, e raccogliere tutte quelle novelle, le quali, e antiche e moderne, di
cecchi, 10-2-1: accatta questo vecchio le arazzerle per parar la casa, prima che
fisonomia, o ricopiar non foss'altro le sue parole senza cangiarne o traslocarne sillaba,
non servono se non a questi che fanno le tarsie. pirandello, 7-97: la
: ma nella pistola bisogna di mettere le nomora del mandante e del ricevente, c'
propria ed a offendere el nemico: le troppe armi cierto ti convien o gettarle
. pavese, 6-17: certo, le altre in quella sala non erano meglio vestite
favola del topo romito: tirane le tue conseguenze. verga, ii-479: la
ii-551: vide i borghi selvaggi, le bianche certose, / presso l'
, / presso l'ampie fiumane le antiche città, gloriose / ancóra
5-96: da questa pianura sorgono le certose, con torri e campanili
alla tua certosina pazienza i fogli per le tue liriche. 3. agg
.). pratolini, 9-115: le bottiglie di quei « vini strani »:
enfiati col petto tronfo, empion anche le vesti del lor tumore, turgidi e
e baldanzosi. redi, 16-iii-266: tra le razze de'medesimi pesci marini..
di certuni, né lo farebbero precipitare le bramosie di certi altri; i popoli
. certuni la coscienza l'hanno dietro le spalle, poveretti loro! nieri, 151
, 151: come mi fanno scappar le risa certiduni che per andare a caccia si
stagione, / a non aprire mai le proprie sale? pavese, 8-15: interessi
: lascia la vecchia madre falterona / e le caverne dell'antico monte / arno mio
aveva la rosseggiante aurora preso in mano le cerulee briglie de'suoi rosati corsieri.
bel ceruleo grembo. bruno, 3-192: le stelle, che con sì bella varietade
e di manti diafani e lucenti / velan le membra pure e cristalline. tesauro,
superba al par di giuno / con le trecce dorate a l'aura sparse,
997: ivrea la bella... le rosse torri / specchia sognando a la
. d'annunzio, iv-2-551: su le nostre teste, dall'immenso cristallo ceruleo
fece incontro. carducci, 511: le nipoti di camilla, pria / di cedere
di camilla, pria / di cedere le mani / a i ferri, assaporavan l'
, 2-38: gelido sudore intanto copre le mie membra, / e da tutto il
l'orecchio, e serve a spalmarne le membrane più delicate per difenderle dall'azione
redi, 16-iv-262: provai a far le gocciole nelle fondate de'cerumi sporchi e
penna dietro l'orecchia ceraminosa e stropicciarsi le mani sporche d'inchiostro. cerusa
bei ragazzi vestivano abiti frusti, celavano le guance rosee sotto i peli della barba
e legato già dalla sera avanti, le valigie ancora aperte sulle tavole, sui
, in terra, nelle quali dovevano entrare le ultime cose; la carrozza che aspettava
i collegamenti di un circuito elettrico con le sorgenti di tensione, in modo da
, dando loro delle belle gratificazioni quando le chiusure d'inventario erano brillanti. panzini
ritornate i confinati a città, traete le porti de'gangheri; ciò è, se
: con diversi serrami e chiusure serrarono le porte. sannazaro, 9-140: mi disse
e lontano di qui, ove nascon le genti tutte nere, come matura oliva,
hanno un bel tornire i bottoni e orlare le asole: il sistema di chiusura è
sempre quello con cui i pastori chiudono le porte dei pagliai. da secoli che si
stringeva la chiusura con tutte e dieci le dita. -chiusura lampo, chiusura
moravia, xii- 107: riunendo le mani alla vita, sganciava e abbassava
mo'di siepi, de'vantaggi che le comunità religiose, e specialmente i monasteri
, 25-14: con ciaschedun de'star a le difese, / per ben guardar questa
. francesco da barberino, 147: le minor, se voglian dio servire,
, / dove, se pur tentazion le assalisse, / tengale il fren della chiusura
dar sepoltura, / avendo tebe a le donne largita; / e poi, feriti
non ho notizia, per questo non ce le metto. pulci, 1-23: quand'
, il padrone giovane, a far vedere le sue bravure. levi, 1-69:
c'entrino, e ci vogliono appunto le forcine per inforcarcele. panni, 604:
mescendo. « lei sa che questo le rimette sempre lo stomaco ». « eh
i-154: né meno da pregiare sono le sue osservazioni particolari. ce ne ha
pavese, 7-65: voglion altro, le donne. sono tutte ambiziose. ce n'
non ci penso. foscolo, xiv-303: le donne sparlano di me, anche senza
bersagliere dalla parlata umbra si fa sotto e le mormora: « si vediamo? »
e non ci vedess'altri che le stelle, / sol una notte, e
forse ci torranno oltre a ciò le persone. s. caterina da siena,
, che amare o cercare quella cosa che le toglie questo dolce e dritto lume
concorrevano e'deputati della terra con le sue squadre; e'quali se ci avessino
can trifauce a suo diletto / le pallid'ombre; eternamente latri / ne
la città. quasimodo, 1-46: le parole ci stancano, / risalgono da un'
.., quando si tratta d'asseverare le origini, doventano altrettanti pittagora,
, riconoscendo, per esempio, le ciabatte che infilarono a nino quando erano
prima che il signor vice-capitano pensi a mettersi le ciabatte. imbriani, 2-123:
. svevo, 3-578: con le sue ciabatte di casa, con passo malfermo
, 20-75: cavato destramente di casa le sue ciabatte, s'è venuto.
7-5: ornai serra gli ordinghi e le ciabatte / chiunque lavora, e vive
dell'oro / mentre ella assesta tutte le ciabatte. 4. figur.
busto, in ciabatte, e con le vesti che le cascavano da tutte le parti
ciabatte, e con le vesti che le cascavano da tutte le parti.
con le vesti che le cascavano da tutte le parti. -essere ridotti con uno
e rivestirsi alla meglio, ché mostravan le gomita, ridotti propio, come dice
zoccolo e una ciabatta. -leccare le ciabatte a qualcuno: essere vergognosamente servile
pettinare la mena, -bella pettinatura che le aveva fatto! - per leccare le
le aveva fatto! - per leccare le ciabatte a compare tino, a motivo di
: nelle sue condizioni. -portare le scarpe a ciabatta: con la parte posteriore
che non diventasse una ciabatta: anche le cose più belle col passar del tempo
... colui che ricuce e rattaccona le scarpe rotte, e racconcia le ciabatte
rattaccona le scarpe rotte, e racconcia le ciabatte. ciabattare, intr.
ciabattare, intr. camminare strascicando le ciabatte (o le scarpe).
. camminare strascicando le ciabatte (o le scarpe). nievo, 92:
ciabattando la cuoca, e mi pestava le mani dicendomi: -adagio, carlino! gli
: scesero correndo per i carrugi sventolando le brachette di maglia rattoppate, qualcuno ciabattando
di farle racconciare dal ciabattino. * non le butti via (quelle scarpe),
butti via (quelle scarpe), le ciabatterò io per casa '.
nieri [accademia]: si levano le ciabatte e giù ciabattate da orbi.
