. pascoli, i-104: egli [giacomo leopardi] è un precursore: egli dopo
risvegliata nel tristo sogno precursore della malattia. leopardi, i-1334: questo letargo precursore.
passioni e agli errori della mia fantasia? leopardi, 850: tutte le anime degli
in francia, orrendamente la sconvolse. leopardi, i-59: moltissimi anzi quasi tutto
riordinare la chiesa. p. leopardi, 39: vi sono certe anime predestinate
della nera che voleva provarsi d'ammansare. leopardi, i-n: provatevi a respirare artificialmente
/ dite imeneo felice. p. leopardi, 60: io ho tremato per te
lo più da negligenza e sordidezza. leopardi, i-271: anche il letargo proveniente
vediamo di non poter agire quanto vorremmo. leopardi, i-609: si potrebbe dire che
figlio ucciso / ti dèe qua dentro. leopardi, n-21: e te ger- man
di oggetti di privata e pubblica utilità. leopardi, iii-26: quanto al bellini,
provincia di trapani). mandagli quel leopardi, ché l'avrà molto caro. ferd
. -ambito di applicazione. leopardi, i-45: l'immaginazione...
, di ariosto e tasso, di leopardi e, fra tanti altri, di verga
-invitare insistentemente o pressantemente. leopardi, iii-170: standomi a cuore infinitamente di
e a genti di grande afare. leopardi, 4-12: di forti esempi / al
-concessione di un incarico. leopardi, iii-449: il cardinale mi fece proporre
fomite e più riccamente provedute dell'uomo. leopardi, i-360: allora incominciò [nell'
aveva loro mandato denari all'uopo. leopardi, v-9: hawi, cosa strana a
numero prefisso di cavalleria, lo eseguissero. leopardi, 243: trovar qualche via,
onorario al medico, all'avvocato. leopardi, iii-281: quanto a me, s'
difendere quelle loro poche ultime provvisioni. leopardi, 994: il cammino, se
successore era di com fermarle provvisoriamente. leopardi, iii-579: venuto qua da parecchi
spesso il mutar parere è da prudente. leopardi, iii-21q: bisogna ben che mio
prudore della medesima scabbia paragonò. m. leopardi, 4-68: mettiamo che un uomo
/ tutto pruine il suolo! leopardi, 7-9: la diurna luce / novo
ancor voi prurir gli occhi? leopardi, i-51: vedi se il fornellini o
uomo e delle potenze di essa. leopardi, i-829: gran parte, e
uno stile, ecc.). leopardi, i-23: questo grand'ideale dei tempi
, studioso di psicologia. leopardi, i-80: spesso ho notato negli scritti
buon psicologo, grande psicologo). leopardi, i-238: che si dirà di quei
qualunque in tutte le città d'italia. leopardi, iii- 1115: credo che l'
io non credo che quelle poesie del leopardi possano essere stampate altro che cronologicamente.
3. rinomanza, notorietà. leopardi, iii-514: non avendo letto quell'articolo
-diffuso con la stampa, edito. leopardi, iii-23: l'articolo sopra il bellini
ad arricchirsi del publico. m. leopardi, 3-14: il principe...
sempre, per impiegarli a sproposito. leopardi, 867: s'informano [i giudici
per via del contatto e della pratica. leopardi, iii-308: qui tutti gli uomini
anzi puerile, l'andarle pescando. leopardi, i-165: anche sommi scrittori cadevano
pirronisti, si ascolti sesto empirico. leopardi, v-16: in buona coscienza io
-grado primitivo di sviluppo dell'umanità. leopardi, i-23: l'uomo (preso in
genti appresta catene e lutto a'suoi. leopardi, 1-51: a che pugna in
colle pugna e gira a tondo. leopardi, 827: mi dispiace ch'io non
rispetto alle dimensioni dell'universo. leopardi, 989: io [il sole]
. rar. pulcinelléssa. m. leopardi, 1-131: se madonna pulcinellessa mia madre
aperta le vostre pulcinellate. m. leopardi, 1-131: se madonna pulcinellessa mia
carducci, iii-20-64: più particolarmente il leopardi avvertiva il pulimento ricevuto negli anni suoi
stampati la maggior parte in lione. leopardi, iii-493: sono contentissimo della stampa,
tra un verso e l'altro. leopardi, iii-663: essendomi infinitamente a cuore il
dall'abitudine (lo sguardo). leopardi, 1-8: non avea [l'ariosto
'panegirico 'è copiato e pulito. leopardi, iii-113: è qui un mio
provochi / così le sue vendette. leopardi, 8-82: o figlio / della saggia
dritti incogniti / del cupido marito. leopardi, 821: in questa disperazione e
le selve / coi campi degli eserciti. leopardi, 2-15: volgiti e ti vergogna
/ il molle corpo a ricoprir dannato. leopardi, 805: i biondi favi cerei
anche 1 figliuoli altrui che delinquessero. leopardi, iii-40: per prima cosa
dalla lor cattiva e irregolar puntatura. leopardi, iii-264: per una mia curiosità vorrei
che il rigoli non intese iota. leopardi, iii-151: in modo particolarissimo ardisco
si trovano troppo spesso nelle lettere del leopardi e che, per dire il vero
qualche punto di vista bello. p. leopardi, 151: immagina quanto devo penare
: impunità per tutti i mascalzoni. leopardi, i-1456: il punto d'onore
/ sogni da che qua venni! leopardi, 1-125: la vostra tomba è un'
e le sorte. -da'qua. leopardi, 1-37: nessun pugna per te?
grande impazienza di sortire di qua. leopardi, 75: che dolci sogni mi
o che sono loro attribuiti. leopardi, v-586: opinioni certo non conformi all'
, ch'è già presso al termine. leopardi, iii-52: nel quaderno 59 dello
ragioni tanto buone che mi son quadrate. leopardi, iii-73: questa ragione a me
effetto della forza attrattiva della luna. leopardi, v-999: esaminò [giuseppe toaldo]
adoprar, compassi e squadri. m. leopardi, 4-61: se non ci fossero
stendeva nel lungo quanto nel largo. leopardi, 612: poi ch'assodata fu la
. -in espressioni comparative. leopardi, v-413: ercole, svegliatosi e strofinandosi
mondo / le belle dive citerea concesse? leopardi, 26-70: a quello onde tu
ignoranza, superbia e di follia. leopardi, 21-30: che pensieri soavi, /
peste che fossero chiamati a curare. leopardi, i-655: quanto più qualsivoglia imitazione
si provò per utile in un'altra. leopardi, iii-603: il medico ed altri
che richiedeva la qualità del tempo. leopardi, i-58: 1 costumi presenti non solo
pel quale perdé la qualità pelasgica. leopardi, i-104: una delle cagioni del
me le viscere di bile tumide. leopardi, v-33: naturalmente l'animale odia
preda ovvero / di qualsivoglia augel. leopardi, i-655: quanto più qualsivoglia imitazione trapassa
qualsivoglia termine, ricorra ad essa. leopardi, iii-307: qui tutti gli uomini
feudataria, concedergli ad altre persone. leopardi, iii-140: potrei ricordarvi le promesse
parte della sovrana autorità. p. leopardi, 93: non mi curo affatto
uomini intendentissimi non hanno punto badato. leopardi, iii-886: io sono sempre incapace
danaro gberato dalle carceri attilio. leopardi, iii-565: ha in trie
, allegrezza di mente. p. leopardi, 79: non puoi credere quanta pena
, invece di prendere, resti preso! leopardi, -io: non sai né
bollita sopra larga dose di magnesia aerata. leopardi, 18- 24: fra cotanto
longitudini tanto in mare quanto in terra. leopardi, iii-739: io più ragionevolmente posso
io ti gastigherò, can traditore. leopardi, 830: via, per l'amore
sia quell'uomo che è ». leopardi, iii-558: io sto bene, quantunque
ho sempre riscosso improperi e villanie. leopardi, i-36: il poeta fervido, quantunque
assai lungo; attesa prolungata. leopardi, iii-83: non ho ricevuto il '
, fuor di luogo, assurdo. leopardi, iii-307: proporre la compra di un
più, eccetto il tempo di malattia. leopardi, iii-636: ti mando un piccolissimo
non è nata alla libertà '. leopardi, iii-791: non le dico questo perché
-senza quartiere: accanitamente, implacabilmente. leopardi, iii-321: tutti noi combattiamo l'uno
abbia egli dimandato quartiere. p. leopardi, 126: affogato dai suoi debiti e
che si tratta di questo avvenimento. leopardi, iii-óoo: profittando della licenza ch'
tanto che mi trovo esausto di danaro. leopardi, iii-1134: ella non creda che
volesse far vendetta della morte di mizio. leopardi, iii- 18: conviene emendare
contro. tommaseo, clx-i-109: il leopardi m'ha scaricato addosso certi suoi sciolti,
, elle ne rideranno di più. girolamo leopardi, 2- 47: s'al buio
, ve ne dirò quattro. girolamo leopardi, 12: ne direi quelle quattro,
artistica o letteraria di tale secolo. leopardi, i-4: il trecento fu il principio
un prezzo basso). girolamo leopardi, 2-78: l'uova, cibo da
che dovesse esser quello di trezzo. leopardi, 22-21: che dolci sogni mi
, dico) di quel tempo. leopardi, 22-134: qual mortale ignaro / di
mi paiono un po'matti coloro ». leopardi, 25-22: or la squilla dà
grido sciamò: -misericordia! aiuto! leopardi, 21-2: silvia, rimembri ancora
poi secco non è più quella. leopardi, 1-27: chi di te parla o
cui sì grand'acume si distingue. leopardi, 25-14: ai dì della festa
era '. mazzini, 28-138: il leopardi della « gazzetta italiana » non è
e de'servi che ognor stridono. leopardi, 20-9: quante querele e lacrime /
le querele di quelle prefiche ammorbate. leopardi, 15-74: non far querele /
troppo agitata creava capogiri e nausee. leopardi, 812: gli uomini si querelavano principalmente
giovinetto mi querelava indiscretamente degli uomini. leopardi, lxl-176: ella, quando la
quando e come la cosa sarebbe finita. leopardi, v-14q: abbi per sapienti non
della mosella. -polemizzare. leopardi, v-591: potrà ancora [l'italia
molta accortezza rispose, la congedò. leopardi, 870: poiché siamo in sulle favole
o molto importanti. leopardi, i-5: tragedia, commedia, satira
volgere l'intenzione del suo operare. leopardi, iii-280: come vi contraccambierò?
