avere a mente, mi dettò [leopardi] spiattellatamente che vincenzo monti usava d'
vi sarebbero da far de'tomi. leopardi, iii-66: come farò, signor
, un nembo tempestoso di schegge. leopardi, 11-30: odi per lo sereno un
fate ottanta, per far numero tondo. leopardi, iii-711: so poi che la
, o tondi, o lenti. leopardi, 854: cara luna tu hai a
grosson nuovo di zecca. m. leopardi, i-215: non basta che il diritto
forzato a dare la prima tonsura. leopardi, iii-596: ho avuto carissimo di
. letter. femmina del topo. leopardi, 201: il topo, il qual
non si può prevedere, incerto. leopardi, 739: un cuor contento, e
s'è torbo o chiaro 'l ciel. leopardi, 39-31: fn nugol torbo
e il più spesso torcevano i testi. leopardi, i-1356: ora torcete la cosa
suo morbo torcendo / a inspirazion divina. leopardi, 242: i chiari detti /
fatto della religione e degli opposti suoi. leopardi, i-25: in queste parole e
di qui a natale d'averle. leopardi, iii-800: la mia antologia italiana ha
lungi da lei portarsi il corpo estinto. leopardi, 349: tenea steso / il
di corpo, d'inchini di testa. leopardi, 662: maniere graziose e benigne
, / di commetter battaglia impazienti. leopardi, 720: le funeree tombe / mira
aggiunta a'fastidi naturali della state. leopardi, i-89: io non ho mai provato
terrore, ognuno tornasse all'opere consuete. leopardi, iii-250: circa le quali tomo
darai / la ben tornata poscia. p leopardi, 85: lascia ch'io venga
delle anche maggiori navi d'alto bordo. leopardi, 412: ti vidi / nel
; dare agli oggetti la forma arrotondata. leopardi, i-232: 'tomo, tornio,
. bacchetti, 1-ii-542: ha [leopardi], in essa [sventura],
, bisce e serpenti, / draghi, leopardi, tigri, orsi e cinghiali,
e gli abitanti in generale torpidi. leopardi, 381: torpido giaccio tra le mura
putrefatti cadaveri diventò la castrovillarese torre. leopardi, 11-1: d'in su la vetta
espressione torre civica o comunale). leopardi, 22-51: viene il vento recando il
cenere, scuoteva intorno la terra. leopardi, 34-30: fur città famose / che
nessun'albero / cascan le foglie. leopardi, 4-102: nella donna / terra il
oca e stà sora pensier. m. leopardi, 1-38: è un pezzo che
per sì poco. m. leopardi, i-106: io per altro ero un
fanno professione d'intendere le toscanene. leopardi, i-893: così dico dell'eccesso
di ova, toste e sminuzzate. leopardi, iii-833: a proposito di pasqua,
ad una piena e totale libertà. leopardi, iii-149: mi domandate che leggerò
dispone / per la nostra total distruzione. leopardi, iii-550: non ho potuto a
. ammontare complessivo, totale numerico. leopardi, iii-465: trattandosi ch'io non debbo
, parte inedite e parte perdute. leopardi, iii-130: non...
ognor cresce in ciel più bella? leopardi, 13-6: pei balconi / rara traluce
riuscire un armistizio in queste parti. leopardi, iii-272: io giaccio immobilmente sotto un
parere al manzoni che la poesia del leopardi ragionasse troppo, o meglio, lasciasse
tanto evidentemente tramata dalle potenze straniere. leopardi, 758: in petto adunque /
quella musica ch'è propria dell'oratore. leopardi, i-230: è veramente miserabile e
per quelle fauci invade il mediterraneo. leopardi, iii-356: ieri ed oggi il vento
di paura / col giugnermi improvviso. leopardi, 827: e anche non m'
incapace di reagire alle difficoltà. leopardi, iii-342: se tu credi che quegli
trasmutarla [la lingua] a piacimento. leopardi, i-1431: il 'cl'fu da
tempi per loro natura quieti e tranquilli. leopardi, iii-961: qui tutto è,
. manganelli, 16-201: come sempre in leopardi, la tensione intellettuale è ardua,
naufragio nel gran disordine delle idee. leopardi, 1026: tutti, i secoli,
in rabbia / trapasso io poi! leopardi, 11-15: non ti cal d'allegria
/ e traspiantar voleste in roma. leopardi, i-520: i latini non ebbero e
può respirare, e scrivere il vero. leopardi, i-147: lo spatrio cioè il
disus. trappista. m. leopardi, i-108: dunque senza altri giri,
lunga terra interposta al mio bel sole. leopardi, 921: il nostro fato,
matrona tragger vita / dolorosa cotanto. leopardi, iii-315: mio padre non ha
quello, che ha ordinato la tratta. leopardi, iii-1095: questo ritardo non aspettato
qual saltando intorno gli fa cerchio. leopardi, 396: date un sasso, io
, che non si poteva valicare. leopardi, i-72: stridore notturno delle banderuole
trasandando la consuetudine co'loro sfogai. leopardi, 688: a chiunque fosse per
pubblico si sostituiscono varie cause private. leopardi, iii-21: essendo costume degli eruditi
contro la cecità del trasandato secolo. leopardi, vi-72: ella è l'attrazione quella
trascinato fra una turba immensa. m. leopardi, i-139: come poi invadessero la
modo eccessivamente prolungato e strascicato. leopardi, i-46: vediamo che i fanciulli nel
uno stato d'animo). leopardi, 1-124: prima divelte, in mar
venner della speranza all'alto albergo. leopardi, 966: in breve tempo [
guardo vostro / questo foglio trascorra. leopardi, iii-549: sono impaziente di leggere
di pier francesco verso il manfron. leopardi, iii-906: la valacca non è lingua
riguardo nei confronti di qualcuno. leopardi, i-239: parlo anche della vita più
o trascuratezza mandaron essi in rovina. leopardi, iii-861: attribuisco questa mancanza alla
dianzi insegnato ad altrui. m. leopardi, i-281: tali lavori si fanno malamente
o anche la sua produzione). leopardi, iii-595: ora mi occupo di una
ossequiosi. leopardi, i-980: i cattivi parlatori e i
del vescovo lippomano a quella di verona. leopardi, iii- 414: in questo
ci transferimmo alla nostra novella residenza. leopardi, iii-381: so che alcuni de'
o vero paiono e non paiono. leopardi, i-750: noi italiani, francesi,
imitazione pedissequa di modelli precedenti. leopardi, i-91: ed è mirabile com'egli
lavorativa o ad altre mansioni. leopardi, iii-666: il governatore mi scrive che
mi ha fatto l'onore di trasmettermi. leopardi, ih-33: le faccio avvertire però
[luciano], iii-1-63: il leopardi nella forma non trasmoda; è meno
in uno stato psichico di trasognaménto. leopardi, ii-1076: 'trasognato'per 'trasognante'.
