/ gittando stava; ed una gran leena / avea tra denti, che pareva giusto
timido divenuto che fi pavidi imnuli la fulva leena di fame rugiente vedendo.
pericolo. grossi, ii-218: come leena, che de'figli al nido / stormendo
timido divenuto che li pavidi imnuli la fulva leena di fame rugiente vedendo. tanaglia,
vedendo. tanaglia, 3-814: in una leena mutar carne e ossa /..
: nata non se'di tigre o di leena, / né preso il latte nella
foresta / feci e lasciare i figli una leena, / de le cui poppe dieci
gittando, stava; ed una gran leena / avea tra'denti. parini, 425
sarà. grossi, ii-218: come leena che de'figli al nido / stormendo
/ feci e lasciare i figli una leena. firenzuola, 359: né lepre
e 'l sangue. loredano, 1-119: leena tutto che ripiena di sdegno stimò più
nemici. grossi, ii-218: come leena, che de'figli al nido / stormendo
-spavento momentaneo. loredano, 1-118: leena in questo mentre data in preda ad
e si partì non senza lagrime di leena. goldoni, xi-378: se l'illustrissimo
dell'orgogliosa fenenna. loredano, 1-119: leena, tutto che ripiena di sdegno,
non avete l'esempio della ignobile femminetta leena? sapete pure che costei schemi i regi
: in atene si eresse una statua a leena meretrice, la quale sterpossi la lingua
tenace e taciturna. lancellotti, 1-389: leena meretrice non fu ella tacitumissima in negozio