. villani, 8-84: cominciarono a tórre le case de'cittadini... e
e tennesi a bastanza vendicato / per le dolci parole ch'ode dire. vasari
prima di toccarti. slataper, 1-157: le tue mani non sono più abbastanza forti
francesco da barberino, 223: qualora [le campane] suonano per abbattènza, ad
producere del sangue troiano, la quale abbatterebbe le rocche di cartagine. idem, 314
314: e morendo abbatte alla terra le sciolte membra, e tarmi piene del sangue
infiniti, ed ardere paesi ed abbattere le città, li loro regni ampliati,
e spiana / e dà in preda a le fiamme i culti luoghi. idem,
. idem, 9-22: folgore che le torri abbatta ed arda, / terremoto
sonanti, / ruppe i serragli ed abbatté le porte. giovanetti, iii-203: mentre
di mitra, perché dava noia con le sue grida. 3. figur.
. idem, 6-44: lasceremo ora le novità di fiandra e di brabante tanto
i-3: commossa adunque la santa dea per le costui opere, propose di riducerlo a
la mole del corpo, con che le bestie a dismisura maggiori sembravano opprimere questi
gagliardia, gli ornamenti, la pulitezza, le armadure e le armi, la ben
, la pulitezza, le armadure e le armi, la ben formata attitudine, la
. b. croce, ii-13-54: le verità definite dai filosofi non si abbattono
vicenda, ma si sommano e s'integrano le une con le altre. deledda,
si sommano e s'integrano le une con le altre. deledda, ii-169: no
gli ondoni del mare agitato, già oltrepassando le scogliere, si abbattevano sul molo.
209: sciogliendosi intanto, con le braccia alzate dietro il collo, i
come studiando di secondare col loro volo le raffiche e i risucchi del vento.
, nero di detriti, sul quale le onde rade e grosse si abbattevano ogni
turbinati dagli aquiloni, si abbattevano sommergendo le vegetazioni più basse. 7.
quella sera, alle mura: tutte le porte erano serrate; ma tanto accerchiò che
riposo. redi, 16-viii-71: tutte [le coccole] son parute ma- ravigliose,
e quell'altra del riccio, paiono le più stravaganti e bizzarre. s'è
che con quanti s'abbattono far vogliono le belle. g. gozzi, ii-326:
: molte parole civili ed amorose se le sappiamo assai ben dire, sempre che
calore all'aspro alpigiano mentre trascorre su per le rupi agghiacciate e s'abbatte in un
assai abattersi o nascere in tempo che le virtù o qualità per le quali tu ti
in tempo che le virtù o qualità per le quali tu ti stimi siano in prezzo
fatica rimesso in letto; e abbattutone le cortine, com'egli aveva domandato, l'
passava da pianti disperati ad abbattimenti che le impedivano persino di accorgersi della presenza di
persino di accorgersi della presenza di chi le parlava. d'annunzio, iv-2-255:
iv-2-255: una specie di abbattimento cupo le prese l'animo. tozzi, i-322
lotti, 20-129: si distribuiscono le commedie stampate, colle vedute delle scene
che sia ordinato, ma che vadano le cose per abbattimento e che non siano
altra cagione, come tutto dì intervengono le cose: e che col sogno concorresse,
gerusalemme. salvini, 36-99: contra le mura armando poi la fiamma / abbattitrice di
per mezzo di corde... le abbattute sono il genere di fortificazione il
; un bastimento in panna, se le vele anteriori agiscono più delle posteriori, è
fazio, i-3-19: ma se or vedi le città abbattute, / e coperte di
verdi spine e d'erba, / e le virtù negli uomini perdute...
entra allor vincitore il campo tutto / per le mura non sol, ma per le
le mura non sol, ma per le porte, / ch'è già aperto,
, 20-82: scende egli giù per le abbattute mura / e s'indirizza a la
d. battoli, 9-28-3-19: le torri abbattute, quasi cadaveri di giganti
, 9-28-3-201: ancorché... le forze abbattute e gli spiriti mancanti avvisino del
fece quasi in istanti tutto il contrario le cose, portandole più alto d'ogni
. parini, giorno, i-993: le abbattute membra / all'aura salutar snoda e
. d'annunzio, iv-1-354: e le lacrime d'improvviso le empivano gli occhi
, iv-1-354: e le lacrime d'improvviso le empivano gli occhi abbattuti. bontempélli,
., 4-1 (387): trovando le finestre della camera chiuse e le cortine
trovando le finestre della camera chiuse e le cortine del letto abbattute, a pie'di
8-19: facendo 1 romani istanza che le abazie e priorati ed altri benefici ed
, che si esponessero all'asta pubblica le abbazie, ed altri benefizi di patronato regio
badessa. botta, 4-830: ricusando le bolle ai provvisti di benefizi vescovili od
edera del colore dell'elce, ricopre le potenti mura di tufo giallastro di cui
sillabario. serdonati, 3-3-22: le lettere dell'a, b, c,
che segue l'ordine alfabetico '(entrambe le voci introdotte da s. agostino)
sole, / dove [la biscia] le spoglie d'oro abbella e liscia
feconda pioggia / che gli uomini e le fere e i fiori e l'erbe /
... è anche rimarchevole per le sobrie linee della sua architettura; armoniosi
. saba, 98: hanno abbattute le sue vecchie mura [della via],
1-189: a fregiar di pregevoli abbellimenti le fabbriche, ottime sono le pietre statuarie che
pregevoli abbellimenti le fabbriche, ottime sono le pietre statuarie che obbediscono allo scarpello.
102: abbelliva egli [galilei] le specolazioni della filosofia con ornamenti di erudizione
condiziona l'ingegno umano ad imbevere tutte le arti e tutte le scienze, e dal-
umano ad imbevere tutte le arti e tutte le scienze, e dal- l'arti cava
abbellir godi co 'l raggio / le ruine. panzini, ii-268: il linguaggio
varia dello spirito, ed egli con le sue variazioni abbelliva il linguaggio. 2
: tolse alla moglie l'oro e le perle di cui s'abbelliva, e volle
, 1066: l'estate [le piante]... per soverchio calore
calore sono squallide, smorte, con le chiome abbassate, come afflitti animali,
o abbeverandole, subito rinverdiscono, alzano le cime in su, si avvivano e abbelliscono
il mar ridea, / e s'abbelian le stelle in quei cristalli, / allor
'; 'la s'abbellisca come le piace ', dicono al compratore i venditori
, 8-239: si raccontavano di lui le più temerarie avventure ai tempi nefandi del
. special- mente plurale, abbelliture, le cose adoprate per abbellire; infelici abbelliture
guittone [crusca]: abbenché strettamente le dispiaccia. boiardo, ii-28-27: dardi
, tr. (abbertóno). tagliare le orec chie.
= deriv. da bertone3, cavallo con le orecchie mozze. abbeveraménto, sm
sm. l'abbeverare (in particolare le bestie). leggi sanitarie, in-17
ad un fiume, e quivi abbeverando le lor bestie, la mula stallò nel fiume
la pastorella, cantando, con ambe le gregge innanzi si mosse verso la fontana
/ alla chiara corrente abbeverava / e le mule e i destrier. verga, ii-354
pietra nera, dove i barrocciai abbeverano le loro bestie. e. cecchi, 6-82
stava a sedere sulla conca dove abbeverava le bestie, fissato, senza un battito
di palpebre. leggi sanitarie, m-i7: le vasche per abbeverare gli animali saranno sempre
campanella, 1066: l'estate [le piante]... per soverchio calore
sono squallide, smorte, con le chiome abbassate, come afflitti animali, e
subito rinverdi scono, alzano le cime in su, si avvivano e abbelliscono
, ovvero all'acqua, ov'elle [le api] s'abbeverano. d
. bartoli, 5-455: ferme coll'occhio le pecore di giacobbe e affissate coll'imaginazione
: disegnò... un vaso: le anse erano due colombe che vi si
i contadini, dopo l'avemaria, portavano le bestie all'abbeverata. buoi, cavalli
nievo, 184: dopo aver inaffiato le gole de'suoi, aveva cominciato a porger
, 9-1-282: abbeverate in sangue [le ombre degli avi], agili e liete
o mischiarlo con quel che pascono [le pecore], o ne'loro abbeveratoi.
piogge si mettono insieme per riempirle [le gore], sì come quelle dei
targioni tozzetti, 12-9-179: si aggiungano le fontane, gli abbeveratoi, le piantate d'
aggiungano le fontane, gli abbeveratoi, le piantate d'alberi per far ombra,
per far ombra, i tempii, le botteghe..., che rendevano
di muschio e fluiva negli abbeveratoi riflettendo le pianticelle di caprifico, il cielo,
pianticelle di caprifico, il cielo, le grandi teste dei buoi che si muovevano
uomini tutti hanno preso accordanza / di mettere le donne in dispregianza, / e ciò
solo rivoltar poche carte, si acquistano tutte le cognizioni della natura? marino, 338
sono quelle condizioni della vita, per le quali avanza il tempo a non far
addormentate col lusso, e la corruttela le classi agiate de'cittadini. padula, 475
de'cittadini. padula, 475: le poche famiglie agiate si provvedono il loro bisogno
averà convenevoli misure, e l'altra le abbia sconvenevoli. grazzini, 2-2 (
16-v-209: me ne sto perpetuamente con le mani in mano, o al più al
mano, o al più al più con le mani a cintola, e mi borio
ali bianche vestì, c'han d'or le cime, / infaticabilmente agili e preste
cetra a'dolci imperi / move lilla le piante agili e snelle. fontanella,
un salto abbandonar la sponda, / e le braccia inarcando agile e snella / con
squallida. panzini, iii-384: zampillarono le note del piano e quella si mosse
a passettini lenti, stirava, snodava le membra, si torceva da tutte le parti
le membra, si torceva da tutte le parti... cadde in fine
... scrosciò l'applauso da tutte le manine. 11 professore dovette pur complimentare
e bionde. manzini, 7-234: le diventavano agili, perfino allegre, un
, perfino allegre, un chiacchiericcio, le mani nel cucito o nel lavoro a uncinetto
palazzeschi, 1-42: ai lati delle finestre le tende di una mossola di seta bianca
atterrata la mole del corpo, con che le bestie a dismisura maggiori sembravano opprimere questi
gliardia, gli ornamenti, la pulitezza, le armadure e le armi, la ben
ornamenti, la pulitezza, le armadure e le armi, la ben formata attitudine,
de'corpi. magalotti, iv-25: le lingue de'vecchi parlano più a stento
stento che quelle de'giovani, e le loro braccia e le loro gambe perdono
de'giovani, e le loro braccia e le loro gambe perdono d'agilità e di
agilità scimmiesca. linati, 8-103: le prove d'agilità, i balli e lazzi
si allontanò con un'agilità che non le conoscevo, quasi correndo nella sua palandrana
vasari, i-152: quella agilità che renda le cose finite con istudio e fatica sì
ha l'agilità di pensiero napoletana, con le note qualità di quegli uomini. carducci
agilità di certi cantanti, in cui le note, spiccandosi l'una dall'altra,
, leggerezza. salvini, 39-5-136: le operazioni cavalleresche, quantunque sembrino giuochi,
tutte indirizzate a fare la persona per le funzioni di guerra, a agilitare e
l'agio ed il caldo del letto, le cui forze non son piccole,.