, noi la trasportiamo dagli architetti. leopardi, i-58: questa dose calcolata può servire
dottissimo signor cavaliere vettori di roma. leopardi, 31: voleva il mio amico
stato civile gli ordini del campo. leopardi, i-624: sebbene un popolo conquistatore
immaginari. - anche assol. leopardi, i-13: troverai spessissimo che [i
brano musicale, ecc.). leopardi, iii-62: quando io vedo la natura
in poco tempo e con poca spesa. leopardi, ii-711: se la cosa fosse
modo appassionato; con entusiasmo. p leopardi, 63: poiché, essendosi perduta una
tutte le parole al suo luogo. leopardi, i-492: non parlo...
cor, s'addormentava. m. leopardi, i-80: tornato alla casa paterna nel
dar sollazzo, piacere e trastullo. leopardi, iii-5: i vantaggi da lei
in trastulli si cangiano. m. leopardi, i-301: chi vuol tenere tranquilli
parte del corrispondente che dèe pagarla. leopardi, iii-787: in data pur dell'altro
del crudelissimo ezellino tiranno di padova. leopardi, iii-422: mio cugino m'assicura
non so quanto vi ti sia conformato. leopardi, iii-699: il padre non si
a'romani l'affezione de'popoli. leopardi, 223: quando esangue / il regno
la parte trattante il manzoni e il leopardi è ne'due volumi del finzi fatta bene
chi trattar mi vuole. m. leopardi, i-64: con i miei fratelli.
abitualmente le opere di uno scrittore. leopardi, 895: in vero io mi persuado
mi crescea sotto gli occhi impercettibilmente. leopardi, iii-223: io ho sempre amato
/ trattassi in complimento. m. leopardi, i-216: i vostri ragazzi sono
la ragione di un fatto. leopardi, iii-610: fino da due ordinari addietro
di cui fu sempre romorosa l'italia. leopardi, 1-87: non ci sarebbe
capi d'opera della nostra lingua. leopardi, iii-44: m'è tanto cara [
fasce / dallo svelar mia stirpe. leopardi, iii-202: la fama singolare di
mi trattenni seco in amorosi ragionamenti. leopardi, iii-445: non ricusare di spendere
giornate intiere che in pescare colla cannuccia. leopardi, iii- 238: dici troppo bene
trattenimento pastorale per musica. m. leopardi, i-264: il viaggio di pulcinella.
parla più amorevolmente che agli altri spiriti. leopardi, 222: ma di troppo gran
-figur. avanzamento, sviluppo intellettuale. leopardi, 32-224: e di che tratto innanzi
un punto l'animo dell'uccisore. leopardi, i-14: i tratti che qualche volta
diede occasione ad un bel tratto. leopardi, iii-481: non avrei creduto che cardinali
/ lasciossi cader giù dalle pupille. leopardi, iii-197: poich'il trovare da vivere
una nuova lite / sarete travagliato. leopardi, 10-3: oimè, se quest'è
fui travagliato fortemente dal suddetto dolore. leopardi, 883: la lunghezza del verno,
diretta contro altra della stessa classe. leopardi, 25-41: questo di sette è il
lungo e travaglioso pontificato di eugenio iv. leopardi, 14-8: nebuloso e tremulo dal
imparato da'paesani o altrimenti. m. leopardi, i-139: due colonne di truppe
toccare la sostanza delle cose. m. leopardi, i-205: operai ancora prudentemente volendo
soverchio delle prime stanze, che il leopardi in poesia non fece mai, mi mette
insegneranno pur sempre molte utili cose. leopardi, 696: la totale mancanza di vera
mio muso e la mia musa. leopardi, iii-321: tutti noi combattiamo l'uno
gli trema la favella. m. leopardi, i-236: perché vi trema la voce
che di tante frezze abonda? ». leopardi, 1-49: 1 tremebondi lumi
che staccar mi dovea dalla mia dama! leopardi, iii-39: né altro posso allegare
quello che succede nelle parti inferiori. leopardi, 714: a lui s'offersero
esso altresì si dà il micare. leopardi, 215: al tremolar di pallide
son stordito, non posso parlar. leopardi, 62: prometeo ricordava le inondazioni
proposito di far loro adottare? m. leopardi, 1-8: si trattò dunque mia
minaccia di affanno, ch'egli [leopardi] chiamava asma nervoso, e, finalmente
di spagnuoli a suo modo. m. leopardi, i-221: una trentina o forse
mesto viso e cor trepido stassi. leopardi, 8-43: trepido, errante il fratricida
, ornamento frivolo e lussuoso. girolamo leopardi, 2-80: in vestirle [le mogli
: monti, giordani e mai erano a leopardi una triade che gli rappresentava l'eccellenza
per vedersi venduta a messer ascanio. leopardi, 671: quello scontentamento e.
-di animali. leopardi, 1009: le bestie,..
): le tribolazioni aguzzano il cervello. leopardi, v-101: ma tu distinguerai teco
numi tributar conviene / memori grazie. leopardi, v-745: assicurocci il laf- fiteau
, - a un'altra disciplina. leopardi, iii-267: nelle lettere siamo fatti servi
la settimana al loro onore. m. leopardi, i-98: il clero e il
seminate dalla vigesimaquinta luna alla trigesima. leopardi, v-755: riferisce clemente alessandrino che
qual cede ad aquilon canna palustre. leopardi, iii-11: a compatire la piccola
del pubblico (un artista). leopardi, iii-589: abbiamo il nostro giordani arrivato
aver trionfato al fine di tanti nemici. leopardi, iii-322: nessuno trionferà di me
osservando svanire le mie povere attrattive. leopardi, i-446: la voluttà, e il
fanno entrare nella città. m. leopardi, i-234: la spagna ha fatto la
pancia leggermente prominente. m. leopardi, 3-30: il nostro trippaccino non è
per la speranza di non vivere più. leopardi, iii-982: la tristezza, che
-crudeltà, efferatezza di un atto. leopardi, 820: vizi e misfatti,.
