ben nel volto suo la gente accorta / legger potria: questi arde, e fuor
affronti / con gente a cui diletti legger libri. s. bernardino da siena
ferma certanza / riguardimi, se sa legger d'amore, / ch'eo porto morte
. nievo, 157: al sentirsi legger dal cancelliere questa antifona, si dimenò
ut per vocabula ipsa in opere suo quid legger ne'cieli e a svelare gli arcani della
suo liberto fidato, balioso, che legger non sapea, facea per quelle rocce la
io ammiro la sua flemma nel legger la rosa, dove sono tante
ben nel vólto suo la gente accorta / legger potrìa: questi arde, e fuor
, 214: femmina irosa e che legger si turba / rade fiate ha gran luogo
mente, che tu badi bene a non legger mai alcuno di que'poeti, o
l'indo elefante, a cui con legger salto / scherza pel dosso che morì fra
giovane, 9-598: io t'ho lasciato legger, senza mai / interciderti nota,
somarello è montato in bigoncia / per legger poesia agli animali. cesarotti, i-304
quivi s'è posto a bottega / a legger sopra il libro della strega. note
al fuoco accanto / disse, che legger vuol tutta la notte. d'annunzio,
ed avendo pur a la scola apparato legger e scrivere ed attaccatosi il calamaio a la
col caldanino fra i ginocchi / a legger le gazzette, a dir l'ufizio.
., io (167): al legger quella lettera, 11 principe * *
è stabilmente ferma, onde ad ogni legger colpo da ogni parte si muove;
stiano tutti i mesi / per poter più legger ire al perdono. m.
altro imperfetto ed aspro; e nel legger le catilinarie o le verrine, naturalmente
, / senso da panical c'ha legger trotto. m. villani, 1-16:
aveva guasto la vista, che non poteva legger lettere, né guardar disegni, se
in gola, / dinanzi a sé fe legger la sentenza: / « due once
voi giudicio che fosse un vano e legger omo quello amico nostro, del quale
giornalisti, e un dispregio con noia di legger versi universalmente diffuso. baretti, 2-53
; i lobi del tallo, appiattiti e legger lirica stessa, la tradizione
. gadda, 497: le si potè legger nel viso, di cheli più che
a'nostri. segneri, iii-1-5: basta legger le istorie della chiesa per rimaner chiarito
nel vólto suo la gente accorta / legger potrìa: questi arde, e fuor di
): avendo pur a la scola apparato legger e scrivere ed attaccatosi il calamaio a
colombara? boccalini, i-32: il legger quei discorsi senza fine, quei consigli tanto
mi domandò licenza per lui di poter legger quella sorte di libri proibiti.
di onori. boccalini, i-32: il legger quei discorsi senza fine, quei consigli
. algarotti, 1-328: invitati a legger poco, potevano considerar molto; e
una quantità di libri, parte da legger lui, parte da mandare a sua moglie
3491: del mare diremo che a legger venticello s'increspa, a vento più fresco
nel volto suo la gente accorta / legger potria: questi arde, e fuor
s. m., gli fe'legger sotto credenza ciòcche pur allora scriveva al
pedanti. boccalini, i-32: il legger quei discorsi senza fine, quei consigli
mità opposta con un manico piatto o legger berni, 38-17 (iii-251
ed io sempre qual damma o legger pardo / la sequitava per caverne e sassi
di fuor con fosche note / a chi legger le sa; sempre si more.
avanzano poche ore de l'anno per legger le cose nuove: ma questa di vostra
potere a le volte col riscontro di molte legger le lettere di tutte; supplendo quelle
agevolmente a darvi, indiscreto! briga di legger questa, e di aver cura delle
? dall'ongaro, vi-259: se legger potesse nel profondo / di quel cor
. di quelli a cui bastava assai legger dottamente ciò che leggevano, e nei
so se voi ne averete altrettanta in legger le mie spesse e dissipate lettere. parini
fuor con fosche note / a chi legger le sa: * sempre si more '
sentiti venir meno dal dolce, al legger non appena quella cifra che il signor
isaia, eliseo o daniello, / che legger non sapria il donadèllo. ottimo,
quando o il donde, / vada a legger l'istoria dell'anguille. segneri,
, quando mio padre si metteva a legger le lapidi, mi sentivo morire,
si levò suso e mostrò di voler legger qualche cosa della legge. 2
tentò decifrarle, ma inutilmente; dovetti legger io. deledda, iii-505: mentre
e mostrò grande effetto; / che legger non finì la prima faccia, / ch'
bandello, 1-27 (i-346): fu legger a conoscer l'infermità del cavaliero non
/ belli e ben fatti, e legger le scritture. pananti, ii-126: sosteneva
si potria del cor fiammato / legger di sera un caracter minuto.
