parlavano del nostro tanto degno amico. leopardi, iii-15: se io ne abbia cavato
dio / sceglie a campione un traditor. leopardi, 1-53: a che pugna in
vuol perpetuarsi come naturale e necessario. leopardi, i-565: quante circostanze accidentalissime sono
la mera accidentalità m'ha soffiato contro. leopardi, i-566: scoperte e cognizioni acquistate
ma dall'interpretazione d'alcune parole. leopardi, ii-192: ciascuno di noi è
una certa qualità ancora di costumi. leopardi, i-1208: nessun sapore né odore,
una guerra d'ingegni così graziosa. leopardi, 13-33: ecco è fuggito / il
tanti accidenti, come per miracolo. leopardi, i-441: accadono tuttogiorno nel mondo
all'altro... ». leopardi, i-967: l'amor proprio non è
dell'animo...]. leopardi, i-906: il parlar flemmatico degli
e trovò che la borsa era sparita. leopardi, 16-50: e già s'accinge
, accinti / a difesa mortai. leopardi, i-93: egli quivi accinto a raccoglierlo
amabilmente fisso negli occhi. leopardi, 4-88: a me s'appresti,
accarezza colei, costei 1'accoglie. leopardi, 8-56: e servitù le imbelli /
che le si dipingevano sul viso. leopardi, 14-14: oh come grato occorre
cosa, avendosi per molto medicinale. leopardi, 832: ti credo che mi
lei ci metterebbe in sacco ». leopardi, ii-4: anche le donne [a
. infelici! alcune erano giovanissime. leopardi, ii-840: avvi due sorte di
, somma soverchio piccola per mantenermi. leopardi, 913: là dove l'oro e
/ tutta speranza di miglior fortuna. leopardi, 3-64: fu più l'avemo
può vedere ne'romanzi del medio evo. leopardi, 6-117: a me d'intorno
avido bea / nelle care sembianze. leopardi, 10-45: al buio pro- tendea
natal divino / smentì il marzio fanciullo. leopardi, ii- 278: i romani
su la polve degli avi il giuramento. leopardi, 1-3: o patria mia,
gli avoli de gli avoli nostri. leopardi, i-512: che smania è questa dunque
alto in basso a poco a poco. leopardi, 7-4: onde [da zefiro
rifulge il sol quando più avvampa. leopardi, 23-26: al vento, alla tempesta
l'avvampa / contro di te. leopardi, 4-99: ecco di polve / lorda
possono avvantaggiarsi nella servitù della patria. leopardi, iii-315: s'io ne potessi spendere
avvantaggio, un compenso che lo contenti. leopardi, i-208: non ti resta altro
coltello che gli usciva dal taschino. leopardi, ii-54: i progressi dello spirito umano
a un per uno de'miei amici. leopardi, 975: la quantità del quale
che termini alcuno de'miei lavori. leopardi, 15-46: e mai / non
. disus. toccare in sorte. leopardi, 3-48: né livor più, ma
le rendite degli anni avvenire impegnate. leopardi, 40-16: nullo in terra vive
parola / ubbidiente l'avvenir rispose. leopardi, 3-36: io son distrutto /
a spettacolo degli avvenire, il mirabeau. leopardi, 18-11: forse...
condonargli alla di lui imprudente avventatezza. leopardi, ii-6: per la quale avventatezza [
v'impedisce d'osservar queste cagioni. leopardi, ii-6: queste qualità gli convengono
arrivi adesso; ma mercanti forse. leopardi, i-1448: è verisimile che l'idea
sorgere dall'unico fondo di lui. leopardi, ii-399: questa differenza fisica talora è
frivolo e passeggero, spesso clamoroso. leopardi, i-890: proviamo il senso della bellezza
avventurarlo in un sì piccol campo. leopardi, ii-229: quando [gli uomini]
vedessi sorgere ancora giorni così avventurosi. leopardi, ii-285: si guardarono però bene
disus. l'avversare; avversione. leopardi, ii-527: esperar ha riguardo alla semplice
altra egregia avvertenza del medesimo autore. leopardi, 904: mi tornano ora alla
libro che conteneva i loro nomi. leopardi, iii-130: mi lusingo che ella
furono promessi appartenenti a quel libro. leopardi, iii-691: vedrò con sommo piacere
, e indicata con apposite definizioni. leopardi, ii-5: molte cose quasi necessarie,
, è rarità miracolosa tra noi. leopardi, i-713: [queste cose] insegnarono
inalterabile continuazione della reciproca nostra amicizia. leopardi, 4-63: i danni e il
, e avviato un discorso qualunque. leopardi, iii-136: quanto al seminarla [la
prodigi di avvilimento nel tuo signore. leopardi, i-643: l'uomo che ha perduto
verso i signori e i baroni. leopardi, i-249: dopo il tempo di ciro
avvilisse così la dignità della casa. leopardi, i-1261: [poeti e scrittori
non avvilirsi in quelle del perturbamento. leopardi, ii-1131: paragonandomi a loro,
avvi lente. leopardi, ii-102: questa è passione molto più
nostro giudizio viene avviluppato e deluso. leopardi, 15-22: obblivione ingombra / i tuoi
e d'accensione maggiore della lor luce. leopardi, i-26: [il breme
sé nudrendo avviva / da tutte parti. leopardi, 6-71: a voi,
, / mille avviva fontane onda salubre. leopardi, 4-105: così l'eterna roma
, / e bei cespi verdeggiano. leopardi, 1-27: non si avvedono i
di carta velina. -figur. leopardi, 27-45: poi, quando tutto avvolge
sarò avvolto in questa misera carne. leopardi, 3-56: oh tempi, oh tempi
azione ed atto di buone operazioni. leopardi, i-1435: il moto e l'
e future, né l'umanità intera. leopardi, 850: la gloria è giudicata
: / -rende bene il mestier? leopardi, ii-1180: l'azzardo fece meglio,
guidato da una cieca pericolosa sperienza. leopardi, i-1120: nessuna o pochissime [scoperte
sotto d'una striscia quasi di fuoco. leopardi, 22-21: quei monti azzurri,
cui solca d'igneo sole aurato rivo. leopardi, 34-162: e su la mesta
verità, i baccani non mi piacciono. leopardi, 923:
tu m'avessi baciato in quel momento. leopardi, 1-100: né le spose vi
vada a farsi baciar dal diavolo \ leopardi, i-836: osserviamo solamente le diverse
appunto in cui meno potevamo pagare. leopardi, 841: che maraviglia? quando non
, in senso scherz.). leopardi, iii-395: ti manderò fra poco le
parer la cosa vie più orribile. leopardi, 34-286: corre il baglior della funerea
viso s'andava bagnando di lagrime. leopardi, 2-43: spirti v'aggiunga e
!, come dicevano i quattrocentisti. leopardi, 832: già ti ho raccontate alcune
la porta...]. leopardi, ii-53: le quali [bau bau
balla di libri provenienti da venezia. leopardi, iii-545: forse le mie lettere non
in francia, e per ogni dove. leopardi, ni ni: sappiate
e cominciava a balbettar qualche scusa. leopardi, ii-381: appena gli uomini incominciarono
casupola isolata, una povera donna]. leopardi, 10-44: ed io timido e
baldanzeggia- vano in tresche e bagordi. leopardi, v-121: la notte vai fuori
sguardo in giro...]. leopardi, 30-35: ma nata, al tempo
tremolo baleno / riconobbe la dea. leopardi, 2-57: chi dirà l'onda
baleno essere miglior partito sbrigarsi]. leopardi, 3-13: in un balen feconde /
: darsi in balia delle passioni. leopardi, iii-86: io credo che voi sappiate
un motivo, una canzone). leopardi, iii-374: quanto alla parte ballabile,
a invitarlo nelle feste di ballo. leopardi, iii-393: una donna né col canto
balli / ricominciar delle stellate rote. leopardi, 202: tutti desti cantando erano
lonza, canta e beve allegramente. leopardi, ii-832: da ballonzare, formazione
fossero restate fideicommisse ne'cancelli dell'ufficio. leopardi, iii-119: in secondo luogo riprendo
da far parer desiderabile ogni deserto. leopardi, 16-74: o cara luna /.
