agreste sotto l'ombra di un gran leccio nero. govoni, 1-37: vi passano
, il quale ha la foglia fra il leccio e l'ulivo. targioni pozzetti,
nasce nelle foglie dell'olmo, del leccio, dell'alberello, del susino selvatico
aveva legate le funi a due alberi di leccio... e si dondolava come
, 19-375: sulla quinta di un grande leccio grigio-argento spiccava un teatrino ambulante di marionette
!... i che quel da leccio, ove 'l villan arrappa / il vostro
: è un poco meno arrendevole il leccio e l'agrifoglio e la sfiocina, ma
/ che non s'attuterla per pai di leccio. dante, purg., 26-72
a loro la maga / ghiande di leccio e di quercia buttò, con le dure
è portato il bruscèllo, ramo di leccio o cipresso ornato con nastri, campanelli
alcune specie di quercie, come cerro, leccio, sughero, infranta e ridotta in
che gemea solingo / sotto un gran leccio, dentro una sonora / conca di scabra
della quercia, del cerro, del leccio, dell'olmo...: quel
forte è rappresentata dall'albatro, dal leccio, dalla quercia e dal cerro;
tose. chiacchiericcio, cica leccio. beltramelli, iii-186: quando
che gemea solingo / sotto un gran leccio, dentro una sonora / conca di scabra
, ciò è: el comune di leccio e popolo di santo salvadore da leccio
leccio e popolo di santo salvadore da leccio le due parti delle dette spese, e
, / l'abete senza nodi, il leccio curvato dalle ghiande. -letter
due nomi nel pedale d'un eterno leccio. c. e. gadda, 7-32
soderini, iii-456: il legno del leccio è pesantissimo e buono a tutte le
ghianda di quercia a quella di leccio nel sapore. = voce dotta
elcina, sf. bot. dial. leccio. sannazaro, 4-80: quivi
d'una bella pianta di quercia, leccio o olivo l'ha fatto ed ordinato
a far l'erba vicino al leccio. -fare d'ogni erba fascio
compagnia ai castagni si vede qualche leccio,... qualche ischia
, la qual fu una ghirlanda di leccio, o di quercia, o d'eschio
paulo egineta scrive, la cenere del leccio che abbi servito nei vasi del vino essere
dell'abete e del faggio e del leccio. 2. legno di faggio
soderini, iii-456: il legno del leccio è pesantissimo e buono a tutte le sorti
agli dei superi, quercie, eschio, leccio, sughero, faggio, sorbo,
oleacea con fiori piccoli, simile al leccio, che cresce in luoghi montani.
i-161: queste sono opere di matteo da leccio; che s'ingegnò di contraffare michelangiolo
che non s'attuterìa per pai di leccio. m. franco, 1-136: io
forte è rappresentata dall'albatro, dal leccio, dalla quercia e dal cerro; la
di quercia, di cerro, di leccio, e simili altri legni duri e
capitozza rispetto alle piante di cerro e leccio, e quanto ai dolciumi e forteti,
forte è rappresentata dall'albatro, dal leccio, dalla quercia e dal cerro; la
. pucci, ix-997: o vescovo di leccio frodulente, / che fidandomi in te
di quercia, di cerro, di leccio, e simili altri legni duri e pesanti
galba1, sf. ant. larva del leccio e della quercia. tommaseo [
. galba (svetonio) * verme del leccio '. galba2, sf. dial
gazzeroni / in cima a un leccio. gherardini [s. v.]
lino / tinte col fior del germogliante leccio, / rapidi sopra il mare! deledda
2-43: l'abete senza nodi, il leccio curvato dalle ghiande. moravia, ii-423
delle piante ghiandifere. baldinucci, 81: leccio. albero ghiandifero, il cui legname
veduto, ora, forse da un leccio alla scure superstite nel vuoto della campagna
cassola, 6-95: si misero sotto il leccio a metà del declivio. intorno,
che non s'attuterla per pai di leccio. g. morelli, 305: il
. anche sm.). letter. leccio. bartolomeo da s. c.
dotta, lat. ilex, -icis 4 leccio, elee * (termine, forse
iligno, sm. ant. leccio. fr. colonna, 2-60
, propriamente agg.: 4 di leccio '. 11101, sm. (
l'infrascarle; cioè mischiare frasche di leccio fralle fronde degli agrumi. o.