, colui che... racconcia le ciabatte. = * deriv.
il bozzetto, dopo misuratevi a centimetri le mani e i piedi (tali atavismi guantai
fabbrica ciabatte; chi rappezza e ripara le scarpe. sacchetti, 90-44: questo
varchi, v-59: si favellano [le cose dette],... non
, come i ciabattini, che rattacconano le scarpe. c. gozzi, 4-257:
figliuol di satanasso, / fin con le mogli di due ciabattini / tu sei
; / invidia il ghiro all'aquila / le sommità nembose; / gitta la scarpa
alla vita. nievo, 1-28: le più gravi faccende, purché sue, le
le più gravi faccende, purché sue, le sbriga a rompicollo, come avesse d'
non si conviene a me il rattoppare le statue, perché ell'è arte da certi
il rumore che fa chi cammina strascicando le ciabatte. moretti, 17-277: luca
-a). chi cammina abitualmente strascicando le ciabatte. linati, 25-83: ma
: prima che a palazzo vecchio suonino le sei giunge milena, e la vecchia
ruzzolare barili per il ponte, romper le gambe a qualche innocente marinaio, e
paura che questi poverelli non capitino a le mani de'medesimi e simili ciabattoni. vasari
so il travaglio che è a andare con le ciabature d'una parte per un'altra
della nuova [onda] per non bagnarsi le scarpe e non essere investite dagli spruzzi
, sulla quale sono riportate in bianco le indicazioni relative al film, al regista,
; / e vuoila com'un fante per le spesi, / oltr'alla dota,
ambizioni ed altre simili cacodee, con le loro cacodemonesse, non son punto aquiline,
l'educato sor contino,... le sussurrava ai fianchi due parolacce da ciacco
. 2. locuz. gettare le perle al ciacco: dare le cose
. gettare le perle al ciacco: dare le cose preziose a chi ne è del
nome, e volentieri / non gittiam qui le perle in bocca al ciacco.
lato delle procuratie vecchie, s'infittiscono ridenti le luci da palcoscenico delle antiche botteghe e
dial. che ciancia, che ama le chiacchiere. ojetti, ii-824:
: si chiamano che è notte ancora le donne che vanno alla bastia, al treo
b. doni [tommaseo]: lasciamo le ciaccone, le sara- vande, i
[tommaseo]: lasciamo le ciaccone, le sara- vande, i passacagli, le
le sara- vande, i passacagli, le ciaccotte portoghesi e tante altre arie straniere
-a). ant. chi fa le cose in modo goffo e sbadato.
8-2-95: d'uno sgraziato o che faccia le cose a caso [si dice]
. burchiello, 15: portavan le cialde in su'cocuzzoli. aretino,
piacere, che ha colui, che fa le cialde, il quale si mangia tutte
di quelle forme con che si fanno le cialde, che poste sopra il fuoco,
. linati, 30-71: nel bosco le foglie secche hanno acqui stato
dominò quei funzionari, durante il quale le coppelle con piselli si sciolsero come cialde
. -avere più bel tempo che chi fa le cialde: non avere nulla da fare
ho più bel tempo che chi fa le cialde. -far cialda di uno:
similmente fece la casa della misericordia con le botteghe de'cialdonai e la volta de'pecori
. d'azeglio, 1-84: vedo le finestre ad arco tondo di lung'arno
. perché almeno questi sono dei cialtroni e le bestialità che hanno in testa le fanno
e le bestialità che hanno in testa le fanno male, mentre quelli sono onesti
mentre quelli sono onesti e rigorosi e le bestialità le fanno bene. 2
sono onesti e rigorosi e le bestialità le fanno bene. 2. sf
pratolini, 1-106: volevo ricordarti che le cialtroncelle, dalla prima all'ultima,
sta tanto bene; sta facendo le pratiche per tornare in italia a presentarsi
acquisita cialtroneria d'impacciarsi a seccare con le sue stupidaggini e insolenze.
altamente alla maniera di quei che vendono le ciambelle: vegna a noi due chi vuol
] s'appartengono il pane, le fugazze, le pizze, le torte,
s'appartengono il pane, le fugazze, le pizze, le torte, le ciambelle
pane, le fugazze, le pizze, le torte, le ciambelle. allegri,
, le pizze, le torte, le ciambelle. allegri, 161: il qual
che, tralasciata la vera eloquenza e le ragioni intrinseche e sode, che sono
tai concetti infilzati, trovandone senza fatica le selve intere ne'moderni commentatori della scrittura
un'altra frotta / i confortini giuoca e le ciambelle. goldoni, vii-1135: oh
. berchet, 53: un tempo le soperchierie tedesche non erano in italia ingozzate
calde. pirandello, 7-196: tra le ragazze che saltavano la corda, e i
cui la campana è già assicurata con le funi nelle ciambelle. 3. cerchio
ciambella si stà spagliando, mi pizzica le cosce, bisogna comprarne una nuova.
. panzini, iii-239: egli tolse le camere d'aria dai copertoni, le
le camere d'aria dai copertoni, le gonfiò a dovere, e ne fece quattro
, la quale poi si stringe fra le schiacce. verga, 4-175: le
fra le schiacce. verga, 4-175: le signorine margarone, in fronzoli e con
col frequente premersi che fanno con esso le gengive. 7. cerchio della parte
piovene, 5-627: si vendono per le vie le carrube, il pane a
, 5-627: si vendono per le vie le carrube, il pane a ciambelle e
cestini di vimini. -non tutte le ciambelle riescono col buco: non tutto
vorrebbe. giusti, ii-476: tutte le ciambelle non riescono col buco, come
: dice un antico proverbio che non tutte le ciambelle riescono col buco:..
: come teneri bamboletti vogliono con frequenza le ciambelline, gli zuccherini. firenzuola,
scaldarti il forno / quando cuocer vorrai le ciambelline. negri, 2-980: stavano
negri, 2-980: stavano pure benissimo le due ciambellette d'un giallo di zafferano
.. che la róssola allineasse le ciambelline nel padellone e le spruzzasse di zucchero
allineasse le ciambelline nel padellone e le spruzzasse di zucchero dopo aver passato su
per la forma a cerchio; cfr. le forme dialettali: ven. zambèlo *
, / quei ch'ha di ciliegiuol le bocce piene. idem, 3-5-219:
in seguito ebbe il compito di curare le udienze solenni, introdurre e presentare gli
della corte (e ha come insegna le chiavi d'oro sospese a due bottoni
d'azeglio, 1-253: i ciamberlani, le dame d'onore ed i marchesini m'
, 898: vorrebbe la manetta le portassi, alla tua tornata, ima
costumi piglierà ora, così seguiterà; e le compagnie sue quali saranno, tale lo
iii-32: questi saranno quelli che goderanno le felicità di firenze e la governeranno bene
, 1-630: insegnandoli [al cavallo] le raddoppiate giustamente, la ciambétta, le
le raddoppiate giustamente, la ciambétta, le capriole, i cornetti, i trotti
i trotti, i galoppi, e tutte le sorti di passi. ciambolare,
iii-186: quando dai capaci boccali azzurri le mescitrici fecero scintillare il chiaro succo delle viti
no è. boiardo, 2-6-15: le chiome intorno se gli odìan suonare,
ciampicona, / che vada come vanno le lumache, / e che resti a tirarsi
/ e che resti a tirarsi su le brache. tommaseo [s. v.
il pero e la pera, con le spezie loro, cioè moscatelle, giugnole,
ciane / che perdean il grembiule e le sottane. tommaseo, ii-49: le
le sottane. tommaseo, ii-49: le ciane sono spauracchio de'pedanti, come erano
de'pedanti, come erano de'bimbi le streghe. cicognani, 1-93: le ciane
bimbi le streghe. cicognani, 1-93: le ciane scapigliate e sciamannate con gli occhi
: dietro i vetri rilucenti / stan le ciane commentando / per la strada solitaria
zannoni (1774-1832), che intitolava le ciane di firenze alcuni dialoghi in lingua
[s. v.]: « le ciane, commedia in cui g. b
commedia in cui g. b. zannoni le mette in azione affettando e esagerando i
e il licenziamento già avvenuto. con le conseguenze, per il bilancio domestico, facili
con la pancia che parevano incinte, le cianche corte e grosse, due facce
il fanco del falcón) e più specificamente le gambe dei trampolieri, e infine i
dicevano eliino, che, innanzi che le leggi siano fermate, li consoli per
3-10: piegato sulla vita, con le cianchette larghe e le braccia sbragate,
sulla vita, con le cianchette larghe e le braccia sbragate, ma pronto a lanciarsi
. (cianchétto). camminare buttando le gambe da una parte e dall'altra;
, l'anarchico si avviò giù per le scale. = deriv. da
giamboni, 123: tra'secolari le vanitadi e le ciance sono vane,
, 123: tra'secolari le vanitadi e le ciance sono vane, ma nella bocca
da terra l'ali, / e le cose mortali, / e queste dolci tue
a venire a quest'ora a casa le buone femine a dire queste ciancie. deh
a piacer miei / son d'aguagliar le ciance che tu pruovi. bandello,
ancor fanciulletta e che per l'ordinario le fanciulle deveno esser modestissime e non così
non così di leggero dar credenza a le ciancie dei giovini, si confortava alquanto e
di coloro che invecchiano drieto a lo scriver le ciancie da riso è ridicola. vasari
ciance vedendo quel padre in collera rivestì tutte le femmine ignude di quell'opera, che
. tasso, aminta, 601: quivi le ciancie in forma di bambine / vanno
xxiv- 854: e pure con tutte le mie ciance nessuna potrà mai oppormi che
amico di confidenza. vico, 211: le cose della medicina si truovano da galeno
ordini e migliorò, perciocché, abbandonate le ciance o le pompe dei trascorsi tempi
migliorò, perciocché, abbandonate le ciance o le pompe dei trascorsi tempi, e mirando
alle utilità nazionali, fu prescritto che le scienze si applicassero alle arti, a'
medicina, a trovare novelli veri; e le lettere chiarissero le oscurità della storia patria
novelli veri; e le lettere chiarissero le oscurità della storia patria, così da
nel suo avvenire. abba, 1-3: le ciance saranno finite. se ne intesero
ch'e'son mastro divino, / e le cose sacrete m'indovino, / e
ma de'sobborghi. -lasciamo andar le dance, la mia donna, -dich'io
baia e, pigliandolo a gabbo con le ciance e con le beffe, farlo
pigliandolo a gabbo con le ciance e con le beffe, farlo favola e fischio de'
aiuto è ciancia. -essere per le ciance: andare cianciando. pulci,
disse uliver: - tu se'pur per le dance, / e qua sa d'
padre, sì meravigliose, / che chi le udisse le terrebbe a ciancia.
