altro abbracciamento che il faticato e molle leandro fosse dalla sua ero; del quale
d'annunzio, iv-1-90: ero vede leandro in piena festa, e l'acceso amante
baretti, 1-373: ridolfo sa che leandro e pandolfo sono due bricconi, e
, 1-380: che bella morale! leandro, che ha barato i zecchini al gonzo
cioè ridolfo caffettiere, eugenio mercante, leandro baro da carte, don marzio maldicente,
,... il biscugino leandro, ed erano ad accompagnarlo all'imbarco moglie
. albertazzi, 1037: ecco frate leandro: il cercatore dei cappuccini. viene.
noiosi pensier refugio sete / al buon leandro, che tranquille e liete / l'
... / vorrian ciuffarla, ma leandro il modo / ha ben trovato d'
1-3-256: è troppo; / ma se leandro aver non posso, voglio / contrastomaco
el doloroso e ingrato decessio del natante leandro caldamente sospirava. fil. ugolini,
la sua dote è nelle mani di leandro, ma i fondi esistono, e non
moniglia, 1-iii-452: vorrian ciuffarla, ma leandro il modo / ha ben trovato d'
lunga sì, non tediosa, di leandro. marcello, 25: scriverà tutta l'
lido del sonoro mare / attendea [leandro] 'l cenno di lucenti nozze, /
andiamo in casa e quando arriverà / leandro, licenziamolo. = deriv. dal
furono piramo e tisbe e ero e leandro, di che rendono testimonio le gelse
veder quella vecchia ringalluzzita là dentro accarezzar leandro, s'imagini di veder
come facesti / più volte in mar di leandro i lacerti. cammelli, 77:
brutto timore. battista, vi-3-53: tenta leandro il nuoto, icaro il volo,
uscir de'termini de la pazienza. a leandro, 1-377: è impudente menzogna il
per il sabbato rimaneva incorrotta. a leandro, 2-66: la spe- rienza ci
voi infacchinato portaste quivi quell'infelice di leandro; egli è stato dato in man della
b. tasso, ii-xxxii: l'innamorato leandro, senza temere il pericolo della infedeltà
ma eziandio svergognatamente si nieghi. a leandro, 33-86: eccoci tuttavia sulle sottigliezze
come fanno le ribalde strighe di fra leandro, dolce cosmografo e brusco inquisitore,
ii-330: eccoti le stanze sovr'ero e leandro: che sono la cosa meno iniqua
ricchezza indicibile e dono divino. a leandro, 2-51: questo lutazio ne'suoi
: rimaneggiare, parafrasare. a leandro, 1-396: il luogo...
parolle, che ancor nella mente / avea leandro a dir in suo conforto, /
invaghirsi d'essere amata da un certo leandro. botta, 5-8: con queste leggi
come facesti / più volte in mar di leandro i lacerti. leonardo, 7-i-183:
morta cadde / su il corpo de leandro in quella vece. galateo, 198:
sola ruta, di rododendros, o leandro. bar etti, 6-270: ho soltanto
: la bellezza, gli occhi di leandro, le sue belle parole non m'
serva, / tu sola i baci di leandro e d'ero / vedesti. tassoni
di luce. leandreide, lxxviii-ii-426: leandro fra se istesso luge. cieco, 5-43
,... fecele sconfiggere da leandro, re de li spartani.
