, e che nasce altresì copiosamente sovra de'lec- ciuoli della linguadocca e della provenza,
, cagiate, brode grasse ed altre simili lec- cardie. garzoni, 1-683: entrarono
la bocca e introdurre nella bocca, come lec- cheggio vile a un cucciolo, la
peccati [tommaseo]: ivi s'apprende lec- conia, pergiuro. somma dei vizi
: e'non vuole il pane senza la lec- cugine d'un po'd'olio.
. d'annunzio, iv-2-1067: il grande lec- ceto simmetrico ombreggiava lo sprone del poggio
essenze; grande importanza hanno in italia i lec- ceti e i sughereti, consorzi caratteristici
, vii-401: tu favelli come farebbe un lec- cione, se col grugnito potesse articolar
palma, il cedro... la lec- ciastrella, che per altro nome sfiocine