sì meravigliose, / che chi le udisse le terrebbe a ciancia. -tenere in
/ dico lo 'mperador ch'ha fuor le mane / della sua spada e della sua
, crede di poter tenere a ciancia le tenebre e le larve. -tenere,
poter tenere a ciancia le tenebre e le larve. -tenere, stimare qualcosa una
, e quelle cianciar elle, che le balie usano a fanciulli, che non sanno
ciarliero. carducci, 622: de le mie dttadi i vanti / e le solite
de le mie dttadi i vanti / e le solite canzoni / fuggirei: vecchie «
vi ramen- tate che ogni cosa possono le femine eccepto che tacere. pulci,
e 'zanzare ', o eglino aggiungano le lettere, come 'verrà, vegnirà
volte si lasciava vincere, poscia che alquanto le ebbe lasciate cianciare e ridere, in
, in viso madonna berenice guardando, le disse: molto dovete esser cruda e acerba
/ empie cianciando, e di sogni, le carte. ricchi, xxv-1-201:
. brusoni, xxiv-855: ma esse [le mie avversarie] che non dicono?
cianciano e non lascerebbero mai di raccontare le cose andate per piacere di riandarle con
amore e ride primavera, / ciancian le donne ed i fanciulli al sol.
sbarra; ritte allo steccato / cianciano le comari in capannello. d'annunzio,
slataper, 1-118: tornan da scuola le bimbe del liceo, a frotte,
. tasso, i-158: studio le mie ore: il resto del tempo me
ma motteggiando e cianciando par che con le ciancie si pigli la pittura a gabbo
ho ammazzato il pettirosso, breve per le siepi, e che invece di fuggire balzella
morire e mentre gli si tira, scuote le ali e ciancia la più allegra delle
. pea, 1-36: specialmente le donne erano tormentate dalle cianciate di don
di sorridere e non ci riesci: smosse le labbra, come se ciancicasse.
lentamente, con impaccio; far male le cose. i. nelli, 4-3-16
fatica che aveva durata nel decifrare le righe impigliate entro la lettera già
tozzi, i-122: messosi a ciancicarsi le unghie, disse: « io
nieri, 345: per dimenare le ganasce è l'asso, sempre
: avendo fin qui risposto a tutte le prime vostre opposizioni, per non parere
fra giordano [crusca]: cianciosamente passano le gior nate intere. p
). pro nunciare male le parole, parlare in modo im
. chi pro nuncia male le parole, chi balbetta. =
, 8-290: parole vecchie e nuove, le quali hanno fra noi adottorati fino a
noi adottorati fino a contadini, da quali le bergoliere vanno graspogliando i dettati credendosi andare
, e non co i libracci e con le scar- tabellarie. ciancivéndolo
azzurro. garzoni, 1-514: come le margarite, i coralli, la turchese,
così d'avere diletto, a vedere le nuove cappelline, le nuove cuffie e
diletto, a vedere le nuove cappelline, le nuove cuffie e le nuove cianfarde che
nuove cappelline, le nuove cuffie e le nuove cianfarde che recano, sanza le nuove
e le nuove cianfarde che recano, sanza le nuove chiocciole e'nuovi gabbani, i
nuovi gabbani, i nuovi tabarroni, e le antiche arme. = di
= di etimo incerto. il dei ricorda le forme mediev. za! far
veniva, di su, d'addosso le lamiere delle torri, dal ricucire le
addosso le lamiere delle torri, dal ricucire le lamiere dei gasometri: « lei,
castelli in aria, arzigogoli e baruffe: le loro sposizioni mi riuscivano poi cianfrusaglie.
/ e con queste trescherelle, / le smarrite sentinelle / sì le trastulla, e
trescherelle, / le smarrite sentinelle / sì le trastulla, e sì le balocca,
/ sì le trastulla, e sì le balocca, /... /
, 674: tanti erano i sonagli, le trombettine, le squadre, i panieruzzi
erano i sonagli, le trombettine, le squadre, i panieruzzi, i carnei,
squadre, i panieruzzi, i carnei, le caiamite, i suggelli, e bandiere
d'oggetti preziosi... e le importunità che a tal uopo si facevano
po'd'aspetto, denudata di tutte le cianfrusaglie che l'angiolina aveva raccolte nella
quasi inintelligibile, pronunciare male, confusamente le parole; emettere suoni inarticolati, parole
, ciangottava a casaccio, come fanno le donne del popolo con le litanie latine
, come fanno le donne del popolo con le litanie latine. 2.
; sussurrare a tratti, battendo contro le sponde o contro un ostacolo (l'
ostacolo (l'acqua di un fiume, le onde del mare). cecco d'
. forse uscian, la notte, / le stelle, un poco, ad ascoltar
, ad ascoltar per tutto / gemer le doccie e ciangottar le grotte. linati
per tutto / gemer le doccie e ciangottar le grotte. linati, 30-147: ma
si rincorron con grida alte e festose / le educande in giardino: a lor dai
adunca, aggirarsi, annusare, tentar le entrate del mulino, e ghignare fra il
). chi pronuncia male e confusamente le parole; chiacchierone. tommaseo [s
fiore campese ', nasce egli tra le biade il mese di maggio e di giugno
abbondantissimo nelle campagne, di cui fanno le conta- dinelle nostre ghirlande molto vaghe nel
seren tra 'l biondeggiante / or de le spiche, tra la chioma flava / fioria
pelle e delle mucose, comune a tutte le affezioni in cui i disturbi circolatori o
di redole e muri, su per le ripe. c. e. gadda,
pananti, i-294: in dante e con le calze a bracaloni / cinque o sei
, / scarpe a cianta, e le calze a bracaiola. = forse forma
colarmente bella ed invitante, le ragazze si staccavano dalla cantonata e se
del cingolo. viani, 19-466: le ciantelle che embricano le ruote dei
viani, 19-466: le ciantelle che embricano le ruote dei cannoni pesanti, acciabattono
manovella, hocchi, 29: le trattrici colle ciantelle assordanti. =
). camminare stri sciando le ciabatte; ciabattare. tommaseo [
incerto, forse prelatino. il dei cita le forme genov. ciappa 4 lavagna
fibbie ciappe anelli sempre lustri, e le lunghe fruste della mia bramosia.