, quella cui fu dato un primo legger grado di cottura, perché non vada a
sostene, / ch'a monti può legger dar mutamento, /... /
e mostrò grande effetto; / che legger non finì la prima faccia, / ch'
/ leggerne verso, e chi pur legger vuole, / gli dia quella medesima credenza
a mano, / ch'io parea legger dentro a uno stampato. fogazzaro,
vampo sì potria del cor fiammato / legger di sera un caracter minuto. d'azeglio
più vostre voglie / e 'l vostro cor legger ch'è 'n voi assiso / sì
poiché io non mi conosceva abile a legger tutto questo gran volume [della natura
eran sentiti venir meno dal dolce, al legger non appena quella cifra che il signor
cartomante di gran classe in atto di legger la buona fortuna a una cliente d'
di fuor con fosche note / a chi legger le sa: sempre si more.
carta bianca, / leggela ben chel legger nulla noce, / chel legger spesso uno
ben chel legger nulla noce, / chel legger spesso uno animo egro franca. diodati
io li chiuda in petto, / legger ne la mia fronte i miei tormenti.
, o 10 non v'anderei a legger latino, o spererei che delle mie
.. / starò pe'cerchi a udir legger gazzette, / ch'or sia presa
... geometrizzando, sono giunti a legger * conformazione '. nell'universo le
[quella poesia] e poi non legger altro di quel volume; perché, sebbene
scritti i lor sogni e voi gli potessi legger tutti, voi troveresti certamente il sogno
letta le sia / e che, se legger sa, la legga bene: / tutto
signoria di venezia v'ha condotto a legger greco e latino nello studio di padova
. carducci, 687: so legger di greco e di latino, / e
vuolte infiamata la rilesse, / a legger non sapendo poner groppo. n. agostini
moneti, 344: un che non sa legger il salterò / spesso chiamato vien signor
la pazienza fa portar nel gobbio / legger ogni fortuna overo obrobbio. viani, 4-81
restano ignoranti e a pena sanno talora legger una lettera. bellori, iii-190: accusano
martello, 1-47: non vi diportate a legger i versi per vederli imbellettati di grazie
importunità delli gesuiti in voler cattedra per legger le controversie [teologiche], sarà forse
, soggiunse: « scriva il suo senza legger quello ». mazzini, 77-259:
tutti i mesi / per poter più legger ire al perdono; / entro la
con mirabil'arte, / perché 'l legger si vieti, / talor numero tal
anche agli sguardi di chi cercava di legger nei suoi occhi. = comp
. frugoni, iv-140: non sapea legger correntemente in altro libro che nel donato
impudiche, tanta incautela ho usata in legger componimenti, se non di lascivia,
sentite e vedute nell'indirizzar delle cause; legger poi gli oratori, come sarebbe demostene
, come dice l'indovinello, a legger nel mezo). n. villani,
moravia, iii-177: anche a voler legger per forza [quegli sgorbi], se
che intendono lettere, non possono legger altro. milizia, v-386: non avesse
, 9-598: io t'ho lasciato legger senza mai / interciderti nota. gabrielli
intralasciaro. tansillo, 1-255: il legger quando è caldo reca ambascia: /
/... / con un legger susurro / delle scomposte foglie, / invitar
a io / al più starò a legger le gazzette, / per saper chi la
consacrati. bisaccioni, 1-291: il legger le istorie non è la minima dottrina
, siccome in un'aperto libro, / legger le istorie!...
fuor con fosche note / a chi legger le sa: sempre si more.