/ venne spesso vittorio a ispirarsi. leopardi, 11-36: io solitario in questa /
ingiù, si trovano pusillanimi e atterriti. leopardi, 12-2: sempre caro mi fu
/ a bizzeffe la grandin smisurata. leopardi, 11-27: questo giorno ch'ornai cede
dentro l'ingegno è pur misero! leopardi, 24-43: o natura cortese, /
il sugo di tutta la storia. leopardi, 11-53: a me, se di
ogni passo, la mestizia del frate. leopardi, iii-205: in questa maledetta casa
in quelle parti e rarissima in queste. leopardi, 12-10: come il vento /
la sua moglie s'alzi la gonnella? leopardi, 1- 106: come lion
in particolare, ove parlisi delle ingiuste? leopardi, 25-38: questo di sette
portatore io mando questa. p. leopardi, 61: se è vero che mi
divenuto sospettoso il mondo! ». leopardi, 1-12: questo è peggio, /
di tal colore colla fodera simile. leopardi, iii-18: piace al traduttore come al
la sua forza in lui trasferire. leopardi, vi-67: un corpo qualunque quiescente
passai quietamente il restante della notte. leopardi, i-105: la somma felicità possibile
: pagato (un debito). leopardi, iii-102: dell'affare castelnuovo ti scrissi
giusto, indulgente, amabile con tutti. leopardi, 27-41: in suo cor brama
grave sento sul cor vostra quiete. leopardi, 12-6: ma sedendo e mirando,
di uno dei canti di g. leopardi, appartenente al gruppo dei grandi idilli
la prima volta nel 1831. leopardi, 24 tit.: la quiete dopo
tutte le macole per la quiete. leopardi, 16-60: nella placida quiete /
occupazioni o impegnato in viaggi. leopardi, iii-575: vi promisi di scrivervi,
sensi e'polsi e ogni mio parlare. leopardi, 342: queta / de'
stanno in orecchi: tutto quieto. leopardi, 10-18: quel pensier che nel dì
non ti gravi passar fossato o monte. leopardi, [-541: sono stato tentatìssimo
, non sentiamo strepito d'armi. leopardi, iii-841: non potrei più viver
dell'afflitta / egra patria tremante. leopardi, 21-25: mirava il ciel sereno,
1. 'del cielo '. leopardi, v-755: riferisce clemente alessandrino che
resterebbe a dartene ancora una quindicina. leopardi, iii-426: la prevengo che,
ircano e chi dal mar vermiglio. leopardi, iii-926: quando mi scriverete,
in rima e fuor di rima indifferentemente. leopardi, i-623: l'estensione reale e
che fortificate, le tenne sempre. girolamo leopardi, 2-82: a quel mio pigional
tempo a divorar la sua rabbia. leopardi, iii-916: le mie nuove sono
persona o a un'idea. girolamo leopardi, 2-38: vedete che le donne,
sono raccapricciato al rischio della patria ». leopardi, iii- 322: io sto
x-4-69: il tuo parlar mi raccapriccia. leopardi, iii-258: in 21 anno,
2. contenere, racchiudere. leopardi, 208: ciaschedun guscio un animai raccerta
che si usa nelle palla- corde. leopardi, 827: mi dispiace ch'io non
raccolte e stampate in tre tomettini. leopardi, iii-175: del raccogliere le mie
/ d'aver tentata l'amorosa lutta. leopardi, 909: non pensare di avere
; trovare la propria tranquillità interiore. leopardi, 27-42: grave procella / presentendo in
raccoglitori di libri in padova si associ. leopardi, iii- 970: sarebbe possibile di
in verun modo andarle del pari. leopardi, iii-709: l'essere il cinonio un
questore, che dimanava il sacerdozio. leopardi, iii-159: delle profferte che mi
al valor suo aveva buonaparte raccomandate. leopardi, iii-13: la scongiuro...
-commissionare un lavoro. leopardi, iii-663: essendomi infinitamente a cuore il
lasciatemi, al sig. marino torlonia. leopardi, iii-139: mi fa maraviglia che
mia raccomanda zione. leopardi, iii-159: delle profferte che mi fate
racconciassero le strade ed i ponti. leopardi, 236: strade a racconciar la plebe
si dice che lisabetta gridò fortemente. leopardi, 669: l'amor dello studio
racconsolare gli animi afflitti de'missionari. leopardi, 824: giove, compassionando alla
tanto che '1 male talento sia passato. leopardi, i-1549: conviene che il buon
(un periodo di tempo). leopardi, 970: la sera è comparabile alla
apprenda a quella che piu gli piace. leopardi, iii-119: vi prometto che appunto
sij persona affatto diggiuna della filosofia. leopardi, iii-270: né potete immaginare quanto mi
uno dei suoi maestri può ritenersi il leopardi... questo richiamo, è superfluo
tutte le perfezioni da noi pensabili. leopardi, 32-216: il mio secolo e tuo
esso non risanava era stimato insanabile. leopardi, iii-876: una lettera di carlo che
, in un momento si racquetarono. leopardi, 295: questi e molti altri
15. ingentilirsi, dirozzarsi. leopardi, i-863: così presso i latini la
girato sul proprio asse verticale. leopardi, iii-322: il mondo è fatto al
ingannassi nel conto, raddrizzatelo voi. leopardi, i-313: l * elo- quenza
zola, di varaze, di cogoletto. leopardi, 16-88: infesto occorre / per
/ rade l'aria con tali. leopardi, 275: venian radendo l'aria intenti
di 'io 'si segna. leopardi, i-47: il gusto...
conseguenza d'una promessa d'impunità. leopardi, i-223: tolta la religione e
diamanti, / de questa unica anice. leopardi, v-349: egli [senofane]
o ai motivi opposti alla legge. leopardi, 34-153: così fatti pensieri, /
delle persone costituite in certe dignità. leopardi, 22-160: o ne- rina,
o del contenuto di un'opera. leopardi, i-1319: platone, fi principe della
altre virtù raffinato e perfetto. girolamo leopardi, 2-11: so dir ch'i'avrei
/ ed ha sposata una bella ragazza. leopardi, iii-699: il maggior partito di
infanzia o della fanciullezza. p. leopardi, 64: io non sapevo nulla della
istupidisce, diviene inetto per l'avvenire. leopardi, iii- 12: allora io
stavano in chiasso facendo alle murelle. leopardi, 747: un ragazzuol, che senza
d'indipendenza alla infelice lor patria. leopardi, iii-153: quanto a noi due
e stortosi, / si rizzò. leopardi, 711: ei vibra il ferro:
chi meno, tutti vilmente raggiratori. leopardi, i-1370: le donne sono ordinariamente
regolarità fisiologica (l'appetito). leopardi, 667: ammansato l'animo mio e
mano ausiliare del caso o della necessità. leopardi, i-462: orsù, ragguagliamo le
-simile, aderente a un modello. leopardi, 1039: teofrasto non seguitò dicendo che
scuola. -motto, sentenza. leopardi, 929: filippo ottonieri, del quale
morte pretendo, o turandotte in sposa. leopardi, 21-48: non ti molceva il
indefessa pratica, maestra di tutto. leopardi, 13-39: or dov'è il suono
presente età, parlavano sempre dell'avvenire. leopardi, 264: fattoi sedere, anch'
donnesco. -esempio. girolamo leopardi, 2-54: se pur un sogno ti
della ragione degenera in cieca superstizione. leopardi, i-19: la ragione è nemica
astratte e subordinate dell'ordine dell'universo. leopardi, i-1266: la ragione gramaticale che
e della buona voglia de'commensali. leopardi, i-102: io credo che la
nervi ed all'affezione ipocondriaca che il leopardi attribuiva allo « studio matto e disperatissimo
, delle proprie azioni. m. leopardi, 4-99: finché le influenze della materia
. -in un ossimoro. leopardi, iii-247: a ogni modo è formalmente
aprile, crederò ragionevole di partirmi. leopardi, iii-120: io credo che cogli
o regolato dalla ragione; razionale. leopardi, i-25: par che [breme]
fare un chiusino da colombi malvolentieri. leopardi, iii-617: prima di quel tempo
-fievole (la voce). leopardi, 831: se mi vai borbottando tra
sentimento o stato d'animo. leopardi, iii-832: alla mazzagalli fate le mie
spero seguita a quest'ora. p. leopardi, 21: se avete occasione di
arno mi rallegri alquanto. p. leopardi, 46: il carnevale ti ralleerà,
che voi mi avete talor conceduto. leopardi, 24-8: ogni cor si rallegra,
rallentarvi in presidio di tanta importanza. leopardi, ifl-70: la stretta necessità d'
portati dei ramaiuoli da minestrare. girolamo leopardi, 2-35: mi getterei di sella,
non ve n'aveva mai fatti! leopardi, 231: la sua schiatta /
panni nel 'distinto raporto '. leopardi, iii-8: un uomo affatto sconosciuto
prostrato parlando con le mie speranze. leopardi, 33-8: mille vaghi aspetti /
o meno l'autorità assoluta. leopardi, i-io: diversi rami della imitazione
/ d'un ramuscèllo di feral cipresso? leopardi, 39- 10: i ramuscelli ivan
/ di lauri un compro ramoscel. leopardi, 860: dovendosi fare il premio
-figur. agitarsi, muoversi. leopardi, v-989: oh il gran potere della
chielli, se li stringono addosso. leopardi, 341: lo spenzola [il
ciascun ospite. -assol. leopardi, v-102: ricordati che colui che rampogna
so- vr'esse..., leopardi che insuperbì di quella ragione alla quale
strideva nelle aride fessure del campo. leopardi, 22-13: tacito, seduto in
rane: titolo dato da g. leopardi alla traduzione della 'batracomiomachia ',
battaglia vostra e de le rane. leopardi, 493-tu.: guerra dei topi e
-sostant. mancanza di attualità. leopardi, iii-478: aspetterò le notizie importanti che
saputelli? beata goffaggine e rancidume! leopardi, iii-475: i libri che si
/ il mantello vorrei di liombruno. leopardi, 10-55: orbo rimaso allor, mi
restio a confrontarsi con gli altri. leopardi, i-100: come l'allegrezza ci porta
e vi sono anche delle ranocchie. leopardi, 187: poi che da'granchi
sm. rana piccola, giovane. leopardi, 192: né rubatoccni chiameria la madre
lui segnato nell'aria illuminato apparire. leopardi, i-118: l'illusione che ho detto
antichi ravvolge affetti e pensieri profondi. leopardi, i-469: lascio quanto le circollocuzioni
, da chi lo guida). leopardi, i-9: come il cocchiere fa,
evidenza determinati valori morali e culturali. leopardi, 3-60: oh tempi, oh tempi
di un biancore che vi rapisce. leopardi, i-22: ed ecco ottenuto dagli antichi
è falso... che [il leopardi] fosse rapito dal colera, essendo
intendo di farvi rappacificare con l'umanità. leopardi, i- 87: disse la
altro che decoro l'amicizia di lui. leopardi, iii-508: dimmi a questo proposito
cagione d'un saldo ricongiugni- mento. leopardi, 279: dell'uscir di là nessun
ogni gran cosa ne'petti giovanili. leopardi, v-21: molti sforzarsi in principio di
. assumere dimensioni ridotte; rimpicciolire. leopardi, 557: sapete bene che le lettere
un'immagine, un oggetto esterno. leopardi, iii-350: in una piccola città ci
a rinvenirlo converrà ch'io meni. leopardi, 884: io sono stato arso dal
vita vorrà esserne mio tacito testimonio. leopardi, iii-372: siete pur memore delle
per rappresentar il corso degli astri. leopardi, v- 765: un bonzo
relazioni sociali in genere. p. leopardi, 117: varie circostanze,..