., 4-3 (98): abbandonano le loro case piene di molte ricchezze,
loro case piene di molte ricchezze, le quali tutte li greci occupano, spogliano
una certa commodità, e un fare le cose senza fretta o prestezza alcuna. palazzeschi
, / quando rimembro... / le donne e'cavalier, li affanni e
. tomaro ad abitare al piano appiede fra le bestie pacifiche e incantate, il sapiente della
il bel muso che debbo avere perché le persone si muovano di così lontano per
ha a toccar danari s'affretta in eseguire le commissioni, altrimenti fa le cose a
in eseguire le commissioni, altrimenti fa le cose a suo agio. alfieri, i-271
bell'agio, e, come con le sue compagne, intrattenermi con lei. palazzeschi
cuoco, 1-157: il carattere e le intenzioni dei popoli non si possono conoscere
mi riuscì grato, dopo avere considerate le terre, di aver agio di tornare a
(che con questo motivo tolte furono le formule dagli antichi ne'giudizi usate),
.. o mettere in discredito tutte le leggi, facendo entrare la società in
, 8-89: ci attrasse lo sguardo con le sue gambe opulenti e un agitamento delle
; egli, benedicendo, allargò le braccia. agitare, tr.
leggieri si possono con sollecitudine mutare le cose apparecchiate da loro. tasso
. e il cavalier nestorre / agitava le sorti: ed ecco uscirne / quella che
mal vissuto, che... con le mani alzate sopra una canizie vituperosa,
, d'intorno / al giovin capo le agita il vel candido. pascoli, 209
, 209: son n. ite [le viole] nella selva del convento /
selva del convento / dei cappuccini, tra le morte foglie / che al ceppo delle
il vento. serao, ii-145: le signore agitavano i ventagli, camminando piano
supino sul limitare della porta, scacciava le mosche e le vespe agitando un fiore
della porta, scacciava le mosche e le vespe agitando un fiore di sambuco.
: una giovane che regge due faci le cui fiammelle il vento agita e allunga.
palazzeschi, 1-433: leva in alto le braccia agitando i veli grigi che l'
meglio. alvaro, 2-77: la vita le pareva piena di tradimenti, di appuntamenti
cose che non capiva. e cosi le apparivano le fratte e le piante quando
non capiva. e cosi le apparivano le fratte e le piante quando agitano le
. e cosi le apparivano le fratte e le piante quando agitano le cime come se
le fratte e le piante quando agitano le cime come se qualcuno fosse là dentro.
idem, giorno, iv-157: ivi le belle e di feconda prole / inclite madri
morte. leopardi, 6-100: per le balze / quella [la fera] l'
di poter eleggere, avrebbero volontariamente deposte le armi, troncati a mezzo i loro
, cessato di agitare i distretti e le piazze...? 4
dell'isonzo il fato, / italia, le tue sorti, e taciturna / su
ii-2-364: i manifattori non sono come le tribù rustiche, relegate in condizione immutabile
. agitarsi e protendersi e salutar con le mani e col capo e col torso
. idem, 7-151: e se le messi,... mosse dal vento
. idem, 19-374: l'uomo giungendo le mani, le cui dita s'agitavano
19-374: l'uomo giungendo le mani, le cui dita s'agitavano pian piano sul
si agitavano tutte e si sporgevano con le mani e gli ombrellini, facendo ballare
come un mondo di lubrici insetti esse le si attaccavano alle gambe. idem, 2-96
, 112: sempre più si vedrà che le morali umane si agitano tra questi due
10-204: eppure qualcosa devo fame di tutte le cose che ho da dire. a
che ho da dire. a volte le sento agitarsi dentro di me: un
dal vento? boccaccio, iv-72: le fiamme da'venti agitate crescono in maggiore
, iv-373: e travedo biancheggiare fra le fiondi agitate da'venti la pietra della
apparentemente inerti. d'annunzio, iv-1-87: le mani supine, quasi morte, agitate
ogni stelo e invadeva la casa con le sue ondate ardenti. ojetti, i-55:
] ha il baldacchino di bronzo e le agitate cortine di marmo lucidato a seta
potè riaddormentarsi. bontempelli, 8-26: le prime ore del sonno furono agitate,
. ojetti, ii-62: a destra le donne, e gli uomini a sinistra,
commuove. carducci, 65: agitatrice de le forti selve, / amor di
alfieri, 1-431: già in petto / le agitatrici furie orride sento.
politici o sociali, spinge all'azione le masse. e. cecchi, 6-37
b. davanzali, ii-247: credo che le poche terre e monti gli levin cagione
forte. d'annunzio, iv-1-79: le dame si misero a ridere in coro
passioni] ponga in agitazione e perturbi le... vere imagini [degli oggetti
i molti nuovi dispiaceri venuti ad accrescer le mie prime tristezze, temendo di mettermi in
è acuito fino a spingermi incosciente verso le porte e a farmi andare e venire in
in lei il mio racconto. gli occhi le si accesero di una luce avida,
una luce avida, tutto il viso le si arrossò di compiacimento. emanuelli,
6-12: finì la guerra e cominciarono le agitazioni sociali. 4. ant
(nelle discussioni apparentemente occasionali, per le vie, le piazze, i mercati,
apparentemente occasionali, per le vie, le piazze, i mercati, i ritrovi
nella malesia e viene coltivata in serra per le sue foglie assai decorative.
molto golosi; e'non vi basta magnare le pastinache, che voi le mettete ancora
basta magnare le pastinache, che voi le mettete ancora nell'agliata cotta.
: l'agliada è un'erba che ha le foglie simili a quelle dell'amaranto,
agli, e ogni agrume crudo, le fave e ogni legume fanno avere i
e noiosi. boccaccio, v-71: sotto le quali [piante] la terra di
piante] la terra di dovere producere mostrava le cipolle,... e gli
8-2 (233): e quando le mandava un mazzuol d'agli freschi, che
i-1778: se vorrai che l'aglio e le cipolle durino assai, bagna i capi
il suo rutto puzza d'aglio e le sue mani sono piote. fracchia, 600
fracchia, 600: si sentivano mancar le ginocchia al solo pensiero dei fagioli che
calvino, 1-73: e gli indicavano le pareti nude e fumose, guarnite solo
(allium schoenoprasum), coltivata per le foglie (sottili e tubulate) che hanno
nel diritto romano) che univa tutte le persone soggette, per parte di padre
suità, agnazioni, gentilità (per le quali ragioni correvano allora le successioni legittime
(per le quali ragioni correvano allora le successioni legittime). -per estens
dell'obbedienza], di possessore di tutte le cose s'è fatto bambino.
sotto. crescenzi volgar., 9-67: le buone pecore si conoscono all'etade:
mai da i mansueti agnelli / nacquer le tigri? o da i bei cigni i
e 'n vece di lassù guidar le stelle, / su 'l frondoso liceo
pastore / l'agnelle al piano e le caprette al colle. foscolo, v-164:
al fiorito / margo adducea de'fiumi / le sitibonde agnelle. guerrazzi, 5-145:
figurati che si è dovuto uccidere anche le agnelle perché non avevano da mangiare. pascoli
iv-2-236: due o tre agnelli saltellavano su le gambe lunghe e deformi, tentando i
come un agnello fra l'erba e le margherite. idem, iii-217: si scorgeva
l'erba. papini, 21-133: le piante rabbellite di petali e d'uccelli /
giochi degli agnelli. idem, 28-24: le pecore annerite dall'invernata figliavano agnelli che
d'agnelli si propaga / smarrito per le strade esterrefatte. alvaro, 2-66: era
nascente stella, / i pingui bovi, le ricciute agnella. 2. simbolo
disteso, e sopra uno umile agnello le pareva che si sedesse. esopo senese,
belati / né i pietosi mugiti né le molli / lingue lambenti tortuosamente / la
quelli di un agnello, cerulei fra le lunghe ciglia chiare. idem, iv-2-113:
misericordia / l'agnel di dio che le peccata leva. idem, par.,
564: beati quelli li quali lavano le sue vestimenta nel sangue dell'agnello.
