana. leopardi, iii-109: del fratellone (non fratellino
gl'inesorabili fatti alle idee nostre. leopardi, i-121: bisognerebbe vedere se quell'oracolo
dalla prima tariffa d'antonio ferrer. leopardi, i-955: il piacere che si
; sproporzionato, madornale. girolamo leopardi, 2-9: nel biasimare ingrassan le
parole le quali noi stessi formiamo. leopardi, ii-15: ma quanto ai composti
risoluto di lui e più vasto. leopardi, 32-175: varia, infinita una
vincitore ingordo / fatte misera preda. leopardi, 27-36: a se la terra
la fama dei lor fatti antichi. leopardi, v-148: esamina continuamente i tuoi
il signor zanon opporre ai fatti? leopardi, iii-239: non saresti quell'uomo che
vien esistono però in fatto. leopardi, i-426: ma senza tante
moderato uso de'lor soliti cibi. leopardi, iii-833: signor canonico stimatissimo.
cara, / sì gran piaga riceva. leopardi, 823: avevano usato gli dei
solitarie quanto l'antro di un fauno. leopardi, 697: i timori panici degli
nemici e infidi / sudditi rei. leopardi, i-130: quantunque si sia sempre
favella, io parlerò da romano. leopardi, 26-8: dolcissimo, possente / domi-
pescatori stuporosi. -figur. leopardi, 20-100: parla al mio core il
favellargli / or d'uopo m'è. leopardi, 22-142: quella finestra, /
caro di qualunque più espressa parola. leopardi, iii-87: non sarà poco se vi
il parlare e lo stile ottimo. leopardi, v-494: quei favellatori sguaiati che
non ignobil favilla arder di mente. leopardi, 7-89: tu le cure infelici e
e cartago in foco ed in faville. leopardi, 346: vedi parisse più vicin
de'fiori a predar cupide e snelle. leopardi, 805: i biondi favi cerei
mescolati alle natie / veneziane furberie. leopardi, 608: più di quei di minerva
mettermi / qualcosa in casa. girolamo leopardi, 2-73: favole! s'io
da ogni forma ignobile di favellare. leopardi, i-3: aviano raccontando una favoletta dice
favoleggiamenti e falsi miracoli della natura. leopardi, v-751: si è veduta la
delicati, e così 'l nettare. leopardi, 811: narrasi che tutti gli uomini
, in quella favola di psiche. leopardi, v-510: non metto in campo
conviene il trattarne in altra guisa. leopardi, i-176: del resto i poeti dicevano
d'espressioni e di baci giudaici. leopardi, i-33: non è favoloso ma
, deriv. da favore. cfr. leopardi, ii- 1297: « il nostro
onde ha conforto insieme e meraviglia. leopardi, ii-238: la forza, l'originalità
mie lezioni con tanto favore furono ricevute. leopardi, 5-10: te l'echeggiante /
le spighe confuso il crin dorato. leopardi, ii-265: gli antichissimi popoli..
nuncio fedele a le rimote arene. leopardi, i-160: nei trasporti d'amore,
favore, antigone, mi trovi. leopardi, ii-102: si sa che negli antichi
m'innoltri / all'infelice admeto. leopardi, iii-790: il fresco, che da
tacer non è sempre interpretato favorevolmente. leopardi, iii-215: 1 padri sogliono giudicare
ozio, e incoraggiare il vizio. leopardi, ii-957: sono più assai quelle cose
favorito ed accompagnato da tante persone. leopardi, i-690: le regioni meno favorite,
tutti amato, sospetto a niuno. leopardi, iii-927: sono dovuto entrare in
passeggiata solitaria ne'miei favoriti bastioni. leopardi, ii-474: sventure e casi orribili e
da v. s. illustrissima. leopardi, iii-290: quasi appena ho risposto
chiesa e suoi beni e ministri favoritissima. leopardi, ii-988: favorito per favorevole.