una finestra, e guardò]. leopardi, 34-252: e spesso / il meschino
10 sento il dì della battaglia. leopardi, 16-50: al garzoncello il core
, fanciullaggine, puerilità. leopardi, iii-119: voi mi chiamate 'accortissimo politico
] poiché satolla ha l'epa. leopardi, ii-659: non v'è bisogno
io con grandissimo piacere l'afferrai. leopardi, iii-106: forse il mai si
sembri a me bamboleggiar co'detti. leopardi, iii-59: quando 10 era piccino
ai vostri occhi una intiera posterità. leopardi, i-3: aviano raccontando una favoletta dice
, a destra del castello]. leopardi, 33-28: su quelle or pasce /
fa spettacolo da ogni banda]. leopardi, 39-7: spandeva il suo chiaror
da banda il pover'uomo]. leopardi, iii-72: non per questo mi pare
pianta verticalmente sui comignoli delle case. leopardi, i-72: stridore notturno delle banderuole
i petti la pietade in bando. leopardi, iii-899: comincerò dal ringraziarvi di
, che la baratterei in tanta polenta. leopardi, iii-613: questa lettera che io
e unite tutte le potenze dell'animo. leopardi, 32-279: a te serbato /
, sm. color tabacco. leopardi, i-1083: ora i colori amaranto,
io sia stato burlato così barbaramente. leopardi, iii-104: quando avesse (che dio
, oltraggiatore del monti, noncurante del leopardi, scimmia del foscolo nell'orgoglio e
dunque / qui favellar da re. leopardi, 1-15: ve'come infusi e
le empiriche dottrine di ogni maniera. leopardi, 34-75: libertà vai sognando, e
'l vincitor di tua barbarie altero. leopardi, i-557: barbarie in qualunque lingua non
più deturpando la nostra [lingua]. leopardi, i-1500: or come dunque il
in contrapposizione al purista. leopardi, ii-732: eccetto se federico non considera
avessi veramente solecizzato, o barbarizzato. leopardi, i-1260: non si potrebbero in nessun
pieno di fantasmi e di paure. leopardi, iii-324: dunque l'effetto ch'io
lorenzo, quale asilo ci resta? leopardi, i-243: altro è primitivo altro è
i più moderni ordini di processura. leopardi, iii-247: questa è la miserabile
ne dovessi portar la pena io. leopardi, iii-58: a tutto questo aggiunga l'
da gran tempo stabiliti in torino. leopardi, i-557: barbaro nella lingua non è
declamare dall'alto d'una pietra. leopardi, 32-265: mira dinanzi a te
, vi trasporterà all'altra riva. leopardi, 579: io dico che la navigazione
largo, verso la spiaggia opposta. leopardi, i-97: il gran giudizio e gusto
si move mal sicura e barcollante. leopardi, i-418: è cosa evidente e
/ fia necessario esterminare i bardi. leopardi, 1-668: lingua della cui purità
andò a spillare un suo bariletto]. leopardi, iii-46: il bariletto d'olio
pioveva un calore morto e pesante. leopardi, 37-18: allor mirando in ciel,
« non ci son che io *? leopardi, iii-341: scrivo in gran fretta
dire se non pensi più a nulla. leopardi, 919: da altra parte
. -anche di animali. leopardi, 187: sparse faste pel campo e
passioni, ma da vecchie abitudini. leopardi, 987: io non lascio tuttavia
servisse [pisa] per bevere. leopardi, i-580: dopo quel tempo, quando
offesa e d'amor di vendetta. leopardi, 10-98: al cielo, a voi
un viso gioviale, una cortesia affettuosa. leopardi, 34-117: nulla al ver detraendo
intendo parole proprie, non vili. leopardi, i-48: ci sono certe espressioni
adempiere un dovere preciso? ». leopardi, 29-109: è notte senza stelle a
la testa, questi giorni addietro ». leopardi, 905: coloro che se
core / di preferire uno stranier. leopardi, iii-866: non vi ho detto mai
e di cocci buttati là a caso. leopardi, 854: un fisico di quaggiù
paotoc ^ to 'porto'). cfr. leopardi, ii-944: « ba- arà ^
parafrasato in ottava rima da g. leopardi. usasi questa sesquipedale parola per indicare
delle rane e dei topi: ripreso dal leopardi che intitolò i paralipomeni della batracomiomachia una
e dei topi '. cfr. leopardi, iii-331: « v'accludeva una copia
orrore e nella battaglia della morte. leopardi, 10-1: tornami a mente il dì
batta col piè l'arso terreno. leopardi, 10-42: senza sonno io giacea sul
occupata che a fantasticare un tradimento. leopardi, 10-36: e mentre io taccio,
sdegnosa, / cieli e abissi cercando. leopardi, 16-30: e non onda incresparsi
era buono a qualcosa, fu preso. leopardi, ii-1085: questa esperienza, in
, e i sensi tutti intenti. leopardi, iii-996: non ho torto di
più d'uno batter le ciglia. leopardi, 39-50: guizzavan lampi, e la
vasetto, che con un calamaio. leopardi, ii-923: s'inganna a partito
2. chiamato, denominato. leopardi, ii-425: ben ne veggo assai sovente
rimorso, col terrore dell'avvenire. leopardi, iii-104: sto aspettando la sua
, segno d'un lungo soggiorno. leopardi, iii-666: il governatore mi scrive
si affaccendavano a farvi i bauli. leopardi, iii-1037: l'ultimo giorno,
d'un mascal zone. leopardi, i-503: e così oggi gli scrittori
ritornata a bear la mia casa. leopardi, 8-78: dirò siccome / sedente,
, e inette a ogni fatica. leopardi, 848: similmente la maggior vita degli
alla quale siamo arrivati così vicino. leopardi, 17-112: ahi, ma cotanto /
chi volevate esser di rovina ». leopardi, 1-84: e di lacrime sparso
egli s'avea messo la vesta. leopardi, ii-1333: chi dee vivere in un
10 ci farò vedere la befana davvero. leopardi, iii-351: al passeggio, in
gli agnelli che ti belano attorno. leopardi, 11-8: odi greggi belar, muggire
di tutte le capitali d'italia. leopardi, 17-35: impallidia la bella, e
a struggersi in un lento martirio. leopardi, 29-35: simile effetto / fan la
d'andar debitore di molte bellezze. leopardi, iii-712: io le confesso che
/ gloria d'un suo concittadin. leopardi, i-461: popolo [lo spagnolo]
così splendido, così in pace. leopardi, 9-19: bello il tuo manto,
al tempo stesso gli scrittori illeggibili. leopardi, 1-126: la vostra tomba è
uomo in cui predomini la passione. leopardi, iii-562: io sfido tutti i letterati
di pretesto per temporeggiare a varese? leopardi, iii-483: amami, e conservati diligentemente
sua natura e sui suoi effetti. leopardi, iii-641: sappi però che cesari,
buona parte d'un ben studiato ringraziamento. leopardi, 23-130: dimmi: perché giacendo
e sola parola: 'niente'. leopardi, iii-623: le dico che il partito
le belle arti e le lettere. leopardi, i-25r: bisogna distinguere in fatto di
guardo sereno / dolce fuoco nutriva. leopardi, 22-nr: condotto de la vita
non si vede nelle provincie contigue. leopardi, iii-502: le lodi che ella
chi potrebbe mai stare in dubbio? leopardi, ii-322: il beffo ideale,
i belli si voglion far pregare. leopardi, i-1042: pure è certo che i
di fresca giovanezza e di beltade. leopardi, 21-3: silvia, rimembri ancora /
leone] / de l'altre belve. leopardi, 2-159: i negletti cadaveri all'
-auree bende: il diadema regale. leopardi, 1-33: chi ti tradì? qual
manifestazione di dolore, di lutto. leopardi, 96: fin la donzella timidetta e
, né potevan capire più in là. leopardi, 28-3: ben sento, /
ben presto comune, solenne, tremendo. leopardi, 18-28: e ben chiaro vegg'
carducci, i-538: e tu [leopardi], povero infermo deforme, tu
otto acuti / dardi dal nervo liberai. leopardi, 19-110: ben mille volte /
/ fra mille riconoscerlo deggia io. leopardi, 1-18: piangi, che ben
v'avrà né anche lui ». leopardi, 832: -tu mostri di non conoscere
spolvero ben ben giubba e cappello. leopardi, 928: figliuoli, non m'intendete
uomini avranno bisogno di comunicazione reciproca. leopardi, 1011: quello... veramente
passione generale per il ben pubblico. leopardi, 987: laddove, per lo contrario
bene, come ti dico. leopardi, 23-103: questo io conosco e sento
lamenti / segni d'un vero amor. leopardi, iii- 1073: vorrei ch'
nel più elementare insegnamento della religione. leopardi, 965: perocché nel modo che l'
era dato a viver da signore. leopardi, 22-82: fantasmi, intendo / son
fanno tutti quelli bottegai di lì. leopardi, 1-61: oh venturose e care
questi benedetti affari di stato ». leopardi, iii-675: io sto di salute
vivi, siate benedetto. leopardi, 16-10: e sorgo, e i
per metterle le radici al sole. leopardi, iii-153: nell'ultima vostra vi vedo
addette ad opere di civile utilità. leopardi, iii-626: le considerazioni giustissime che
a ricevere quest'in- signe benefizio. leopardi, iii-815: a'suoi benefizi e alla
; e fu un benefizio segnalato. leopardi, 915: non potendo nella conversazione
fresco, paffuto fa la stummia. leopardi, iii-670: ringraziandola poi sinceramente e
/ sian doni a beneplacito amovibili. leopardi, i-469: una parola si adatta
essere, questo largisce 11 benessere. leopardi, 832: ho mandato in disuso e
severità medesima deve trasparire la benevolenza. leopardi, 850: non per odio, ma
, / non vi rechi stupor. leopardi, 875: coteste dee sono così
subitanea ispirazione sembra muovervi la mano. leopardi, 3-46: bennato ingegno, or
a me ancora padronescamente il benservito. leopardi, iii-330: a me piace moltissimo
comune, solenne, tremendo]. leopardi, ii-646: la quale specie di
buoni. non si bee vino. leopardi, ii-682: il molto ed d$póov
variato e dolce / modular delle tibie. leopardi, ii-3: l'immenso francesismo che
calice / beva lento del dolor. leopardi, iii-139: io v'aspetto..
(a lei tutto non credo). leopardi, iii-65: ma come credono che
di mostra apertamente. girolamo leopardi, 1 -ded.: a me
luogo dove nascono le coma agli animali. leopardi, ii-862: cangiamento del cui latino
presso, alla storia di prima. leopardi, 828: ma guarda almeno di non
, guaste tutte da'suoi pregiudizi. leopardi, iii-260: poco manca ch'io
, gli perdono proprio di cuore ». leopardi, iii-352: è così difficile il
per non far penare la gente. leopardi, iii-95: certo mi darete della
dio) d'un mio concittadino. leopardi, iii-1132: alle innumerabili mie sventure
in questi ultimi anni una mano di leopardi ch'è venuta fuori con le più bestiali
mette grida ed urli sì bestiali. leopardi, iii-586: mi muove anche il
che io trascriverò dall'edizione inglese. leopardi, iii-669: veramente queste bestialità sono
dargli forza a sostenere i tormenti. leopardi, 32-16: alfin per entro 11
, come farà per raccoglierlo interamente? leopardi, i-753: laddove potatio formata da
che un nume avvolge e fura. leopardi, i-751: nota che di
in un momento fur tutti a cavallo. leopardi, 25-19: già tutta l'aria
prendere un po'di biancheria da tavola. leopardi, iii-824: quanto alla pensione,
gonna, sottil, bianca di neve. leopardi, 4-83: eri pur vaga,
pallore di pietà m'han vinto. leopardi, 23-21: vecchierei bianco, infermo
servitori, bianco come un panno lavato. leopardi, 16-86: infesto occorre / per
avete resoluto, non sarà inconveniente. leopardi, iii-883: intanto potete lasciare in bianco
. -ubbidiresti / biasmando? -ubbidirei. leopardi, 17-129: ahi lice in terra /
tuoi / non ami il figlio. leopardi, 1010: così questo atto dell'uccidersi
un determinato periodo di tempo. leopardi, 1024: io per me credo che
di sua mano intorno a quella peste. leopardi, iii-723: il lavorar nelle biblioteche
venga inserita ne'giornali e nelle biblioteche. leopardi, iii-303: conosco in genere il
5. spreg. bicoccàccia. leopardi, iii-117: ho certe opere io nella
d'uso regionale). cfr. leopardi, ii-841: « e appunto noi abbiamo
/ babbeo, squasimodeo, bietolon miserevole. leopardi, ii-841: e appunto noi abbiamo
casa e numero telefonico). leopardi, iii-658: mi faresti il favore di
/ di bilanciare putii col periglio. leopardi, ii-537: gran difetto però è nella
1 sensi possono imprimere nella mente. leopardi, ii-271: egli scelse o finse
mossi a svillaneggiare i loro rivali. leopardi, iii-826: questa canaglia recanatese mi
, provano [ecc.]. leopardi, i-491: che il mondo o qualche
bilione: la bilionesima parte. leopardi, ii-302: certo niuno altro essere pensante
di tutta luce biondeggiò l'olimpo. leopardi, 34-25: fur liete ville e
bipartito piè torme del suolo). leopardi, 34-277: e dal deserto foro /
reverendissimo abate tartufo voleva pur supplantarmi. leopardi, iii- 344: e un
maestro. de sanctis, ii-169: per leopardi il principio etico o morale è la
dopo cinque secoli dai lor pronepoti. leopardi, i-280: la filosofia che cosa ci
del primo susino salvatico gli bisnipoti. leopardi, ii-1240: che ci accadrà in
conti s'ha da rendere. leopardi, 885: alcune volte mi è bisognato
savia, prudente e imperturbabile fermezza. leopardi, 973: niun segno di caducità
e mi resta ancora qualche spesa. leopardi, 887: egli, non che si
un piacere sicuro e una perenne soddisfazione. leopardi, 32-237: canta i bisogni /
necessarie le prigioni e i carnefici? leopardi, iii-1004: qualche cosa per sovvenire
, son certo ch'ei canterà. leopardi, iii-565: il dottore è molto ricco
accompagnarsi col sesto caso e col primo. leopardi, 32-115: meglio fatti al bisogno
non le osservano esattamente in fatto. leopardi, ii-1064: oltre che la natura
anche; ma dovrò perciò vergognarmi? leopardi, iii-48: l'indirizzo fu scritto
... infantò il manzoni ed il leopardi, che senza blaga (è un
, come tregue domestiche e passeggiere. leopardi, ii-713: la placidezza del dispotismo
benigno (un male). leopardi, ii-306: vediamo infatti quanto poche e
al tuo bleso parlar sicuro effetto. leopardi, i-210: un parlar bleso ec.
