. acconciò la rotella al lume in sul leggìo ed assettò la finestra che facesse lume
sfoglia un grande registro addossato a un leggìo. d'annunzio, iv-1-376: e
capo chino, il lungo mento quasi sul leggìo, dondolandosi un poco quando la musica
il ragazzo disponeva il messale sopra il leggìo e metteva in ordine le ampollette dell'
come un'anguria. 2. leggìo grande (nel coro delle chiese).
: fu venduto per seimila lire l'alto leggìo o badalone scolpito a figure d'angeli
due liste, con cui si apre il leggìo nelle chiese. 5. disus
piede, percuotendo con la bacchetta il leggìo, ecc. - anche al fìgur.
uno fiume, del quale oggi sul leggìo dei riti immondi i sacrestani della disfatta quando
di brusto, tale che il leggìo se ne cuopra bene. capitoli
tommaseo]: un panno da leggìo con brusta di seta. =
ne'bordelli / ed i farsetti lividi al leggìo / da le gondole trasse e
quel libro notato che si posa sul leggìo, per cantare. = deriv.
franco, 1-135: mensa il cor, leggìo una baldoria, / bicchier campane,
con un naso sgrignuto, e con un leggìo di drieto per ispalle, che parea
e prese il fascicolo ch'era sul leggìo. fogazzaro, 7-12: carlino andò
camera con un quaderno di musica sul leggìo. panzini, iii-594: poi nacque in
d'annunzio, v-1-662: oggi sul leggìo dei riti immondi i sacrestani della disfatta
v.) per aferesi. leggìo (ant. legìo), sm.
iii-259: nel mezzo era posto un leggìo da coro... con un libro
avendo d'innanzi a noi un gran leggìo sul quale posava la custodia di cuoio
126: in piedi davanti a un leggìo, andava allineando cifre nere e cifre
il lume, accomoda la parte sul leggìo, e, dopo una diecina di
; il maestro pazientemente che batte sul leggìo. comisso, v-129: mi additò
un'aria patetica, avessero scritto sul leggìo del gravicembalo quel motto di cicerone:
tolse i guanti, li posò sul leggìo. cicognani, v-1-356: sto al pianoforte
: sto al pianoforte e sfoglio sul leggìo lo spartito e accenno gli accordi.
, né ampolle, né messale, né leggìo. 2. ant. pulpito
o vero, come allora diceasi, un leggìo, o perbio, di marmo bianco
che vi devo insegnar, state al leggìo / e fate giorno e notte una seguenza
incerto: probabile alteraz. di lezio * leggìo 'per la simiglianza della forma;
-libraccióne. papini, iv-197: sul leggìo un di quei libraccioni che sembrano armadi
direttore percosse la lingua di latta sul leggìo, e l'orchestra attaccò la sinfonia
un'aria patetica, avessero scritto sul leggìo del gravicembalo quel motto di cicerone:
stanza, cioè tela, colori e leggìo, e se ne andava a dipignere in
iii-1-592: presso la finestra è un leggìo con suvvi aperto il libro della historia di
quasi decorazioni agli episodi, e nel leggìo per contro sono la macchina, sono
. -avere più parole che un leggìo; dare parole a un leggìo:
un leggìo; dare parole a un leggìo: v. leggìo, n. 6
parole a un leggìo: v. leggìo, n. 6. -avere poche
... accomoda la parte sul leggìo e, dopo una diecina di minuti
un'aria patetica, avessero scritto sul leggìo del gravicembalo quel motto di cicerone:
diverse imagini di san sebastiano, sul leggìo d'un armònio la 'matthàus- passion'del
giornale appoggiato su un bicchiere come sopra un leggìo. gozzano, i-243: ha tanta
), munita di parapetto e di leggìo, spesso riccamente decorata e sorretta da
finestra 'dei lampi ', un leggìo quadruplice per musica, per 'quartetto
finestra 'dei lampi ', un leggìo quadruplice per musica, per 'quartetto
passi verso la parete, rasentando il leggìo. sbarbaro, 2-75: rasento le miriadi
vasari, iii-259: quelli che cantavano al leggìo erano tordi cotti col becco aperto e
centro del quale sorgeva la tevà, o leggìo, del- l'officiante, e ambedue
nella sala e squadernò la musica sul leggìo, fu accolto da rovesci di luce
bordelli / ed i farsetti lividi al leggìo / da le gondole trasse e da'campielli
l'ho qui, sopra un bel leggìo, a fianco della mia tavola travagliosa,
v-2-523: sorge nel mezzo uno stupendo leggìo da coro, trovato nel senese a miracolo
ciò che leggeva la mano ossuta a leggìo; e, nell'entusiasmo, vi calava
vasari, iii-259: quelli che cantavano al leggìo erano tordi cotti col becco aperto e
tevà, sf. invar. leggìo di una sinagoga ebraica. g
[recinto] sorgeva la tevà o leggìo, dell'officiante. = adattamento di
dietro le cortine tirate, davanti a un leggìo, presso un torchietto acceso.
mazzamurel- lo m'ha messo in sul leggìo questo volume delle rime piacevoli d'un
un lettore del corano legge una sura sul leggìo della tribuna. na surfing /