stavano lodando e glorificando il signore. leopardi, 876: ho notizia di uno che
che non fossero i supremi rappresentatoli giacomo leopardi e pietro giordani chiamati gli ultimi degli
, 7-95: c'è un saggio di leopardi che mostra come in italia si sia
danaro e di mezzi di guadagnarlo. leopardi, iii-201: ora in tanta rarità
rechi. bacchelli, 2-xxv-174: il leopardi... adopera tali parole o per
forma difficile, ricercata o desueta. leopardi, v-667: leggendo, non ci possono
l'orazion cu claudio in senato. leopardi, iii-975: desidero ch'ella non si
dei boschi rendendoli spesso sacri ai numi. leopardi, iii- 58: quando io
4 grazia di poeta locale '. 4 leopardi l'avrebbe detta immaginazione profonda fervida e
« usate prudenza e rassegnatevi ». leopardi, i-161: quasi ti rassegni riposatamente a
esser la misura del nostro giudizio. leopardi, iii-666: mi ricordo che montai nel
disagio al quale ci si rassegna. leopardi, i-106: il dolor loro era disperato
quartiere cammarota; quivi mi ritrassi con leopardi... appena si fu un
-maturarsi, farsi adulto. leopardi, iii-207: nell'età che le complessioni
po'», fra sé dicea. leopardi, iii-296: io rassomiglio a chi si
e fatto tutto quello che faranno. leopardi, 234: ratto uno stuol di
le offerte e gli rattien la figlia. leopardi, iii-253: lo stadio da correre
/ scendi ratto quaggiù sulì'auree penne. leopardi, 26-16: ratto d'intorno intorno
fugace (un sentimento). leopardi, 41-17: stolto è chi non vede
dal vostro foscolo vi riesce sempre cara. leopardi, iii-859: sempre più mi accuso
/ previen, le punisce altri. leopardi, 839: se pure non fossero
era ravveduta, s'era accusata. leopardi, iii-793: ho patito un poco di
per la esistenza dell'uomo sociale. leopardi, i-115: da questo venia che
-riallacciare (un indumento). leopardi, 340: su, cionno, rawilluppati
riposo / già concedono ai morti. leopardi, 241: i topi o ravvisti o
neve e se ne trova bene. leopardi, iii-259: io mi getto e mi
conosciamo direttamente per via di percezione. leopardi, 952: uno sciocco...
il luogo della sua giustissima raziocinazione. leopardi, vi-222: le idee innate finalmente
dall'antichità chiamata razza di japet. leopardi, v-41: nel secolo presente i
mi lascia più al buio che prima? leopardi, iii-826: con questa razza di
lo poteva né tenere né mantenere. leopardi, 339: il manzo a dimenarsi
sei che coronata polve. m. leopardi, 1-115: il re è il padre
della superstizione e dei fantasmi religiosi. leopardi, i-9: la maraviglia...
una maggiore intensità alle più reali. leopardi, iii-5: se ella non conobbe
idee monarchiche (un'opera). leopardi, iii-947: non avendo fogli francesi né
la morte congiunti non idealmente, come leopardi li sentì, ma realisticamente, crudamente
vera ed intrinseca imperfezione della storia. leopardi, i-489: la società manca affatto
la verità morale è un'azione buona. leopardi, i-489: la società manca affatto
grande abbondanza e dispendio di mezzi. leopardi, i-20: i suoi parenti per alimentarlo
quindi la realtà del suo potere. leopardi, iii-272: se la felicità vera
macerata (con particolare riferimento a giacomo leopardi); che ne è originario,
proviene. -anche sostant. leopardi, iii-56: io non sono certo una
recineto condito '. p. leopardi, 119: una famiglia di giovani signori
a recanati (in territorio). leopardi, iii-315: al vostro caro e pietoso
, mi vaglio del mio corriere. leopardi, iii-184: ma dall'altra sua dei
perché recherò meco il mio libretto. leopardi, 25-3: la donzella vien dalla campagna
, alle narici un odore. leopardi, 22-50: viene il vento recando il
onon / de'tuoi regali amplessi? leopardi, 993: se ella troverà qualcuno di
overo alcuna notizia ci rechi. leopardi, iii-175: in questo punto ho da
sono alla metà dell'7 asinaria '. leopardi, 972: questo 'frammento '
un amore ad un altro recarsi. leopardi, 948: recava [filippo ottonieri
recati; egli generosamente mi perdonò. leopardi, 936: innumerabili morbi...
ha letto il primo canto nell'ateneo! leopardi, 879: la varietà delle azioni
l'amata persona a fargli piacere. leopardi, 962: eziandio sarebbe curioso a
alla sua libertà i prìncipi forestieri. leopardi, 822: il nome stesso delle
in onore: mettere in auge. leopardi, 904: di qui nasce che le
io. causato, provocato. leopardi, 1010: questo atto dell'uccidersi,
certezza fu un colpo per tutti. leopardi, i-62: la prima donna (del
: il testo che ne risulta. leopardi, iii-521: lodando molto anche questo proposito
-appena levato (la luna). leopardi, 35-19: già tutta l'aria imbruna
ciò che si è rubato. girolamo leopardi, 2-16: fanno [i cortigiani]
condizionato cioè alla reciprocità. p. leopardi, 18: oramai credo impossibile trovare
giovani la canzone da perottino recitata. leopardi, iii-688: la poesia recitata all'accademia
. che presenta le proprie esigenze. leopardi, i-102: bisogna superare tutta la forza
la mia reclusione. p. leopardi, 26: scontente, esacerbate dalla renitenza
dipendono principalmente dalla facoltà della fantasia. leopardi, iii-69: io sono andato un
altri composta era l'accademia platonica. leopardi, 220: se d'ammirar colui non
per tener te redini dello stato. leopardi, 372: roma non e più la
figli suoi voi rimanete / conforlatrici. leopardi, 13-36: ahi, per la
, redivivo augello [la fenice]. leopardi, v-435: il così detto lattanzio
delle sue dottissime elegie. p. leopardi, 108: continua a volermi bene
tuo mal non mi soffrisce il core. leopardi, vi-106: non io d'olimpo
a pena reggere la sua vita. leopardi, 23-53: perche dare al sole,
i pensieri e le operazioni loro. leopardi, 1011: perché non dèe la ragione
buon diritto. lucini, 4-158: leopardi si regge vicino a foscolo per questa
ad un lungo viaggio non reggerebbe. leopardi, iii-09: l''inno '.
inaspettata scossa che ho avuta. p. leopardi, 94: dimmi che la tua
/ sedea regina di quel golfo. leopardi, i-372: roma non è più la
di shelley, al registro delle disperazioni di leopardi. -quaderno di appunti (e,
l'hanno che i prìncipi regnanti. leopardi, iii-551: la generosa pietà del regnante
, il candor regnano in petto. leopardi, 22-157: ahi nerina! in cor
che lagrime grondi e di che sangue. leopardi, 639: avea tal sorte /
da una ragione intrinseca della cosa. leopardi, v-1025: ottaviano gentili di nobile famiglia
regola: offrire un'utile indicazione. leopardi, iii-380: vi ringrazio molto degli schiarimenti
. -fissare una determinata cifra. leopardi, iii-224: rispetto alle note 50 copie
a tutti i generi di scrivere. leopardi, i-71: la scarsezza di grazia
, né per la sontuosità del prospetto. leopardi, i-200: ci dorremmo della regolarità
che lo rese universale e costante. leopardi, i-241: l'universalità di una
le domeniche farò regolarmente le mie lezioni. leopardi, iii-716: il dare periodicamente e
-reina delle notti: la luna. leopardi, 16-75: o benigna [luna]
il papa il sovveniva di denaro. leopardi, 187: granchi a rintegrar venuti /
disattrista 1 mortali e gli nntegra. leopardi, 286: rintegrar le dome /
ch'era medico di quel duca. leopardi, iii-3: vi mando certe ba-
più al plur.). leopardi, iii-213: ella non credè che le
breve l'aspetto delle pubbliche cose. leopardi, iii-1049: se poi (che non
familiarità, affetto o amicizia. leopardi, iii-679: sono entrato con una donna
episodio narrato a mezzo dell'opera? leopardi, iii-623: schiettamente le dico che il
felicità e di una grandezza compiuta. leopardi, i-69: la religione è la sola
dar giusta causa di dispiacere all'altro. leopardi, iii-683: avrò il piacere di
de sanctis, i-282: l'anima del leopardi è profondamente religiosa, avida di un
per la pubblicazione delle carte reliquie del leopardi. il così detto 'zibaldone 'credo
ad altri in questioni d'affari. leopardi, iii-1062: dell'affare castelnuovo ti scrissi
vista a scemere / prode remote invan. leopardi, 22-13: tacito, seduto in
, mi stendeva sul pavimento e piangeva. leopardi, 11-37: io solitario in
, separato nello spazio dalla patria. leopardi, 2-150: o patria nostra. ecco
rimota dall'umanità che noi creda. leopardi, 903: i libri composti, come
e che però ci riescono oscuri? leopardi, iii-324: i tuoi concetti pellegrini
un periodo di essa). leopardi, 19-6: in che pensieri, in
rendere il voto d'una regia sposa. leopardi, 21-36: o natura, o
se non il sabato prossimo passato. leopardi, iii-284: neanche m'accerto che le
facoltà insieme colla rendita delle miniere. leopardi, iii-380: cento scudi l'anno al
la sviluppa più amabilmente di loro. leopardi, 27-111: erta la fronte,
.. / e vi divi quattro leopardi / e due dragoni cun rei sguardi.
