madri con gran giro stavano loro dintorno. leandreide, lxxviii-n-450: a tal parolle tucto
, e più non si richiede. leandreide, lxxviii-11-414: ja- cobo et petro
doloroso, / anime ciech'e grame. leandreide, lxxviii- ii-352: trovò gente assai
il groppo: porre termine. leandreide, lxxviii-ii-340: di tre vuolte infiamata
'l primaio uncino de mia mente. leandreide, lxxviii-ii-292: ti farebbe la boca
crescono e strepida / delle lor guerre. leandreide, lxxviii-ii-304: ne l'adriano /
a rispetto del suo medesimo appetito. leandreide, lxxviii-n-397: quolui che si presume
. che viene dal profondo deltanima. leandreide, lxxviii-ii-414: piange cum voce dolorosa
su, che mi parve una lontra. leandreide, lxxviii-ii-431: et quando fusse dinanci
li alberi e farà grandissimi accidenti. leandreide, lxxviii-ii-283: tu vederai lo edifficio
paese, ecc.). leandreide, lxxviii-ii-428: passò lete et cocito,
gospodin italiano. -rifl. leandreide, lxxviii-ii-409: de varie gioglie ciascum
ne dichi qual più ti piace. leandreide, lxxviii-11-354: ancor gli scrivirò che
manto nostro ducale e la infula. leandreide, lxxviii- 11-416: marin michel,
in difficoltà (una persona). leandreide, lxxviii-n-435: lasciando lei cuossì ingombrata,
ingoiarli. -invidioso, malevolo. leandreide, lxxviii-n-422: cuotal nostro decuorso ascuose
mare). -anche assol. leandreide, lxxviii-11-261: di questo mare po'che
cantare la messa d'uno martire. leandreide, lxxviii-11- 277: molte parolle
ant. interno, intimo. leandreide, lxxviii-ii-438: vidde hero un corpo
/ quant'amo teve, rosa invidiata. leandreide, lxxviii-268: questa ne gli acti
tagliato e locato appresso al fuoco. leandreide, lxxviii-n-436: chi potrebbe irrigare arido
ed imperò sono in provinciale istesso. leandreide, lxxviii-ii-334: in un terreno istesso
una notizia, un argomento). leandreide, lxxviii-ii-296: cuome esser può che
ladri che vantaggiavano di chiarezza il sole. leandreide, lxxviii-ii-289: assai mio padre /
vostra voce sì dolce e latina. leandreide, lxxviii-ii-420: puoscia cum parlar dolce
per cui si scrive el presente latino. leandreide, lxxviii-ii-380: chi legge..
pacchi; portatore, corriere. leandreide, lxxviii-ii-343: alla latrice di questa,
, e sono chiamati cinici quasi cani. leandreide, lxxviii-ii-444: piangendo e lactrando morta
per poter più legger'ire al perdono. leandreide, lxxviii-ii-293: puoscia ispuogliato e di
pazienza a tutte le cose contrarie. leandreide, lxxviii- 11-282: ch'io sia
tomba, sepolcro, arca funeraria. leandreide, lxxviii-ii-434: ahi miserella, surgi,
i ri tropici ed i linfatici. leandreide, lxxviii-ii-436: ero distossi tucta
. - anche al figur. leandreide, lxxviii-ii-282: piàceti per puoca lecte-
», cioè avere bisogno di luce. leandreide, lxxviii-ii-426: leandro fra se istesso
una sopra del teto molto ferata. leandreide, lxxviii-n-275: la bella aurora le
e lamenti e le percussioni de'piangenti. leandreide, lxxviii-n-260: vero è che 'l
cede la memoria a tanto oltraggio. leandreide, lxxviii-ii-308: ma il tuo folle ardimento
lo più in frasi esclamative). leandreide, lxxviii-n-293: vanne in mal'ora;