regge! / tratto egli t'ha da le incantate soglie; / ei te,
/ ei te, smarrito agnel, fra le sue gregge / or riconduce, e
aiutami! -, che il lupo le si fu avventato alla gola, e presala
quell'agnelletta, che porta via tra le zanne, spaventata. moneti, 109
spaventata. moneti, 109: faccian le grosse troie assai porchetti, / le
le grosse troie assai porchetti, / le pecore agnelletti; e vitelline / le vacche
le pecore agnelletti; e vitelline / le vacche. arici, 143: le
le vacche. arici, 143: le pecorelle dànnosi / a pascer liete, gli
buonarroti il giovane, 1-3-14: venivan via le minestre lattate, / e gli
di cambio cambi che fue preso per le balle dell'agnino ch'avia comperate in
in molti casi non purificati, ovvero le successioni ed eredità non agnite. =
tasso, i-154: quando aristotele parla de le molte maniere d'agnizione, mette fra
molte maniere d'agnizione, mette fra le agnizioni meno artificiose, e non però
perché il contesto de la favola necessariamente le ricerchi, ma perché il poeta vuol
idem, 12-591: l'agnizione è de le cose inanimate o del fatto o de
cose inanimate o del fatto o de le persone: de le cose inanimate come
del fatto o de le persone: de le cose inanimate come quella d'edippo,
il qual riconosce il bosco sacro a le furie, e di messer torello che riconosce
magica; ma questa il più de le volte par che abbia per fine l'altra
par che abbia per fine l'altra de le persone. l'agnizione del fatto è
mi strinse. idem, 3-71: con le proprie mani uccise [il sacerdote]
il sacerdote] una bianca agna, e le interiora di quella divotamente per vittima offerse
rupe erma cantare, / te fra le braccia avendo e via lontano / calar
136: torneranno i fiumi / a le lor fonti, e i lupi fuggiranno /
/ da gli agni e 'l veltro le timide lepri. l. a dimari,
la chiamano ligon, altri agno, perciocché le ma trone ateniesi, ne'
loro nidii, quando possono averne, le bacchette d'agno casto, contro ai
pascoli, 1029: nell'acquastrino prendi le ramelle / del salcio d'acqua detto
l'agno- / casto io colsi tra le ruine. baldini, i-800: ecco
, 16-19: pur 1 agnus dei'eran le loro es- sordia; / una parola
in nostr'assenza... [le ordinanze] facevano xagnus dei con quelle stesse
sotmachiavelli, 898: vorrebbe la marietta le portassi, tile asticciola d'acciaio
farebbero tutt'una gonnella intera, con le maniche e con ogni cosa, pure
dante, inf., 20-121: vedi le triste che lasciaron l'ago, /
passavanti, 249: parrà alla persona avere le carni piene di spine e d'agora
entrare per la cruna dell'ago. le quali parole..., secondo che
idem, 936: e insegnò prima a le selvagge ninfe / a figurar con l'
l'arte. magalotti, i-654: le foglie [di palma] servono di carta
di carta e di libri, graffiandovisi le lettere con un ago, e con l'
di renderla estremamente dotta, e non le lasci ignorare l'arte del cuoco e
dieci, e oltre, cioè di tutte le grossezze, dai più sottili ai maggiori
il ricamo che aveva accanto, ma le mani le tremavano ancora talmente che l'ago
che aveva accanto, ma le mani le tremavano ancora talmente che l'ago punzecchiava
sacca di tela, per rattoppare al bisogno le brache e le maniche del giubbone.
per rattoppare al bisogno le brache e le maniche del giubbone. pascoli, 62:
dorme sopra lo sgabello, / tra le ginocchia, al ticchettìo dell'ago.
idem, 934: e pensa ed abbandona le due mani / stanche sui due ginocchi
indica la consapevolezza di aver interpretato con le proprie parole i desideri dell'interlocutore.
sono cristiani,... loro levare le superbe ciglia non monta un ago.
cecchi, 11-1-3: orsù che questo vezzo le ha a costare / più di dodici
: sotto i lor pie'distorti / scricchiolano le pine / aride, gli aghi morti
i fusti [dei pini] lasciando le chiome nell'ombra. tutto ne rosseggiava
di schegge mi frusta e mi strappa le orecchie. ho i capelli come aghi
chi potrebbe narrare gl'ingegni che usano le fiere, gli uccegli e'pesci contra gli
dimostra, stando fermo in mezzo, quando le bilancie sono pari. carletti, 162
filo di seta, che pigliandolo con le dita della mano manca vi resta appiccato
mia calamita e il mio ago, le quali m'addirizzano e mostrano torse.
manometri, come lunghe ciglia, marcavano le minime oscillazioni del ritmo. -negli
quando è normale al piano, e segna le ore coll'ombra della sua punta o
l'ago viene infisso nel tumore, che le radiazioni raggiungono filtrando attraverso il metallo
alberto, 26: paolino uomo consolare, le cui ricchezze i can di palagio
tr., i-3-81: ecco quei che le carte empion di sogni, /
ma sempre agognava come potesse menare le mascelle. gio vanni da
zampogna / tempra lor danze, e pur le noze agogna. machiavelli, 853
bisogna. idem, 19-30: e ben le par che di quel ch'essa
ai corso avidamente agogni / stender le membra e che s'affanni in vano.
/ agogni al cibo; e le ricorda i mali, / che forse
, 19-777: la bocca boccheggiava come le serpi in letargo quando agognano il pasto e
intantoché nelle contenzioni agonali, le quali si facevano a troia, esso
musicale). -stor.: le gare sostenute pubblicamente, presso i greci
ginnetti italici han pettinati crini, / le constellate e morbide aiuole de'giardini /
ora suonando l'agonia, e sono le vent'una e mezza circa. ieri era
ti bagnò nell'agonia / non terminata lagrima le ciglia. d'annunzio, iv-1-92:
ciglia. d'annunzio, iv-1-92: le invermigli [le bocche di donna]
d'annunzio, iv-1-92: le invermigli [le bocche di donna] un sangue ricco
un sangue ricco più d'una porpora o le geli un pallor d'agonia,.
sempre più vorticosi ed accecanti / danzavano le foglie morte / del sole in agonia
. -e si diede a recitare le preci degli agonizzanti. d'annunzio,
su quel tergo il mio cor spiega le piume / e per pietà di lui già
lui già tutto esangue, / ricever le ferite in sé presume. / in quelle
nostre strade. pea, 7-618: le foglie e i fiori avvizziti...
di vita, spogli e nudi, con le foglie strette in un ultimo anelito che
chi presiedeva agli spettacoli agonistici e giudicava le gare (nell'antica grecia).
la piazza ove i greci tenevano le adunanze pubbliche e il mercato;
: gli agorai, gli uncinetti, le matasse. 2. disus. venditore
arsura agostana li mettesse in lena con le cicale che strepevano sotto il gran sole.
discreta sia l'altezza dell'acque, le guadano a cavallo, a meno che le
le guadano a cavallo, a meno che le loro bestie non siano o novizie o
e teologico di s. agostino e le varie correnti e scuole che, specialmente
piante). soderini, i-549: le migliori [uve] sono le bianche,
i-549: le migliori [uve] sono le bianche, sì come le lugliole,
] sono le bianche, sì come le lugliole, che son atte al cibo e
e primaticcie, alle quali seconde vengono le lugliole agostine, che son dette
all'ago stina piova / le botticelle uscite fuor dell'uova.
o l'agosto, facendo il nido per le macchie e boschi, in qualche cespuglio
annunzio, ii-742: udimmo crepitar sopra le canne / pioggia d'agosto calda come
! idem, 21-157: anima, scorda le sterili foie / dei demoniali meriggi d'
55: ascolto, / conto le ore lentissime a passare, / più
a passare, / più lente per le nuvole che solcano / queste notti d'agosto
il quale per la carestia di tutte le cose... non si potette ferrare
agotile, appellato caprimulgo, / poppa le capre sì che il latte secca.
pure ancora gli 'ncominciò a strignere agramente le carni ed a cuocerlo con una candela
, ii-71: egli inveisce agramente contro le colpe, onde l'itala terra era
, istituto agrario: dove si insegnano le scienze agrarie [agraria). -diritto
chimica dei terreni agrari in rapporto con le colture che vi sono possibili e vantaggiose
iv-1-438: faremo grandi cose. promulgheremo le nuove leggi agrarie; gitteremo le basi
promulgheremo le nuove leggi agrarie; gitteremo le basi della nuova constituzione agraria. panzini
in russia si soppressero... le piccole economie individuali agrarie e si convertirono
la paura della riforma agraria che minaccia le grosse aziende, capolavori di organizzazione.
, 3-589: non essersi roma fondata sopra le prime rivolte agrarie egli ci dimostra essere
sediziose leggi frumentarie e agrarie, con le quali da'suoi cittadini tanto fu travagliata
ad alcuni cittadini tutti i beni e tutte le rendite della repubblica. 3
lei andava adagio... pareva che le agrestasse e diceva: « bisognerà,
ne'primi tempi, d'abitare costumati con le ninfe quelli luoghi. scala del paradiso
873: la pace della pianura ove le ombre e le acque e l'arte
la pace della pianura ove le ombre e le acque e l'arte agreste avean composta
palladio volgar., 2-17: serbansi le noci tra la paglia,..
paglia,... ovvero tra le cipolle, alle quali tollono della loro agre-
via tutto 'l picciuolo del legno con le forbici e tutti gli acini agrestini e
sussidio ch'avessono era l'agresto e le frutta non mature. cennini, 46:
entro l'azzurro della magna, pestando le prugnole salvatiche e farne agresto, e di
agresto. lalli, i-1-73: ben le tue genti, e i consiglieri il sanno
con acque intorbidate a bella prova, le rischiarano e le tornano alla loro primiera
intorbidate a bella prova, le rischiarano e le tornano alla loro primiera limpidezza come appunto
la salmeria, / fece in un tratto le some levare. -fare l'agresto
89: l'esser poi con le mani ardito, e lesto, / e
a vegetazione assai rapida, coltivata per le sue foglie (radicali e molto frastagliate
amaritudine, e cotal nutrimento al postutto le piante schifano. cellini, 2-55 (
allarga [l'acqua], tollendo le culture a'loro agreculi, quando dall'orientali
fra l'ombre deliziose stanno lascivamente fra le cittadi imipersi. idem, 1-505:
dentro cose idonee. idem, 1-507: le azioni dell'agricola versano...
