/ l'ampie ruine orribilmente ingombra. leopardi, 12-6: ma sedendo e mirando
un'opera letteraria; oblio. leopardi, iii-42: non so dirle con quanta
di latte per un gatto domestico. leopardi, i-23: una similitudine d'omero
avesser dato un indizio d'abitanti. leopardi, v-615: vi si vedeano molte buone
una grande simpatia con la tristezza di leopardi. d'annunzio, iv-2-1220: mi
ai poeti sobri e difficoltosi, da leopardi a mallarmé. 9. ant.
augusti / ti sien pascol giocondo. leopardi, 1-2: vedo le mura e
loro 'rendez vous'nelle gran città. leopardi, v-212: la simulazione...
, senza infingimenti né reticenze. leopardi, iii-935: ditemi 'con tutta sincerità'se
vanità, se la laude fosse falsa. leopardi, iii- 292: è ben duro
obbedientissimo servitore ed amico alessandro manzoni. leopardi, iii-68: accetti i sinceri saluti
questi benefizi poco profittavano. m. leopardi, i-204: tutti i deputati sindacatori
parte almeno di costoro [napoleone, leopardi, manzoni ecc.], studiati a
ariosto più povero di comeille, e il leopardi più povero dello heine. (e
ai modi gioviali e risoluti del giovinotto. leopardi, i-23:, 'uomo..
nota pietà e religione dei milanesi. leopardi, iii-798: io t'amo sempre
sinistro s'interpretano le sue degne azioni. leopardi, iii-258: quelli che presero in
il relatore de'fatti d'una lingua. leopardi, i-89: quella miserabile lussuria di
distingue fra loro le voci sinonime. leopardi, iii-682: questo è quello che
di tribunale) lo faceva ricercare. leopardi, i-1268: facoltà umana è sinonimo
di dante, né la chiara intuizione de leopardi: è ciò una imperfezione. carducci
e degli altri malanni che affliggevano giacomo leopardi. -diagnosi sintomatica: quella limitata
gente solitaria. -sostant. leopardi, iii-477: ella, sì pel suo
: titolo del componimento poetico di giacomo leopardi (1798-1837), scritto nel 1821 e
di sonnolenta inerzia i sensi ingombra. leopardi, i-488: la solitudine è lo stato
umana voce in quella immensità taciturna. leopardi, 956: se al presente tu ed
-per simil. la volta celeste. leopardi, 23-89: a che tante facelle?
assedio alle case, solitudine alle città. leopardi, 861: non...
scrive il nome suo entro la rupe. leopardi, 883: dalla molestia degli uomini
. -con uso iron. leopardi, iii-52: si vede che il manoscritto
paragone delle innumerabili vittime della guerra. leopardi, 13-27: ahi, per la via
sollazzo che pei bisogni della vita. leopardi, 11-18: sollazzo e riso,
della mia salute che del tuo amore! leopardi, 1015: la vita è
prego di una sollecita deliberazione. p. leopardi, 99: speriamo che iddio si
un continuo terrore di dover soccombere. leopardi, ii-231: del nostro giordani sto in
un buon parere, sollevarle l'animo. leopardi, iii-689: ho letto solamente fino
/ per il caldo dell'amore! leopardi, 712: sotto un ombroso faggio /
la virtù tiene la reggia. m. leopardi, i-189: pur troppo è difficile
: ciò a titolo di onesta sollevazione. leopardi, 1-1258: è piacevole ogni sollevazione
se non che si dimenticasse di lei. leopardi, iii-263: [i passa l'
appassionata di affetto. girolamo leopardi, 2-72: io l'ho ritratta [
sopra chiunque persevera di vivere solo. leopardi, iii-125: m'abbandonerete anche voi
non è accompagnato da altri strumenti. leopardi, iii-673: intanto disognerebbe sapere se luigi
testudine / canto sol labbra e sguardi. leopardi, iii- 167: dirò solo
un po'd'allor le chiome? leopardi, 8-85: amor ti punse / della
somaro: essere gretto, m. leopardi, 3-21: calunniate quella scrittura con malizia
loro opere colle medesime disposizioni di spirito. leopardi, 976: ora quel cangiamento che
ed una volubilità che è soltanto apparente. leopardi, i-495: indistintamente tutto quello ch'
, né somigliandoli in cosa nessuna. leopardi, i-166: una volta le nazioni cercavano
/ voglion anche nell'opre concordare. leopardi, iii-235: dimmi, dove troverò
molto al canto delle sue cicale. leopardi, 11-17: oimè, quanto somiglia
cordial premura che avete del viver mio. leopardi, iii-255: ringrazio sommamente il cielo
contro a loro colli venti la tua forza leopardi, i-1326: le quali cose non ardiremmo
suo poema intitolato 'saggio sopra puomo'. leopardi, 697: infinita materia poetica..
questi tra noi provvisti di convene- m. leopardi, i-142: nel 1801 tornato già il
natura (le forze fisiche). leopardi, i-296: togliete le forze somministrate dalla
sotto, e ingozzarne una ogni momento. leopardi, iii-212: in tutta l'italia
o sommità ancora ne la perfezione. leopardi, i-243: la lirica si può
/ e risole guardava e il continente. leopardi, 963: passano [gli
feci una somma e stentatissima fatica. leopardi, iii-12: opera... che
, nespole e campanelle d'oro. leopardi, i-3: s'udiva il carro /
a qualcuni un tal qual diletto arrecano. leopardi, i-41: il verso è sonante
dolcissime voci che mi suonano intorno! leopardi, 7-32: arguto carme / sonar
recenti e seminate di umane ossa. leopardi, 21-7: sonavan le quiete / stanze
variate, rotte e fra- stagliate. leopardi, iii-673: bisognerebbe sapere se luigi desidera
si mostrassero cotanto negligenti e sonnacchiosi. leopardi, 2-89: per questa ti rallegri
neghittosi / di leggieri dan nel laccio. leopardi, iii-237: lo strepito e lo
m'accorsi che tutti sonnacchiavano placidamente. leopardi, 685: sonnacchiando e risvegliandomi a
(un discorso). m. leopardi, i-167: non vedevo prudente il suscitare
sopore della servile e tremante mia vita. leopardi, 2-3: non fien da *
e molto più della mia riconoscenza. leopardi, iii-385: dopo tutto questo non
miserie più potenti delle sue forze? leopardi, iii-310: domando misericoraia ai pochissimi
possono sopportare la luce del sole. leopardi, iii-549: sono impaziente ai leggere
fatti consigli da eccellenti dottori. leopardi, i-uo: la soppressione del verbo
dissenso, una divisione. m. leopardi, i-92: sarebbe facile il sopprimere molte
: mille sovra ottocento anni trascorsi. leopardi, i-378: sopra ogni dolore d'
vo sopra, / che cadde. leopardi, iii-235: dimmi, dove troverò uno
compiacente e sopra ogni credere sollazzevole. leopardi, 962: gli uomini, come sono
quesiti gli facea sopra quesiti. p. leopardi, 134: continuano però allegramente nella
una delie terre accennate di sopra. leopardi, 563: io disopra ho ardito censurare
/ e non ho sopraccapi né tutori. leopardi, v-174: pi, e
disus. alto grado di condensazione. leopardi, vt-122: l'aria allorché vien compressa
derivato da esso). leopardi, i-873: senza contare i [verbi
ambito di un'opera scritta). leopardi, i-192: le cagioni per cui una
un tempo detti 'grandi'. m. leopardi, i-138: sdegnato... sommamente
velluti rigati e a giardino. leopardi, iii-241: quanto alle legature par
. -anche so- stant. leopardi, i-837: neppur qui finisce il novero
sovra giunto l'inverno. leopardi, iii-312: a forza di ostinatissime e
gli sovraggiunse un'occulta spi- razioncella. leopardi, iii-477: io non ho scritto in
viator nell'alpi sopraggiunto dalla valanga. leopardi, 969: alcuno, quando fu sopraggiunto
.. vi si vedono cessare. leopardi, v-1062: passa poi il citato autore
publici congressi con accompagnamento de'prencipi. leopardi, iii-156: mi dorrebbe soprammodo ch'
; soppiantare in un'attività. leopardi, 836: l'intento della prima sarà
tempo presente senza andare disperso. leopardi, 903: in questo naufragio continuo e
nuovi e più risicosi intrapren- dimenti. leopardi, iii-1093: la vergogna sarebbe cessata se
, né vi sarà per lui salute. leopardi, 1038: non così tosto incomincia
persone non degne e non capaci. leopardi, iii-501: quando si è dovuta portare
intelligenti e molto presuntuose e appassionate. leopardi, iii-568: conservo qui una soprintendenza lontana
maestosa architettura co'loro moderni strafalcioni. leopardi, v-678: io... mi
ognun coll'aver cieco e sordo. leopardi, iii-116: lo stella che pure ha
basi dell'impero eterno. m. leopardi, i-189: quegli il quale restando
motivo di congetture e di fandonie. leopardi, v-242: ogni arcano è una sorgente
, / vieni, bell'idol mio! leopardi, 16-8: il sol che nasce
. letter. costituito da topi. leopardi, 231: credeva allor del mondo intero
vizio e nella frode vi sormontai. leopardi, 912: già nel sapere gli sono
che per la vaghezza sua inesprimibilissima. leopardi, v-1055: è sorprendente la conformità che
e per la ricchezza ed eleganza loro. leopardi, 3. degno di lode
voce di un cantante). leopardi, iii-393: abbiamo in argentina la 'donna
la taccia di monotono. p. leopardi, 20: incominciavo a sorprendermi ed a
che non si otteneva più per forza. leopardi, iii-217: io v'in
di destare stupore e meraviglia. leopardi, i-209: non è grazia tutto quello
propria luce (il sole). leopardi, 24-19: ecco il sol che ritorna
2. dimin. sorsellino. girolamo leopardi, 2-79: s'usava ben la mattina
scritti e ridersi dei suoi fulmini. leopardi, i-428: le repubbliche d'ogni qualsivoglia
a maraviglia i privilegi di questa sorta. leopardi, i-102: da un delitto di
ha voluto; meglio così, forse. leopardi, -23: ahi di cotesta
degno delle sorti che l'attendevano. leopardi, 21-59: questo è quel mondo?