vede chiara e manifesta nelle persone. leandreide, lxxviii-ii-351: molti giorni passaro, iscripta
migliaio di provare qui de manifesto. leandreide, lxxviii-ii-432: copie, dato alle fiamme
). ant. mangiare. leandreide, lxxviii-ii-370: fèssi leandro allora la
casa, n. 12). leandreide, lxxviii-ii-449: tra gli dodeci grande
guerra. - anche al figur. leandreide, lxxviii-ii-385: tu che sei grande,
da altre donne, lesbica. leandreide, lxxviii-ii-402: l'altra, che sembra
imperocché le ferite mondano e sanano. leandreide, lxxviii-n-334: in un terreno istesso
voi avete ricevuto costui così alta mente? leandreide, lxxviii-n-324: dimi ciò che voi
è opera del dio mercurio. leandreide, lxxviii-ii-395: se in me solo un
prun de l'ombra sua molesta. leandreide, lxxviii-ii- 432: entrata trivia
fele / rendesse arna de mele. leandreide, lxxviii-ii-333: verso l'amante non
un lavoro, a un'azione. leandreide, lxxviii-ii-350: amor fa tucto e di
, affettiva fra due persone. leandreide, lxxviii-11-443: per non distar da me
che dio non era ancora visto. leandreide, lxxviii-ii-401: costui co l'intellecto
, passano dal futuro nel preterito. leandreide, lxxviii-ii-258: lucifero, ne l'ora
sentimento, la vita stessa). leandreide, lxxviii-n-314: quanto mite, / quanto
mobile più ch'altro il viver mio! leandreide, lxxviii- 11-382: non può sentir
la nostra modica conoscenza abbiamo risposto. leandreide, lxxviii-11-395: ora più che giamai
e non vi può salire il demonio. leandreide, lxxviii-n-436: melpomone, a la
. - anche: legge fisica. leandreide, lxxviiì-11-309: puoscia che il padre e
mi trovo in libertate amara e dolce. leandreide, lxxviii11- 378: mentre diana il
(unasalita, un declivio). leandreide, lxxviii-ii-365: l'un suo lacerto e
. benignità, amabilità, benevolenza. leandreide, lxxviii-11-395: non si movi, cupido
ne dà a ciascuna delle parti. leandreide, lxxviii-ii-270: trasse un strai piombato
. -con uso reciproco. leandreide, lxxviii-n-265: puoi bataglia navale ordinò
timone e governo della nostra nave? leandreide, lxxviii-n-289: se fusse istata la
-che conosce l'arte marinaresca. leandreide, lxxviii-n-303: non eran già della terra
: nuvola; nebbia. leandreide, lxxviii-n-449: canicula fa somma sic-
in questo mondo un gran profeta. leandreide, lxxviii-n-303: il frate al frate procura
ant. balia, nutrice. leandreide, lxxviii-n-444: fuorse che non seran
. dial. ant. brizzolato. leandreide, lxxviii-ii-398: chi senza barba, qual
. laccio per cacciare; trappola. leandreide, lxxviii-n-383: prendendo e capri e cavrioli
gli spiacevoli che è a me. leandreide, lxxviii-n-333: alla sua nutrice io
apresso della sua amata trovare lo potea. leandreide, lxxviii-n-303: allor non era lo
e altri in amoroso l'operaro. leandreide, lxxviii-11-401: diana e le nimphe
. che si percorre a nuoto. leandreide, lxxviii-11-356: per questo modo non
partic., dell'amore). leandreide, lxxviii-11-399: quivi molte parolle exortative
elio palpi o veggia ad occhi. leandreide, lxxviii-n-276: mi avevi preso al
d'un fresco et odorifero laureto. leandreide, lxxviii-11-334: cum pio sembiante e cum