furono la peste di tutte le repubbliche. leopardi, 222: chi dir potria le
febbri maligne, di febbri pestilenti. leopardi, ii-1017: quelli che sono travagliati
tenere impresso nell'animo altrui. m. leopardi, 1-35: i greci dimenticati e
i congiurati e di tutte le sette. leopardi, i-307: essi cominciavano a sentire
po'febbricitante. -sm. leopardi, i-35: la dicitura [del testi
entrar diretto a saettarti i lumi. leopardi, 8-34: gl'inarati colli / solo
di tunisi produce fecondissimamente questi scorpioni. leopardi, 66: il bel che raro
, di qualità); facondia. leopardi, i-171: gli orientali aveano ed hanno
proposizioni che si convengano al suggetto. leopardi, 920: 10 stimo che cotesta
cui diè nome la rabbia ghibellina. leopardi, i-63: di queste fonti di ridicolo
di 'simbolo '). leopardi, i-317: chi non comprende che dal
delusi né ingannati della loro fede. leopardi, 32-218: quanto estimar si dee
te le restituirò quelle lettere, mai. leopardi, 9-59: tu cui lungo /
, / pazzo dissipator, prodigo erede. leopardi, 32-69: valor vero e virtù
co'miei giuramenti indur ti posso. leopardi, ii-93: ognun sa che in queste
ben d'alto cor fa fede. leopardi, 34-13: anco ti vidi [
aspetto, meriteranno tutta la fede. leopardi, 111-447: il lagomarsini era uomo
più varia e fedele di costumi. leopardi, ii-128: ogni lingua perfetta è
della sovranità popolare trasfusa ne'legislatori. leopardi, 32- 248: al secol
le mie follie nell'* ortis \ leopardi, 310: ho adoperato molto per
e fortemente anche fuori deu'armi. leopardi, i-345: vita, attività,
/ successori d'atreo duci del campo. leopardi, 649: lontana i vasti suoi
/ armi lor sembra insanguinar di luce. leopardi, 4-52: d'amor digiuna /
. -dissodare un terreno. leopardi, 312: fu pur fiedesti / la
degli stessi granelli e fegatelli fiorentini. leopardi, 480: rodo 11 più bianco
fervente amar, / solo è felice. leopardi, 23-137: forse s'avess'io
ne mostran talor le spose alpine. leopardi, i-61: una delle grandi prove
d'una bella e felice proporzione. leopardi, 96: ai fervidi, ai
né l'uno né l'altro. leopardi, i-107: entusiasmi... più
. che vita, povera mamma! leopardi, 3-1 io: nascevi ai dolci sogni
subito / balzar del pondo ascoso. leopardi, 17-151: innanzi sera il primo /
e'regnoe quel buon signor saturno. leopardi, i-675: uno dei principali dogmi del
molti mali di cui siamo esenti. leopardi, 32-200: novo e quasi /
settimana non le scrivo. viva felice. leopardi, 9-61: vivi felice, se
i desidèri o accrescendo le forze. leopardi, 22-24: che pensieri immensi, /
dipendere da un beneficio del caso. leopardi, 32-202: novo e quasi / divin
offerirvi la mano ed il cuore. leopardi, 293: qual puoi bramar felicità
che si potevano dire veramente felicitanti. leopardi, ii-43: tutti gli uomini più o
, mortali / non felicita insieme. leopardi, i-346: l'uomo corrotto non
ufficio delle felicitazioni pel suo ritorno. leopardi, iìi-793: accetti le mie felicitazioni
qualcuno un pensiero fisso. girolamo leopardi, 2-70: la madre pur diceva:
/ volesti esser fellon pria che negletto. leopardi, v-1071: si chiamò male intenzionato
posti nel mondo s'incontrarono nelle selve. leopardi, ii-765: se la donna è
il serraglio delle belle fiere e dei leopardi da caccia e delle bellissime femmine e
immortale / alma gli affanni espone. leopardi, 24-14: l'artigiano a mirar
di ingenuità, indecisione, debolezza. leopardi, iii-106: forse il mai si riderà
cor, che far poss'io? leopardi, 29-49: a quella eccelsa imago
che è opera di donne. leopardi, 21-10: sonavan le quiete / stanze
abitazioni dalle quali nacque l'architettura. leopardi, v-1103: ottenebrassi al suo spirare
fenisse, o donne fenicie di frinico. leopardi, ii-70: ecco come dev'esser
specie, che si chiama vapore. leopardi, i-195: i fenomeni dell'animo umano
iii-20-96: non dissimile... il leopardi da arturo schopenhauer il quale, dopo
/ le beffe dive citerea concesse? leopardi, 227: resta che il viver zotico
, e gli mise l'animo sottosopra. leopardi, 11-41: il guardo / steso
ferire il naso d'un galantuomo. leopardi, 31-48: desiderii infiniti / e visioni
i famosi congiunti il lieto annunzio. leopardi, 8-28: le rupi e le
ogni argomento che ferisse la religione. leopardi, 32-177: indi varia, infinita una
po'scorticato, e vi lodò assai. leopardi, 20-48: la rondinella vigile,
l'uom di ferità le fere. leopardi, 348: tratto di mia queta stanza
cotanto instabile fermano le loro speranze. leopardi, ii-228: ho mostrato come questo
/ fermavan nel lor corso i naviganti. leopardi, 39-72: nella vista ancor l'
m'ha piantato a piuolo. girolamo leopardi, 2-103: chi torrem noi per
quello pascean le brame e le speranze. leopardi, 27-69: fin la negletta plebe
vivere tra il dolore e la rabbia. leopardi, 39- 27: come fuggiste
, non penetrando nelle bellezze interne. leopardi, i-464: ma andiamo pur oltre quanto
purissimo e verissimo oro al paragone. leopardi, i-488: gli esercizi della persona che
non mai piegarsi ai rivoluzionari francesi. leopardi, iii-214: non tardai molto ad
gli accompagnavano con parole di conforto. leopardi, v-382: l'uomo coraggioso conserva
qual divida pur tacque da tacque. leopardi, i-118: l'illusione che ho
leggi ferme, rapide, costituzionali. leopardi, ii-4: alcuni de'pochissimi che
a genova, ferma in posta. leopardi, iii-937: se mi scrivete a bologna
capace d'amarne debitamente una sola. leopardi, 30-82: che se nel vero,
forti, cioè leoni, orsi e leopardi. ojetti, ii-384: descrive una caccia
/ finch'altro a tòr ti rimanea. leopardi, i-458: la disperazione della natura
costumi tuoi, de le tue leggi. leopardi, ii-284: omero cantò i greci
, vigoroso (uno stile). leopardi, i-19: un genere di poesia che
platoniche. carducci, iii-20-24: giacomo leopardi... non potè non sentire,
ferocia: in queste falso sapere. leopardi, i-155: ma la passione di siila
diversi nella ferocia dalla vera peste. leopardi, i-456: ch'è la ferocia
spago / avanzato alle scarpe ognor rappezza. leopardi, iii-794: qui ho trovato tanto
: finire in prigione. girolamo leopardi, 1-80: siamo anguille sventurate,
nostra le reti di strade ferrate. leopardi, 32-43: universale amore, / ferrate
figliuoli, / il tutto sarà vostro. leopardi, 6-31: preme il destino invitto
larve guerriere / cercar la pugna. leopardi, 11-30: odi per lo sereno un
nemica. de sanctis, i-5: il leopardi alla ferrea necessità che lo preme soprastà
sguardo estinguer che dagli occhi uscio. leopardi, 16-68: a palpitar si move /
o simili, per cerusici e scalchi. leopardi, 340: le coma gli 'mpastoia
pietra / questo mio cor perverso! leopardi, 9-44: in che peccai bambina,
de l'orgogliosa erbetta il crin recidi. leopardi, i- la pietra grossa e
/ alla mia destra ei congiungea. leopardi, 302: dimmi...