bazzecola, sciocchezzuola. magalotti [in leopardi, ii-1135]: v'è di quelli
. cfr. l'etimo congetturato da leopardi, 1-66: « non si trova in
giro o due intorno al collo. leopardi, 32-34: e da boston a goa
pappa il cibo, bobò il cavallo. leopardi, ii-53: la voce popolare bobò
vada a poco a poco succiandola. leopardi, 34-31: e fur città famose /
i-525: e del foscolo e del leopardi, che io avea allora incominciato a conoscere
boccali di vin furiano e vicentino. leopardi, ii-682: il molto ed dc&póov sia
latini] molta prosa del gozzi del leopardi e del manzoni, e la cachettica
persona paffuta, grassoccia. girolamo leopardi, 1-52: non fu mai la più
al guardo orrende / anco del ciel. leopardi, 845: se anco viene
storici fondamentali dell'agiografia. leopardi, v-69: un'altra relazione del caso
, e sorseggiando un bollentissimo thè. leopardi, 34-217: così d'alto piombando
; rivista letteraria, scientifica. leopardi, iii-523: non ho veduto l'articolo
bile / che mi bollìa nel cor. leopardi, ii-448: l'immaginazione e le
si trovò tutto il volto arsicciato. leopardi, ii-954: bollito per bollente. fiorito
, / diérsi il corpo a lavar. leopardi, 34-253: e spesso / il
,... inaspriscono, avviliscono. leopardi, il-noo: per questo nel bollore
chi pappa, e chi ciccia. leopardi, ii-53: presso i francesi bobo è
gloria che nessun altro gli potrebbe dare. leopardi, iii-546: in bologna gli uomini
o la costante bontà delle leggi. leopardi, i-819: l'uso decide della
lusinga, che vien dal bordello. leopardi, iii-314: questo è proprio inferno.
, al scettro sposano la croce. leopardi, 2-154: di lor querela il boreal
2. dimin. borgatèlla. leopardi, ii-655: videsi questo...
solo, si faceva una fermata. leopardi, 22-30: né mi diceva il
accettarli più nulla a verun costo. leopardi, iii-795: la gente di casa
... stormir le boscaglie. leopardi, 862: e veramente in quel medesimo
un non so che d'odioso. leopardi, 5-46: e pochi soli /
col bastone (nel golf). leopardi, 829: -via dàlie un po'più
pane! aprite! aprite! ». leopardi, 25-35: odi il martel picchiare
omero e dante dalle scuole, il leopardi l'alfieri e lo schiller dalle biblioteche;
per incendere alcuna parte del corpo. leopardi, i-1324: il nuovo dolore in
le possessioni di un uomo solo. leopardi, 1-13: io chiedo al cielo /
, con le braccia incrociate sul petto. leopardi, ii-1116: io provo..
non cadrà fra le braccia straniere. leopardi, 30-99: come, ahi come,
ci tenea dietro in braccio all'ortolano. leopardi, 2-105: beato te che il
piano si capisce la malinconia di leopardi bambino. -braccio di un fiume
e tremulo che è la sua lingua. leopardi, iii-357: pratico tuttogiorno con quel
che ha breve vita. leopardi, ii-492: e dalle suddette osservazioni si
/ che bacheca io sono ora. girolamo leopardi, 1-41: un certo viso di
con un brachiere. girolamo leopardi, 1-42: fatto de'nostri una sera
il braghiero a far conciare. girolamo leopardi, 1-38: bisogna in fatti ch'
l'ingrato / recàr le muse. leopardi, 5-19: del barbarico sangue in
riconfermare su la loro patria il servaggio. leopardi, 23-22: ed io pur
a gara le bramate nozze. leopardi, 19-126: io tutto / della prima
mai per l'addietro potevano contribuire. leopardi, 13-41: nella mia prima età
bramosi del clero raccolto nella stanza. leopardi, 26-32: da'nudi sassi /
sue luride branche / afferra gelosia! leopardi, iii-26: ancora non si son potuti
non so intendere... ». leopardi, 32-18: alfin per entro il
i nati videro / trafitti impallidir. leopardi, 34-143: stolto crede così qual fora
ivi slegato ancor vegliava un brando. leopardi, 6-9: poi che divelta, nella
esserne pago ogni intelletto più critico. leopardi, i-1466: e però son da ammonire
sostenere un tal carico così bravamente. leopardi, iii-998: sto benino del resto,
-se volete sangue spargete il mio. leopardi, i-206: gli uomini sono come
suoi figli bravando, li rampogna. leopardi, i-15: fa innamorare all'improvviso per
(con ostentazione di coraggio). leopardi, ii-477: la timidità spetta per così
. ma quattro compagnie erano poche. leopardi, iii-99: si sa degli spartani (
son tutti bravi, tutti dotti. leopardi, iii-358: ho conosciuto parecchi di questi
da quel brav'uomo che era. leopardi, iii-883: vi lodo moltissimo che
viso un bravo: non voglio. leopardi, iii-64: crederebbero che s'intendesse
quelli che precedevano o che seguiranno. leopardi, 23-19: dimmi, o luna
inestinguibil odio / e d'indomato amor. leopardi, 14-14: oh come grato occorre
chi mal fa, male riceve. leopardi, 16-85: poscia improvviso / col suon
prodotto o di una merce. leopardi, ii-1087: brevetti d'invenzione non ignoti
quando pure nessun'altra briga noi distraesse. leopardi, iii-168: mi dolgono eccessivamente,
oppressi, e un vendicator de'torti. leopardi, iii-335: e di questo.
di darle una briga di più. leopardi, iii-538: ella potrà...
fare e a riportar molti mali? leopardi, ii-271: ei non desidera quello
ho mai veduta una tua lettera. leopardi, iii-12: ella non vorrà prendersi
preoccuparsi più di una cosa. leopardi, iii-107: non vi togliete la briga
brigassi di parlare sul serio con voi. leopardi, ii-32: chi mi chiedesse quanto
di gente, che giravano susurrando. leopardi, i-1004: ed egli lo scrisse
medesimo di voi e delle vostra brigata. leopardi, iii-95: nella mia brigata domestica
superficie brillantata di angoli di cubi. leopardi, iii-484: carlo mio fratello desidererebbe
le foglie rosseggiane a varie tinte. leopardi, 11-6: primavera dintorno / brilla
, che brilla nel sangue lombardo. leopardi, 13-16: a te la speme
il loro amor proprio nella conversazione. leopardi, ii-1130: ogni uomo poi di qualche
: brillano dal piacer, gongolan tutti. leopardi, iii-45: mi brillerà il cuore
da quello delle vesti e degli addobbi. leopardi, i-1195: la franchezza, il
mancaron le forze, e cascò. leopardi, 874: oh potess'io rivedere
avverb.: punto, affatto. leopardi, iii-769: da maggio in qua,
! broda e non ceci. girolamo leopardi, 1-28: broda e non ceci,
il surrentino, l'albano. girolamo leopardi, 1-31: e'non c'è cosa
trovato il modo di tentare questa faccenda. leopardi, iii-65: bisogna sapere che qui
forte, riempire l'animo. leopardi, iii-86: in somma la solitudine non
, ma del colore degli uccelli notturni. leopardi, i-1242: il color bruno,
stoppie biancastre e luccicanti dalla guazza. leopardi, 29-17: ch'io non ti vegga
fortuna, / ricorre il navigante. leopardi, 39-16: in queta ombra giacea
nega / che ci ritorni alcun? leopardi, 6-117: a me dintorno /
che udieno a'circunstanti di sé fare. leopardi, 18-17: già sul novello /
si faceva più viva e tagliente. leopardi, i-1242: il color bruno,
schiari de la notte il bruno. leopardi, 881: la mia tristezza..