partic. come epiteto di marte. leandreide, lxxviii-n-264: fingiano puoi cuome la
omicidiali, perché uccise i persecutori. leandreide, lxxviii-n-452: vidde la maledecta non
ondeggiate dalle sollecitudini delle operazioni temporali. leandreide, lxxviii- 11-389: cuossì ondegiata /
nel loro viso apparito ne diede segno. leandreide, lxxviii-n-272: cuotal rubore onesto accese
la varietà delle forme poetiche. leandreide, lxxviii-n-407: catullo veronese è l'altro
ariento o alcuna oratura o inarientatura. leandreide, lxxviii-n-283: ha di vermiglio una
la quistione ordinatamente innanzi al giudice. leandreide, lxxviii-n-347: ordinatamente recitava / cuome
per esteso, dettagliatamente. leandreide, lxxviii-n-359: ella per sua excugia /
dall'ortica cogliate gli olenti fiori. leandreide, lxxviii-n- 334: in un
-compiuto con umiltà, con modestia. leandreide, lxxviii-n-304: puoi sai che de omo
-campo di battaglia. leandreide, lxxviii-ii-397: quando del capitan sona
la miseria lor piena di lagna. leandreide, lxxviii-11-383: più vuolte, per
con citare cantavano per ottava epinicion. leandreide, lxxviii-11-413: continuando il suon della
luce ottenebrata è nella sua caligine. leandreide, lxxviii-n-424: junone et essa, de
li annunzi un bel sembiante pace. leandreide, lxxviii-n-350: se ti piace,
maggiore legazione. -in apparenza. leandreide, lxxviii-n-284: vechia che avea molte
/ tutte le cose manifesta e pande. leandreide, lxxviii-11-292: mi par che si
frasi negative, con litote). leandreide, lxxv iii-11-371: quivi quanto durò il
alla stata d'ofelte possan fare. leandreide, lxxviii-11-297: se non sapesti,
amara che nul- l'altra amaritudine. leandreide, lxxviii-n-399: 1'non potrei ridir
che ne gli atti mostrate sì gentile. leandreide, lxxviii-n-295: da l'una parte
maestro che alquanto gli lasciasse stare. leandreide, lxxviii-11-441: se da te divisa
par che gli escan passarin di bocca. leandreide, lxxviii-11-384: ora uccielando passerini e
impacciati per li luoghi selvosi e spinosi. leandreide, lxxviii-n-376: sì puoco non temere
lx milia esce in espedizione militare. leandreide, lxxviii-n-397: quando del capitan sona
qualcuno: riempirlo di terrore. leandreide, lxxviii-n-379: senza agionger lor pene
savi portan de'matti le pene. leandreide, lxxviii-n-286: quando / gli omini
, / girala tutta intorno come trottola. leandreide, lxxviii-n-283: tu vederai lo ediffìcio
colei ha gli atti ominili. leandreide, lxxviii-n-426: leandro fra se istes
. insano, folle. leandreide, uocviii-11-340: ben sai che atteon,
la conforti e voi e lei aiuti. leandreide, lxxviii-ii-358: se troppo ti fatico
passaggio di una o più ruote. leandreide, lxxvlii-ii-381: cuomme terren da molte
o nella pianura dii mare che qui. leandreide, lxxviii-ii-311: figliol, jove possente
virtute, ma no sì pienamente. leandreide, ii-17-63: non fa impudica caso
come intercalare ironico e faceto). leandreide, ii-5-64: in mal mortai ora ti
mani addosso, anche per accarezzare. leandreide, 1-6-33: color di rosa purpurea o
per gocciole alla terra si spande. leandreide, lxxviii-ii-424: le figliole de atalante