bel piemonte... mi dilettò. leopardi, ii- 203: par che
tutta ardo, e il voglio. leopardi, ii-207: il vecchio nulla perde per
, e ferve / pel concetto calor. leopardi, 34-260: se nel cupo /
sì, ma fervidi e passionati. leopardi, 19-21: tu, dotta / affettatrice
). - anche di animali. leopardi, 960: si può conoscere altresì dalla
uniscono la fervida fantasia de'giovani. leopardi, 27-88: ai fervidi, ai felici
si feron poi veder tutti contriti. leopardi, i-109: morto il fanatismo della
era grandissimo il fervore dello studio. leopardi, i-409: osservate ancora che il
de'miei voti per la repubblica italiana. leopardi, i-249: nel corpo debole non
cintola il suo castalio dentro l'orciuolo. leopardi, i-169: l'ubbriachezza mette in
di molti di andarlo a sentire. leopardi, i-600: lasciò le atrocità commesse
festa, e poi sempre in casa. leopardi, 25-21: or la squilla dà
la morte a vigilar si desta. leopardi, 25-47: garzoncello scherzoso, / cotesta
nei giorni di vacanza o di festa. leopardi, 25-12: siede con le vicine
quest'anno per trovare casa migliore. leopardi, iii-814: auguro di tutto cuore
e le do le buone feste. leopardi, iii-613: salutatemi anche i fratelli
grida, in cui ordinava pubbliche feste. leopardi, 22-58: se a feste anco
a casa col cuore in festa. leopardi, 32-86: sempre il buono in
casa in piaza parata a festa. leopardi, n-32: tutta vestita a festa
festeggiava quel dì le doppie nozze. leopardi, 11-28: questo giorno ch'ornai
nostro incontro. -figur. leopardi, 22-127: quasi / (inusitata maraviglia
manifestare la propria soddisfazione per qualcosa. leopardi, 11-11: gli altri augelli contenti,
veneziane, e specialmente nel sanudo. leopardi, 233: non era il
ad entrare in casa della sartorella. leopardi, v-148: procura di essere festevole
quello era giorno festivo di napoleone. leopardi, 13-31: ecco è fuggito / il
'l dice: il vincitor tu sei. leopardi, 22-70: in queste sale antiche
/ e traspiantar voleste in roma. leopardi, 34-102: magnanimo animale / non
a'fanciulli, tutti hanno trasandato. leopardi, ii-1269: se uno fa una
, si perfezionò, si compiè. leopardi, v-578: il grandissimo e incontrastabile
fanciullesche? così va il mondo. leopardi, ii-242: noi abbiamo la voce 'fiaba'
seguire i dettami della legge morale. leopardi, i-973: quando il cartesio imprese
penna mia che alla mente mia. leopardi, v-662: per la secchezza del dire
inconsunta fiaccola / nella tua destra accese. leopardi, iii-153: la ragione è la
padre anchise consente finalmente alla fuga. leopardi, 6-30: dunque degli empi /
lascia la valle di dolor vestuta. leopardi, 33-60: tosto vedrete il cielo
. -figur. entusiasmare. leopardi, i-210: di questo genere si potrebbe
sole, sì la farai tale. leopardi, 842: in tempo di state.
