quel cavriol morto disteso / il leoncello nella fossa stare; / corsevi allor,
fulva e aspra come la giuba del leoncello, o bionda e molle come il
tu mi doni più / d'un leoncello! -figur. tolomei [
volgar., vii-447: puoselo [il leoncello] in una gabbia nelle catene,
, 1-89: essendo il cagnolino superato dal leoncello, uno altro cane, fratello di
annunzio, iii-2-336: com'ebbe / il leoncello, ei volle che una sola /
so io? un'uccelliera o un leoncello addomesticato. 2. per estens.
nel mezo d'oro v'era un leoncello. -nell'architettura medievale, mensola o
piumacchiolo o lo capitello o lo scedone o leoncello che si chiama, che sostiene qualche
. d'annunzio, iii-1-437: è un leoncello. ha una bocca forte. dev'
annunzio, iii-2-336: com'ebbe / il leoncello, ei volle che una sola /
o lo capitello o lo scedone o leoncello che si chiama, che sostiene qualche
o lo capitello o lo scedone o leoncello che si chiama, che sostiene qualche
idem, iii-2-337: com'ebbe / il leoncello, ei volle che una sola /
macciuolo o lo capitello o lo scedone o leoncello che si chiama, che sostiene qualche
, volano su su, un altro leoncello, cava fuora uno suo nipote. sanudo
pareva che del suo corpo uscisse un leoncello presto e visto, il quale egli insieme