, e ripresa ironicamente da g. leopardi nella 'ginestra'del 1836. leopardi
leopardi nella 'ginestra'del 1836. leopardi, 34-51: dipinte in queste rive /
prezzo della sorte principale. m. leopardi, i-m: in sostanza per estinguere il
che gli piacque di farmi sortire. leopardi, iii-346: per quasi niun altro rispetto
che per lui non fu sortita. leopardi, 20-80: così quegl'ineffabili / giorni
aveva attualmente di- volgato il segreto. leopardi, iii-257: stimano di dovermi illuminare
e il contratto doman so- scriveremo. leopardi, 234: soscriver non sapea né legger
in sollievo dei feriti polacchi. p leopardi, 103: l'italia sulle soscrizioni aperte
, le raccontò il miserabile caso. leopardi, v-542: io vedo...
né assentir può, né sa negare. leopardi, 17-59: stette sospesa e pensierosa
, lucia singhiozzando e agnese sospirando. leopardi, iii-252: tante cose restano da creare
dell'avolo sospira già il nipote. leopardi, iii-554: sospiro per bologna, dove
in sonno placido gli posi accanto. leopardi, 11-21: sollazzo e riso, /
fortuna, ogni cosa sossopra mandando. leopardi, 232: questo ignorando, / può
cognata ha messa sossopra tutta roma. leopardi, iii-973: questa sera debbo essere presentato
e gl'intestini / si rivoltan sossopra leopardi, iii-518: la mia salute è ridotta
di qualità alla sostanza di cittadino. leopardi, i-368: 'hoc unum scio, me
commozioni naturali, penetra le anime. leopardi, i-279: quel detto scherzevole di un
fondamentale e originario di una lingua. leopardi, i-986: non nego neppure che la
ci diate almen nuova di voi. leopardi, 992: voglio, per fare una
gl'interessi di quella corona. m. leopardi, i-79: fortunatamente non caddi in
per dargli forza a sostenere i tormenti. leopardi, iii-127: io so..
conforti non fusse possibile a sostentarsi. leopardi, 19-4: di che speranze il
trave maestro che sostenta il tetto. leopardi, v-121: per aver sonni dolci,
levarselo di tomo. m. leopardi, 3-15: le donne per levarsi i
insieme e si sottragge al brando. leopardi, 870: bitone e
a quel tristo e debole filo. leopardi, 9-67: ogni più lieto / giorno
che ad ogni genere di poesia convengono. leopardi, iii-219: quantunque la vostra lettera
ch'esser soggetto a miserabil sorte. leopardi, 833: al presente, chiunque
appiè del fico »; e andò. leopardi, iii-70: michel angelo...
dell'aria il mollume e la sottigliezza. leopardi, v-351: fece vedere che la
del clima, dalla sottigliezza deltaria. leopardi, iii-58: l'aria di questa città
, duttilità espressiva di una lingua. leopardi, i-783: queste osservazioni debbono sempre più
petrarca 'levommi in parte etc. \ leopardi, i-279: quel detto scherzevole di un
un contesto paradossale). m. leopardi, 4-30: tutta la materia agitata dentro
/ proseguian pensierosi il lor viaggio. leopardi, 416: certo la luna è sotto
disus. sublunare. m. leopardi, i-69: si mandino gli innovatori a
che sottomettiamo al giudizio del pubblico. leopardi, iii-457: ho preso la libertà di
tutto si sottomise con pieno affetto. leopardi, 1027: io non mi sottometto alla
di sé che li sottonotati quattro manoscritti. leopardi, iii-37: la prego a
quegli affetti che tiranneggiano le donne volgari. leopardi, 963: non pare che [
l'imperatore e la francia. m. leopardi, i-185: essendo venuto un uffiziale
una zifera, e così mandarle. leopardi, iii-861: se nell'ultima lettera ti
carpita fraudolente- mente la mia sottoscrizione. leopardi, iii-681: se non sottoscrissi il
la casa che fa tutto bene. p leopardi, 131: ora essi sono in
perfecti, non peranimi umani. m. leopardi, i-226: la politica aveva ancora presunzione
-distrazione di tempo da un'attività. leopardi, iii-659: debbo già far la stessa
lettera 'd'corrotto, rimanesse alighieri. leopardi, iii-707: il solo nome di
da lui fatta fu soverchiamente severa. leopardi, i-37: ha [chiabrera] qualche
suoi giardini e delle sue librerie. leopardi, i-519: così cicerone, fra gl'
ad una cosa stessa. m. leopardi, i-172: con la sua attività indicibile
e la viva fantasia di un poeta. leopardi, 312: l'onde 7 biancheggianti
pensieri o comportamenti. m. leopardi, i-62: si cercò divertire la mia
per sorprendere la credulità de'popoli. leopardi, i-1322: le donne, i
eccesso dimostrato nel ricambiare un favore. leopardi, iii-365: tutti la salutano; particolarmente
estranei o artificiosi ed enfatici. leopardi, i-1403: è proprio...
con un numero eccessivo di nozioni. leopardi, v-475: di necessario deve accadere.
una macchina o un impianto). leopardi, vi-154: può eziandio accadere talvolta che
da tutti e sovranamente da lui? leopardi, iii-210: questo secondo [motivo
alla fallace openione del volgo. m. leopardi, i-189: se arriva di fuori
lancia, dopo il compagno di pelide. leopardi, v-iii: accadendoti di dover venire
ammontata in ogni parte di essa. leopardi, 1-66: è costume di moltissimi
, negli altri una pietà sovrumana. leopardi, iii-175: se la vostra pazienza
un'atmosfera, una condizione). leopardi, 12-5: sedendo e mirando, interminati
in sovvenirlo avesse il merto. m. leopardi, i-234: da che ci è
poteva sovenire per molte vie. m. leopardi, i-253: il forte è obbligato
quello che mi sovviene di poter fare. leopardi, 12-11: mi sov- vien l'
e gli sovvenne subito di no. leopardi, 21-32: quando sovvienimi di cotanta
: vuole sovvertire lo stato / -e con leopardi, i-994: le parole, quanto al
pena già commitata ai sovvertitori. p. leopardi, 125: io 85:
miser mondo d'ogni ben mendico. leopardi, iii-52: questa finalmente è una bagattella
-con valore attenuato: miseria umana. leopardi, iii-261: s'immaginò subito mille sozzure
indecente ad un uomo sagro. m. leopardi, 1-4: un quattrino dato volontariamente
edizione. de sanctis, ii-1-185: leopardi era il nostro beniamino. avevo acceso
si spaccia per partigiano de'cappuccini. leopardi, 840: ci spacceremo per giovani
? favella. sbrigati, spàcciati. leopardi, 995: perdona, copernico, se
quanto a uso corretto. m. leopardi, i-74: se da un altro segretario
essere che il libero spaccio æl prodotto. leopardi, 1072: quando la prima edizione
ecc.). m. leopardi, i-198: solamente i più poveri accorrevano
porta la spada. m. leopardi, i-89: portai la spada ogni giorno
lingua toscana con questo spagnuolismo di più. leopardi, iii-899: comincerò dal ringraziarvi di
le consegnò in mano a renzo. leopardi, iii-590: nel tiratore grande di
sereno nel cielo. m. leopardi, i-284: ci sono alcune leggi di
un'ingente perdita finanziaria. m. leopardi, i-262: al contrario stravolgere il raziocinio
.. / vi stupireste. m. leopardi, i-295: signor dottore, andiamo
un po'fra questi gruppi d'ombre. leopardi, 11-34: tutta vestita a festa
un granchiolino, lungo una spanna. leopardi, 32-279: ridi, o tenera prole
ardendosi una parte del vestito. m. leopardi, sperta di donna.
pochi tratti il seme delle utili cognizioni. leopardi, 1003: egli si dice che
in premio di quella cinica eloquenza. leopardi, fil-iii: io, non avendo nessunissimo
la storia della morale di quelle età leopardi, 693: converebbe spargerlo [il libro
a poco [in atene] sparirono. leopardi, i-130: l'eroismo è sparito
altri possano sparlare troppo di lui. leopardi, i-206: gli uomini sono come i
vi si smaltisca senza far risalto. leopardi, 339: con l'unghia [il
oro aveva nerone spamazato in donare. girolamo leopardi, 2-93: ci basta portare,
. -anche assol. m. leopardi, i-193: morto nell'anno 1799 il
cultura più al- ta). leopardi, 1023: dove tutti sanno poco,
chiedendo quella mercé che trovare non potevano. leopardi, 34-279: dal deserto foro /
dalla cultura di quel mio poderetto. leopardi, iii-88: perché intanto voi non
più soggetti (il potere). leopardi, 32-78: imperio e forze, /
sparsi i candidi lini. m. leopardi, i-123: la strada e il campo
il crin, di limo il petto. leopardi, 1-81: di lacrime sparso ambe
qua e in là strappata la gonnella. leopardi, 1-14: sparte le chiome e
/ e lagrime stillanti. p. leopardi, 147: furono giorni di agonia spasimante
zoppo vo di sasso in sasso. leopardi, v-1099: dovè l'innocentissimo nazareno.
vedergli, crepo e spasimo di martello. leopardi, iii-197: 1 libri,
sostarmi: ma io spasimava ai giungere. leopardi, iii- 564.: non ti
nerbi inadeguati e quasi spasimati distende. leopardi, 302: misera, invan le braccia
convulsioni, da spasimi e crudeli angosce. leopardi, iii-806: dalla mattina alla sera
-per estens. eccesso di pathos. leopardi, i-23: una similitudine d'omero semplicissima
i rami di un albero). leopardi, 312: con la lancia poderosa il
spassarci, e il padron paga. leopardi, iii-912: abbiate cura alla salute,
che, non essendomi possibile di abbandonar leopardi, fra il menare lui qui o il
, i spassi, i divertimenti. leopardi, 11-ia: non ti cal d'allegria
disinteresse, indifferenza e insensibilità. leopardi, iii-350: l'indifferenza, quell'orribile
sm. disus. espatrio. leopardi, i-147: lo spatrio, cioè il
ogn'altra vista a morte mi spaura. leopardi, 27-34: forse gli occhi spaura
mangiaferro spaurare ed obbligarolo a partire. leopardi, 16-89: infesto occorre / per
turbarsi profondamente, sbigottirsi, sgomentarsi. leopardi, 12-8: sedendo e mirando, interminati
osate minacciarmi, / maltrattarmi! spaventarmi! leopardi, iii- 1099: una terribile esplosione
di tormentarmi nuovamente e d'illudermi. leopardi, iii-233: e sono così spaventato
della ragione, chiamasi 'spavento'. leopardi, v-1000: nell'anno 1811 apparve una
grande angoscia (un atteggiamento). leopardi, iii-55: a me non va di
e di possedere un altro universo. leopardi, i-186: in quel tempo l'anima
veggono, ed infiniti raggionevolmente si argumentano. leopardi, 12-5: sedendo e mirando,
vi bisogna a leggere questi libri. leopardi, 874: in vero io direi che
, per alcuno spaziétto di tempo. leopardi, i-654: che è questo ingombro di
pare che non sia mai stata popolata. leopardi, 16-94: a me sempre benigno
apprendete / che sì mal conoscete. leopardi, 1070: specchiati in dante alighieri
sé, la propria autentica natura. leopardi, 34-52: dipinte in queste rive /
in opra molte delle leggi di solone. leopardi, i-1060: la religione insegna che
particolare mansione (una persona). leopardi, iii-67: da sì gran numero di
non ci ha guardate in cera. leopardi, iii-62: quando io vedo la natura
di munizioni da guerra nella roccella. leopardi, 18-43: potess'io, / nel
la varietà e diversità delle lor spezie. leopardi, i-102: io credo che la
volessero sempre far credere la sussistenza. leopardi, i-426: 1 quali [uomini
ottenga lo specioso titolo di virtù. leopardi, 819: quelle speciosissime larve [
orrido speco / m'ha condannata. leopardi, 6-103: non le tinte glebe,
più profonda e tenebrosa della coscienza. leopardi, 300: me di sua pece amara
col quadrante, nella specola di padova. leopardi, v-910: luigi gonzaga..