-per simil. e al figur. leopardi, 34-159: sovente in queste rive,
vezzi e le grazie dell'arte. leopardi, i-1272: tiene l'anima in continua
, che sopra vi caggia, dirompersi. leopardi, ii- 1004: il tutto esistente
e irsuta e setolosa hanno la pelle. leopardi, 848: gli animali bruti
al grado di educazione dei bruti. leopardi, 19-37: così de'bruti / la
divenire più doloroso e più sconcio. leopardi, ii-410: l'allegro nuoce al passionato
carlo il sospetto e la intemperanza. leopardi, iii-140: potrei ricordarvi le promesse vostre
perfezione delle cose non risplenderebbe tanto. leopardi, i-1208: consideriamo astratta- mente la
pure di bellissime e intese da tutti. leopardi, iii-112: quanta stima io faccia
che la cosa possa andare altrimenti. leopardi, 3-164: ei primo e sol dentro
mi vollero fare un brutto scherzo. leopardi, 28-14: ornai disprezza / te,
chiamasti e galli ne'vostri confini. leopardi, iii-1086: sono stato più di 50
seguito. -'persona brutta. leopardi, i-1042: un brutto, un uomo
potesse servire di lenitivo a questa bua. leopardi, ii-53: presso i francesi bobo
apparecchi a farmi una solenne ripassata. leopardi, 1062: la buassaggine è il miglior
che eran tesi in sulla corda. leopardi, 853: ma io per quanto mi
indiscreta, e sempre da riprovarsi. leopardi, 923: non so che mi
che non si può dire il nome. leopardi, iii-152: siccome però mi scrivono
furto non sapeano associare l'astuzia. leopardi, ii-647: e quanto al comando,
, di foglie, di sterpi. leopardi, 39-63: e il tuon veniale incontro
i conti, non so chi avanzerebbe. leopardi, iii-358: la sua conversazione favorita
e vuol far cleopatra? buffoncella! leopardi, 841: -tu folleggi veramente,
vela / e ghignerò le lepre e'leopardi; / ché in picciol tempo la
al pescator buia è la notte. leopardi, 22-53: viene il vento recando il
, bulica là dentro; niente. leopardi, 10-44: ed io timido e cheto
si poteva, d'ogni affare. leopardi, iii-668: l'italia si va spogliando
della / o vomita vulcano acqua fervente. leopardi, ii-850: famiglia ombrellifere (bunium
della bulicano ne'litti medesimi. leopardi, ii-850: bulicare bulgaria):
la libertà del giudizio dalle passioni. leopardi, i-1127: tali persone, da premesse
, fine, di buon gusto. leopardi, ii-17: le cose che cadono sotto
degli inconvenienti che sussistono con essa. leopardi, i-1042: gli uomini senza talento
, e delle belle arti nodrice. leopardi, 1-434: e qui torniamo al
muse in liete ricreazioni fra noi *. leopardi, 5-53: alla patria infelice,
a ricevere il premio della sua carità. leopardi, iii-970: finalmente siete buon cavaliere
a chi v'ha fatto del male. leopardi, i-1073: basta una parola,
veder cosa c'era di nuovo. leopardi, iii-644: del resto non date mente
non è buono che da impedire]. leopardi, iii-209: acconcio, adatto
e si ritirava vilmente dall'impresa. leopardi, iii-343: questa malinconia...
cui largirò gli dei somma beltade. leopardi, iii-733 • la mia « antologia »
timidi, o sorpassati dagli animosi. leopardi, iii-923: ella si mostra qui
: i terreni appariscono buoni, leopardi, ii-137: in essi la capacità delle
buon capo d'anno, mia cara. leopardi, iii-613: salutatemi anche i fratelli
? che buon tempo hanno? leopardi, 25-11: siede con le vicine
fece alzare il bollore al brodo. leopardi, ii-682: il molto ed d&póov
e si mantiene per bonissime ragioni? leopardi, i-1512: in qualunque tempo e in
de sanctis, ii-183: leopardi ragiona col senso comune, dimostra così
scrupolosa che spesso tormenta i buoni. leopardi, 32-86: sempre il buono in
buono, lo buttarono sur un carro. leopardi, i-333: e conseguentemente desidera di
a comportarsi in un dato modo. leopardi, iii-658: frattanto mi prevarrò del buono
buontuòno), sm. signorilità. leopardi, iii-367: ieri fui a pranzo dal
ti darà un po'di buon umore. leopardi, ii-1012: quello è il tempo
tanti anni dopo la sua morte? leopardi, ii-1011: genere burchiellesco, frottola
non sia altro gente allegra. leopardi, iii-344: e un birbante di prete
documento. pavese, 2-201: leopardi, iii-518: non posso però mancare di
burla, con l'eccitante in burla. leopardi, iii-614: ho preferito di essere gensapore
vostra voce, e si cacia? leopardi, 923: figliuoli, a che giuoco
volendo atterrarmi, mi hanno esaltato. leopardi, ii-504: mostrando bene all'esterno
metter mano nel busto del nostro massimo leopardi. dossi, 32: oh
barba due volte il giorno. leopardi, 831: storpiare la gente
conto, fandonia; buggerata. leopardi, iii-363: mi viene un sospetto terribile
far qualche dispetto alla corona di spagna. leopardi, 1080: poi venga un discorso
le persone della propria divinità. leopardi, 967: il quale, [cantico
e in tutte le altre facoltà. leopardi, 967: si è trovato in
, che sembra la sua professione. leopardi, 1063: e figurati se un leone
, a ciccia d'una seconda bugia. leopardi, 829: cotesta è sua
a sinistra, da ogni parte. leopardi, io77: se da te medesimo
monete, un fraudator di tutti. leopardi, i-1269: acutissimo cacciatore d'immagini
sacrificar loro molta prosa del gozzi del leopardi e del manzoni, e la cachettica
sacrificar loro molta prosa del gozzi del leopardi e del manzoni, e la cachettica o
, ma tutte età fa cacofonia. leopardi, i-1398: molte volte ne'poeti
è a far l'umile vulgo. leopardi, 38: placida notte, e verecondo
'corrente', o 'passato', 'trascorso'. leopardi, iii-33: nella fattura n.
dell'indole di questa specie di poesia. leopardi, i-813: [un forestiero]
, carta, calamaio e spolverino. leopardi, 912: il progresso del sapere umano
, qualche passo distante dall'albero. leopardi, 22-113: poscia, per cieco
cada sotto un giudizio della moralità. leopardi, ii-17: le cose che cadono
di essere caduto dalla sua antica benevolenza? leopardi, 6: come cadesti o quando
a'primi d'agosto vi vedrò. leopardi, 869: essendo natura di ogni vivente
sdegnerà ogni languido e breve dileticare. leopardi, 22-137: o nerina! e
o il mento dal cader percosso. leopardi, 23-30: al vento, alla tempesta
campo, ed han sepolcro e fama. leopardi, 21-61: questo è quel mondo
italica virtù cadde al vii fine! leopardi, 866: la civiltà umana, così
turbe pie / invita ad onorarte. leopardi, 11-40: il guardo / steso
agitato ricompone naturalmente i suoi rami. leopardi, 38-13: s'apre il ciel,
di questa nostra ingenua confessione). leopardi, 982: ho amato, e
per volta in ciascheduno di essi. leopardi, 973: i diversi modi di essere
simo possessore, ovvero successore. leopardi, iii-613: questa lettera che
in fatto, sono audaci e caduche. leopardi, i-1007: è vana e caduca
compensarle con atti di virtuosa annegazione. leopardi, i-13: osserviamo le cadute di
alla corona come incapace di governare. leopardi, ii-1045: [lucullo] inteso
ed il caffè mi venne ordinato. leopardi, iii-4: avvertite in tutto que-
al lume delle lampade del biliardo. leopardi, 217: e ces
cagionò un orrore pretto e immediato. leopardi, 927: il senso che provai,
andato a letto con la febbre. leopardi, 23-123: ed io pur seggo
crebbero il numero fino a sei. leopardi, ii-435: vecchi ritirati per cagionevolezza
chiesa. così per pochi pesci giacomo leopardi ebbe sepoltura. viani, 19-398:
vasi / e pettini ad un tempo. leopardi, ii-469: [socrate] l'
ripetendo impro- perii contro di me. leopardi, 971: del mondo intero, e
opposti agli interessi essenziali della corona. leopardi, 850: io conchiudo che tu,
angolo, dietro un folto fico. leopardi, 39-43: e la nube,
di spuma / i fumanti cavalli. leopardi, 25-2: la donzelletta vien dalla campagna
e sputi e morsi e sgraffi. leopardi, 828: e la sua palla,
la vigilanza di un solo istruttore. leopardi, i-462: il secco matematico.
orbe ei l'occhio / calcolator sospinga. leopardi, 952: di un calcolatore
dimostrati col calcolo differenziale ed integrale. leopardi, iii-215: non riconosce altra grandezza
effetti, prescinde appunto dal più importante. leopardi, 1-277: l'ambizione, l'
s'agitava caldamente tra i commensali. leopardi, iii-40: la prego caldissimamente che mi
i polsi su le estremità de'ginocchi. leopardi, iii-824: qui in pisa ho
dove e del quando fu trovato. leopardi, 967. si è trovato in una
poi ottenere nello sviluppo della commedia. leopardi, 920: io stimo che cotesta tua
d'amor di libertade il petto. leopardi, 16-40: amore, amore, assai
amore di dio e del prossimo. leopardi, i-608: dovunque ha esistito vero e
persona morta da poco tempo. leopardi, 3-61: eran calde le tue ceneri
ordinario il rispondere alla tua carissima. leopardi, 884: sono stato arso dal
egli abbiano / combattuto per esso? leopardi, n-14: tu pensoso in disparte il
cal chi glielo diede in mano. leopardi, i-457: [la] persona propria
essere a forma di calice. leopardi, i-471: kua&ór / ic calicità (
non diserto pieno di leoni e di leopardi, una foresta piena di ladroni e
: su torma propria ei giace. leopardi, 18-15: viva mirarti ornai /
eterni zaffir guida i suoi balli. leopardi, 23-6: che fai tu, luna
università popolare. -figur. leopardi, i-459: amore... che
di fare altro mestiero che di servirla. leopardi, iii-95: se ne sentono alla
/ il suo calor dal seno. leopardi, iii-356: ti amerò con tutto quel
e sperino bene di ogni cosa. leopardi, ii-1136: uno de'maggiori frutti
ma bensì un animo sommamente italiano. leopardi, 1079: si potrà anche introdurre
col molto calore il sistema planetario. leopardi, iii-54: mi raccomanda la temperanza
un gemito. -figur. leopardi, 34-230: così d'alto piombando,
gli abbia incoraggiti a calpestare i primi. leopardi, 26-68: a scherno / ho
, superba e temeraria scienza secolare. leopardi, iii-312: io mi vedo qui disprezzato
.. annunziarono il padre cristoforo. leopardi, 16-80: infesto scende / il
immobile la vigorosa forza delle leggi. leopardi, iii-80: vi domando scusa dell'errore
che porta la croce al calvario. leopardi, v-noo: già ricusa il sole di
pe'canuti, fiori del senno. leopardi, 861: non avendo letto le lodi
quaresima vorranno dormire e divertirsi di giorno. leopardi, 930: non frequentava, come
* lettera o cedola di cambio'. leopardi, iii-1049: consegnando qui la cambiale
che non sono mai stata meglio. leopardi, 1028: in altri tempi ho invidiato
lodevolissima accortezza inventate da i fiorentini. leopardi, 32-59: ghiande non ciberà certo
in cambio del signor curato]. leopardi, 855: se hai caro d'intrattenerti
alimento a passioni maligne o interessate. leopardi, i-312: [la] costituzione
nel piano della cassetta medesima. leopardi, i-646: l'effetto di una scrittura
tutti qui [all'osteria]. leopardi, i-147: nei convitti e nella milizia
mollette i tizzoni che ardevano nel camminétto. leopardi, iii-1073: da gran tempo io
camino delle scienze e delle arti. leopardi, 32-250: or tomo addietro,
senza intoppo viaggiarono altri tre giorni. leopardi, 24-24: ecco il sol che
/ naso camoscio e barba lunghetta. leopardi, 1-75: agli etiopi.
