nome roda / chiama gridando intorno. leopardi, 2-62: come dal tempo rosa /
un'invidia, un rodimento intollerabile. leopardi, i-89: odiandosi...,
così fate / il rodomonte meco. girolamo leopardi, 2-62: talun che già fu
di vivi carboni e di fiammelle. leopardi, 39-51: dentro le nubi in
e i sensi / osasti incenerir! leopardi, v-437: par che solino voglia dir
a'giovinetti per la patria estinti. leopardi, 41-19: stolto è chi non
/ udirò il tuono del romano editto. leopardi, 6-8: a spezzar le romane
solito, per me non è del leopardi. c'è del misticismo, del civilismo
o la caduta probabile del sistema romantico. leopardi, i-21: finisco in questo punto
è la canzone libera, strascico del leopardi, ma senza azzimature aleardiane: in un
alla poesia romantica: opera di giacomo leopardi, scritta nel 1818, ma pubblicata
staèl e i romantici in genere. leopardi, v-467 (tit.): discorso
di fra domenico cavalca da vico pisano. leopardi, v-469: a voler intendere bene
un comportamento, ecc.). leopardi, i-187: alle volte l'anima desidererà
albergo discreto, romantico poi al possibile. leopardi, iii-795: pisa è un misto
carducci, iii-7-408: romantizzò [leopardi], per così dire, la
è la canzone libera, strascico del leopardi, ma senza azzimature alear- diane:
4. esasperazione romanzesca dei sentimenti. leopardi, 672: sempre sincerissimamente detestando ogni
un romanzesco de * più pellegrini. leopardi, i-126: una scena campestre,
vede tuttogiomo avvenire intorno a sé. leopardi, iii-1036: se il romanzo di manzoni
diletto almen porgi a te stesso. leopardi, iii-164: quel grido...
! solo, come un romito! leopardi, 11-24: quasi romito, e strano
/ rodon l'ansie dell'amor. leopardi, 22-64: quella loggia colà,
/ nella villa cercar stanza romita. leopardi, 10-65: di fanciulla / che all'
umile / parlare romperà la sua durezza. leopardi, 815: diffuse fra loro una
-chiudere, delimitare una valle. leopardi, 214: chi, d'apennin varcato
l'unione che il timore aveva formata. leopardi, iii-454: veramente le amicizie o
ad uno di questi due scogli. leopardi, 295: noia non puote in
risplendere (il sole). leopardi, 24-5: ecco il sereno / rompe
/ eroi grecia cantando, sopravola. leopardi, 4-96: la romulea prole / di
politica; i modelli furono indicati nel leopardi delle 'operette morali'e nel manzoni.
pellegrine del nil, ritorno fanno. leopardi, i-219: ci commuove molto più una
chiuso non bre il rito. leopardi, 16-31: ivi, quando il meriggio
di freschezza e di splendore). leopardi, 9-20: bello il tuo manto,
ancor non spunti, o rosa. leopardi, 25-4: la donzelletta rien dalla
m'invita tornar al verde bosco. leopardi, 8-80: presso al mstico pozzo e
'romanza', cioè venuta dalla romana. leopardi, i-1088: delle due lingue romane distinte
-in senso generico: russo. leopardi, 2-139: morian per le rutene /
impervio, difficile da attraversare. leopardi, i-99: il gran giudizio e gusto
se i'brama, i cibi augusti. leopardi, 712: sotto un ombroso faggio
, dove l'antecedente vocale era lunga. leopardi, i-1339: osservo che questi nomi
titolo di uno dei 'canti'di giacomo leopardi composto nel settembre del 1829 e pubblicato
volta nell'edizione del 1831. leopardi, 25-tit.: il sabato del villaggio
lo dolor mordendo e per la rabbia. leopardi, 26-95: che tra le sabbie
grano ai sabbia: la terra. leopardi, 34-191: quante volte / favoleggiar ti
della gloria alla mia scarsa abilità. leopardi, iii-112: in recanati poi io
sommo pontificato e de'sacerdozi maggiori. leopardi, i-152: una conseguenza del materiale
perdere un talento, una capacità. leopardi, iii-255: perché il mio ingegno è
tal sagrificio perché trionfassero i ribaldi. leopardi, i-33: l'eroismo e il
altri che ha la lingua nostra. leopardi, ili-io: i nostri amatissimi simili.
e profondo velo mi tiene celato. leopardi, iii-321: colui che disse che
dense / a penetrar il ver. leopardi, 6-30: quando esulta / per
di grandi ed importanti dottrine. leopardi, i-338: questo e non altro fu
, o no) son cosa sacra. leopardi, iii-45: niente dico dell'avvenenza
, sagri luoghi, profanar col pianto. leopardi, i-90: io mi ricordo di
città di giuda i passi affretta. leopardi, 16-6: il sol che nasce /
quando la mia anima si solleva. leopardi, 367: un panierino / mostravagli
illustri di saggi; ombre di vati. leopardi, 34-195: i derisi / sogni
, tutti uniti di fratellevol concordia. leopardi, i-420: più l'uomo è saggio
, / ogni cor più gelato. leopardi, 27-17: ne cor fu mai più
gli eccessi, però ch'è ensamto. leopardi, 4-314: tu, lenta ginestra
quel caminaccio così nero senza paravento. leopardi, 22-67: in queste sale antiche,
difetto di quelle che han poco sale. leopardi, ifl-762: la ricetta del latte-e-mèle
le piaghe aperte nell'ultima guerra. leopardi, 670: l'animo mio dovrà
ben locarla in sul suo carro. leopardi, 2-79: io so ben che per
fittizia, un'immagine). leopardi, 3-130: amore, / amor,
cavalli, così mi farò ad incontrarli. leopardi, iii-95: queste febbri putride che
o si procedesse di mera giustizia. leopardi, iii-189: state saldo in attribuir
tirannide si è come assicurata in eterno. leopardi, i-944: la teoria delle belle
alberi si convertono in cibo ». leopardi, 32-141: imprenderà col latte / dalla
sale e il ver dissimulando accenna. leopardi, i-64: il ridicolo nelle antiche
prostrato parlando con le mie speranze. leopardi, 9-32: all'ombra / degl'
-in un contesto scherz. leopardi, 191: con molti e belli /
il garzuolo della mani sporchi. leopardi, 1-79: sul colle d'antela.
sempre voglion salire, sempre salire. leopardi, 3-174: sceso il sapiente
gli anni che vanno all'adolescenza. leopardi, 21-6: silvia, rimembri ancora
salma / porgea vigore all'alma. leopardi, 15-92: or finalmente addio. /
aria, il vento). leopardi, iii-58: l'aria di questa città
nutriti e preferibili agli abitanti del mare. leopardi, v-321: nemmeno il dotto plinio
dietro le lucciole che vernano aleggiando. leopardi, 25-26: i fanciulli gridando /
colpirla? -di animali. leopardi, 1-104: come lion di tori entro
abbracciarlo con entusiasmo. p. leopardi, 70: il che fa che io
considerazioni ed ostacoli prima non avvertiti. leopardi, iii-309: la fortuna ha condannato la
, dare in escandescenze. p. leopardi, 39: questo vedermi sempre scopo a
(con uso iron.). leopardi, 32-200: già, della nova /
un defunto con l'estremo saluto. leopardi, 2-93: per questa ti rallegri [
amici di vostra signoria e miei. leopardi, iii-9: il mio signor padre,
divote di salutarlo con proclamate svisceratezze. leopardi, 9-31: a me [saffo]
e salutandolo come una cosa nuova. leopardi, 33-19: scende la luna;
rovinarsi la salute; mangi un boccone. leopardi, iii-221: domando se io ho
monte, / diffonditor di salutifer'ombra. leopardi, iii-1103: io, dopo quasi
e mille astori con questo tesoro. leopardi, iii-27: le ritorno i sincerissimi saluti
suo devotissimo obbligatissimo servo ed amico giacomo leopardi. soffici, vi-121: approfitto di
delitto più possente della lor intercessione. leopardi, i-140: la salvaguardia della libertà
buttata giù dalle mura, si salvò. leopardi, iii-144: ditemi: due lettere
salvar per se pur una gioia. leopardi, iii-638: 1 fichi e l'
. salvassi pur l'innocenza di lei. leopardi, iii-219: quantunque la vostra lettera
/ e a te il pensier. leopardi, 16-74: o cara luna,.
! -con uso iron. leopardi, 32-260: già, della nova /
sé quasi separate dal resto. leopardi, iii-1065: io sto passabilmente
un ordine tra le idee semplici. leopardi, 997: gli uomini, se pur
alcuni, ancorché radi, empiemi sanati. leopardi, iii-547: non potei, dico
citerea, mentre fuggia per le spine. leopardi, 1-9: oimè quante ferite,
un parere disinteressato, da amico. leopardi, i-20: anche chi è veramente
disciorre / di servitù. p. leopardi, 103: se t'immagini ch'io
. 2. sanguisuga. leopardi, iii-603: il medico ed altri che
morti / contaminar gli occhi patemi. leopardi, 7-37: la faretrata diva / scendea
strale e forollo e il sanguinò. leopardi, 302: misera, invan le
: erbivoro (un animale). leopardi, i-1264: io credo che l'animale
dalmazia -con le tre teste di leopardi -m'è tanto vivo che sembra la
il suo sangue gittavagli in viso. leopardi, 23-32: cade, risorge, e
ugualmente lugubre, deplorabile e sanguinoso. leopardi, i-239: non per altro che
chiamano locuste e sanguisughe d'inghilterra. leopardi, i-534: i francesi hanno una
goduto sempre d'una sanità molto ferma. leopardi, 885: l'uso di esso
tutte le mercanzie a un tratto. leopardi, iii-1123: le precauzioni sanitarie rendono
liberamente corre, il corpo è sano. leopardi, 25-15: la vecchierella /.