pascal, leonardo. -sostant. leopardi, 19-150: in questo specolar gli ozi
per ottenere elevati profitti. m. leopardi, i-150: in quest'anno 1798 mi
imperfetta e tumultuaria cognizione dell'oggetto. leopardi, i-944: la teoria delle belle arti
calvino, 17-63: il problema che leopardi affronta è speculativo e metafisico, un
come agl'indomiti destrieri tesser domati. leopardi, 892; stimo sia conveniente e
in poppa / verso cipro veleggi. leopardi, iii-47: le spedisco con questo ordinario
. -assol. m. leopardi, i-195: l'esito del conflitto a
, senza interruzioni, di filato. leopardi, iii-103: se ci fosse vendibile qualcuna
savinio, 12-37: anche i mali di leopardi sono speditamente e ottimisticamente imputati ai faticosi
matrici di quell'alpi. m. leopardi, i-174: alla testa del governo consti-
si compete pel mese di giugno. leopardi, iii-194: mi sono avveduto di un
o bene o male, vivo. leopardi, iii-33: le faccio avvertire..
non avevan potuto spegner del tutto. leopardi, 22-156: in fronte / la
che furente a te si para. leopardi, 313: eumolpo spense / in attica
. -fine della illusione. leopardi, i-32: non c'è dubbio che
del pelo con violenza un animale. leopardi, 340: tnpudia e ballonzola e saltella
scampo / m'abbandona ogni speme. leopardi, 26-26: che intollerabil noia /
che il tuo poter non chiede. leopardi, 21-32: quando sovviemmi di cotanta speme
/ ne l'aiuto di palla. leopardi, 8-61: segno arrecò d'instaurata spene
figlie di regi e agl'immortali amica! leopardi, 21-55: ahi come, /
/ allora al petto della madre mesta leopardi, 22-92: qualvolta / a voi ripenso
letteraria o autore che suscita speranze. leopardi, 3-111: nascevi ai dolci sogni intanto
pronto di spendere la sua vita. leopardi, 817: giove... giudicava
spender osa / così il mio nome? leopardi, ili-m: tornando ai libri,
opera risorse e artifici retorici. leopardi, ii-535: veggasi lo speroni, solertissimo
lieve colpa. -sostant. leopardi, 27-61: con più sospiri ardenti /
e meretrici de'ministri in versaglia. leopardi, 29-77: quell'ardor che da te
/ frustarlo, scotennarlo, strimpellarlo. leopardi, 341: ve'la pelle, al
disprezza per le speranze che ingannano. leopardi, 22-77: o speranze, speranze
il fondarsi nelle speranze. p. leopardi, 64: una vita senza speranza è
perché clarice ei spera ed ama. leopardi, 27-121: null'altro in alcun tempo
/ sarien ristoro al mio cor sanguinente. leopardi, iii-86: l'altra cosa che
per la pelle, se ella si leopardi, 336: quanto sperar, quanto gioir
che orror di spergiurarti non sentivi? leopardi, v-133: per causa di danari o
come si è sperimentato ne'contagi passati. leopardi, iii-1091: partirò da napoli il
ed intagliarne le figure in rame. leopardi, v-945: esaminò la forza centrifuga
prescritto e sperimentarono la felicità profetata. leopardi, i-276: non ho mai sperimentato
parlava da donna sperimentata del mondo. leopardi, iii-907: colloqui dell'io antico e
ai un suo domestico di sperimentata fedeltà leopardi, iii-250: circa le quali torno a
assai fresca, essendo maestro degli acoliti. leopardi, iii-282: questa sua strana indolenza
velocità di diffusione. m. leopardi, i-286: la rivoluzione ha bisogno di
dellaprima edizione completa delle sue tragedie. leopardi, iii-15 8: la spesa è stata
la spesa del trasporto in bologna. leopardi, iii-47: le spedisco con questo ordinario
scuto di prudenzia che voi altri. leopardi, 603: la continua malinconia di tre
/ con elisa, a diporto. leopardi, iii-54: non istudio più di
suo furore che così martellava l'appassionata. leopardi, i-125: sarà sempre impossibile attaccar
all'altro estremo, cioè alla crudeltà leopardi, i-239: non per altro che
, di partenope e di roma. leopardi, 9-7: oh dilettose e care /
della religione piantatasi nell'anima sua. leopardi, i-188: osservate come lo spettacolo della
egli degno della presenza degli dei? leopardi, iii-319: non posso abbastanza lodarvi del
avvenuto nelle idee e nei sentimenti del leopardi dopo il 'i7- ma io penso che nella
in pittura, in virtù irò. leopardi, iii-389: il cavaliere di cui tu
il largo, verso la spiaggia opposta. leopardi, 9-36: dove alrombra / degl'
non gli spianasse principalmente il cammino. leopardi, iìi-296: la facoltà della parola
. erano la moneta più corrente. leopardi, iii-158: la spesa è stata maggiore
voglio avere a mente, mi aettò [leopardi] spiattellatamente che vincenzo monti usava d'
da virgilio a petrarca, dal tasso al leopardi, abbiano legato alcune delle pagine più
l'alto volo incontro al vento. leopardi, 762: l'aquile altere minaccianti
leopardi, 34-268: al flutto rovente / che
il chiedere o non un impiego. leopardi, iii-422: mio cugino m'assicura
iniziando la sua vita poetica spiegata, leopardi aveva già detto, anzi cantato il
. de sanctis, i-276: il leopardi rassomiglia a'filosofi primitivi, che contemplano
costo il mio mal sortito nido natio. leopardi, i-16: spessissimo quel tal composto
sincerità. carducci, iii-19-75: giacomo leopardi, l'analisi spietatamente e supremamente poetica
prestato, e per pagarsi del rischio. leopardi, iii- 128: quanto alla necessità
un suono, un rumore). leopardi, iii-949: io sto al solito,
/ h carducci, iii-28-82: dopo il leopardi una nuova spigolatura = nome d'agente
disotto di una punta di spilla. leopardi, iii-215: se la mia salute fosse
ospitalissima'sono tre superlativi che egli [leopardi] spilla di pieno cuore alla rossa
si eviteranno le spine dell'antiquaria. leopardi, 746: ti ritroverai [o scrittore
definizione o comprensione. m. leopardi, i-69: si dovrà sempre viaggiare per
: provare un'intima afflizione. leopardi, iii-271: anche oggi io mi sento
stupor se le nostre alme accende. leopardi, 667: pensando al solito oggetto,
miei, ma sempre piagneva considerandoli. leopardi, 20-159: non chiamerò spietato / chi
il sacro furor, spirami apollo! » leopardi, 2-52: voi spirerà l'altissimo
campo da adoperarvi la sua ferocia. leopardi, 711: ah mira / come
che sorge. -sostant. leopardi, v-187: la letteratura greca..
al domicilio del debitore. m. leopardi, i-202: allora si potevano stipulare certe
membra, / m'odan le genti. leopardi, 926: dimmi: lo spirito
guastarono le opere dei nostri antichi. leopardi, i-285: lo spinto rivoluzionario esisteva
i-968: lo spirito della poesia del leopardi non ancora assunto alla seconda gloria,
e falsò idee religiose e politiche. leopardi, i-141: anche ora i divoti
circonflessi e spiriti aspri e soavi. leopardi, i-1340: si potrebbe anche concludere
del mio ingegno pronto e brillante. leopardi, iii-226: vi vidi costretto al
, / intellettiva immagine è l'idea. leopardi, i-175: la particolarità del suono
de sanctis, ii-164: il 'poter'del leopardi è la materia eterna dotata di una
, si confes- sanno e communicano. leopardi, iv-218: troppo sono maturo alla
economico; impulso politico. m. leopardi, i-302: per zelo mal inteso della
, quando capita, ogni tanto. leopardi, iii-206: dico l'eloquenza greca e
il ricco / britanno. p. leopardi, 83: vorrei ch'ei la portasse
e veste splendidissimamente molto. m. leopardi, i-96: commisi una quantità di apparati
emersero splendidamente dalla folla degli altri. leopardi, iii-290: vostra signoria seguita a
mostra nelle tenebre della notte. p. leopardi, 127: un sole splendidissimo
agguaglia la sua beatrice col velo. leopardi, iii-97: ho finalmente il vostro
altra di lampo subitaneo e passeggierò. leopardi, v-671: frontone ha spesso molta efficacia
di sé lasciata dopo la morte. leopardi, 5-7: attendi attendi, / magnammo
naturali e li tinge de'suoi. leopardi, 893: spessissimo occorre che,
ogni presa al destino sopra di noi. leopardi, 22-41: qui di pietà mi
rimanersi di credito e privi di nome. leopardi, 158: la sventura più estrema
la spogliazza / alla casa. girolamo leopardi, 2-90: perché siam di certa razza
oscurità e dell'incertezza del sistema. leopardi, v-ioii: il signor de mai-
la stabilità e l'equilibrio. leopardi, i-1387: chi di noi, volendosi
-malanno, scompenso o disfunzione fisica. leopardi, iii-817: il continuo esercizio de'nervi
un certo grado, vi ha rivoluzione. leopardi, 180: montesquieu ripete sempre
che annunziava la fine della giornata. leopardi, 11-29: odi per lo sereno un
aspettar l'aurora o pur la squilla. leopardi, 20-51: la rondinella vigile,
fuor di se stessi i soldati. leopardi, 780: il nitrir de'destrieri e
fu il primo squillo della rinascita di leopardi nella nostra epoca. g.
di dettato; con ricercatezza espressiva. leopardi. i-30: dante... dipinge
'denti, simiglievole ad una incantagione. leopardi, iii-273: forse...