niuno diviene repentemente buono 0 cattivo. leopardi, v-72: non andarono molti dì che
e frattanto avrete luogo a riflettere. leopardi, iii-209: questa deliberazione non è
napoli per procacciare quanto mai egli [leopardi] desiderava di non reperibile nelle due
; stupire / questo mi fa. leopardi, iii-589: ti scrissi ultimamente in risposta
: replicò ringraziandomi della mia officiosità. leopardi, iii-189: io sarò sempre verso voi
mondo immeschinirsi a tornire un misero atomo. leopardi, iii-66: questa è la prima
ben della patria le proprie cupidigie. leopardi, i-428: le repubbliche d'ogni qualsivoglia
verri, noto alla repubblica letteraria. leopardi, iii-16: veggo bene che io usurpo
cui ancora non si riconosce la causa. leopardi, vi-110: egli è provato dalla
calvino, 17-66: anche qui come in leopardi, l'attrattiva e la repulsione per
ripulsiva, sono della medesima natura. leopardi, vi-110: gli antichi ammettevano,
in pascal, in mallarmé, in leopardi, che si reputa ormai come un
delle riputazioni fatte di quel tempo. leopardi, i-1211: possiamo anche notare la
-non poter riposare per il dolore. leopardi, iii-925: uno sbancamento e una risoluzione
prendere sonno. sinisgalli, 6-142: leopardi ha mutato più di una volta la
ne'direttori d'armate. p. leopardi, 26: ora questo monastero è
né applicare né uscir di casa. leopardi, iii-596: ella non mi elice nulla
e la professione che io fo ». leopardi, 1-72: si suol dire che
del prato al taglio del falcione. leopardi, iii-301: io sto competentemente bene
spese, / confirmando il sequestro. leopardi, iii-555: con lunga e ferma resistenza
12 poi 15, finalmente 30. leopardi, iii-1087: alla mia salute,
che il mendico gli concede a fatica. leopardi, iii- 253: vedo che tutto
dosso che gli rendeva insopportabile la vita. leopardi, iii-635: io respiro con questi
di governo vicere- gnale avea sofferti. leopardi, 24-52: umana / prole cara
-figur. manifestazione profonda. leopardi, i-156: la poesia malinconica e sentimentale
allora egli non può essere indifferente. leopardi, iii-209: parto di qua senz'avertene
di subito le loro lettere risponsive. leopardi, iii-968: dalla carissima sua dei
fronte del restante, fatto di nuovo. leopardi, iii-717: del 'petrarca '
, e diegli il restante in argento. leopardi, iii-460: io credo che pagando
/ come quei che restar femo atalanta. leopardi, 16-89: infesto occorre / per
ora nello studio del suo figliuolo. leopardi, iii-300: so che i disegni che
/ un'umile barchetta i'vidi andare. leopardi, 1-6: il quattrocento restò dal
di fondere e gettare in bronzo. leopardi, iii-163: resta ch'io mi
questi giorni che ci restano da grasso. leopardi, 13-22: 10 chieggo / quanto
e l'amante; abbandonata da tutti! leopardi, iii-232: vedi che non ci
-con riferimento a entità astratte. leopardi, 856: io non so dove si
di nostra lingua il patrimonio eterno. leopardi, i-546: con questi ingegni,
tutta occupata nel restaurare il patrimonio leopardi, non accarezzava i figli che con
il restauratore del gusto di napoli? leopardi, v-939: l'italia, la quale
tutto inteso a restituire il beneficio. leopardi, iii-941: son guarito, grazie a
giro a restituir visite. p. leopardi, 126: teresina e carlo sono ben
fa risentire infelicemente. leopardi, iii-190: mio padre è stradelibe-
sola battaglia fatto del resto. girolamo leopardi, 1-73: se a'cocchi, s'
si ristringe a consulta con quello. leopardi, iu-91: ristringiamoci tra noi,
lontano dal soggetto principale del racconto. leopardi,
restrignimento de'medesimi spiriti al cuore. leopardi, i-100: io osservo che questa
; reticchio. m. leopardi, 4-23: la terra è un animale
: pensate a quello che furono, per leopardi la cosiddetta teoria delle illusioni, per
giordani è un retoricuzzo, che il leopardi è un mezzo scrittore, che il
, / retrogrado nel corso erra impedito. leopardi, -142: dovendosi in ogni
di un'arma da fuoco. leopardi, vi-68: in simil modo si spiega
su quello che sarà. p. leopardi, 74: i miei pensieri prendono una
da formare un angolo retto. leopardi, vi-117: ponendo in un fiume un
versi, delle pagine e delle lettere. leopardi, iii-668: non sarà necessario che
implorame la conservazione del salutare stabilimento. leopardi, v-1053: i persiani ebbero anch'
l'iperbola sarà nota. m. leopardi, 4-40: che nel triangolo rettilineo il
: giudizio retto, ponderato, precipitato. leopardi, vt-228: la dimostrazione retta è
preso da uno prete parente del defunto. leopardi, iii-614: circa il beneficio;
ma il reuma fa il suo corso. leopardi, iii-723: sono stato combattendo con
, devotissimo ed obbedien- tissimo servitore. leopardi, iii-485: la generosità dell'eminenza
, delle pagine e delle lettere. leopardi, iii-240: soprattutto dovendosi far la stampa
che si vogliono in napoli stampare. leopardi, iii-1014: ricevo in questo punto
non soffrono dimenticanza fra'loro seguaci. leopardi, iii-299: spero che v.
i 'dialoghi 'disincantati e pessimisti di leopardi. fu
rivedere voi, mia cara isabella. leopardi, iii-727: oh che dolce improvvisata sarebbe
-con uso recipr. p. leopardi, 114: con quanta immensa affezione ci
, tit., il malmantile racquistato. leopardi, i-169: al levarsi da letto
suggezione della chiesa romana i socotorini. leopardi, i-157: credereste che questa lettera,
d mancare di visitarla con questa. leopardi, iii-1098: gi, dentro il
a metter proprio le zampe sull'orlo. leopardi, 16- 24: talor m'
poco se ne innamorò. p. leopardi, 47: ero stata tante volte assicurata
la terra, riandate la strada fatta. leopardi, 23-6: ancor non sei tu
né ad altri de'miei affari. leopardi, iii-513: ho riaperta la lettera per
scusa la mia importunità. p. leopardi, 53: vicinissima a partire la
o in via di guarigione. leopardi, iii-377: oggi... la
-con riferimento ai raggi luminosi. leopardi, v-959: può però supporsi che il
impossibile, turbati che sono, riordinargli. leopardi, iii-382: io dunque ho mutato
manzoniana. carducci, ii-3-29: vedi leopardi: quanto diverso, quanto più italiano,
, nel monti, nel foscolo, nel leopardi sono evidenti. c. carrà,
la salute). p. leopardi, 116: mi hai da dire.
l'ha più volte baciata e ribaciata. leopardi, iii-573: chi ti potrebbe dire
impari con essi qualche gran male. leopardi, 32-87: sempre il buono in
seco il ribrezzo (fella morte. leopardi, v-292: un ribrezzo involontario in qualche
lo ributtava come avendolo per niente. leopardi, 941: ha resistito all'arte del
proposti, si disco « irono. leopardi, 219: ributtò l'eroe con istupendo
la previdenza d'un legislator conseguente. leopardi, 1077: la prima regola in
di secolo in seculo andò declinando. leopardi, 1-6: ricadute le nostre lettere,
uno di ripresa e sviluppo. leopardi, 1-6: nel principio del settecento ripigliammo
risponder che no, ricalcavano. p. leopardi, 158: so che mi sono
dinanzi l'idea di quel ripiego. leopardi, iii-301: non vorrei vivere, ma
de sanctis, ii-13-286: fa [leopardi] soliloqui, con un tal piglio
la viltà che placa i potenti. leopardi, iii-351: qualunque sia il pregio a
diversa favola li separi e li disgiunga. leopardi, f-202: l'arte non può
esatto di foscolo, di monti, di leopardi, di manzoni...; e
e la barbara crudeltà degli altri. leopardi, iii-391: paolina non fu più
per vocazione, ma poeta per necessità. leopardi, 806: se ricca preda il
atti de'santi martiri fermo e rustico. leopardi, iii-286: il pacco che mi
della camera in cui allora eravamo. leopardi, iii-40: tolga iddio ch'io
per essere stato console l'anno avanti. leopardi, v-141: la quale diversità di
quest'ultimamente adoperata dagli scrittori pontifici. leopardi, iii-979: una dichiarazione o protesta
stati condotti come per mano al ricercato. leopardi, i-177: il male deriva.
-interpellato su una questione. leopardi, 207: il qual [conte]
di comacchio con qualche salsa medicinale. leopardi, iii-762: ricetta del 'latte-e-mèle'è molto
in cui solingo e riposato vivo. leopardi, 30-10: grata la via / o
che alla simulazion non dà ricetto. leopardi, 41-9: all'inquieta speme, /
sarebbe stata inutile all'impresa. p. leopardi, 26: ora questo monastero
che vengono resi alla loro bellezza. leopardi [in « studi di lessicografia italiana
artifizio per esser da loro ricevute? leopardi, i-mo: le verità contenute nel
ebbe da quel popolo di gerusalemme. leopardi, iii-396: il zio carlo ha
tutte le convicine contrade. p. leopardi, 72: quando sentirai il tuo
mezzo il naturai cammino. p. leopardi, 134: continuano... allegramente
si richiede per comparire damerino francese. leopardi, i-516: la rivoluzione francese,
umile popolo quello che fu lodato in leopardi e tommaseo ricoghtori per la gente dotta
ricolmasse del campo il margo estremo. leopardi, 813: molti luoghi [giovej
si ricompensano le fatighe e gli strazi? leopardi, iii-309: de'miei portamenti,
mi vivrìa di tal consorte orbato. leopardi, iii-616: pensi, caro papà,
il criterio positivo alla sua integra origine. leopardi, iii " 337: 1° quanto
la troverai di te più degna. leopardi, 25-23: or la squilla dà segno
venirvi con buon umore. p. leopardi, 127: già ti sei ben bene
furia del vento cominciasse alquanto a cessare. leopardi, i-112: nella mia somma noia
per ricongiungervi fraternamente su in cielo. leopardi, iii-1069: vedi, ranieri mio
lo scrivente di una lettera. leopardi, iii-681: se nell'ultima lettera.
servirmi, il più splendido a trattarmi. leopardi, iii-431: avrebbe voluto che la
error, di doglia e pianto? leopardi, iii-215: ella... non
, come le comandò il marchese. leopardi, iii-743: le accludo l'articoletto pel
, quelle che dànno bellezza al corpo. leopardi, iii-330: desidero che la traduzione
amarissime ricordanze, più si consuma. leopardi, 10-61: amarissima allor la ricordanza
- titolo di un canto di giacomo leopardi. leopardi, 22-tit.: le
di un canto di giacomo leopardi. leopardi, 22-tit.: le ricordanze. g
la buona dote che arrecata gli avea. leopardi, iii-423: scrivo brevemente..