, avuta dal giudice l'alternativa di legger nel guicciardini l'assedio di pisa o
da barberino, ii-230: non si disdice legger lagrimare / in donna o dubitare,
, insegnare, o male o bene, legger in sedia, dichiarare, dar latini
— per estens.: toccato, sfiorato legger mente. marinetti
più si accese al pisani desiderio di legger la risposta che si era data al sanfelice
n-iii-766: io soleva contemplar molto e legger poco, mentre la mia giovanezza fu
. da un libro poche e rare / legger parole, e molto meditare. ungaretti
intendere. carducci, 687: e so legger di greco e di latino, /
e novelle d'amore, / il legger d'arme, e simiglianti cose, /
nel volto suo la gente accorta / legger potria: « questi arde, e fuor
iii-228: a genova ancora sono invitato a legger l'etica e la poetica d'aristotele
ama e po, / più che legger en scola, / amor valeli prò.
. fagiuoli, v-150: per non saper legger le note, / temistocle, per
faggio /... / con un legger susurro / delle scomposte foglie, /
: qual pellegrino / vorrei scarco e legger questo cammino, / eh'a far
uso neutro. guittone, xxx-80: legger stimo arar più ch'embolare, /
/ ch'a savio om non seria legger di dire. dante, conv.,
l'uom quando egli mira / in altrui legger difetto, / ch'ei non crede
omo: odiar che piace / non de legger si face. g. cavalcanti
., 11-19: nostra virtù che di legger s'adona, / non spermentar con
alle volte, col riscontro di molte, legger le lettere di tutte, supplendo quelle
significhino che le lettere; e il legger di esse note, che essi pur legger
legger di esse note, che essi pur legger chiamano, da altro che da lettere
, n-19: nostra virtù, che di legger s'adona, / non spermentar con
a. casotti, 1-2-17: legger fogli di nuove e di gazzette,
... insegnavano da sé medesimi legger il galateo a'lor figliuoli, anzi il
, senza avergli ad impor fatica di legger le librettine de'postiglioni, fuor de'
... il medesimo è il legger libri loro; anzi peggio forsi. foscolo
nostro libro. girolamo leopardi, 2-8: legger su 'l libro d'altri a me
occhiale ci fa da una gran lontananza legger quella scrittura, della quale senz'esso
dell'oro. firenzuola, 952: falla legger, la pare una maestra; /
altro maggior, che in onorato stile / legger lodi e virtute e udir che lieta
mai queste cose, le ho a legger io? '. -nel linguaggio
non mi essendo rimasto altro conforto che il legger le lettere che quasi ogni giorno solevate
i-327: starò pe'cerchi a udir legger gazzette, /... / e
avesse, nel fare e né meno nel legger versi, di grandi malizie. papini
guittone, xxx-81: legger stimo... / astenere in man
e pitture d'egregi artefici si conducono a legger le campane di montale, i carrocci
preso sei; dieci su venti. legger le medie. registro delle medie '.
da un libro poche e rare / legger parole, e molto meditare. -sostant
e come visse al mondo glorioso / qui legger puoi per merito auttore. lettere e
ci fa da una gran lontananza legger quella scrittura, della quale sen-
duramente; conciarlo molto male. legger. di dei santi apostoli pietro e paolo
uom quando egli mira / in altrui legger difetto, / ch'ei non crede avere
rea / di pena eterna; e ben legger tormento / fia, se tu miri
mi fece sedere e die'principio / a legger l'istrumento e a rileggerlo / con
è di sentir canti amorosi, di legger libri molli, di tener dipinture lascive.
la compie. serra, ii-274: a legger bene [orianf] occorre una preparazione
1-99: la lista il duca a legger cominciò / e pria sé e la duchessa
ronzar d'intorno, / o di naspo legger versata ruota. 3. strumento
. v.]: chi non sa legger nella sua scrittura, è asin di
ortolano elemosiniere, xxxv- 525: legger si vuole e vecchi e nuovi testi /
, tuttavia quand'egli abbia occasione di legger pubblicamente sarà a lui facilissimo l'applicargli
. tommaseo, 19-27: sollevò il legger velo che le copriva le spalle, e
fuori. a. casotti, 1-2-17: legger fogli di nuove e di gazzette,
focile. fogazzaro, 7-296: cercò di legger l'ora sur un occhio tondo di
il cordoglio / ch'egli ebbe in legger l'odioso foglio. -illegittimo, ingiustificato
offusca / e fa il cerebro più legger che crusca. g. visconti, 1-57
carducci, ii-11-50: fai bene a legger l'ariosto...: una volta
a un ragioniere il quale non volesse legger altro che le facce del dare per
cesari, iii-174: andate ora a legger dante correndo. quante belle e ragionevoli cose
una volta scorro ogni leggenda, lo volli legger tutto [il libro]. giacomo
amar • ante, non si può legger tutto l'ariosto. pasolini, 12-9:
di fuor con fosche note / a chi legger le sa: 'sempre si more
d'ortografìa e d'ortoepia a ogni legger che fa alcun libro nuovo di coteste
per obbedienza e per ossequio, di legger l'opera insieme. capuana, 1-ii-423:
40-128: ho avuto sempre il vizio di legger tutto, anche i biglietti del tranvai
morto. landino, 49: legger per dilecto significa esser in ocio, imperoché
la consorte, / si pose a legger l'altre del pacchetto. guicciardini, 13-ix-187
papini, 27-575: altro non feci che legger volumi, decifrare palinsesti e incunabuli.