all'agricoltura. garzoni, 1-506: le persone agricole sono il contadino, la
e sicuro prodotto, non possono prosperare le manifatture. tommaseo-rigutini, 839: popolo
caro, 8-13: spogliar d'agricoltor le ville e i campi. soderini, i-352
furono prima agricoltori e poi ricchi, e le gemme delle viti erano conosciute da loro
bastone. leopardi, 18-35: per le valli, ove suona / del faticoso agricoltore
al tutto nelle derrate rurali; subitanee le fluttuazioni dei prezzi; deluse le aspettative dell'
subitanee le fluttuazioni dei prezzi; deluse le aspettative dell'a- gricultore anche nell'esuberanza
volesse seminar solo cereali, che esauriscono le facoltà nutritive del suolo, senza alternarli
spossano meno e che anzi ne riparano le forze. pascoli, 221: la
: camminando innanzi, il vecchio lodava le verzure e faceva pronostici, per consuetudine
, per consuetudine di agricoltore invecchiato tra le cose della terra. idem, iv-1-899
e provida formica. battista, iii-395: le fatiche del bue agricoltore / copulando a
fatiche del bue agricoltore / copulando a le sue, frange le zolle.
agricoltore / copulando a le sue, frange le zolle. = voce dotta,
bibbia volgar., vi-189: non odiare le faticose opere, e l'agricoltura che
., proem.: fra tutte le cose, delle quali s'acquista alcuna cosa
quello scierre questa parte buona per farne le foglie, quest'altra per formarne i viticci
della sapientissima natura? carletti, 187: le vitelle e buffali ammazzano mal volentieri a
, osservando i modi degli animali e le varie nature loro, e l'indole de'
vostre i bruchi, fi scarabei, le formiche, e ogn'altro insetto, per
resiste per propria forza a tutte le scosse ed a tutti i disordini politici più
ed a tutti i disordini politici più che le arti, le quali delicatissime facilmente si
disordini politici più che le arti, le quali delicatissime facilmente si perdono. leopardi,
di scienza e non pigli posto fra le dottrine professate nelle università. boccardo,
suolo. idem, i-63: su tutte le imprese agrarie pesano mille avverse probabilità indipendenti
, della previdenza, di tutte insomma le più ardue ed utili e socievoli virtù
agrifoglio, ornato di bacche rosse tra le foghe rigide e spinate. gozzano,
nero, la cui larva è dannosa per le piante fruttifere. = lat
di parallele e di prospettive geometriche. le linee filan dritte fino ai fi- miti
(gli adulti abitano gli stagni; le larve vivono nell'acqua e sono predatrici
della cathedra sulla quale sogliono essere adagiate le statue rappresentanti agrippina. panzini, iv-14:
convengono usare. boccaccio, v-227: le gelatine, la carne e ogni altra cosa
, 1-48: neun può negare che le cose un poco agre dilettano l'uomo,
appetito. crescenzi volgar., 2-8: le salvatiche piante hanno più frutti che le
le salvatiche piante hanno più frutti che le dimestiche, ma hannogli minori e più
hannogli minori e più agri; e le dimestiche n'hanno meno, ma sono più
... con diversi ingegni ho le mie forze operate; e sì m'è
ricreare gli animi degli affaticati e sollazzar le corti e con agre riprensioni, sì come
e i cambiamenti de'tuoni, e le crudezze con tutto l'agro della musica?
agro bolognese. lami, 1-1-272: le colonie non si deducevano se non in
agro. negri, 1-210: da le brumose e fetide / maremme, da
da l'incolto agro romano, / da le ruine càlabre / prorompe, disperato,
roma la facoltà di designare al ministero le zone di terreni dell'agro romano alle
vola. gozzano, 1013: le due amiche danno al vecchio professore
. cecchi, 6-66: mentre le venti persone cercavano di rinforzare gli
rinforzare gli attacchi alla baionetta battendo le mani, il mio povero amico
della coltivazione del suolo (insegna organicamente le norme per l'agricoltura).
.]: agronomo, colui che conosce le teoriche e i principii da cui dipende
sparsa dai muratori vi aveva bruciate anche le radici della gramigna: agropyrum repens,
acqua e vi spremette un'arancia. le scorze buttate nella cenere riempivano l'atmosfera
ecc.) ha impiego ornamentale per le sue graziose infiorescenze. = lat
lepidottero della famiglia noctuidi, che attacca le piante di notte, recidendole al colletto
notte, recidendole al colletto e rodendone le foglie (agrotis segetum o nottua delle
e agli, e ogni agrume crudo, le fave e ogni legume fanno avere i
sapore gagliardamente acre e mordicante, come sono le cipolle, l'aglio, i porri
, come i limoni, i cedri, le arance, e simili. e così
. soderini, ii-34: ancora sopra le loggie dei lati ripieni di buon terreno
aguzza, con molte spine pungenti tra le foglie e nei gambi dei rami, lunghe
e di questa fatta son quasi tutte le sorte d'agrumi. c. dati,
agro). soderini, iii-458: le lumie di valenza sono agrumi natii di
distilleria con mucchi di rifiuti nel cortile, le pestifere immondizie degli agrumi.
agrumeti dove i muli legati avevano ucciso le piante rodendone la scorza.
targioni tozzetti, 12-7-235: per farle le mine si ado- prano gucchie, o
levò. béltramelli, i-33: passava le sue giornate intenta ad agucchiare muta e
si aspetta. sbarbaro, 1-173: le donne che agucchiano. lombari, 1-196:
gli fa male. simintendi, 1-30: le colombe così fug- gono con paurose penne
l'aguglia una palla d'oro come se le volesse dare, e l'aguglia sollazzando
, come la cervia il leone, come le colombe l'aguglia. crescenzi volgar.
: erano l'arme del re carlo le più adorne arme del mondo, e in
. bruno, 32: ecco qui le cinque aguglie che gli devi piantare in cinque
carducci, 1022: e il sole calante le aguglie / tinga a le pallide dolomiti
sole calante le aguglie / tinga a le pallide dolomiti. faldella, iii-82: ho
nettamente disegnati nel pensiero i monumenti, le locande, i palazzi di cristallo,
locande, i palazzi di cristallo, le aguglie, gli archi ricamati, i cartocci
di granito. idem, iv-2-67: le nuvole emergevano come un gruppo di aguglie
due larghezze, rizzandovi in luoghi accomodati le mete o i termini, intorno a'quali
grosso ago con punta triangolare per cucire le vele. d'annunzio, iii-2-17:
, sf. dial. rete per pescare le aguglie. = deriv
c. e. gadda, 2-50: le signore sedute vi stavano ad agugliare attendendo
nuto, infilandovi e poi ritraendone le sue curve agugliate. = deriv
recante sul diritto l'aquila imperiale con le ali spiegate e la testa rivolta a
pini. viani, 14-29: con le barbe sfuggenti simili agli aguglioli dei pini salvatici
palladio volgar., 7-7: hanno [le api] un capello quasi nel ventre
essi sono inchiodati nel timone stesso mentre le * femmine ', in cui essi
sono fortemente attaccati con chiodi piantati sopra le due bandelle, che abbracciano il timone
2. grosso ago per cucire le vele (v. aguglia2).
accrescersi. galileo, 560: le cagioni che diminuiscono la propensione allo scendere
voi medesimi, con dolente laccio caricherete le triste travi del nostro palagio, con peggiore
del suo. idem, iv-33: le mie parole, non so da che spirito
mani, e nelli piedi, le quali sono parti, che più sentono ogni
volgar., 27 (31): le loro navi sono cat tive
cellini, 1-108 (252): lasciai le bandelle attaccate ciascuna da capo e
. noi la inchioderemo / fra le due cùbie. o mastri d'ascia,
e tre aguti a scaglie / da fermar le catene delle landre!
cire gli affaticati archi e le loro corde lo spende. cennini,
spiar torme / e '1 covil de le fere. idem, 7-55: non
[degli operai] diuturnamente occupavasi di far le testine, un altro d'aguzzar le
le testine, un altro d'aguzzar le punte. d'annunzio, iv-2-326: aguzzava
; puntare; protendere; apprestare (le armi). boccaccio, iv-22:
iii-411: se porgi in mano a le fortune infide / di venali bugie ciuffi non
apocrifi cimieri / senza aguzzar le forfici omicide. d'annunzio, ii-424
il musetto. 3. scalpellare le mapine da mulino per affilarne le scanalature
scalpellare le mapine da mulino per affilarne le scanalature. note al malmantile, 328
note al malmantile, 328: aguzzare le macine del mulino vuol dire metterla in
/ d'amor gli aguzza ed a le fiamme avviva. marino, 547:
aguzzai la mia perspicacia, studiai tutte le mie parole, tutti i miei atti.
notte. -aguzzare gli occhi, le ciglia, lo sguardo: appuntare,
, 15-20: e sì per noi aguzzavan le ciglia / come 'l vecchio sartor fa
., 15-20]: esse aguzzavano le ciglia verso loro in quella forma che
il volume era intonso, discostò con le dita due fogli congiunti; e aguzzando
, 8-72: si esaltano ed aguzzano le parti saline e sulfuree degli umori.
i denti. marino, 7-129: da le fauci al palato in alto ascende [
. acuito, stimolato (i sensi, le passioni). boccaccio, v-189:
canne, che egli adoperano a nettar le vanghe e le marre. 2
egli adoperano a nettar le vanghe e le marre. 2. limatura,
usa in dire et in dittare sopra le quistioni apposte..., sì come
è dato l'incarico di levare e rimettere le catene a'forzati o galeotti,
ceffi, i quali ti ricercano e scuotono le vesti, ti tolgono la catena se
mondi che parean d'avorio fino / luccicavano le occhiaie d'un sottil fuoco azzurrino.