del quale avevamo tanto di bisogno. leopardi, 11-2: d'in su la vetta
come se non ci fossero ». leopardi, i-1087: [si vede] negli
fuoco? ladri? banditi? ». leopardi, ii- 501: nelle pesti
che devono svolgersi nel vuoto. leopardi, i-1466: la campana pneumatica andrebbe
lui acquistata l'efficacia del genio. leopardi, iii-679: era da qualche tempo allettato
inezie ambulanti ed articolanti la voce. leopardi, i-653: nelle quali [lettere]
con ansietà le vostre campestri poesie. leopardi, i-626: il linguaggio cittadinesco è
biancastre e luccicanti per la guazza. leopardi, 26-31: come da'nudi sassi
all'intorno, rallentarono il passo. leopardi, 11-6: primavera dintorno / brilla
mole e l'eternità volve de'tempi. leopardi, 33-62: voi, collinette e
sotto uno stendardo, dov'erano tre leopardi d'oro nel campo vermiglio. andrea
d'oggi nel genere loro riputati maestri. leopardi, 1000: al tempo che la
di saluto, ed a restituirglielo. leopardi, i-188: l'animo è..
che non tornava conto di farsi scorgere. leopardi, iii-1129: la più fetida stanza
che le ha prese da loro direttamente. leopardi, i-835: quasi tutte le moderne
letto, e da questo a quello. leopardi, 23-117: meglio fatti al bisogno
suo primo aspetto m'aveva impresso. leopardi, 876: il vero, cancellandogli
, in tant'anni di gran-cancellierato. leopardi, iii-453: la qual città non
a chieder perdonanza ne'diari pubblici. leopardi, iii-414: doveva cercare un impiego
cancelliere antonio ferrer, pure spagnolo. leopardi, 919: quanti leggono oggidì gli
aver sentita la meditazione sulla morte. leopardi, 990: e a dover poi mantenere
li esposi candidamente al concaptivo rispondendogli. leopardi, iii- 60: le confesserò
e candidezza di stil cesa- riano. leopardi, i-34: il cui stile [del
/ l'opposto lin diversamente tinga. leopardi, 23-138: forse s'avess'io
sapor di soave piacevolezza in questo modo. leopardi, 9-33: dove ab'ombra /
b termine / del lungo tuo martir. leopardi, 32-1: errai, candido gino
/ e'saracini uccide come cani. girolamo leopardi, 42: mi sento adesso pizzicar
d'insegnare a parlare ad un elefante. leopardi, iii-129: m'è stata cara
affortunato com'un cane in chiesa. leopardi, 1076: bravo bravissimo. va
, certo che tu mi sapresti grado. leopardi, 22-27: quante volte /
, e tu pure sarai trasformato. leopardi, 975: la terra, a
cambia, muta; trasformatore. leopardi, ii-641: tante mutazioni...
/ se le baiule canne il potatore. leopardi, 958: aggiungi quella canna che
la canna e non istringe che aria. leopardi, i-63: [luciano] paragona
bel cilizio, bella disciplina da convertito! leopardi, 11-30: odi per lo sereno
/ son di linci, di lupi e leopardi / l'ingorde canne a satollar serbate
si mangia in cambio di pane. leopardi, 111: e già dal caro /
agghiacciamento dell'acqua di cannella stillata. leopardi, 32-66: e già dal caro /
ne rimanga che il guscio: intende? leopardi, iii-973: mandamelo presto [il
ch'io guardava in terra nemica. leopardi, 842: di tratto in tratto
qualunque altra materia, benché grossi altrettanto. leopardi, 993: copernico in sul terrazzo
le canoe, o marchia il gregge. leopardi, ii-579: canoe fatte di un
princìpi che ho seguiti in questo lavoro. leopardi, i-311: non esiste legge naturale
. pascoli, i-85: egli [leopardi] è il poeta a noi più caro
pinguissimo di breslavia, e lo ricusò. leopardi, iii-722: se il canonicato è
uno morisse cantando che recitando dei versi. leopardi, 24-12: l'artigiano a mirar
verbio, non comprar grano per vendere. leopardi, 11-3: d'in su
/ e '1 trionfo predice. leopardi, 39-10: i ramuscelfi ivan cantando
/ che per la grecia mendicò cantando. leopardi, 1069: -me l'avevano
, oggimai negletto, del poeta. leopardi, 22-118: spesso all'ore tarde,
sua vita. -per simil. leopardi, 7-71: a te d'umani eventi
al mio cantar gli orecchi. leopardi, 959: seduto all'ombra di
senza immischiarsi a farla da letterato. leopardi, 829: questo poeta va canticchiando
faccia a dio la versatilità degli uomini. leopardi, 967: si è trovato
cantilena nella prigione contigua alla mia. leopardi, ii-334: a forza di udir
canonici, parati in gran pompa. leopardi, 13-44: ed alla tarda notte
passionato esilararono la pensosa anima mia. leopardi, ii-224: il canto fermo è come
altere menti / domatrici de le genti. leopardi, 9-29: me non il canto
la stagion prima. leopardi, 32-237: il proprio petto /
un mondo intero di viventi a sé. leopardi, 955: mi parrebbe da un
che fè? gli è ver. leopardi, 38-13: s'apre il ciel,
canto ogni pensiero di andarsene]. leopardi, iii-265: ho gettato da canto
in un piccolo cantoncino del mondo. leopardi, 111-397: il cenere del tasso
dimandati / non fan più fine. leopardi, i-1131: sogliono molto lodarsi le
plettro di venosa e il suo flagello. leopardi, ii-549: [omero] è
confina con un cantuccio alla giudea. leopardi, 957: chi pose mai nel numero
bisogno tuo e al tuo comando. leopardi, 1075: la natura mi fece la
da un pane di forma allungata. leopardi, 996: ciascheduno di noi,
/ oh vigilie de'forti perdute! leopardi, i-538: [concetti] poverissimi
regio in lui / carattere rispetto. leopardi, 895: io ti so dire
abbia composto sonetti fuorché in gioventù. leopardi, 148: una cosa nel particolare
non avete mai altro da dire ». leopardi, 827: l'anima gli usciva
per ogni pranzo ed ogni festicciuola. leopardi, 829: questo poeta va canticchiando
esseri capaci del conoscimento di dio. leopardi, 29-60: che se più molli /
il canone offerto si può crescere. leopardi, 1047: ma in ogni modo il
luogo e il tempo potevan darlo. leopardi, 16-6: la mattutina pioggia,
zimbelli attorno, e la capannétta. leopardi, 964: l'uomo silvestre, eccetto
alto lavor de'suoi palagi augusti. leopardi, ii-655: non v'aveva così
o sia del meglio che si sceglieva. leopardi, i-762: e non se possa
caparra, / uscir di fuori e come leopardi / percossero a'franceschi per ragione.
una mole d'acqua pur un capello. leopardi, i-891: [le] imitazioni
dimostrare che quest'altra è diversa. leopardi, ii-312: nell'esteriore e in ciò
giusti, ii-464: falso dunque che il leopardi morisse a castellamare; falso che morisse
tanta gioia capisse e tanto affanno. leopardi, 29-52: ciò che inspira ai generosi
trova modo d'uscir di prigione. leopardi, 958: e se pure una volta
ei li solea / morder rabbioso. leopardi, 830: che m'ho a
ne aveva, non potrei dire parola. leopardi, 830: via, per l'
questi tre generi capitali di malìe. leopardi, iii-174: anche questo genere capitalissimo
condizione e de'costumi del paese. leopardi, iii-95: [piacenza] è
e il bestiame necessario alla coltura. leopardi, i-444: un uomo...
che basti a tante grandi pretese. leopardi, iii-73: come avrò potuto farmi un
2. essenzialmente, principalmente. leopardi, i-712: la perfezione delle lingue dipende
esercitare, ordinare, capitanare l'esercito. leopardi, ii-280: secondo ch'ei giudicava
storia, salti addirittura al capitolo seguente. leopardi, 972: si potrebbe credere che
mio commetto / alla tua fede. leopardi, 30-50: natura, illau- dabil
capo e la colonna della casa. leopardi, 1042: teofrasto, amando gli studi
troverebbe rinnovato, senza veruna scossa. leopardi, 976: tutti i pianeti in
non potrà far di non maravigliarsi. leopardi, 1048: i cinque ultimi capi hanno
questo capo, non meritate mortificazioni. leopardi, 865: l'uomo barbaro mostra
da capo a fondo fuorché la bibbia. leopardi, i-922: [il filosofo]
, con grande accompagnamento di bravi. leopardi, ii-435: ho conosciuto uno che
ardente con fortissimo mal di capo. leopardi, 831: io non vo'dire nulla
dai cenobiti ittiofaghi che dai carnivori. leopardi, i-397: i loro discorsi non
offrirgliela a prezzo bassissimo. girolamo leopardi, 1-71: era pure il murare a
/ convien ch'io chini il capo. leopardi, ii-382: quanto [l'uomo
o vengon fuori cent'altri imbrogli. leopardi, 1078: per venire a capo degli
conosceva né il merito né il prezzo. leopardi, 1-553: il teatro di qualunque
sono in fondo capimorti della lingua. leopardi, i-16: è come quelle cose che
pagata / la caponaggin sua. leopardi, iii-43: a noi medesimi spesso la
scritto originale andava tutto di seguito. leopardi, iii-1028: questa dichiarazione, col
, capovolse tutto il sistema intellettuale. leopardi, 1078: quei trastulli che i ragazzi
, tra pirati e briganti: co 'l leopardi erasi, per disperato, capovolto nel
uomini venti, pose un'imboscata. leopardi, i-762: e non se possa qui
e spezie; tortellino. leopardi, iii-613: che non mangi troppi cappelletti
per guarnizione, fiocco. girolamo leopardi, 1-97: queste trecce e questi cappi
la cintura non arriva al ventre. leopardi, 828: della collera di mio padre
inzaccheras- sero la barba di fango. leopardi, i-69: soleva considerar come una
un altro, pestava con una zampa. leopardi, 34-227: le cittadi che il
in quella bocca. leopardi, 32-171: la natura crudel,
, per collocarlo in un ornato. leopardi, 1026: bruciarlo è il meglio
se io dica, o dubbiosa. leopardi, i-426: senza però neppur pensare ch'
/ faceva salti come un capriolo. leopardi, 829: balzava e saltava come
già spoglia di lascivo / capro agreste. leopardi, i-1409: il capro nuoce,
(usato nell'ottocento). leopardi, iii-809: il tabacco che io portai
ebbi a penare a cavarne costrutto. leopardi, 1050: si crede che avesse
ai diversi abitatori delle province italiane. leopardi, i-1001: tutte le lingue hanno
il carattere ed a fissarne i costumi. leopardi, i-1090: l'uomo che poco
sì fanciullesca passioncella mantiene tanto carattere. leopardi, ii-454: la fermezza di carattere
lo meritassero pe'loro brutti costumi. leopardi, i-1046: la natura non è
alla carboneria. fanzini, i-227: leopardi era uno della società (intendi,
intera e intatta qual vi fu posta. leopardi, 37-12: di scintille / vomitava
, di birri e di carcerati. leopardi, i-276: si vedono bene spesso
portava lo stesso pericolo della liberazione. leopardi, 880: ma, in fine,
che la divide dal materno seno. leopardi, 1003: io non ti starò a
di un territorio pezzo per pezzo. leopardi, 933: assomigliava ciascuno de'piaceri chiamati
corami che le conce levano. girolamo leopardi, 1-5: vi arete un mantel che
al cardinalato: iddio me ne guardi. leopardi, iii-358: il santo papa pio
, e invocar la sua autorità. leopardi, iii-358: dopo essere andato in
in parigi, farà da savio. leopardi, i-618: quella giusta libertà.