ma in prima riassumiamone le parti. leopardi, iii-105: da quegli articoli lo
possa essere santamente o scelleratamente applicato. leopardi, iii-120: dice santamente il mio
precedentemente non accettato o riprovato. leopardi, i-680: il sentimento moderno è un
la pratica de'grandi affari diplomatici. leopardi, iii-401: in verità, mio caro
di sant'antonio salvato con la fuga. leopardi, iii-347: tutta la popolazione di
. -con riferimento alla natura. leopardi, 7-20: anco, / primavera odorata
sacrificato per la patria, martire. leopardi, 1-78: allor, vile e feroce
che sei di mala stampa ». leopardi, 4-39: la santa / fiamma di
pace, n. 18. leopardi, iii-266: è suo vecchio costume che
sacrificata sotto gli occhi degli accademici. leopardi, v-903: questo principe offrì a ti-
sappia. è forse accaduta qualche disgrazia? leopardi, iii-405: il padre latini francescano
: la sua autobiografia [di monaldo leopardi], ora ristampata nella sapida collezione
e volgerli a gloria del paese. leopardi, 27-24: ove tu porgi aita,
de'quali siamo oggi gli oppressori. leopardi, iii-313: mi confortate amorosamente ch'
anima mia e tutte insieme le creature. leopardi, v-951: queste due forze contrarie
ipocrita- mente, adularlo. girolamo leopardi, 2-15: dante per voler dar tanto
che tacque de'fiumi meridionali della russia. leopardi, iii-638: i fichi e l'
di suscitare tale suggestione). leopardi, i-104: nell'autunno par che il
lingua, di una parola. leopardi, i-579: tanto più barbaro è l'
miserabile, se fatto avesse diversamente. leopardi, 264: dall'alba dor- mia
dal destouches, nel suo 'vanaglorioso. leopardi, iii-983: la vostra vena si
seicentotrenta pizzicotti sul naso. m. leopardi, 3-9: tutta insomma la milizia
di novero vi si vende lupi cervieri e leopardi, giannette, agnelline sardesche. quaderno
parolacce, quando non eran sassi. leopardi, 23-25: vecchierei bianco, infermo,
bagnar di qualche lagrima questa lettera. leopardi, 16-67: a palpitar si move
sovranità del male, è invece giacomo leopardi. -esemplare dell'inno del carducci
correggere i costumi corrotti degli uomini. leopardi, i-5: tragedia, commedia, satira
/ con vezzo e lepidezza satireggia. leopardi, i-15: egli pare che plauto
de'satirici carmi opriam la sferza. leopardi, iii-285: in questi giorni,
. -rifornirsi di prestiti linguistici. leopardi, i-74: la lingua francese non fa
partito con prender da lei molti individui. leopardi, i-912: quelli che hanno a
la saviezza e il vero godimento. leopardi, i-129: voglio notare come la ragione
agevole di accrescere la sua felicità. leopardi, iii-120: dice santamente il mio
alla bilancia dei savi pensieri. p. leopardi, 25: questo tuo cuore sarà
savio in casa d'altri. p. leopardi, 13: ricordo bene il proverbio
e dal petrarca con laura fino al leopardi e a silvia. sono infatti i
da poter alluminare le loro lanterne. leopardi, i-238: vedemmo un giovanastro che
che u suo superiore lo correggeva. leopardi, v-687: anche riguardo alla vera
quattro anni, sospettava di sbagliare. leopardi, iii-854: quei pezzi sono tratti
sbaglio restò alla posta sino ad oggi. leopardi, iii-68: le mando per la
. panorama [31-i-1988], 140: leopardi da sballo. stare salda. ora
cullare fra le braccia un bambino. leopardi, iii-587: salutami, abbracciami, baciami
-figur. colpire profondamente nell'animo. leopardi, i-40: 1suoi [del guidi]
, / indietro sbalza inorridito il gatto. leopardi, 339: con l'unghia
forme dello stile letterario). leopardi, i-1450: esempio ne può essere la
dalla mia vita avvenire. p. leopardi, 31: io credo e spero che
uno stile letterario). m. leopardi, 3-9: cosa dice questa letteratura sbarbata
; la terza nel parto sbarrò. leopardi, 341: sbarralo, e tra'budella
volanti o le sospese / vesti. leopardi, 343: intanto tra le frasche crescea
sbattersi, sudare e venir meno. leopardi, iii-205: farò mai niente di
so dove io abbia la testa. leopardi, iii-750: sono arrivato qua ieri,
/ ch'estinti trova madre e genitore. leopardi, i-165: dopo la corruzione i
rischio di apparire precipitosi. m. leopardi, 1-7: questo va bene, e
nelle bolle papali). m. leopardi, 1-13: e dei beni ecclesiastici cosa
più non sarebbe stato peggio, se il leopardi non avesse scritto il 'consalvo'. verga
sborra, si porla crepare. girolamo leopardi, 2-86: bisogna qualche volta un po'
ce n'è fin che si vuole: leopardi, pantere, leoni e cento altri
in quattro parole me ne sbrigo. leopardi, v-665: sallustio non si sbriga
animale per prepararlo alla cottura. leopardi, 341: ve'la pelle, al
e di pietre umido e scabro. leopardi, 26-30: come da'nudi sassi
floscia gota e la grinzosa pelle. leopardi, 32-113: i rozzi panni /
che veramente imbrogliano l'umano giudizio. leopardi, v-513: vedo la vastita e la
-1815 -1816 dal suddetto giussani francesco. leopardi, iii-1049: tu accetteresti la cambiale
è scaduta e niuno ne parla più. leopardi, i-56: non ci sarà mai
(un testo letterario). leopardi, iii-734: un libro di argomento profondo
vedemmo quanto fosse dimagrato e scaduto. leopardi, 887: appena un terzo della
a un retaggio moralè e culturale. leopardi, v-463: intendo che li nostri antichi
/ scagliata, e quindi dagli achivi. leopardi, 34-214: così d'alto piombando
troppo uso del supplicio di morte. leopardi, i-674: nella scala...
agitarlo, scaldarlo e talvolta nobilitarlo. leopardi, 10-74: anche di gloria amor
è tutt'arte, molto più del leopardi, e men corretto scrittore, sebbene elaborato
li aveva quasi arsi e distrutti. leopardi, 19-120: a te conceda / tanta
scaldars'intomo a sì leggiadro foco. leopardi, 15-91: tu d'amore, o
giù! rapini, x-2-34: machiavelli e leopardi vengon subito dopo ma uno scalino più
quella lunga e pesante croce alzata. leopardi, 23-22: vecchierei bianco, infermo
con altri (una persona). leopardi, 29-46: vagheggia / il piagato mortai
che ci avvezzano ad amarci scambievolmente. leopardi, iii-293: state bene, amatemi e
, tutte però di suo arbitrio. leopardi, iii-887: il 'ne'(o piuttosto
/ piatti eccellenti, bella compagnia. leopardi, iit-836: dimmi ancora se domani
, sian esse antiche o moderne. leopardi, iii-94: certo non voglio né
'1 nostro scampo / assicurar così. leopardi, 198: tutto il campo / dal
4. dileguamento di ricordi. leopardi, i-1019: l'indebolimento della memoria non
balilla. -distruggere un ideale. leopardi, vi-57: ad onta degli sforzi degli
gli scandagli per la distribuzion delle terre. leopardi, iii- 35: l'impresa non
di terreno tra lei e me. leopardi, iii-996: i miei amici si scandalizzano
. cardarelli, 952: abbiamo visto leopardi rimproverare al tasso di esprimere mollemente dei
bisca; bordello, lupanare. girolamo leopardi, 2-79: non cferan questi grechi ma-
sua scanzia di libri minacciava rovina. leopardi, iii-56: i giornali, come sono
: possiamo ammirare la sottigliezza con cui leopardi ha trasformato un affetto, un sentimento
/ invocava le afflitte ombre notturne. leopardi, 1-113: vedi intralciare ai vinti
anni scorsi, avevano di molto scapitato. leopardi, v-137: non avere invidia a
alla fama di torquato tasso e di giacomo leopardi... il pallore giovò,
non scappino più fuor. p. leopardi, 63: in quest'inverno, svegliandomi
in se stesso. alvaro, 14-203: leopardi, già un secolo fa, sosteneva
il menomo danno al rimanente della fabbrica. leopardi, iii-407: l'altra sera un
più scarico. -di animali. leopardi, 432: il canto degli uccelli,
pretensioni de'pochi ch'eran rimasti. leopardi, i-31: cercava longino..
nasca da scarso lume d'intelletto. leopardi, iii-255: perché il mio ingegno è
alla scarsa lena del mio ingegno. leopardi, 16-15: tal morrò, deh tosto
commercio allo stato sia giovevole o no. leopardi, iii-148: manco male che le
così bella dovesse rimanersi tuttavia sconosciuta. leopardi, iii-142: i detti frammenti..
destituire, estromettere. m. leopardi, 1-120: prìncipi miei, cosa fate
il cui naturale ufficio, dice il leopardi, è quello di dilettare, non quello
). bonghi, 1-70: il leopardi, giovinetto, sentiva e leggeva,
fede cattolica. m. leopardi, 1-108: - a dispetto del parroco
la fede cattolica. m. leopardi, 1-108: hanno voluto seppellire nella sepoltura
dolore mondiale, lo scavante nullismo del leopardi. savinio, 12- 63:
del corpo (una belva). leopardi, 1-104: come lion di tori entro
con le proprie mani. p. leopardi, 134: se io viverò ancora qualche
una caviglia quanto vi è attorto. leopardi, 340: su, scaviglia la corda
, per lasciarmi la libertà di scegliere. leopardi, iii-210: altro mezzo che questo
al giogo / del parricida agamennone. leopardi, 408: s'i'avessi questa
un ospite alla vista degriddii penati? leopardi, 430: a noè. tu salvi
ismondo, gl'infiammarono alla vendetta. leopardi, iii-235: era un tempo che la
-maligna persecuzione della fortuna. leopardi, iii-255: perché il mio ingegno è
calcolatrice? scellerato, e scellerato bassamente. leopardi, i-229: già diceva aristotele che
ridurre un teorema speculativo in pratica. leopardi, i-74: già fanno dizionari delle
o per errore o per scelta. leopardi, iii-467: mi contento di felicitarvi sulla
ciascun dei figliuoli intiero e perfetto. leopardi, iii-707: il solo nome di compendio
scemar la gravezza della sua colpa? leopardi, i-9: le lagrime /..
