prati, ii-169: apritevi, o leggère / aure dell'infinito! / inviolate sfere
/ ancora disperatamente, / le campanelle leggère / dalle corolle veline, / bianche
3-208: sovente le dita giuocherellavano leggère come una ciocchétta di cedrina o
/ ancora disperatamente, / le campanelle leggère / dalle corolle veline, / bianche
i fiori chiusi del glicine simili a leggère scaglie oscillanti. 3. figur
sostanza diluita. landolfi, 2-183: leggère diluizioni giallognole, verdine, s'indovinano
/... all'ebreetto a leggère / per cinquanta ducati. viani,
di certi sguardi che, nelle ore leggère, riconfermano tra i due la fedeltà
i-645: fendono [le nubi] leggère / talune il cielo come le galere
bimbo, lasciandosi medicare dalle mie dita leggère. c. e. gadda, 47
esala dai tegoli, in trine / leggère di cupa fumigine, / la fame
. e mezze corazze in galvano, leggère come gusci d'uovo. =
, 3-208: sovente le dita giuocherellavano leggère con una ciocchetta di cedrina o di
/ a tutte le impronte più gravi o leggère /... / o polvere,
.. e perché avete delle famiglie leggère. ma per la grande maggioranza, non
testa non so se io me la chiamo leggère o d'intendimento mendichissima, si diè
testa non so se io me la chiamo leggère o d'intendimento mendichissima, si dié
: esala dai tegoli, in trine / leggère di cupa fumi- gine, / la
: esala dai tegoli, in trine / leggère ai cupa fumi- gine, / la
i fiori chiusi del glicine simili a leggère scaglie oscillanti. govoni, 2-189: il
, i-645: guarda le nubi. fendono leggère / talune il cielo come le galere