sembianze vili e paragon men chiari. leopardi, 34-163: su la mesta landa /
suo l'4 amore e morte 'del leopardi ingoiando dell'arsenico o del fosforo di
opimi, / questo voto m'adempi. leopardi, 27-54: abbandonando all'alba il
orridi d'alpe, e masse ferree. leopardi, 34-218: pel montano fianco /
.. / l'armi apprestate. leopardi, 22-65: queste dipinte mura, /
caro di dargli questo colpo pel fianco. leopardi, ii-5: perciocché spessissimo occorrendo loro
affetto, / si volse alla regina. leopardi, 2 77: attonito a mirar
vestito / discendesti nel carcere terreno? leopardi, ii-714: tutto quello ch'e'possono
/ dinanzi al sol che vien. leopardi, 34-107: magnanimo animale / non credo
i piatti apparian le man vi ficca. leopardi, 480: di quanto mangia
desco imbandirà / co- risca ardita. leopardi, 725: io però prendo il partito
me non ne cale un fico. leopardi, i-32: cicerone predicava indarno, non
sieno ben maturi, ma non passi. leopardi, 261: fatto questo, di
ed allora ne riceverà di ogni sorta. leopardi, 398: ornai / dunque avranno
non si trova, è in villeggiatura? leopardi, i-55: io non mi fiderei
che mi sono vestito tutta notte. leopardi, 4-71: la sposa giovanetta il
guerreggiar, siccome in fidi lochi. leopardi, 189: era d'intorno intorno ogni
parlare e predicare le tue parole. leopardi, iii-955: il suo carattere inspira
più amari che assenzio e fele. leopardi, 752: si tollera il mediocre in
ricusa di conciliarsi è reputato una fiera. leopardi, iii-1005: qualche cosa per sovvenire
fieramente la borsa dei poveri letterati. leopardi, i-213: una donna desiderosa di
in sen l'alma io commossi. leopardi, iii-40: odiando io fieramente il
pressante, e così fieramente affannante. leopardi, 13-28: ahi, per la via
intemperie avea fieramente patito in lombardia. leopardi, iii-806: dalla mattina alla sera non
ha impegnat'egli a fero passo. leopardi, i-608: dovunque ha esistito vero e
infonde nell'anima la vostra partenza! leopardi, 40-28: di mille mali / i
né con sanguigne, né con vessicanti. leopardi, 8-107: fra le vaste californie
si mescolava anch'egli nella battaglia. leopardi, i-134: se tu vedi una bella
e forse inesplicabile l'umana natura. leopardi, v-82: della qual voce incominciammo
/ figlia immortai, dov'eri? leopardi, 29-38: raggio divino al mio pensiero
. -figlio naturale ricoestranei ricevi. leopardi, 2-41: amor d'italia, o
/ gl'incolpabili figli del ciel. leopardi, 21-39: o natura, o
ed alle cose che non sono più. leopardi, 24-32: piacer figlio d'affanno
figli di bruto annunziatori di repubblicane verità. leopardi, 8-1: voi de'figli dolorosi
tazione che sono le due seconde. leopardi, i-73: ed ecco la
suoi figliuoli o morti o lontani. leopardi, 4-17: o miseri o codardi /
sostiene, lo spirito il condisce. leopardi, 975: sappiamo che la terra
lorenzo le figure di michel agnolo. leopardi, ii-130: questo è imitare,
due lettere variate, z $ z. leopardi, ii-190: potendosi appena concepire come
globi nelle fiamme e nel nulla. leopardi, 404: dicessi, mira 0
che troppo è lontano dalla verità. leopardi, iii-635: ad ogni corso di posta
nella scuola del passarotti a bologna. leopardi, 22-63: queste dipinte mura /
, piànala in modo sia equale. leopardi, 3-98: nostri sogni leggiadri ove
comunicano il loro lume alle proprie. leopardi, i-290: come dimostra a prima
fermo una lezzione di canto figurato. leopardi, ii-224: il canto fermo è come
e dilettevol cosa è a mirarla. leopardi, 952: alcuni antiquari...
». -figurino di moda. leopardi, v-497: spero che si potranno stampare
carri funebri, col solito accompagnamento. leopardi, 34-275: toma al celeste raggio
di sedie, accanto alla santini. leopardi, 281: son laggiù nel profondo
negli intestini, delle filaménta terrose. leopardi, ii-1006: qua un ramicello è rotto
delicatezza e di una filantropia somma. leopardi, i-590: la filantropia, o amore
un tuono del tutto famigliare, filantropo. leopardi, ii-931: l'amor proprio non
bambagia, e credo che si filerebbe. leopardi, 25-9: siede con le vicine
i lunghi filari verdi delle vigne. leopardi, i-953: un filare d'alberi,
dopo una lunga filastroccola di dispiaceri. leopardi, v-632: che vuoi tu insegnarci
le filatere, e non inorpellate. leopardi, v-637: ne'seguenti secoli sino al
la filiazione nostra da que'romani. leopardi, ii-1001: qualunque sia la filiazione
l'andare dell'onda sulla riva. leopardi, 22-115: spesso all'ore tarde,
con fionde, una grandinata di pietre. leopardi, v-946: quando si aggira una
fior di lise. m. leopardi, 1-39: sulla bandiera dei borboni i
/ lodi onorate e d'amoroso pianto. leopardi, 29-12: mai non sento /
-consolazione, conforto, gioia. leopardi, 22-49: ti perdo / senza un
fior de'tuoi gentili anni caduto. leopardi, n-16: canti, e così trapassi
ella vanta soltanto qualche grande scrittore. leopardi, ii-860: se questo accadeva a
con lei distrusse i figli suoi famosi. leopardi, i-1510: concreto: modo di dire
, di fiorire sotto l'uggia sua. leopardi, ii- 33: i governi
limpidi canali e di vaghe isolette. leopardi, 22-166: ogni giorno sereno, ogni
loro età più ferma e fiorita. leopardi, 25-44: garzoncello scherzoso, /
/ così fiorite prose e versi eletti. leopardi, 575: mosco è più delicato
grande fioritura letteraria era caduta: manzoni, leopardi, niccolini, guerrazzi, giusti,
tumido fiottar dell'onde rimase immobile. leopardi, 588: quivi solean raccorsi, e
], / tornando al firmamento. leopardi, v-334: si pensò che i diversi
ed il grassaccio sul muro compare. leopardi, 25-29: siede alla sua parca
fors'ella che lagnasi di me? leopardi, v-460: sono molti che avvengaché
/ lordo e grondante di sanguigna pioggia. leopardi, 34-49: dentro le nubi in
già da que'nostri sopranomati galantuomini. leopardi, i-1438: la novità de'modi
foggiare; conformazione; aspetto. leopardi, i-941: quanti abbigliamenti non naturali,
, qualche passo distante dall'albero. leopardi, 35-2: lungi dal proprio ramo,
carciofo. - anche al figur. leopardi, ii-920: il tale rassomigliava i piaceri
foglia senza il di lui parere. leopardi, 6-9: ebbe valore / di prestamente
, / convincer puowi? m. leopardi, 1-122: oggi il genere umano
... / oggi non giunge! leopardi, iii-483: non ho mai
d'iberia ei va note dettando. leopardi, 196: gabinetto di pubblica lettura,
ultimo mezzo foglio non è compaginato. leopardi, iii-239: desidererei il favore che
grande e poco da me meritato. leopardi, v-688: ora in parigi [il
di riempire i vostri fogli di borra. leopardi, iii-705: essendomi messo all'opera
l'altezza vostra m'ha 'ncantato. leopardi, 32-155: un fanciullo, con assidua
verità dimostrate dalle lettere inter- cette. leopardi, i-594: la fola dell'amore universale
imaginator d'ombre e di fole. leopardi, 22-7: vaghe stelle dell'orsa.