boine, cxxi- iv-79]: il leopardi per tristizie di salute non scriveva più quasi
cantare, e tu vuoi suonare! leopardi, 1059: oh me tristo. i
che s'innalza nell'umida pianura. leopardi, 32-130: illuminate / meglio ch'
fugge e non chi si cimenta. leopardi, v-38: è assioma trito, ma
alla più squallida quotidianità. m. leopardi, i-82: non ci era però bisogno
siano volgari e di poco pregio. leopardi, i-1220: dove noi vediamo una
simili determinano il trivio acconciamente. m. leopardi, i-119: scesi di carrozza al
e sfidar le più celebri e strepitose. leopardi, i-82: la prima voce della
/ sentirai trombettarti ad alto squillo. leopardi, iii-953: quel forestiero mi ha
, che grande e già provetto, conobbe leopardi di diciannove anni, ed entrò con
numero considerabile di aggiunte e di troncamenti. leopardi, iii-707: dall'altra parte però
filo / di sì perfida vita. leopardi, 785: ah tronchi alfine / questa
di un luogo a un altro. leopardi, i-1242: questo nolo è una
altro che i tronchi delle piante antiche. leopardi, iii-478: questo è il mio
/ con esito non troppo fortunato. leopardi, iii-545: oggi abbiamo una giornata piovosa
rozza, e trotta. m. leopardi, i-62: molte volte...
zii ch'erano stati al pranzo. leopardi, iii-563: qui poi, cosa incredibile
, per consultare qualche buon medico. leopardi, i-i77: io credo che i selvaggi
intorno alla pressione dell'aria. leopardi, i-721: l'invenzione dei nomi
dalla amministrazione e dalle rispettive municipalità. leopardi, iii- 304: anche qui
e rispondansi / con un vezzoso tu. leopardi, iii-681: credi a me che
chino, bel collo e largo petto. leopardi, i-75: agli etiopi (per
chiave, che già teneva in mano. leopardi, h-6: purgasi in aer
/ sendo morto filippo. m. leopardi, i-155: anche lo stato nostro cominciò
aveano indi a fabricare quella imagine umana. leopardi, iii- 44: quando ho
degli uccelli e delle fiere. p. leopardi, 83: scrivimi tosto cosa sei
errore nella casella della lettera u. leopardi, iii-270: o mio caro e doloroso
sommo impero / per sé chiedea. leopardi, iii-94: certo che non voglio
, ovvero il turbamento del rimorso. leopardi, iii-429: ma, cara paolina
turba la vergine / in questo dì? leopardi, iii-207: quello che mi turba
veder appieno verificati i suoi pensamenti. leopardi, iii-423: mi sarebbe di grandissima
turbo irato / te spingerà nel mar. leopardi, 345: ride striscia di sereno
occupa tutti i momenti. p. leopardi, 125: tu intanto godi di questa
, senza impegnarsi in parzialità veruna. leopardi, iii-856: s'era intesa qui qualche
merione, e di cuoio una celata. leopardi, 872: mi toma a mente
cotai / sien affatto ateisti tutti quanti. leopardi, iii-55: • ite a un
'passero solitario'lo deve certamente a giacomo leopardi, che gli dedicò una celebre poesia.
né del pubblico né d'alcun privato? leopardi, i-40: la sua grandezza [
né turgido né le construzioni stravolte. leopardi, v-673: certo non è turgido,
vanta / in tua gentil tutela. leopardi, 6-27: dunque degli empi /
... manicarlati tutta quanta. leopardi, iii-142: quello che spetta ai
, non ti cangi? mai? leopardi, i-7: adesso l'arte è venuta
tutto, quale è presentato qui. leopardi, i-162: il mio stato era allora
complessivamente, nell'insieme. m. leopardi, 1-61: egli avrebbe meglio diretta la
con tuttociò sempre son brutte. m. leopardi, i-274: la francia paga più
vanno tutto giorno alzando ai fondo. leopardi, iii-321: ho per le mani il
viver fammi / vita d'inferno. leopardi, iii-266: io mi credei tuttora in
veniva young sul corpo di narcisa. leopardi, 2-73: ecco voglioso anch'io /
e sé medesimi per ubbidienti servi. leopardi, v-63: non vi curate di
tutta la per sona. leopardi, iii-606: di'da mia parte a
ci manda a casa qualche buon tordo. leopardi, 960: quello che pare ameno
il collo ed ha bianche le spoglie. leopardi, iv-150: sono gli uccelli le
avevo per tanti mesi premeditato di dirgli. leopardi, iii-790: parlai con bunsen:
più confonderai la mente dello ulditóre. leopardi, i-27: voler supporre che questa rosa
dell'indennità degli officiali della cancellarla. leopardi, 866: erano nella stanza parecchie persone
le guardie svizzere il custodivano. leopardi, iii-425: due ufficiali di cucina e
mondiale', lo 'scavante nullismo', del leopardi. pirandello, 8-1102: giannanto- nio
e re buono, alla sua famiglia. leopardi, iii-414: in questo uffizio tutti
il nome lo dice: significare. leopardi, i-181: il racconto è uffizio
più sfolgorante la chiarissima favella nostra. leopardi, iii-165: di queste canzoni, se
il vedersi un uguale fatto padrone. leopardi, i-1084: questo effetto si prova
servito con profitto in molte occasioni. leopardi, iii-409: ho pur troppo conosciuto
in un secondo tempo, successivamente. leopardi, iii-48: vedrò quello che ulteriormente sarà
volume non ha data di stampatore. leopardi, iii-589: ti scrissi ultimamente in
tutta la mia colpa benché involontaria. leopardi, iii-106: non ho risposta perché
ultime parti della germania per questa riforma. leopardi, 12- 3: sempre caro mi
. si spartisce poi in più parti. leopardi, 874: ogni volta che ella
essi non poteva avere maggiore celerità. leopardi, 449: noi lo consideriamo come
metafisica, filosofia totalizzante. leopardi, i-140: la nostra rigenerazione dipende da
spiccato rigore morale. p. leopardi, 142. fra gli altri motivi che
; sibilo cupo del vento. leopardi, 361: dal profondo seno / metter
che tirano dalla parte di tramontana. leopardi, iii-58: l'aria di questa città
uno stato continuo di paragone umiliante. leopardi, iii-572: in queste cose a me
umiliarvi una delle mie commedie soltanto. leopardi, iii-11: l'umiliare all'em
in una condizione d'imbarazzo. leopardi, iii-935: non si dà umiliazione o