tenera e bianca, si mangia. leopardi, ii-826: 'cardone * nella crusca
dove siede e regna la splendidezza. leopardi, 870: non hanno infermità né fatiche
nostra vi è sempre stata carestia. leopardi, iii-117: della carestia di libri a
di troppo / non t'accorar! leopardi, i-1083: m'è avvenuto di sentir
contrario all'estrazione dei denti cariati. leopardi, iii-774: i miei denti cariati
, ma soltanto i più onorevoli. leopardi, i-296: non c'è uomo costituito
/ di vino e vettovaglia assai cammelli. leopardi, 1-6: non vedo il lauro
egli era e d'un gran prode. leopardi, 5: o patria mia,
quella altezza dove oggi sono gli occhi. leopardi, 885: ho sentito crollare
carico né il tempo di ritrovarle. leopardi, iii-179: il carico è grave effettivamente
in che mettono un povero galantuomo. leopardi, 879: in questa prigionia, separato
verde a ricami, con la leopardi, iii-774: non v'è mai dolor
voce in un sospir languido e fioco. leopardi. 814: fu per questi provvedimenti
tutto per dieci o quindici carlini. leopardi, iii-1108: [devi] scrivermi spesso
e volgi l'alme a glorioso segno. leopardi, 19-105: te punge e move
quello di madrid contro il povero elia. leopardi, i-819: la nostra lingua.
ed io benedirei tutti i miei tormenti. leopardi, iii-153: la ragione è la
, andrò a dimandare l'elemosina. leopardi, 886: ora c'insidii ora ci
di toscana, ogni generosa virtù militare. leopardi, i-158: questa vita è una
è sempre carnovale nel suo tinello. leopardi, iii-808: per me fo conto che
per fare lo spiritoso e il faceto. leopardi, i-1058: un cavallo che non
forma bellissima. -figur. leopardi, i-48: quanto lontana [quella prosa
con tal forza tallarga amor tiranno. leopardi, i-76: al pavone par- rebbono
sì cara vieni, / o sera? leopardi, 9-4: placida notte, e
la speranza di morir di malattia. leopardi, 22-44: intanto vola / il
. principalmente sono dedicati questi versi. leopardi, 16-70: o cara luna, al
mia patria, a'miei cari? leopardi, 30-2: dove vai? chi ti
/ adoràrno el lione e'suoi figliuoli. leopardi, 1-62: oh venturose e care
alba sino alla più chiusa notte. leopardi, 33-19: cantando, con mesta
di tutte le cose della religione. leopardi, i-161: nella carriera poetica il mio
: impiegato della pubblica amministrazione. leopardi, i-1323: [una comparazione] si
vela / e giugnerò le lepre e'leopardi. -per simil. e al
il carro della luna in cielo. leopardi, 24-23: ecco il sol che
e barcollò, e parea torre cadente. leopardi, i-iii: ve'cavalli supini e
/ egli abbia una carrucola da pozzo. leopardi, 999: io sono quasi certo
, e una penna nell'altra. leopardi, 1050: si crede che avesse pubblicato
scucivano i pagliericci per frugarvi dentro. leopardi, 21-16: io gli studi leggiadri
stampatore fidatissimo, due migliaia o più. leopardi, 222: una di quelle
dei paesi e non le loro qualità. leopardi, 855: già da non pochi
, che questo mise in carta. leopardi, 932: e dimandandolo alcuni perché
; non sapere che pesci pigliare. leopardi, i-1038: se [ella] talvolta
contenente gli statuti del popolo di savigliano. leopardi, iii-956: mandami...
le cartapecore, è scritto altrimenti. leopardi, 967: si è trovato in una
passo aspettato con un misterioso timore. leopardi, 862: scendendo a una valle
/ sgaraffa le vivande con gli ugnoni. leopardi, iii-753: la casa cassi e
testa, e non si abbassa. leopardi, 1049: non si legge negli antichi
. di casa, casalingo. leopardi, i-1192: gli uomini dissipati ed ardenti
mezzi, e cercano il bene malamente. leopardi, 1-8: grandissimi poeti perché l'
fantasia che io vi voglia smaccare. leopardi, iii-118: non so come domine vi
per farmi la limosina di poche lire. leopardi, iii-1122: ho notabilmente sofferto nella
leggere giornali, e simili passatempi. leopardi, iii-658: mi convien pranzare a buon'
-spreg. casinàccio. girolamo leopardi, 1-68: non c'eran [nei
, è un terribile e giusto giudizio. leopardi, 9-58: morremo. il velo
qualche gran caso è avvenuto ». leopardi, 1063: e di queste rivoluzioni e
dalla sua responsabilità per negligenza. leopardi, 865: e quasi tutte le invenzioni
la speranza di morir di malattia. leopardi, iii-125: casoché sia vero quello che
stato chi l'avesse voluto 691. leopardi, 955: ed essendo uomini; che
secondo la circostanza, opportunamente. leopardi, 834: stando sempre in compagnia,
egli, genitivo huius, di lui. leopardi, iii-378: come riceve anche il
perché è mezzo cassata nel manoscritto. leopardi, iii-51: [le parole] appaiono
ciniglia, posta dentro la cassettina. leopardi, 868: trova una cassettina di
, il capolino del carciofo. leopardi, 933: assomigliava ciascuno de'piaceri
: fare alle castelline. leopardi, 828: sta sicuro che quando anche
aria, e mi pascevo di fantasie. leopardi, iii- 90: facea qualche castello
vorrete adesso proteggerne la seconda edizione. leopardi, i-523: volendo riformare il troppo
d'idee e verecondia di critica. leopardi, i-89: nel petrarca..
usciranno più castigati e più giusti. leopardi, i-34: lo stile è castigato
verso il 'tocco dell'ora'. leopardi, 32-114: i rossi panni / lasciando
, la murale, la castrense. leopardi, i-613: non avevano [i
altre moli che nelle cadute inarcarono. leopardi, i-1045: [la natura]
la prosopopeia, e l'onomatopeia. leopardi, ii-32: la necessità di metafore,
che presenta catacresi. leopardi, ii-61: [impossibilità] di sostituire
che c'è sottinteso e supposto. leopardi, iii-47: la prego a.
divenuta una insopportabile catena per me. leopardi, iii-259: il mio intelletto è
che è il soggetto delle nostre ricerche. leopardi, ii-55: che infinita catena di
della lingua. -figur. leopardi, 34-149: quell'orror che primo /
con braccia. ballo della catena. leopardi, 1078: tu saprai quello che
cateratte nel luogo d'ond'erano uscite. leopardi, iii- 1134: mi trovo costretto
non se nel cimiterio ove stan seppelliti. leopardi, iii-595: non mi curo molto
lì per dargli una solenne smentita. leopardi, i-163: ci vuole il buon gusto
persona desta, saggia, operosa. leopardi, i-954: quasi tutte le donne si
in sustanza, se non facile operazione. leopardi, ii-1091: quel che ho detto
gli alletta tutti al suo centro. leopardi, 973: niun segno di caducità né
, e sempre con voce moderatissima. leopardi, iii-481: io vi spedisco questa
memoria, / che purghi ogni pensiero. leopardi, i-438: la costituzione..
d'avvertimenti, per esser cauti. leopardi, 5-45: e pochi soli / forse
spiaggia nativa il basso fondo. leopardi, 841: che fanno ai folletti le
con le braccia incrociate sul petto. leopardi, 1062: hai tu veduto quell'animale
anch'essi di qualche sorta di maglia. leopardi, 1-109: ve'cavalli supini e
prendere la rincorsa verso il castello. leopardi, 10-53: finalmente mi discese /
, / e il celere ubbidir. leopardi, 1-46: attendi, italia, attendi
a maestro simone da vallecchio. girolamo leopardi, 1-9: quanti per questa vana opinione
più incurabili, grondante di viva marcia? leopardi, 828: della collera di mio
, il cavò dal rio conflitto. leopardi, iii-40: con che verrà a cavarmi
da donde i'me lo cavi. leopardi, 841: e però ciascuno si rimanga
generale nemico, e cavarne profitto. leopardi, 983: tengo pure per fermo
per non mi far nimi- cizie. leopardi, 983: cavinsi le maschere, si
buco: non concludere nulla. leopardi, 1052: finché non ha imparato ad
trova] il petto più sollevato. leopardi, ii-1017: quelli le cui forze furono
quanto appena basti a far viaggio. leopardi, 34-206: d'arbor cadendo un pic-
più vecchissimi, smidollati e cavernosi. leopardi, 34-24: questi campi cosparsi / di
di me 1 costei ne vuole *. leopardi, iii-394: sono guarito e sano
non sentita, ma cecamente ricevuta. leopardi, 1037: si maravigliano ciecamente che
/ oh vigilie de'forti perdute! leopardi, ii-506: non è che temerità
bianco / il cedente amaro flutto. leopardi, i-399: [niobe] si
senile / cede al nov'anno. leopardi, 11-27: questo giorno ch'ornai cede
. figur. molle eleganza stilistica. leopardi, i-54: nel monti è pregiabilissima e
le cedole della guerra ai muri. leopardi, 859: il collegio delle muse diede
ansietà lucia al ceffo sconosciuto e deforme. leopardi, 16-83: a teso orecchio /
e cranio traforò e la fronte. leopardi, ii-79: [enea] spietatamente
scucivano i pagliericci per frugarvi dentro. leopardi, 23-78: mille cose sai tu,
la penuria letteraria, in tutta italia. leopardi, 2-68: voi, di ch'
prima edizione completa delle sue tragedie. leopardi, i-1145: gl'illetterati che leggono
sì, diceva pure, ma acuto. leopardi, ii-1208: celebre equivale a ricco
progressi dell'arte da voi coltivata. leopardi, 931: la mansuetudine e la
voi aveste stampato concernente questo poema. leopardi, 970: ogni parte dell'universo si
creta e nel marmo una sembianza divina. leopardi, 22-76: indelibata, intera /
che nobile / retaggio tuo saranno. leopardi, 9-45: negletta prole / nascemmo al
, e allo spirito del vangelo. leopardi, i-1092: una religione, che loda
, olearie, vinarie, ecc. leopardi, 887: quivi mi fosse dato per
cosa da nulla, bazzecola. girolamo leopardi, 1-28: che roba? che onor
schifoso ciclope coperto di neri cenci. leopardi, 996: ciascheduno di noi,
fuoco ed il tuono del volcano. leopardi, 34-18: questi campi cosparsi / di
deserta coltrice / accanto a lui posò. leopardi, 3-61: eran calde le tue
, era tutto una nuvola cenerognola. leopardi, 1030: gli astronomi...
