] lusingando i propri figli, / lecca e scherza con essi,...
al macello e non lo sa e lecca la mano che lo trascina verso il
: e quel chirurgo che le piaghe lecca, / e col ferro e col fuoco
: presta omaggio il quadrupede? ti lecca: / omaggio presta l'uomo? un
il cane] di nuovo appresso. lo lecca alle gambe. gli ballonzola fra i
vece mia, presso un bue che lecca il verde del cielo. pancrazi, 2-215
fa tre cose tutte maliziose. prima, lecca co la lingua. -sicondo, abraccia
loda, / e per salario / lecca la broda. 2. miscuglio di
zecca / sulle volture o sul catasto lecca, / e attacca una tal qual
gli fidar farina, / al can che lecca cenere, direte: / tu sei
vizio ver declina: / al can che lecca cenere, / non gli fidar farina
vece mia, presso un bue che lecca il verde del cielo. montale, 1-92
/ sulle volture o sul catasto lecca, / e attacca una tal qual voracità
il. prov. a can che lecca cenere non gli fidar farina:
dice: « a can che lecca cenere non gli fidar farina ».
2. prov. chirurgo che lecca le piaghe, le apre e non
20-79: quel chirurgo, che le piaghe lecca, / e col fuoco e col
del qual chi mangia, le dita si lecca: / e non ispari il ghiotto
[tommaseo]: là si pappa, lecca e ciurla. collodi, 664:
, come quello che molte volte lecca, e accarezza i rituali suoi. marino
cielo, ridotto come un ceneraccio, lecca e rilecca i capelli, sgocciola per l'
e sarà cuccuin: va egli al lecca? = probabilmente dal fr. cocu
ver declina: / a can che lecca cenere, / non gli fidar farina.
della zecca / sulle volture o sul catasto lecca / e attacca una tal qual voracità
, quasi tutto ciò che tocca e lecca, discolorisce? 2. intr.
/ del qual chi mangia le dita si lecca. f. d'ambra, 4-70:
, catilina, fostù quella notte a lecca, ove voi divisaste le parti d'
falcari; e nella casa di m. lecca si radunaro molti di tua amistade.
della farina, lo fiuta, lo lecca, lo gusta, lo trova ottimo
, / e per salario / lecca la broda. di giacomo, i-572:
si leva a vespro, o che lecca i piatti, o che giuoca, o
ver declina: / a can che lecca cenere, / non gli fidar farina.
o meridionale ('lèfa, lecca '« femmina del cinghiale », 1
ver declina: / a can che lecca cenere, / non gli fidar farina.
in palmo di mano / ch'egli lecca nel vano / attento se cada qualcosa.
a desinare, spelluzzica gli antipasti, lecca le salse, pilucca la fruttiera.
se loda, / e per salario / lecca la broda. piovene, 5-50:
guardi da quella gatta che davanti ti lecca e di dietro ti graffia: bisogna diffidare
guardi da quella gatta che davanti ti lecca e di dietro ti graffia.
-la puttana è una gatta che dinanzi ti lecca e di dietro ti graffia: le
-qual è quella gatta che dinanzi ti lecca e di dietro ti graffia? - la
17. prov. -a gatto che lecca spiedo non gli fidare arrosto: chi
proverbi toscani, 322: al gatto che lecca spiede, non gli fidare arrosto.
tico. -il gatto oggi lecca, domani graffia: per indicare incostanza
9. prov. -la gatta davanti ti lecca e di dietro ti graffia (anche
guardi da quella gatta che davanti ti lecca e di dietro ti graffia): bisogna
-qual è quella gatta che dinanzi ti lecca e di dietro ti graffia? -la puttana
ti guardi da quella gatta che davanti ti lecca e di dietro ti graffia.
guardi da quella gatta che davanti ti lecca e di dietro ti graffia. ibidem,
: non morde lo nemico enprimamente, / lecca e losinga per trare a lui
quando / il suo ventre fluisce, / lecca la sua pallida pelle / con la
vano, le cui solitarie / lacrime lecca il labile lombrico. 5.
valore di 100. 000 rupie; lecca. tramater [s. v
, 4-64]: al can che lecca cendare per fame / non laggar mai farina
, botta; busse. 'sentirai che lecca in sul groppone! ti do io
'percossa, botta ', genov. lecca 'ceffata '(nel 1851)
nieri, 3-109: fare il lecca, lo sciocco, lo svenevole, il
di leccare1), agg. che lecca; che lambisce. - anche al figur
e di vii mestiere; ghiottonaccio che lecca i pestelli. = comp.
.). lece api attèlli (lecca piattèlli), sm. e f.
e patinario (cioè appicca fuoco e lecca piattelli). = comp. dall'
certe volte vedendo una bestiola / che lecca una bestiola e gioca seco, /
entrando fra terra con tortuosi liti, lecca l'europa e in molti luoghi gli entra
conciosia cosa che la più sottil parte sua lecca apunto il concavo della luna. m
12-i-203: centoquarantamila [scudi] ne lecca [la camera] su questo tratto.
della zecca / sulle volture o sul catasto lecca; / e attacca una tal qual
tanto è chiamata lingua, perch'ella lecca. lecca facendo adulazione, cioè lodando
chiamata lingua, perch'ella lecca. lecca facendo adulazione, cioè lodando e compiacendo
, / mordendo tal che la fortuna lecca / e per propria virtù grandezza acquista.