, va scemando di giorno in giorno. leopardi, 1-124: prima divelte, in
degno / sia di cotanto amico. leopardi, 9-41: in che peccai bambina,
privato di ogni ragione di vita. leopardi, 30-87: chi però mai potrebbe,
sono.... stemprati insieme. leopardi, 936: iiinu- merabili morbi.
inchinar la fortuna a loro favore. leopardi, 8-40: ecco di sangue / gli
castigo dei reprobi dopo la morte. leopardi, 17-118: ben per patto / in
io / di fratta squisitissime farei! leopardi, 293: qual puoi ramar felicità
collo scempio di entrambi le società. leopardi, 2-91: per questa ti rallegri /
o meno della vasta scena circostante. leopardi, 214: di trevila città,
altrui morte, ora spettacolo della propria. leopardi, 16-47: era quel dolce /
drammaturgo; scrivendo opere teatrali. leopardi, 3-159: privato, inerme, /
brevi / ricchezze al fato rendere? leopardi, 4-84: eri / nella sta-
dar loro la forza di rigenerarci. leopardi, 7-36: non palese al guardo /
; prendere alloggio in un albergo. leopardi, iii-1020: vi prego ad informarvi dal
si parte dal ndo deha via. leopardi, 16-75: o cara luna,.
che provennero le ricchezze di questo re. leopardi, 34-222: o pel montano fianco
de la condizion malvagia e croia. leopardi, 33-12: del tirreno / nell'
tanta in te perfidia io scemo? leopardi, 3-36: io son distrutto / né
scevà mobile o semplice). leopardi, i-46: gli ebrei...
considerati superflui (un testo). leopardi, iii-£i8: io voleva dare..
a un soffio scheletro e nulla? leopardi, 31-2: tal fosti: or qui
libro sia stato scritto da'senatori. leopardi, 951: un giovane inconsiderato e temerario
altrui / come mai guarrà costui? leopardi, 30-61: piacqueti che delusa /
a'suoi mali / qualche schermo trovar. leopardi, 3-35: io son distrutto /
suo stato malaticcio gli tolse [a leopardi] lo studio e non ebbe altro
quest'acuirsi d'incredulità filosofica [nel leopardi]... e una spia sull'
lo erano più i preti e schemivansi. leopardi, 20-128: so che pietà fra
femmina che così m'ha schernito? leopardi, 34-85: il tergo / vigliaccamente
o schernito o calunniato o perseguitato? leopardi, i-236: non è forse cosa
, lorenzo, quale asilo ci resta? leopardi, iii-145: ci siamo visti abbandonati
/ queste giovani ancor tempie onorate. leopardi, 26-65: a scherno / ho gli
gli studi e l'arti. p. leopardi, 46: e poi il carnevale
leggieri con l'onore di sua sorella. leopardi, iii-157: ella scherza quando antepone
empie conseguenze e struggeano la divinità. leopardi, i- 279: quel detto
ché il dormire le farà bene. leopardi, iii-95: eccettoché adesso per queste febbri
ed impattare gl'insipidi scherzi catullmi. leopardi, iii-514: sappi che io preverrò questo
perché contengono inutili complimenti e proteste'. leopardi, 976: queste cose, o
, tra i pericoli passati da lui. leopardi, iii-373: lasciando gli scherzi,
? ». -spensierato. leopardi, 25-43: garzoncello scherzoso / cotesta età
uve secche, uscita allor del forno. leopardi, iii-833: se provaste le schiacciate
accingo e più non cerco avanti. leopardi, 15-38: oh cara, / taci
gli schiantò l'anima di corpo. leopardi, 926: dimmi: lo spirito
raccontare bugie, dire spropositi. girolamo leopardi, 2-79: pigliavi subito la via /
fanno / da fargli lor pagare. girolamo leopardi, 2-22: che bel grattare e
, esempio. comisso, 7-222: leopardi, smanioso di trovare letterati coi quali
sciaguaro, sm. giaguaro. leopardi, 862: intendeva per qual destino i
città qualche sciagura, tomossene in italia. leopardi, 301: peggio è la colpa
, che voglia gognato. leopardi, 298: e 'l veggio bene,
attenuato: sgraziato, brutto. leopardi, 930: socrate nato con animo assai
la promozione delle scienze. p. leopardi, 107: tuo marito ha fatto più
, la sua riputazione in uomini. leopardi, 32-229: un franco / di poetar
acquisita in seguito al peccato. leopardi, i-360: dopo il peccato, e
loro gabinetti e nei loro laboratori. leopardi, iii-390: so che i ministri
riferisce al mostro marino scilla. leopardi, 271: non conduceva ancor l'ardita
, oltraggiatore del monti, noncurante del leopardi, scimmia del foscolo nell'orgoglio e nello
/ quello di civettar dolce prurito. leopardi, iii-226: vi vidi costretto al
d'elmi e di cozzanti brandi. leopardi, 37-10: all'improvviso / distaccasi la
e scintille / d'ardente fiamma. leopardi, 34-165: veggo dall'alto fiammeggiar le
tu hai infiammato il mio cuore. leopardi, i-268: la speranza, cioè
gira / ad un notturno scintillante lume. leopardi, 22-3: vaghe stelle dell'orsa
altre o quattro stellette irregolarmente disposte. leopardi, v-919: keplero ebbe in pensiero
fra voi sciocchezza è in preggio. leopardi, iii-345: ho trovato in roma assai
che con sé portano gli anni. leopardi, 1-88: io soglio sempre stomacare dellesciocchezze
sciocchi, bassi, maligni: tutti. leopardi, iii- 862: questi
l'obbligo antico / gli scioglieràla morte. leopardi, i-421: se il detto fine non
scudo umbilicato e gli sciolse le membra. leopardi, 4-85: a me disfiori e
; disgregare il corpo sociale. leopardi, i-33: la ragione, facendo naturalmente
, nel configurarlo ai diversi subietti. leopardi, i-1329: leggendo i versi moderni.
la seconda maniera della sua [di leopardi] poesia. -libera espressività di
, / trovomi alfin sciolto dai sensi. leopardi, 16-35: tien quelle rive altissima
di membra da lor corpi sciolte. leopardi, 32-164: natura ogni opra sua,
e ri i raggi scaglia leopardi, 7-8: la diurna luce / novo
inesausto ruminar frequente / ampio suggetto. leopardi, 40-30: di mille mali /
da più d'un laccio legato. leopardi, 194: se fosse italia ancor
simpatia. tommaseo, cix-i-109: il leopardi m'ha scaricato addosso certi suoi sciolti
, scioperataggine italiana. p. leopardi, 134: continuano... al
il giorno un caffè di scioperati. leopardi, iii-309: se avessi l'ingegno di
che di ferro ha la gonnella. leopardi, iii-139: io v'aspetto impazientissimamente,
, che lo distingue dall'infelicissimo giacomo leopardi, anima scissa e discorde. silone,
trattare argomenti inopportuni o futili. leopardi, i-71: il luogo resta sempre lubrico
sperava tutt'altro, amabil bocca? leopardi, 295: in odio mio fedel
da'tuoni impetuosi de'suoi sospiri. leopardi, 29-22: fervidi sonanti / baci
scoglio / in lucido sgorgo apparir. leopardi, 7-66: ella [l'eco]
fomentare disordini). m. leopardi, 3-9: - insomma, chi si
accompagni a casa tra gli evviva. leopardi, iii-582: le cattedre e l'
conto che della intenzione mia di obbedirti. leopardi, iii- 109: poco prima di
in molta parte della nostra letteratura. leopardi, iii-717: condizioni essenziali sarebbero che
/ discorso a gloria eterna di nizolio. leopardi, v-870: alcuni scoli greci manoscritti
scoliosis, dal gr. tardo oxoxltooig girolamo leopardi, 2-72: io l'ho ritratta [
ogni stella balenar d'un riso. leopardi, 22-148: soleva ogni lontano accento
tinto tu vegga di nebbiosi nei. leopardi, 6-105: oh gener vano!
di mente. -sostant. leopardi, 23-66: tu forse intendi /.
manco, a guisa ai chi muore. leopardi, 354: come sol per nembo
del crepuscolo o nelle tenebre. leopardi, 33-12: del tirreno / nell'infinito
ripiegati per languore nelle loro mani. leopardi, 17-71: quella bocca /..
una frase, di un concetto. leopardi, iii-475: fra le massime eccellenti significatenella
ogni sillaba secondo la propria forma. leopardi, tv 24: alza
evidenza di concetti e di linguaggio. leopardi, i-34: imita [il testi]
: la posta messa in palio. leopardi, 358: ve!, quel soggiunse
. moretti, i-551: lui [leopardi] avrebbe tenuto, c'è da scommettere
neppure per raccoglierlo, quando cade? leopardi, iii-129: io per me domanderei
scomodarsi di presente per la dote. leopardi, i-20: i suoi parenti per
. lasciò anco a'medesimi figliuoli leopardi, 1047: la gloria...
dolce dall'utile non si scompagni. leopardi, 869: la natura, almeno
che ancor da lei non si scompagne. leopardi, 32-243: ond'io solenni /
di gangheri per esultar in vederlo scomposto. leopardi, 408: il core ho
parli collazia alla fedel sua maura. leopardi, v-81: accerchiato il muro,
nunzio e de'suoi prelati, p. leopardi, 42: d. sebastiano ha
e incoraggiscono i più comuni talenti. leopardi, iii-125: m'abbandonerete anche voi
rimaneva del tutto sfiduciato, sconfortatissimo. leopardi, iii-325: da gran tempo tu
in capo due opinioni e due voglie. leopardi, v-103: non istare a darti
, che non riconosce come valido. leopardi, 199: né ricusò l'uffizio,
non ci si conti per nulla. leopardi, iii-8: un uomo afatto sconosciuto e
, l'ultimo anno della repubblica. leopardi, iii-504: il libro è affatto del
nardo. -insignificante. leopardi, 34-174: un punto a petto a
per lo più da negligenza e sordidezza. leopardi, iii- 200: per corona de'
propio, con un cambiamento sconosciutissimo. leopardi, 29-56: male /..
. sconvolgimento, turbamento. m. leopardi, 1-129: un'altra causa principale dello
, e seguirà un grande sconquasso. leopardi, 255: di congiurar corre la moda
tr. non permettere, proibire. leopardi, iii-280: gli scrivo oggi, e
l'assegno. -rifiutare. leopardi, 888: t'ho io forse pregato
che voi non mi vorrete sconsolare. leopardi, iii-270: o mio caro e
ciambella, / ch'eterno sarà. leopardi, 4-79: virginia, a te la
/ l'afflitta e sconsolata gelosia. leopardi, 1-15: sparte le chiome e
grande abbondanza / vincon la mia possanza. leopardi, 15-97: pregne / di sconsolato
doloroso, una pena). leopardi, 15-17: quanto, deh quanto /
tristezza. -con meton. leopardi, 3-137: torna toma fra noi,
allo sconto un titolo di credito. leopardi, iii-1119: nella terribile circostanza della peste
scuola o ad altri suoi impieghi. leopardi, i-61: la previdenza de'mali
per ira irriverentemente scontorce il viso. leopardi, i-16: 'nausea'in latino e in
d'un ucciso padre / vendicator? leopardi, 16-59: talvolta per le piaggie
brigante. non volevo miglior scontro. leopardi, ii-40: finché durarono queste passionisopra questi
la canzone, fuggirete questa sconvenevolezza. leopardi, i-io: cagioni dei difetti nelle
-alterazione radicale di un ordine logico. leopardi, iii-92: io non ho voluto dire
, micidiale fin dal suo nascimento. leopardi, iii-134: la scoperta delueusebio'parve
che, a un sito loro. leopardi, i-198: ci piacerà anche più quel
altri di altri signori ghibellini meno scoperti. leopardi, 886: tu [natura
lui un mezzo, non uno scopo. leopardi, iii-713: il platonismo..
