ch'egli le sfuggisse, ella aveva voluto legarlo, adescarlo, accendergli di nuovo la
tamente aggomitolata. settembrini, 1-23: faceva legarlo per le dita grosse delle mani
che termina superiormente il battaglio, per legarlo con forte cigna di cuoio al cattivello:
in modo che non si fuggisse, bisognerebbe legarlo... a una cassa di
fuggir non pensa mai, / che bisogna legarlo a questa sede? idem.
, se egli avesse risposto no, dovevano legarlo. pirandello, 6-33: dopo aver
che biada e una cordella con che legarlo, e lo ne menò cheto cheto.
cavallo. -attaccare il cavallo: legarlo alle stanghe di una carrozza (o
che biada e una cordella con che legarlo, e lo ne menò cheto cheto.
levato; per che insieme diliberarono di legarlo alla fune e di collarlo nel pozzo
organici di quello, per rivolgerlo e legarlo alla ricerca e all'adempimento di alcune
so che biada e una cordella con che legarlo, e lo ne menò cheto cheto
) sopra la tavola dell'instrumento, ma legarlo nel mezzo con la cordiera. d'
2-5 (170): insieme diliberarono di legarlo [il secchione] alla fune e
natali. muratori, 7-i-473: diliberarono di legarlo alla fune e di collarlo nel pozzo
era vecchio e sfinito eppure si dovette legarlo con ritorte di scorza e a lungo
in quella notte un qualche filtro per legarlo a sé ultimamente. 3. per
assisiana, diceva, avevan avuto forza di legarlo; e, diceva, era stato
, oggi non s'usa, / legarlo vidi. s. girolamo volgar.,
a ricongiungere insieme il vaso bene, e legarlo e turar bene, intassellando con pece
alle braccia del santo per finire di legarlo, e mancandogli la fune, si
vergilio, ho tenuto quell'ordine in legarlo e nello scioglierlo ch'egli ha tenuto in
qualcuno con raggiri e lusinghe, per legarlo a sé, ottenerne i favori, sottometterlo
all'oche o alle grue, guardati di legarlo se sono molte, imperocch'elle l'
, 2-5 (170): deliberarono di legarlo [il secchio] alla fune e
l'uomo con l'uzzuolo, per legarlo a sè. -rifl. unirsi d'
deliberò, di concerto con altri, legarlo quanto prima con matrimonio. r. campeggi
locuz. dare una legata a qualcosa: legarlo alla meno peggio, affrettatamente, provvisoriamente
dell'orologio da tasca, consente di legarlo alla catenella o al cordoncino.
al buio di tutto ciò che può legarlo agli altri. = comp.
prima impresa valorosa e di tornare a legarlo alla seconda). m. villani
poco dopo erano per far prigione e legarlo, e per mostrar segno di penitenza
che biada e una cordella con che legarlo. crescenzi volgar., 9-77: nel
nota e l'altra, senza tuttavia legarlo, con l'arco molto aderente alla corda
i farisei con armi in procinto di legarlo, di pietra intagliata: con gesti sguardi
modo che non si fuggisse, bisognerebbe legarlo a'piedi d'una botte di trebbiano,
del nemico per trarlo a sé, per legarlo e potervi salire all'arrembaggio.
più o meno rigida. -anche: legarlo di nuovo perché sfascicolato o al fine
era vecchio e sfinito eppure si dovette legarlo con ritorte di scorza e a lungo
». e quelli il presero e legarlo e menarlo al sanatore di bal- dacca
. -macchiare l'imperio di sangue: legarlo, nellabalbo, 1-109: questa scoperta era
: quando il carnefice lo afferrò per legarlo in sulla tavola, shaldanzì e impallidì.
vergilio, ho tenuto quell'ordine in legarlo e nello scioglierlo... ch'
ricchi, xxv-1-177: sara forza / legarlo [il vecchio innamorato], inanzi
vergilio, ho tenuto quell'ordine in legarlo e nello scioglierlo... ch'egli
bellezza potrai con legittimo vincolo a te legarlo. svevo, 3-561: lo vidi
: incominciai a credermi artista, a sentirmi legarlo con gli isolatori. sollevato sulla massa
poco dopo erano per far prigione e legarlo, e per mostrar segno di penitenza lagrimarono
-in tutte quante: / alla scala legarlo, spenzolamelo, / frustarlo, scotennarlo
modo che non si fuggisse, bisognerebbe legarlo a'piedi d'una botte di trebbiano
-in tutte quante: / alla scala legarlo, spenzolamelo, / frustarlo, scotennarlo,
la prossima festa de'santi, farò legarlo. muratori, 7-v-35: impariamo quanto
i legami; guarda come tu vuoi legarlo. -piglia quella corda da un lato e
-fare traverso qualcuno: cingerlo, legarlo. sacchetti, 16: po'
per assicurarsi d'un uomo, senza legarlo all'uso delle bestie più vili. carducci
] der assicurarsi d'un uomo, senza legarlo all'uso delle bestie piu vili.