fole, e regni il vero. leopardi, 424: la miglior parte degl'intelletti
il dito / l'invidiato folgorar cimenta. leopardi, 33-59: tosto vedrete il cielo
da lungi e rimbombar fa il lito. leopardi, 24-41: in lungo tormento,
emana (fiamme, bagliori). leopardi, 626: nel campo / locossi appena
idee, di rapimenti e d'affetti! leopardi, i-23: vi destano una folla
i suoi cavalli perdon mai giornate. leopardi, ii-820: tutto è follia in questo
come sarebbe a dir silfi o folletti. leopardi, v-287: non può dedursi dalle
bestemmiato e deriso un'altra volta. leopardi, 414: dentro a la folta disperatamente
la speranza di morir di malattia. leopardi, ii-41: la risposta di stra-
giorno, avranno fomentata l'intermità. leopardi, iii-58: non m'è possibile
agli altri, a voi stessi. leopardi, i-260: nella stessa maniera dico io
vita delle società agricole e commerciali. leopardi, ii-238: la chiarezza, dico,
suo fondamento nella natura e nella ragione. leopardi, i-608: ella è cosa evidente
prese nessuna precauzione contro la peste. leopardi, i-96: l'analogia è uno
fraternità voluta generalmente da gesù cristo. leopardi, i-308: ogni felicità fondata sul
, proficuo (lo studio). leopardi, 1-681: così chi sapesse l'antica
in un solo i due contrari partiti. leopardi, i-256: gl'ingegni superiori,
greco che inforzi da per sé. girolamo leopardi, 2-84: in casa nostra,
quegli ordigni, e poi salisse. leopardi, i-1120: le lingue, gli
essere tenuto in nessun conto. leopardi, 32-75: in tutto / sfortunati saranno
non trovando fondo diede in superlativi. leopardi, 958: da certi giorni in qua
, del pensiero, del sogno formale di leopardi. = deriv. da fonografo.
nell'acqua delle fontane di trevi. leopardi, 22-107: lungamente / mi sedetti colà
la punta alla spada di fuoco. leopardi, 20-100: parla al mio core il
il fonte / della parola aprì. leopardi, 33-49: d'intelletti immortali / degno
poi de la bellezza il fonte. leopardi, 26-133: tu sola fonte / d'
trae il linguaggio più ordinario della vita. leopardi, ii-219: in verità i dialetti
che a certi ambasciador fu troppo umano. leopardi, v-84: picchiandogli il collo con
»: cioè forato col trivellino. leopardi, 487: mi rosero [i
da questo uso forense e pubblico. leopardi, i-1277: in roma il frequente e
vegetazione (anche marina). leopardi, 34-304: e tu, lenta ginestra
non diserto pieno di leoni e di leopardi, una foresta piena di ladroni,
sopra quelle della tenerezza verso gli amici. leopardi, v-181: rendette adorna e splendida
fiamminghi, e specialmente a'lor capi. leopardi, v-168: perdute tutte le città
lingue forestiere apprendere per lo bisogno. leopardi, ii-n: restano anche oggi le
appunto forestiero di quel di bergamo. leopardi, i-144: i romani anzi ebbero per
dai tronchi error d'immaginate larve. leopardi, 29-18: del color vestita /
nel colorito e nelle forme. leopardi, 32-120: nove forme di paiuoli,
ad adempierla e darle l'ultima perfezione. leopardi, iii-495: la intenzione mia fu
trovavo in roma in forma semi-officiale. leopardi, 27-79: cede il corpo frale /
era cosa... barbara. leopardi, 23-141: in qual forma, in
/ peggior di tutte il principato. leopardi, 32-92: cibo de'forti / il
forma per lui e suoi successori. leopardi, iii-699: non avrebbe che a mandarmi
forse piccola, ma non poteva alterarsi. leopardi, iii-103: se ci fosse vendibile
quanto al governo, ma religione ancora. leopardi, 29-101: vedesti, a te
che per forma di pigliar parere. leopardi, iii-936: voi e gli amici
suo carattere). leopardi, ii-137: in essi la capacità delle
contro il divieto formale di vitruvio. leopardi, i-261: la maggior parte degli uomini
in lacrime. -evidente. leopardi, ii-502: il vero e perfetto coraggio
un formale culto a lui tributato. leopardi, v-63: l'educazione che ricevono
negli schemi in cui si dispone. leopardi, i-40: tutte quante le sue canzoni
dello spirito, indipendente dal contenuto. leopardi, i-252: per l'invenzione dei soggetti
'uomo formale, uomo formalista'. leopardi, i-58: i costumi formali di
dire o fare qualcosa. m. leopardi, 1-112: nei governi costituzionali per
memoriale l'opinione dell'ordine plebeo. leopardi, i-128: perché la vita umana
formalmente il frutto di ogni statistica. leopardi, i-424: così la società diviene
, come ben sai, formò natura. leopardi, 32-172: la natura crudel.