compagnia, / a far il crocchio e legger le gazzette / alla pancaccia d'una
principali del diletto che si prova a legger platone, e della perpetua verdezza della
a trovarlo andavo io, bramoso di legger qualcuno di quei tanti volumi d'autori
: [il prete] come che legger non sapesse troppo, pur con molte buone
parleranno latino, come se in cattedra a legger 'dottrinale 'si ritrovassero. aretino
uomo il potea nelle sue condizioni, a legger francamente due righi di manoscritto arabico,
dé'dare, / penna menare / né legger sanno appena. iacopo da cessole volgar
spesso anco i voler più ascosi / legger sapesti. da ponte, 1-559:
o il principe gabriele intenti a legger poesie alle preziose, sentimentali o sensuali,
biade aver debbono le lor pianezze col più legger declivio ed esser somigliantissime alla positura delle
c. vannetti, xix-4-765: non legger che traduzioni di romanzetti, di commedie
, dopo letto la prima pagina, per legger l'altra senza tagliare, egli ripiegò
com'ho fatt'io per queste accademie a legger lezioni, volendo parer d'aver
per le vie, / al segreto poi legger l'alcorano, / sotterrar morti e
i fuochi artificiali, mi venne un legger pizzico in un braccio così tra 'l buio
di libri, la cui vita consistea in legger quasi sempre sopra una seggiola, coi
: a genova ancora sono invitato a legger l'etica e la poetica d'aristotele
mez'ora che s'applichi ogni giorno a legger istorie, a sentir, a discorrer
principali del diletto che si prova a legger platone, e della perpetua verdezza della
fosse di gran peso, egli si dee legger per pulizie intra consiglieri della città,
ra-ppresentazione di stella, xxxiv-645: senza legger processo ella sia arsa, / di
. sansovino, 133: comincerete a legger le scritture ponderandole a'passi che fanno
ben nel volto suo la gente accorta / legger potria: « questi arde, e
2-i-95: arrivai a minacciare di non voler legger più oltre e di far in pezzi
in mano le postille che fo nel legger del libro. ruscelli, 2-380:
dover sol medicar per pratica. / legger si vuole e vecchi e nuovi testi
dopo letto la prima pagina, per legger l'altra senza tagliare, egli ripiegò
si può amar dante, non si può legger tutto l'a- riosto. cameroni,
se le piace, può aprirla e legger quel che si contiene. brusoni,
: chi si darà la tediosa pena di legger tanti autori, troverà usate le parole
corrette. carducci, iii-10-212: al legger bene, o probabilmente, la canzone
divine. brusoni, 9-380: vuol legger di tutto e saper di tutto e
isaia, eliseo o daniello / che legger non sapria il donadello. malatesta malatesti,
i-239: chiunque vorrà soffrir la pena di legger tutte le prolisse profezie di geremia,
due vocali, che senza accento si farebbon legger per due sillabe, sì come in
fece sedere e diè principio / a legger l'istrumento et a rileggerlo / con tanta
io bazzicavo... smanioso di legger la satira, il reverendo pensò di
: a genova ancora sono invitato a legger l'etica e la poetica d'aristotele,
, 5-195: vedete voi se aveste potuto legger questo libro avanti la pubblicazione del vostro
canto l'altare per salirvi il diacono a legger l'evangelio e l'epistola.
davanzali, 1-6: bisognerà, per legger correttamente 'zazzera 'o 'zizzania
, che intendono lettere, non possono legger altro. tommaseo [s. v.
