studiante / si ce pò bene legere e proficere enante: / notace
si convegna che 'n questo tempo imprenda legere e scrivere convenevolmente, sicché, se
tucta la despendea / in libri et in legere / per oinne scienzia comprehendere. g
questi insieme vederebono asai quanto bastasse a legere, scrivere e fare quello ci paresse
arienti, 79: perché epso non sapeva legere, il feceno converso, e senza
u signori che saranno per temporale di fare legere questo constituto tre volte l'anno.
tucta la despendea / in libri et in legere / per omne scienzia comprehendere. dante
signori che saranno per temporale di fare legere questo consti tu to tre volte l'
, lxx-696: avea grande nominanza de legere, et era assai docto..
: sono due librerie del signore da legere, l'una naturale, l'altra della
pisa [rezasco], 231: legere faroe pubblicamente lo càpi- tulo..
di tempo, o dire l'uficio o legere o orare o scrivere, essendo buono
onne studiante / sì ce pò bene legere e proficere enante: / notace l'
bisticci, i-ii-ii: si feciono legere a casa la loica d'aristotile che
e per opera, e dè continoamente legere co umiltade e con pianeza, percioché
su uno letto di piuma dilicatissima e legere, sicché né levare né rizzare si
alle lezioni dello studio, si feciono legere a casa la 'loica'd'aristotile che
, i-204: io portarò cinqui libri da legere, 'de novissimis', per intertenimento
alle lezioni dello studio, si feciono legere a casa la loica d'aristotile che
oltre alle lezione dello studio, si feciono legere a casa la 'loica d'aristotile
alle lezioni dello studio, si feciono legere a casa la 'loica 'd'aristo-
lettere, d'onde è il volgar 'legere 'che ci è rimasto; onde
. lectus, part. pass, di legere 'raccogliere ', col suff.
nella lunghezza del mio dire, ponetevi a legere quando in buona disposizion sarete. machiavelli
1-363: li monaci, in cambio di legere a refetorio lo evan- gelo e fare
dei comici latini e certe novelle faticose a legere e incomprensibili a chi non fosse nato
. francesco da barberino, 15: imprenda legere e scrivere convenevolmente, sicché, se
gente che per nullo tiempo se amentecherranno a legere né a romanzare. baldini, 12-118
per nullo tiempo se amen- techerranno a legere né a romanzare. ramusio [oviedo]
stiate in qualche sarcitio virtuoso o de legere o con qualche cosa laudabile in compagnia
lo tolse in casa, e facevagli legere certe lectioni di scoto, ché era maraviglio-
mai la donna le potesse non tanto legere, ma né vedere. dolce,
andossene in uno scrittoio e cominciò a legere et astrasesiin modo da'sensi, perché la
16: in uno d'essi capitoli faccia legere li soprascripti ed infrascripti ordinamenti e
omne studiante / si ce pò bene legere - e proficere enante. francesco da barberino
stato si convenga che 'n questo tempo imprenda legere e scrivere convenevolmente, sicché, se