umiltà degli alberghi suoi così angusti. leopardi, iii-398: tu comprendi la gran
ricevono la luce grossa e alterata. leopardi, vi-135: sono [i raggi]
mi concede di spendere altro danaro. leopardi, iii-370: manderò alla posta a
mi resta a confidare dopo dio. leopardi, iii-328: io me la passo
/ anzi il suo primo amore. leopardi, iii-169: ripeterò per la millesima volta
ed unicità del sentimento che ne risulta. leopardi, i-289: una delle prime cagioni
unico mio alimento in tutta la quaresima. leopardi, iù-58: unico divertimento in recanati
costumi. - anche assol. leopardi, v-58: tanto la natura è varia
alcuna delle loro cannonate per variare. leopardi, i-33: anche l'amore della maraviglia
il comando sino a tutto nevoso. leopardi, lfl-668: egli attribuisce questo difetto ad
passo con un altro comportamento. leopardi, iii-188: io non ho dubitato che
d'unisona armonia, corda compagna. leopardi, iii-314: i concetti e le
simpatia; armonia di sentimenti. leopardi, i-138: la gran diversità fra il
non è che l'insieme delle unità. leopardi, iii-671: sono seguiti qui veramente
, al signor niccolò bettoni stampatore. leopardi, iii-745: ai 28 febbraio mi giunsero
che l'argomento è chiarissimo e universale. leopardi, iii-247: tutto a questo mondo
di lor meglio la sappia usare. leopardi, 943: giudicava potersi affermare in
linguistico a tutto un popolo. leopardi, i-241: neanche la letteratura è cagione
bellissimo, e venne universalmente applaudito. leopardi, 1019: gli uomini universalmente, volendo
tempo suscitate dall'eterno dito del creatore. leopardi, 34- 192: quante volte
lasciato violare il diritto di tutti. leopardi, iii-1017: veramente il sentimento è cosa
dovuto premio ignara turba e stolta. leopardi, 2-87: per questa ti rallegri
, raffinatezza stilistica, dolcezza espressiva. leopardi, i-35: dall'influsso che ha il
soggetto animale, intellettivo e volitivo. leopardi, iii-94: certo che non voglio vivere
all'uopo un testimon del vero. leopardi, 741: non v'incresca / di
mie antecedenti parole servono di ringraziamento. leopardi, v-414: noi siamo in un
uovo-, essere pressoché identico. leopardi, iii-206: l'eloquenza greco e latina
più urbanamente a me lo chiese. leopardi, iii-52: nel quaderno 59 dello
che egli sia stato creato. leopardi, iii-1101: per il ricapito di questa
urlare quanto n'avean nella canna. leopardi, 416: io sento urlare i lupi
più, un ornamento poetico ». leopardi, iii-116: credo che si sieno accordati
-scrosciare (la pioggia). leopardi, 343: e di lontan s'udiva
riunite. se non che, troppo leopardi. tutte quelle rimerie di monaldo!
saputo per quale ragione non ebbe risposta! leopardi, i-50: dove s'ingannerebbe chi
usava egli con fulvia, nobil donna. leopardi, iii-1054: studiare, bere,
di formare i lor padiglioni di pelli. leopardi, iii-73: ho notato che ella
ma con l'arte di farli universali. leopardi, 20-13: mancar gli usati palpiti
ogni fior più leggiadro intorno intorno. leopardi, 899: niuna cosa è maggiormente
si vide uscire un uomo selvaggio. leopardi, 11-37: io solitario in questa /
fuori casa per motivo di svago. leopardi, iii-819: siete stato male informato sopra
scuola o corrente di pensiero. leopardi, ii-167: anzi tutti gli scrittori e
ambito di studi, di disciplina. leopardi, i-75: agli etiopi (per non
ancor noi fora con la 'o'stretta. leopardi, i-906: le quali lettere non
di farsi notte ritornare a casa. leopardi, iii-364: quanto all'uscite della mattina
lunghezza usitate in questo stato. leopardi, i-1339: così da 'usus'di
un'invidia, un rodimento intollerabile. leopardi, i-18: accadrà molte volte che l'
che regnano nell'argomento de'fiumi. leopardi, iii-14: altri potrà fare della vostra
a quel linguaggio un carattere singolare. leopardi, i-266: l'uomo col lungo uso
/ a questa o quella favolosa dea. leopardi, 22-2: vaghe stelle dell'orsa
le norme d'agir nobili e degne. leopardi, iii-82: son persuaso che in
d'umani e d'usuali cose? leopardi, i-29: i mezzi più semplici e
alla grassezza il pubblico non attacchi. leopardi, i-623: l'estensione reale e strettamente
usura, l'hai da pagare ». leopardi, iii-383: ti ringrazio soprattutto de'
non mi s'ascriva a temerario orgoglio. leopardi, iii-180: io non so veramente
, anzi che laudi, esecrazione. leopardi, iii-1029: lo stesso mio padre troverà
. -sprecare del tempo. leopardi, iii-16: veggo bene che io usurpo
. e molte e utilissime opere scrisse. leopardi, iii-9: il commercio co'dotti
poterle praticar mai per utile mio. leopardi, i-5: l'utile non è
con utilità nelle orecchie, che dogliono. leopardi, iii-1091: la mia impazienza di
[socrate] imprese a filosofare. leopardi, v-701: della utilità dei libri
non fossimo ritrosi dal travaglio di procacciarli. leopardi, iii-368: questa è l'edizione
e le collazioni di molti offici vacabili. leopardi, iii- 415: intanto s'
per le vacanze siccome avea divisato. leopardi, iii-576: ho veduto tommasini di
con la sua lettera di giorni fa. leopardi, iii-101: la moglie di questo
mi rodo. mandami qualche libro. leopardi, v-290: certamente, come bene osserva
nelpuniversità di padova il gentilissimo volpi. leopardi, 22-75: il garzoncel, come inesperto
elettriche. - di animali. leopardi, 11-49: solingo augellin...
indeterminato; genericità, indefinitezza. leopardi, i-1384: la lingua latina così esatta
/ saranno agli occhi tuoi poste davanti. leopardi, 342: quella vaghezza rimirando fiso
oggi il sospira / questa vaga mortale. leopardi, 4-80: eri pur vaga,
quero / del vago sol gli ardori. leopardi, 22-1: vaghe stelle del- forsa
rileggermi i passi dello 'zibaldone'in cui leopardi fa l'elogio del vago'.