a che fare. ferrerò, 1-73: legger, tra il bosco, abba,
nel volto suo la gente accorta / legger potria: « questi arde, e fuor
un gomitolo / raggruppato dal freddo a legger lettere, / in una trovo un
offusca / e fa il cerebro più legger che crusca, / perché el voler conculca
o erudir predicatori che muovano o di legger libri che validamente rappresentino i beni e
, sf. vino di gusto gradevole e legger mente asprigno, fatto con
certo, e non ho bisogno di legger altro per affermarlo, è che il
somarello è montato in bigoncia / per legger poesia agli animali; / e s'
le rie, / al segreto poi legger l'alcorano. s. carlo da sezze
parte guaste del tempo, non si possono legger tutte, ma se ne vanno cavando
rea / di pena eterna; e ben legger tormento / fia, se tu miri
delle genti. / e m'abbattei a legger, dove in vero / lasciai,
/ lasciai, com'io facea, di legger presto / e mi vi soffermai su
vero e ragionevole discorso a chi di legger le presenti fatiche aveva fusto e soddisfazione
retrogrado, se avrete la flemma di legger fin qui, vi sarà venuto fatto
forma che per ricogliere il senso dèe legger più versi. -con riferimento all'
v. compitare]: e 'l legger senza compitare si dice 'leggere a rilibro',
2-108: si ha appena il tempo di legger le lettere e di riscontrarvi con una
trattò nelfuniversità di salamanca, se fosse meglio legger le scienze in spagnuolo o in latino
altro maggior che in onorato stile / legger lodi e virtute e udir che lieta
degli ebrei: farsi coscienza d'ogm legger difetto contro la legge cerimoniale; e
il riso? piccolomini, 10-149: nel legger nel morgante la rotta di roncisvalle non
, ma, quivi dimoratisi, chi a legger romanzi, chi a giucare a scacchi
in gola, / dinanzi a sé fé legger la sentenza: / « due once
roncisvalle. piccolomini, 10-149: nel legger nel morgante la rotta di roncisvalle non
ho fatt'io per queste accademie a legger lezioni, volendo parer d'aver rovigliato
fuor con fosche note / a chi legger le sa: « sempre si more »
, ii-q-59: io ti prego di legger virgilio, orazio e tibullo...
carducci, ii-9-59: io ti prego di legger virgilio, orazio e tibullo in latino
non devrà talor forse esser ingrato / il legger per trastullo onesto e breve / quel
pasqualigo, 434: mi è stato carissimo legger nella vostra lettera c'abbiate deliberato,
meco, / e se gioisco a legger quella cosa / della catrina di nanni e
il murtola infelice / nuotava un dì legger come una sarda e dicea...
): quivi dimoratisi, chi a legger romanzi, chi a giucare a scacchi
nannini, 1-155: che libro si può legger più inetto e scandaloso di quello ch'
/ qual pellegrino / vorrei scarco e legger questo cammino, / ch'a far
lembo della clamide le schedule de'senatori, legger poi non ciò che essi avevano scritto
e si ha a ridere o non legger punto i loro scilomi. g. g
scienza soffermata / trovai sur un canton legger un bando. / « eh signora
la salute. / altri, che legger appena sapieno, / ebber nome di scior
faggio,... / con un legger susurro / delle scomposte foglie, /
il cordoglio / ch'egli ebbe in legger l'odioso foglio. petruccelli della gattina
che, per ricogliere il senso, dèe legger invidia a paltre ne procede, /
versi, / in guisa tal che ben legger potersi: / « io servo dentro
a volerne trarre quel profitto che siconviene, legger non si vogliono questi proverbi andantemente e
da dir che senza molta noia / legger non si potrebbe. giuglaris, 308:
mano, nella quale ella non sa legger bene, ma indovina che si parla del
gola, / dinanzi a sé fé legger la sentenza. boccaccio, dee.,
/ e ne'dorati arcion d'un legger salto / sedendo, serra le ginocchia.