un ciapo di storni autunnali e saccheggiano le ficaie, stroncando i rami aridi, perché
e di cesello (soprattutto per incassare le gemme. cellini, 589:
gemme. cellini, 589: le dette pietre si adoperano per spianar bene
intaglia con il bulino, e con le ciappolette, con tutta quella pulitezza che sia
, uno suol chiamare ciarabattole e ciarpe le robe sue, comunque né vili,
né vili, né logore. * preso le mie ciarabattole me ne partii ':
, 465: udii tra il sonno le ciaramelle, / ho udito un suono di
. / sono venute dai monti oscuri / le ciaramelle senza dir niente; / hanno
nacchere e nelle ciaramelle, e ordinò le genti con l'aiuto di certi degli
in certi loro antichi vestiti vanno per le case sul mezzodì suonando la novena delltmmacolata
ognuno a scorgerti e darti ad intender le ciaramelle. = deverb. da
il tempo era bello e su la loggia le rose cominciavano a fiorire e due lucherini
e due lucherini in gabbia cantavano, le comari si trattennero alle finestre per il piacere
bel tempo, con quel dolce calore. le teste feminili apparivano tra i vasi di
ciaramellio pareva dilettare i gatti in su le gronde. 2. per simil
: tu forse dici: « oh, le tue parole mi danno puzza infino alle
ciarciàf, sm. velo con cui le donne arabe si coprono il volto.
il limone, che si spreme ne le coradellette soffritte ne la padella, et il
dispetto alli malevoli, che col non curare le loro ciarle. muratori, 7-ii-394:
quel celebre monarca. imperocché una volta le canzoni e i romanzi, che si cantavano
4-23: come mai non v'ammazzan le pretese / c'han sopra voi per
stata padrona del tuo cuore; e le ciarle di una donnicciuola ti hanno indotta
piena:... e, con le ciarle che avrebbe fatte e sentite,
il suo tempo fra il teatro e le ciarle scipite e le fiacche imprese d'amore
fra il teatro e le ciarle scipite e le fiacche imprese d'amore. nievo,
badare alle loro civetterie e d'aiutare le loro birberie. de roberto, 63
un lungo discorso, confermando in tal modo le ciarle sparse sul conto della cognata.
.. ». - « ma non le nascondo / che temo, temo qualche
, che andavano a trovarla / e le dicevan: « non avete nulla, *
, se non che ciarlano communemente come le gaze, perché tutte le nuove,
ciarlano communemente come le gaze, perché tutte le nuove, anzi tutte le carotte corrono
perché tutte le nuove, anzi tutte le carotte corrono in barbaria, e beato
in barbaria, e beato colui che le dice più sfondrate. buonarroti il giovane,
, a'capei d'oro, / le sembra ad evidenza filinoro. foscolo, iv-300
da una sua vicina, / che taddeo le celava un amoretto / di fresco intavolato
che hai indosso. pascoli, 173: le vacche tornavano alle stalle; / e
via, / saliva co'marrelli su le spalle. de roberto, 122: raimondo
d'un lavatoio e di là con le braccia rimboccate, le vesti di tutti
e di là con le braccia rimboccate, le vesti di tutti i colori, s'
colori, s'affacciarono alte sopra di me le facce rosse delle lavandaie e ridevano e
. pascoli, 195: è sotto le grondaie / tutto un ciarlare. sono
ciarlare. sono intorno al nido / le rondinelle, garrule massaie. -ant
medici ignorantoni. bettinelli, i-167: le poetiche come l'arti rettoriche sono puerilità
la impostura e la ciarlataneria, e le ruberie e le mariolerie, non saranno
e la ciarlataneria, e le ruberie e le mariolerie, non saranno più impostura e
frode. milizia, ii-258: le belle arti fondate su l'immaginazione vivono
d'italia l'applaudiscono. che cosa sono le cose del mondo!!! ci
sm. chi nella piazza attirava con le chiacchiere la gente spacciando rimedi vantati come
che merita il nome di conghietturale che le vien dato; ma s'ella non fa
suon di musica. soffici, ii-117: le innumerevoli baracche piene di colori, di
accaneggi, ciarlatano, / la farem con le pugna! bruno, 3-202: un
de i miei onori, di sorte che le raccomandai l'orecchie de le poverine
che le raccomandai l'orecchie de le poverine che ascoltandola si stavano per
dicentes mutò verso, e recitando le lodi di dio... vi so
vi so dire che facea gongolare le madonne. = deriv. da
... / e i templi a le divine / cure sagrati, che,
giorno, i-97: or qui principio le leggiadre cure / denno aver del tuo giorno
tutta la nobiltà del regno) divisero le cure e i pericoli della impresa. manzoni
della casa. cassola, 2-169: le cure del lavoro distrassero guglielmo dai suoi
è quella di studiare il mare, le nubi, il vento, i barchetti in
tuo ben ti fura / ch'io non le rompa il suo disegno, e meco
l'alato lion diletto i-382: accostammo le prore / a quelle un tempo sì felici
che uno forestiero non intrassi in italia con le arme; l'altra che veruno di
opre virili / del suo nobil pensier le cure prime. cuoco, 1-51:
l'autorità de'suoi colleghi e distruggere le operazioni del suo antecessore. leopardi,
, 142: essendo fra questo numero le dignità, e gl'imperi e ogni cura
potersi dir nuova: di tanto tacerebbero le avventurose fatiche del p. gio.
spoglia avea / l'indocile montagna e le ritrose / alpestri glebe all'ostinata cura /
medesimo. ariosto, 25-72: facea quivi le fraterne mura / la notte e il
x-3-455: godi, o fratei. le donne / del sacrato elicon veglian la
nel miglior modo possibile lo spirito e le forze vitali. a. cocchi, 8-146
pacifici pensionati nostrani, arzilli ancora per le recenti cure termali. -casa di
sacramenti. nievo, 33: circa le sue facoltà morali, per esser nato
un modello d'indipendenza ecclesiastica; giacché le riverenze profondissime che faceva al conte non
734: il figlio prese per sé le poche migliaia di lire, e in
defunto genitore, fece donazione di tutte le virtù paterne ai poveri della cura.
, iv -canzone, 58: che [le divizie] sieno vili appare ed imperfette
e come ordino, et a chi racomando le care mie cose et amate. alle
12-77: vivrò fra i miei tormenti e le mie cure, / mie giuste furie
gli occhi dolenti / il folto stuol de le noiose cure. achillini, i-51:
tanto il cor m'alletta / sommergendo le cure, il cor ne scarco. fr
/ sì sconosciuta, in seno / de le vostre ombre apprestami / dolce albergo sereno
apprestami / dolce albergo sereno: / e le cure e gli affanni / quindi lunge
, 1-167: sento gli avversi numi e le secrete / cure che al viver tuo
il dissidio, o mortai, de le tue cure / ne la diva armonia
/ aurea la gioia, e dentro le brunite / coppe ogni cura in razzi
/ è, tra i pensieri e le cure, una brezza / in pomeriggio senza
avendo il bel iulio ancor provate / le dolci acerbe cure che dà amore, /
, giorno, iv-585: altrove / le occulte altrui, ma non fuggite all'
crescer felici. pindemonte, 235: fra le tenere cure io non m'awolgo /
. carducci, i-324: intendesi così come le cure del guadagno e degli utili e
la cura degli orfani e delle vedove le quali non sono difese. de luca,
1076: il sapienza ha cura di tutte le scienze e delli dottori e magistrati
tiene sotto di sé tanti offiziali quante son le scienze. metastasio, 1-2-306:
cura / delle terre i sapori e le virtudi. bruno, 3-62: rispondeva il
è venuta collocando in questi luoghi, le rocche, i vigneti, gli orti
. caro, 4-84: cui son le nozze e i maritaggi a cura. salvini
13-22: l'esperidi, alle quali / le poma sono a cura aurate e belle
cura talor, quando, o per le strade andando alle chiese o
anella avean per aventura, / o ne le borse o nel giubbon contanti; /
di roma. tasso. 20-9: dà le parti di mezzo al frate in cura
1-213: non sono certamente da tanto le accademie che possano far sorgere alcuno grandissimo
volgar., i-140: lo mal medico le curabili infermità fa incurabili per lo suo
. il curare (i malati, le malattie); guarigione (ottenuta con le
le malattie); guarigione (ottenuta con le apposite cure mediche).
morsicature che frattanto m'aveano allegramente dato le zanzare. leopardi, 1026: sarete
dalla sua camera [del malato] le persone poco fidate, e persino sostituire il
di galeno, in sommo grado lodate le evacuazioni frequenti epicra- tiche. bicchierai,
belli vestimenti e curassesi la persona come le altre femmine fanno, nel mondo sì
furono curati con divota pietade, e le esequie celebrate. aretino, ii-210: ora
sentimenti, per la quale solevano introducere le mali immaginazioni, de'escludere di ciò la
poi si cerchi e sforzisi con tucte le mani, co'piedi, con tucti i
e buona volontà, e non curate le cogitazioni. vita di filippo brunelleschi,
i cittadini che avevano impreso a fare le cappelle. garzoni, 1-96: discacciati i
, 82: studiato che egli ebbe le une ed altre instituzioni sopra i testi
compratori o creditori, che medesimamente punivano le contravvenzioni con severe prammatiche del fisco.
