tipo (v.). lectura dantis, locuz. lat. serie di
). papini, iii-301: la * lectura dantis 'che s'è sparsa
di letto1. lettura (ant. lectura, letura, litura), sf.
speranza], / che già sol per lectura / non si poria veder sua derittura
è di tanto grosso ingegno / che per lectura non pervegna al segno. sacchetti,
averlo tale / che non sol di lectura, / ma degna norrectura / sia la
, iii-95: questo doctor zerca aver una lectura a padoa. giovio, i-85:
= voce dotta, lat. tardo lectura, da lectum, sup. di
322: maistro iacomo di borgis abbi la lectura de metafisica, qual ha di salario
il maestro] / che non sol di lectura, / ma degna norrectura / sia
: la forma sua ben mostrar in lectura / senza la sua figura / mal si
è di tanto grosso ingegno / che per lectura non pervegna al segno. dante,
so'di- gne de recordio e de lectura azò che vechieze antiqua le non