asilo certo e cheto. p. leopardi, 38: questo vedermi sempre scopo
, era per iscoppiar di dolore. leopardi, iii-916: le niesi, i
e se non tuono, scoppio. leopardi, iii-205: con questo cuore ch'io
, nelle marche, a roma. leopardi, iii-1120: io fortunatamente aveva potuto
fu fatta contra il le- venoechio. leopardi, i-766: vedi... la
a qualche nube el sia di sopre. leopardi, 16-99: ancor io soleva,
e torri e cupole e tetti. leopardi, 22-22: quel lontano mar, quei
vanno a trovare l'abate ficoroni. leopardi, 3-175: o scopritor famoso,
romane'di dionisio alicamasseo: che il leopardi non pure volgarizzò subito, ma dimostrò,
polare. -rendere disperato. leopardi, i-128: l'ora precisa della nostra
: i veienti sbigottiti e scoraggiati. leopardi, iii-42: non so dirle con quanta
e il medico non è malcontento. leopardi, i-112: nella mia somma noia
non scoraggissi ilcapitano genovese per tanta sconfitta. leopardi, iii-563: io non m'era
ne farebbero i cignali ed i maiali. leopardi, iii-197: i libri, e
-con riferimento a una personificazione. leopardi, 1-23: mai non potrebbe il pianto
giocherellare (un animale). leopardi, 339: con l'unghia [il
scorre per la foresta / sterminato cignale. leopardi, 964: tutti gli altri animali
, immaginata come un viaggio. leopardi, 687: l'animo mio, consumata
il desio s'ac- ueta. leopardi, 32-226: di che tratto innanzi,
orrendo e le gran piante atterra. leopardi, 10-32: oh come / mille
faranno poco fruttofjerché il bon tempo scorre. leopardi, 22-133: qual morta- e
rimira quei che hai già scorsi. leopardi, i-90: io mi ricordo di aver
, 3-i-71: t'invierò l'estratto del leopardi: è già uscito nella « rivista
., per causa de infinite leopardi, i-1329: leggendo i versi moderni.
fuggite dalla diligente cura dello stampatore. leopardi, iii-169: errori si può dire che
dal monti, dal foscolo, dal leopardi; per essi e con essi risalii agli
-scomparso, perduto per sempre. leopardi, 30-97: se nel vero /.
-svanito (la bellezza). leopardi, 31 -7: su tossa e il
o indirizza verso la salvezza spimente. leopardi, 294: uso già contra il ciel
quale tesi, tutte le volte che leopardi ci si riveli bastamente poeta. alvaro,
nel fuoco, si farebbe scorticare. leopardi, 1080: guarda mo se torna meglio
-mal ridotto, malconcio. m. leopardi, 3-28: la politica, il giudizio
per mala guida di consiglio strano? leopardi, 3-172: or di riposo / paghi
al ciel, nel lido absorto. leopardi, 202: pietà sopra tutto e disconforto
che i fuscelli nascosti tra l'erba. leopardi, 257: il fulmine piombando /
vermiglia, che gli toglie i sensi. leopardi, v-405: interdetti e confusi,
emozioni. tenca, 2-297: né leopardi ha accenti più maschi e lirica più
comprarea'contanti delle sue non lisciate gianmengole. leopardi, iii-109: del fratellone (non
e di... bacchelli come di leopardi o di do- stoiewski. alvaro,
dove posso passare il tempo scrivacchiando. leopardi, iii-296: vengo leggendo e scrivacchiando
fece scordare tutti i dolori che girolamo leopardi, 2-68: m'accostai pian pian,
tenendoti il mio brutto scrittac- cio. leopardi, iii-42: non so dirle con quanta
nel gentilissimo foglio scrittomi. p. leopardi, 31: dalla lettera scritta allo
i fatti, tentiamolo con gli scritti. leopardi, 32- 85: co'fulmini
-che ha funzione di scrittura. leopardi, ii-74: fu maravigliosissimo il pensiero di
enigmatica dopo l'invenzione delle lettere. leopardi, ii-10: quelle tali nazioni ricevendo
3. ortografia di una lingua. leopardi, i-171: io stimo che molte parole
che dànno buon garbo alla scrittura. leopardi, ii1-264: il tedio e la stanchezza
periodi men rotti e più numerosi. leopardi, 891: puoi facilmente considerare,
i libri scritturali, le omelie. leopardi, i-816: è probabilissimo che parecchi
i pensieri arditi, l'armonia severa leopardi, i-35: anche dove [il filicaia
l'incarico di far recapitare il plico. leopardi, iii- 102: la prego
quelli che parlano una lingua inferiore. leopardi, iii-826: con questa razza di giudizio
di un poema intitolato 'il messia'. leopardi, i-1504: chi scrive forestiero in italia
rivendano a contanti per manco. girolamo leopardi, 2-88: se troviam da fare
/ verso parigi a procurarsi il vitto. leopardi, v-213: « ti strozzo,
. -come epiteto ingiurioso. leopardi, iii-4: fra tanto state allegri e
no'te puoi più storzer né scorlar. leopardi, 6-42: guerra mortale, eterna
orecchio un non so che d'odioso. leopardi, 370: lo scrosciar delle
, né turbata da scrupoli grammaticali. leopardi, i-165: dopo la corruzione i
si mostrino più scrupolosi crun inquisitor veterano. leopardi, iii-161: quanto al maritarla [
scrupolo (un segreto). leopardi, iii-1011: potendo soddisfarlo, farete piacere
. gioberti, 3-105: anche il leopardi appartiene al novero dei poeti scultori e
schizo in vocabulo pictorico seu sculptorico. leopardi, i-1190: questo bello costituisce la
pittura è scienza di più diadorno. leopardi, iii-267: voi per animarmi a scrivere
chiuse fossero desiderose di eterna fama. leopardi, iii-631: non mancherò di avere
le riempie altri il ca- nello. leopardi, 6-18: stolta virtù, le cave
una perpetua scuola a se stesso. leopardi, iii-577: la 'confusione di mente'
e ci apre scola delle cose belle. leopardi, 2-198: volgiti agli avi tuoi
e crivellati come grani nel vaglio. leopardi, iii-107: or dio sia benedetto
. suscitare un'intensa reazione emotiva. leopardi, i-212: l'effetto della grazia ordinariamente
un uomo alla sua natia libertà. leopardi, i-104: queste parole sono una solennissima
incominciava a diventare scura e selvereccia. leopardi, 15. aspetto fisico ripugnante
orrida inopia torneravvi innanzi / orribilmente. leopardi, 3-35: io son distrutto / né
aveva ricusato una prigione così onorevole. leopardi, 22- 128: la destra
bisognava vedere se era più probabile. leopardi, iii-162: se io mi facessi animo
: teneva tra le sue checche leoni e leopardi addomesticati da bravissimi domatori, e li
, ché l'altro si affretta. leopardi, 2-137: padre, se non ti
di sdegno, alnome del confidente preferito. leopardi, iii-1017: vi prego...
di non moversi più dalla sua residenza. leopardi,
con il compì, di specificazione. leopardi, 3-58: allora anco immatura / la
. sentimentalismo lezioso, svenevolezza. leopardi, iii-509: la nostra letteratura non sarebbe
, mercé de'suoi sudori. m. leopardi, 4-65: stando ai detti di
il corpo (una sensazione). leopardi, 349: orrendo un gel mi sdrucciolò
in parte come fatto a sé. leopardi, v-29: cosa odiosissima è il
, e perciò fuori della mia mente. leopardi, i viniziani a fare tregua.
natura / io conservo molto ancor. leopardi, 22-84: sebben vóti / son gli
il solo vivo capo della sua chiesa. leopardi, iii-212: mio signor padre,
-senza una lettera di accompagnamento. leopardi, iii-49: ella vorrà, spero,
? -inaridirsi spiritualmente. p. leopardi, 27: il monastero...
uomo che sa il suo dovere. leopardi, iii-644: non date mente a ricci
che la secchezza di seneca seguito. leopardi, v-659: vedete che questi attribuisce
arido e inespressivo di un vocabolo. leopardi, i-136: sono cose ben diverse la
granate, di pruni e di sermenti. leopardi, 1064: mondo si ritornasse
per render secchi gli anglicani dissegni. leopardi, 33-49: d'intelletti immortali /
ad una specie di lanterna magica? leopardi, 26-33: come da'nudi sassi
nemmeno queste non ne andarono scevre. leopardi, i-35: sono anche queste [odi
ha valore spreg.). leopardi, i-7: seicentisterie dell'ariosto, del
eccessivi, enfatici, ridondanti. leopardi, i-37: ha [chiabrera] qualche
cosa non pur chiara, ma bella. leopardi, 25-30: riede la occupata mente
si verifica rarissimamente in un secolo. leopardi, iii-370: desidero ch'ella s'abbia
fu opera veramente secolare ed europea. leopardi, i-14: non sono quelle cose secolari
signoria illustrissima e reverendissima. m. leopardi, 1-129: quantunque pochi momenti di
ilsecol venditore / mercar non mi vedrà. leopardi, 34-53: qui mira e qui
amore! moretti, i-551: lui [leopardi] avrebbe tenuto... a
tutto da queste cose mondane. m. leopardi, i-188: in quella notte.
