dal fastidio di aguzzare gli occhi per leggermi. d'azeglio, 1-83: capelli
io spero poter offrire a chi vorrà leggermi assai miglior derrata che non sono io
con me stesso, e con chi vorrà leggermi, di disappassionarmi, per quanto all'
di vedermi inseparabile da lei, e leggermi nel volto ugualmente vive le impressioni della
nicomede ha questa sconcertante virtù; di leggermi nel cuore, non solo, ma di
coloro che avranno la pazienza di leggermi. tarchetti, 6-ii-631: insensibile,
, 1-223: il vantucci promette di leggermi prima di pranzo; perché altrimenti m'intende
verrebbe [angelo d'elei] a leggermi una delle sue preconizzatissime satire: venne
sorelle e di vedermi inseparabile da lei e leggermi nel volto ugualmente vive le impressioni della
azzurri, mi fissò intensamente quasi a leggermi nel viso la sincerità, poi soccallò
calvino, 20-610: sono andato a leggermi (dopo letta la sua)