fin, di seta e pelo. leopardi, 34-13: anco ti vidi / de'
che ricorre a scadenza fissa. leopardi, iii-4: carissimo e stimatissimo signor padre
lui per aver ragione in effetto. leopardi, 30-56: misera ovunque miri, /
, gli scacchi, le lagrime. leopardi, 13-21: non io, non già
. -ripercorrere con lo sguardo. leopardi, 287: l'esule a rientrar nella
: dell'impresa gli eventi alti ricorse. leopardi, 968: ciascuno in questo tempo
pascoli, i-78: il manzoni e il leopardi si assomigliano molto in quello in cui
pagare la somma dovuta. girolamo leopardi, 2-57: usano un'altra mano di
città, in seno alle muse ricoverarsi. leopardi, 1ii-313: mi confortate amorosamente ch'
tua consolazione né alcuno spirituale ricreamento. leopardi, i-1142: la musica, anche
riempiendo la memoria, mi sana. leopardi, i-46: un alito passeggero di
-assol. costituire fonte di piacere. leopardi, i-1219: la luce e il suono
famiglia a ricrearsi e a ballare. leopardi, iii-695: se i tuoi patimenti
la mente per aver ricrio. girolamo leopardi, 2-39: certi omaccion dab- ben
ombra della severa arte del foscolo e del leopardi, non è far carmi, non
io non so come farmi a riaverla. leopardi, iii-939: l'accluso vi potrà
patemi, ch'ebbe co'l tempo. leopardi, i1i-121: vi ringrazio assai della
di sì gran padre io non sarei. leopardi, iii-212: mio signor padre,
favorevole o sfavorevole. p. leopardi, 54: questa cara creatura, dopo
speme, il pianto e i baci. leopardi, 21-4: silvia, rimembri ancora
che d'amaro. -sostant. leopardi, i-662: se la poesia settentrionale pecca
del noce e rideva de'frati. leopardi, iii-821: ridono del mio poco coraggio
ridestati oggidì a ricoverare la gloria loro. leopardi, 20-82: chi dalla grave,
all'esilio. leopardi, iii-378: il tuo sonetto..
. -sorgere, spuntare. leopardi, 38-6: pure il vento muggìa nella
un'ardentissima brama di vera virtù. leopardi, 27-24: ove tu porgi aita,
/ de la memoria rimpennando i vanni. leopardi, 29-6: al dì sereno,
della carboneria, quali son ridicoleggiati da leopardi, trovarono un giudice severo in giuseppe
agli stranieri e a noi stessi. leopardi, v-59: le persone non sono ridicole
fere / ne ^ parti l'alme. leopardi, i-562: è ridicolo che si
/ tanto più cade e sdrucciola. leopardi, 1-8: chi non vede adesso che
la gioia? -celebrare. leopardi, 8-5: voi de'figli dolorosi il
nella scena) sempre ridondanti di maledicenza. leopardi, iii-587: in questo momento ricevo
è ridondante, trascurata, disattenta. leopardi, v-27: così il castiglione, esponendo
ridotto al più basso stato. leopardi, i-420: nello stato in cui l'
antico vocabolo vuol ridursi ad un nuovo. leopardi, 949: nei paradossi di cicerone
e dell'accusato ed alle armi. leopardi, i-33: anche l'amore della
il giorno un caffè di scioperati. leopardi, iii-215: odio la vile prudenza
possibile; sfugga il ridursi in solitudine. leopardi, 913: giovanetto, io mi
schiamazzo e... frastuono. leopardi, iii-175: io m'awedo ch'
questo semplice principio di economia pubblica. leopardi, v-581: gli usi e i
del lamartine o del manzoni o del leopardi. riecheggiatóre (rieccheggiatóre),
una prop. subord.). leopardi, 3-19: a percoter ne rieda ogni
perch'io gli tragitti di là. leopardi, iii-347: tutta la popolazione di
-impegnare tutto il tempo disponibile. leopardi, i-245: l'occupazione della società,
riempiture che ingrossano inutilmente i volumi. leopardi, i-89: quella miserabile lussuria di
. -intermezzo in uno spettacolo. leopardi, iii-393: il waltz, che questi
impostandolo su diversi criteri estetici. leopardi, 695: l'eloquenza italiana da crearsi
e integrandolo nelle parti mancanti. leopardi, iii-18: qui però egli conosce come
lo excellentissimo s. m. ludovico. leopardi, iii-16: tanto io mi lusingo
ma si riferisce all'italia tutta. leopardi, v-53: chi non ha viaggiato punto
lingua fuora, strafelati, rifiniti. leopardi, 888: mentre stavano in questi e
e non ebbi coraggio di rifiutarla. leopardi, iii-40: non la prego che legga
mi rodono, mi divorano! p. leopardi, 27: mio cugino luigi galamini
sono l'inimici della nostra fama. leopardi, iii-160: il progetto ella milizia
degli 'squares'a leggere de'romanzi. leopardi, v-291: l'uomo timoroso è
e quefl'altra riflessione: 'assiduo'. leopardi, iii-214: tutto questo e le
a continuarmi le sagge sue riflessioni. leopardi, iii-716: ripeto che il dare periodicamente
si ferma alla scorza delle cose. leopardi, i-420: più l'uomo è saggio
de sanctis, iii-250: l'idealismo di leopardi è una creazione del suo spirito;
fanno la birra di seconda infusione. leopardi, iii-806: già saprete della badessa
in tanto riformando il loro vocabolario. leopardi, iii-608: quanto al testo,
oscuro, ma tenero e fedele. leopardi, i-238: questi sono i riformatori della
raggi della luce sieno differentemente rifrangibili. leopardi, v-960: le osservazioni, che newton
l'ignoranza di quelle varie proirietà. leopardi, vt-137: la diversa rifrangibilità della
. letter. rielaborare, riplasmare. leopardi credeva di giungere alla pittoresca precisione di dannunzio
locuz. rifuggirsi sotterra: uccidersi. leopardi, 40-25: questo il rigido marte e
con prestezza per te qualche rifugio. leopardi, 16-22: in cielo, / in
e della vita questo amico refugio. leopardi, iii-360: s'io non avessi
rigagnolo o torrentaccio, secondo la stagione. leopardi, 863: tra le loro
latte dell'età dell'oro. leopardi, 8-93: non che di latte /
unita con quella della rigenerazione italiana. leopardi, iii-682: riduciamo a un giuoco e
di procurarsi delle idee precise ed evidenti. leopardi, i-140: la nostra rigenerazione dipende
l'autorità della chiesa di dio. leopardi, i-1248: non e pedantesco il
i doni offerti / rigettando aspramente. leopardi, iii-41: se le piacerà di non
una violazione solenne de'princìpi generali. leopardi, v-263: rigettavano... gli
tengo ed approvo sinceramente il secondo. leopardi, iii-22: io non no rigettato
come il rigetto della natura. m. leopardi, 4-79: se presso un'orda
e tentar sommità rigide e scabre. leopardi, 7-58: né dell'umana affanno,
gliera / di dar morte all'eroe. leopardi, 40-22: questo il rigido marte
(spesso senza scrupoli). girolamo leopardi, 2-61: di questi imbrogli dov'è
che venirne ai rigori? p. leopardi, 34: portando io volontariamente all'ultimo
discepoli consisteva in un rigoroso silenzio. leopardi, iii- 556: aspetterò l'
e tramortita del freddo sopra la neve. leopardi, iii-807: questo clima è molto
le passioni di chi le riguarda. leopardi, 22-90: a voi ripenso,
come loro il paese dove andavano. leopardi, iii-383: roma mi ha fatto almeno
, a parentele, a grado. leopardi, iii-223: io non mi pento della
poeti son figli bastardi? p. leopardi, 09 not.: cotesta gente.
lettere riguardo a lui sono finte. leopardi, i-162: delle mie letture poetiche io
riguardo del grande stento in condurle. leopardi, iii-176: ella... dovrà
inscrizione patetica sopra lo stesso scolpita. leopardi, iii- 324: quella tal quale
giovani, parendomi tutti errori rilevanti. leopardi, iii-67: da sì gran numero
, ergere la propria persona. leopardi, 27-54: quante [volte] /
colpi di paloscio e di sciabla. leopardi, 1046: possa tu guarire dei
si fosse accorta della sua inavvedutezza. leopardi, i-197: noi supponiamo sempre negli altri
inetti, anzi contrari all'intento. leopardi, 1010: quanto a ritornarci in
. cardarelli, 952: abbiamo visto leopardi rimproverare al tasso di esprimere mollemente dei
o di pochissimo rilievo pe'leggitori. leopardi, 1015: la vita è cosa di
appiccò in tante parti della città. leopardi, 22-143: quella finestra, / ond'
a roma a chi gli aveva fatti. leopardi, iii-102: la prego che si
strati inclinati tutti al mezzo giorno. leopardi, v-799: è... da
. cerore che smentisca quest'elogio. leopardi, v-864: il famoso venerabile beda
è creduto di potersi sbrigare di lui [leopardi], definendolo, in senso spregiativo
accrescevano sempre più quella disposizione. p. leopardi, 119: non credere di
ad entrare nel regno de'cieli. leopardi, v-43: il giovane di buona
, eccedeva i termini del mondo. leopardi, 372: tu [alfieri] nemica
un serpe, che si rimbuca inseguita. leopardi, v-281: la lueerta..
rimediava con tesserne sostituiti degli altri. leopardi, iii-194: mi sono avveduto di
(anche al figur.). leopardi, 986: la filosofia, sperando e
volta le cose ad andar bene. leopardi, iii-344: in tutti i modi
non l'abbino disconcertata e rovinata. leopardi, iii-603: il medico ed altri
senza rimedio. -irreparabilmente. leopardi, iii-127: mi sono rovinato infelicemente e
ecco la vita che mi prefiggo. leopardi, 22-173: ahi tu passasti,
apparvero le abitazioni degli uomini bianchi? leopardi, 22-119: chi rimembrar vi può
non ci fu mai che rimembri. leopardi, 21-1: silvia, rimembri ancora
aspra doglia, un rimembrar possente. leopardi, 22-57: qui non è cosa /
vezzi. de sanctis, ii-13-205: leopardi era uno spirito malato, e non possiamo
in se stessa contraria al moto proietto. leopardi, 829: così falsa e terra
ubbidienza prestata già all'imperatore arrigo vii. leopardi, v-202: ciro...
lui rimettendo il determinare la somma. leopardi, 219: ributtò l'eroe con
-rinviare il compimento di una speranza. leopardi, 811: le speranze, che eglino
de'diritti dell'uomo e del cittadino. leopardi, i-79: non è..