. leandreide, lxxviii-ii-370: fèssi leandro allora la mente saccia / di duoi
tutti orgogli umani, / più odio da leandro non sofferse / per mareggiare intra sesto
del mare. baldi, 288: leandro, per l'usata speme / de l'
e operante. boccaccio, 1-i-493: a leandro non era il mare contrario e a
allora lo studioso, perch'egli [leandro] in cotest'azione si mostrò perfettamente
ogni recondita e scielta filosofia. a leandro, 1-104: i giovani si fermano sulla
, s'avessi proceduto più umanamente con leandro e l'avessi accettato per genero,
-ant. lustro, pregio. a leandro, 1-405: né il ripeter qui l'
brignole sale, 4-71: il signor leandro si è trovato in mezzo a quella
ignudo nato, in quello / mare leandro. offici dei flagellanti di pomarance,
pucci, ii-203: molte volte [leandro] si mise a notare un braccio di
quale tu desideri di notare, o leandro, hanno grande paura li marinari,
pericolate navi. malecarni, lxxxviii-n-24: leandro, il cui tornar non fu permesso
letter. il nuotatore d'abido: leandro. l. adimari, 4:
tutti orgoglio umani, / più odio da leandro non sofferse / per mareggiare intra seso
: 'oleandrina': principio attivo del leandro 'nerium oleander', è quasi sempre velenoso
regione mediterranea e in vaso altrove; leandro, mazza di san giuseppe, lauro
mazza di s. giuseppe, oleandro, leandro, ammazza l'asino, erba da
: cuotal rubore onesto accese piui / leandro assai onde fra sé dicea: / ai
comenciò a mettere parte in forlivio. leandro alberti [rezasco], 280: fu
accompagnarsi / per certa convenienza / con leandro, e dovrò portar pazienza. tommaseo,
di venere, fu perditamente amata da leandro, giovane d'abido. =
ominili. leandreide, lxxviii-n-426: leandro fra se istes so luge
critico, modo di giudicare. a leandro, 2-258: suggella lo stigliani questa sua
io non so esser men generoso di leandro mi contento di rimetterlo nei suoi piedi
, viii-1119: andate, andate dal signor leandro: voi farete con una pietra due
due volte a piombo il trae [leandro] l'onda vorace. -in
gonzaga, fl-24: quel pisciotta di leandro fu così sciocco che non seppe risolversi
: puoi che ebbe iscricta cotesta, leandro / fra sé diceva: se chero la
: io lassa, quantunque il mio leandro / sen viene ad me, tante volte
un profumato foglietto e scrisse al suo tenero leandro la lettera seguente. ameudo [s
adatto al postribolo; postribolare. a leandro, 1-340: dicendosi metaforicamente che le
: hai palesati gli amoretti che avevi per leandro, precipitando te e me ad un
i. nelli, i-321: amatissimo leandro, scacciate dalla vostra mente ogni fantasma
ché s'avessi proceduto più umanamente con leandro e l'avessi accettato per genero quando messer
maffei, 132: il signor leandro / ha rimediato a tutto: ha dimostrato
basiando tegniva / la vesta, che leandro in mare ituro / lasciava, quando
tasso], 125: crederà in fine leandro quanto voi volete; e io non
a battaglia. leandreide, iii-6-1: stava leandro rac- cieso e sospinto / udendo le
sì come se dice / di piramo, leandro e di narciso. straparola, ii-169
lxxvhi-ii-316: la cara nutrice / chiammò leandro in loco assai secreto / e cum ralegra
: era guasta ogni cosa, né leandro / potea rappattumarla. massaia, vl-153
scorrer vedo il tuo legno [di leandro] al sestio lido / e in reciprochi
.; poscia a navicella venne [leandro]. / e, remigiando, runa
. gozzi, 1-218: voi, leandro, / so che la figlia sua amavate
sua non vedo andare altri che il conte leandro. -ha la porta di dietro:
da prato, lxxxvtii-i-562: chi crederla leandro il mar passasse / di rietro ad ero
: de dolorose strida / rimbomba per leandro il tristo lito. boiardo, 2-15-11:
arrestasi. goldoni, iii-60: incalza leandro e l'obbliga rinculare tanto che, trovando
vedere quella vecchia ringalluzzita là dentro accarezzar leandro, s'imagini di veder una bertuccia
voi che questo è demetrio fratello di leandro? -questo è esso, e ho tanti
: il rispetto ch'egli [il signor leandro] ha avuto sinora per il padre
di s. giuseppe, oleandro, leandro, ammazza l'asino, erba da
de l'onda il verno, / coraggioso leandro. f. negri, i-ii:
, che la defunta faccia / del pio leandro de quelle inondava. 9
fece questo proprio giulio al proprio padre di leandro. tesauro: 4-512: la libidine
: cotal robore onesto accese piùi / leandro assai, onde fra sé dicea: /
parlare avesse effuso / il spirto di leandro, l'ubbidente / pianto per etna
quendam mi ha scarnificato con dirmi che leandro è prigione. -estenuare la mente e
tutte le membra arsi / del mio leandro del foco de amore, / colpa di
altre tucte sciagurata! » / quando sanza leandro si vedetore a cui nulla resista.