'l mattutino, / stando serrata, a legger ti disponi; / bevati
per ragioni meraerasi giudicato che fosse mestiero legger né anche il sevuoto è nato il
sportivo », 2-x- 1961]: legger qualcuno che scrive secondo il loro dialetto
marmi la serica / vesta strisciava con legger sibilo. pascoli, 70: la traccia
4-ii-339: si eleggevano ancora tre uomini a legger i sacri libri et i detti
fagiuoli, vii-15: m'abbattei a legger, dove in vero / lasciai,
lasciai, com'io facea, di legger presto, / e vi mi soffermai su
l'orecchia. morone, 92: potrò legger mai nel suo bel volto / segno
somarèllo è montato in bigoncia / per legger poesia agli animali: / e s'accavalcia
dallo stupore sopraffatto, / penserete, nel legger questa mia, / chi domine poss'
leopardi, 234: soscriver non sapea né legger gli atti. c. e.
delle dame gran vassallo vive, / senza legger soscrive. carducci, iii-5-217: gli
(ii-129): a pena sanno talora legger una lettera che loro sia da alcuno
: a punto, role? non voglio legger piu oltre, perché non mi è lecito
rappresentazione di stella, xxxiv-645: senza legger processo ella sia arsa, / di poi
si stancassi prima o vostra signoria a legger delli miei spassi o io di mandarlivi?
vi pesi: / spedir negozi o legger le mie ciance. m. adriani,
ben nel volto suo la gente accorta / legger potrìa: « questi arde, e
11-20: nostra virtù, che di legger s'adona, / non spermentar con l'
11-iii-766: io solea contemplar molto e legger poco, mentre la mia giovanezza fu tutta
xxx-6-182: questi sono i ricordi. / legger te li farai sera e mattina.
compagnia, / a far il crocchio e legger le gazzette / alla pan- caccia d'
platoni, né spezzarsi la testa a legger libracci di legge. g. m.
, / come dice l'indovinello, a legger / nel mezo). =
fagiuoli, ii-15: a chi non sa legger né parlare / il dir
e mostrò grande effetto: / che legger non finì la prima faccia / ch'uscir
, 11-21: nostra virtù, che di legger s'adona, / non spermentar con
d'una loggetta / parmi vedervi e legger lor lezioni / qual richiede ove
d'esser prima impiccato che aver a legger tutto il racconto della guerra di pisa
spulatura. monti, 5-661: lo legger spulezzò / tutto imbianca la parte ove
per lei compieta suona; / senza legger processo ella sia area. landino, 24
). moretti, ii-567: a legger bene, non c'è itinerario che non
ella vuol camminare. / chi è legger di panni vi può andare, / sì
la sua indisposizione] con la noia di legger lettere di poco succo. bettinelli,
con i suoi, mi pareva di legger ne'suoi una profonda e supplichevole tristezza
3-intr. (1-iv-238): chi a legger romanzi, chi a giucare a scacchi
d'ortografia e d'ortoepia a ogni legger che fa alcun libro nuovo di coteste
avere al cassini, il quale ho visto legger con gli occhiali un carattere chiaro,
d'aquino] in fine in napoli a legger teologia. cavour, ii-285: io
, 24-iii-1987], 29: vorrei anche legger per li suoi bestiami il terrietato di qualche
rappresentazione dell'ortolano elemosiniere, xxxiv-525: legger si vuole e vecchi e nuovi testi /
i-30: quanto mi fa di piacere il legger questo tratto di istoria sul qual sono
chianzano, / senso da panical c'ha legger trotto. aretino, v-1-305: io
, lii-12-105: usa diligenza per imparare a legger turco. d. trevisano, lii-12-182
è necessario ancora lettor mirabile, volendo legger tale libro, che tu unisca l'intelligenza
anche sostant. nievo, 9-187: legger la veggo il mio / povero libro,
principali del diletto che si prova a legger platone, e della perpetua verdezza della
vincolo che diritto fusse picciola e legger cosa. de luca, 27: offesa
., 11-19: nostra virtù che di legger s'adona, / non spermentar con
volerne trarre quel profitto che si conviene, legger non si vogliono questi proverbi andantemente.
. carducci, ii-11-50: fai bene a legger l'ariosto... una volta
, iii-81: io non posso pretermettere di legger qui i bellissimi versi di lugrezio,
fagiuoli, ii-99: vuole aver di legger la virtù, e non distingue l'
gli zanichelli hanno per lodevole instituto non legger mai i libri che stampano; e
chiaresche e goldoniane, anzi a non legger nulla oggimai né di buono né di cattivo
chiaresche e goldoniane, anzi a non legger mai nulla oggimai né di buono né di