: il pioppo ingrigia d'intorno ed il leccio; / le foglie e le ghiande
due nomi nel pedale d'un eterno leccio. 3. ant. tagliare
govoni, 1-30: titiro sotto un leccio intisichito, / senza piva i pastori
di farnia, di sughero, di leccio, di sorbo, d'albero, frassino
grave. = deriv. da leccio; cfr. lat. ilicètum.
léccia2, sf. ghianda del leccio. l. ugolini, 136
léccia3, sf. region. leccio. sanminiatelli, n-86: un
= var. femm. di leccio, per influsso del lat.; cfr
la foglia un po'più grande del leccio pur selvatico, ma piccolo, buono
lecciastro, sm. bot. ant. leccio selvatico. soderini, iii-457:
la foglia un po'più grande del leccio pur selvatico, ma piccolo, buono
molto. = deriv. da leccio, col sufi, -astro, che indica
leccino1, agg. fatto di legno di leccio. salvini, 15-3-189: a
. villani, 1-24: trovaro sotto un leccio una troia, bianca con trenta porcellini
sieno... cederni, tigli, leccio minore. landino [plinio],
, 324: due sono le specie di leccio, e in italia hanno le fiondi
per distrarsi, guardò il tronco nero del leccio: così grosso, che a fatica
1-44: né allo ulivo, né al leccio... non accade che nelle
/ timon di quercia e vomeral di leccio. dessi, 7-61: il cancello era
eucalipto; e gli stipiti erano di leccio. -le fronde di tale albero.
. dipoi piacque più tosto farla di leccio, perché è consecrato a giove.
, la qual fu d'una ghirlanda di leccio o di quercia o d'eschio
eschio. 3. prov. il leccio non fa ulive: ognuno opera secondo
. proverbi toscani, 207: il leccio non fa olive. 4.
s'adira il giovinetto alloro, / il leccio, il pioppo tremulo ed il lento
lìcino, sm. bot. ant. leccio. milizia, ii-27: il più
dall'agg. lat. ilicinus 'del leccio ', con aferesi (cfr.
', con aferesi (cfr. leccio e elcina). llcio1 (
giusti intervalli, sbucava dalla siepe un leccio maestoso, e tutti, toccandosi con
a loro la maga / ghiande di leccio e di quercia buttò, con le
, scalette, lieve, manovelle di leccio. grandi, 5-40: volendo alzare
, scalette, lieve, manovelle di leccio. e. cecchi, 6-273:
(matè), sm. bot. leccio sempreverde (ilex paraguariensis) della
marina, 457: 'mazzola': mazzuolo di leccio di forma quadra, con lungo manico
particolare rilievo alberi xerofili, come il leccio, il sugherò, il cipresso, e
cinelli, 2-164: il monte scuro di leccio si staccava da un cielo montante di
non s'attuterìa per pai di leccio. abbracciavacca, xxix-6: è
] a braccia, con uno pistone di leccio a una ponta di pertica con una
degli alberi (in partic. il leccio sempreverde fornito di chioma singolarmente estesa,
trovai di gazzeroni / in cima a un leccio. fiacchi, 242: non
; e allora, bum! marco leccio scaraventa a terra l'ogget- tino che
di ulivastro, di bosso, di leccio, di olmo e di frassine.
la qual fu d'una ghirlanda di leccio o di quercia o d'eschio.
della luna! -gli grida marco leccio. -qual altro zar c'è
ricordo della campagna del trentino, marco leccio aveva appeso il suo vecchio schioppettone d'
forte è rappresentata dall'albatro, dal leccio, dalla quercia e dal cerro;
verde, appare un osso come al leccio. b. davanzati, ii-508:
di guaiaco, di tasso, di leccio e bossolo con i lor piombini.