, 410: l'erba ergeva diritte le sue foglie sottili ed aguzze. montale,
aguzzo. leonardo, 1-168: vederesti le squadre del soccorso stare pien di speranza
stare pien di speranza e sospetto, co'le ciglia aguzze, facendo a quelle ombra
idem, i-464: lo sguardo aguzzo tra le rughe. idem, ii-72: la
: e se d'alcun sollazzo ridere le convegna, non gridi: a! a
non mi riguarda. io me ne lavo le mani ». « mi piace di
di piccone o di zappa poi menava le mani con accanimento, a mo'di uno
omini tutti hanno preso accordanza / di mettere le donne in despregianza. idem, xxxiii-i
iv-369: ahi lampo! tu rompi le tenebre, splendi, passi ed accresci
, / pallida muta diva, spegni le vite nuove! d'annunzio, ii-680:
voce ». idem, xi-142: le domando brusco: « ahò, ma
il braccio che lui mi teneva intorno le spalle e incominciai, guardandolo negli occhi:
sul fattorino agguantandolo con tutt'e due le mani stretto per il bavero, e bocca
frumento nel granaro suo, e bruciarà le paglie nel fuoco inestinguibile. palladio volgar
giova grandemente al rassettare e al riporre le ricolte, per amor de le quali bisogna
al riporre le ricolte, per amor de le quali bisogna ordinar l'aia, esposta
capanna,... accioché ne le pioggie subitane tu possa in un momento
lasciavela bene inzuppare; dipoi disfa bene le zolle; dipoi pareggialo. della casa,
aia accumulate e spesse / stavan sossovra le mature ariste. monti, 13-755: a
suvvi spargo l'acqua / e suvvi metto le mie bestie, e bene / co'
ancora cantavano i galli usciti appena su le aie. soffici, 6-147: il
arnesi lucenti / tornan stanchi e delusi verso le aie. bocchelli, 3-126:
l'acciottolato o larghe pietre lisce le davano un aspetto abbagliante, un po'd'
l'aia sulla quale si ergevano le moli rotonde dei pagliai. pa
il luogo che appena ne tengono tanti le tele di minerva, o i turchi drappi
egli ha in sé alcune vene, le quali paiono lettere greche, le quali dicono
vene, le quali paiono lettere greche, le quali dicono ai ».
la pallia, sicché ne sono uscite le granella che v'erano. canti carnascialeschi,
/ perché alle due aiate / duol lor le braccia. = deriv. da
. berchet, 405: tutte a gara le nobili donne /... /
pascoli, 1030: i lunghi pioppi scoton le vette: / son li aierini che
scomparto. vallisneri, ii-224: le uova non vengono escluse da un
appezzamento di terra concimata e preparata per le sementi; largo strato di terra rivoltata
, 5-63: gli tornano spesso nel ricordo le parole del dialetto natio; vi si
, un elemento leggero; ci sono le ali, la poesia; e c'è
volo tanto in alto, che toccava quasi le nuvole. nieri, 162: non
bestia e l'agganciavano al canapo e le davano l'aire tra gli urli della
i movimenti rapidissimi delle gambe facevano apparire le ali ai suoi fianchi trottando. idem
dal candore delle sue piume: le penne sono ricercate come ornamento (
era di gran lena e saliva fin a le stelle, fusse lasciato dietro a l'
ombra somigliava l'ombra dell'airone. e le era rimasto il bel nome italico:
: quindi tornava con indolenza a stendere le sue gambe di airone. beltramelli,
ha scolorito il tempo: mosche hanno deposto le loro uova nel cartellino dove è scritto
acqua / e fiuta lento il fango tra le spine. idem, 193: e
spine. idem, 193: e le consuete paludi / lascia l'airone volando
che aveva già la tela tesa su le cèntine delle sue ali. idem,
di aigrettes, che... le faceva somigliare il capo a una fresca
a perseverare in vita et a produrre le sùe utilitati in luce. lorenzo de'medici
, secu- rissimo subsidio et aita de le timide pecore. ariosto, 25-5:
: che se non è chi tosto le dia aita, / tosto l'onor vi
adempi. idem, 10-55: e con le biade e con rapiti armenti / aita
indarno, / e chiede indarno a le compagne aita. idem, 349: proserpina
non sa se non piangendo / a le compagne dee chiedere aita. idem, 6-3
alle mie forze inferme e frali / le nove suore porgeranno aita! leopardi, 2-126
e dei gemiti lunghi, che lacerano le mie orecchie e chiamano aita.
di aiuto. petrarca, 53-62: le donne lagrimose, e 'l vulgo inerme
, aita - / parea dicesse e da le aurate volte / a lei l'impietosita
..., con balle sopra le spalle aitanti. soffici, ii-129: aitante
5-330: avemo dunque veduto belle ragioni, le quali approvano ed aitano la fede nostra
piacque. ser giovanni, 34: le cameriere vengono al letto della fanciulla per
lunghe quanto vorrai. soderini, ii-217: le coccole della mortella si seminano ne'solchetti
, sui tralci ancor tesi, brillavan le foglie rosseggianti a varie tinte; e la
... a varie tinte; e le aiuole lavorate di fresco spiccavano brune e
22-15: e la lucciola errava appo le siepi / e in su l'aiuole.
su l'aiuole. verga, 1-364: le aiuole verdi del giardino, grandi come
l'acqua cantava, di sedili distribuiti fra le aiuole simmetriche. panzini, ii-271:
rose e gigli. deledda, iii-645: le aiuole simmetriche, sul fondo dorato dei
erano così fitte di fiori di tutte le gamme dell'iride, che da lontano sembravano
lei [la regina margherita] in aiole le loro piazze. beltramelli, iii-1092:
vialini pettegoli per via della ghiaia nova, le siepi di bossolo rasate e ravviate,
e ravviate, e nelle aiole, con le spugne tomo tomo e le bordure fiorite
, con le spugne tomo tomo e le bordure fiorite, tutte piante « distinte
ai visitatori. palazzeschi, 6-521: le signore sfoggiavano... cappelli che sembravano
disegno delle siepi di bossolo che riquadrano le aiuole di certi antichi giardini all'italiana
giardini all'italiana. stuparich, 5-321: le aiole tirate a filo, curatissime,
mezzo, ed hanno quattro mazzuole, con le quali si lievano in alto, né
giovani prodi e gagliardi e savi, come le piacciono, di quella ha fatto uno
or a questo ora a quello con le sue predizioni. -tirare vaiuòlo a una
3. disus. tirar vaiuòlo: tirar le cuoia, morire. salvini, 9-437
da aia, il luogo dove si tendono le reti. aiutaménto, sm.
e per non farle ad alcina suspette [le armi], / finse provar s'
di lire cinquecento al mese, oltre le mancie. baldini, 6-100: cappello
mi raccontava, alla maniera delle favole, le parabole del vangelo. -milit
parte dello stato maggiore de'corpi. le funzioni di aiutante maggiore sono importanti e
155: si godeva come un monello le sue cannonate, saltava come il garzone
tuo amico che t'aiuta e consiglia ne le tue avversità, e quelli che de
tue avversità, e quelli che de le tue tribolazioni si reca a sé parte,
696: mi ha promesso di aiutarmi con le mane e co'piè. firenzuola,
nei tempi antichi. cattaneo, ii-2-16: le cedole producono sui capitali accumulati..
mio padre ci ripeteva spesso che, per le persone d'onore, la prima delle
, ha sempre aiutata la barchetta quando le sue piccole forze han potuto.
, 9-68 (21): va a le porte d'arezzo, / canzon,
egli non è aiutato e restaurato per le cose trovate da altrui, tosto puote mancare
dolci riguarda- menti: e sì come le fiamme perdono forza non essendo da'
: alle avversità degli uomini suweniva, le prosperità aiutava. segneri, iii-3-292:
studiato l'antico, altri potrà aiutar le cose che ritrae dal vivo: e avendo
rifl. cercare di trarsi d'impaccio con le proprie sole forze; ingegnarsi, sforzarsi
. / non toccò fondo, ma con le man preste / s'aiutò; che
poche veste; / onde passò com'avesse le piume. b. alamanni,
i-iio: gettando goccie d'acqua su le frondi d'alberi, pigliando la figura
aiuto quanto posso, acciocché la canizie, le fatiche e le traversie non mi rendano
acciocché la canizie, le fatiche e le traversie non mi rendano un caput mortuum.
guanciali, e per respirare si aiutava muovendo le braccia stecchite, come fa un uccelletto
, / batte con l'ala a stormo le campane: / o popolo di francia
virtù diside- rata è presente: spendete le vostre forze. alla nostra salute non
l'aiuto / del sommo rege, vendicò le fora / ond'uscì 'l sangue per
viene a coloro che vogliono vìvare come le femmine. ammaestramenti, 150: non dee
. / l'aiuto che potea tutto le porse. cellini, 2-65 (416)
breve pena vermiglia, subito detersa con le garze dal chirurgo aiuto. 6
corpi per accrescerne il numero, agevolarne le operazioni, o scamparli dai pericoli..
., 2-8 (220): messesi le mani ne'capelli e rabbuffatigli e stracciatigli
uomo abbisogna di molte cose, a le quali uno solo satisfare non può.
: e cosi in trenta dì escon fuori le spine, le quali così tenere,
in trenta dì escon fuori le spine, le quali così tenere, è bisogno che
procedente non ispezzi. idem, 5-42: le foglie del frassino sono utili contra 'l
aiutorio della orazione, e così mitigava le avversità degli uomini. aizòon (aizòo
su gli spigoli de'muri, e su le gronde de'tetti, senza aiuto
, / lepri levare, ed isgridar le genti, / e di guinzagli uscir
; e lui [sileno] con le man tumide / a'crin s'appiglia;
quella lotta,... aizzava le due parti con le voci e con le
... aizzava le due parti con le voci e con le gesti- colazioni.
le due parti con le voci e con le gesti- colazioni. idem, iv-2-1007:
: ma un pensiero, a vampate, le bruciava dentro, come un rogo segreto
aizzi. silone, 5-168: adesso le autorità si lagnano con me perché mio
il varco della siepe e aizzava poi le pecore a seguirlo. pratolini, 2-47:
s'infuria. settembrini, 1-180: le parti si aizzavano, i giovani pei caffè
nero. manzini, 7-217: il seno le balzò sotto la giacca, e il
): negli uccelli (vertebrati alati) le ali sono gli arti anteriori; negli
ali sono gli arti anteriori; negli insetti le ali sono espansioni del tegumento collegate alla
; nei chi- rotteri o pipistrelli, le ali sono membranacee. ristoro,
rota, ed a fuggirsi / ali sembrar le gambe loro snelle. landino [inf
landino [inf., 16-87]: le lor gambe snelle... assomigliavano
menzini, i-294: ed a i lavori le compagne appella, / ape che l'
a lui volano odori, / che a le varie manteche ama rapire / l'auretta
dolce, intorno ai vasi ugnendo / le leggerissim'ale di farfalla. monti, 251
/ piccole mummie rinascean farfalle. / le spose uscian da'bozzoli più belli, /
idem, 975: apriva un po'le palpebre come ali / d'una farfalla.
neve. negri, 2-491: e le nude spalle scorgevo: magre, ma
, d'una grazia acerba, con le scapole simili ad ali nascenti. idem,
su un'alga a fior dell'acqua. le diresti boccioli di fiori, prossimi ad
. aprono, infatti, all'improvviso, le ali incorporee, polvere di gemma;
12-114: ali di velina verde, le vostre, o leggerissimi beccafichi. 2
/ gridò: « fa, fa che le ginocchia cali: / ecco l'angel
quale / par tremolando mattutina stella. / le braccia aperse, e indi aperse l'
ventilando due grandissime ale d'oro, le quali dietro alle spalle aveva. idem
spalle aveva. idem, i-230: le tue ale [figliuolo di citerea]
cielo e la terra. queste sono le compagne della avarizia, cioè superbia e
tese ivi pervenne, / forte le scosse, e giù calossi a piombo
., 1-121: ivi racquete le triunfante ale [amore], / superbamente
drizza michel angel l'ale, / fuggon le nubi, e torna il ciel sereno
sereno. caro, 7-626: ratto su le fosc'ali a l'aura alzossi.