ferrer in cento maniere. leopardi, iii-282: abbiatevi riguardo, e
tempo, cento determinate parti di acqua. leopardi, 32-147: per opra / di
occidendolle e con- summandolle a morte. leopardi, i-1303: da 'secutus'noi dovevamo
animo e di quali per agitarlo. leopardi, iii-345: ora quantunque l'assuefazione e
la vita terrena dell'uomo. leopardi, 8-36: oh fortunata, / di
? -regione, plaga. leopardi, 6-90: tu [luna] su
fenomeni, l'indole, gli esiti. leopardi, 34-312: e tu, lenta
riprese. calvino, 17-42: giacomo leopardi, nella sua giovinezza quanto mai sedentaria
appoggiato ad un sasso colla schiena. leopardi, 8-74: or te [abramo]
che passeggiavano per l'ampiezza del cielo. leopardi, 23-117: io pur seggo sovra
/ e scuopripur r altrui livore indegno. leopardi, 4-22: al ciel ne caglia:
pensieri lusingando siede. c. leopardi, 23-113: quando tu siedi all'ombra
e 'l ventolin che sì soave spira. leopardi, 12-4: ma sedendo e mirando
: custodirlo nell'animo. leopardi, 10-84: solo il mio cor piaceami
la sua naturai frescura a tuttele viscere. leopardi, iii-603: il medico ed altri che
operai inglesi a stabilirsi in francia. leopardi, 767: vinca l'egitto / o
come seduto a tavola e in casa. leopardi, 22-10: tacito, seduto in
denti e un certo ribrezzo nel sangue. leopardi, 25-33: poi quando intorno è
sarà seggio che non ne sia pieno. leopardi, 3-170: disdegnando e fremendo,
, ravvolto in un'ampia toga nera. leopardi, 32-cella. pasolini, 1-50: stava
ne'l'impunità delle colpe. leopardi, i-58: i costumi presenti non
agli amici mi date in queste rive. leopardi, 406: -0 mia beltade
epistolari: firmarsi, sottoscriversi. leopardi, iii-414: prego istantemente vostra signoria
ne'giorni passati un po'di febbre. leopardi, i-20: pochi ora possono essere
codice segnato col numero 233. leopardi, iii-3: ci troverete tutti li comi
riapparve agli occhi de'più sospettosi. leopardi, 22-37: non mi tiene /
/ segno d'amor, di fé. leopardi, iii- 164: non le
a ficcarsi entro la sacra nicchia. leopardi, i-230: è veramente miserabile e
accadea, era vissuto nelle montagne. leopardi, iii-475: io vivo qui segregato dal
o di altre organizzazioni collettive. leopardi, iii-560: nell'ultima mia non le
di tutt'altro che di far carnevale. leopardi, iii-551: ora la sua pregiatissima
almeno o di dodici più scelti amici. leopardi, 954: parlando schiettamente e come
con la sposa li secreti silenzi. leopardi, 34-280: nell'orror della secreta
rogo a l'aura apparecchiato. p. leopardi, 58: verrebbe a sapersi che
son freddura! seguaci del trissìno. leopardi, v-1050: non so uanti
, dell'innominato, dell'arcivescovo. leopardi, i-77: dolor mio nel sentire
sien seguiti per la propria gentilezza. leopardi, 3-164: ei primo esol dentro all'
ora i viali di selvetta ombrosa. leopardi, 16-89: infesto occorre / per le
la letteratura può somministrare alla patria. leopardi, 18-29: ben chiaro veggio siccome ancora
chiusa la materia del fulmineo fuoco. leopardi, 34-83: così ti spiacque il
ritorneran con le trombe nel sacco. leopardi, i-117: nella infinita varietà dei
diverse potenze che l'hanno dominata. leopardi, iii-671: sono seguiti qui veramente
a tuttiquelli che precedevano e che seguiranno. leopardi, 32-52: tanto la possa /
. -successione di generazioni. leopardi, 34-290: così dell'uomo ignara e
-introduce il discorso indiretto. leopardi, 205: seguitò che, s'altri
, ne seguitava una mischia mortalissima. leopardi, 965: l'uccello vince di
seguito, nonché di metodi faticosi. leopardi, iii-217: con infiniti ringraziamenti per la
/ come sarà nel seguito provato ». leopardi, iii-367: in seguito sono stato
le iperboliche immagini e i concetti. leopardi, iii-200: per corona de'nostri
selci: prima era di ghiaia. leopardi, iii-412: stammi bene e non
dei fenomeni a essa connessi. leopardi, 1085: il professore gruithuisen di questa
intrecciando, / acutissimi all'aere. leopardi, 8-104: tal fra le vaste
per quell'opaca e tacita selvetta? leopardi, 370: alla sei- hanno lavoro.
è più selvaggia e cupa. p leopardi, 128: oh! era un incanto
alla sua vendetta e al suo amore. leopardi, i-177: io credo che i
la sua gente, di cui il leopardi subiva l'ostilità. -per estens. e
connotazione affettuosa: il paesello natio. leopardi, 22-30: né mi diceva il cor
e meditativo. -sostant. leopardi, iii-477: ella dèe perdonarmi la libertà
la pianta di salvatichézza in dimestichezza. leopardi, i-1099: non si nega che
ho a giorni miei fatto domestiche. leopardi, 844: recare alle tue voglie
spontanea fitta e rigogliosa. a morte. leopardi, 310: ella discese / a la
so che di petulante e di provocativo. leopardi, 23-66: pur tu, solinga
-con riferimento al volto di dio. leopardi, 431: iddio... non
tempo a ritrarre dai sembianti i pensieri. leopardi, 2-56: chi dirà tonde e
il duro incontro e torrido sembiante. leopardi, i-104: sembra assolutamente che tutta
delle umane sembianze sfigurate da'tormenti. leopardi, 9-50: alle sembianze il padre
-pronuncia di una parola. leopardi, iii-382: intanto m'è necessarissima la
uom dentro e fuor misera guerra. leopardi, 33-23: tal si dilegua, e
ar- mi al signore del feudo. leopardi, iii-72: qualche passo diautor trecentista mi
blasmare, / zo mi sembra. leopardi, 31-8: quel dolce sguardo, /
artificialmente o spontaneamente, producono innumerevolivarietà. leopardi, iii-136: altrove sento che si semini
è nato a dominar la terra. leopardi, 32-167: indarno a preservar se stesso
que'primitivi semi del governo misto. leopardi, i-42: leggendo il zappi trovo
, così pure di m. leopardi, 3-25: si chiudano...
sei nunzi in uno se- mestro. leopardi, iii-747: ti spedisco oggi per la
a stento dalla semichiusa loro bocca. leopardi, iii-1086: sono stato più di 50
civilizzazione (un popolo). leopardi, ii-771: tanto maggiore è l'infelicità
secondo le moderne più esatte osservazioni. leopardi, v-841: egli determinò ladistanza del sole
dei semmottumi che restano nelle tenebre. leopardi, v-985: drencuc... calcolò
vi si semina, pesca ed uccella. leopardi, iii-136: altrove sento che si
(una forma di governo). leopardi, ii-1282: tali memorie, leggende e
. letter. solo parzialmente incivilito. leopardi, ii-541: ben bisogna distinguere i tempi
7. moribondo, agonizzante. leopardi, 17-54: né già vantarmi / potrò
rispetto alle condizioni climatiche. leopardi, 2-144: morian per le rutene /
parlare. giunsi a vienna semivivo. leopardi, 16-84: col suon dell'armi e
. -sfinito, esausto. leopardi, 189: dal corso spossati e semivivi
. -sm. automa. leopardi, 837: la seconda macchina vuol essere
belle pulcelle che non cessano paradiso. leopardi, 17-118: amar tant'oltre / non
/ chiuse pietoso un sempiterno sonno. leopardi, 27-58: spesso al suon della
tu ti condanni a sempiterno lutto? leopardi, iii-123: se questo vi darà
da tepace ed onore abbia e catene. leopardi, 2-84: cresca, se crescer
orbita di un corpo celeste). leopardi, 23-6: che fai tu, luna
vivamente m'esprimi con la bocca? leopardi, 7-16: ottenebrati e spenti /
altissime / vuoi la cagion conoscere? leopardi, 23-78: mille cose sai tu,
di molte grazie semplici e schiette fornita. leopardi, iii-398: anche le fisionomie e
o chiavina, sopra di che dormono. leopardi, iii-867: la mia salute è
inviatemi e da me molto desiderati. leopardi, iii-166: quando vi paia datanto,
mando in mano di sua maestà. leopardi, ii-240: la semplicità più0 meno è
lumeggiare si vedevano in lui singolari. leopardi, iii-132: non ha niente che fare
con decente semplicità e quasi avvenente. leopardi, iii-275: le spedisco franche per
, non composto. m. leopardi, 4-117: la filosofia...
fior de'tuoi gentili anni caduto. leopardi, 12-1: sempre caro mi fu
alto fuor di luogo la vede. leopardi, 26-9: sempre / che in dir
che è salvezza d'ogni stato. leopardi, iii-473: a'tempi nostri,.
che te l'ha dato. m. leopardi, i-233: un galantuomo che ha
mio senno farai, sarai felice. leopardi, 4-35: a senno vostro [odonne
carnose, dette da'greci thimi esarcomi. leopardi, 31-15: quel collo, cinto /
un altro sposo ha lungamente parlato? leopardi, 15-84: or mentre / di baci
/ a stabilirmi eternamente il soglio. leopardi, 21-27: mirava il ciel sereno,
profondissimi seni un'infinità di pesci. leopardi, 33-11: giunta al confin del cielo
/ come suol inalzar leggiera fronda. leopardi, 5-26: sonare / di sconsolato grido
matrimoni..., persensaluzzo. girolamo leopardi, 2-61: va di presente un
errore di quel grande infelice [leopardi] consiste nel fermarsi ai fatti presenti
forza che tutte quelle sensazioni produce. leopardi, vi-222: la sensazione si è quella
pro f) rie. leopardi, iii-398: vicino al sepolcro del tasso
quanto più ella è stata raffreddata. leopardi, 18-46: se dell'eteme idee /
ne'luoghi marittimi e piani. m. leopardi, i-272: credevamo che nei paesi
, fragile (la complessione). leopardi, iii-616: fila sa bene che la
de'miei giorni perseguitati ed afflitti. leopardi, iii-346: per quasi niun altro rispetto
ma il peccato percuote il sentimento. la leopardi solo in termini di sensazioni, come se
tal conto erba sensitiva, informi. leopardi, ci-36: l'erba nomata 'sensitiva',
fantasia, dalla finezza della mente. leopardi, i-21: questo patetico è quello che
il 'te deum', la 'mascherata'. leopardi, iii-270: oramai credo che tutto sia
farle male in vece di bene ». leopardi, 668: durando il cuor mio
, che intuisce le cose possibili. leopardi, 4-21: immenso / tra fortuna e
basterebbe, pare, percarme l'esempio. leopardi, 22-172: ahi tu passasti, eterno
l'anima nel contento si riposa. leopardi, iii-391: scrivimi più spesso che puoi
in pascal, in mallarmé, in leopardi, che si reputa ormai come un
a'fatti ed al senso comune. leopardi, i-784: domandato il tale qualcosa al
di sparta amica od inimica i sensi. leopardi, 773: tu vanne,
altrui interpretarlo secondo la sua volontà? leopardi, iii-321: colui che disse che
e contraddizioni. -sostant. leopardi, i-680: il sentimento moderno è un
giornalisti non dànno né tolgono riputazioni. leopardi, 40-29: di mille mali /
rirli, sentenziarli a perpetua servitù. leopardi, 33-40: tropne,...
e di vizi e gridano alla distruzione. leopardi, 1043: teofrasto nel libro della
oltre, sentenziarono a proprio favore. leopardi, iii-166: di questo miofatto, se
conoscitori andranno a rilento a sentenziare. leopardi, 897: gli uomini naturalmente tardi
sm. raccolta di massime. leopardi, iii-717: condizioni essenziali sarebbero che
/ rotto da chiare e limpide riviere. leopardi, 13-5: o donna mia,
di pateticità (un amore). leopardi, iii-713: il platonismo...
emotiva (uno spettacolo naturale). leopardi, v-515: una notte serena e chiara
-sostant. sentimentalità; sentimentalismo. leopardi, i-186: la malinconia, il sentimentale
le faccende a'sentimenti del corpo. leopardi, 965: l'uccello vince di gran
in pascal, in mallarmé, in leopardi. pasolini, 9-58: lo schema.
un caro e profondo sentimento d'amicizia. leopardi, iii-5: se ella non conobbe
cuore in qualche genere di letteratura. leopardi, iii-1017: veramente il sentimento è
una figlia che ha sentimenti onesti. leopardi, i-680: il sentimento moderno è un
sonavagli come tuono d'infiniti guai. leopardi, iii-76: non mi fa meno
di quel che il senton le donne. leopardi, 21-27: mirava il ciel sereno
sono novellamente pervenute a maggior maturità. leopardi, 5-43: tempo forse verrà..