,... s'inganna. leopardi, i-1534: molti, conoscendo passabilmente il
un'istituzione, un servizio). leopardi, iii-180: che quando vostra signoria scriveva
di grammatica, sintassi o pronuncia. leopardi, i-1534: molti... erano
prete bòffice. baldini, 13-97: leopardi stabaccava. e non era, in fatto
baldini, 13-98: certe stabaccate di leopardi erano alle volte tutto un programma.
asino, e peggio, se occorre. leopardi, iii-680: questa conoscenza forma e
femmine meno amabili stabilimento e marito. leopardi, iii-213: fui accolto colle risa,
fattamente che presi la risoluzione di stabilirmivi. leopardi, storia dei santi barlam e giosafatte
-tranquillità, equilibrio interiore. leopardi, 1015: non dèe l'animo del
già da gran tempo stabiliti in torino. leopardi, iii-576: quanto a me,
perseverarono negli antichi ordini ch'erano rimasti. leopardi, iii-798: io t'amo sempre
) non se lo staccan più. leopardi, i-157: credereste che questa lettera,
dalla comunion d'anastasio. m. leopardi, i-186: quella capitolazione girò per tutto
in una confusa selva di un dizionario. leopardi, i-1173: non si può considerar
alacremente le dure discipline di quello stadio. leopardi, i-161: nella carriera poetica il
pareva che ogni ossicciuolo fosse continuato. leopardi, vi-127: il martello...
/ ci voglio andare col comodo mio. leopardi, 752: in trono..
prete ci si mette a opra. leopardi, 1046: possa tu guarire dei segni
sperso boccone, tanto fondatamente lo stagionava. leopardi, 090: che importa cotesto a
staisóne, stascióne, stasciune, te. leopardi, 12-12: mi sowien l'eterno,
di lete vèr la muta riva. leopardi, 19-122: io tutti / della prima
si sono predicate in simili componimenti. leopardi, vi-16: un essere non può sussistere
, 2581: stagnade da cappone. leopardi, 341: corri pel calderotto o la
. persone del contrario partito. m. leopardi, i-84: dovevo fra pochi giorni
universale ignoranza e della conseguente barbarie. leopardi, i-47: presentemente il commercio scambievole
sino dal principio dell'anno 1775. leopardi, iii-27: amerei grandemente che la stampa
fanno, di rado sono effettuate. leopardi, iii-928: mi fa non piccola maraviglia
e rettifiche). m. leopardi, i-244: contro l'articolo ottavo carlo
i confini della sua dimora. m. leopardi, i-137: na sera,
per praticare tatuaggi sulla pelle. leopardi, 831: ben è vero che io
del grande spirito deltillustrissimo vostro padre. leopardi, 295: dico ch'a noia
che no. credo opportuna e stampabile. leopardi, iii-812: il volgarizza
fatta dal papa nel concistoro. m. leopardi, i-283: cosa vuol dire la
questa e in ogni etade ascosa. leopardi, 364: morir quand'anco in terra
e giàverso il fine è la stampa. leopardi, iii-77: comprende bene che il
stampa il terren con le concordi foglie. leopardi, 270: la torre di babel
ha dato da pensare un pezzo. leopardi, iii-51: altra prova mi somministra la
che ha bisogno di essere mutata. leopardi, iii-437: ti sarò gratissimo degli stamponi
stanchezza, la noia e il pentimento. leopardi, iii-264: il tedio e la
li siegue appoggiato al suo bastone. leopardi, 23-14: somiglia alla tua vita 7
colla sola astuzia ed ingegno tributarie rendendole. leopardi, 28-2: or poserai per sempre
interrogare che la sventurata di mentire. leopardi, iiii-328: essendo stanco di far guerra
ch'ella tien di lontano. m. leopardi, i-98: fratanto tutto lo stato
abbondi gran fatto di queste merci. leopardi, 1ii-190: mio padre è stradeliberato
di stantìo e hanno odore di rancidume. leopardi, iii-70: questi artifizi sanno di
. divenuto stantio, non piùfresco. leopardi, i-738: quegli altri [modi di
, a ben intendere la storia. leopardi, 273: voragini tante e sì profonde
codesta / l'ultima stanza de'mortali. leopardi, 2-199: non si conviene a
, / dove divanterai tizzo eternale. leopardi, 18-15: viva mirarti ornai / nulla
dèono essere fabbricate in lato asciutto. leopardi, 377: galline che tornano spontaneamente
potesse entrare aria, non che altro. leopardi, iii-322: io sto qui,
/ atene ha per insegna una civetta. leopardi, 823: giove mandò tra gli
, e obblio freddo li fascia. leopardi, 2-196: se destarti / non può
dire cinque miglia, udiva socrate. leopardi, iii-54: è un bel dire:
e insieme lunghissime cronache di firenze. leopardi, iii-389: alcune altre persone.
tu stii a casa. m. leopardi, i-108: di sincerità ne troverà forse
e la tosse ancor mi nuoce. leopardi, v-271: se la superstizione avesse
teste, / zerbinotti che leggeste. leopardi, 842: in tempo di state,
qual sia lo stato della divina sustanzia. leopardi, 27-101: bella morte, pietosa
e l'antica destinazione di quello. leopardi, 32-23: vidi l'eccelso /
istato di poter essere utili a loro. leopardi, 25-48: godi, fanciullo mio
s'ella sapesse tutto il mio stato! leopardi, 23-58:
delle cose godevoli presso il medesimo'. leopardi, 865: per condursi al presente
qualità medesime elevate a grado infinito. leopardi, 865: quasi tutte le invenzioni che
all'accademia secondo il decreto imperiale. leopardi, iii-699: il padre non si
non sarebbe più in istato di emendazione. leopardi, iii-445: -sindrome costituita
auspica la conservazione. p. leopardi, 19: è un gran pezzo che
dell'imperio de'cuori l'appalesava. leopardi, iii-416: il cavalier marini all'aspetto
stato di una malattia). leopardi, iii-728: io mi trovo senza febbre
figur. impoverire spiritualmente, inaridire. leopardi, i-136: come la filosofia e l'
: provare un'intima afflizione. leopardi, iii-271: se bene anche oggi io
si riflette ove è la spessezza. leopardi, 22-1: vaghe stelle dell'orsa,
: ignaro appien di mia futura stella. leopardi, 11- 46: tu,
simigliante alle fisse e al nostro sole. leopardi, 999: e qui non vi
somma il posto per ogni verso. leopardi, 34-8: anco ti vidi [ginestra
potenzia insino alle punte delle dita? leopardi, 874: un brivido di gioia.
le sorgenti a cui attignere dilettazioni. leopardi, 196: credea che sopra tal misura
che sa od esercita la stenografia. leopardi, ii-1153: quello in cui la mia
ciò che sta recitando un oratore. leopardi, i-869: le prime scritture,
con fuso di segni stenografici. leopardi, i-869: le prime scritture pertanto mancando
dei comuni segni alfabetici. leopardi, i-870: osserviamo ora le conseguenze di
giudice competente eli questa mia operetta. leopardi, v-303: quando i fanciulli stentavano
più stentatamente dovrebbe per ciò smaltirsi. leopardi, iii-296: vengo leggendo e scrivacchiando
espressiva o scarsa spontaneità creativa. leopardi, iii-206: l'eloquenza greca e latina
stenti di molti giorni in cercarla. leopardi, iii-378: sono ancora in letto
dipintore, spedito e senza stento. leopardi, iii-63: nella prosa r affettazione e
sterco: che più? m. leopardi, i-295: o suddito fedele o ribelle
si rimesse la decisione all'indomani. leopardi, v-855: l'uomo volgare,.
ch'egli tutto ne geli e sterelisca. leopardi, i-58: steriliscono le facoltà ridotte
.. assai favorevole al viver libero. leopardi, iii-100: io tengo per certissimo
non vi è tempo a tristezze. leopardi, 993: 1 peruviani raccontano che
il tuo languir si sterminato. m. leopardi, i-85: accortomi da non so
e con un'insensatezza del pari sterminate. leopardi, nl-64: avrei mille cose da
al campo / e le genti perìan. leopardi, 34-3: qui gir.
lingua, in una deprecazione). leopardi, 303: s'io con mesta voce
sono prese a fare dei poeti, leopardi, manzoni o carducci, unendo alle loro
per la sua ridondantissima loquacità diviene intollerabile. leopardi, iii-7: è ornai tempo di
sonetti del petrarca e alcune canzoni del leopardi, e facendo osservazioni circa le attitudini
solo la piana superficie del lago. leopardi, 16-6: il sol cne nasce /
sue scintille parton dal fuoco dell'anima. leopardi, 1ii-123: una vera e pura
privato comodo che il pericolo comune. leopardi, i-49: non si dèe stimare
meglio affidare che ad uomini così pii. leopardi, i-4: dal niente si può
sant'alessi, stimato da tutti fortissimo. leopardi, i-172: non condannate una letteratura
le ne ha dato io stimolo. leopardi, iii-310: parimenti mi dicono (e
, non credo mai si stingua. leopardi, 344: si stinse 'l lampo e
-sminuirsi (la speranza). leopardi, 363: seppi, non vidi,
... l'origine della voce. leopardi, i-55: lascio poi che il
stiracchiato a dir cose essenzialmente diverse. leopardi, i-41: sono omelie in versi,
così industriosamente intrecciate riescono spesso stiracchiate. leopardi, 332: come in tanta difficoltà
una ingegnosa e talora anche graziosa maldicenza. leopardi, iii-63: moltissime cose sono affettazioni
4. atteggiamento affettatamente cerimonioso. leopardi, iii-117: dal vedere che non farete
ribelle ad ognirimedio, lo affligge tuttavia. leopardi, iii-541: il solo incomodo che
secondo che mi salta il ghiribizzo. leopardi, 745: talora... creme
volea da navicare. m. leopardi, 3-12: intanto cosa direste di fare
ingerirsi nelle faccende della sua patria. leopardi, v-93: reputandosi comunemente che l'
non lo so né vorrei saper fare. leopardi, v-16: in buona coscienza io
stoltissimamente achille a depor lo sdegno. leopardi, i-197: parlano stoltamente quelli che
mordere e sbeffare sino agl'iddii. leopardi, v-489: perirà [il gusto poetico
in far risposte a cose sì fatte? leopardi, 1-88: io soglio d'
innestati in quel poema passano insalutati. leopardi, 820: stomacava giove del tutto,
l'affettatissima e storta imitazion del boccaccio. leopardi, v-493: saranno offese e stomacate
/ che avrebbe fatto stomacare i cani. leopardi, iii-120: ostinatissimamente mi lascio spiattellare
era saltata la fantasia di farsi frate. leopardi, iii- 42: non so
e dilicate per non caricarvi lo stomaco. leopardi, iii-518: non posso fissar la
. pirandello, 12-99: forse giacomo leopardi e alfredo de musset, più che
muover più lo stomaco che il riso. leopardi, 1-4: se fosse il bello
con atteggiamenti o discorsi di altri. leopardi, i-77: questi vocaboli [derivati dal
han le voci troppo stonate. m. leopardi, i-127: quell'opera in musica
, acciocché prendessero abbonimento alle stonazioni. leopardi, i-1080: una leggera stonazione in
nastro, che non finisce mai. leopardi, 859: quella corona...