rompere sì fatti legami per sempre. leopardi, i-974: il formare il nostro
degli scrittori che doveano venire dipoi. leopardi, ii-124: la letteratura si va formando
/ che forman la masnada parigina. leopardi, iii-31: io avea spedito costà
degli attori diventerà sottile ed esatta. leopardi, i-70: ci siamo formati un abito
', attento, puntuale, fedele. leopardi, i-138: non è verisimile che
hanno lo stesso formato degli antecedenti. leopardi, iii-239: desidererei il favore che
caso che suol produrre il deforme. leopardi, i-633: qualunque pensatore e i
avvenuto nelle idee e nei sentimenti del leopardi dopo il 'i7. ma io penso
seminato fomento volevano che non piovesse. leopardi, i-1120: la nautica e quindi il
vespaio et a un formicaio talora. leopardi, ii-1005: quell'albero è infestato
lo meno contristare spaventosamente il passeggierò. leopardi, i-501: formicano d'imperfezioni e
la lingua lunga e viscida. leopardi, 862: meno intendeva per qual destino
-per simil. e al figur. leopardi, ii-522: non potendo quasi la prosa
realtà in cui si trovava avviluppata. leopardi, 34-2: qui su l'arida
uno stato d'animo). leopardi, i-1015: la [disperazione] più
o cilestro velluto orni gli estremi. leopardi, 1-10: oimè quante ferite, /
di quante altre siansi finora vedute. leopardi, i-426: ma senza tante definizioni,
spegner una e forse più fornaci. leopardi, 344: splendeva [un lume]
al cui fuoco si chiarisce la verità. leopardi, ii-341: [ii] fornello
pensiles ancillas regis 'acciocché filasse. leopardi, ii-542: egli avrebbe creduto lasciare
animosamente ancor posso la mia carriera. leopardi, 25-37: odi la sega /
] di mobili e d'attrezzi. leopardi, iii-190: mi fornisce del necessario come
confuso ch'era iniquo il fornito cammini leopardi, 32-158: un edificio innalza;
addiceva interamente. -figur. leopardi, ii-351: una lingua così formata e
luogo che a me pareva più proprio. leopardi, 529: con ispugne / piene
un volgo disperso repente si desta. leopardi, 34-274: toma al celeste raggio
del talamo le soglie / dirottamente? leopardi, 22-136: o nerina! e
de la vita in forse. leopardi, 22-110: poscia, per cieco /
... tutta malinconosa si dipartì. leopardi, 945: parlando schiettamente,
dolori di capo e talvolta frenesia. leopardi, iii-1070: ebbi un'emorragia forte
dare de'pranzi a tutti i lettori. leopardi, 3-6: e come or vieni
la civiltà lasciar corrompere le lingue. leopardi, 5-37: là dove l'insano
, ma niuno li ebbe men forti. leopardi, 29-60: se più molli /
tristezza gli presta le sue brune tinte. leopardi, iii- 874: la ringrazio
affrancare l'animo con forti esempi. leopardi, 4-11: di forti esempi /
mitologia, quello è il mio forte. leopardi, i-161: da principio il mio
/ fu la povera sandra per gridare. leopardi, 17-21: sempre in quell'
inciampo forte a sue malnate voglie. leopardi, i-689: la presente corruzione della
deforme / vorticoso àer bigio forte stride. leopardi, 37-12: ed era [la
lei fosse di cotanta durezza cagione. leopardi, ii-242: dubito forte che questo
dura negli occhi e nella fantasia. leopardi, i-i7: il sublime dee scuotere fortemente
che i dei fossero così pazienti. leopardi, i-189: quando anche la maraviglia non
indeboliti in qualsivoglia parte del corpo. leopardi, i-216: nella sua giovanezza fortificava
parto credono di avere l'utero fortificatissimo. leopardi, ii-345: ne'climi settentrionali.