... maqualche sentore ne traspirò. leopardi, v-223: egli è chiaroche il fanciullo
ii-6-67: è uno che aveva studiato il leopardi, e avea qualche sentore della classica
regno / brutta cosa è tesser re. leopardi, 13-1: dolce e chiara è
non senza pericolo di assassini. leopardi, 1-101: né le spose vi foro
prese singolarmente dalla lingua francese. leopardi, 26- 84: sola discolpa
legato da un rapporto di dipendenza. leopardi, iii-1005: l'affetto che già da
tenera rimembranza della nostra conoscenza. p leopardi, 29: vicinissimo ad unirmi
espressione separato dal mondo). leopardi, iii-458: io vivo in un luogo
tosto che tutte in uno contenersi. leopardi, iii-632: è certo che, anche
dritto di proprietà divien sommo ed inviolabile. leopardi, i-167: le patrie si son
sepolcralpensiero / che morte spira e duol. leopardi, i-159: quella medesima morte prodotta
tutte cose tobblio nella sua notte. leopardi, iii-397: venerdì 15 febbraio 1823 fui
pellegrinaggio andò al sepolcro. si- leopardi, iii-281: quanto a me, s'
, lieto a quello / tossa commetta. leopardi, iii-927: condannato per mancanza di
: non essere più amato. leopardi, 29-79: io te non amai,
è figurata l'immagine del sepulto. leopardi, 3-27: veggiam che tanto e
il popolo segolto ancora nelle tenebre. leopardi, 4-104: così l'eterna toma
mal che uom qualche tempo ne guarisce? leopardi, 33-68: vedova è [la
parma son venuto qua per un poco. leopardi, iii-316: convien porre per base
« spettatore » il suo [di leopardi] saggio sull'odissea... i
tutti, e sovranamente da lui? leopardi, iii-214: ella lasciava per tanti anni
e degli amatori i manoscritti di giacomo leopardi. -scorporare il nucleo narrativo di
-eliminare un comportamento dall'uso. leopardi, 1043: per questi ragionamenti alcuno conchiuderà
ordinare per la stampa i manoscritti di giacomo leopardi già sequestrati presso il monte della misericordia
di simeone, e morirò consolato. leopardi, xi-45: tu solingo augellin venuto
corruzione e decadenza di una nazione. leopardi, 2-102: vide la patria tua l'
era di desinare verso la sera. leopardi, 8-79: quale, o figlio /
benissimo delle nostre serate di bologna. leopardi, iii-989: questo sospetto mi dispiace,
serbano in sen di mille eroi. leopardi, 3-12: i polverosi chiostri / serbaro
più sonoro. -tributare. leopardi, 2-61: oh quante / lacrime al
ben composto disegno dei capitani britannici. leopardi, 20-123: so che natura è sorda
me a quell'ese- crando attentato. leopardi, 30-104: come, ahi come,
dovi a serbarmi la vostra preziosa amicizia. leopardi, stasio, 1-i-102: serbami
quelle che abbiamo imparato a quel tempo. leopardi, 15- 13: vivi,
sepolta / nel segretodel cor la serberai. leopardi, iii-57: quel non avere un
giustizia o la carità esige- rebbono. leopardi, i-125: sarà sempre impossibile di rivolger
lungo (il silenzio). p leopardi, in: sarai forse giunta a non
cielo! che notte splendida e quieta! leopardi, iii-859: sono quasi cinquanta giorni
: / il ciel torna sereno. leopardi, 21-23: mirava il ciel sereno,
contrade d'italia: tepida e serenissima. leopardi, 25-46: garzoncello scherzoso, /
il paese ne veniva in estrema sterilità. leopardi, 11-29: odi per lo sereno
l'afflisse / velenosa una serpe. leopardi, 34-22: questi campicosparsi / di ceneri
sconforto, che serpeggia negli scritti difoscolo e leopardi, è ancora un'espressione di forza,
natio / delirar di battaglie. leopardi, 10-29: oh come soa
la mente induca / lieta stupidità. leopardi, 294: « bella italia, bel
pur essendo sgradevole il soggiorno. leopardi, iii-164: quel grido è penetrato ancora
-chiusura delle palpebre. m. leopardi, i-100: la non ci erano aprimenti
di me mi serra il core. leopardi, 10-62: amarissima allor la ricordanza
», / e serrossele la gola. leopardi, ninconia di questo serrare delle borse.
domi; io vendicarlo / procurerò. leopardi, 5-56: alla patria mestici di una
ottenerne in moglie la figlia rachele. leopardi, 8-85: amor ti punse [giacobbe
crine e con le fiamme un volto. leopardi, 29-88: cupido tiseguii finch'ella visse
da lui la trovò inviolabilmente servata. leopardi, 220: or servate promesse ed
la lingua, la letteratura). leopardi, 288: in lingua...
in che il boccaccio l'adoperò. leopardi, iii-94: veramente è un bel vezzo
servigio della causa il liberar affatto roano leopardi, 36-9: quando fanciullo io venni
attendere a'servigi necessari della vita. leopardi, v-113: l'essere lungamente occupato
che nato appena intisichisce e muore. leopardi, iii-49: è manifesto che l'
primi non citano alcuna tradizione rispettabile. leopardi, i-42: nelle canzoni [il
senza abiezione il carcere e l'esiglio. leopardi, iii-14: ho cercato di servire
un gusto... raffinato. leopardi, iii-112: vedete...,
, per meglio servirsi di lui. leopardi, iii-127: potrò vivere, bensì trascinando
a chi del ben servirpremio aver crede. leopardi, 29-104: cadde l'incanto, /
di provederli d'un diffensore ». leopardi, iii-512: quanto al « giornale
e dei servi della gleba. leopardi, 8-55: ozio le soglie / scellerate
servo di pannoper le livree della servitù. leopardi, iii-824: io qui in pisano.
: questa canzone, acciò che m. leopardi, i-290: - nei governi assoluti ognuno
e liberato è il cui da'serviziali. leopardi, iii- 644: ricci vi
ho messi molti esempli di 'alena'. leopardi, 1-68: è cosa evidente che in
volgo disperso che nome non ha. leopardi, 22-19: sotto al patrio tetto
fa dei servi, non dei cittadini. leopardi, 32-91: cibo de'forti /
che i panegirici del loro signore. leopardi, 6-88: tu su l'alpe l'
il pensiero, l'intelletto). leopardi, 34-72: libertà vai sognando, e
modello, in partic. letterario. leopardi, iii-267: eziandio nelle lettere siamo fatti
lasciare intatta la sostanza al primogenito. leopardi, i-235: ci sono molte sventure reali
sessuali e dai cromosomi sessuali). leopardi, i-1041: gli ottentotti hanno generalmente untumore
-fornire una sistemazione soddisfacente. m. leopardi, i-122: gli ufficiali alloggiarono nelle casee
a 'ntepidir la stagione voi sarete sano. leopardi, 667: ammansato l'animo mio
cappellino] fu scelto ai seta. leopardi, 32-m: più molli / di giorno
linguaggio di un'opera letteraria. leopardi, iii-115: ho voluto anche dare un'
essere giurato settario d'alcun filosofo. leopardi, i-26: un'altra svista del breme
c'era più di sette miglia. leopardi, 25-38: questo di sette è il
, chi regni sopra i sette colli. leopardi, 5-43: tempo forse verrà rivalle
e due regali almen la settimana. leopardi, iii-384: oggi piove, come
suo grande mercatodi biade e di bestiame. leopardi, iii-487: avrò caro di ricevere
vistoso, eccessivo, mal dissimulato. leopardi, v-663: certo che gli ornamenti dello
dafne serve a poco. m. leopardi, i-234: tacete, sgualdrina
morale o di ideali. m. leopardi, 1-103: questa non si chiama libertà
, ne ricommiser le membra. m. leopardi, i-253: questa è veramente da
(un patrimonio). m. leopardi, i-92: si fece che io promettessi
un edificio. m. leopardi, i-274: -questi poveri francesi bisogna
il tirannoin atto altero, e tace. leopardi, 17-61: stette sospesa e pensierosa
cogli incanti suoi / seco ha melena. leopardi, 4-97: la romulea prole /
tutto si muta a noi dintorno. leopardi, 782: a'cenni tuoi disposte /
su un libro, ecc. leopardi, v-1049: delle analogie così incerte e
negativo o che esprime disapprovazione. leopardi, iii-215: i padri sogliono giudicare dei
la spacciano per isfebbrata del tutto. leopardi, iii-723: io sono stato combattendo
una sfera assai più grande e luminosa. leopardi, iii-350: in una piccola città
di quei globi celesti sia assolutissima. leopardi, v-362: cleomede si dif
, che si stringe ai poli. leopardi, v-1009: monsieur de la grange suppone
il duca giovan francesco gonzaga. leopardi, v-908: bartolommeo ferrari, autore di
riman più di lei vestigio in essa. leopardi, 277: la ragion perché i
un tubercolo comunicante con l'uretra. leopardi, iìu-924: i mali secondari d'infiammazione
/ per gire appresso lei e trattenerla. leopardi, iii- 264: il tedio
scacco matto a questo raziocinio. leopardi, iii-207: or dio sia benedetto poichévoi
nelle mani di un buon religioso. leopardi, i-20: questo malato è assoluta-
non sfigurare come se fossi un pitocco. leopardi, 1-375: se ti troverai in
profondo tedio, di disagio esistenziale. leopardi, iii-57: quel non avere un letterato
suscita fastidio, noia, tedio. leopardi, iii-206: dico la greca e latina
appartamento, una casa). leopardi, iii-1098: qui, dentro il gennaio
. disus. eruzione cutanea. leopardi, iii-849: spero in dio che a
come fosse nato di re. girolamo leopardi, 2-85: chi teneva il famiglio
porzioni successive di territorio. m. leopardi, i-236: è un pezzo che la
scelta colla sua barbarie. m. leopardi, i-196: io illuminai la casa mia
talvolta sfolgoravano, con vivacità repentina. leopardi, 29-54: male / al vivo sfolgorar
estetici o per la moda. leopardi, 831: ben è vero che io
scarso successo amoroso; infelicità sentimentale. leopardi, iii-260: mi par quasi impossibile che
regolato e il medico ben fortunato. leopardi, iii-302: bisogna bene ch'io
leone ne ricevè sì solenne pazzia? leopardi, 15-90: tu d'amore, o
altro alimentano che una perfida compiacenza. leopardi, 3-68: le tue dolci corde
diverse da quelle che avevano pensate. leopardi, 17-29: tu parti, e l'
-imporsi di fare qualcosa controvoglia. leopardi, iii-86: se non che fo,
nuca che l'ebbe a sfracellare. leopardi, 340: dàgli 'n sul capo via
continuo studio a sfrancesarci: manzoni, leopardi, giusti, botta, d'azeglio
vituperevole delle altissime cose di dio. leopardi, 375: ahi a me madrigna,
audacia, allo sfrenamento sovrastano. m. leopardi, i-284: perché nei paesi della
passavamo le val'adito ai forestieri. leopardi, i-1193: è certo che la più
abbreviandoli o riducendoli all'essenziale. leopardi, v-623: per esempio di bellezze immolate
qualità di sentimento buono o cattivo. leopardi, i-982: tutte le lingue moderne
-senza la ponderazione necessaria. leopardi, iii-121: mi vergogno assai d'aver
-per breve tempo, fugacemente. leopardi, iii-576: ho veduto tommasini di sfuggita
per isgagliardire il nemico, renderlo menrovinoso. leopardi, v-513: vedo la vastità e la
li sgarroni, né teologizzare. m. leopardi, i-225: qual motivo dunque ha
, e suggezione di quattro sgherri. leopardi, 755: prese egli seco..