perciò erano fuor di modo storditi. leopardi, iii-233: sono così stordito dal
il vento, la tempesta). leopardi, 12-9: come il vento / odo
del tutto dal tirolo i repubblicani. leopardi, v-72: ora non andagoverno e
tornasse -a danno chi gli ò offiso. leopardi, 304: se da me
la didon di virgilio in poesia. leopardi, v-695: il comento che i borghi
ovvero storta / per lungo collo dicono. leopardi, 32-48: la possa..
da lu una parola storta. m. leopardi, 1-81: se si dice una
, / tallora stoscio dà / leopardi, i-313: l'eloquenza massimamente giudiziaria,
incoraggiare relazione colla cucina e colle stovilie. leopardi, v-778: nell'ulcerti accostamenti che
quelle loro strabocchevoli e sterminate distanze? leopardi, 862: prometeo ricordava le inondazioni del
perché si sente necessitato a così amarlo. leopardi, iii-157: dovrei condannare quelle espressioni
asino del non averti ancor ringraziato del leopardi, che pur ho avuto carissimo, stracarìssimo
me n'andai a gambe rotte. leopardi, iii-998: mi straccai un poco,
che straccia e non avrà mai fine. leopardi, iii-1080: papà mio, la
straccio di giustizia oggidì al mondo. leopardi, 725: quei poeti /..
ranieri, 78: leopardi voleva trascorrere un lungo tratto, ansante
caminate per la / strada novella. leopardi, i-36: nuova strada per gl'italiani
, risultare incoerente; divagare. leopardi, i-21: qui è dove il breme
una stradèlla di traverso pei campi. leopardi, 683: veniva un terzo giovanotto da
pochissimo (la carne). leopardi, 341: ecco carni strafresche, ecco
pestilenza e facendovi più strage che altrove. leopardi, iii- 119: nella terribile
diffusione di un fenomeno negativo. leopardi, i-152: la strage del mal costume
quale ell'era stata ordinata. p leopardi, 26: privarebbero per qualche tempo il
, si scontrarono al fiumicello della muzza. leopardi, i-153: la barbarie, cupa
mi rode e mi reca infinito dispiacere. leopardi, iii-628: i freddi eccessivi e
modo parziale di vedere la storia. leopardi, i-58: 1 costumi presenti non
non cadrà fra le braccia straniere. leopardi, 17-55: né già vantarmi /
suoi pensieri / un ignoto straniere. leopardi, iii-738: spero di fare un lavoro
straniera all'albagia d'un anglicano. leopardi, 1066: osservazioni sulla previdenza del
e stile di derivazione estera. leopardi, 694: libri filosofici elementari metafisici ec
eredi due strani e omise il cugino. leopardi, 949: ne fanno infinite novelle
romana per le mani degli strani. leopardi, 822: non si proponendo né patria
gli abitatori delle isole novellamente scoperte? leopardi, 11-24: quasi romito, e strano
sanno / alloggiar primavera in strani mesi. leopardi, iii-56: non c'è uno
; il ritorno non lo era meno. leopardi, i-19: lo straordinario ci par
tuo figliuolo come una donna straordinaria. leopardi, 1-1115: lo spirito umano deve
e quasi con furore d'applauso. leopardi, 938: 1 migliori tempi da
1-ii-17: pretendevano una somma straordinaria. leopardi, ii-460: vi dirò ancora che il
la corrente letteraria chiamata fermar gravemente. leopardi, v-789: manetone, ove parla di
passato e strapassato). p. leopardi, 38: tu potevi ben supporre che
ma vi tormenta? vi strapazza? leopardi, 691: fu da principio strapazzata infinitamente
-conservare in modo inadeguato. leopardi, iii-833: a proposito di pasqua,
estens. minimo rispetto alla realtà. leopardi, i-i7: la bibbia...
e in un strappommi il core. leopardi, i-219: ci commuove molto più
devi rispettare anche qualche mia stravaganza. leopardi, iii-160: 1 nostri desideri paiono
taverna la notte a stravizzar. girolamo leopardi, 2-1 io: non sapevano [le
. per estens. irritare fortemente. leopardi, 883: il fuoco...
, da grande angoscia. m. leopardi, i-131: vissi alquanti giorni una vita
da persecuzioni, perseguitato. m. leopardi, i-65: in quel tempo le reliquie
ghereccio. papini, iv-501: tanto [leopardi] si dilettò delle arti stregarecce che
sono in venezia andati con dio. leopardi, iii-395: sono assordato dal maledetto
destrier che conduceano / un'amazone campestre! leopardi, 968: strepito di fiere
, destate allo strepito delle vostre vittorie. leopardi, iii- 237: lo strepito e
difficile, problema arduo. m. leopardi, i-72: per imparare la nuova lingua
si fé portare alla tomba del santo. leopardi, iii-106: ho provato strette di
si trovarono alle più grandi strette. leopardi, iii-466: un 'figlio di famiglia',
al quale stretta- mente è attaccata. leopardi, iii-743: scrivendo al giordani, salutalo
urgenti bisogni, sono strettamente tenuti. leopardi, 1008: la natura...
, con tutte le strettezze e proibizioni. leopardi, i-69: mio fratello..
alla fortuna di quei feroci bassà. leopardi, iii-252: io sospiro in vedermi
un anno avanti che sieno maritati. leopardi, i-440: la stretta precisione entra nella
delle voci e dalle stretture de'lacci. leopardi, 831: chiuderle il fiato e
fredda onda che gorgoglia e stride. leopardi, 1-122: prima divelte, in mar
i mozzi cigolando alto stridea- no. leopardi, 24-23: dalla via corrente, odi
acque / che versa la meotide palude. leopardi, 343: tra le frasche crescea
il faggio / l'usignol. leopardi, 190: la zanzara stridula,.
do'ceffate, se non ti strighi. leopardi, 341: istrigati e ti
conoscer lui lo scemi e stringi? leopardi, 1043: per questi ragionamenti alcuno
mi pare di stringerla e di baciarla. leopardi, i-94: stringendoti un albero al
cuore prima di darsi la mano? leopardi, iii-454: veramente le amicizie o non
stringe i casti nodi del matrimonio. leopardi, iii-1005: l'affetto che già da
, / e in società le strinse. leopardi, 34-148: quell'orror che primo
cuore lo strinse di più vivo dolore. leopardi, 15-68: se una volta sola
a concedere quello che meno aspettavano. leopardi, 103: il conte sempre all'
gertrude si sentì stringere il cuore. leopardi, 13-28: fieramente mi si stringe il
e'1 felice riuscimento della battaglia. leopardi, i-585: l'incamminamento espresso della società
file di edifici, ecc. p leopardi, 131: si fa una camera di
di pioggia o di lacrime). leopardi, iìi-322: il mondo è tatto al
secco e di cumila secca. m. leopardi, i-156. gli alberi della libertà
maccina, che li può strittolare. leopardi, i-3: nella maestra via s'udiva
gli occhi e fanne uscire lagrime. leopardi, v-413: ercole, svegliatosi e strofinandosi
indovino. probabile origine indeur. leopardi, iii-52: si vede che il manoscritto
imperfetta rimansi, ed ei singhiozza. leopardi, 345: voce de la strozza non
l'avrei strozzata colle mie mani. leopardi, v-213: -ti strozzo, per tutto
un palo onofrio raniere. m. leopardi, i-229: il turco ha cattivo nome
un accesso di convulsioni. m. leopardi, i-221: io non posso applicare un
che lo struggeva lenta, ostinata. leopardi, 40-28: così di mille mali /
mi struggi / di tema il core? leopardi, 15-20: che ti strugge /
loro paese struggeansi di patrio amore. leopardi, 443: io ti vedrò morire
e abbracciare, che me ne struggo. leopardi, iii-230: se questa ti arriverà
separatamente, abbia occasione d'abbandonarvisi. leopardi, iii-991: ho parlato coll'ode-
reca incomodo, che crea difficoltà. leopardi, 906: moltissime occupazioni prive per sé
per comparire una monaca come le altre. leopardi, 23- 48: studiasi fargli
viene da sé, non istudiata. leopardi, ii-859: subito si riconosce il suo
e mi metto ai miei studi. leopardi, iii-127: mi sono rovinato con
mio cuore e della mia fantasia. leopardi, iii-9: il commercio co'dotti
/ ma i ludi aspri di marte? leopardi, 24-29: sì dolce, sì
[la 'storia del genere umano'di leopardi] tutta d'un fiato, e va
nello studio d'una sola buona lingua. leopardi, iii-564: ho lettere pressanti di
(una città). m. leopardi, i-265: bologna è una città studiosa
gli ascoltanti nel sentire metafoncamente ragionare. leopardi, iii- 320: ti rendo
calzabigi, cxxxvii-164: che stupenda musica! leopardi, iii-393: abbiamo in argentina la
affermazione futile, sciocca o insensata. leopardi, iii-72: non ho già voluto dire
stupida / il suo cammin scordò. leopardi, 720: l'inesorabil morte, /
si riscoteva, o si lamentava. leopardi, iii-191: mio caro, io sento
, ma d'una spiritosa fisionomia. leopardi, i-201: notate che ne'pazzi i
o i 'sepolcri', o i 'canti'del leopardi, v'è accaduto, certo,
, e come un confuso spavento. leopardi, v-690: pubblicò in un volume questi
che facevano le vergini ivi concorse. leopardi, i-189: è piacevole lo stupore
parere circa certi cancelli di bronzo. leopardi, 16-57: su la tacita aurora o
stamattina su quest'ora? m. leopardi, i-164: sulle ore venti una pattuglia
. che mi riescirà impossibile subaffittare. leopardi, iii-1134: ella non creda che qui
fossero ancora di queste creature subalterne. leopardi, 1-68: possiamo notare...