che non s'attuterìa per pai di leccio. pataffio, 1: spalancato gli è
è quella che si fa dal cerro, leccio e castagno,... raccogliendo
tiro. pirandello, 8-1159: marco leccio, con gli occhi sbarrati e levando
dell'abete e del faggio e del leccio, / e non vi venne poi sù
iv-2-963: il suo aspetto civico [del leccio] faceva pensare che al suo pedano
tanto pervicace era il suo vigore [del leccio] a traverso i secoli che il
innanzi al portone della caserma, marco leccio aveva avvertito la fitta ben nota alla
che tende a culminare nella foresta di leccio: sono ricche di liane e di
dell'abete e del faggio e del leccio, / e non vi venne poi sù
, 1-30: titiro, sotto un leccio intisichito, / senza piva i pastori favolosi
ritti a pizzo tre grossi pali di leccio o d'altro; poi attorno gli
, 1-24: trovaro sotto un leccio una troia bianca con trenta porcellini bianchi
/ ruotoli d'olmo o pur di leccio o sorbo / per legno santo. segneri
. è anche un fusto come di leccio, quercia, nato di seme in bosco
antichità di que'monasteri, gionto a leccio, gli vennero alle mani le « epistole
s'adira il giovinetto alloro, / il leccio, il pioppo tremulo ed il lento
ben secco, d'agrifoglio, di leccio e di sorbo e frassino son buone a
ii-106: agrifoglio, pugnitopo maggiore, leccio spinoso...: albero sempre verde
molto dissimile da quello a cui marco leccio attende con tenace costanza da circa tredici
, delle posizioni, è per marco leccio in fondo una assai magra consolazione.
/ che non s'attuterìa per pai di leccio. storia di stefano, 16-1:
cerreta, querceta, con della sughera e leccio. c. ridolfi, ii-436:
, specialmente sul versante tirrenico; il leccio (quercus ilex), che si trova
ottimi come combustibili sono il legno del leccio, del cerro e della famia,
coprirle strato per strato di scorza di leccio o sughero, macinata assai fine e
è propriamente l'impasto di scorza di leccio macinata e bagnata che si adopera a tal
polvere... la scorza di leccio, di sughero e di cerro..
oco più là, sotto ad un leccio, ma vi potei entrare poco a
8-1139: a sentirne pàrlare, marco leccio, pensando al padre morto, all'
8-1153: una ritirata di cui marco leccio decanta la miracolosa sapienza così fervorosamente che
, 310: pedone figliuolo bendivenni dal leccio del populo da sa. martino dè dare
, rinvec- chiomito come una barba di leccio antico. = comp. dai pref
termini ficcammo sotterra la maggior parte pali di leccio impeciati... ma per diverse
pongono ritti a pizzo tre grossi pàli di leccio o d'altro. carducci, ii-10-134
: ruotoli d ^ olmo o pur di leccio o sorbo, / per legno santo
targioni pozzetti, 2-iv-36: il legno del leccio... è durissimo e migliore
sua madre nella capanna gialla sotto il leccio e fece il vagabondo, scalzo,
soderini, iii-454: ama [il leccio] i monti e le valli profonde;
., somiglia tutto nelle foglie il leccio. pecchio, conc., ii-466:
scorza e sulle foglie di una specie di leccio. 5. colore rosso acceso
/ già non era di melo né di leccio; il suocer le l'avea
ricordo della campagna del trentino, marco leccio aveva appeso il suo vecchio schioppettone d'
con lo sciabolone d'ufficiale di defendente leccio suo padre. = dimin.
paese. pirandello, 8-1149: marco leccio aveva appeso il suo vecchio schioppettane d'ordinanza
con lo sciabolone d'ufficiale di defendente leccio suo padre. -sciabolòtto (sm
d'olmo, li razzi e tasse di leccio o di quercia... benissimo
omero gli aveva scosciato il ramo di un leccio. = comp. dal pref
sfiòcine, sm. bot. ant. leccio selvatico. soderini, iii-231:
[pania] che si fadal cerro, leccio e castagno, e nelle maremme di siena
alla rifinizione. per concimi noi adoperiamo leccio, cerro, mortella; ma quelle che
a tener compagnia ai castagni si vede qualche leccio, qualche ischia, qualche noce,
. ha riappuntato la bandierina. marco leccio, vedendola, ha muggito: « non
. spalliere e filari e siepi di leccio e di alloro. 6.
tengono che ella sia la femmina del leccio. santi, iii-42: antichi e giovani
timon di quercia, e vomeral di leccio. pascoli, 1431: prega nell'anima
. comisso, vii-24: un grande leccio distende la sua ombra tutelare.
stato e conosca i luoghi come marco leccio: salò sul garda, i valichi della
ritti a pizzo tre grossi pali di leccio o d'altro; poi attorno gli s'
/ timon di quercia, e vomeral di leccio. = deriv. da vomere1.