idem, i-276: quel briccone di leandro m'è venuto proprio a sonare il cembalo
/ dormendo sognava che 'l diletto / leandro suo se partiva da abido / per venirla
appartengono degli arbusti riferibili alla forma di leandro ed alle famiglie delle ericacee (rhododen-
. sanudo, xlv-46: dipoi messer leandro, sergente ma- zore, inanti a
quel che gli veniva suggerito da don leandro, il servente comunale, per gliincanti che
generosa, / umana principessa! voi, leandro, / servitela alla reggia, ond'
egitto privato. oddi, xxl-ii-372: signor leandro, non vifé mai cosa il vostro fedele
. leandreide, iii-2-88: o bon leandro, che da lungi vedi / l'affezion
gondola romita a smorfieggiare con lui! / leandro ovver lo smorfiosétto euriso. carducci, iii-23-320
appartengono degli arbusti riferibili alla forma di leandro ed alle famiglie delle ericacee ('rho-
tutti { stando, / incominciò leandro. caviceo, 1-198: la notte.
a dire. leandreide, iii-6-1: stava leandro raccieso e sospinto / udendo le benigne
da una carta di abramo blommaert tolse leandro questa invenzione, e tra perché la migliorò
, 283: si lasciò la licenza di leandro, zio era allora inginocchiato davanti al
braccia e nave il petto, / fendea leandro il mar spumante e fiero. muscettola
, ii-7-164: la versione dell'ero e leandro parmi cosa squisitissima: di rado,
vidi inanzi tutta squallida l'ombra di leandro. dottori, 1-7: chiamate le suore
v'aprirà, credendo che voi siate leandro, che ora tutto tutto, lo somigliate
rossor dal vago viso, / dolce a leandro in questa guisa disse. ghislanzoni,
, 283: si lasciò la licenza di leandro, in luogo della quale fu fatta
parolle, che ancor nella mente / avea leandro a dir in suo conforto, /
ero si strinse / isbigottita e ne temè leandro. batacchi, i-81: pel soverchio
avea nome; nella quale avendo / leandro fisso il viso stupefatto / e dove fosse
vita, con furtivi / cenni subavvisandolo a leandro. = comp. dal lat.
arricchirli. goldoni, iii-1128: -dov'è leandro e il conte?...
raggiungere la spagna. ghislanzoni, 4-114: leandro ci teneva un poco alla sua riputazione
, che ancor nella mente / avea leandro a dir in suo conforto, / gli
: da una carta di abramo blommaert tolse leandro questa invenzione. e. cecchi,
sera, al momento di separarsi, leandro disse all'amica: che giova torturarsi
ellesponto vaccio [venere] gli [leandro e ero] conduce / et inondolli optimamente
/ per tutti 1 membri, a leandro giacciarsi / dal freddo equoreo non permette
mare solcando, cantar qualmente l'innamorato leandro, senza temere il pericolo della infedeltà
bosco, occorsegli passar là dove giacea leandro. l. f. marsili, 1-i-188
d'annunzio, iv-1-90: ero vede leandro in piena festa, e l'acceso
letterario). baretti, 1-378: leandro però non è neanche troppo naturale,
fe'catholica per pricatium de lo reverendissimo leandro, ve- sco de spoleti. collenuccio
liberato. goldoni, vili-1080: io conosco leandro da molto tempo; io l'ho
a passo cuome, quanto e quale / leandro fece la 5-582: tantalo nel
, lxxviii-ii-363: puoscia, infiamato [leandro] de amoroso zelo, / sen venne
ma non poteo / te ritener, fortanime leandro, / del mar vernale lo spavento
. folignonet. com [2005]: leandro alberti nella guida d'italia del 1607