posto ai primo ministro. m. leopardi, i-130: il governo pontificio era
aria un subbietto altro dal braccio? leopardi, 876: nessuno... conosce
le capacità umane per grandezza assoluta. leopardi, i-18: ma la poesia divina come
da guerre o rivoluzioni. m. leopardi, i-291: non avere né la rivoluzione
-protesta clamorosa e veemente. m. leopardi, i-258: appunto perché i francesi sono
-forza o capacità di istantaneo coinvolgimentoemotivo. leopardi, i-108: l'architettura per questo lato
o a cavallo o a piedi. leopardi, iii-124: rispose una settimana fa che
risplendere il sole più chiaro che mai. leopardi, 1014: a poco a poco
fa l'uomo chiaro e lo sublima. leopardi, i-22: ecco ottenuto dagli antichi
-far apparire sommamente bello o prezioso. leopardi, i-122: il vigor che proviamo dà
con cui egli possa intimamente combinare. leopardi, iii-1091: 1 miei occhi sono
nacque poeta più sublime di dante. leopardi, iii-174: giudico che se fosse
non quello ch'è eterno. m. leopardi, i-185: era uomo onestissimo eli
i-228: di qui tre volte ripartì giacomo leopardi per ricercare, nel suo sublime errore
ai più, col pubblicare gli scritti. leopardi, i-17: credono che certi passi
potria sormontare alle sue cime. p. leopardi, 109: ti avranno dilettato le
con la sublimità dei suoi talenti. leopardi, iii-122: eh via che né la
il ragionamento dei tempi m. leopardi, i-172: scelse mille e cinquecento uomini
(i pensieri). m. leopardi, i-150: i castelli in aria si
asti sopratutto succedeva un fatto terribile. leopardi, iii-253: basta ch'io desideri una
parranno più propri per ottenere il fine. leopardi, iii-747: ti spedisco oggi per
un soggetto di gravissime letterarie controversie. leopardi, iii-530: dopo quel tempo i successivi
erudizioni; ma ebbe poco successo. leopardi, iii-707: lo scemamento del prezzo
mine, una buona sopranità temporale. leopardi, 835: ella [l'accademia
così esuberante è troppo degno d'invidia. leopardi, iii-237: perché lo strepito e
mascelle e gli insegna a succhiarlo. leopardi, i-363: per esempio, il bambino
e fattosi succo degli ottimi autori francesi. leopardi, i-137: stile [della lingua
, quanto alla forma, senza dignità leopardi, iii-158: la spesa è stata maggiore
là, suda, s'ingegna. leopardi, iii-63: traducendo in prosa, per
artistica. tommaseo, 18-i-439: il leopardi, poeta sudante sull'eleganza, con
freddo sudava, ed ora caldo. leopardi, 923: chi ha insegnato la musica
mie fatiche per sì felice succedimento. leopardi, 5-4: gar- zon bennato,
cantilene di tanti insigni contrapun- tisti. leopardi, i-1004: è pur noto come nel
/ colle persone dotte e letterate. leopardi, 21-16: io gli studi leggiadri /
in luce i soddetti 'elogi'. m. leopardi, i-142: non volli assumerla [
subditi de core ad ogni omo. leopardi, iii-39: né altro posso allegare a
provvede anch'essa l'alimento più nutritivo. leopardi, ii-186: questo è appunto il
squadriglia. suddividono in due specie. leopardi, i-856: le alterazioni mol8.
subdividere (v. suddividere). leopardi, i-453: il partito vincitore si suddivide
indecenza, il sudiciume e le malattie. leopardi, ni-862: questi viottoli, che
negar ricompensa a'tuoi profittevoli sudori. leopardi, 893: alcuni scritti degni di
dell'interesse de'confederati. m. leopardi, i-234: chi dunque poteva credere
in sudore. -io vengo meno. leopardi, iii-541: dovendo girare continuamente nelle ore
mensa, viene stimato una causa sufficiente. leopardi, iii-223: mi duole che.
, sono sufficientemente conosciuti in lnfhilterra. leopardi, iii-797: della salute sto sufficientemente
con degna modestia della propria sufficienza. leopardi, iii-287: vostra signoria non sarà testimonio
esprimere compiutamente pensieri e concetti. leopardi, i-852: la sufficienza e l'organizzazione
soggellare, non ritenendo la cera. leopardi, iii-1051: il suggellar con cera nera
alle donne i veri mezzi per piacere. leopardi, iii-27: mio fratello attende il
varco alle acque del nuovo canale. leopardi, iii-380: m'aveva suggerito di procurarmi
non la stima né l'amicizia. leopardi, iii-1041: ho bensì due dialoghi da
opulenti e feroci. m. leopardi, i-174: morì archibugiato confor
non atto ad essergli mai rapito. leopardi, 25-30: riede... /
tre sensi comuni del genere umano. leopardi, 24-24: il carro stride / del
quanto tipico della specie). leopardi, 24-4: odo augelli far festa,
conservato noè con la sua famiglia. leopardi, 18-tit.: alla sua donna.
gradi della sua età, vita scellerata. leopardi, 17-1: presso alla fin di
: altri giocando tutto il suo finiscono. leopardi, iii- 215: se la
appartenenti al genere umano). leopardi, 32-60: dal caro / sangue de'
considerato essere un tremore deh'aria. leopardi, i-172: il suono è la materia
; prezzo di una merce. girolamo leopardi, 2-78: tu comperavi l'olio alla
di breve suono un grido / vulgare. leopardi, 13- 33: or dov'
uomini si può dire mezzo già superata. leopardi, iii-928: mi fa non piccola
/ l'ultima gloria onde parigi ornollo. leopardi, v-173: i ricchi, non
della città e gli onori della guerra. leopardi, iii-175: del titolo, mi
di tutto ciò cne gli apparteneva. leopardi, iii-524: io sarò superbo della continuazione
insieme la soperbissima figura di crotone. leopardi, 29-8: nell'alma a sgomentarsi ancor
la sua periferia in tutto eguale. leopardi, v-359: rispondeano i filosofi esser legge
; ma l'avvertimento era superfluo. leopardi, iii-797: non vi prego a conservarmi
si doveva proferir con la voce. leopardi, iii-462: non si mettono nel margine
oriente e la penisola araba. leopardi, i-672: la [lingua] sirocaldaica
lingua, una cultura). leopardi, i-837: queste sono le vere cagioni
per via dell'opere d'ingegno. leopardi, iii-953: quel forestiero mi ha trombettato
che ora mi propongo di trattare. leopardi, 818: anche di durata questi buoni
superiore, laico ed ecclesiastico. m. leopardi, i-307: sarà poi ben fatto
che serpeggia negli scritti di foscolo e leopardi, è ancora un'espressione di forza,
de'più be'superlativi di vastità. leopardi, iii-637: 'tenennimus'lo giudico un
furono inceppati i petrarcheschi del cinquecento. leopardi, i-661: la soverchia ristrettezza e
e obbedita in questo da tutti. leopardi, v-225: una volta si venerava superstiziosamente
agli occhi il sottoposto vivacissimo cuore. leopardi, 1-109: ve'cavalli supini e
ad alquanti gessi cavati dalle cose antiche. leopardi, v-981: disposta la necessaria suppellettile
alla dottrina torricelliana sopra le coclee. leopardi, iii-424: forse non sarà discaro
la remissione da qualunque lor bando. leopardi, iii-205: seguito a supplicarti che per
supplichevolisotto il terribile flagello di certe leggi. leopardi, 757: dunque da noi scacciar
bene all'assunto che s'era preso. leopardi, iii-423: ardisco di scriverle per
ma vi supplisce il codice religioso. leopardi, i-420: la superiorità della natura su
e sopra i giornali de'pontefici. leopardi, 240: non della elezion solo il
superflua o da supplire perché mancante. leopardi, iii-33: la spedizione n. 6
potrebbe acquistare un certo grado di stabilità. leopardi, ii- 1143: parlando del longo
seguita la descrizion del supplizio de'lussuriosi. leopardi, 1005: a ciascheduno è palese
vostra presenza è un supplizio per noi. leopardi, iii-40: la lettura di un
che vennero a dividersi l'impero romano. leopardi, i-197: noi supponiamo sempre negli
-scrivere un segno sotto una lettera. leopardi, i-46: gli ebrei...
. -entità autonomamente sussistente. leopardi, vi-19: ciascun ente appellasi 'supposto'purché
suppurata, onde quanto prima ci vedremo. leopardi, iii-367: finalmente [i geloni
sono stati inseriti ancora nelle consuetudini feudali. leopardi, i-708: e generalmente l'uso
inflessibile se io veniva preso a ritroso. leopardi, i-123: nei momenti di gioia
movimenti che se gli vogliono dare. leopardi, i-964: ciascun uomo è come una
e ludi e sacro onor di rogo. leopardi, 813: molti luoghi depresse,
-struttura, istituzione culturale. leopardi, iii-452: questa mia patria..
mero ideale popolar governo? m. leopardi, i-290: come potrebbe sussistere una nazione
causa dei susurri popolari. m. leopardi, i-304: le armi...
, senza veruno eziandio piccolo svagamento. leopardi, iii-86: quando la persona non
/ de'letterati sogliono esser corti. leopardi, v-7: un racconto ch'io pongo
mente oppressa dall'opera si svaga. leopardi, iii-328: lo me la passo
inversione d'un manzoni classico e d'un leopardi romantico. -componimento poetico scritto per
svanite; i desideri sono morti. leopardi, iii-312: tutte le speranze della
è quello di essere dipendente delle muse. leopardi, v-53: chi non ha viaggiato
a quelle svantaggiose informazioni. m. leopardi, i-205: abbenché saggio e buono,
fiamma che gli coce il cuore. leopardi, i-113: temiamo, e così è
ch'eo sembro, / isvariato p. leopardi, 120: ma tu hai vissuto e
1-367: le semplicità de'svedesi costumi. leopardi, ii-430: la presente letteratura svedese
nordico del gruppo linguistico germanico. leopardi, i-876: l'antica lingua teutonica ha
un contesto iperb.). leopardi, i-9: tanto possono [le lagrime
sua sciagura ne è solo spettatore. leopardi, i-22: questi oggetti, insomma
possa dal gelo ne le aperte fosse. leopardi, 257: il vento con furor
/ svelle il vizio e l'error. leopardi, iii-448: in verità era troppo
forma di dire dà ancora principio. leopardi, i-18: la mollezza e dirò così
discorso, di uno scritto. leopardi, i-23: una similitudine d'omero semplicissima
. manifestare liberamente pensieri, opinioni. leopardi, iii-57: quel serbarsi tutti i pensieri
un certo periodo di tempo. leopardi, iii-574: quelle lezioni che mi sventrano
, sventrati e calpestati. m. leopardi, i-165: non conveniva esporsi al pericolo
a fame parte a qualche infelice. leopardi, iii-272: io giaccio immobilmente sotto un
, aiuto ai perturbatori della quiete. leopardi, iii-12: lo svezzese norrel e il
mainera era questo isvigorito dal dimonio. leopardi, ii-362: la loro vita fu
principio, una norma). leopardi, 1083: la gran legge di distrazione
dimensioni (una pianta). leopardi, i-104: il clima meridionale essendo il
serie seguita delle sue varie modificazioni. leopardi, i-234: lo sviluppo di quella
sue intenzioni per conoscerla a fondo. leopardi, i-20: chi è veramente grande.
iv-308: ama svisceratamente sua figlia. leopardi, iii-417: amava svisceratamente la sua mo-
assai ch'io non abbia mai meritato. leopardi, iii-175: v'abbraccio strettamente anche
, che mi giuravano sviscerata amicizia. leopardi, iii-320: s'accerti della mia continua
anche con valore iperb.). leopardi, v-73: quale è sì disumano e
origine che una svista del commentatore. leopardi, i-26: un'altra svista del breme
per disattenzione o fretta. leopardi, ii-846: 'avvistato'(ch'è però
alla popolazione della svizzera. m. leopardi, i-131: mio zio ernesto..
giornaletto che è un tia. leopardi, ili-57: tante ore e giorni di
caduti in isvogliatezza per troppo lavoro. leopardi, 663: oggi coinvolgimento, ma in
, e su altre piante crucifere. leopardi, 39-41: svolazzava / tra le
, sanctis, ii-13-535: seguiremo leopardi anno per anno secondo avere avuto
per indebolimento di tutta la macchina. leopardi, 8-107: beata prole...