: ali bianche vesti c'han d'or le cime, / infaticabilmente agili e preste
e preste: / fende i venti e le nubi, e va sublime / sovra
/ può su tenerle, e non le spiega a volo. marino, 373:
mediterraneo, dell'ala icaria composta con le verghe dell'avellano con l'omento secco del
con l'omento secco del bue con le penne maestre degli uccelli rapaci.
dico con l'ale snelle e con le piume / del gran disio. idem,
accorsi che troppo aprir l'ali / potean le mani a spendere. idem, par
chieste a dio quell'ale / co le quai del mortale / career nostro intelletto
due ali a la anima, con le quali a le sublimi cose voli.
a la anima, con le quali a le sublimi cose voli. di queste l'
riguardante l'architettura, la fabbrica, le distanze, i movimenti e l'apparenze
l'apparenze dell'universo. ella ci presta le ali per trascorrere il cielo. alfieri
88: tutte no, ma le molte ore del giorno, / star solo
tanta ala vi stese / sgombrò primo le vie del firmamento. manzoni, 26:
parola. d'annunzio, iv-1-1015: le note attenuandosi tessevano intorno all'amante creatura
di me io potessi un giorno foggiarti le ali per l'altissimo volo! chiesa
deledda, ii-810: poi l'inverno distese le sue ali di nuvole sul mare e
e la brughiera. borgese, 6-117: le fronde pesavano già, né avevano ali
fiori. ungaretti, iv-41: alzavi le braccia come ali / e ridavi nascita al
interminabile. -le ali della notte, le ali del sonno: e vi si
sep., 231: siedon custodi [le muse] de'sepolcri; e
fredde ale vi spazza / fin le rovine, le pimplée fan lieti / di
ale vi spazza / fin le rovine, le pimplée fan lieti / di lor
: il sol morituro saluta / le torri e 'l tempio, divo petronio,
divo petronio, tuo; / le torri i cui merli tant'ala di secolo
che della guerra conoscevano ancora soltanto le bandiere vivaci e le uniformi splendenti.
ancora soltanto le bandiere vivaci e le uniformi splendenti. -ala di corvo
morse / la santa chiesa, sotto le sue ali / carlo magno, vincendo,
bibbia volgar., v-180: fa maravigliose le tue misericordie, tu che fai salvi
mia fenice / mise l'aurate e le purpuree penne? / che sotto le
le purpuree penne? / che sotto le sue ali il mio cor tenne? l
templi acherontei, / o ricovrarsi sotto le grandi ale / del perdono d'iddio.
d'iddio. leopardi, 2-2: le nostre genti / pace sotto le bianche ali
: le nostre genti / pace sotto le bianche ali raccolga. deledda, ii-433
, perché passa vicino all'ala sotto le braccia. 7. vela, remo
95: e noi allora moviamo le navi, e tentiamo la via, e
iv-2- 1265: vedo ondeggiar nell'ombra le ali candide del soggólo delle monache.
, iii- 316: volgevano [le sorelle] a quando a quando il soave
: l'accompagnò egli stesso alle camere che le aveva assegnato nell'ala di levante,
da un architetto di grido feci costruire le due ali che la fiancheggiano. 10
il passaggio. palazzeschi, 3-72: le solite ali di popolo, già stanche
, allo stato sperimentale, per tentare le massime velocità (detto anche tutt'ala
romane le ali erano formate dal contingente alleato,
con artificiosa prestezza fatto ala d'ambe le parti, comparirono due grandissime colubrine in
grandissime colubrine in mezzo a loro, le quali tirando, e galoppando...
(calcio, hockey e pallanuoto). le ali: due giocatori che fanno parte
doti di velocità e di scatto. le mezze ali (destra e sinistra):
attacco giocano in una posizione intermedia fra le ali e il centravanti. 18.
. 18. locuz. -aver le ali, aver le ali ai piedi:
locuz. -aver le ali, aver le ali ai piedi: esser veloce,
piedi per giungere più presto. -avere le ali ratte: esser fugace. leopardi
ha ratte l'ale. -mettere le ali: avere, sentire slancio, fervore
verso il successo; slanciarsi. -dar le ali, dare ala: lanciare nell'agone
cicognani, 12-25: l'aria e le piante, familiarmente spirando, quasi mi
, familiarmente spirando, quasi mi mettevan le ali. -muover vaia: volare
si va più corto. -alzare le ali: volare; tendere. -alzare
ali: volare; tendere. -alzare le ali da terra: abbandonare la vita;
terra: abbandonare la vita; disprezzare le cose mondane. petrarca, 339-2:
alzar da terra l'ali, / e le cose mortali, / e queste dolci
librar con giusta lance. -battere le ali: volare, sollevarsi. -anche
forteguerri, 9-10: vo', che le umane, e le divine cose / sappia
: vo', che le umane, e le divine cose / sappia [il poeta
può te un mortale, / e con le vaghe idee e luminose / sopra l'
l'ale. -spandere, spiegare le ali: prendere il volo. -al
ambiscono al tondo lunare. -aver le ali corte: essere insufficiente, impari.
corte l'ali. -far cader le ali: togliere le forze, domare,
-far cader le ali: togliere le forze, domare, reprimere.
ale al mio furore. -tarpar le ali: indebolire, togliere le forze.
-tarpar le ali: indebolire, togliere le forze. pulci, 22-23: ché
assale, / cresce o tarpa di lui le candide ale. b. croce,
affatto vana, perché bisognerebbe anzitutto tarpare le ali allo spirito umano, fermarlo nella
: qualche passero saltella poco più oltre con le aiucce appesantite dalla brina.
avean, deformi e brutte; / le man rapaci, e l'ugne incurve e
nascimento. garzoni, 1-515: sotto le rosseggianti [gemme] si comprendono il rubino
: pochi ne sono che abbiano armate le stiene e le braccia, niuno il capo
sono che abbiano armate le stiene e le braccia, niuno il capo; e quelli
una scure. idem, 306: le picche sono utili contro a'cavagli,
che se il giovine gli scappava da le mani che essi lo ammazzassero. speroni
qualor lavora a suo modo, fa le alabarde e le picche d'una misura ordinaria
suo modo, fa le alabarde e le picche d'una misura ordinaria. varchi
quando fu per andarsene, il giardiniere le disse che aveva ordine dal padrone di non
la voce è penetratacon i lanzichenecchi e con le milizie svizzere. alabardata, sf
: i miei alabardieri vadano a sgomberare le anticamere perché per oggi non dò udienza.
miei biondi capelli diventino d'ariento, e le carni morbide e alabastrine s'increspino?
vi trasparissero per vene alabastrine dall'interno le luminarie degli altari. panzini, i-799
il sangue tutti i giorni una stilla, le carni si fanno diafane, alabastrine,
/ come cuor di cristallo, da cui le loro dita / son fatte alabastrine e
[alberti], 7-12: a le finestre de'tempii usavano porre in cambio
trasparenti, che fussino gagliarde contro a le brinate e contro a'venti. domenichi
, che se ne servono per fabbricare le case e acciottolare le strade. nievo,
servono per fabbricare le case e acciottolare le strade. nievo, 519: la
. pascoli, 207: e vennero le morte undicimila / vergini, con le
le morte undicimila / vergini, con le lampade fomite / d'olio odoroso; camminando
nelle pallide conche d'alabastro / portando accese le lor dolci vite. d'annunzio,
pallide conche di alabastro, portando accese le lor dolci vite, vedeva il poeta in
stole dileguare pian piano nel cielo azzurro le compagne di santa orsola, e formano
nastro bianco ondeggiante fra la terra e le stelle. negri, 2-497: vivendo al
natura morta. stuparich, 5-134: tutte le facce dei convitati sono alabastri trasparenti a
alacciara, sf. rete per pescare le aiacce. = deriv. da
vigile la prora, e anela / le infami insidie drizza e la vela / al
dolce donna, caldo de'baci suoi le vene, / alacre affronta e lieto l'
con tant'alacrità in compagnia de'soldati le nostre persone, il dì e la notte
dì e la notte, a tutte le guardie a tutte le fazioni militari. segneri
, a tutte le guardie a tutte le fazioni militari. segneri, ii-i:
che voglia, cominciò a veder tra le macchie qualche albero sparso. [ediz
rinascere in sé l'alacrità premurosa di tutte le volte che suo marito arrivava.
e dei galleggianti. ibidem, 54-126: le norme... si estendono all'
rauco / alalà degli astati / contra le sette porte. idem, iii-2-349:
alalà di vittoria legavan con venchi per le zampe e trascinavano a casa.