del convento! / passalo sgobbò [leopardi], / e « canta! »
disponibile un incarico, un ufficio. leopardi, iii-414: in questo uffizio tutti i
nuovo circondato da'miei cari libri. leopardi, iii-1098: qui, dentro il gennaio
-emettere con violenza feci copiose. leopardi, 863: fu tanto il timore che
affezioni non fu ella suggetta? m. leopardi, i-186: per lo sgorgo di
e ha valore iron.). leopardi, 1046: in numidia al tempo che
un periodo di tempo). leopardi, 356: vedi 'l nefando stuol che
tua gravàr di tanto pondo. p leopardi, 70: io riguardo la toscana come
ne ringraziassi con una sgridata. p. leopardi, 72: quando sentirai il tuo
della poesia, e la origin loro. leopardi, v-501: il poeta..
-in senso concreto: atto sconveniente. leopardi, iii-123: se in questa non vedete
.. di sopra lo sguardatóre anti-vere. leopardi, 21-46: non ti molceva il core
gatto lupesco, xxxv-ii-292: vidivi quattro leopardi / e due dragoni cun rei sguardi.
senta il favor del tuo paterno impero. leopardi, iii-409: donsi il aito
tutti gli sguardi de'nostri politici. leopardi, 27-69: fin la sensi
-muovere in modo affannoso un arto. leopardi, 341: su l'anca or lo
misera, non già meno serva. leopardi, iv-25: io [la moda]
e mi si pose a canto. leopardi, 13-28: fieramente mi si stringe il
gli si può fidar ogni cosa. leopardi, i-80: un uomo che, preso
legge per i pari miei ». leopardi, iv-37: - rechi il mandato
neve e da siberiani e garrullo frangea. leopardi, 2-155: o patria nostra. ecco
le fanatiche profezie delle sibille a cristo. leopardi, v-226: tra i versi sibillini
io altronon bramo che di farmi giusto. leopardi, iii-148: manco male che le
bella fiamma che vi cresce ognora. leopardi, 1-71: io credo che le piante
assai eloquente e profondo nelle sacre scritture. leopardi, 25-5: la donzelletta vien dalla
s'accresceranno i tumulti nella lombardia. leopardi, iii-190: in somma io vi
decreto del presidente della manuscritto. leopardi, iii-481: non conosco lo stampato
a cui in caso di necessità ricorrerai. leopardi, iii-512: l'esemplare del 'teofrasto'
sicurezza di possedere unostromento di universale valutazione. leopardi, iii-26: come ella vede,
di vita buona fossimo dichiarati sicuri. leopardi, v-145: fa'ragione che la più
testi in cui è testimoniata). leopardi, iii-299: ella, a quanto mi
/ d'adomarti il bel sen. leopardi, 12-2: sempre caro mi fu
40, di 100 pagine incirca. leopardi, v-821: mentre un giorno si equipaggiavano
alzato la risposta che gli fo. leopardi, iii-525: mi prevalgo della vostra
un pensiero, ecc.). leopardi, 913: veggiamo che frutto..
ha un significato vasto e multiforme. leopardi, iii-806: saprete delle lusinghe, delle
tra di essi una stretta relazione. leopardi, iii-335: non avendo qui strabone
passo del boccaccio un'altra volta. leopardi, iii-335: la significazione di tuttoil passo
era grave il non potersi manifestare. leopardi, 959: nella più parte dei loro
-con riferimento scherz. a personificazioni. leopardi, i-167: ecco un'altra bella curiosità
? buon segno », pensa renzo. leopardi, iii-591: signore ed amico carissimo
ché a lucia farò io da mamma. leopardi, iii-360: carissimo signor padre.
voi con la violazione del secreto. leopardi, iii-575: ti puoi immaginare con
e prima e principale e architettonica facoltà. leopardi, iii-206: dico l'eloquenza greca
sottrarsi colla fuga ai padroni. m. leopardi, 1-131: tutti questi signoretti senza
illustrissima ha già delegato un giudice. leopardi, iii-81: in essa lettera la
del messia, venga o non venga? leopardi, 842: s'immaginavano [gli
cui non paresse di complessione flemmatico. leopardi, iii-433: fuor del vigore che
sbadigliare, lagnarsi del loro stomaco. leopardi, iii-634: l'olio e i
delle vie pulite fiancheggiate carducci, iii-20-72: leopardi... maneggia e libera signobartolini,
castello e un saccone mi basta. leopardi, iii-562: sono invitato a varese
arrivar da bologna a venezia. p. leopardi, 20: incominciavo a sorprendermi ed
-con riferimento alla luna personificata. leopardi, 23-2: che fai tu, luna
, chiamato da aristotele sillogismo categorico. leopardi, vi-228: il sillogismo composto è
dei sillografi: accademia letteraria ideata dal leopardi in una delle sue 'operette morali'per
i vizi del proprio tempo. leopardi, 835: l'accademia dei sillografi attendendo
pure servir di simbolo alla scienza. leopardi, v-733: la caccia delle fiere
alluda alla origine da giustino descritta. leopardi, v-749: il leone è propriamente il
simile altimmagini sognate da un febbricitante. leopardi, 29- 34: raggio divino
: intelletto, memoria e volontà. leopardi, i-78: io considero le illusioni
provvidenza e connessa al sistema delruniverso. leopardi, i-442: il piano, il sistema
sistema da tenersi per l'etichette. leopardi, iii-394: sta * poi sicuro che
parte negativa e la parte positiva. leopardi, iii-1103: la propria mia esperienza
proposito delle escursioni straordinarie del barometro. leopardi, l-o: sistema di belle arti:
a princìpi specifici e unitari. leopardi, i-30: quello che nei poeti dèe
lingua. carducci, iii-20-82: giacomo leopardi fu un gran poeta,..
'tantalo sitibondo in mezzo all'acque'. leopardi, 376: sitibondo qual cervo all'
cane sitibondo / a uno stagno limaccioso. leopardi, 7-31: il pastorei..
arte e per sito muni- tissimo. leopardi, ii-530: il sito della spagna,
e privilegiato dalla natura o dalla fortuna. leopardi, i-435: sarà sempre [un
rico della teorica lunare. leopardi, v-999: mostrò le altezze medie
slacciare vanima a qualcuno). leopardi, 340: leva 'l maglio, citrullo
scialbo e povero di espressività. leopardi, i-45: quella lingua che purché faccia
un lume minore o più lontano. leopardi, v-504: non già che le immagini
russo, bielorusso, ucraino). leopardi ii-128: riceva, sempre che vuole,
poco compatto e legato uno stile. leopardi, iii-264: l'arte di rompere il
fregi eran d'oro brunito che smagliava. leopardi, iii- 414: feci quattro volte
numero sufficiente per smaltire quattro edizioni. leopardi, iii-1027: non mandai le note degli
della felicità d'un uomo innamorato. leopardi, iii-466: per confessarvi la mia
desiderio urgente di rivedere una'persona. leopardi, iii-642: la pittura che tu rni
un sanese in casa in parigi. leopardi, iii-573: chi ti potrebbe dire quanto
. in modo intenso, appassionato. leopardi, iii-346: la saluta caramente il cugino
sua volontà -appassionatamente affezionato. leopardi, iii-117: vogliatemi bene e conservatevi al
/ e rabbia e tetra stupida tristezza. leopardi, iii-882: la mia salute è
interne di un partito soccombevano. m. leopardi, i-161: il comandante della colone
è diventato un 'demonio meridiano'. m. leopardi, 3-18: la società non sarà
matrimoniale, divorziare. m. leopardi, 2-22: secondo le regole della filosofia
prima lettera di vostra signoria illustrissima. leopardi, iii- 37: dall'ultima sua
non diede segno alcuno di smarrimento. leopardi, iii-345: ne'primi giorni dopo il
. - anche assol. p. leopardi, 20: io credo che nessuna di
la petulanza maligna di codesti teologasti! leopardi, i-221: le illusioni, per
la calunnia e n'uscirò salvo. leopardi, iii-1036: se il romanzo di manzoni
il rio natal smentisci. m. leopardi, i-64: morì nel 1806 con ilarità
praticare più un'usanza. leopardi, iii-991: ho parlato coll'odescalchi e
giammai, anzi è di ciascuno tutta. leopardi, v-463: gli altri popoli d'
lui si partono infiniti raggi di luce. leopardi, i-223: la natura è.
ragione. carducci, iii-20-79: povero leopardi! come smisuratamente più alto e migliore
io m'era, del divino michelangelobuonarroti. leopardi, 2-167: in seno al vostro smisurato
. con riferimento a un astro. leopardi, 842: in tempo di state,
gloria fu cagione d'infelicità a giacomo leopardi. moretti, iii-63: la sala dei
ne hanno concepita una smoderatissima collera. leopardi, 1-661: la eccessiva servitù produce la
di uno stato). m. leopardi, i-226: la politica aveva ancora qualche
. padre urban di smonacarsi ottenne. leopardi, 690: chiese al papa e
-disceso da un veicolo. m. leopardi, i-115: dopo le due ore di
! come mamma si fa allegra! leopardi, 662: le maniere graziose e benigne
e quasi le smorfie de'lor modelli. leopardi, v-663: certo che gli ornamenti
loro pasfiosa puttanella e un angelo. leopardi, 1076: m'avvedo bene ti
tu creda linconia. m. leopardi, i-139: nei giorni seguenti passarono alragazza
opera letteraria, lo stile). leopardi, v-621: annegati brevissimi versetti in altrettante
venose e men prossime alle vitali. leopardi, 341: gli affetta l'anca e
pervertimento di una condizione naturale. leopardi, 1061: si potrebbe anche fare un
come conseguenza del processo di civilizzazione. leopardi, i-224: non abbiamo ancora esempio,
snaturato andar via lento e tardo. leopardi, i-32: le illusioni sono in natura
2. estrosità, bizzarria. leopardi, i-1184: perché paion bruttissime le donne
un'usanza, un costume). leopardi, i-939: le cinesi si storpiano per
natura, guemiva- no le alpi. leopardi, 25-13: novellando vien del suo buon
verso solo o in poche latine parole. leopardi, i-18: accadrà molte volte che
amori, ed anche molli e snervati. leopardi, i-263: l'uomo snervato e
immortale non sono e che deliro. leopardi, 1023: ora, eccetto forse in
si spezzi ogni soave legame. m. leopardi, i-76: in pesaro sentii per
dolce rìnsier de'miei prim'anni; leopardi, 21-28: che pensieri soavi,
ci fosse vicino per aiutarci a portarlo. leopardi, v-527: ora non metterò a
... il carattere di virgilio. leopardi, v-675: frontone non lussurreggia soverchiamente
menti restarono soccombenti con generale sbaraglio. leopardi, 684: io sceglieva d'
della casa di dio. m. leopardi, i-103: si invitarono i sudditi.
generalmente grata ai popoli di francia. leopardi, 22-127: il mondo / la destra
alla povera gente che soggiornava in gerusa-femme. leopardi, iii-975: l'« antologia » è
soccorso pernon sentire la noia della solitudine. leopardi, iii-409: mio padre aggravato di
produceva il connubio o nozze solenni. leopardi, iii-550: attendendo, come ho
conforme alle clausole del sociale contratto. leopardi, iii-287: quante miserie, quante pazzie
onesto e di carattere sociale ed ingenuo. leopardi, iii-784: me la passo con
di lui, fedelmente lo consigliava. leopardi, iii-989: questo sospetto mi dispiace,
.: sette anni di sodalizio con leopardi. de pisis, 140: fu così
il risultato di un'attività). leopardi, iii-536: a me parrebbe che voi
ne stette sodo e domandò licenza. leopardi, 255: pure a futuri eccidi amaro
la lingua per lodarvi snoda. leopardi, ili-io: veri e sodi vantaggi
, mai non si fanno. m. leopardi, i-90: l'abito sodo e
nome il nostro signor marchese orsi. leopardi, 979: tornando sul sodo, io
aveva fatti e usate m. leopardi, 3-5: capperi! vi siete messo
= deriv. da sodomia. leopardi, 041: -non volevano intendere che egli
che l'umanità può soffrire. p. leopardi, 64: una vita senza speranza
i-60: quante volte si sarà soffermato il leopardi ad ascoltare quelle risse vespertine. d'
di riposarsi nella fresca grotta. p. leopardi, 63: dimmi un poco che
. degli oltraggi sofferti. m. leopardi, i-166: quella dimora era meno
folle cor soffiare orgoglio. m. leopardi, i-251: se si perde il tempo
. disus. soffitta. m. leopardi, i-220: quando sono arrivata ognuno desidera
ogni lume primitivo della ragion naturale. leopardi, iii-398: vicino al sepolcro del
di esprimersi liberamente. m. leopardi, i-75: incatenato, compresso, indispettito
molestata da dolore, benché soffrìbile. leopardi, iii-543: ieri avemmo gran pioggia e
minuto se dovesse darmi la preferenza. leopardi, 17-107: fin la vecchiezza,
stanze / soffri ch'io riconducati. leopardi, 1-50: i tremebondi lumi / piegar
sardelle e al formaggio de'catari. leopardi, v-473: tutto sta...
i campioni più celebri dell'arte sofistica. leopardi, iii-99: m'è anche paruto
un periodo di tempo). leopardi, i-284: aggiungete che il..
-molto scrupoloso in fatto di lingua. leopardi, iii-463: la punteggiatura (nella quale
/ dai tuoi mistici oscuri sofistumi. leopardi, 1-88: un libro ironico e
deposito delle mercanzie soggette a contumacia. leopardi, iii-405: non so a quali esami
/ vive alle proprie infermità soggetta. p leopardi, 130: sento dalla cara tua
la semplicità dei più deboli. m. leopardi, i-75: la morte...
giovancarlo, chiese alfine: « ma leopardi è buono, buono? » -ambito
poco interessante e sia anche mal scelto. leopardi, iii-165: di queste canzoni,
soggiaceno alla pontifica autoritaae. m. leopardi, i-230: i diritti dei prìncipi
; / amo l'anima bella. leopardi, 918: a questa varietà ed inconstanza
funzionale rispetto alla propria ispirazione. leopardi, i-224: ripetono tuttogiomo i francesi che
soggiorno io trassi il piede. p leopardi, 62: anche nel clima delizioso di
soggiorno tranquillo e perpetuo di sposa. leopardi, iii-526: tanta è la mia noia
notizia intorno ad alcuni suoi servitori. leopardi, 1038: laddove le soprascritte parole
detta soglia liscia quella vecchiaia. leopardi, 11-52: a me, se di
un'attrattiva che dominasse le volontà. leopardi, i-32: un popolo oltremodo illuminato
dormir, dormir? forse sognare. leopardi, iii-645: io non sogno di te
, un sogno, un prestigio. leopardi, iii-385: non ti ripeterò che la
n'ebbe in risposta ch'eran sogni. leopardi, i-172: era un sogno di
in bocca non vuol più venir e. leopardi, iii-9: il commercio co'dotti
un ventaglio per difendersi dal sole. leopardi, iii-414: dopo una giornataintiera di sudore
sanno. carducci, iii-20-112: il leopardi, quando gli corre o gli toma opportuno
, mettere al mondo, generare. leopardi, 1-86: per amor di costei ch'
solenni con ogni sorta di solennità. leopardi, 13-17: questo dì fu solenne:
molte pitture di sua mano solennissime. leopardi, iii-110: impratichitomi bene del
, / infin ch'avrete vita. leopardi, i-104: queste parole sono una solennissima
la 'dupla'perché si prestasse l'evizione. leopardi, iii- 437: ti mando particolo
memorabil pace nella città di costanza. p leopardi, 138: penso che oggi solennizzerete
sogliono queste donne di razza egizziana. leopardi, 25-5: la donzelletta vien dalla
per lo avvenire niuno il contradicesse. leopardi, i-63: erano i greci e latini
, i quadrelli, le solette. leopardi, iii-985: io ho un pressantissimo bisogno
e conobbi esser giudaica. m. leopardi, i-126: un commesso del comune
tenuissimi fiocchetti biancastri di essa sostanza. leopardi, vi-121: i fluidi aeriformi della
d'un pieno e solido esame. leopardi, 821: niuna cosa apparirà maggiormente
dettare, scambiare, rifare, stornare. leopardi, i-63: la 'satire'e l'
. con veloci piante / venia calcando. leopardi, 375: sempre adorata mia
campi lavorati per li quali combattessero. leopardi, 6-90: sotto barbaro piede /
nidi delle tortorelle solinghe que'girafalchi impudenti. leopardi, 11-45: tu, solingo augellin
, si stava solitariamente in ida. leopardi, iii-90: vi descriveva la mia
morto padrone, solitario e malinconico. leopardi, 11-2: d'in su la vetta
: titolo del componimento poetico di giacomo leopardi (1798-1837), quasi certamente scritto
ispira palesemente al modello leopardiano. leopardi, 11-tit:. il passero solitario.
coltivate e sparse di piccole città. leopardi, 375: sempre adorata mia solinga
dice da qualche medico psicologo che se leopardi fosse vissuto oggi ed avesse sottoposta la sua
immaginazione vagheggia con una certa compiacenza: leopardi e venezia. = voce dotta
ingegno e dalle circostanze de'miei tempi. leopardi, iii- 1109: né avrei punto
varietà delle tre parti del componimento. leopardi, i-7: adesso l'arte è venuta
ardore ben più vivo e più spontaneo. leopardi, la salma ieri invece di domenica
dir efficace! che rime spontanee! leopardi, i-7: adesso l'arte è venuta
originali in un componimento letterario. leopardi, i-288: il traduttore per natura sua
, inficiando notevolmente il valore. leopardi, i-34: è difficile trovar canzone [
dito questa sporcizia). m. leopardi, i-218: « cos'è quella sporcizia
non l'avesse conosciuta carnalmente. p. leopardi, 73: dicendomi che delle tue
, voi avete a risolvere. p. leopardi, 45: intanto dimmi un poco
ancora i segni d'un'antica agiatezza. leopardi, 189: smarriti ancora, e
con spranghe di ferro. gigan-miei vestimenti. leopardi, 341: qua, cné già 'l
, dove ne sia facile la intelligenza. leopardi, iii-531: una critica superficiale sarà
ii-13-78: chiuso in sé e solo [leopardi], malaticcio, malinconico, spregiato
scrupoli o di riguardi; spregiudicatezza. leopardi, i-1096: tutto lo spregiudizio, tutto
e di non sprezzare la propria vita. leopardi, 757: da noi scacciar
del modo greco o del romano. leopardi, 22-42: qui di pietà mi spoglio
l'idea della superiorità e della potenza. leopardi, i-77: anche la stessa negligenza
non disdicesi una certa sprezzatura animata. leopardi, iii-169: questi ultimi giorni ho
vi suggerirà de sanctis, i-266: nel leopardi il dolore operò come le passioni in
2. spruzzato di sangue. leopardi, 355: sprizzato era di sangue,
ciascun ragiona / de'rischi che passò. leopardi, 2-30: amor d'italia,
se quelle ne avessero avuto bisogno. leopardi, 23-119: io pur seggo sovra l'
, a dir vero, troppo sproporzionato. leopardi, iii- 167: userò quella
politico diversamente orga- nizato. m. leopardi, i-245: la costituzione, lasciando al
tra il grano e il bisogno. leopardi, iii-245: per quello che appartiene
conforme pare presente- mente, proporzionatissima. leopardi, i-io: cagioni dei difetti nelle
spropositi indegni d'uomo di lettere. leopardi, hi-120: in recanati non andando
danaro, di libri e d'amici. leopardi, iii-452: questa mia patria,
ricorda in questo momento di me. leopardi, 9-2: tu che spunti / fra
'silvia'sono le cose più belle del leopardi spuntate sotto il cielo toscano.
. ingiuriare, schernire, vilipendere. leopardi, 1080: a che ti ha giovato
. oltraggiato, vilipeso, deriso. leopardi, iii-322: io sto qui, deriso
degno di ogni biasimo. leopardi, iii-189: state saldo in attribuir la
fede è attaccata qui collo sputo. leopardi, i-26: il tutto sta se l'
/ viperei crini de le ultnci dee. leopardi, i-99: il gran giudizio e
fatai sulla mia casa? m. leopardi, i-62: ricordo pure un certo squallore
mincio ed il po sdegnan la sponda- leopardi, v-815: il velo azzurrino dei
. in ogni banda si trova. leopardi, 1057: di cesare in quanto