quella parlata da tali gruppi etnico-linguistici. leopardi, iii-906: la valacca non è lingua
e tesser e parer d'assai persona. leopardi, iii-553: ella mi adoperi se
che tammiri più intimamente del suo giacomo leopardi. carducci, ii-15-216: è tempo di
nel quale valentemente e saviamente si mantenne. leopardi, v-165: non vogliate avere invidia
i-78: ognuno ricorda, sì questo del leopardi, sì l'altro del manzoni:
mille cose più grandi avrai mirato. leopardi, 830: dovresti sapere che ho mala
valiche le tre ore e mezzo. leopardi, 191: con molti e belli /
addita / nel sano maritai giogo soave. leopardi, iii-qii: ho stimato dover mio
reverenza che non ha molto valore. leopardi, i-69: la religione è la sola
che superiori... le manterremo. leopardi, 2-49: quali a voi note
e non ho valore per evitarlo. leopardi, 20-36: fra poco in me quell'
un'altra nel concetto d'un uomo'. leopardi, ii-1134: ella non creda che
de'recitanti, che pel suo valore. leopardi, iii-49: in modo singolarissimo le
'waltz'che si sieno mai danzati. leopardi, 32-48: ne meraviglia fia se pino
vampa di ammirazione del proprio ingegno. leopardi, 10-38: il cuocer non più tosto
/ stava com'om che sonnolento vana. leopardi, i-836: osserviamo solamente le diverse
è una civetta, una vanarella. leopardi, 854: in vero...
ciò ch'è nel mondo. leopardi, 348: e cura inquieta mi sentii
transitorie sostanze un giudicio verace consiglierò. leopardi, 28-16: ornai disprezza / te
eruditamente provò la vanità delle stregherie. leopardi, v-421: galeno sopra tutti si è
un bosco rendè vano ogni nostro disegno. leopardi, iii-94: certo che non voglio
. contenersi dal leggere libri vani. leopardi, 10-77: e quelli [studi]
gli nacque non pochevolte biasimo e malevoglienza. leopardi, ii-119: poi [riprendo]
, / non pigliar a credenza. leopardi, v-159: io sono di tal maniera
, o per mancanza di maestri. leopardi, iii-82: son persuaso che in queste
di due grand'uomini si dà vanto. leopardi, iii-41: se le piacerà di
senza cercar varco, né ponte. leopardi, 5-65: nostra vita a che vai
estraendo io stesso dal codice giovio. leopardi, ili-611: l'abate bentivoglio di milano
leopardi, i-202: applicate queste osservazioni..
piegarsi a fare le variazioni domandate. leopardi, iii-331: io v'accludeva una copia
dal brasile non che dalla spagna. leopardi, i-78: la varietà è tanto
raccogliere le acque di una fontana. leopardi, i-110: io era oltremodo annoiato della
, e magni- cenza delle chiese. leopardi, iii-398: tu non puoi avere idea
delicatezza e colla illimitata sua vastità. leopardi, v-513: vedo la vastità e
intensità, profondità di un sentimento. leopardi, i-187: la vastità e moltiplicità delle
fanciulli più innocenti e dalle semplici vecchierelle! leopardi, 25-9: siede con le vicine
taluni aspetti della propria personalità. leopardi, iii-258: in 21 anno, avendo
, era già vecchio di esperienza. leopardi, 1-8: noi perché siamo vecchi
che quando c'erano già manzoni e leopardi, la scuola in cui io fui educato
, per entrarvi in mia vece. leopardi, iii-1073: oh ranieri mio, quanto
ai nostri tempi compongono. p. leopardi, 23: trattami come ti tratto
detestarlo, non poterlo soffrire. leopardi, 1069: « chi sei tu?
belle vedute che per esso si godevano. leopardi, i-404: da fanciulli, se
sé / per udir non veduta. leopardi, iii-393: non ti parlerò dello spettacolo
testo, di un autore. leopardi, iii-165: di queste canzoni, se
machina, alla quale è applicata. leopardi, 872: in cambio di ritardare
vano fatto cadere in un'infermità. p leopardi, 92: mi sei sempre presente
noi dall'altra e ripartimmo la veglia. leopardi, 19-20: le notti e i
e lo proviamo anche in parte vegliando. leopardi, iii-645: io non sogno di
poi dormo sino a mezzodì suonato. leopardi, 25-34: poi quando intorno è spenta
un progrediente esercito, si affrettano alparmi. leopardi, 16-101: sempre loderollo [il
/ vi replicò l'incanto. p. leopardi, 37: tu gli sarai piaciuta
anche sgradevoli e negativi. p. leopardi, 159: all'età mia molti e
sensibile del piacere d'una vendetta. leopardi, i-103: il sentimento della vendetta è
, a prezzo onesto me la proccuri. leopardi, iii-103: se ci fosse vendibile
aveva violati i giuramenti? p. leopardi, 45: non vendicarti però di me
barili, e da portar via. leopardi, 236: vendite nuove ed utili officine
non ardiranno censurare tal forma di governo. leopardi, v-225: una volta si
gran venerazione presso ogni classe d'uomini. leopardi, iii- 803: vorrei che la
aristotile andò dileguandosi. leopardi, i-73: che questa non sia
10-118: egli verratti incontro disarmato. leopardi, iii-285: non sarebbe leggero conforto
più gradite gli son le sue catene. leopardi, i-115: da questo venia che
'l crederebbe?) in italia. leopardi, 25-11: e novellando vien del
/ non ti vengono men cose leggiadre. leopardi, iii-187: io sono un poltrone
venti, ne indichi la direzione. leopardi, 676: mio giacere d'estate allo
.. molto frigida e ventosa. leopardi, 214: vede cose onde poi memoria
che sete delle mondane venture dispensatrici. leopardi, 19-119: a te conceda /
(un periodo di tempo). leopardi, 1-61: oh venturose e care e
una malattia; contagio, epidemia. leopardi, iii-104: l'altra sera parlai colla
concorso di temi verbali diversi. leopardi, 11-86: saranno ben pochi quei verbi
della coniugazion sua. vo. leopardi, iii-18: conviene emendare la inavvertenza che
, la qual tacendo i'grido'. leopardi, iii-1007: solamente, se si è
retto né giusto fuor di legittimo matrimonio. leopardi, iii-263: il 'verter5 di goethe
, a'tuoi verdi anni correvi! leopardi, 9-50: oh cure, oh speme
virtù, senza speranza di frutti? leopardi, 3-118: di vanità, di
, spuntano i fiori delle novelle. leopardi, 203: visto verdeggiar poco lontano
feroci, e rinfranca mirabilmente gli impauriti. leopardi, iii- 180: io non
la fama di una persona). leopardi, 1-137: la vereconda / fama del
niuno uomo o donna uguale. p. leopardi, 91: la beatissima verrine
mai a bastanza lodata virgi- nella. leopardi, 389: canto di verginella, assiduo
/ le lor pupille invidioso inondi. leopardi, 4-54: o spose, / o
religione la verginità era preferita al matrimonio. leopardi, iii-806: saprete delle lusinghe,
non si vergo- gniam di rifare. leopardi, iii-766: dico che mi vergogno a
la macchia della sua vergognosa fuga. leopardi, iii-240: queste piccole edizioni,
pratiche o di conti. leopardi, iii-434: forse non sarà qui fuor
da tali fatti altri ne derivarono. leopardi, iii-50: dalla sua pregiatissima dell'8
traile penne sissi converte in questa fenicie. leopardi, v-438: pomponio mela non fa
materiale, una sostanza). leopardi, iii-851: desidererei di sapere se quei
ne esercitato mestiere. leopardi, i-29: i mezzi più semplici e
un verone ragionando con altri scolari. leopardi, 21-19: d'in su i
è il primo indizio del vero. leopardi, i-15: egli pare che plauto talora
ogni verosimiglianza: con tutta probabilità. leopardi, iii-907: queste non sono altro che
non avrebbon lasciato di farlo rappresentare. leopardi, i-9: la maraviglia così è prodotta
i numeri co'soli pronomi aggiunti. leopardi, iii-280: gli scrivo oggi, e
versare il mio misero cuore nel suo! leopardi, i-138: la gran diversità fra
che può costituire materia di poesia. leopardi, i-1329: leggendo i versi moderni.