. vive nel mediterraneo meridionale e lungo le coste atlantiche. può raggiungere il peso
raggiungere il peso di mezzo quintale; le sue carni sono più pregiate di quelle
»; e machiavelli, 22: « le città di alamagna sono liberissime, hanno
contado, e obediscano allo imperadore quando le vogliono, e non temono né quello
temono né quello né altro potente che le abbino intorno » (v.
reggimento di mille guardie del corpo, le cui uniformi erano così coperte di ricami
) per distillare i liquidi, separando le parti volatili da quelle non volatili (
e al suo voltarsi attento / or le cluni gli addenta, ora la coscia.
ragazzi schiavi a benevento ha suscitato fra le altre questioni, un quesito etimologico. in
tuttora vive nel nostro dialetto. veramente le pale della ruota pare che schiaffeggino l'acqua
che... infino a tutte le masserizie di cucina erano d'ariento, che
tengono nel focolare, perché mantengono sospese le legne, acciocché più facilmente ardano.
e, tolte alfine / dagli alari le carni abbrustolate / sul desco le posò.
alari le carni abbrustolate / sul desco le posò. fanfani, 1-19: notabili
lavorate. betteioni, v-197: danzan le fiamme sugli enormi alari / volubili e
di rovere. idem, i-622: le fiamme rodevano un grosso tronco di faggio
seguito di un'altra, come per farne le veci. 2. dir. giudice
, 117: e come prima toccoe co le piante alate l'abitazioni cartaginesi,
rastrelli in guisa, / van raccogliendo sol le somme spighe. tasso, 6-i-115:
e colle stelle, / che distruggi le cose, e rinnovelle / mentre per torte
l'ultime cove di primavera, con le aiucce corte, il volo breve:
pensier verso il mio bene / su le ratte d'amor fervide penne / innanzi
: piccoli borghi sorgenti nella memoria con le alate voci delle campane. linati,
ispirato. carducci, 588: vaghe le nostre donne e i giovinetti / son
, / sovr'essi il coro de le strofe alate, / e spargi anche tu
ebrietà canora. panzini, iii-772: io le alate favole non le so trovare.
iii-772: io le alate favole non le so trovare. le parole di odio,
alate favole non le so trovare. le parole di odio, nemmeno. borgese
e dei volatili e dei draghi quando le ali sono di smalto diverso da quello
892: tra gli orzi e le segali bionde / spicca l'alauda il
/ e rasserena il cielo: / e le campagne imperla, e 'l dolce gelo
tu pure sarai trasformato; né più allora le nubi corteg- geranno i tuoi raggi cadenti
. carducci, 712: stanche languirono le stelle, e rosseggiaci / ne l'alba
sua grandezza. d'annunzio, ii-629: le sorelle oceanine / a cui l'alba
lume dell'alba lentamente saliva a coprire le stelle che palpitavano più forte. panzini
. panzini, ii-353: cadevano oramai le ore piccole nella coppa del tempo,
l'alba rossa sorgeva. senza che nessuno le dicesse niente, l'alba rossa sorgeva
e confonde contorni degli alberi, sposta le masse, annulla le distanze: si
degli alberi, sposta le masse, annulla le distanze: si fa rosea, poi
finestra. era un'alba leggera, tra le forme ancora confuse delle case e dei
di quasi dolente bellezza profusa, mentre le albe eran umili e ritrose su quella
l'alba nasceva dalle schiume, rosee le vesti e scalza. pavese, 69
rinuccini, 2-20: questi l'albe e le sere / perde, cacciando fere.
cerca, chiamandoli zingano, gli fa le più belle moresche intorno, che voi vedessi
? idem, 40-229: 10 considero le altezze delle dignità essere a i non ben
la durezza del suo legno, e le sue granella molto son colorate dal sole,
rapina, non costumano d'inghiottir volontariamente le pietruzzole. tombari, ii-317: gli uccelletti
nascere 11 sole; mentre in alto le albanelle e i falconi volano a giuoco
e pregio eterno. / nei suoi color le liquid'ambre scemo, / cedono agli
. [tommaseo]: e già voltate le vele, in quelle parti dove el
al- bàsia pomeridiana l'estuario portava leggermente le sue isole come il cielo porta le
le sue isole come il cielo porta le sue nuvole più miti. =
209: siamo usciti a schiera / tra le siepi di rovo e d'albaspina.
, iv-1-426: una mattina, avendo su le braccia un fascio di spine albe,
beltramelli, i-207: andavan gli albastrelli e le cane- paiole a lunghi sciami per l'
una raccolta prodigiosa, riunendo infine tutte le albatrelle ad un sol mucchio che pareva
della tinta, sul suolo bruno. ma le ciocche dei fiori non l'avevano attratta
, il rosso / delle sue bacche e le immortali fronde. d'annunzio, iv-1-185
folto dei lauri agilmente, portando tra le mani la paglia colma di piccoli frutti
. beltramelli, iii-199: fra le rondini marine, fra gli albatri,
. seguiva i grandi voli, ascoltava le grida. tombari, 2-196: un altro
in volo e si rituffano agitando con goffaggine le ali: albatri, gabbiani.
o albazzano, meglio di tutte le calcine fa presa in acqua. targioni
la quantità di luce riflessa in tutte le direzioni da un corpo illuminato di forma
tuttavia un barlume che ci faceva intravedere le due file di letti albeggianti lungo le
le due file di letti albeggianti lungo le due pareti. 2. che
parte di cielo che albeggiando manteneva ancora le tracce del suo splendore: -o sole
. carducci, 1055: itala gente da le molte vite, / dove che albeggi
: albeggiava; tenui veli azzurrognoli coprivano le grandi valli umide, le ultime stelle
azzurrognoli coprivano le grandi valli umide, le ultime stelle svanivano. stuparich, 2-437:
ideale d'italia] da tempo su le tombe dei 'nostri morti (sieno benedetti
idem, ii-713: ombra non è su le tue membra caste: / dall'inguine
: sotto avevamo la piana del belbo, le albere che segnavano quel filo d'acqua
il fulvo colore della terra scavata fra le grame alberaglie rimaste. = deriv
della nave) per porgere ai marinai le corde durante le manovre. 2
per porgere ai marinai le corde durante le manovre. 2. mastro d'
nel lavorare e montare gli alberi e le varie parti in legno relative all'alberatura
è dimostro da principio, facendo alberare le picche con bell'ordine. 4.
fianco, come per fronte, tenendo le picche tutte alberate in atto di dover combattere
degli alberi di una nave, con le antenne, i pennoni e le manovre.
con le antenne, i pennoni e le manovre. -alberatura latina o a calcese
serrato e l'alberatura sconfasciata, con le sartie che abbisciavano gli alberi e i bozzelli
, prima di giungere a francfort, le verdeggianti rive dell'oder, che,
al baltico di così belle alberature per le navi. = deriv. da
arbusto. sbarbaro, 1-168: le agavi del litorale han messo il fiore
, / siete alberelle voi? siete le tre fiere sorelle / che aspettàr macbeth
vento, monelluccia che butta all'aria le vesti. bacchetti, 1-iii-475: le foglie
aria le vesti. bacchetti, 1-iii-475: le foglie... fresche e verdissime
o come altri dicono, pioppetti, le saliche, ecc. 2.
163): lasciamo stare l'aver le lor celle piene d'alberelli di lattovari e
non gli alberelli dello speziale, ma le semplici cose della natura lo hanno a
, o albazzano, meglio di tutte le calcine fa presa. salvini, v-508
d'annunzio, iv-2-1086: vacillavano su le pomici nere e rosse, su l'
: su pei lastroni pietrosi, per le scappie d'alberese... cavalcavano
volgar., 9-8: sotto le radici de'monti e ne'sassi alberesi,
sane, abbondevoli e fredde [le acque] sono. = l'
= l'agg. alberese per le ramificazioni a forma di albero che
vi si farebbono dentro tante alberete, le quali ai tempi de'loro tagli riescono di
targioni tozzetti, 7-19: si fanno le piantate di alberete, di ontaneti,
2-109: mi pareva d'essere in su le rive d'arno,...
o frutici o alberetti [si dicono le piante] quando sono affatto dure o
ecco un pino emulo di quelli che albergano le cicale della campania e le cornacchie dell'
che albergano le cicale della campania e le cornacchie dell'agro. panzini, ii-138:
quante migliaia [di passeri] ne albergavano le nere fronde? linati, 30-104:
ha sempre avuto l'onore di albergare le donne più belle. fracchia, 668:
'l reno e tonde salse, / le 'nsegne cristianissime accompagna. idem, 39-2:
saetta. e. cecchi, 5-439: le corporazioni di frans hals albergano [nel
romani tutti erano fatti albergatori, dando le loro case a'romei. boccaccio, dee
tasso, 14-50: l'opre e le frodi / note in parte a voi son
x-167: egli [amore] sol vuol le chiavi / tener de taltrui core,
vanno gli messaggi del gran sire per tutte le provincie, e hanno albergherie e cavalli
e simili uffiziali, quando andavano riveggendo le loro iudiciarie. tommaseo-rigutini, 279:
stanco, o gravasse il sonno pur le ciglia, / al primo albergo che trovàr
nacque l'alma beltade, / e le virtuti raquistaro albergo. idem, 11-
., oltra al grande circuito de le belle mura, contiene in sé il mirabilissimo
dove sepolto fue, / dove poi rivestì le membra sue. idem, 7-5:
stanco, / tra selve e fonti de le muse amiche, / alberghi bramo solitari
[la lode]: di'che non le vuoi dare albergo nella tua mente.