locuz.: di rimonto). leopardi, iii-985: senti, pilla: io
primo eccitata nel suo cuore innocente. leopardi, i-78: intendo per innocente non uno
. -dispiacere, rammarico. leopardi, iii-16: veggo bene che io usurpo
pensiero, un'opinione). leopardi, 1047: oh vedi se questo era
avuto più bisogno di p. leopardi, 29: se anche leopoldino non fosse
aveva seppellita la sua gioventù, [leopardi] ci vede nuovi sensi e ci trova
col fame autore il solo iddio. leopardi, v-631: orazio, scrittor precipuo per
rimugge, anzi rintuona, l'eco. leopardi, 189: udirò il grido /
g; r sé tutte le pagliuche. leopardi, 308: un mio amico in
somigliante risoluzione, niente poterono conseguire. leopardi, iii-160: il progetto della milizia
'l frena, no 'l rimove. leopardi, iii-197: questo abbiatelo per indubitato quanto
, dalla vista gli spettacoli atroci. leopardi, iii-70: la stretta necessità d'imitare
ottimi o di non esser nulla. leopardi, 948: ruppe il proposito; e
, ne scema la forza morale. leopardi, 830: l'una e l'altra
dolorosa una situazione già triste. leopardi, 17-65: fiso il guardo, /
tutte le fattezze di una sconciatura. leopardi, 032: concludeva l'ottonieri che
passeggiavano per l'ampiezza del cielo. leopardi, 16-62: nella placida quiete /
e rincorò i suoi forti. p. leopardi, 55: queste superbe giornate non
fa bruna / d'immonda tabe? leopardi, iii-768: in firenze la flussione e
gli rinformi scarpe o stivaletti. girolamo leopardi, 2-76: forse ch'ella mi
forza e l'audacia del tentare. leopardi, iii-42: non so dirle con quanta
rinforzati col purificarsi dei puerili pregiudizi. leopardi, 298: misero me, che
del proprio nell'amministrazione. p. leopardi, 117: io ti rinfrancherò subito
per rinfrescarmi dell'ardore del mezzogiorno. leopardi, v-240: interessante in singoiar modo
del dopo pranzo raria è rinfrescata. leopardi, iii-232: rinfrescando la stagione,
ora si rinfrescavano vieppiù questi pensieri. leopardi, 818: negli uomini si rinnovellò quel
riso al forno. -acqua. leopardi, v-323: nel tempo del plenilunio o
entrava più dentro ai suoi panni. leopardi, iii-649: ancor io, dopo
che a far tante spese alla mesola. leopardi, 813: parve conveniente [a
l'altro nel compiere le mie commissioni. leopardi, iii-9: sommo favore mi farà
ripetizione di parole, di lamentele. leopardi, iii-966: voi avete gran ragione di
più volte la formola della risposta. leopardi, 24-16: l'er- baiuol rinnova
si rinnovi et accresca col parentato. leopardi, iii-729: per diminuirmi la
d'oro il bel secolo rinnuova. leopardi, 987: io dubito o inclino piuttosto
se stessa in altrui sparsa rinnova. leopardi, 880: la solitudine fa quasi l'
di farvi dentro di molti progressi. leopardi, i-m: una prova in mille di
e violento tra ursicino e damaso. leopardi, 812: dubitavano [gli dei]
renovàre (v. renovare). leopardi, i-169: al levarsi da letto,
chiarezza di rinovazione ci si mostra. leopardi, i-1287: lingue moderne teutoniche derivano
e perfezionata dai suoi illustri discepoli. leopardi, i-821: la rinnovazione della chimica
noi le dottrine filosofiche dell'antichità. leopardi, 34-195: i derisi / sogni rinnovellando
vostri favori e rinovellarsi l'amore. leopardi, 818: negli uomini si rinnovellò
nell'antico tempo e nel novello. leopardi, 357: la fama e 'l grido
. l'etimologie latine va rintracciando. leopardi, v-219: l'ordine, che ho
ogni buco della casa ne rintrona. leopardi, 6-90: sotto barbaro piede / rintronerà
ardenti spiriti dei capi americani rintuzzare. leopardi, 815: diffuse fra loro una
, spento (un desiderio). leopardi, i-115: né il desiderio della felicità
fino al triplice diadema dei papi. leopardi, iii-55: a me non va
giorno verità nuove. m. leopardi, 4-34: bisogna rinunciare il materialismo e
151: la terra si rinverde. leopardi, 2-183: né più mai rinverdirà
stile. bacchelli, 2-xxv-175: il leopardi, nell'impasto linguistico suo, adopera
e ognun rinverde / la speranza. leopardi, 825: negli anni che egli [
solo conforto mi rinvigoriva l'animo. leopardi, iii-179: ho pensato un'altra maniera
a inusitate prove. p. leopardi, 57: la maggior consolazione che potrai
riozzoli, che scorrono per questo paese. leopardi, i-60: come un riozzolo d'
occhi, ti disperi, t'accuori. leopardi, iii-610: fino da due ordinari
come ad asilo all'albergo della letteratura. leopardi, iii-314: tutti i beni di
le donne di montare a cavallo. leopardi, iii-330: rimando il manoscritto, dove
volte dal luogo del nostro primo bacio. leopardi, ili-446: niebuhr è egli ancora
se non la forza di ripercuotere. leopardi, v-803: lume il quale, secondo
rifl. rifarsi persuaso di qualcosa. leopardi, i-346: dopo la cognizione pertanto,
cose menomissime che egli affermare voleva. leopardi, iii-463: la punteggiatura (nella quale
. con una prop. subord. leopardi, iii-491: vi ripeto che sono contentissimo
altra lingua. -anche assol. leopardi, iii-21: egli non ha fatta parola
che ripetizioni delle stesse cose e pensieri. leopardi, 111-473: i libri che oggi
per uno più umile e familiare. leopardi, 875: coteste dee [le donne
8. prov. m. leopardi, 3-19: quella povera città tornata al
molti errori (un testo). leopardi, iii-6: il restauratore dell'italiana poesia
e ripigliare il suo pagamento isborsato. leopardi, iii-117: dal vedere che non farete
arterie, il moto a'nervi. leopardi, i-7: dopo che le arti di
forze, mi converrà pur farlo. leopardi, iii-232: rinfrescando la stagione ho ripigliato
. -riesaminare, riconsiderare. leopardi, iii-508: vi prego di ripigliare in
loro ventura nelle superstizioni e ne'presagi. leopardi, 1-1456: il punto d'onore
che da qualsivoglia plauso e lode. leopardi, 837: l'inventore di questa macchina
. uccisero spietatamente que'ciechi e inermi. leopardi, iii-5: non potendo ella [
le additai un gelso poco lontano. leopardi, 23-14: sorge [il pastore]
e l'anima nel contento si riposa. leopardi, i-378: sopra ogni dolore d'
orrore. -serenamente. leopardi, i-161: quasi ti rassegni riposatamente a
dolore o tubazione d ^ affetti. leopardi, 1001: discorriamo insieme riposatamente.
indusse a procacciarsi domicilio più riposato. leopardi, 8-75: or te [abramo
de'tardi anni e della riposata vecchiezza. leopardi, 432: la gioventù è robusta
(un'opera letteraria). leopardi, 931: questa ironia non fu sdegnosa
coll'anima riposata passeggero le mie colline. leopardi, 17-108: fin la vecchiezza,
'miei riposi il tuo periglio. leopardi, 13-18: or da'trastulli / prendi
la natura ci chiama al riposo. leopardi, iii-927: condannato per mancanza,
nel corso della giornata di lavoro. leopardi, 25-30: intanto riede alla sua parca
e vigorosi e animosi li ritornano. leopardi, iii-328: essendo stanco di far guerra
frutto sarebbe il suo ozio al mondo. leopardi, 3-54: bennato ingegno, or
al termine di una sillaba chiusa. leopardi, i-46: gli ebrei...
14. affidato agli scritti. leopardi, iii-201: in tanta rarità di cittadini
pregato e ripregato: sono a casa. leopardi, 17-43: desiata e molto,
-contrarre di nuovo una malattia. leopardi, iii-ioiq: io, forse con qualche
favellava al re. p. leopardi, 31: ti prego quanto so e
: il cammino che dal palazzo dei leopardi con duceva il poeta al monte tabor.
il signore non avrebbe guastate le cose. leopardi, iii- 538: non so
, per una dignità, ecc. leopardi, in-582: questo direttore di polizia,
esatto di foscolo, di monti, di leopardi, di manzoni; il discepolo puro
città di babilonia e della confusione. leopardi, i-203: il primo autore delle
o da una società. m. leopardi, 4-73: bugiardi e ladri, sicari
stomachevoli come queste de'filosofi naturali. leopardi, vi-17: l'ente supremo non
di venire a capo di qualche cosa. leopardi, v-292: un ribrezzo involontario in
e santissimo cardinale arcivescovo federico borromeo. leopardi, 32- 247: al secol proprio
, impossibili quelli che ripugnano assolutamente. leopardi, i-20: altra prova che la
essere menzonero. -rifiutare. leopardi, 888: t'ho io forse pregato
i francesi nel ripulimento della lor lingua. leopardi, 1-781: così stimo che accada
-condurre al massimo grado di chiarezza. leopardi, i-1178: i tedeschi son ottimi per
la semplice ossatura delle loro egloghe. leopardi, 1-8: non aveva somma arte
dalla proprietà e precisione delle espressioni. leopardi, i-16: spessissimo quel tal composto
gentilezza di parole e costrutti eletti. leopardi, i-77: anche la stessa negligenza
sottentrati alla naturai bellezza e maestà. leopardi, i-1450: esempio ne può essere
e risalto ai pregi del carattere. leopardi, i-122: il vigore che proviamo
massime dalle gentildonne. p. leopardi, 42: farò i tuoi saluti alle
fansi a poco a poco e mancano. leopardi, 24-54: beata / se te
urlo d'applausi e d'imprecazioni. leopardi, 15-16: quanto, deh quanto /
ammalaste. v giustiniani, xcii- leopardi, i-1017: come può l'uomo riscaldarsi
puntura di cui in pochi giorni morì. leopardi, ferrara, tanto si riscaldò
perché ne patisce riscaldazióne di capo. leopardi, iii-835: ogni bagattella mi produce
4. dimin. riscaldazioncèlla. leopardi, iii-596: il viaggio fatto da me
assoluta ed effettiva indipendenza di questo paese. leopardi, i-767: le osservazioni che abbiam
che rischiarano le bare de'morti. leopardi, 14-5: o graziosa luna,.
vengano a rischiarare le italiche origini. leopardi, iii-713: il notar queste cose
, perché la volontà è rischiarata. leopardi, i-360: dopo il peccato, e
perché affrontarli sapesse, temerario sfidavali. leopardi, 3-87: ignota immensa terra al
il rischio di rompere il collo? leopardi, 23-40: nasce l'uomo a fatica
rischio in avvenimento di qualunche caso. leopardi, iii-32: solamente le opere vastissime si
e non altrove, venga a cercargli. leopardi, iii-454: siccome pur sono in
facilissimo di riscontrare i passi desiderati. leopardi, iii-532: è... indispensabilissimo
mi affretto a riscontrare la vostra lettera. leopardi, iii-49: stimatissimo signore, riscontro
che l'accompagnavano, la violò brutalmente. leopardi, 30-93: chi...