sopra di me sereno e bello. leopardi, 22-87: sebben vóti / son gli
quei sentimenti che inspira la disuguaglianza. leopardi, 34-16: or ti riveggo [
e sentimenti / nudrì la madre coraggiosa. leopardi, ii- 234: l'uomo
che lo esenta da ogni chiamata. leopardi, iii-257: io ho la fortuna di
degno il nome suo d'istoria! leopardi, 19-m: ben mille volte / fortunato
e d'illustri trofei fregiato e cinto. leopardi, 31-29: beltà grandeggia, e
fornito questo mio angoscioso pellegrinaggio. leopardi, 36-94: uom di povero
richieggono forze di mente quasi soprumane. leopardi, i-507: perché la gioia fosse tale
autore, ecc.). leopardi, i-14: in plauto il sommo pregio
limite / il tuo poter misura? leopardi, 27-77: il gran travaglio interno
/ mal mio grado mi tragge. leopardi, 32-176: indi varia, infinita
dell'essere con una negligenza magnifica. leopardi, 34-204: d'arbor cadendo un picciol
effetto della quale è primamente d'animarle. leopardi, i-167: la morte non sarebbe
e move alte ruine il foco. leopardi, 29-29: nel fianco / non punto
dir che le sia fatto a forza. leopardi, 22-39: qui passo gli anni
forza ne'cuor degli uomini votanti. leopardi, ii-95: se ciò accade anche
forza / ch'io te lo sveli. leopardi, 32-98: o per dopo sua
se l'uomo non gliele dà. leopardi, iii-271: che cosa è barbarie
e che congion- gono l'anime? leopardi, iii-233: sono così stordito del
una lingua, una dottrina). leopardi, i-360: osservate che il mio sistema
, / posso forzar gli dei? leopardi, i-517: introducendo e stabilendo ed
le forzate e valide triremi. m. leopardi, 1-62: cammina [la rivoluzione
un testo, ecc.). leopardi, i-514: il cuor di ciascuno è
lucido il dì da fosca aurora. leopardi, ii-321: un luogo, un appartamento
, che la fe'cader nella fossa. leopardi, i-393: siamo per conseguenza caduti
mio: io rinunzio ogni cosa. leopardi, ii-18: chi è quello che
fra di loro non si introducesse. leopardi, 20-125: so che pietà fra
] alla ricettoria dove fu distaccato. leopardi, 20-33: fra poco in me quell'
, ove il vigor sia manco. leopardi, 23-85: quando miro in cielo arder
spirante dalla felice arabia del sapere. leopardi, v-522: parlo anche, da
: spirito audace in fragili membra. leopardi, 32-175: la natura crudel,
colla nequizia e col fragore delle città! leopardi, 8-29: le rupi e le
. figur. fama, gloria. leopardi, 13-36: or dov'è il suono
/ piccioli e frali del nemico altero. leopardi, 35-2: lungi dal proprio ramo
e il più ne squarcio o celo. leopardi, 27-78: sovente, / a
sen racchiude / ricchezza di virtude. leopardi, 23-102: questo io conosco e
, ditemelo francamente, fatemi ravvedere. leopardi, i-375: se tu non hai
da lei nella francatura della scatoletta. leopardi, iii-512: l'esemplare del 'teofrasto
nave inglese il cuoco è franzese. leopardi, i-13: i francesi hanno certe esagerazioni
tipici della lingua francese. leopardi, i-998: l'influenza generale del costume
conclusioni e l'esitazione delle premesse. leopardi, i-14: ma da quelle regole.
alla posta, franca di porto. leopardi, iii-735: ti spedii franco per la
neppure sulle quattro operazioni d'aritmetica. leopardi, 32-227: un già de'tuoi
sopra a tutte le mie scoperte. leopardi, i-1195: donne dissipate, franche
, con naturalezza, con disinvoltura. leopardi, 875: tu prenderai cuore di favellarle
agg. impressionante, sensazionale. leopardi, ii-38: sempre ch'io trovo qualche
onde ad altrui servan d'esempio. leopardi, i-92: usar parole francesi in
, un intervallo di quarantacinque anni. leopardi, 218: giudicò... /
nude tavole panno morbido o coltrice. leopardi, ii-632: non solo nel concorso
(un intervallo di tempo). leopardi, 878: tutti gl'intervalli della vita
roma non ne avevo trovato traccia. leopardi, i-1437: il frasario d'un solo
da una parte e dall'altra. leopardi, 342: il mesto rosignol che
e saltar di palo in frasca. leopardi, 562: saltando di palo in frasca
. e lasciò la frase a mezzo. leopardi, i-13: i francesi hanno certe
polinice », nati in veste spuria. leopardi, ii-559: gli stessi moderni,
banali, superficialmente brillanti e retoriche. leopardi, i-151: volendo pure scrivere si danno
simil. intersecare, interrompere irregolarmente. leopardi, i-1124: è piacevolissima e sentimentalissima
sotto li barbigi. m. leopardi, 1-133: le azioni pazze e degne
mi vendica d'un uom così bestiale. leopardi, 346: vedi parisse più vicin
nostra libertà e della nostra coltura. leopardi, i-73: ed ecco la cagione
senso generico: amichevole, pacifico. leopardi, iii-96: le quali [dispute]
morto un pover uomo sono peccati fratelli. leopardi, 27-1: fratelli, a un
mio! -acer. fratellóne. leopardi, iii-109: del fratellóne (non fratellino
insanguinarsi le mani di sangue fraterno. leopardi, 19-89: hawi chi...