censura comune ed approvati dal re. leopardi, iii-152: il manoscritto quantunque piccolissimo
la trovereste [la causa]. leopardi, ii-311: non viene lor fatto di
ha cento forme, multiforme. leopardi, i-954: è questo un effetto semplicissimo
di cento forme, di cento grandezze. leopardi, 936: la ragione dell'uomo
di irridere o di dir villanie. leopardi, i-55: la musogonia segnatamente si
che tira al centro i pesi. leopardi, 975: la terra, a cagione
a questo ingegnosissimo e nobile insetto. leopardi, 2-79: saldi men céra1,
una certa cera maravigliata e rispettosa]. leopardi, iii-938: tutti mi fanno complimenti
hanno una cera d'essere squisiti. leopardi, iii-60: la lettera è già lunga
alla felicità di chi le coltiva. leopardi, 19-24: non a se, non
cercatamente, in modo affettato. leopardi, ii-275: omero si compiace nelle scene
persone, che si stavano ridendo. leopardi, v-m: guarda bene nei cerchi e
di speranza in uno strettissimo cerchio. leopardi, i-1038: non essendo quasi mai
bene, e per rapire l'altrui. leopardi, 975: questa ruota aggirandosi
lavor basta a stamparvi / novelle idee. leopardi, ii-320: la malattia cambia talora
volpe, che vive in america. leopardi, 862: e meno intendeva per qual
pagare quanto avea mangiato e bevuto. leopardi i-958: [le feste] onomastiche
, / vantandosi sincero ed onorato. leopardi, ii-1098: noi italiani siamo derisi
di esse. leopardi, i-973: dismessa la vecchia filosofia,
ma doveano assoggettarla a norme certe. leopardi, 960: i fiumi stretti infra certi
fosse, salvo un certo megacle vecchio. leopardi, 1057: appiano nomina un certo
spirato maggio -tienlo per certo -certissimo. leopardi, iv-295: il certo è che il
/ soli il sanno gli dei. leopardi, 23-69: e tu certo comprendi /
suo accorgimento, arrischiava di capitombolare. leopardi, 854: cara luna, tu hai
che ragionarono sopra le cose naturali. leopardi, 840: parte infracidando nell'ozio,
2-83: ogni impudente ottuso cervelluzzo. leopardi, 1076: m'avvedo bene che la
rugiadoso / estivo raggio della luna. leopardi, 34-5: qui su l'arida schiena
nome di vassallo della santa sede. leopardi, 22-108: e già nel primo giovanil
d'occupate, cessazione di nuove occupazioni. leopardi, 927: la cessazione di
di tutto quel fracasso delle gride. leopardi, ii-655: una stretta società pone necessariamente
non cura chi intorno le sta. leopardi, 32-113: i rozzi panni / lasciando
, che domati alfin li chiuse. leopardi, 1-135: il fato è diverso,
quale non pretendiam punto di sottrarci. leopardi, iv-26: chiunque ha intelletto, ti
la chiusa è più che bella. leopardi, iv-32: 'voi gli aspettate invan:
è costume, a'raggi del giorno. leopardi, 15-1: era il mattino,
a spiar se v'è nascosta. leopardi, 16-2: la mattutina pioggia, allor
, pareva calore di fiamma lontana. leopardi, 21-41: tu pria che l'
densata nei chiusi di vinte città. leopardi, 862: scendendo a una valle
segreta e profonda dell'animo. leopardi, i-113: temiamo... di
denti; ei dorme un sonno eterno. leopardi, iii-4: avvertite in tutto quest'
-far cialda di uno: schiacciarlo. leopardi, 82 7: io gli farei toccare
marchesini m'avevan guarito dell'aristocrazia. leopardi, iii-160: quel nostro zio..
non è d'offeso vincitor l'orecchio. leopardi, 26-61: di questa età superba
per piacere di riandarle con la memoria. leopardi, iii-169: ho detto di voler
per fare lo spurgo e la contumacia. leopardi, iii-1066: non mi fa punto
eterno cibo i ai semplici palati. leopardi, 17-17: un detto d'alcun
colli, cibrei e guazzetti. girolamo leopardi, 1-28: ch'hanno che far
dell'arguto lor canto empion la selva. leopardi, 16-29: ivi, quando il
l'agonia de'sistemi destinati a perire. leopardi, iii-666: montai nel legno
cieco, e alla cieca obbedienza. leopardi, 19- 140: l'acerbo vero
già, ove non dee temere. leopardi, 22-109: poscia, per cieco /
e irosa indocilità di certi altri. leopardi, ii-1058: mi sono ordinariamente riconfortato
notte, ma n'udìan lo strido. leopardi, 15-3: era il mattino,
il cielo prometteva ima bella giornata. leopardi, n-10: odi greggi belar,
giorno / di pura luce adorno. leopardi, 2-141: morian per le rutene
in cielo, / abbracciata da te. leopardi, 1-39: dammi, o ciel
il leon non è il coniglio. leopardi, 32-234: lascia, mi disse,
il secol che di sé vi priva. leopardi, i-232: un arboscello un poco
l'aspetto de'suoi più familiari. leopardi, 39-15: limpido il mar da lungi
/ del chiaro nome d'elissena impresse. leopardi, 814: creato l'eco,
i moti del suo cor comprime. leopardi, iii-872: tu saresti in eterno la
l'ho visto, dico, ridersene. leopardi, i-617: egli ha cessato di
la casa del vicario di provvisione. leopardi, 1059: viene avanti uno che
perché non servono che per pedoni. leopardi, i-631: la lingua chinese è
architettura, e lo sono tuttavia. leopardi, i-939: le cinesi si storpiano per
di filo agglobato era di soverchio. leopardi, 4-72: tra le memorie e il
essi han di lui / altro pensiero. leopardi, 3-74: oh te beato,
, e dormir su la grossa. leopardi, iii-59: quando io era piccino ed
'1 cinico di casa in vece adopra. leopardi, 928: misurando la singolarità di
i ludibri di tale cinica filosofia. leopardi, i-341: questa distinzione, fra'
del cristianesimo. leopardi, i-411: floro ha tanto di
le lor campanelle candide e molli. leopardi, 826: e se non fosse che
fragor di due svelti ardui cipressi. leopardi, 22-16: e la lucciola errava appo
astolfo ci trasporta sopra le stelle. leopardi, 987: circa la perfezione dell'uomo
gondole degli innamorati co'loro strumenti. leopardi, 862: scendendo a una valle
la moda. -figur. leopardi, 29-19: del color vestita / della
circonlocuzione, ci dà un vocabolo. leopardi, i-469: vorranno i puristi che
, di conversazioni, di festini. leopardi, i-182: la natura delle cose porta
lattea della dicitura snervata e molle. leopardi, i-1013: non hanno [gl'ingegni
non danno mai torto a veruno. leopardi, iii-352: il tutto si riduce
, che a gara affollavansele intorno. leopardi, i-101: i circostanti non conoscendomi
spingono a prevalermi delle tue offerte. leopardi, 1083: pochissimi convengono che le
, con tutte le circostanze. leopardi, iii-1090: potreste voi...
fare la voce ne'ritorni dell'eco. leopardi, 888: la vita di quest'
e non in parte, ma tutta. leopardi, ii-1051: bella proprietà della lingua
sua natura dannevole e riprensibile affatto. leopardi, 1012: quali erano coloro che
nieghi a quel termine la cittadinanza. leopardi, i-538: l'accrescere la nostra
qual ben perduto, il cittadin soggiorno. leopardi, 16-10: e le ridenti piagge
fatta spesso con chiome posticce. girolamo leopardi, 1-69: voglion [le mogli]
le intenerisce e fa cuocere. girolamo leopardi, 1-28: mostrò quel galantuom d'
mi sarebbe toccata qualche graziosa civetta. leopardi, iii-358: una servaccia sciocchissima,
che scherzan con le nostre civettine. leopardi, iii-358: non conosco le puttane d'
, gli onori della vita civile. leopardi, 32-193: non altro in somma
che sarebbe impossibile ogni civile consorzio. leopardi, ii-663: l'uomo non ha
. che può essere reso civile. leopardi, ii-307: si lascia giudicare a chiunque
acquistare modi più educati, dirozzarsi. leopardi, i-929: tutte cose [lingua e
mancano gli esempi d'illustri scrittori. leopardi, iii-772: nella civilizzatissima firenze,
porta o favorisce la civiltà. leopardi, ii-690: gl'inca furono i civilizzatori
, né i fatti corrispondenti alla parola. leopardi, i-929: quanto la civilizzazione per
di affetti, ivi possa essere poesia. leopardi, 34-76: libertà vai sognando,
i soldati eran pieni di civiltà. leopardi, 939: ed esso apparisca ricompensato,
potenza di quella a cui apparteneva. leopardi, i-1070: poniamo che la classe
dirò venderlo ma cangiarlo con vantaggio. leopardi, i-281: è un curioso andamento
immutabile, esclusivo di perfezione poetica. leopardi, ii-896: la maniera familiare.