, e poi da leggere non avesse che le gazzette e scrivere non sapesse o non
tipografi e gli editori, che curano le nitide impressioni dei testi e li fanno
opera: prepararne la pubblicazione osservando tutte le norme filologiche, come la collazione dei
, 231: nulla li tuoi brobbi e le tue minacce io generale dispensatrice delle cose
e spuma, / non cura men le dolorose strida / de la misera turba,
13-1-23: or questo mi traeva dagli occhi le lagrime sopra la disubbidienza...
afferrato co'denti, e assannato con le prese che hanno le passioni dell'ira
, e assannato con le prese che hanno le passioni dell'ira, dell'odio,
virtù te all'alte mete / ebber le donne brama tal che eccede, / né
come un chiodo, e non cura le occhiate che l'assaettano dal banco di faccia
con grandissima diligenza. magazzini, 47: le paglie similmente si curino dalla pioggia,
pene, / men ch'una paglia che le va tra'piei. dante, conv
cura: ha in sé amore tutte le comodità dell'amicizia, ma non ha
1-86: non mi curo di vincere le difficoltà da cui non me ne ridonda
finiscila a canchero ché mi fanno male le ginocchia ». verga, 4-200: in
cura ogni male morto, fuori che le gangole. cavalca, 4-131: il santissimo
curare. leone ebreo, 205: come le piaghe ben aperte e ben vedute si
di leonilda, rattemperarsi lo sdegno, curarsi le piaghe, sottrarla siringi urie tutte dell'
racconta che gl'indiani, per curar le piaghe fatte dalle frecce avvelenate de'cannibali,
ma ancora con prestezza rammargina e cicatrizza le piaghe e le difende dal flusso del sangue
prestezza rammargina e cicatrizza le piaghe e le difende dal flusso del sangue. muratori
. -assistere una persona malata somministrandole le cure necessarie per la guarigione. pirandello
: lorenzo non solamente dalle gotte, le quali come ereditarie del padre lo affliggevano,
educare moralmente. iacopone, 45-14: le sacramenta ponece, che l'hanno resanata
della confidenza e dell'affezione, io le avrei curate quanto il morso d'un
che s'erano abbassate tacque per curare le fosse della fera, sorpresa improvvisamente di
l'altrui tele curi, adocchia / le bozzime e i lardelli e le tuo'note
/ le bozzime e i lardelli e le tuo'note / che quel si tesse
secco, ha sapore amaro; paralizza le terminazioni dei nervi motori (provoca la
sugli altri tessuti; non agisce per le vie digerenti (e serviva agli indigeni
e dell'ori- noco per rendere velenose le frecce); nella terapia umana viene
dirigere e di amministrare i lavori, le rendite e le spese della strada. nievo
amministrare i lavori, le rendite e le spese della strada. nievo, 21
malagevole cosa sia il dedurre e fissare le giuste e precise indicazioni curative delle malattie
di lavori sono, a civitavecchia, le terme taurine, opera di traiano,
taurine, opera di traiano, dove le acque curative ancora sgorgano tra i ruderi
parlò di bellini e di verdi, le sempiterne pomate curative delle piaghe nazionali.
barba bianca, l'occhio vivace, le mani curate e i modi signorili.
a. lamberti, 37: erano [le donne del basso popolo]...
betmann, è una malattia come tutte le altre. si nota, infatti, in
(236): il vicario scendeva le scale, mezzo strascicato e mezzo portato
1827 (236): il vicario scendeva le scale, mezzo tirato e mezzo portato
la cura sacramentale solamente, come sono le semplici parocchie, e quelli li quali
, o vero l'ab- bazie e le altre prelature regolari. segneri, iv-517:
curato, ma tanto reo, che le anime a lui commesse non ebbero a
sacerdote che esercita tutti i diritti e le funzioni parrocchiali in un territorio non costituito
. che li curati inferiori debbino insegnar le cose necessarie alla salute, o di
bocca o per opera d'altri, almeno le dominiche e feste solenni. baldi,
lettere dell'e. v., ne le quali per contenersi disturbi, mi sono
curati delle loro parrocchie, furono con le medesime condizioni accettati a penitenza; onde
a penitenza; onde lasciate l'armi e le bandiere, tornarono alle case loro.
: povera maria! tu non meritavi che le tue nozze ti fossero interdette per le
le tue nozze ti fossero interdette per le brighe del curato della parrocchia. manzoni
2. saliniere che sovrintende e dirige le operazioni di estrazione di ammasso del sale
o amante, e benefattore; e le cose generate amano il cielo come patre
nazioni. monti, x-3-445: fra le gamelie vergini, / curatrici divine /
salvini, 39-i-165: si lasciano [le malattie dell'animo] senza cura,
in adozione. alfieri, i-50: le leggi del piemonte all'età dei quattordici anni
governo del campo, tornando a vedere le opere, pigliò uno delli servi del campo
, è addetto a mettere sotto sale le carni. = voce dotta, lat
curazióne confacente alla natura, questa vincerebbe le forze della malattia. d.
curazióne confacente alla natura, questa vincerebbe le forze della malattia. d. bartoli
del curbash è in uso anche tra le nostre milizie indigene. curbascio, sm
mascheletro chitinoso e hanno zampe robuste; le larve e gli insetti adulti sono fitofagi e
i buprès- sidi, gli elatèridi: le fuggitive cicindèle odorate di rosa e di
vedono per i campi coltivati e per le vigne, sono... il ciglio
ciascuna delle tre tribù era ripartita secondo le proprietà terriere. livio volgar.
, restaron dette « comitia curiata » le ragunanze de'soli capi delle curie,
si guardavano con aspetto di sagre tutte le cose profane, e gli eroi erano dappertutto
. stor. l'edificio dove si riunivano le curie; la sede del senato.
per tenere guardata la città e difese le porte e la curia. nardi, 2-439
angerona] alcuni pontefici, dai quali si le sacrificava ne la curia innanzi la porta
e cominciavano per quel piccolo mondo tenebroso le ore della luce. 3.
prezzi, i salari, i pesi, le misure, e di occuparsi della manutenzione
pulci, 25-79: ma benché nel giardin le triste aguria / apparissin, di fuor
dalle costituzioni apostoliche,... con le quali in gran parte viene regolata la
e provocò qualche reazione della curia per le sue passioni politiche. -incarico,
estens.: il corpo sociale di tutte le persone che in un dato luogo si
affari riguardanti l'amministrazione della giustizia, le professioni di giudici e avvocati, ecc
, ben eri a tempo / a far le stame, o 'n lor luogo i
della curia, i quali giudi- casser le cause; onde poi restaron detti i «
francia. forteguerri, 9-6: tal ha le carte in mano e giorno e notte
, / e non è posto fra le genti dotte, / e sol di curia
il comun bene, / i costumi le curie i magistrati / restituisce: e
curia secolare;... tutte le perdite di due ceti divennero altretanti acquisti
modo di comportarsi di coloro che esercitano le professioni legali o del loro ambiente.