alternativa a quelle d'oro). leandreide, i-5-31: poi mise man di la
sf. ant. piegatura. leandreide, lxxvtii-ii-283: puoy che ebbe iscricta
ch'arà di me pietà la morte. leandreide, ii-16-8: invita / fu desta
-rado (la capigliatura). leandreide, lxxviii-ii-398: solo alla vista pareva grave
mia scienza e lor di poetria. leandreide, lxxviii-ii-410: il primo è quel
fuggito di parigi s'era partito. leandreide, lxxviii-ii-282: puoi che ebbe iscricta
letter. cimitero; sepoltura comune. leandreide, iii-10-51: io lassa, quantunque il
tanto opima, / forza mi spenge. leandreide, ii-20-49: non valse nel tuo
/ che quasi nulla appena nascondia. leandreide, lxxviii-ii-369: lasciami puoner qui la man
atto pertinente a condizione di donna. leandreide, lxxvto-ii-332: perrò vuorey che 'l
tanti co rustico eleggere e pigliare. leandreide, lxxviii-ii-383: ero dall'altra pare
della vita e con parole di dottrina. leandreide, lxxviii-ii-314: quella portatrice di tua
in la soa spe- lunca abitar. leandreide, lxxvhi-ii-283: puoscia gli fé una
3. rigoglio di una pianta. leandreide, ii-4-37: sia quanto puote bianca o
può amare e disamare a sua posta. leandreide, lxxviii-ii-338: i'credo che tu
; ricco, abbondantemente fornito. leandreide, lxxviii-ii-283: un orticello è di fior
niente ke non me sia malegno. leandreide, lxxviii-ii-300: di senno e di vir-
di tanta donna non ri rimembrate? leandreide, ii-16-4: travaliata ero longa- mente
avessero, intendendo seco medesimo de'pesci. leandreide, iii-8-11: gli omini poscia trovano
ant. fare il mugnaio. leandreide, iv-5-72: quel pusillo / col capo
alla utilità della casa sua. leandreide, iii-8-25: ad amar...
, infantile (l'età). leandreide, iv-2-28: chi sanza barba, qual
ripercossa da procelle di grande tempesta. leandreide, iii-9-84: così onde- giata /
detto, fare la loro invocazione. leandreide, 19-45: ma vedi cosa c'
contraria a me gli sopravenne adosso. leandreide, iii-7-58: reputa- vasi simile al
una lin- gì ») - leandreide, iv-7-122: i'veggio ben che miri
quasi nel piantone ramaritudine della radice. leandreide, iv-4-49: quelli altri dui,
caduto sul campo, ucciso. leandreide, iv-10-52: quando inimici da ogni parte
/ non ti gravi pruna tanto cogente. leandreide, ii-27-82: perché piu acciesa ed
di troppo umor freddo e grosso. leandreide, i-2-51: la furia di dei
una costa (il mare). leandreide, i-2-19: mosso da vari venti in
l'animo (un sentimento). leandreide, iii-9-85: era da varie amorose procelle
, con sineddoche: letto. leandreide, iv-13-82: poscia... /
vie più di me punta e accesa. leandreide, iii-9-19: « non li sovviene
in punto rio / andai aflitto. leandreide, lxxviii-ii-292: io credo che venisti
coloro che amano con puro cuore. leandreide, iii-8-85: spesse fiate basiando tegniva
le sfumature); scarlatto. leandreide, i-6-31: color di rosa purpurea o
muta quadra, l'ora sesta. leandreide, iii-11-1: dal principio e dal fine
in lungo e in largo. leandreide, iii-1-31: a'nauti che fortuna guida
li piè sozzi e l'andatura queta. leandreide, iv-20-40: molte columbe..