in due versi la sentenza terminare. leopardi, 1047: oh vedi se questo
/ la castitade e l'uffizio divino. leopardi, i-1434: clausura strettissima,
/ del portatore di clava, arèitóo. leopardi, 827: io gli farei toccare
clemenza e della onnipotenza d'iddio. leopardi, i-1009: è [l'egoismo]
climi, e massime sotto diversissime leggi. leopardi, 19-86: ahi ahi, s'
ne sia pervenuto nei vostri climi. leopardi, 19-79: altri, quasi a fuggir
è clemente meno assai dell'usato. leopardi, ii-862: generalmente si vede che
, farla a qualcuno. girolamo leopardi, 1-11: un bel saion di raso
, seguitava indifferentemente il suo corso. leopardi, i-9: come il cocchiere fa guidando
del capo, o il 'capo calvo'. leopardi, i-48: il nostro popolo lo
, vertebre del coccige o codione. leopardi, i-1041: gli ottentotti hanno generalmente
quale fanno uso talvolta i miniatori. leopardi, ii-557: la nostra * cocciniglia
'baccolina 'o * bacchetta '. leopardi, 958: aggiungi quella canna che
buono, ogni cocitura è bastevole. leopardi, i-1120: furono tardissime, la
, ove si voglion piantar cocomeri. leopardi, i-232: piccoli arboscelli producono la
, cotte, sono al gustò dolcissime. leopardi, 855: maometto un giorno,
segno di miserabile degradazione od ignoranza. leopardi, 34-308: e pie gherai /
che resti un uom tra loro! leopardi, ii-619: la timidità, la codardia
di codarde, che mi rinnegarono. leopardi, 1020: e gli uomini sono
presolo per le braccia, lo sollevò. leopardi, 9-20: bello il tuo manto
codesti da dare a un poveruomo? leopardi, 845: -ti basta l'animo
pel codice vaticano si è fatto palese. leopardi, 972: questo frammento, che
? oh perché dunque tanti segretumi? leopardi, 997: né i codici, né
santità, e quindi della verità. leopardi, 1053: il mio libro è e
erano accarezzate e ingannate dai frati. leopardi, iii-749: [il libro]
... originalità, era coerenza. leopardi, 1053: il mio libro è
esiste insieme con altre cose. leopardi, i-334: l'immaginarsi...
stenza o l'arrivo delle altre. leopardi, i-1206: esiste [la per
vostra rassegnazione alla volontà del direttorio. leopardi, 26-88: per còr le gioie tue
innanzi (ah!) non venirmi. leopardi, 24-14: a prova / vien
tramaglino e lucia mondella! *. leopardi, 940: [le persone] che
alla prima parola dolce si arrende. leopardi, iii-322: ridiamo insieme alle spalle
poesie è un saggio di coglionerie. leopardi, iii-412: l'articolo che ti ho
da minchione, da balordo. leopardi, iii-393: quasi che la natura umana
raccomando con le braccia in croce. leopardi, 839: mancati gli uomini,
, ecc. anni. girolamo leopardi, 1-75: io mi ricordo andare alle
lupinella (v.). leopardi, iii-135: tutti m'uscivano fuori coll'
crociate, mezzi frutti, vassallatici. leopardi, ii-909: [si continuò] a
lasci crocifiggere / tutti i momenti. leopardi, iii-70: né io avrei mai
, ci faccio un gran crocione. leopardi, iii-82: se ella mi promette di
e casto / bellerofonte la virtù. leopardi, 19-73: nell'imo petto, grave
par che dell'arcion si crolle. leopardi, 16-28: ivi, quando il meriggio
dan la porta all'inimico flutto. leopardi, 885: ho sentito crollare il tetto
/ tutto in ruina inospitai converso. leopardi, 34-108: un'onda / di
cose che accadevano a'tempi suoi. leopardi, ii-51: tanti scrittori fiorentini
insane, / esci di tomba. leopardi, ii-124: hanno sapore e modo tutto
lattia cronica. leopardi, iii-518: non posso altro che passare
repentina esarcerbazione d'un mal cronico. leopardi, 11-435: malati cronici,
avvenimenti delle cose umane quando accadettero. leopardi, ii-67: le croniche d'africano
da non peccare contro la cronologia. leopardi, 232: primi fra i re
sapere più oltre le vostre nuove. leopardi, 821: non potranno fuggire che il
un giorno i suoi crudeli altari. leopardi, 34-300: e tu, lenta ginestra
spezzati con grande crudeltade di tormenti. leopardi, 1005: come suol fare la
la speme / di rieder più. leopardi, 2-132: morto / io non son
cruenta polvere / a calpestar verrà. leopardi, 2-145: cadeano a squadre a
sacro e inviolabile codice della lingua. leopardi, i-534: diranno che la lingua
il gigli, il corti- celli. leopardi, i-1426: 'meglio'per 'più'vedilo nella
pur alla fine qualche ciarpa insieme. leopardi, iii-115: ho voluto anche dare
e di bianche farine il tutto aspersi. leopardi, i-360: tutto ciò lo dice
altre mattine, segga d'estrarre. leopardi, 32-19: alfin per entro il fumo
date qui, e andate innanzi ». leopardi, 32- 121: e nove forme
borbottare o del calpestio de'miei piedi. leopardi, 200: e il cuculo cantar
buon nasce, e rado alligna. leopardi, 16-84: il core agghiaccia [il
di tributo, mandare un falco. leopardi, 893: considera quanta sia nelle scritture
poppa e il dilettare del canto. leopardi, 17: a noi presso la
/ ebbi in quel mar la culla. leopardi, 41-18: ma stolto è chi
cultaménte, avv. dottamente. leopardi, ii-468: gli antichi letterati..
disperata la causa dei persecutori suoi. leopardi, ii-168: [i moderni] quanto
usanze e forme / a'popoli mostrando. leopardi, 19-63: lui delle vesti e
e anche con una riverenza superstiziosa. leopardi, iv-195: la educazione buona, la
molti affanni di questa sfuggevole vita. leopardi, i-433: i savi repubblicani.
11 cumulo / delle memorie scese. leopardi, iii-272: giaccio immobilmente sotto un
alla luce avvezzò del tuo cospetto. leopardi, 23-142: o forse erra dal vero
pane, che fanno essi medesimi. leopardi, 860: una pentola di rame,
parte gittati vivi e parte moribondi. leopardi, 1061: lasciami cercare un po'd'
di quello che è già accaduto. leopardi, 46: ma sedendo e mirando
ma pare che non abbiano core. leopardi, ii-293: poco ai tempi d'
? perché il mio cuore era qui. leopardi, 21-29: che pensieri soavi,
son certo che anderemo d'accordo. leopardi, iii-431: il cavaliere gli risponderà
/ son di linci, di lupi e leopardi / l'ingorde canne a satollar serbate
mancare dallo spavento, dal terrore. leopardi, 16-83: poscia improvviso [il pallido
non ebbero a cuore fuorché la patria. leopardi, i-912: quelli che hanno a
. -non me ne dà il cuore. leopardi, 17-63: né dielle il core
in lor difesa elmo ed usbergo? leopardi, i-395: la religione pubblica fu
brieve vi rivedrete sani e fortunati. leopardi, iv-68: tu prenderai cuore di
vèr la tua cognata usar oltraggio? leopardi, 30-98: come, ahi come,
il vederci privar de'nostri beni. leopardi, 17-47: oimè per sempre / parto
a mettersi sotto la mia protezione. leopardi, 2-7: o italia, a cor
alta pietà che gentil core stringe. leopardi, 13-46: alla tarda notte /
d'intenderne il bello ancor per minuto. leopardi, 962: sappiamo che quasi non
, ora il desiderio della celeste bellezza. leopardi, 817: innanzi all'uso
della terra / di giustizia esattrice. leopardi, 34-258: e se appressar lo vede
forma di cupola). girolamo leopardi, 1-80: in vestirle [le mogli
non meritare le cure de'loro scrittori. leopardi, 2-45: ma voi di quale
colle mie cure la loro vecchiaia! leopardi, 17-32: ti rendo / qual maggior
una tempia una ciocchettina di neri capelli. leopardi, 942: non vengono a
e distruggere le operazioni del suo antecessore. leopardi, 883: disperato dei piaceri,
che al viver tuo furon tempesta. leopardi, 19-85: ahi ahi, s'
/ abbila almen di me. leopardi, 1014: colui che si uccide da
vedere non gli ha lasciato fare altrimenti. leopardi, 887: egli, non che
, e men curanti di migliorarla. leopardi, 1015: troppo curante di se
m'aveano allegramente dato le zanzare. leopardi, 1026: sarete disprezzato, come poco
più ch'essa io 'l curo. leopardi, 30-109: ma da natura / altro
contravvenzioni con severe prammatiche del fisco. leopardi, 19-13: la schiera industre /
del bene, bisognava passar per quello. leopardi, 11-22: oimè, quanto somiglia
, o d'arrischiarsi un poco. leopardi, 1070: non basta avere ingegno,
/ avviso della sua madre amorosa. leopardi, v-45: o l'una
secreto in seno, / vive beata. leopardi, i-32: [antonio] sarebbe
chi ragiona di loro troppo curiosamente. leopardi, 1016: perciò senza voler ponderare
del governo e se ne offende. leopardi, 924: parlate pure insieme liberamente;
non la studiai che alla grossa. leopardi, iii-120: se non...
di vedere i segreti fatti della brigata. leopardi, i-24: [gli antichi]
abborrir dell'irte fiere il cibo. leopardi, 29-22: tu, dotta / allettatrice
del viengli concessa / perfezlon morale. leopardi, 7-67: ella per grotte,
/ vince di mille secoli il silenzio. leopardi, 31-6: su tossa e il
da quando / lenti siam noi? leopardi, v-174: i nostri passati ebbero sì
.. il granduca cosimo iii. leopardi, 923: forse vi siete insuperbiti
e vedevo le bellezze di napoli. leopardi, 3-151: da te fino a quest'
indietro dalle tempie e dalla fronte. leopardi, 12-2: sempre caro mi fu quest'
e da grandi, divenuti inabili. leopardi, 35-6: là dov'io nacqui,
solitario / sta il coperchio rovesciato. leopardi, 416: io sento urlare i lupi
cavalli e da fanti il terren. leopardi, 23-56: se la vita è sventura
all'ombra d'un bell'albero. leopardi, 39-71: nella vista ancor l'era
pac », disse don rodrigo. leopardi, 3-24: essendo questa o ìssun'altra
che si battono in sulle corde. leopardi, 341: senti ch'e'fischia e