e in nessuna riposa, debba intendersi come le oneste piume di catone. nievo,
presidente minghetti. quando questi gli ebbe date le ultime notizie da bologna, vittorio emanuele
ultime notizie da bologna, vittorio emanuele che le aveva ascoltate passeggiando, si fermò davanti
piovene, 5-129: affiorarono prima tutte le gelosie erudite e curiali, e poi
e poi, allargandosi la lite, tutte le inimicizie cittadine latenti; la città fu
era ammesso a difendere i diritti o le persone de'cittadini: e però che all'
l'accorto curiale era uomo da pigliar le cose di volo. -segretario,
né me estenderò... a narrare le mortale e fiere inimistà e pravissime invidie
di dogmi. e non vede che le clausole non furon usate nel condannar la
usate nel condannar la dottrina ma nel formar le proibizioni e nel prescrivere a'disubbidienti le
le proibizioni e nel prescrivere a'disubbidienti le pene; il che non appartiene a'
eccles. chi appoggia e propugna le dottrine e gli interessi della curia
che non mi pare elencata fra le * quinquaginta curiali- tates ad mensam
romane, che ha attinenza con le curie romane. -comizi curiati:
romolo fu il primo che diede le leggi ai romani, le quali furon di
primo che diede le leggi ai romani, le quali furon di mandate curiate
dopo il quale numa pompilio compose le leggi delle religioni. vico, 461:
: aveva la direzione spirituale di tutte le trenta curie (ed era capo degli
e curiosamente cerca come si possano pesare le vèntora. cellini, 1-43 (116
? pallavicino, 1-285: veggiamole [le bestie] forse mai vagheggiar curiosamente gli
forse mai vagheggiar curiosamente gli arazzi, le pitture, le statue, gli edifici
vagheggiar curiosamente gli arazzi, le pitture, le statue, gli edifici di mirabil architettura
edifici di mirabil architettura, i giardini, le fontane, che son le scene più
giardini, le fontane, che son le scene più dilettevoli della vista? oriani,
aveva piantato tante viti e se bastavano le braccia a lavorarle. lui mi guardò
a curiosare hanno lasciate aperte anche tutte le porte. oriani, x-21-126: bice cùriosava
/ si fermano uno sopra l'altro come le api / a curiosare intorno a casa
della madre, quel curiosare continuo fra le vecchie cose del morto, quei gesti
fronte alle « ricchezze » della figlia, le diedero fastidio. -per estens.
fama. marino, 2-119: de le ninfe del ciel gli occhi e le guance
de le ninfe del ciel gli occhi e le guance / considerate, e le proposte
e le guance / considerate, e le proposte udite, / mentr'ancor vacillante
pubblica è grandissima ed ignote sono ancora le massime di un governo nuovo, né
né vi è tempo e modo da paragonare le voci ai fatti, i clamori,
una risposta casta. cardarelli, 357: le mie allegre curiosità / non erano state
con l'esperienze. algarotti, 1-483: le più belle statue si vedevano quindi raccolte
colle più scelte e copiose biblioteche, le quali erano aperte allo studio e alla
con tutta la forza della sua curiosità verso le ricerche biologiche. palazzeschi, 3-267:
questo stesso mezzo del suono potremo raggiustar le carte dei luoghi particolari e formar piante di
delle curiosità di roma per non dare le mancie, ma anche al mio fidato
, 27 (471): con le notizie raccolte incidentemente da'trattati di filosofia
quello del settecento ma del medioevo, con le innumeri complicazioni e raccolte di aneddoti storici
già agli stranieri da che, paragonando le storie delle loro nazioni alle nostre,
delle loro nazioni alle nostre, conoscerebbero le nostre di sì meschina curiosità in se
ordine dell'europa, da non meritare le cure de'loro scrittori. 5.
investigando i modi, ed i mezzi e le vie che hanno usato i valenti uomini
, che pare uno spennacchino, spuntando le cime di detti capelli, le quali
, spuntando le cime di detti capelli, le quali ogni mattina pettinano e rilegano,
ho ricevute e di già ancora lette le rime del vannetti,... le
le rime del vannetti,... le ho lette, dico, due volte,
839: non curioso a te de le cose piccole io vengo: / chi le
le cose piccole io vengo: / chi le farfalle cerca sotto l'arco di tito
giudicio de'savi solamente, / c'hanno le lingue curiose. marino, 274:
/ fatti gelosi a prova, / con le braccia frondose / escludendo da l'antro
trastullano nella luce, rabbrividenti pudiche sotto le fredde dita curiose del vento.
dove mi aspettano i curiosi di sapere le avventure di montenero. berchet, 88:
. infatti gaetano, dopo aver inaffiato le gole de'suoi, aveva cominciato a porger
problemi, dottrine, la natura, le cose. petrarca, iv-3-88: ivi
u-ii-262: io son contento di sodisfare a le tue curiose dimande, con patto che
misura di sé e delle cose; le si domandava tutto e prometteva tutto. pascoli
e rocche cercò tutte quante: 1 le murata non è tra le colonne, /
: 1 le murata non è tra le colonne, / s'avria trovata il curioso
, stese con curiose dita nel suo volto le più dolci e allettatrici panie che potessero
bencivenni, 4-91: san paolo riprende le vedove femmine giovani che sono oziose e
inclinano sempre al più debole ed esaltano più le azioni mediocri di quello, così qui
1768, giorno anche più curioso attese le varie funzioni che vi si praticano.
la sa prendere per il suo verso, le fa far ciò che vuole. pellico
capo- popolo. nievo, 226: le parlate di licurgo di socrate di solone
/ davanti alla pianta superba. / lucide le foglie curiose, a cucchiaio / vergate
. cecchi, 6-167: è curioso che le fotografie dal vero, le quali dovrebbero
curioso che le fotografie dal vero, le quali dovrebbero apparire più realistiche ed accidentali,
in una sola parola a caso profferita le risposte, sveglia l'acutezza degl'interpreti a
, or la rimoveva d'in su le delicate carni, ora accostandovela, mezzo
, ruota. boccardo, 2-737: le facilità offerte all'esposizione dei pargoli,
dei pargoli, mediante i curii e le ruote, mentre incoraggiano l'egoismo,
. voce con cui si chiamano le galline per dar loro da mangiare.
quale è; per corriamo le sue strade nel modo che più ti piace
curriculum vitae, locuz. lat. le vicende importanti nella vita di una persona
sospinte, o da sé mobili in su le ruote, eran fatte giugner col piede
. l. salviati, ii-1-184: le vocali... son quasi curro
filippo due gran porte,... le quali per piano avevano in certi canali
di uccello nel cui nido depone le uova il cuculo per fargliele covare
in particolare, la clausola (generalmente le ultime due parole) che conclude in
li toi fatte, / tratte so fore le carte / del male e del
indicare negli studi moderni di stilistica latina le cadenze e le clausole della prosa antica
studi moderni di stilistica latina le cadenze e le clausole della prosa antica e medievale.
/ lo tuo corso a mirar corron le genti, / ma per seguir tuo corso
, cursori che stanno eternamente fermi, le fiaccole de'loro giudizi. 2
1-56: i cursori del popol con le mazze / facevan ritirar le genti indietro,
popol con le mazze / facevan ritirar le genti indietro, / che correan tutte
, un cursore. nievo, 374: le notizie, signori miei, non avevano
son pur diventato cursore, che cito le ruffiane dinanzi al mio padrone, il quale
non vedi tu quanta vergogna a'rei le dignitadi aggiungano? vasari, 1-1287:
sedia curule. algarotti, 3-488: le imprese degli accademici sono dipinte in tavole
pala da grano; gerle rovesciate sono le seggiole di essi; il frullone col suo
da 'eligere 'e significherebbe primamente le note che si « trasceglievano > per
sf. plur. ant. figur. le prime magistrature di una repubblica.
grande, e già eran tratti / a le curule sizii ed arrigucci. landino [
par., 16-108]: 'a le curule ', idest a'primi et
secondo la curva, essendosi già escluse le curve da simil uso. v.