e l'altra en quinta canta. leandreide, iv-7-6: come modulante citarista,
; accesso di furore folle. leandreide, iv-14-23: la sua fida nutrice allor
per qualche grave fastidio. leandreide, iv-14-19: ero destossi tutta furiosa /
raccesi a battaglia. leandreide, iii-6-1: stava leandro rac- cieso
e universale vendemmia. -assol. leandreide, iv-7-25: giovan de l'orto contra
splendere (gli occhi). leandreide, i-4-74: mirava li occhi suoi,
, sf. ant. discorso. leandreide, ii-5-27: ero... udio
disperat'e for d'ogni costume. leandreide, ii-20-44: non mi ha giovato dirgli
agg. ant. allegro. leandreide, lxxvhi-ii-316: la cara nutrice / chiammò
de celesti raggi è mia magione. leandreide, iv-16-77: per tue volie non lasciar
dalla razionale. -sostanti leandreide, iv-15-30: so che ogni nostro principal
. ricco, magnifico; lussuoso. leandreide, i-13-54: di tua credei risposta non
e gli ornamenti di un sovrano. leandreide, iv-4-73: l'altro [david]
ritirata (in una battaglia). leandreide, i-3-24: acciò che di tempi alcun
). ant. remare. leandreide, i-9-25: poscia che increbbe / a'
... fieramente la guastava. leandreide, lxxviii-i-339: diroglie tucte l'amorose
. le pene d'amore). leandreide, lxxviii-ii-379: se amor giamai ad donna
finero cossi amaramente la vita loro. leandreide, i-5-2: tale a paride, in
caricati, ed io vi rifarò. leandreide, ii-13-33: quella portatrice di tua pace
né a mezza, ma compitamente. leandreide, iii-1-26: leggiadre donne, cui
noi manifesto per le rimule delle contemplazioni. leandreide, iv-7-27: giovan de l'orto
per parola, né per epistola. leandreide, ii-24-21: ch'io non scrivisse
una persona o a dio. leandreide, ii-2-9: disse a manto: o
ch'ebbi [ecc.]. leandreide, ii-20-11: poi che vide lei cangiare
lettera de sio frate, rescrisse. leandreide, lxxviii-ii-315: certo il servo tuo
quarantanove cominciano le forze ad mancare. leandreide, i-6-28: l'un suo pensier volea
per colpa o fallo di lei. leandreide, lxxviii-ii-377: ai lassa! i'
da lui medesimo eletti il ritenne. leandreide, i-9-22: volentier sarebbe / rimaso,
qualcuno: strappargliela di mano. leandreide, i-1-40: non sarrà mai che venere
soggetto astratto o alla madonna). leandreide, lxxviii-ii-345: ma che non gli valse
che circonda le terre emerse. leandreide, lxxviii-ii-449: neptuno,...
come isfor- zato rompa il voto. leandreide, lxxviii-ii-294: avanti proponeva [ero
rorava. 8. piangere. leandreide, iv-16-46: così dicendo sì forte rorava
dell'aurora o del tramonto. leandreide, lxxviii-ii-287: si era vestita di rose
la concezione tolemaica). leandreide, ii-2-56: vespero già tutto che ancor
/ senza conclusione e con rabore. leandreide, i-6-34: cotal robore onesto accese
d'amor sarai sopra le rote. leandreide, iv-1-38: ora più che giammai
sabbione del mercato, perch'erano scomunicati. leandreide, iv-12-70: parea adriana sola nel
-fare sacco di sé: rimpinzarsi. leandreide, lxxviii-ii-309: puoscia che il padre e
benigno iddio a me in ogni parte. leandreide, i-2-72: frisso veramente, il
aspetti tristi e dolorosi dell'esistenza. leandreide, iv-16-12: non vive chi non sente
notevoli rischi morali o materiali. leandreide, ii-io-14: poscia, ispregiando sue crudele
né cavallo sboccato 'ello su'corso. leandreide, i-10-40: già isboccato cavallo corse
, ché il tempo si racconcia. leandreide, iii-0-20: le tenere puelle soi
in un determinato campo. leandreide, ii-4-90: non fa mestier ch'io
fino a raggiungere un determinato punto. leandreide, iv-13-54: pria che cotal parlare avesse