i propri. lo governa. leopardi, 823: giustizia, virtù e gli
come per mezzo di redini invisibili. leopardi, 17-93: muto sarebbe l'infinito
quel saladino mi ha governo male. leopardi, 10-7: ahi come mal mi governasti
-burocratico (un linguaggio). leopardi, i-696: dunque la lingua latina si
, [risponde] al primo mobile. leopardi, v-154: nessuna opera che si
mondo. -di animali. leopardi, i-218: le api hanno anche un
, prendano a ciò provvedimento veruno. leopardi, iii-431: avrebbe voluto che la stessa
. per rendere odiosi i governanti. leopardi, ii-33: i governi si debbono brigare
c col gracidare fanno un gran romore. leopardi, 487: non potei dormir né
usar con essi rigore da tiranno? leopardi, 4-15: né pura in gradi petto
coll'andar a piedi in mugello. leopardi, i-300: venendo ai tempi bassi e
piegava agli studi gradati e regolati. leopardi, i-m7: il moto de'gravi,
] finalmente al solo nobilissimo di dio leopardi, 1046: dimmi in cortesia: che
mezzo di quelle sue mirabili gradazioni. leopardi, i-1094: se per tanto ad uno
, di proporzioni e di forme. leopardi, i-713: è veramente curioso il
10. dimin. gradazioncèlla. leopardi, i-550: le radici converrebbe che fossero
fisico; delizioso, soave. leopardi, ii-552: ogni sensazion viva è gradevole
. -soglia, limitare. leopardi, 367: appoggiando / alle ginocchia il
... sono i seguenti. leopardi, i-433: le quali [oligarchia e
ciascun tempo, dolce il mio signore. leopardi, iii-1053: che abbiate gradito il
questa nostra caduca e fragil vita. leopardi, 25-38: questo di sette è il
agli uditori con varietà più grata. leopardi, ii-207: si può dire che
trovarsi in buon grado di sanità. leopardi, 227: resta, che il viver
nobili e sussisterebbe questo grado intermedio. leopardi, i-610: insomma, o la società
-grado mortale: genere umano. leopardi, 34-86: fin sopra gli astri il
della febbre dai moti del polso. leopardi, iii-794: ho lasciato a firenze il
bensì obliquamente e per gradi declinandola. leopardi, i-1115: lo spirito umano fa
governo, ciò che più volesse. leopardi, 828: o per grado o per
possa graduatamente e fermamente al futuro. leopardi, i-907: non è dunque vero
non desti la sensazione del bello. leopardi, i-993: graduate ma infinite diversificazioni
. -peggior. grammaticàccio. leopardi, iii-73: l'avrò letto presso qualche
ti so dir, in grana. girolamo leopardi, 2-6: questi hanno tinto veramente
scrittura quanto i granchi colla balena. leopardi, iii-72: tanto ha che far la
se presi un tanto solenne granciporro. leopardi, i-651: i francesi, quando
non la grande con la più piccola. leopardi, 37-10: ecco all'improvviso /
le coste. -sostant. leopardi, i-479: il bello, il grande
passate / offriron le famose crociate. leopardi, 32-2: errai, candido gino;
cantata con gran concorso di populo. leopardi, i-586: paragoniamo principalmente gli antichi
milioni e 700, 000 lire. leopardi, iii-795: la gente di casa è
gran città che dell'insubria è capo. leopardi, 1-27: chi di te [
uomo veramente degno del nome magnifico. leopardi, 3-145: chi stolto non direbbe il
usarne, l'ardire e la libertà. leopardi, ii-166: il fanciullo per eccessiva
. ch'esso sia ben conservato. leopardi, i-7: bisogna porre il più
vuol rifare »: gran proverbio. leopardi, i-17: nella poesia umana ci
il grandissimo ch'io voglio a lui. leopardi, i-304: tutte le cose vengono
nostra, non v'avesse nociuta. leopardi, 27-9: l'altra ogni gran dolore
diede gran terrore agli assediati questo successo. leopardi, 15-19: ma sei tu per
gravi angherie sopra la povera plebe. leopardi, ii-218: esso linguaggio si distingue
l'intenzione di tutti i buoni. leopardi, ili-io: ciò che le avviene di
sua grandezza, in don t'invia. leopardi, v-13: la quale [
enunciar più cose con più precisione. leopardi, i-19: la sublimità e grandezza delle
con molti ricci solamente alle tempia. girolamo leopardi, 2-98: tra l'usanze belle
grandiloquente eschilo ed il molle euripide? leopardi, i-1202: lo stesso effetto e
d'idee positive nella grandiloquenza platonica. leopardi, v-672: pomposo veramente è cicerone,
pezzo / frecce bastoni e ciottoli. leopardi, 636: non visto ascendo al sommo
lunga per la semplicità dell'azione. leopardi, i-34: ha anche [il testi
mangiar le granella di papavero abbrustolite. leopardi, 480: buoni bocconi di focaccia
del re raccogli il grano de'favori. leopardi, v-458: non potendosi adunque queste
, di un'opera). leopardi, v-554: principalmente di queste cose,
voglio bello, grasso e robusto. leopardi, iii-754: si mantiene perfettamente,
gli fece poi nell'anfiteatro lacerare. leopardi, 938: nel quale stato [
. -trice). benefattore. leopardi, 945: verisimilmente la tua dimanda non
gratis a proporzione in tutti i dipartimenti. leopardi, v-18: per convulsioni,
-nella sottoscrizione di lettere. leopardi, iii-605: ella segua ad amarmi,
devotissimo e gratissimo servitore ed amico giacomo leopardi. carducci, ii-1-177: facendo l'
orna di folta / gemina striscia. leopardi, 5-65: beata allor che il
129: emozioni grate e soavi. leopardi, 14-12: oh come grato occorre
/ osasse d'inalzar la lancia fulgida. leopardi, 20-8: dolci affanni,
-mal grato: ingrato, sgradito. leopardi, 19-154: e se del vero /
e che suol riuscir grazia non grata. leopardi, 10-70: né grato / m'
nella mente sì scelerata impresa. girolamo leopardi, 2-18: dico che chi tal
sciocche orecchie di qualche vano versificatore. leopardi, ii-333: noi voglio, perché appunto
/ come un bel porcellin grattato. girolamo leopardi, 2-23: per dipignere un uomo
l'aggressore, chiedente il transito. leopardi, 432: la felicità di cui godono