, 2-418: « cara angiolina », le disse senza complimenti, « ella mi
arco. cattaneo, iii-4-43: spingeva le due braccia dell'esercito lungo la curva
onda incalza l'onda / per le curve della riva, / l'età mesta
al tepore del sole, / passeranno le macchine senza riposo, svegliando la polvere
vogliono nuove lezioni perché non sai prendere le curve. pratolini, 1-44: un'
: fino a orcomeno, a psòfide, le forze mi sostennero, / fino a
dolce, ampia e meravigliosa che lambisce le cascine. 4. traiettoria curvilinea
nei giorni di vento della primavera 1505, le due note che portano due date estreme
poeta giovincello de'soliti andrebbe smammolandosi su le * curve ', e lavorerebbe per il
con curve, destinate a mostrare, con le loro variate direzioni, la legge che
che avanti ch'ella potesse uscire per le buche perciò fatte, ne sopravveniva sempre
curvaccigliato, agg. letter. che ha le ciglia aggrottate; corrucciato. - anche
/ curvaccigliata ambizlon disbrana; / e le dimesse menti ognor tormenta / la
sm. marin. l'insieme di tutte le parti curve di legno che compongono l'
in rimirando sì mirabil cosa / stringe le labbra allor, curva le ciglia,
/ stringe le labbra allor, curva le ciglia, / e su la fronte crespa
sembra raccogliere tutta l'ombra e curvare le cupe foglie canore come una messe di
sul bianco della porcellana si disegnarono meravigliosamente le sue antenne, le pinze, le
si disegnarono meravigliosamente le sue antenne, le pinze, le barbe. quasimodo, 4-29
le sue antenne, le pinze, le barbe. quasimodo, 4-29: si toglie
silenzio. ho paura di vedere lassù le mie sorelle col capo velato. un
a te curvaro / il libano e le piagge ascalonite. carducci, 429: gracco
1 il cristallino rostro, in su le mani / ti versa acque odorate.
non se ne ristringono a se stesse le parti del concavo? non si distendono
si distendono quasi fuor di sé stesse le contrarie del convesso? cesarotti, ii-20
e mostrandomi ima figurona nera nascosta sotto le falde d'un cappellaccio da contrabbandiere o
inginocchiatoio e curvandosi tutta col viso fra le palme. cassola, 2-185: come
arcuato. boccaccio, 1-85: con le ginocchia curvate sopra la sal- vatica terra
: anzi tal vista e l'odio che le porta / le fa l'occhio tener
e l'odio che le porta / le fa l'occhio tener curvato e basso.
del curvare. anguillara, 2-48: le curvature delle rote intorno / da salda
: dal basso del pettine infin sotto le ginocchia e quindi al tallone estremo, pur
per appunto. bertola, 55: le maggiori alterazioni di questo fiume avvengono verso
il tempo degli equinozi: allora aumenta le sue acque, qua scopre isole,
più dall'altra, allarga, ripiega le sue curvature, si avanza finalmente con
solido e leggero / ei disponea per ordine le penne, / dalla più breve alla
. /... / e le sapeva inflettere con tanta / arte, per
iii-32: ma questo è certificato e che le cose no ne appariscono nel vedere e
che 'l vedere assueto per linea retta e le cose nella istre- mità sue, addunque
due strisce erbose, e queste solcate rasente le sponde da due sentieruoli, va via
e ciarliere; e si dilunga entro le sponde delle due chine, e toma addietro
). leonardo, 1-115: sono le linie de'moti fatti dalli uccelli nelle
e curvilinia. grandi, 6-3: le proprietà della forza centrifuga...
e si voglia poi non ostante che le comparazioni de'curvilinei co'rettilinei sieno proprie
, agg. bot. di foglia le cui nervature principali, a eccezione di quella
rese dubbioso. colletta, i-281: spesso le due lave, docili alle pendenze
ed il modo del lor serpeggiare, le quali serpeggiature sia giudicato se le sue
, le quali serpeggiature sia giudicato se le sue volte partecipano di curvità circolare o
cavalieri, 5-214: accostandosi tanto vicino le lenti sferiche e pochissimo colme alla detta curvità
incurvato. bencivenni [crusca]: le coste, in ciasceduno lato, sono
in ciasceduno lato, sono dodici, le quali sono curve, cioè piegate. frezsi
, 10-263: ella dunque ha come le staffe, la base piana, e i
la pietade / all'uom corretto abbandonar le querce / ed abborrir dell'irte fiere il
pre- toriali. pascoli, 1226: le stelle contemplano. nera / da un
di redole e muri, su per le ripe. bocchelli, ii-359: era risultato
acqua, migliaia di granchi di tutte le forme e di tutte le età che ruotavano
granchi di tutte le forme e di tutte le età che ruotavano sulle zampe curve e
sulle zampe curve e raggiate, e digrignavano le chele, e sporgevano gli occhi senza
: san bernardo dice, che fra tutte le cose mostruose gli pare questa maggiore;
e rossi che la porpora somigliavano, le guanze crespe, le labbra riversate, le
porpora somigliavano, le guanze crespe, le labbra riversate, le mani aspere e
le guanze crespe, le labbra riversate, le mani aspere e callose, il capo
da terra il prende, / tra le ruvide braccia avvinto e stretto / l'
que'virgulti che si veggon piantati su le sponde de'fiumi in su l'orlo
fate voi, sorella mia! » le diceva per confortarla. « alla fin
gli spiriti per riafferrarla. teso su le staffe, curvo su la criniera, gittava
lo scialle chiuso sul mento mi ricordano le donne della mia infanzia. moravia,
di sommergersi. pascoli, 1388: le navi filavano via tutte curve, e
curve, e tre quattro / strappi attraverso le vele produsse la forza del vento.
la forza del vento. / noi le imbrogliammo e calammo in coperta, temendo
, per forza di remi, spingemmo le navi. 6. letter.
/ per nudi scogli e desolati alberghi / le non ignote ambasce e l'alte e
superficie). varchi, 7-104: le linee diritte si sono piegate in curve
torte. bruno, 3-22: due sono le prime coordinazioni come dice pitagora, finito
discorrendo. viviani, i-577: tra le proprietà più recondite scoperteci nell'esame dei quanto
dietro alle lenti molto forti, le orecchie a cartocdo, un'aria cauta e
pindemonte, 19-661: mentr'io le osservo, ecco dal l'
barberino, 84: tutti i baroni e le donne là dentro, / cusansi
rifatti chi sa da quanto tempo, con le coperte a brandelli, perchè i
, a cuscinate. cassola, 2-87: le due ragazze an darono presto
ii-332: a questo sono più atte le scarlattine [rose] di cinque foglie,
moretti, 17-72: si ve- devan le tende bianche dietro le finestre, di mussolina
si ve- devan le tende bianche dietro le finestre, di mussolina e di pizzo
l'orecchino. panzini, ii-177: le teste dei legislatori spesso hanno servito da
481. 247. boccardo, 1-854: le rotaie di ferro ed i cuscinetti in
debole che sul continente,... le spese di stabilimento delle ferrovie e dei
di rovere, sulle quali si muovono le parti disgiunte di macchine, di artiglierie
del signore potrete rilevar l'animo da le sue noie co'vostri medesimi ragionamenti.
nostri l'uso di sedere alla comedia le dame ancora ne'gradi, ma sopra i
su detta cavalla m'avevo isdi- menticato le mie staffe e il mio cucino.