/ queste membra noiose e quello incarco. leandreide, lxxviii-ii-301: col cuore ornai pietoso
ricorrente nella lirica d'amore. leandreide, ii-21-39: ho veduto tutte le membra
cieno contra lui, le porte ispezzaro. leandreide, i-5-51: amor, tua cortesia
le mura e torri della terra. leandreide, iv-2-9: colui che si résumé
essere schernito lo 'ngegnoso marito. leandreide, iv-1-64: quale amoroso fuoco incende
la porta serrata / e le finestre. leandreide, 11-16-39: filiola, filia cara
che cade morto in terra alla pianura. leandreide, ratamente rapite da una dozzina di
selci o metalli percossi violentemente. leandreide, ii-26-2: tante saluti quante in cielo
acqua conven che poi le lave. leandreide, ii-15-34: poi che col spirito accieso
stanno intrecciate. dumenti. leandreide, ii-3-24: questo, cortese e riverente
, abbattuto (una costruzione). leandreide, i-3-62: trovò il ponte da tempesta
manto sol toccò lenta e leggera. leandreide, lxxviii-ii-286: de! venga pietade,
seguendone molti mali e talvolta morte. leandreide, ii-7-67: ritorna, a ciò
della rovina della material città gerusalem. leandreide, iv-15-16: « ahi, me dolente
n'avea preso il voler morire. leandreide, ii-5-40: se non che mi
di subito 'l fai qui cadere. leandreide, iv-2-58: se istata fusse a me
celesti segni / già l'undecima volta. leandreide, iv-1-12: love medesmo, a
avere niente di quello di antipatro. leandreide, 1-4-22: ahi! vana gioventù sfacciata
, quantunque tutti pecchiamo non isforzati. leandreide, ii25- 47: ben mi piace
ogni gravezza del suo petto sgombra. leandreide, i-10-6: a la festa ed a
o siccitadi si fanno le supplicazioni. leandreide, iv-18-37: canicula fa somma siccitate
giunto a riva dal mare. leandreide, iii-2-88: o bon leandro, che
indietro, ed onde e tempestate. leandreide, iii-9-38: or guardavano ed or col
. avvincente persuasività di un discorso. leandreide, iv-3-55: bramo tanto sentir sonar il
causativo: far perdere la strada. leandreide, iii-8-56: un giovanetto con sì alte
caso gli smarrisse, presono ardire. leandreide, i-10-38: forse che prima isdegnosa,
12. interrompere frequentemente l'eloquio. leandreide, ii-16-22: così dicea e spesse volte
si scopra il vero / da lei. leandreide, iii-6-18: chi potrebbe trovar rime
-con riferimento ad amore personificato. leandreide, i-10-10: nel viso suo ben par
sm. ant. soglia. leandreide, ii-16-36: ora a la camera sua
assopito; immerso nel sonno. leandreide, i-7-9: poi che il preco de
parole rotte così cominciò a dire. leandreide, iii-6-1: stava leandro raccieso e
penser ch'n vita il tene. leandreide, 1-8-27: pareva che ella / da
: « mala via tieni! » leandreide, i-2-21: la ripa, ove cadeo
mangiare a li truffatori è perduta. leandreide, i1-28-41: bona è la spesa che
camicia, in nello tinello entrò. leandreide, ii-5-76: poscia ispo- liato e
sm. ant. matrimonio. leandreide, i-4-3: così fu a roma istituto
, tr. ant. distogliere. leandreide, iii-6-42: dal bon principio tua fede
la barba, la capigliatura). leandreide, iv-14-32: in sommo mi è venuto
i cui capelli quella furiosa squarci. leandreide, iv-14-74: gli fili d'oro,
impronta, orma calcata sul terreno. leandreide, iv-2-7: colui che si presume alto
abbattere, far precipitare in basso. leandreide, iv-10-64: una onda lui fin in
freccia (un arco). leandreide, i-5-18: con la faretra sua e
zampilli (un liquido fisiologico). leandreide, iii-10-35: mille fiate fuor per le
dige alquante paroll'e stragne novelle. leandreide, ii-16-2: travallata ero longamente in sonno
a gli occhi miei cosa immortale. leandreide, lxxviii-ii-338: se tu ti turbi e