e a'metri de'componimenti italiani. leopardi, iii-676: vi trovo una naturalezza e
fu segno immortale / all'omerico strale? leopardi, iii-63: e similmente componendo,
e fa uno verso tutto compassionevole. leopardi, 24-4: la gallina / tornata
bramano pascersi di qualche corpo umano. leopardi, 826: metteva un certo rombo
stessa così purgando, tolse ogni disputa. leopardi, i-372: roma non è più
e della legislazione di quel regno. leopardi, v-347: quante vestigia delle superstizioni
e non vedo che i loro vestigi. leopardi, 364: morir quand'anco in
, lo lascierò, il protesto. leopardi, iii-63: componendo, se io vorrò
calzare per sé e per sua famiglia. leopardi, iii-254: e potrà anche far
un ciocco, mi tritino taccette. leopardi, 11-1: d'in su la vetta
mandai a suor maria diomira scudi trenta. leopardi, iii-443: se per miracolo poteste
vetturino, il quale volea veder messa. leopardi, iii-443: se per miracolo poteste
mitologia dava tanta libertà di favoleggiare? leopardi, 225: le cose del topesco regno
usa nella libertà di tutte le cose. leopardi, iii-94: veramente è un bel
le vezzose / compagne. p. leopardi, 100: lascia ch'essa ti abbracci
che aggiungervi grandezza e bellezza. p. leopardi, 30: le tue lettere,
cinguettando siffatte cose agguisa di bambini. leopardi, iii-122: eh via che né la
un viaggio immenso nel mondo fisico. leopardi, iii-81: se fate qualche nuovo
un viaggétto senza incomodarsi gran fatto. leopardi, iii-263: quantunque tu mi dica
e con ricche some d'arredi. leopardi, 7-45: te per le piagge e
, / e il feritore abbraccia. leopardi, 711: ei vibra il ferro:
massimamente mi parve vibrato e salato. leopardi, 788: l'arguzia ed il sale
quattro vibrazioni intere delle più acute. leopardi, v-859: gli altri [cieli
congiurarono a vicenda d'ammazzare amorathe. leopardi, iii- 394: tornati a
serpente, lo fa piombare abbasso. leopardi, iii-417: so di alcuni suoi fondi
potresti venire da me... leopardi, iii-345: ora quantunque l'assuefazione e
alla campagna attorno valenza. p. leopardi, 52: dimmi... se
e tolgo la luce al mio vicino. leopardi, 25-8: siede con le vicine
potendo altrimenti congiugnersi con gli ugonotti. leopardi, iii-398: " vicino al sepolcro
invide voglie il buon signor difenda. leopardi, 20-45: la rondinella vigile, /
è effetto de 'l senso commune. leopardi, 876: non trovando mai la felicità
ricusato d'unirmi alle loro combriccole. leopardi, 1-67: questi che forse spesso passano
leggere un po'di dante e di leopardi; la lingua mi vien subito più schietta
maraviglia fia se impressa io leggo. leopardi, i-446: la voluttà, e il
leggiera e vii cagione volete precipitare? leopardi, iii-7: petrarca... ritrovata
non più nobil matrona, ma bordello. leopardi, i-5: il vile di raro
poco pregio ed agevoli al cittadino. leopardi, 27-63: l'uom della villa,
. di porre argine al vizio. leopardi, 887: preghiamo caso che uno m'
del loro puzzo il sacrario della favella? leopardi, i-78: infinità del passato che
cose villerecce e della nobile agricoltura. leopardi, iii-795: nel resto, poi,
'l grugno alla mestizia. p. leopardi, 126: io non so ove sia
viltà, vedrai co 'l paragone. leopardi, iii-127: io so dunque e
e scioglimento, / esattissima favola! leopardi, 424: dirò in secondo luogo com'
senza disposizione a vincere le passioni. leopardi, iii-44: il suo dire m'infiamma
. tenca, 1-230: l'uno, leopardi, lottò fra 'suoi dolori colla
che il mulattiere vinse la pruova. leopardi, 832: se noi avessimo a
sopra le terre appartenenti a'suoi membri. leopardi, v-555: il vincolo e il
buon fiasco di vino sincero ». leopardi, iii-340: io mangio poco,
donne vinte da questa crudel pestilenza. leopardi, 21-41: da chiuso morbo combattuta
viole / su la funebre zolla. leopardi, 25-4: la donzelletta vien dalla campagna
regole della prospettiva e della pittura. leopardi, i-59: moltissimi anzi quasi tutto il
le aveva restituito la sua fierezza. leopardi, iii-352: puoi scrivermi liberamente sotto
, la trassero quasi di senno. leopardi, iii-61: da che ho cominciato a
sconosciuti alla più parte de'viventi. leopardi, i-1334: questo letargo precursore..