, seguirne l'esempio. m. leopardi, i-241: allora [luigi filippo]
taccia, perché lo sbandisce? m. leopardi, i-109: non sarò tacciato di
fra cento / reali scapigliati taccolare. girolamo leopardi, 2-36: mi basta taccolare una
arresta / la estatica tacente alma pensosa. leopardi, iii-160: con un rifiuto virile
dare seguito a una corrispondenza epistolare. leopardi, iii-229: non vorrei essere importuno,
sotto vestita; e tutto tacque. leopardi, 25-32: poi quando intorno è spenta
le tacite case andò il rimbombo. leopardi, 729: lenti pel calle tacito /
le torbide / sue cure entrar. leopardi, 23-72: vedi il frutto / del
faccio tacite allusioni ad alcun paese. leopardi, iii-712: la mamma mi ha voluto
ignorante d'un taffanario. m. leopardi, 3-5: e che cosa ti abbiamo
intollerabil dolore all'anguinaia. m. leopardi, i-242: il dovere del chirurgo è
mani e de'piedi. m. leopardi, i-183: una mattina un turco passò
partic. del cane). leopardi, i-n: ci par deforme una certa
tagliato apposta per farvi ridere. m. leopardi, i-92: i miei congiunti pero
d'incidere ad un taglio solo. leopardi, i-202: lo stento e l'accuratezza
, 3-i-71: t'invierò l'estratto del leopardi: è già uscito nella 'rivista d'
animali vivono e si riproducono. leopardi, i-246: anche gli uccelli si fabbricano
tal libertade? / fortunate rugiade. leopardi, 831: io [moda] mi
miei / si fé veder costei. leopardi, 2-07: tal miseria l'accora /
sole, vogliono a spada tratta sostenere. leopardi, iii-576: non sono talmente stabilito
è arabico questo nome. m. leopardi, i-277: la guardia nazionale sta sempre
-poesia di argomento militaresco. leopardi, v-653: dove suonava la tromba di
lutto, per dirla nella maniera di leopardi. né tampoco seguire coloro i quali
e letter. malmenare, percuotere. leopardi, 340: non dè saper che il
dell'universo per la forza tangenziale. leopardi, vi-74: alcun orbe curvilineo non
tantino per invoglime il gusto. m. leopardi, i-286: basta un tantino di
è a lui la pena ». leopardi, i-104: queste parole sono una solennissima
etrusco valore augusta strada. m. leopardi, i-85: 1 princìpi di religione
li trasfusero in me senza avvedersene. leopardi, iii-72: ho trovato con grandissimo piacere
trenta, / convien che mi tapini. leopardi, iii-515: poiché a roma non
un viaggio rallentandolo di molto. leopardi, iii-3: carissima signora. giacché mi
del tarantolismo della buona coscienza [monaldo leopardi] proclama « il prestigio della novità
cognome, e scambiai graziosi in colombani. leopardi, iii- 1103: ho tardato fin
; cioè d'essere stata avvelenata. leopardi, iii-780: adempio tardi a un dovere
era un tardo e poco piacente parlatore. leopardi, 942: virgilio...
'n una parola. m. leopardi, 1-27: figliuola mia, voi avete
= comp. di tassonomico. leopardi, i-175: la particolarità del suono è
mi pare uno scimonito tattamèlla. girolamo leopardi, 2-17: questa e della bugia
difetto morale, abitudine viziosa. girolamo leopardi, 2-17: finalmente io vo'con un
taumaturgo, esichio e molti altri. leopardi, iii-806: già saprete della badessa taumaturga
mezzo a una corona di preti. leopardi, iii-634: l'olio e i fichi
particolari accidenti da lui solo osservati. leopardi, v-887: lo- vido di kaerleon
t'abbraccio con tutto il cuore. leopardi, iii-628: ora i freddi eccessivi e
-mediante discussioni o trattative. leopardi, i-676: oramai si può dire che
i servitori colle tazzette del cià. leopardi, iii-614: mi ricordo che mamma
verrebbe poi quello che ammazzerebbe te. leopardi, 11-20: sollazzo e riso,
a'tuoi verdi anni correvi! p. leopardi, 26: poi ti vidi
s'incontran d'ogni sorte tentazioni. leopardi, iii-375: il teatro è r
, alla fantasia, ecc. leopardi, i-48: quel tecnicismo pessimo in questi
un discorso, di un testo. leopardi, i-74: le parole greche..
tecnici di cui le belle arti abbisognano. leopardi, i-71: la scarsezza di grazia
il linguaggio tecnico al linguaggio comunale. leopardi, i-1100: una cosa espressa con
se non quanto potrò vivere teco. leopardi, iii-449: s'io divenissi mai padrone
enea / parlar, se gliel concedi. leopardi, iii-285: non sarebbe leggero conforto
coregga, se è coreggibile. m. leopardi, 1-158: 1 francesi..
ch'io sento della mia vita presente. leopardi, 23-132: perché giacendo / a
in padella, tecchia o gradella. leopardi, 341: quà, ché già 'l
mi misi ad esaminare l'altro quadro. leopardi, 440: oh come vedi
cose per i lavori delle donne. leopardi, iii-398: la strada...
, che alquanto biancheggia ai lati. leopardi, v-946: hughens perfeziono il telescopio e
temenza de'lupi, disse il canonico. leopardi, 922: l'arido spirto (
, s'io guardo all'ore. leopardi, iii-81: in essa lettera la tratterò
man non gli sia messo. m. leopardi, 1-135: vedendo il mio zio
/ perché mi sento mal. m. leopardi, buti [crusca]: imperocché andrebbono
ordine e la forma del mondo. leopardi, i-140: la civiltà delle nazioni
monarchie assolute non può concedersi mai. leopardi, i-115: né il desiderio della
quello che è stemperato e sfrenato. leopardi, 930: nella vita, quantunque
, e di tanti punti ammirativi. leopardi, 896: vedi che la moltitudine dei
è stato dato il nome di temperatura. leopardi, iii- 814: il clima di
« grandi idilli », di g. leopardi. -la tempesta: traduzione del titolo
la imbeccata di lontano mille miglia. leopardi, 22-44: intanto vola / il caro
cavalleria, e quando dorme il nemico. leopardi, iii-175: io m'avvedo ch'
più temporale, più stagionale [di leopardi]. 2. ant.
generale / che fa l'aria rimbombar. leopardi, iii-407: l'altra sera un
un più fiero temporale. m. leopardi, i-281: al tempo di luigi xviii
, regolare con strumenti di legge- leopardi, 222: dopo un tenzonare eterno /
ai morti (una divinità). leopardi, 9-71: ecco di tante / sperate
molto innanzi nelle vie della perfezione. leopardi, ii-957: il numero di tali individui
colla sola tendenza ad essere felice. leopardi, 1-8: gli antichi senza conoscere né
non può né giustificarsi, né attenuarsi. leopardi, iii- 1033: voi dite benissimo
conosce o è conosciuto molto poco. leopardi, i-767: le osservazioni che abbiam fatto
tiene / maligna febbre. p. leopardi, 117: varie circostanze,..
tiene il magnanimo e generoso invito del leopardi: 'donne, da voi non poco /
un luogo (il silenzio). leopardi, 16-33: tien quelle rive altissima quiete
che li gliocti non possano malignare. leopardi, 1053: s'avesse finalmente un
tenuti, che caparbi e contumaci. leopardi, i-873: non è...
per questo vi tenete a vile. leopardi, 1077: la prima regola in questo
/ e ti palpeggi dolcemente il capo. leopardi, 1027: se qualcuno mi parla
pregiudicio della parte catolica. m. leopardi, i-164: si tenne duro quanto si
legno, malleabilità di un metallo. leopardi, ili-io: sarei bene afflitto se potessi
scriverti tante tenerezze da parte sua. leopardi, iii-483: abbracciatelo strettamente per me
teneri, / pazzia di gioventù. leopardi, 825: perciocché [amore]
, tenera, tenera, tenera. leopardi, iii-312: non dissimulerò che io le
sei camminino d'uno stesso tenore. leopardi, iii-277: vi obbedisco e vi tratto
vi pose non hanno mai potuto allignare. leopardi, iii- 875: certamente il
dante e petrarca ritemperata col far di leopardi. gozzano, i-1258: ho letto tutto
in partic. erotico o matrimoniale. leopardi, ii-711: un mio amico si è
scudi a titolo di dono. p. leopardi, 34: galamini dopo aver fatto
in jure di annientarlo ed incenerirlo. leopardi, iii-541: sono stato ten- tatissimo
perché v'è chi la tentenna. leopardi, 353: tentennava sua testa atro cimiero
ne aresti a pentire da senno. leopardi, 339: oh gli è pur duro
nell'inghilterra per la religione cattolica. leopardi, iii-153: quanto a noi due
le scrissi, d'indirizzare a lei. leopardi, iii-8: non altri che il
: ella conosce il raro merito del conte leopardi: e questo, e la tenuità
numero di soscrizioni. m. leopardi, i-130: egli mi fece conoscere che
con le fiere celesti anco tenzona. leopardi, 312: ma qual cagione a tenzonar
tempestoso / terribile furor degli aquiloni. leopardi, 4-51: d'amor digiuna / siede
-in contesto scherz. leopardi, i-199: in ordine alle donne,
gli era poco familiare) a voltaire, leopardi. -in una rappresentazione allegorica.