e tardità di parole in occulto. leandreide, lxxviii-ii-277: il strepito del vulgo
gli occhi, le parole). leandreide, i-4-68: ero avea nome; nella
sdegnoso, censorio o ostentatamente superiore. leandreide, lxxviii-ii-448: ella cum suo legiadro super-
/ el fe'destar d'amoroso talento. leandreide, ii-21-27: se il venire a
sguardo, un gesto). leandreide, i-6-18: ero, che non sente
vinti e vincono tutto il giorno. leandreide, iii-8-6: perché come il corpo han
.. e di fini terreni. leandreide, lxxviii-ii-334: in un terreno istes-
. vacillante, tremante, malfermo. leandreide, lxxviii-ii-445: la cana testa romper cum
suo prelato, e disperami della suggezione. leandreide, lxxviii-ii-277: il strepito del vulgo
espress. comparai). leandreide, i-4-16: e questo come tolpo,
* un pastor l'errante torma. leandreide, lxxviii-ii-261: mosso da vari venti
per greve doglia appena ritenne le lagrime. leandreide, iv-19- 65: citarea veramente
non spero mai d'aver conforto. leandreide, lxxviii-ii-369: io te concederò questo
per calura / d'essere meritato. leandreide, iv-15-34: ed ella a lei:
, nel pieno della bellezza. leandreide, iv-19-48: a ellesponto vaccio [venere
di mare. - anche sostant. leandreide, ii-8-43: però, filiola, il
e curioso sì pasce l'orecchie. leandreide, iii-2-52: il caldo de amore,
. ant. andare, dirigersi. leandreide, iii-10-4: l'aureo montone al coleo
che 'ntendea con le guardie trattare. leandreide, ii-8-5: i'dico che se
disse il signor nostro jesu cristo. leandreide, ii-20-74: ero così la dolce cantilena
due persone (una lettera) - leandreide, lxxviii-ii-326: mandato a lei avea la
persona, le sue membra). leandreide, lxxviii-ii-385: e la nutrice le lacrime
clandestina o illecita e adulterina. leandreide, lxxviii-ii-312: divotamente come donna et
con molteplici) giri di catene. leandreide, lxxviii-ii-453: non più dolente fu quando
di un raggio solare. leandreide, ii-12-6: piccola navicella istare a riva
mantello e alcuna volta ulo- lava. leandreide, lxxxviii-ii-429: dentro e di fuor se
legittimamente a un'altra persona. leandreide, lxxviii-ii-400: troppo è villana cosa ad
. che traligna dalla retta via. leandreide, lxxviii-ii-398: parte aparea di tal brigata
resistenza. -di animali. leandreide, lxxviii-ii-392: quivi in sompno vedeva lo
materiale, ecc.). leandreide, lxxviii-ii-26q: ma pur, ad ciò
del valore naturale, e intrinseco, e leandreide, lxxviii-ii-283: sopra le valve del pallacio
vago mio pensier non s'è rimosso. leandreide, lxxviiiii- 352: e fu sì
le nevi ch'erano ne l'alpi. leandreide, lxxviii-ii-311: ventando zeffiro redire /
., così cominciò a cantare. leandreide, iv-12-31: acci denan- zi una
al segno zodiacale della vergine. leandreide, lxxviii-ii-394: love medesimo, alla sua
8. dimin. vessillétto. leandreide, lxxviii-ii-310: picholla navicella istare a riva
. -con valore awerb. leandreide, lxxviii-ii-346: quando vide il piacer ch'
ho già da vicin tultime strida. leandreide, lxxviii-ii-295: sì cuom- me lupo
. soperchiati e villaneggiati dalle persone. leandreide, lxxviii-ii-295: prima, s'ella ritorna
fioretti in autunnale erbetta si convertiscono. leandreide, lxxviii-ii-422: collei che i fior
che fussero sofficienti a disfare firenza. leandreide, lxxviii-ii-268: le membra, che
che esprime vivacità e ardore. leandreide, lxxviii-ii-369: quivi, / lassiate ogni
voce assai, e uno percosse leandreide, lxxviii-ii-380: s'io dovesse narrare a
ad alto, e uscieno de sé. leandreide, lxxviii-ii-438: sen venne ismaniando /