: -qual è quella gatta che dinanzi ti lecca e di dietro ti graffia? -la
... / che bacia, lecca, morde e picca e pugne.
, 20-79: quel chirurgo che le piaghe lecca, / e col fuoco e col
come leccataglieri, come spia? or lecca un po'su questa. 7
tutto si raffazzona, si ripulisce e lecca. c. i. frugoni, i-6-235
frugoni, i-6-235: ma mommon si lecca intanto / a la bella assiso a canto
, e che, avendo terminato si lecca anche i baffi quasi per prolungarne il
guardi da quella gatta che davanti ti lecca e di dietro ti graffia. ibidem
91: il lupo mangia ogni carne e lecca la sua. (vale che ognuno
. ibidem, 167: bue sciolto lecca per tutto. ibidem, 241: il
n. 18. -a gatto che lecca spiedo non gli fidar arrosto: v
penne maestre. -chi va lecca, chi sta si secca: per realizzare
motto che voglian dire: 4 chi va lecca, chi sta si secca '.
come leccataglieri, come spia? or lecca un po'su questa. = comp
(femm. -trice). che lecca. buonarroti il giovane, 9-410
, 3-109: 'lecchino'. fare il lecca, lo sciocco, lo svenevole, il
: e'sarà cuccuin: va egli al lecca? menzini, 5-4: se fosse
= voce roman., deriv. da lecca 4 fango, melma '.
mediana o meridionale 'lèfa, lecca '« femmina del cin
il lupo mangia ogni carne, e lecca la sua. (vale che ognuno risparmia
non morde lo nemico emprimamente: / lecca e losinga per traiere a luie /
e con la coda / lusinghevol il lecca e l'accarezza. 4. che
, 4-81: quivi [l'adulatore] lecca le mani a chi dovrebbonsi mordere.
portato a desinare, spelluzzica gli antipasti, lecca le salse, pilucca la fruttiera,
corregge, ricorregge, tocca, ritocca, lecca ed amplia da più di trent'anni
non morde lo nemico emprimamente: / lecca e losinga per traiere a luie / la
c. croce, 147: chi ti lecca dinanzi, ti morde di dietro.
2-275: non sei sazio d'incrudelire? lecca ripetersi troppo reiterato e dall'eccessiva abcerbero
stupende, e nel cavarlo fuora lo lecca, lo palmeg- gia. corte
tante il bar, avvertendo che una lecca sono asari 100, e che
e patinario (cioè appicca fuoco e lecca piattelli). g. f.
: certo che non piaggia, non lecca, non istriscia davarti a'magnati.
. proverbi toscani, 20: chi lecca i piatti deve leccare in terra [
lucidare la corazza dal sovrintendente, il generale lecca i calzari del legionario. =
i frutti poscia trincia, morde e lecca / e ne fa tante simili pallotte.
e foste insieme in casa di marco lecca. é ciò non puoi tu negare;
lebbra /... pulsa e lecca avido pioggia e sole. calvino, 3-84
: -qual è quella gatta che dinanzi ti lecca e di dietro ti graffia? -la
imbandisce conviti scientifici, sui quali ci lecca, dicono, qualcosétta, ma io non
orsa, / che per la fame si lecca le dita. folgore da san gimignano
, ricorregge, tocca, ritocca, lecca ed amplia da più di trent'anni.
come quelle bestiacce per appunto, / lecca e rilecca, sarem goffi poi.
, ricorregge, tocca, ritocca, lecca ed amplia da più di trent'anni.
] tre cose tutte maliziose. prima lecca co la lingua. sicondo, abbraccia
guittone, 223-14: io medesmo alcuna lecca idrabbo / prest'è, se me
, iv-80: la vittima sacrificata che lecca le mani al sacrificatore. 2.
altri che sanguettole, affamati / sollecitatoruzzi lecca broda. g. c. croce,
scaramucce stupende e nel cavarlo fuori lo lecca, lo palmeggia e lo netta in
proverbi toscani, 167: bue sciolto, lecca per tutto [abusano della libertà e
tutte maliziose. 'rima, lecca co la lingua. sicondo, abraccia colle
idem, 315: chi va, lecca, / e chi sta, si secca
certe volte vedendo una bestiola / che lecca una bestiola e gioca seco, /
non morde lo nemico enprimamente, / lecca e losinga per trare a lui / la
uno, come si dice, si lecca le dita. forteguerri, i-195: le
glie ne dai, tanto più ti lecca le mani. 3. acer.
altri che sanguettole, affamati / sollecitatoruzzi lecca broda. = voce dotta, lat
del qual chi mangia, le dita si lecca: / e non ispari il ghiotto
monosini, 245: a gatto che lecca spiede, non gli fidare arrosto.
poco può dare al suo scudiere chi lecca il suo tagliere. 11.
proverbi toscani, 20: chi lecca i piatti, deve leccare in terra.
fra le labbra, e se le lecca... guardandoti con un occhietto solo
corregge, ricorregge, tocca, ritocca, lecca, ed amplia da più di trent'
] tre cose tutte maliziose. prima lecca co la lingua. sicondo, abraccia colle
stupende, e nel cavarlo fuori lo lecca, lo palmeggia, e lo netta in
o contra un grazioso mucino che si lecca quetamente i barbigi e spiluccavasi al sole.
la scodella di pane, / che lecca e tritola come un cane. =