che vostri occhi co 'mia si riscontromo. leopardi, 10-86: l'occhio, a
-collazione di codici, di manoscritti. leopardi, v-689: ii... nuovo
ai palinsesti e agli opistografi). leopardi, iii-123: ditemi un poco se il
la lettera, mandi a riscuoterla. leopardi, iii-47: le spedisco con questo ordinario
e fategliene dono a mio nome. leopardi, iii-459: usciti i volumi seguenti,
primiero non pochi ingegni d'italia. leopardi, 2-15: volgiti indietro, e
6. sm. crosta. leopardi, 681: offrire il formaggio..
vostre sventure il grave peso. p. leopardi, 49: quanto mi hai fatto
una bestia soverchio oppressa dal peso. leopardi, iii-216: vorrei che la mia infelicità
menti di un secolo più umano. leopardi, iii-341: riserbo a un'altra lettera
si riserba a contrastarli nell'applicazione. leopardi, iii-608: quanto al testo, credo
, il riserbo, la divozione. leopardi, v-20: ancora in questa parte il
affacchinano per diventare risibili e vituperevoli. leopardi, 34- 93: uom di povero
la medesima facilità con che ride. leopardi, 961: pensarono alcuni che,
; incline al riso. leopardi, 283: non è l'estinto un
delle risa di tutte le nazioni. leopardi, 34-201: non so se il riso
la luce interiore de la sapienza. leopardi, 20-106: forse la speme, o
la morte? e l'ho invocata. leopardi, 18-6: o nei campi ove
ancor, ma sol sorrisi in cielo. leopardi, 10-71: in ispregio ogni piacer
addolorato e triste. p. leopardi, 97: quel perpetuo crucio..
-per riso: con intenzioni scherzose. leopardi, 377: sentii una donna che consigliava
tentennamenti o esitazioni o ripensamenti. leopardi, i-328: l'ignorante naturale, come
e più uomini e farsene beffe. leopardi, iii-209: il consiglio giova all'uomo
uno de'più risoluti a negarla. leopardi, iii-127: io sono risolutissimo e
senso generico: atonia nevrastenica. leopardi, iii-924: 1 mali secondari d'infiammazione
intenore che pon fine a'sillogismi. leopardi, iii-70: né io avrei mai
risolvere con agevolezza il suo tutto. leopardi, i-884: non altrimenti il filosofo arriva
adorare con riverenza ed ossequiosa umiltà. leopardi, 1007: il qual dubbio, o
che, un giorno, tornerà dovizioso. leopardi, 1028: se mi fosse proposta
sopra di lui risuonarono le armi. leopardi, 34-20: questi campi cosparsi /
reggia / tutta d'intorno risuonar festiva. leopardi, 34-25: fur liete ville e
temere se non una lunga convalescenza. leopardi, i1i-271: o mio caro e
dopo un periodo di silenzio. leopardi, 24-9: ogni cor si rallegra,
a me dirimpetto / sopr'un cipresso. leopardi, 23-30: vecchierei bianco,
risorgesse allora da una lunga barbarie. leopardi, 34-74: liberta vai sognando e
stabilite e regolate con prescrizioni governative. leopardi, i-335: le lettere italiane risorsero
una virtù sanatrice, un pentimento. leopardi, 29-8: toma dinanzi al mio pen-
come titolo di uno dei 'canti'del leopardi, composto nell'aprile 1828.
, composto nell'aprile 1828. leopardi, 20-tit.: il risorgimento. bacchelli
resurrezione, il 'risorgimento'del poeta [leopardi]?... egli ha voluto
(mercé di canova) gloriosissimo. leopardi, 3-9: e come or vieni /
pensiero filosofico del settecento illuministico. leopardi, 34-55: qui mira e qui ti
che passasti con lui, ti risovvenga. leopardi, 22-100: quando pur questa invocata
di cinquemila fanti e mille cavalli. leopardi, iii-609: ella mi conservi la benevolenza
a sforzi eccessivi o ripetuti. leopardi, iii-743: le accludo l'articoletto pel
attività nella misura strettamente necessaria. leopardi, iii-366: in seguito sono stato costretto
che tutto l'universo lo sia altresì. leopardi, 1051: moltissimi e prima e
demagoghi potenti nelle loro rispettive città. leopardi, i-193: altri [piaceri] anche
/ più rispetto per me. p. leopardi, 72 not.: è stato
rispetto quando il dovere lo richiedesse. leopardi, 704: galateo morale: cioè
cento rispetti alla tua cara maddalena. leopardi, iii-566: i miei rispetti e saluti
principe pio e rispettoso alla chiesa. leopardi, iii-218: io non voglio vivere in
ad una merciaia, me ne andai. leopardi, iii-312: io le parlo col
giù basso, al fusolo del piè. leopardi, i-90: io mi ricordo di
rispondere all'ultima lettera della principessa. leopardi, iii-9: signor padre mio carissimo
che rigirano intorno tutta la chiesa. leopardi, 37-4: me ne stava / alla
non sa come scriver la risposta. leopardi, iii-156: mi dorrebbe soprammodo ch'
vada in torcolo senza farmela prima vedere. leopardi, iii-o6: a roma
quasi sperando ch'ei tornasse a risalutarla. leopardi, 39-55: talvolta ella ristava,
le nature che non sono avvezze. leopardi, 26-36: tal io dal secco e
centuplicato in me la possa del dolore. leopardi, i-46: io per esprimere l'
ignorando sempre il modo di ristorarle. leopardi, 7-2: i celesti danni / ristori
altri, pregandola a confortarsi. girolamo leopardi, 2-31: ell'ha [la minestra
, tramandata da aristotile fino a noi. leopardi, 424: comincio a credere che
sol della lingua ma della poesia italiana. leopardi, i-523: noterò per incidenza,
bicchiere, dava ristoro alla giovinetta. leopardi, 23-30: vecchierei bianco, infermo
io la tenessi, gliel'abbia negata. leopardi, i-187: alle volte l'anima
era l'oggetto e lo spirito? leopardi, i-368: 'hoc unum scio, me
ristretto questa fu la sostanza. girolamo leopardi, 2-74: dico in ristretto / che
come in eterno obligate rimangono? p. leopardi, 92: sì, anima mia
non trovo più la via di ritornarvi. leopardi, iii-680: mi ha convinto [
acqua fredda gettatagli sopra, risvegliò. leopardi, 16-7: la mattutina pioggia.
luzzi che faceva a'più diligenti. leopardi, iii-237: perché lo strepito e
-far uscire dall'oblio un autore. leopardi, 3-176: o scopritor famoso [angelo
non piglino il rancido. p. leopardi, 20: io credo che nessuna
ritardo ad adempiere le sue commessioni. leopardi, iii-128: starò aspettando la vostra
sofrire qualche maggior ritardo nelle ettere. leopardi, iii-248: non voglio tardar più a
dante e petrarca ritemperata col far di leopardi. ritempestare, tr. (
casa da uggiosa flussione di denti. leopardi, 38-3: io qui vagando al limitare
ritiene al governo delle cose pubbliche? leopardi, iii-86: l'altra cosa che
memoria, latini, etruschi e grai. leopardi, 986: a giudizio vostro,
tu pure sarai trasformato. p. leopardi, 122: io debbo sempre ringraziare
ha l'incarico di prelevare. leopardi, iii-26: ancora non si son potuti
campagna, e volentieri vi acconsentirono. leopardi, iii-1120: io fortunatamente aveva potuto
andando a letto ogni sera alle dieci. leopardi, iii-644: è vero che quest'
in casa per motivi di salute. leopardi, iii-1058: tomo in questo punto da
privati: revoca, disdetta. leopardi, iii-266: ho veduto con gran dispiacere
ritoccate ben più che trenta volte. leopardi, iii-25: eccetto quella del primo
momentaneamente lasciata per accompagnarla altrove. leopardi, 385: non darawi impaccio. poco
lettra ch'ei trovò alla posta. leopardi, iii-922: che se dessi ascolto alla
. regresso a una condizione peggiore. leopardi, 34-54: qui mira e qui ti
si mise in cammino per pasturo. leopardi, 24-19: ecco il sol che
ricoperte (la lava). leopardi, 34-302: e tu, lenta ginestra
rami a ricompor l'ombroso ammanto. leopardi, 20-97: meco ritorna a vivere
/ 10 tomo a morir sempre. leopardi, 22-79: o speranze, speranze;
che ornai ritorni nella dritta via. leopardi, 16-67: odo sonar nelle romite
non chi scopriva le sue vergogne. leopardi, iii-741: le ritorno la prefazione
-ricambiare saluti, espressioni di affetto. leopardi, iii-27: le ritorno i sincerissimi saluti
: perdere una posizione vantaggiosa. girolamo leopardi, 2-15: non si ved'egli spesso
graditi / queste piagge e questi liti. leopardi, iii-191: io sento riaprirmi l'
: ripensarvi, cercare di ricordare. leopardi, 25-42: al travaglio usato / ciascuno
ritraeva tutta l'effige sconsolata di giacomo leopardi, ravvolto in miseri cenci ma con
cuore a qualcuno: venirgli meno. leopardi, 345: attonito rimasi e mi sentia
luogo). bacchetti, 2-xxv-92: leopardi suggerisce... quel meraviglioso.
popoli italiani sotto al governo ispano-austriaco. leopardi, iii-112: vedete...,
appunto perché sentono di essere amati. leopardi, iii-123: se in questa non
-secondo un'evoluzione opposta. leopardi, i-911: è cosa già nota che
animi e trargli fuor di sé? leopardi, i-163: le accademie scientifiche non hanno
cittadini, moltissimo di che compiacermi. leopardi, iii-214: ella conosceva ancora la
. -giungere a rivedere. leopardi, 3-81: tua vita era allor con
mi scrisse ieri di averlo pronto. leopardi, 15-46: oh quante volte / in
a ritrovare un provvedimento onde allungarle. leopardi, 32-198: novo e quasi / divin
giardino d'una misericordiosa vicina loro. leopardi, 39-5: spento il diurno raggio in
ritrovò la morte entro al suo regno. leopardi, iii-218: se mi opporranno la
sta fuori quando è calzata. leopardi, 838: il premio sarà una medaglia
o di una classe sociale. leopardi, i-167: la riunione universale promossa dalla
un periodo di separazione forzata. leopardi, iii-1070: ranieri mio...