: e gli alberghi del pianto e le contrade / ove mortale è il lume /
albergo amico / co 'l vento ch'apre le novelle fronde / la rondinella torna ed
a l'amore. panzini, ii-282: le faraone, dagli alberi dove la notte
vi sono per tutte quelle campagne, le quali lavorano la maggior parte et in
alberi. battista, iii-399: cantò fra le fatiche e disse: -o fiori
mettea, chi fiori non potea, le spine; / mettea le gemme l'albero
non potea, le spine; / mettea le gemme l'albero più brullo: /
piovea la quercia, vergognando alfine, / le vecchie foglie a'piedi del fanciullo.
che fiancheggiano il viale, che riversano le ombre ora da una parte ora dall'
come / d'autunno / sugli alberi / le foglie. idem, i-no: odo
colpo ». -andare su per le cime degli alberi: oltrepassare i limiti
, si dice « andare su per le cime degli alberi »; simile a quello
promuovere l'amore e il rispetto per le piante (istituita nel 1872 negli stati
passato napoleone...: per le piazze avevano alzato gli alberi della
vico, 406: dicono « alberi » le discendenze delle medesime, e i fondatori
» e « pedali », e le discendenze de'provenuti dicono « rami »,
dinastia d'europa, coi rami, le fronde, i fiori, i frutti,
d'acciaio, innalzato sulla nave per sostenere le vele, i pennoni, le antenne
sostenere le vele, i pennoni, le antenne, e per inalberare bandiere o
l'albero è assicurato allo scafo mediante le sartie e gli stragli. i diversi
inf., 7-14: quali dal vento le gonfiate vele / caggiono avvolte, poi
l'albero già rotto, e con le vele le quali piene d'occhi gli parevano
già rotto, e con le vele le quali piene d'occhi gli parevano tutte
forte albero rotto da'potenti venti con le vele ravviluppate in mare a forza da
. carletti, 42: non tutte le navi sono buone a fare questi viaggi,
possa mettere dentro il batello, che le navi sogliono portare e tenere sopra dette
vela. d'annunzio, iv-2-121: le vele si spiegavano lungo gli alberi lentamente,
sartie, agli alberi di prora, agitavan le mani salutando. barilli, 2-257:
cerchio, e una selva di alberi con le vele a tracolla, 10
i marinari, inginocchiati sulla coperta con le mani accoppiate dentro le buffe di pelo
sulla coperta con le mani accoppiate dentro le buffe di pelo, guardarono la vetta dell'
tre turbine d'ogni elica, iv-2-888: le albicocche pendevano mezze nella fronda voluminosi come
pianta che gli era più vicina, tutte le albicocche 15. ant. piccolo fusto
un poco albicante. idem, 733: le nebulose erano prima solamente piazzette albicanti,
vi sono ancora pere,... le quali acconcie in conserva con zucchero sono
con zucchero sono molto buone, come anco le panzini, i-538: guarda quest'
. piantato intorno alle ripe del fiume le regge e mantiene mediante i gran cespugli
se a caso non si addessero a rodere le messe dei susini ed albicocchi. pascoli
cardo, i-98: « tra le molte etimologie che furono date di
, 2-38: gli occhi erano rossicci sotto le ciglia chiare, quasi albine per la
idem, 288: l'avere mescolate con le minutaglie dell'oro, si lavano o
pianoro di roccia bianca e bigia correva sotto le nuvole basse un gran vento.
colorato di poterle parlare,... le fece conoscere che ella molto davanti negli
di legno; e brevemente, se le parti aveano mal udire, l'albitro
il lor pastor conduce, / grunniscono le madri. campanella, 853: taccia il
bonitos ». altre, per le quali ostinatamente seguendo il cammino,
172: dagli albi- gatti esse [le cinciallegre] e da'pini / fanno la
222: così suole la borea rivolgere le foglie degli àlbori; così la fortuna colla
, ii-1-209: così suole borea volgere le foglie delli àrbori, e così la fortuna
, v-125: e questa albore, sotto le cui ombre divoti porgiamo i prieghi,
colletta, i-52: a'primi albori le campane suonavano a penitenza. idem, iv-
albore. pirandello, 5-31: poi le fessure delle imposte cominciarono a schiarirsi.
picciole che distinguere di qua giù non le potemo, ma di loro apparisce quello
albori. leopardi, 15-3: tra le chiuse imposte / per lo balcone insinuava il
nel mattin periato e freddo / de le stelle al muto albor / snelle vengono le
le stelle al muto albor / snelle vengono le fate / su moventi nubi d'òr
9-263: riaccostò, senza chiuderle, le imposte, e tornò a letto. dopo
. con un occhio semichiuso da cui le colava di continuo un liquido giallognolo e
la invidia. mattioli, 71: mondifichi le sottili albugini de gli occhi.
, prospettica, è riprodotta in tutte le guide, in tutti gli albums,
in tutti gli albums, in tutte le raccolte periodiche. giusti, i-383: so
tanto da prendere in tasca gli album e le collezioni d'autografi. tenca, 1-62
album e dei colori. vi appunto le immagini che mi suggeriscono anche le minime
appunto le immagini che mi suggeriscono anche le minime cose, vi schizzo e colorisco tutto
come quelli album fatti a organino con le vedute delle città famose. baldini, 4-144
un alburno, si ravvivava su le guance di un rossore tenuissimo. =
: alcaico è il metro delle due tra le più belle odi d'orazio: dei
la chioma / con la penna che sa le tempeste. idem, 918:
e tenace pituita spalma il ventricolo e le intestina, o vi sia il concorso di
sia il concorso di umori alcalescenti, le parti terrestri vi producono aggravio grande.
dicesi di una sostanza, in cui le proprietà alcaline già cominciano a rendersi manifeste
: con quello spirito minerale elle [le acque termali] possono reprimere o spegnere
. gazzeri [tommaseo]: siccome fra le piante marittime, dalla combustione delle quali
, sono state sempre distinte, per le qualità del prodotto che se ne ottiene,
indicati rimedi alcalici, atti ad investire le punte degli acidi forestieri. gazola,
essi paduli infinite piante aquatiche, tra le quali alcune piene di sughi alcalici, fetentissimi
dolomitiche). redi, 16-ix-42: le acque non minerali... le crederei
: le acque non minerali... le crederei più opportune... per
opportune... per modificare ed addolcire le particelle salsugginose, alcaline e acide de'
che posseggono in grado più o meno cospicuo le proprietà per cui si riconoscono gli alcali
, 5-103: olio d'alcanna conforta le membra nervose, e i capelli non
: isaac ebem amaram dice, che le foglie dell'alcanna sono simili alle
tingersi i capelli, e specialmente le ugne delle mani e de'piedi,
è simile al cervo: più grandi ha le coma, molto più larghe e pesanti
, sempre in corsa alla carriera per le strade di valle, campagne, deserti
], ii-598: l'alcea ha le foglie simili alla verbenaca, la quale si
è un'altra specie di malva; ha le foglie divise come la verbenaca, tre
fior picciolo simile alla rosa, le radici bianche, larghe cinque o sei di
faldella, iii-129: perché l'ammalata sudasse le ordinò dell'alchermes e dell'acqua
, i-116: il berretto di traverso e le g ^ mbe stanche nelle maglie
ho ancora capito bene se metton le banane nel brodo e l'alchermes
operato sofisticamente l'arte d'archimia circa le predette monete; e non intende perciò,
operare quel che adopera l'omo mediante le mani, che in tale uffizio ha fatti
inclinazione a più presto seguitare il camino de le miniere che l'alchimia, ancor che
. soldani, 1-51: col dir le cose co'più astrusi nomi, /
parte da quello della chimica: non le mancava altro, che d'ottenerlo. leopardi
, vi-n-112 (4-198): quivi son le simie, / con le molte alchimie
quivi son le simie, / con le molte alchimie, / a grattarsi le timie
con le molte alchimie, / a grattarsi le timie / e voler digrignare. aretino
g. gozzi, 1-43: son finite le alchimie e non si può più inorpellare
alchimie e non si può più inorpellare le magagne. panzini, iv-16: alchìmia
mica possedessero, quando si trovassero ne le camere loro una boccia, o altro
a l'argento naturale, tratto de le miniere, più che a l'alchimico,
sinistro caso tutta la sua composizione infra le cènnari, e chi per tesser stato
troppo fuoco, perché se gli erano le sustanzie de suoi materiali bruciate, e chi
: se io non avessi rispetto a le eccellenze loro, battezzerei i medici 4 alchimisti
il capo di due vite, e le leggi ignoranti sopportano, che non sieno puniti
assaporava con tutti i sensi dell'anima le delizie del trionfo. carducci, 381:
è mezzana via. alcione volando batte le sue ali nelle salate onde, e vive
'l lito asciutto / spande il tristo alcion le piume al sole. domenichi [plinio
quete tonde tempestose, e intorno sgombre le nubi, e serenato il cielo.
sol ode appo la riva / gemer le folichette e gli alcioni. settembrini, ii-1-184
l'aurora la gelata brina / da le dorate ruote in terra sparse, / e
in terra sparse, / e s'udir le alcione alla marina / de l'antico
/ come il cèrilo vola tratto da le alcioni: / vola con le alcioni
tratto da le alcioni: / vola con le alcioni tra tonde schiumanti in tempesta,
astronomi tuttavia la più luminosa tra le pleiadi, la quale il medler crede essere
lattea, intorno al quale tutte le stelle e il nostro sole si muovono.
che ha molto di parentela con le spugne, essendo composto di fila consimili al
rustico, vi-152 (21-7): le selle paion legna d'alcipresso.
]: alcooli, sostanze organiche, le quali per la composizione e certe proprietà
l'acqua per il tè, preparò le tazze. linati, 8-94: la mia
la propria casa, e sono già le nove del mattino. borgese, 1-126:
bevuto un buon numero di bicchierini, e le fiamme dell'alcool gli avvamparono ora d'
, come quelle di un rogo che le avesse lungamente covate. e. cecchi
, dà loro il senso di correre le avventure più vertiginose. palazzeschi, 6-178
: dopo avere più e più volte bagnato le ferite con l'alcool si dette ad
col quale i borghesi tentano di abbrutire le coscienze! stuparich, 2-233: qualche
, 6-58: lava la fronte e le guance imbrattate di sangue; poi disinfetta
sangue; poi disinfetta con l'alcole le ferite tra i capelli. sinisgalli, 7-17
: sono escluse dal divieto... le piccolissime quantità di alcool metilico e di
leggi industriali e commerciali, 772-8: le ditte che intendono impiegare alcool denaturato con
e l'altra indicazione, e non contenere le due scale. = voce
d'un timbro maschile, superava tutte le altre. campana, 285: