parare questa magnetica digressione: già ne leggo ne i vostri dottissimi aspetti l'applicazione
lingue forestiere. carducci, i-1365: leggo che la gioventù francese dell'oggi non
di miserie. papini, 8-229: leggo un giornale da cima a fondo come
volgar., 2-9: mentre che io leggo, io gli accon sento
accorto! a tutti voi / io leggo in cor; ma il mio v'è
l'aspetto sempre con impazienza; la leggo sempre con vera affezione. manzoni,
nella nuca, nel tarso, nell'incedere leggo ugualmente la felicità elementare d'una creatura
890: è una questione che vi leggo negli occhi, che vi vedo aleggiar
occhio sinistro è quasi in tenebre. leggo dell'amaurosi. e leggo il mio destino
tenebre. leggo dell'amaurosi. e leggo il mio destino, e mi ci rassegno
per leggervi', o 'che ora vi leggo *. panzini, iv-24: andare a
ne'suoi annali. tommaseo, 1-143: leggo muratori, gli annali. opera classica
oggi odo ansar la bonaccia, / leggo la tempesta di ieri. idem, iv-
l'aspetto sempre con impazienza, la leggo sempre con vera affezione. leopardi,
a parare questa magnetica digressione: già ne leggo ne i vostri dottissimi aspetti l'applicazione
sonetto, / sfoglio l'antologia, leggo un romanzo. baldini, 6-85:
anche rifl. giusti, iii-253: leggo e sento dire che le cose nostre
lena in te. tommaseo, 1-140: leggo nella « biblioteca italiana » una critica
sa, questo buon uomo, se io leggo un protocollo di atti emarginati ovvero medito
i-40: nelle animate fisionomie vostre io leggo il presagio de'rapidi e felici vostri
dimmi ch'avrò, di ciò ch'io leggo o scrivo, / sempre consiglio
ojetti, i-685: nell'atrio della chiesa leggo in un marmo questa scritta: «
che qui, beato sul letto, leggo il giornale e fumo? borgese, 1-132
-io l'« avanti! * nemmeno lo leggo, figurati un po': da quanto
dell'« umile fante », o ne leggo, subito ho l'occhio ed
c. gozzi, 4-126: quand'io leggo turpin, divengo munto: / scorremi
. baldini, i-385: quando leggo i versi romagnoli di nèt- machiavelli
. garzoni, 3-547: in ultimo leggo l'efficacia numerale così accetta appresso il
della lingua castigliana del cobarrubias, dove leggo: 'bucaro, cierto genero de
primo concede. guerrazzi, 5-124: leggo prima due volte o tre la lettera per
stessa, quella sciagiurata ode: gli leggo quella: ne va preso: vuole che
biglietti da ogni lato; io gli leggo e non trovando in essi cose a proposito
vistoso dei cinque giornali ch'io giornalmente leggo, non sarei caduto in trappola. pea
bruciato, o filosoficamente calcinato, leggo io presso alcuni di gran lodi anche
come passo il tempo, quando non leggo; ripenso a tutte queste cose, le
: ormai i pensieri di edoardo li leggo anche senza guardarlo: e li capto,
stimerò perduti i momenti ne'quali io leggo le sue lettere? faccia il cielo ch'
vita. gozzano, 14: gli leggo le notizie del giornale: / i casi
, 139: e mentre che io le leggo [le novità del
che conto. foscolo, viii-157: leggo [nella bibbia] esempi di verace
nel core. alfieri, xiii-52: io leggo / già del tiranno in volto il
morta per un malato; e poi leggo e leggo, ed è come se avessi
per un malato; e poi leggo e leggo, ed è come se avessi il
295: a tutti voi / io leggo in cor; ma il mio v'è
io stimerò perduti i momenti ne'quali io leggo le sue lettere? faccia il cielo
la coda dell'occhio le guardo e leggo la soprascrittura. baldinucci, 4-14:
latte inghirlandato. giusti, iv-81: io leggo, passeggio, mi godo per un
morta per un malato; e poi leggo e leggo, ed è come se avessi
per un malato; e poi leggo e leggo, ed è come se avessi il
.). sassetti, 30: leggo un poco del comento di m. t
re di napoli e di svezia 10 leggo in tutte le istorie del tempo come che
bartoli, 33-66: intorno a questo leggo... quante sono le voci,
p. verri, i-174: ora vi leggo una cosuzza fatta così a ghiribizzo sopra
la decadenza. russo, i-330: leggo, odo da per tutto paragonarsi i
dell'eloquenza. tommaseo, 1-333: leggo 'ginevra'del ranieri: buono stile,
gramaglia come codesto, l'apro, e leggo una poesia, che dico!,
sua fede. carducci, ii-6-5: leggo in imo degli ultimi fra i molti
deriva, / intorno rulla il mondo, leggo / la mia storia come guardia di
dell'» umile fante », o ne leggo, subito ho l'occhio e il
biancheria. quasimodo, 1-43: ti leggo dolci versi d'un antico, /
b. croce, iv-12-403: leggo in giornali che l'italia deve dare
. e dal tema di xéyca * leggo '. dislèssico, agg. (
prolissità ». tommaseo, 1-104: leggo la bibbia ed il botta, noiosissimo
tempo). tommaseo, 1-286: leggo giornali italiani dopo una giornata distratta.
rivelata. foscolo, xvi-140: io leggo l'alcorano con certo rispetto, e
contro i fallimenti dolosi, tanto inacerbite che leggo nelle prammatiche, raccapricciando, la mutilazione
mettendo gli occhi alla seguente pagina, leggo la vostra lettera a me drizzata.
sua. panciatichi, 198: 10 leggo, cammino, ammazzo di molti tordi,
da principianti. gramsci, 39: ora leggo le novelline dei fratelli grimm che sono
, ricevere. chiari, 1-i-80: leggo qualche buon libro capace di prevaricare il
di voi, adorabile genio! allorché leggo i tuoi versi mi prostro al grande e
stampa si moltiplicano a misura che lo leggo. leopardi, iii-663: l'avverto che
'. carducci, ii-18-56: io non leggo d'italiano odierno altri libri che d'
irti / d'arida lava / esculte io leggo mille istorie arcane. idem, v-1-711
vi parlo, è questa, che leggo essere stata esibita da'ferraresi nel contradittorio
europa. quasimodo, 1-43: ti leggo dolci versi d'un antico, /
, v-217: io vo in estasi quando leggo gli scritti dei vostri cari greci,
sarà forse un terzo di secolo che io leggo gazzette e gazzettini: e nelle annuali
, vanno attorno. tommaseo, 1-367: leggo di un ercole dandini professore, un
alla visione dell'apocalisse. fogazzaro, 1-665 leggo anche un poco: l'etica
avanti di por mano all'opera mia, leggo quest'altra, e in quella facilità
l'imperadore. fogazzaro, i-77: leggo in un giornale il pericolo che la tua
co'biondi miei capelli, / e leggo in essa tutta registrata / la dura storia
contra antonio. tommaseo, 1-132: leggo parte d'una filippica di cicerone:
/ un ben senza tripudio; / leggo lavoro studio / ozio filosofando. palazzeschi
. sbarbaro, 4-92: finalmente! leggo in un libro... che il
. m. franco, 1-136: io leggo a mensa qua con certe dame /
mangio ancor, bevo, dormo, leggo e scrivo, / e voi ho nel
che il mio biglietto è giusto perché leggo i nomi delle stazioni alle forature.
come in fango, forte come in leggo (in varie regioni dell'italia centrale
forse un terzo di secolo che io leggo gazzette e gazzettini: e...
nel di lei catechismo di economia domestica leggo fra l'altre gemme, che « ogni
geni. arici, ii-346: i carmi leggo, e il gemito ferale / odo
ride, signor conte, eppure io leggo l'arcorano con certo rispetto, e con
, i tre predetti fratelli, e però leggo tutto insieme, insegne perpetue d'èrcole
soccorso. montale, 3-185: io ormai leggo solo libri gialli. moravia, xi-288
quando io voglio diventare piccolino, lo leggo, e panni che lui sia uno
sono un suo scolar secreto / e leggo i libri della sua pittura, / giudico
avanti di por mano all'opera mia, leggo que- st'altra, e in quella
stampa si moltiplicano a misura che lo leggo. uno grossissimo... è quello
, / intorno rulla il mondo, leggo / la mia storia come guardia di
tracia puledra. carducci, ii-3-254: leggo a questi giorni le commedie del fagiuoli;
o perspicacia. tommaseo, 1-150: leggo il foscolo: quando parlava di dante
delle cose. tommaseo, 1-153: leggo « ahasverus » di quinet: pazzia
?... e pure io non leggo mai ch'egli lo facesse con ritener
ordinario impasticciate. tommaseo, 1-406: leggo un libretto dove... dimostra
caro, 12-111-275: e se ben leggo non istudio. e se traduco virgilio
immensa mole / delle cose create e leggo in esse / l'opre dell'amor
volto / qual maraviglia fia se impressa io leggo. g. bassani, 5-148:
mal non veggo, / o mal non leggo / il soprascritto / del bussolotto,
arrivata qui fino dal 22, come leggo nell'impronta. cattaneo, iv-4-206:
e industriale. pascoli, ii-219: leggo nel bullettino 'atene e roma', anno i
verace di pindo aureo trofeo, / leggo le selci a l'armonia correnti, /
con certa parzialità la poesia, pure leggo e studio, come posso, i
del mio stile. martello, 1-23: leggo, commento et ammiro le cose vostre
. interposizione. carducci, ii-19-242: leggo tutto il giorno orazioni di cicerone,
di tradurre e far mio quello che leggo, non han dato altri che i
il trionfante. carducci, iii-25-176: leggo in altri giornali... come esso
, di critica e di pensiero io leggo prima, ingordamente, le dense note,
. viani, 13-408: per distrarmi leggo tutte le insegne, anche quelle degli
. carducci, ii-21-85: io ora leggo le 'georgiche'di virgilio e traduco gli
vedere? lubrano, 1-72: io non leggo negli annali della predicazione chi pareggi giacinto
d'ella siede lavorando, ed io leggo! m'interrompo a ogni tratto,
testamento. lubrano, 1-194: io leggo l'inventario delle robicciuole rimastegli dopo un
287: alla voce 'clatro 'leggo: 'genere di funghi d'un rosso corallo
con commodo. lubrano, 1-194: leggo l'inventario delle robicciuole rimastegli dopo un
inverminita. de sanctis, ii-1-126: leggo e leggo con una curiosità mista di spavento
de sanctis, ii-1-126: leggo e leggo con una curiosità mista di spavento quella
mettere in voglia ', e però leggo così: il che ne mettea in desiderio
com'è, colle sedute ch'io leggo è una ironia, una cosa, perdonatemi
deliro. foscolo, iv-364: quando leggo i suoi versi io me lo dipingo qui
massimo virgilio? betteioni, i-231: leggo i più ladri versi; e pure
mesi ch'io non istudio, né leggo più niente, per malattia d'occhi.
io voglio diventare picco- lino, lo leggo [s. tommaso], e parmi
intendere. quasimodo, 1-43: ti leggo dolci versi d'un antico, / e
mi stringe per te, qual volta leggo, qual volta scrivo cosa che a reggimento
appagar lo sdegno mio / il desio ti leggo in viso. g. gozzi,
viso. g. gozzi, i-19-16: leggo in quegli occhi / attoniti il timor
per riconoscerle (e si dice: « leggo! » quando si vuole finire l'
o male. 'questo non lo leggo ', non lo posso ben decifrare.
leopardiano. tommaseo, 1-333: leggo ginevra del ranieri: buono stile,
p. viani, 507: leggo con altri esempi dell'ottimo...
sua morte. carducci, iii-30-63: leggo del latino a letto. mi levo ed
un libro mostra, / nel qual io leggo tutti que'martiri / che posson far
pensiero lugubre. quasimodo, 1-43: ti leggo dolci versi d'un antico, /
viene il mal di luna, come leggo la storia pagana e maomettana.
universale. de sanctis, ii-308: leggo, e non mi posso più staccare da
mesi ch'io non istudio, né leggo più niente, per malattia d'occhi
scrittori italiani... ch'io leggo con più piacere. mano a servirla:
non torneremo indietro. memento audere semper leggo su la tavoletta che sta dietro la
, solo nella mia casa e ch'io leggo qualche cosa e rido da me da
sir goldsmith. gramsci, 53: leggo ancora molto, ma senza interesse,
bocchelli, 1-ii-471: -io ve lo leggo in testa, -disse cotica strinata,
meditare delle divine scritture, le quali io leggo. beicari, 4-2: sopra quel
e ripugnante. tommaseo, 1-307: leggo il « giornale agrario » del vieusseux
rider suoli? '. ho letto e leggo spesso in certi giornali liguri-piemontesi, molto
, 2-50: ogni volta ch'io leggo una tua lettera, ardente sempre di sentimento
; ant. mara quando leggo fiorentine, compreso viglia, maravìlia
uffici. bocchelli, 1-ii-129: io non leggo altro che qualche libro o giornale d'
interiore. tomitano, 204: mai leggo in omero le lagrime di penelope,
vado pazzo per i cavalli, io che leggo le dotte stravaganze di byron e le
ora vi dirò solamente che quanto più leggo i latini e i greci, tanto
scrivo e parlo già tanto francese, e leggo sì poco italiano che se comincio a
cielo albeggiante. pasolini, 7-76: leggo questa loro volontà (oh, non
questo tempo, come sapete, ora leggo tutto il mio ufficio ed ogni lettera
immensa mole / delle cose create e leggo in esse / l'opre dell'amor tuo
parte a parte entro a'begli occhi leggo / quant'io parlo d'amore e quant'
come sapete, passabilmente monotona: scrivo e leggo. raj berti, 2-43: come
bacchetti, 2-38: da molti anni non leggo il sermone sulla montagna.
tebaldeo, cap., 5-5: io leggo seneca, magnanimo / moral scrittor,
libro mostra, / nel quale io leggo tutti que'martiri / che posson far
: per guardia del mio giudizio non leggo più giornali letterari né italiani né esteri.
scrivo e parlo già tanto francese e leggo sì poco italiano che se comincio a scrivere
tu mai finire: / te lo leggo in sul mostaccio, / vuoi così tormi
libro mostra, / nel quale io leggo tutti que'martiri / che possono far
amore], à nel qual io leggo tutti que'martiri / che posson far vedere
parte a parte entro a'begli occhi leggo / quant'io parlo d'amore e quant'
pigro. b. croce, iv-12-247: leggo in un giornale di cari amici che
da fare in difesa dell'italia, leggo che tra gli oggetti delle divisate fortificazioni
c. gozzi, 4-126: quand'io leggo turpin, divengo munto: / scorremi
pensiero. de sanctis, 9-182: invano leggo e rileggo: non vi trovo alcun
fossero gli utilitari. govoni, 9-60: leggo, vincendo la vergogna e l'orrore
b. croce, iv-12-298: leggo... che i neo-battezzati liberali
la neve. bianchi, 2: come leggo chiaro / entro le righe della crespa
austriaci in germania. mazzini, 55-70: leggo con fremito le parole colle quali lord
non so che danno. ed altra ne leggo, di cotanta roba, in un'
questo tempo, come sapete, ora leggo tutto il mio ufficio ed ogni lettera
delle sollevazioni. giuglaris, 348: leggo pure ch'erano le tue creanze sì
pietà mi stringe per te, qual volta leggo, qual volta scrivo cosa che a
rendendolo incompleto. piovene, 1-77: leggo una lettera in cui mi assicurate di
dell'educazione, e da più anni non leggo i suoi libri. mamiani, 9-68
mi comunica il sig. vendramino leggo gli onori della celebrata penna di v
letto il suo manoscritto, come non leggo gli altri che mi sono mandati.
. c. gozzi, 1-906: leggo nel seno / dell'infanta e del re
licenza dell'ordinario. giannone, 2-i-23: leggo ancora essersi impressa [l'opera]
dopo anni di questo mestiere, quando leggo i giornali ridivento pubblico ingenuo e prendo
più voglia di andare in carso. leggo ostinatamente. moravia, 21-103: mi sono
nostri verseggiatori. tommaseo, 1-218: leggo tre tomi di marco visconti: leggiadro
riduce forastiere, essendo dieci anni che leggo qui in rodi filosofia, mi tengo già
panunto, addio, più non ti leggo. 3. figur. organo
. / donna, il tuo cor ben leggo. 14. ant. luogo
ami con certa parzialità la poesia, pure leggo e studio, come posso, i
antonietta] una volta, « quando leggo le pastorali di florian, avere in
pietà mi stringe per te, qual volta leggo, qual volta scrivo cosa che a
: senti, pastore, / già ti leggo nel cuore; / e l'amore
. michelstaedter, 449: nei ritagli leggo... 'le pére goriot '
ancora perfezionato. manni, 2-496: io leggo nella breve 'vita di s. umiltà'
epiteto). tommaseo, 1-328: leggo dionigi periegete. = voce dotta,
per esame le sue 'note personali'. vi leggo: ottimo, condotta esemplare privata e
moderni (ché i vecchi non li leggo, facendomi avvisato della piccolezza loro il silenzio
intorno a me tre torrenti, e leggo virgilio e shakespeare all'ombra nera delle
aria è così nitida che da quaggiù leggo la scritta sul piedestallo dell'obelisco in
il giogo / della bassezza della specie, leggo / in quel viso servo e ghiotto
leggeri sottili leggeri volanti leggeri, che leggo nell'aria dinanzi a me, e
di tradurre e far mio quello che leggo non han dato altri che i poeti.
piemontese. carducci, iii-19295: quando leggo le sue fiere polemiche, così ostinatamente
viani, 13-408: per distrarmi leggo tutte le insegne, anche quelle degli
nomade. gozzano, ii-77: gli leggo le notizie del giornale: / i casi
collo, unica cosa che mi serva quando leggo da letto, poi un paio di
la quartadecima. mazzini, 30-17: leggo ora precisamente nel « times » che doveva
letterale del cesarotti, postillando ov'io leggo o intendo il greco diversamente. pratesi,
linea equinoziale. mazzini, 30-16: leggo ora precisamente nel « times » che
superstite, e anche per incuria -non leggo giornali. borgese, 1-210: si
stessa, quella sciagurata ode: gli leggo quella: ne va preso: vuole che
stato '. libumio, 1-50: leggo sovente nel modo indicativo le terze persone
altra, mi riscaldo e m'invoglio. leggo qualche buon libro capace di prevaricare il
prevengon le opposizioni. giuglaris, 348: leggo pure ch'erano le tue creanze sì
fissa ho in mente / la sentenza che leggo in quell'insegna: / chi vuol
. quasimodo, 1-43: ti leggo dolci versi d'un antico, / e
al liceo. piovene, 14-75: leggo, questo sì, leggo molto..
14-75: leggo, questo sì, leggo molto... ho letto, per
quan- d'ella siede lavorando ed io leggo! m'interrompo a ogni tratto,
stato rimetterli. mazzini, 60-317: leggo le atroci condanne pronunziate dalla vostra corte
tebaldeo, cap., 5-5: io leggo seneca magnanimo, / moral scrittor,
.. di mano in mano / leggo, e i differii lor purgo e risano
mi stringe per te, qual volta leggo, qual volta scrivo cosa che a
miei pensier, di mano in mano / leggo, e i differii lor purgo e
quantunque volte io lo [il casa] leggo, mi par di stare in su
incatenate e prigioniere. redi, 16-ix-98: leggo in questa relazione che il suddetto signore
'coto ', ché 'quoto 'leggo in un antico testo. =
p bettinelli, 2-96: già leggo nei volti / pallidi e rabbuffati un
ascolto. fogazzaro, 1-103: quando leggo ad alta voce, raccolgo sempre bellezze
sempre bellezze e difetti che mi sfuggono se leggo silenziosamente. -ricevere su di
: mentre firmo questo rapsodico articolo, leggo che si teme che lo scoppio della super-
lasciò e poi ripigliò il buon camino, leggo esser stato mostrato il suo nome tante
del poco. alfieri, 7-138: leggo plinio, le * epistole ', un
ratificata. b. croce, iv-12-403: leggo in giornale che l'italia deve dare
mi ravvivano nell'atto ch'io me le leggo, quanto perché l'ho fitto qui
sono occupatissimo e scrivo poco e non leggo molto. tarchetti, 6-i-374: per una
sentimentali. fogazzaro, 1-305: quando leggo racconti come il suo mi par di
. carducci, ii-16-281: per rinnovarmi leggo il petrarca e il paradiso di dante
« anch'io amo la poesia. ne leggo spesso. » pratolini, 9-529:
, che ho qualche cognizione degli astri, leggo nell'oroscopo di filippo, da voi
osservi le crisi dei prìncipi), leggo qualche rivoluzione vicina, che vi potrebbe
nome. monti, x-2-509: leggo finalmente il vostro monitore romano, nel
a discrezione. leoni, 253: leggo ora nel « messaggero tirolese »,
croce, iii-34-73: sempre volentieri ricerco e leggo i nostri vecchi libri, anche quelli
francia e si continui a scrivere, come leggo nel catalogo -che il suo colore «
. " quasimodo, 1-43: ti leggo dolci versi d'un antico, / e
riva all'oceano. tommaseo, 1-258: leggo al forcella... dei richiamati
com'è, colle sedute ch'io leggo, è una ironia, una cosa,
foscolo, xviii-262: da più mesi non leggo se non omero, omero, omero
, 13-120: mi prende lo schifo se leggo che cosa ho qui scritto: /
. bianchi, 2: o come leggo chiaro / entro le righe della crespa
rimario! passeroni, iii-236: or leggo, ora passeggio, ritata / a quel
i... i sculta ti leggo la vittoria in viso. 4.
. ferd. martini, i-460: leggo sui giornali il rinnovellato successo dei tuoi
al rinnovamento. tommaseo, 1-118: leggo muratori e s. giovanni crisostomo.
/... ch'i'vedo 'vunque leggo, canto o scrivo, / nel
qualcuno. pasolini, 12-59: ti leggo dentro come dentro di me. /
e poi ripigliò il buon camino, leggo esser stato mostrato il suo nome tante
fiorentino, lxxxviii-ii-259: né men ripulsa leggo dianira / da quel possente e del tonante
. reina, i-32: m'arrossisco quando leggo appresso di senofonte lodarsi cotanto dal re
del canale. quasimodo, 1-43: ti leggo dolci versi d'un antico, /
42: caro giordani,... leggo i tuoi articoli su « la rivoluzione
delle ragioni. goldoni, v-259: leggo le opere inglesi tradotte con un piacere infinito
solazzarmi, poiché sempre rido, quando leggo le cose altrui,...
. grillo, 730: quel che leggo, non passa la prima regione dell'
conflitti troiani aspri e sanguinei / non leggo più nel mio gimnasio amplissimo, /
. baldini, 14-48: io non leggo più libri da tempo: li trovavo
due rade. gozzano, ii-77: gli leggo le notizie del giornale: / i
de amicis, xiii-101: quando leggo le pagine del 'movimento', per esempio
mi ravvivano nell'atto ch'io me le leggo. = comp. dal pref
massaia, xii-81: di questi giorni leggo in alcuni giornali scapati che i missionari
i ragazzi. deamicis, xlii-ioi: quando leggo le pagine del 'movimento',..
scheletro diplomatico. leoni, 252: leggo ora nel « messaggero tirolese », scheletro
dello ingegno. tommaseo, 1-407: leggo del giordani retore sciancato.
ch'io fo quand'ellasiede lavorando ed io leggo!... divento muto; cade
attaccato a la mola, e se ben leggo non istudio. e se traduco vergilio
poter l'onoro; / ma quando leggo le sue mal concette / bravate, per
, 578: io debbo dirvi che io leggo con grandissimo diletto i versi latini qualora
tendenza morbosa a procarducci, iii-25-386: leggo giornali o giuoco a scopone. fucini
animo caldo. liburnio, 138: quando leggo le scritte vostre, parali dinanzi agli
il giornale scritto. piovene, 14-75: leggo, questo sì, leggo molto.
14-75: leggo, questo sì, leggo molto.. ho letto, per esempio
parte a parte entro a'begli occhi leggo / quant'io parlo d'amore equant'io
parte sensitiva, / quando a vanvera leggo e all'impazzata / il suo 'esopo',
scolti. pindemonte, iii-541: scuita ti leggo la vitto ria in viso. poerio
cifre spaventose / il mio delitto io leggo! 7. fissato imperituramente;
quel novi, mi dicono (io non leggo racconti italiani), è una seccaggine
anche nelle 'memorie'di carlo. apro e leggo queste sibilanti parole: « mio fratello
leggieri che si mettevatommaseo, 1-364: leggo... lo speroni, il gorla
ogni parte sensitiva, / quando a vanvera leggo e all'impazzata / il suo 'esopo'
filicaia le canzoni io lascio / e leggo tullio! » d'annunzio,
pellico, 2-50: ogni volta ch'io leggo una tua lettera, ardente sempre di
il giogo / della bassezza della specie, leggo 7 in quel viso servo e
carattere erotico. papini, x-2-88: leggo... qualche lettera di lawrence (
più sono bozzoli amicis, xiii-101: quando leggo le pagine del 'movimengrossi, più femmine
propria facoltà. tommaseo, 1-158: leggo il secondo del carmignani. leggo la
: leggo il secondo del carmignani. leggo la vita di byron scritta dal cantù.
fogazzaro, 1-393: i giornali che io leggo non hanno fatto cenno dello sgraziato accidente
nelle 'memorie'di carlo. apro e leggo queste sibilanti parole: « mio fratello gasparo
re. ciro di pers, 251: leggo, argia, le tue carte e conla
moderni (ché i vecchi non li leggo, facendomi avvisato della piccolezza loro il
caso, di sillogizzare su quel che leggo, mi cogliete al canto, e levatomi
. b. croce, iv-12-212: leggo nei giornali di una conferenza testé tenuta
quel foco ond'ardo, / e leggo in volto altrui noia o stupore, /
, peccaminosi. giuglaris, 44: leggo che il tale... conobbe prima
. viani, 13-408: per distrarmi leggo tutte le insegne, anche quelle degli
molto inferiore. giuglaris, 348: leggo pure ch'erano le tue creanze sì dolci
nostri amatissimi simili. tommaseo, 1-321: leggo la pre fazione del rajberti
. mianzini, 17-11: spesso vi leggo tedio, e anche sofferta con
de'miei pensieri quando ti scrivo o ti leggo. cardarelli, 506: quei suoi
). tommaseo, 1-260: leggo il condillac: ci trovo l'osservazione
veramente qui è ora mistral, ch'io leggo e rileggoquetamente e mi penetra della sua soleggiata
, non posso chiudere occhi se non leggo prima. alfieri, i-17: essendo poi
ha geri sottili leggeri volanti leggeri che leggo nell'aria dinanzi a comunicato alla società d'
. grillo, 767: tal ora io leggo per mio sollevamento. bartoli, 44-18
che meglio prometta. in somma ora lo leggo tutto, e prima non scorrevo che
con la coda dell'occhio le guardo e leggo la soprascritta. buonarroti il giovane,
non veggo, / o mal non leggo / il soprascritto / del bussolotto, /
ogni passo di grande scrittore ch'io leggo, io le scrivo con tranquilla coscienza di
giogo / della bassezza della specie, leggo / in quel viso servo e ghiotto.
, ecc. martello, 1-14: leggo con qualche speditezza. de roberto,
io non ho bisogno di contraccifere, e leggo speditiva gitudine. f.
papini, ii-995: io, anche quando leggo codesto famoso secondo libro delle 'laudi',
inferigno, segretario dell'accademia, non leggo mai 'spesaria', ma sempre 'speseria'
quanta del casti. tommaseo, 1-201: leggo qualche sonetto dell'alfieri, qualche stanza
'fa'o 'fate con dio': ed io leggo nel boccaccio che ifigenia prende commiato da
fatto altrui degli stellanti annali / non leggo nei caratteri lucenti, / non osservo del
fermo. d'annunzio, xciii-235: leggo le bozze della tua bella pagina sul
/ ed io lo piglio e a stracciasacco leggo. 4. con grande intensità
pietà mi strigne per te, qualvolta leggo, qualvolta scrivo cosa che a reggimento
. grillo, 730: quel che leggo, non passa la prima regione dell'intelletto
terraferma. foscolo, iv-364: quando leggo i suoi versi io me lo dipingo qui
superstite, e anche per incuria -non leggo giornali. borgese, 1-98: -se fai
canaria. passeroni, iii-236: or leggo, ora passeggio, ora mi svario /
o alla tale. giuglaris, 44: leggo che il tale... conobbe
1989), 1, 26]: leggo l'accrescitivo talpóne 'spione, confidente della
il cognome. stuparich, 5-176: leggo prima le targhette d'ottone delle altre
. éissari, 2-169: ahi troppo leggo; e qual virtù, qual penna 7
tenore è sibillino, ma io ci leggo un suggerimento. -con riferimento al
rinnovavo. quasimodo, 1-43: ti leggo dolci versi d'un antico, / e
farai terra da boccali, / e leggo ne la fronte il tuo pianeta,
elegante scrittore. tommaseo, 1-165: leggo... un po'dello spolverini:
, e scrivo più, quando non leggo, che quando leggo, essendo il mio
, quando non leggo, che quando leggo, essendo il mio solito divertimento '
anche sostant. moravia, xlii-209: leggo soprattutto gli annunzi economi ci
g. del papa, 6-i-5: leggo chiaramente narrata la storia d'unadecoratori, le
che umil m'arrendo / ciò sol ne leggo e intendo: / quindi il fato
dal patrizio nella schiera de'filosofanti e leggo ch'egli compose istorie nel greco idioma.
1848. soffici, vl-44: se non leggo o lavoro m'annoio tremendamente. arbasino
otto. montale, 15-682: quando leggo o ascolto / il nome 'pietrasanta'penso
abitazione). moravia, xiii-209: leggo soprattutto gli annunzi economi ci
cantava. nievo, 13: « io leggo l'uffizio della madonna » disse umilmente
/ qual maraviglia fia se impressa io leggo. leopardi, i-446: la voluttà,
. volponi, 3-140: ah leggo ancora, rilievi al quirinale della..
di tradurre e far mio quello che leggo, non han dato altri che i
questo tempo, come sapete, ora leggo tutto il mio ufficio ed ogni lettera senza
ali. de amicis, xiii-101: quando leggo le pagine del 'movi tamente
si è formato un recente 'antologizzatore'che leggo nell'introduzione di c. moreschini al
finali. savinio, 30-461: leggo per prima l'enorme e immodesta firma di
[« il tempo », 1-xi-1973ì: leggo dell'arresto di un mio concittadino,
fenomenologica. g. manganelli, i-159: leggo le semplici e istruttive notizie sulle amnesie
in onda durante l'access time. leggo [24-xi-2005]: programmi annunciati per il
papato. tommaseo, 1-126: leggo muratori, gli annali civili del regno di
, quando, a quanto sento e leggo, sono tutti più o meno d'accordo
previsto domenica 8 agosto. duathlon? leggo giusto: se ci fosse stata la piscina
perché io mi occupo di retorica, e leggo molti poeti pagani e so..
]: dal 'federale'a 'te lo leggo negli occhi', la carriera di stefania sandrelli
asparagiaia, ripunto la terra magra e non leggo giornali. r riquadratore, agg.
quale non ho ancora le idee chiare: leggo spesso pareri e opinioni discordanti riguardo allo
sulle tavole della sala vestita di libri, leggo gli uranici titoli di due pubblicazioni ignotissime