una raccolta o anche una scelta. leopardi, iii-632: forse ella mi accuserà di
, con l'eleganza la naturalezza. leopardi, i-69: la religione è la
, filosofica, morale e religiosa. leopardi, iii-920: quanto il mio affare
tempo e serbarsi in perpetua prosperità. leopardi, iii-63: e similmente componendo, se
se pur mai, vi riesce. leopardi, iii-322: io sto qui, deriso
si rimase un pezzo senza parlare. leopardi, 230: mistero gridiam, perch'
, sempre con la stessa riuscita. leopardi, v-100: egli si vuol poi,
che son su l'altra riva. leopardi, 9-72: il prode ingegno / han
solitaria riva / vissi contento appien. leopardi, 16-105: me spesso rivedrai so-
condizione di rivalersene sopra la cisalpina. leopardi, iii-1056: io sudo freddo,
m'intesi ardere tutte le membra. leopardi, 37-3: odi melisso: io vo
non sarà più delitto l'amarmi. leopardi, iii-723: il desiderio di rivedere
rivederci, / messer oste. -addio. leopardi, 1018: grazie, illustrissimo:
scopre e rivela le cose ignote. leopardi, 13-3: queta sovra 1 tetti e
per la stampa i manoscritti di giacomo leopardi già sequestrati presso il monte della misericordia
d'inferiorità, di servilismo. leopardi, i-132: io mi ricordo spesso di
, con cui riverentissimamente vi riverisco. leopardi, iii-53: mi farà gran favore
le riverenze mie d'ossequio piene. leopardi, iu-442: ella ancora si compiaccia
. de sanctis, i-279: il leopardi ha potuto ricondurre la poesia alla prisca
in tanto la riverisco. leopardi, iii-101: salutate, vi prego,
mia parte il conte perticari. p. leopardi, 103: saluta affettuosamente la
giamai altrimenti che dannoso al contado loro. leopardi, 34-233: spesso / il meschino
è noto e manifesto a tutti. leopardi, 39-17: in queta ombra
carattere censorio sulla corrispondenza privata. leopardi, iii-407: dico questo per toglierla da
rivista propriamente detta politica e letteraria. leopardi, 32-206: di molti / tristi
, 3-i-71: t'invierò l'estratto del leopardi: è già uscito nella « rivista
quale tutto sarebbe caos e morte. leopardi, 20-145: pur sento in me
/ e de'boschetti al fremito. leopardi, 7-23: già di candide ninfe i
gli mandasse qualche cosa in suo aiuto. leopardi, iii-40: ben so che appena
costume ne'tempi colti comincia dai libri. leopardi, 974: infiniti mondi nello spazio
trovò senza difetto. sinisgalli, 6-142: leopardi ha mutato più di una volta la
una tendenza, a una mentalità. leopardi, i-285: lo spirito rivoluzionario esisteva solamente
, dell'eguaglianza e della fraternità. leopardi, i-177: la rivoluzione francese, posto
7 minacciosi parean fulmini e dardi. leopardi, 27-07: la donzellerà timidetta e
tutta la bellezza della latina elocuzione. leopardi, v-671: frontone ha spesso molta efficacia
, cioè semplice, grande e robusta. leopardi, i-18: accadrà molte volte che
a girar con le rocchelle. girolamo leopardi, 2-05: a dir tutte le
perfezione della sua satira e soprattutto il leopardi.
la madre e vuol partir dal campo. leopardi, iii-425: nella solitudine io rodo
del sec. xv. p. leopardi, 91: il cholera venne in ancona
teme de l'età l'unghie rapaci. leopardi, 19-74: dolce parola di rosato
lutto, per dirla nella maniera di leopardi. palazzeschi, 5- 244:
s'ode più formar note canore. leopardi, 342: il mesto rosignol che sempre
brace, una fornace). leopardi, 34-288: corre il baglior della funerea
7 il biondo sol nascente. leopardi, 711: rosseggia il sol; sollecita
raggio / che surgea del mattino. leopardi, 6-96: come prima il tetto /
nel rossore e nella impotenza de'debiti. leopardi, 29-96: ardo in ridirlo
rotanti / senton vecchiezza anch'essi. leopardi, 8-23: tu primo il
, e il sole irradiarli immoto. leopardi, 976: il sole si mota dintorno
che gli apennini mi rassembrin greti. leopardi, 6-117: a me dintorno / le
di esse spiegò la stabilità della terra. leopardi, v- 353: si attribuiscono
fr. routine, nel 1559 ^ r- leopardi, ii-713: la vita degli spagnuoli
fa dal non essere all'essere. leopardi, v-819: egli conobbe la sfericità degli
/ della rugiada le ritonde stille? leopardi, 214: sopra un masso ritondo
: l'amore alla lingua, che per leopardi è avventura filologica...,
altri tempi, or sederla negletta. leopardi, 34-282: nell'orror della secreta
spegnervi quell'ultimo rimasuglio di vigore. leopardi, 10-24: lo tristo ed affannato e
bestiali aforismi d'un cervel rotto. leopardi, iii-139: tanto ho l'animo fiacco
/ che mi nascondi? parla. leopardi, 7-66: per grotte, / per
niente non vo p. leopardi, 38: da tua ultima sento rotto
di far cose spiacevoli al primo. leopardi, iii-508: dimmi a questo proposito
destra, davanti alla bottega del mora. leopardi, 34-266: se nel cupo /
femmina rovente sopra una tale impresa. leopardi, 16-41: amore, amore, assai
ragionamento e ti vietano di rispondere. leopardi, v-949: difese ticone brahe e keplero
il rovescio di scarlatto. m. leopardi, 1-87: -nel tesoro ci sarà una
ma nella diastole succede il rovescio. leopardi, iii-253: vedo che tutto mi
fanno proprio al rovescio de'dieci comandamenti. leopardi, ili-148: è un pezzo che
11 corpo sociale vada in rovina? leopardi, iii-550: attendendo...
: m'avete rovinato il mio ditino. leopardi, iii-69: io sono andato un
rovinar me; che non è giusto. leopardi, iii- 127: io mi sono
va così scorrendo questi contorni suburbani. leopardi, iii-1087: alla mia salute, che
popoli, impoverita la nobiltà. p. leopardi, 134: seguono ad ammucchiare debiti
in più luoghi rovinoso ed aperto. leopardi, 887: ponghiamo caso che uno
cinge al crin ruvido velo. girolamo leopardi, 2-48: che importa quivi se
gran tormento per ben dieci anni. leopardi, 32-m: più molli / di giorno
non ha diritto né rovescio? leopardi, i-390: gli uomini...
29. spietato, crudele. leopardi, 6-82: eri pur vaga, ed
piacere, un amore). leopardi, iii-349: domandami se, in due
l'onda / sul lucido mattin. leopardi, 188: era il ciel senza nubi
un sasso, un oggetto). leopardi, 6-65: se spezzar la fronte /
del vento ignite strepita la folgore. leopardi, 343: e 'l tuon vernami
. infuriare nell'animo, sconvolgendolo. leopardi, 27-44: grave procella / presentendo in
. -rendere più raffinato. leopardi, i-179: lo scopo dell'incivilimento dovea
consumar nei circoli la mente rugginosa. leopardi, 3-25: l'ora da ripor mano
/ ruggian di piero i sdegni santi. leopardi, iii-55: voler primeggiare colle fortune
, cantici dite a dio. leopardi, 359: splendean l'erbette di sì
/ orna col lume delretemo raggio. leopardi, 39-18: in queta ombra giacea
che domina le terme di tito. leopardi, 2-102: mira queste mine / e
ruina del partito a lui contrario. leopardi, 3-58: oh tempi, oh tempi
nell'angusto taipeo, ma non mina. leopardi, 6-82: dalle somme vette /
concreta e il vento è ruinoso. leopardi, 736: assai di neve e grandin
fremono / per la scoscesa ruinosa balza. leopardi, 7-26: arcane danze / d'
, e cresce il baccanal romore. leopardi, 25-27: i fanciulli gridando / su
o che suscita reazioni sproporzionate. leopardi, i-1084: le teorie delle quali i
-agitarsi, turbarsi, inquietarsi. leopardi, 858: sai che è? questi
l'erte rupi / ascolto io già. leopardi, 311: per gli eccelsi monti
che non tratte barigazzo. leopardi, 24-9: ogni cor si rallegra,
nome, le rumorose scale del foro. leopardi, 8-31: gli ameni / futuri
chi talor noi perde ». leopardi, 10-54: poi che finalmente
/ e la gente cadea. leopardi, 5-31: le meste rote / da
) me ne ha subitamente impedito. leopardi, 757: il fato / è volubile
-in un contesto iperbolico. leopardi, 17-116: amar tant'oltre / non
di sparsi armenti biancheggiar la mpe. leopardi, 9-3: placida notte, e verecondo
; colata di metallo fuso. leopardi, 34-217: dall'utero tonante / scagliata
render l'altrui povera e fiacca. leopardi, 32-105: non valser gl'intelletti e
monferrato con ispesa e disagio incredibile. leopardi, 1-105: come lion di tori entro
precipitose s'abbigliano qui di vigneti. leopardi, 34-1: qui su l'arida
, per dir così, la schiena. leopardi, 215: trevi la città
collo s'erge di sopra gli omeri. leopardi, 341: d'uno or vo
questo soggetto., questo padre. leopardi, iii-25: il suo favorevole giudizio sarà
alla sfavillante mondezza della sua persona. leopardi, v-675: frontone non lussureggia soverchiamente
e confuso con un continuo morire. leopardi, 10-10: non sereno, e non
prima di essere divenuti totalmente romani. leopardi, i-570: gli scrittori che successero
si può, si portano più leggermente. leopardi, 1009: come...
componimento letterario di nessun valore. leopardi, iii-70: né io avrei mai dato
detto quel che vi si deve. leopardi, 23-7: che fai tu, luna
non si china il gallo. girolamo leopardi, 2-16: dimostran qui, dando in
; di nessun valore o importanza. leopardi, iii-60: gustato quel cibo, le
. -esteticamente brutto. leopardi, i-1022: l'arte emenda, abbellisce
-non adatto, totalmente incongruente. leopardi, i-41: questa traduzione è un vero
san ciriaco ti benedica! ». leopardi, iii-376: ti saluta donna marianna che
ornai fuor esci a rivedere il giorno. leopardi, 17-120: o elvira, elvira
e schiuma delle infeme valli. leopardi, iii-122: né 10 sarò meno virtuoso
fatto altro che ragionare a sproposito. leopardi, iii-43: niente m'è tanto
mondo, fa il mio don rafaele. leopardi, n-14: non ti cal d'
più festiva / 1 suoi bamboli vestir. leopardi, 4-55: chi de'perigli è
scende su spiaggia abbandonata ed ima. leopardi, 27-65: la donzelletta timidetta e
/ ella schive volgea luci pietose. leopardi, 21-46: non ti molceva il core
spezzandosi (una corda tesa). leopardi, 303: sio con mesta voce /
prese la rincorsa verso i carri. leopardi, 752: non piace ad una bocca