nella grotta per l'apertura principale. leopardi, iii-1128: nondimeno la bontà e
morta speme in ogni cor ravviva! leopardi, 1-104: come lion di tori
la medesima sono alcune sue memorie. leopardi, iii-623: le spedisco sotto fascia
com'olio poi voltando il tergo. leopardi, 757: trionfante mirò le schiere avverse
mi affretterò per questo di terminarlo. leopardi, iii-847: mi rallegro con te
che da eusebio è chiamato illustre. leopardi, iii-1054: il povero, come
-compiere gli anni. m. leopardi, 1-81: ricordo che appunto nel giorno
. di un vocabolo). leopardi, i-863: così presso i latini la
per termini e per con leopardi, v-605: tanto è più frequente ne'
, ni di port'allegro e azumar. leopardi, 813: parve conveniente vocale avanti
-destinazione, recapito della corrispondenza. leopardi, iii-332: io sollecitai la vostra risposta
pur diffiniti i termini dell'umano sapere. leopardi, 1041: la scienza del detto
sapersi altro che da chi l'esercita. leopardi, i-135: le voci scientifiche presentano
a nord dell'equatore. m. leopardi, i-76: la riguardavo [la morte
prender forma di terra. m. leopardi, i-215: un dominio della santa sede
molto tempo, divise in latifondi. leopardi, iii-711: so poi che la
. tener per scomunicazione nel monasterio. leopardi, i-1230: gli soaerini, i-261
starsi o un uccello volar terra terra. leopardi, 829: così falsa e terra
può per anco travestire in coraggio. leopardi, iii-350: da questo potete congetturare quanto
non si sa levar l'occhio. leopardi, i-104: queste parole sono una solennissima
scoprirci e terso il suo sereno. leopardi, 993: il cielo è chiaro e
tremole e vezzose a lei dintorno. leopardi, 271: solitario pascea qualche destriero,
. de sanctis, ii-383: avea [leopardi] già dato alle stampe gli altri
trasmutano in poesia che coll'apparizione del leopardi. 3. conservato, mantenuto
nella guardia di candia contra ponentini. leopardi, iii-205: in questo paese di
saccheggiato il tesoro regio. m. leopardi, i-246: un governo senza tesoro
trama, intreccio. m. leopardi, i-74: per una creatura alla quale
più presto e megliosvilupparsi che a parigi. leopardi, iii-933: lo stato infelice della
, 're della nazione de'longobardi *. leopardi, iii- 613: nella vita
che commettono insieme le asse. m. leopardi, i-269: una volta però li
testa a certa gente. m. leopardi, i-233: un galantuomo deve impedire
nella gola; a più non posso. leopardi, i-784: a quello che ho
pubblicamente la mia stima ed amicizia. leopardi, iii-4: carissimo e stimatissimo signor padre
della fiducia che avea in lui. leopardi, iii-232: vostra signoria..
proteggerla, come umilmente vi supplico. leopardi, iii-69: a ogni modo la
posi mano sopra la fanciulla briseide. leopardi, iii-1044: se la morte fosse in
tratpropria abitazione. p. leopardi, 127: già ti sei ben bene
di seguito questa parte del testo. leopardi, iii-26: quanto al bellini si aggiunge
. fanfani, lvii-23: le poesie del leopardi sono assai eleganti e garbate, né
paoli e con i testoni. m. leopardi, i-144: carlino doppio, o
morte nel s. pier martire. leopardi, i-662: se la poesia settentrionale pecca
quale si dovea montare parecchie scale. leopardi, iii-340: una camera mi basterebbe;
in tiberina scaffa con papa eugenio. leopardi, 6-4: al tiberino lido / il
a i giorni tepidi del vago aprile. leopardi, iii-635: io respiro con questi
, i-1016: le murene tigrate come leopardi, dalle bocche armate di denti formidabili
passeggiato con i timidi riguardi di forestiere. leopardi, 1-1158: lo stile della poesia
alla timidetta lucia una perturbazione indeterminata. leopardi, 27-65: la donzellerà timidetta e
quanto il timore de'propri nostri mali. leopardi, iii-1072: il mio timore è
fatto cosa sgradita o inopportuna. leopardi, iii-67: per timore di destare il
in mano / tien quella turba. leopardi, v-291: l'uomo timoroso è veramente
le rose / de la passata aurora. leopardi, 717: d'un rosso
sempre una nota, più di tutti il leopardi. fogazzaro, 1-462: in tutto
estetico. carducci, ii-6-59: del leopardi in lui non c'è nulla, salvo
e poi qualche voce d'uomo. leopardi, 24-23: dalla via corrente, odi
nei sacchi ed aiutava a caricare. leopardi, 6-102: oh gener vano! abbietta
, e cosa non voluta né avvertita. leopardi, v-455: sì, dice bacone
fu il più bel tipo dell'amicizia. leopardi, i-172: il tipo o la
mio padre, e mio fratello. leopardi, iii-99: si sa degli spartani.
giudizio del poeta epico e tragico. leopardi, 1-661: la soverchia ristrettezza e
colpa, / l'assassino sei tu. leopardi, iii-235: ora 10 piango l'
da lasciare nelle mani della dama. leopardi, iii-243: e perciò v. s
fotografia; fame un ingrandimento. p leopardi, 122: ora ti dico che quando
faceva, tiriamo avanti con coraggio. leopardi, i-771: tiriamo innanzi con altro
parma nel tomo ix 'rerum italicarum. leopardi, iii-219: bisogna ben che mio padre
, e difficilissimo a passare. m. leopardi, i-117: gli risposi come meritava
del burò in camera da letto. leopardi, iii-590: nel tiratore grande di mezzo
il più antico dei titani. leopardi, 7-41: conscie le molli / aure
'galeotto manfredi signore di faenza'. leopardi, iii-175: del raccogliere le mie
impedisca toccar loro il polso. m. leopardi, i-72: per toccare il polso
l'avrebbero tocca e fatta smettere. leopardi, v-151: chi vuol toccare gli
quelli d'europa e a'india. leopardi, 907: fin qui si e detto
nipote. -commentare, analizzare. leopardi, 1007: e se ho toccato così
, togliere una prerogativa. m. leopardi, i-284: la libertà della stampa è
me post te, o sancta mater. leopardi, 879: in questa prigionia,
compassione pel tuo fratello, consolati subito. leopardi, i-90: io mi ricordo di
sguardo al suo bel volto. m. leopardi, 1-183: si disse che un
modo di unirsi con altri. p. leopardi, 71: i nostri liberali
suoi raggiretti, che torrianle fama. leopardi, iii-181: queste sciagurate cerimonie ci
polvere, et adoperatela sopra il viso. leopardi, 260: d'osare e di
viaggiando verso la città d'eleusi. leopardi, 199: sorse a notte profonda
/ lusingato di dar risposta vera. leopardi, iii-107: non vi togliete la
da brescia se ne venne a reggio. leopardi, 824: amore, figliuolo di
e'si fida! ma seguita ». leopardi, 341: togliete oh chi s'
godere glieli ha renduti men tollerabili. leopardi, i-102: anche il dolore che
mal di nervi da undici anni. leopardi, iii-677: la mia salute continua
polvere fulminante ed il terremoto personificato. leopardi, iii-602: la mia salute non
-in discrete condizioni di salute. leopardi, iii-956: della salute io soffro meno
grandi, quali il petrarca e il leopardi, ch'e'gli parlin dei fatti loro
aspetto fier più tollerar non ponno. leopardi, iii-289: ma le angustie, i
la voce, e traballante il piede. leopardi, i-134: se tu vedi un
trabocca invece di queste cose ». leopardi i-163: quei versi traboccavano di sentimento
candidi parti de l'eroe maremme. leopardi, 6-1: poi che divelta, nella
, che divisi / stansi ed estremi. leopardi, v-538: figuravano i loro dei
il mio libro sopra la digestione. leopardi, iii-63: io certo quando traduco
ed altri libri stampati cento anni sono. leopardi, ni-513: mi ricordo d'averti
s'era dato a viver da signore. leopardi, iii-639: certo non fa per
la sorveglianza altrui. m. leopardi, i-160: si voleva spedire a trattare
così, immediata, che il verosimile. leopardi, i-5: tragedia, commedia,
meschine, pettegole, tempra comun. leopardi, i-4: lo squisito gusto del volgo
conquista come effetto delle sue preghiere. leopardi, i-1450: esempio ne può essere la
nell'aria, nel vuoto. leopardi, 3-59: allora anco immatura / la
genovesi il pontefice ha un'ottima volontà. leopardi, 855: queste cose, per
volontà non vi può dunque esser delitto. leopardi, iii-991: sul serio non possono
un cappon mangiò tossa e le polpe. leopardi, 5-45: le città latine /
volta il seno ai zefiri del lito. leopardi, iii-99: m'è anche paruto
lo volti un po'in volgare ora. leopardi, iii-16: il traduttore credendo nuovo
volubilità ne'consigli e di ostinazione. leopardi, iii-632: forse ella mi accuserà ai
noi amiamo la varietà perché siamo volubili. leopardi, iii-345: io sono molto più
rima fatte da lui, maravigliosamente belle. leopardi, v-627: anzi chi per ogni
a bella posta, deliberatamente. leopardi, i-963: segni di un'arte bambina
-spirare (il vento). leopardi, 9-9: noi l'insueto allor gaudio
di stomaco per ben trentasei ore continue. leopardi, i-89: io non ho mai
di profonda crisi di uno stato. leopardi, 2-179: oh di costei [della
il piangea. -assol. leopardi, 355: ecco la belva lorda,
alla danimarca, ed ora alla svezia. leopardi, v-963: egli ritornò ai vortici
più a se stesso che alli altri. leopardi, iii-806: saprete delle lusinghe,
che possono scaturire dalla sua immensa bontà. leopardi, iii-5: rinnuovati i voti sinceri
, il cui voto pesa per molti. leopardi, ii1-660: confesso che mi sento
se medesima e agli altri. p. leopardi, 26: ora questo monastero è
-immune da sofferenze, da affanni. leopardi, 8-98: vota d'affanno / visse
quelle, mandarvi una breve istorietta. leopardi, i-546: al più seguirà quella miserabile
vita, al tristo vuoto dell'anima. leopardi, i-116: la noia non è
colla mano, a vuoto operare. leopardi, iii-116: lasciarmi urlare a voto,
, io gli arreco sei zaccherelle. girolamo leopardi, 2-71: rappattumossi con le sue
a metter proprio le zampe sull'orlo. leopardi, 10-42: i destrier che dovean
). -peggior. zampàccia. leopardi, i-76: la bruttezza assoluta ben noi
franga il dorso del suolo. leopardi, 25-29: riede alla sua parca mensa
direte voi più nuova di zecca? leopardi, i-16: spessissimo quel tal composto o
ministero della parola e della salute. leopardi, iii-1002: sarebbe impossibile trovar persona
. zenaro, v. gennaio. leopardi, 377: luna che secondo i villani
, emozioni, pensieri. leopardi, iii-139: io v'aspetto impazientissimamente,
-zibaldone di pensieri: titolo che g. leopardi (17981837) diede al diario filosofico-letterario
f. flora (1937-1938). leopardi, ii-1377: indice del mio zibaldone di
d'oro, prestati a danze. leopardi, iii-11: pregiatissimo signore. il
terreno, prato, zona erbosa. leopardi, 22-10: tacito, seduto in verde
cielo le strida altissime, chiamando mercé. leopardi, iii-417: amava svisceratamente la sua
aglio e que'loro zotichi modi. leopardi, 227: il viver zotico e ferino
, di disprezzo nel quale si trovava. leopardi, 386: beati voi, la
in zurlo intorno al franco. girolamo leopardi, 2-54: messer an- tonfrancesco,