il difetto della natura non buona. leopardi, iii-606: dì da mia parte a
è l'uscio del mio studio. leopardi, iii-862: questi viottoli, che si
con enfiatura sozzissima parea che occupasse. leopardi, 26-95: pensieri, di rabbia viperina
e io farò come uno abete virente. leopardi, 312: con la lancia poderosa
, il pianto, la compassione. leopardi, iii-160: il progetto della milizia
spegnere tutta la virilità che avevano. leopardi, iii-1073: non mi dispiace che tu
un autore, di uno stile. leopardi, iii-299: le ho somma obbligazione della
virtù è dunque premio a se stessa. leopardi, iii-270: io non mi fido
e sodisfammi a'miei disiri ». leopardi, 21-30: virtù viva sprezziam, lodiamo
pensiero che l'acquisto della virtù. leopardi, iii-41: io non so come si
opera che intendeva di fare, [leopardi] scrisse al giordani, che in una
di foscolo, di monti, di leopardi, di manzoni...; e
divenga vizioso e biasimevole. p. leopardi, 25: questo tuo cuomontale,
tanto benemerite degli ultimi istanti del padre. leopardi, i-229: di tra i drappi del
e lascio, a ciglio asciutto. leopardi, iii-555: mi trovo colle mani nel
la mano d'un subalterno sofista. leopardi, iii-214: non poteva ignorare quello
sua visita il sig. capitano generale. leopardi, iii-128: starò aspettando la vostra
d'un re che agenore era detto. leopardi, iii-262: ella sappia dunque ch'
andò alla casa di quel povero. leopardi, iii-397: venerdì 15 febbraio 1823 fui
/ cagioni il suo amante ispessamente. leopardi, i-1324: la proprietà e l'
per così dire, il moto perpetuo. leopardi, i-227: la vispezza e tutti
bellissima, e deliziosissima, vista. leopardi, ìi-263: il bembo si fece crescer
e non per vista d'utile. leopardi, i-152: credete che un
: confortare, rincuorare. p. leopardi, 76: una tua riga mi ridarà
in un periodo di tempo determinato. leopardi, i-896: nell'antico sistema delle nazioni
ogni giorno, mi guarirono perfettamente. leopardi, iii-254: potrà anche far la
di un elemento naturale). leopardi, 9-18: noi per le balze e
un cautero / ti fai nella memoria. leopardi, iii-79: per esser sicuro della
coraggio: e l'udir tutti. leopardi, 944: diceva che oggidì, qualora
era fatta iustizia di sì vituperato delitto. leopardi, v-9: per niente di più vituperevole
di letterato, cioè a dire ignorante. leopardi, 216: vergogna sempiterna e
gravemente erroneo e con grande negligenza. leopardi, i-220: mentre [gli stranieri]
forfore divennero pe lo viso macchiati. leopardi, 31-19: or fango / ed ossa
e affollati nel suo animo. p. leopardi, 49: quanto mi hai fatto
mai visse più di mezz'ora. leopardi, 7-39: vìssero i fiori e l'
, / nella mente de'suoi? p leopardi, 22: sono stata sensibilissima al
denari per portare al bagno e vivere. leopardi, iii-197: poi- ch'il trovare
vissi e con vestir be'panni! leopardi, iii-44: ella può esser certa se
di soddisfazioni, di gratificazioni. leopardi, iii-230: se questa ti arriverà,
un mese in poi. p. leopardi, 120: ma tu hai vissuto e
allora sentire la vivificante sua forza. leopardi, i-89: l'amore è la vita
, quando ella alcuna cosa vuole. leopardi, 847: tu sei destinata (o
origine alla vita. m. leopardi, 4-38: se... diciamo
chiedi una persona viva al lazzeretto! leopardi, iii-263: il 'verter5 di goethe
/ d'acque gelide, fugaci. leopardi, 213: era topaia,..
, la preoccupazione). leopardi, iii-10: l'interesse vivissimo che io
psiche e il convito degli dei. leopardi, 1041: le qualità morali come anche
42. vezzegg. vivétto. girolamo leopardi, 90: il chiamarci un po'vivette
signoreggia e splende il vizzio rio. leopardi, v-559: qual cosa è più
sia vizio del sesso nostro soltanto. leopardi, iii-96: oh qua bisognerebbe che
la lezione di un codice). leopardi, iii-13: benché l'opera sia appena
o di un dialetto; lessico. leopardi, iii-706: il genere delle particelle,
usate in una determinata circostanza. leopardi, i-242: il vocabolario di ciascheduno,
essere intesa la mente d'un vocabolista. leopardi, i-811: bisogna notare che i
leggete il du-cange, alla voce 'caorcini'. leopardi, iii-337: fu mia inavvertenza lo
ne accorgi qui [nel saggio di leopardi], dove è visibile un certo ardore
andassero vogliosi e fieri a quella guerra. leopardi, 2-09: ecco voglioso ancn'io
dignità, né pretensioni al rispetto. leopardi, iii-681: credi a me che se
come si dice, a stoldo. leopardi, iii-598: domanda dunque a mamma se
-con riferimento al moto della terra. leopardi, i-118: l'illusione che ho detto
madre / volava in tuo soccorso. leopardi, iii-83: caro giordani, se io
potente armata per soccorrere porto- ongone. leopardi, 32-205: de'barbati eroi fama già
tu, e non più tosto. p leopardi, 151: nella mia famiglia..
non ne abbondi in assai maggior copia. leopardi, 862: meno intendeva per qual
dell'orazio, del petrarca, del leopardi, e vogli che il verso dica sempre
ha praticato assai volte il rubens. leopardi, 32-146: al secol proprio vuoisi
, essere sorpassato. m. leopardi, 2-22: questi matrimoni duri duri i
-volerci molto: esserci grande differenza. leopardi, iii-15: già vi vorrebbe molto,
tante cose inique e fuore di ragione. leopardi, iii-538: so bene che ella
popoli per lunghi spazi di tempo. leopardi, v-457: sono alcuni che si compiacciono
in contrapposizione a festivo). leopardi, 13-32: ecco è fuggito / il
lingue e i dialetti romanzi. leopardi, iii-637: il 'geromatrita'forse è una
da ciascuno avvezzo un poco a riflettere. leopardi, iii-168: s'io le offrissi
. -anche: dialettale; vernacolare. leopardi, i-29: così dite di certe canzoni
proprio di una lingua volgare. leopardi, i-1486: chi ardirebbe di dir questo
di cui si dia vanto l'italiana letteratura leopardi, iii-142: il mio volgarizzamento già
preghiere ardenti / rinnovate i clamori. leopardi, v-277: allorché voleano sternutare,
le fiamme della sua timorosa passione. leopardi, 10-30: confusi / pensieri si
furono; e il poeta moderno è leopardi o carducci: colui che suda per eliminare
più la popolazione stessa). leopardi, v-469: ora come succede che noi
dello stocco anticato nella successione reale. leopardi, i-1156: però i primitivi scrittori sono
. moreschini al 'manuale di epitteto'del leopardi (1990). = nome d'
di giuliani che « sopra tutti con leopardi la nostra poesia aveva cessato di presentarsi come
snobismo. -anche sostant. leopardi, i-1031: gli uomini svogliati e blasés
., deriv. da boxer, in leopardi, ii-1042 è attestato fingi, 'boxer *
una spe cie di giacomo leopardi del middle west. brugna, sf
carrozza (l'uomo). leopardi, 974: trottava il conte al periglioso
, anche, di un'opera. leopardi, i-1489: grazia del contrasto. la
sensualità col baudelaire, nell'anima col leopardi, procedette naturalmente un'epoca di sfacelo
, rane e topi narrata da giacomo leopardi nei 'paradipomeni alla batracomiomachia d'omero',
. - anche sostant. leopardi, 197: fu di sua specie il
, che richiama il canto composto da giacomo leopardi, nel 1836, 'la ginestra',
di maschi. arbasino, 23-818: soffriva leopardi in quel loro palazzetto che poi è
, si sa che non si diventa leopardi. = locuz. fr.
sf. letter. poeticità. leopardi, ii-611: quel di virgilio, in
, agg. letter. prevedibile. leopardi, ii-657: pur ne rimanga uccisa [
dello stile di vittorio alfieri. leopardi, iii-392: certo è che i tuoi
: alla precoce amatività di dante, del leopardi e di tanti altri, io ci
il figlio di monaldo, ilpoeta [leopardi] strepitosamentemodernoe'naturale'delpiù alto romanticismo europeo
riguarda la natura dell'uomo. leopardi, iii-561: ecosì nontipotrò raccontaretante storielle,
sf. letter. comportamento omicida. leopardi, 978: spirito non d'eroismo ma
assicurata, sf. lettera assicurata. leopardi, iii-251: per lo stesso ordinario con
in caso di smarrimento o danneggiamento. leopardi, iii-239: con questa [preghiera]
faticoso, arduo; sovrumano. leopardi, ii-590: certo la impresa, per
dei centri editoriali, ecc. leopardi, ii-1514: pelmodernosi dimentica e si abbandona
, sm. invar. pugile. leopardi, ii-1042: in inghilterra vi sono da
agg. caratterizzato da marcate cadenze. leopardi, ii-858: amavano e volevano un'armonia
anche delle merci. p. leopardi, 128: la schiavini ebbe il pacco
franc¸ois-renéde chateaubriand (1768-1848). leopardi, i-20: e qui è dove il
alfabeto della chiesa ortodossa). leopardi, ii-1200: i ss. cirillo e
indoleinclineallacompassione, alla pietà. leopardi, ii-640: si applichino queste osservazioni a
conformato in un determinato modo. leopardi, i-1028: cosa generalmente non intesa dai
disus. congratulazione. p. leopardi, 23: mia cugina antici non è
dello stile; antologia. leopardi, iii-765: sentirò con piacere che giudizio
rendere non accessibile al popolo. leopardi, ii-1173: la scrittura, celebrata per
o comunque ritenute anomale. leopardi, ii-1287: e che altro che una
che può perdere un'abitudine. leopardi, ii-747: dalle medesime cagioni fisiche,
letter. il poter essere disabituato. leopardi, ii-747: dalle medesime cagioni fisiche,
divenireincapacedipensare, difare qualcosa. leopardi, 1-i-1049: la forza dell'assuefazione generale
cultura, allo spirito ebraico. leopardi, 1-i-1162: ma v'è sempre teutonicità
ottocento; favoriti, fedine. leopardi, iii-654: rallégrati da mia parte con
cultura, di una lingua. leopardi, i-1328: il quale splendido esempio,
regnante. – anche assol. leopardi, ii-648: e certo è che tutti
, da prendere a modello. leopardi, i-18: ma la poesia divina come
giordani è tutt'arte, molto più del leopardi, e meno corretto scrittore, sebbene
aumento del grado di imperfezione. leopardi, ii-307: il perfezionamento dell'uomo include
il rendere afflitto, infelice. leopardi, i-664: una perfezione e felicità ch'
, inadatto a qualcosa. leopardi, i-1143: quelli che (come si
e confiscarla). p. leopardi, 28: resto sorpresa oltremodo, ed
essere irrimediabile; irreparabilità. leopardi, i-1350: e questa soddisfazione dove la
. – anche sostant. leopardi, v-240: ma interessante in singolar modo
civiltà, di una cultura. leopardi, 1-ii-2374: e insomma la civiltà antica
e deteriori di misticismo. leopardi, 1-ii-2337: lemisticheriediqueimoderni, chequandonon ci
tratta dalla lingua contemporanea all'autore. leopardi, 1-ii-1851: e notisi che catullo,
. – anche con valore aggett. leopardi, 1-i-977: ora i colori amaranto.
, sf. il non esistere. leopardi, 1-ii-1293: son risoluto di non vivere
cui sia riconoscibile tale atteggiamento). leopardi, iii-697: non potrà essere che il
, raffigurandole come persone viventi. leopardi, ii-551: ne segue...
, è il peggiore possibile. leopardi, ii-1004: questo sistema, benché urti
un sostantivo o un aggettivo). leopardi, ii-592: 'sella'è certamente un diminutivo
agg. posteriore alla poesia di giacomo leopardi (1798-1837), al suo stile,
il platone, il darwin, il leopardi, lo spinoza, i pre-socratici, il
primordi; originariamente, inizialmente. leopardi, i-1023: se il cambiamento fosse stato
. carattereintrinsecodel linguaggio della prosa. leopardi, ii-522: il linguaggio perfettamente proprio e
prescindendo dalla condizione religiosa. leopardi, i-1165: qua pure appartiene la legislazione
all'insù (un naso). leopardi, i-1031: quel naso 'retroussé'che fa
, sm. dissenso, disapprovazione. leopardi, ii-1113: la natura e il sentimento
letteratura del seicento; barocco. leopardi, i-37: chiabrera... ha
. primitivo, selvaggio. leopardi, iii-1096: non posso più sopportare questo
. – anche sostant. leopardi, i-42: dei quattro lirici ch'io
letter. fatto, condizione innaturale. leopardi, ii-773: tutto questo discorso conviene colle
suffisso diminutivo. – anche sostant. leopardi, i-837: neppur qui finisce il novero
di mente hanno con la propria sorella: leopardi con paolina, renan con enrichetta,
l'indirizzo del destinatario. leopardi, iii-491: per l'innanzi, se
sigillato con tale tipo di carta. leopardi, iii-482: delle lettere non m'importa
stranierismo, sm. forestierismo linguistico. leopardi, i-1471: o diviene [la lingua
progredire (l'uomo). leopardi, ii-1453: che la natura infatti abbia
miracolosi, prodigiosi, meravigliosi. leopardi, i-411: vedi le mie osservazioni sui
storia delle popolazioni germaniche. leopardi, i-1289: ma v'è sempre teutonicità