, interposti tra il fasciame della nave e le piastre di corazza al fine di assorbire
, delle quali avvolgono il fusto con le loro spire, emettendo (nei punti
[s. v.]: le cuscute o tarpigne sono piante parassite di
di fusti filiformi privi di foglie. le specie più note e più infette soprattutto
fila di finestre. panzini, ii-155: le chiome, o tonde, o cuspidate
altre parti del vegetabile ad esse affini, le quali finiscono a guisa di cuspide,
i loro dommi a ferir il cielo con le lor cuspidi, come le
il cielo con le lor cuspidi, come le
nostre guglie con le lor punte. ungaretti, viii-33: sceso
il suo amore, impassibile farebbe / numerare le innumere sue spine. -cima
alla montagna a ridosso del villaggio con le sue due cuspidi ineguali, come la schiena
giorni di vento della primavera 1505, le due note che portano due date estreme:
da currere * correre ', perché le pecore potevano muoversi liberamente su quella porzione
manica. firenzuola, 239: le vecchiarde streghe, desiderose delle mie spoglie,
aprir la figlia più non pavé / le porte dei balcon, per la custode.
di visitare la mia sorella quasi tutte le domeniche e giovedì. foscolo, 1-2:
de l'oblio nemica, / de le cose custode e dispensiera. marino, 431
con sue fredde ale vi spazza / fin le rovine, le pimplée fan lieti /
vi spazza / fin le rovine, le pimplée fan lieti / di lor canto i
pietre / sparsa all'intorno. non le onora un segno, / non le guarda
non le onora un segno, / non le guarda una croce: eppur custodi /
: / deh, pietoso ad aprirmi usa le mani, / così i ceppi servili
già un po'animato. il custode annaffiava le piante. saba, 20: chiusa
danzatore più che coi piedi danzava con le mani imprimendo a esse una posa o una
seimila custodi della pubblica salute, contro le spese inutili e anche dannose nei paesi
alla conversazione. alvaro, 7-257: le donne sono, nella società antica, le
le donne sono, nella società antica, le custodi dei pensieri, dei sentimenti,
sono l'immagine viva della tradizione, le conservatrici di fronte alle forze trasformatrici e
scimbeni, custode degli arcadi di roma, le ha fatto sapere che [ecc.
nelle collegiate), la custodia di tutte le appartenenze della chiesa, compresa l'illuminazione
messa, 10 custode della chiesa spense le lampade e uscinne fuori. -titolo
. che hanno a rivedere e correggere tutte le scritture che si faranno nel detto concilio
la possa / perseguitando enea: né le custodi / braccia di febo onde il
noi pare che si eleggano d'amendue le parti i più potenti uomini e mandinsi in
. ojetti, 1-66: frugando tra le carte di suo padre, nella biblioteca che
più quasi una chiesa e serve solo per le visite dei forestieri -rimane quasi sempre aperta
e diligente. soderini, iii-21: le domestiche [selve], dimesso da
persone); difesa. -anche: le persone che vi sono addette, presidio.
custodia intenti. garzoni, 1-703: le custodie e le vigilie delle sentinelle son
. garzoni, 1-703: le custodie e le vigilie delle sentinelle son sempre state nella
largheggiator di mance / di sottoman: le custodie corrompi / delle bandite, e
ripresero la loro strada, tutti pensierosi; le donne innanzi, e renzo dietro,
): quelli si ravviarono tutti pensosi, le donne innanzi e renzo alle spalle,
. panzini, iii-206: andavano [le guardie] su e giù in giubbe cilestrine
cilestrine a bei risvolti bianchi, con le alabarde più per bellezza che per custodia
prendere quelli colla custodia, che hanno le lenti acromatiche e sono elegantissimi. d'
violino. e. cecchi, 6-267: le ruote di ricambio eran fissate dietro alla
vede [l'uomo modesto] che le lodi lo trasportano facilmente ad attribuire a sé
a ingannarsi deplorabilmente e colpevolmente. perciò le sfugge, perciò nasconde le sue belle
. perciò le sfugge, perciò nasconde le sue belle azioni, perciò conserva i
in cui senti l'anima spenta e le piante dei piedi che dolgono -un cattivo
limiti deh'amministrazione delle cose sequestrate e le particolari cautele idonee a render più sicura la
pose sul petto ansimante ci accoppiò sopra le mani e rivolse il pensiero a dio.
accompagna. carducci, 78: da le patrizie magioni al popolo, / premio d'
ancora, quel carteggio... che le due parti le avevano consegnato,
carteggio... che le due parti le avevano consegnato, per distruggerlo col
. e li custodiva nella credenza dietro le stoviglie. -figur. dante
cor tuo, acciò che tu custodi le buone cogitazioni, e le tue labbra
che tu custodi le buone cogitazioni, e le tue labbra conservi in parlari prudenti.
passioni di opinione, che non sono le meno forti, tutta la loro energia.
194: qual di voi [dttà] le ignude / nell'amico suo grembo ossa
tutti quegli oggetti avrebbero custodito, con le dolci lusinghe, i desiderii e le promesse
con le dolci lusinghe, i desiderii e le promesse e le speranze. montale,
lusinghe, i desiderii e le promesse e le speranze. montale, 3-232: ero
marino, 10-258: la città tutta a le difese pronta / sta su le mura
a le difese pronta / sta su le mura e su le torri armata; /
/ sta su le mura e su le torri armata; / vedi lo scalator,
ed evitandole rischi e difficoltà; prestare le cure dovute (a un malato)
, come la sua natura, allegando che le cose d'essa natura bisogna lasciarle custodire
amollo. parini, giorno, ii-1356: le tue risa... da lunge
tue risa... da lunge le oda / la tua dama, e si
uve, e nel modo di custodire le viti, ch'egli stesso di propria mano
viti, ch'egli stesso di propria mano le potava e legava negli orti delle sue
. magalotti, 1-435: quando [le palme] siano piantate e custodite con queste
trinci, 1-338: quelle grossissime piante le quali pur nell'inverno trasportavansi con sicurezza
, i sensi), reprimere (le tentazioni). tasso, 3-32:
ragion... / ch'a le mura pugnando anch'io m'accoste / e
, assai tribola e poco gode: le colture richiedono cure assidue per dare buoni
io corsi, / e... le porsi / la custodita veste. d'
/ dal custodito cavalier cristiano. / le labbra il crudo per furor si morse
sì li stai custoditore, / ca non le vai per core amore / de stu
1-50: ella medesima per l'innanzi le sarebbe stata benigna, e custoditrice d'
de'vermi stessi cutanei, che cagionano le rogne. a. cocchi, 8-98:
un fiato naturalmente dolce e sano; le carni morbide generalmente in tutto il corpo
come un cupo gigante pipistrello / e le sue stelle come una malattia cutanea, /
fui mandato a scuola / a copiare le aste della pioggia. cardarelli, 46:
della pioggia. cardarelli, 46: le irritazioni cutanee dei cervelli aridi che simulano lo
essi, nelle membrane mucose che rivestono le cavità in comunicazione con l'esterno (
l'esterno (e vi sono legate le funzioni principali di sensibilità, di protezione
per coperta comune o vestimento di tutte le membra corporee. redi, 16-iii-445: io
: di lavacro universal convienti / bagnar le membra, per tua propria mano, /
. d'annunzio, iv-1-64: egli le baciò la mano, premendo, come
servono a lui di cute e racchiuggono le sue viscere, cioè il canale degli
/ va da la nuca fin sopra le ciglia / cercando in fretta, se
. nievo, 40: la contessa passava le lunghe ore sul genuflessorio, e quando
o sulla porta della cucina o per le scale, mi tirava alcun poco i capelli
: se nominava, anche mentalmente, le sette note musicali, sentiva, sette volte
. anat. sottile membrana che riveste le pareti delle cellule o separa o delimita
si dividono in parti similari e organiche; le similari sono come sarebbe a dire la
tanto di sotto che di sopra, le cartilagini intermedie, ridotte ossee;.
ridotte ossee;... ma le facce esteriori di queste cartilagini sono foderate
.. fa unicamente rigonfiare ed intenerire le buccie del lino e della canapa,
lo più trasparente, il quale copre tutte le parti del vegetale dall'estremità delle radici
fuora. / cavarsi il cuticugno e le pianelle, / poi mettersi le scarpe;
cuticugno e le pianelle, / poi mettersi le scarpe; e quando accada, /
circoscritti di infiammazione, a sostanze verso le quali l'organismo è allergico.
localizzato (ed è utilizzato per ricercare le sostanze responsabili di una malattia allergica,
feriormente, con la gola nera, le ali e la coda nere e
,... volendo i vezzi, le grazie e gl'incanti delle maniere significare
motacilla boarula): questa specie, fra le nostrali, è la meno numerosa.
, per la sua attrezzatura e per le vele, ad uno * slop ',
somiglia per la sua attrezzatura e per le sue vele ad uno 'slop ',
rigonfio. alvaro, 9-494: le vele del cutter pendevano flosce,
il colosso in un punto vitale per le sue ambizioni, parlava della barbarie russa
... strabiliare il cariasela che aveva le idee del 1849 e vedeva nello czar
ii fu dalla czarina invitato a gettare le prime fondamenta di ekaterinoslaw, disse molto argutamente
eziandio alla particella e, che congiugne le voci, si dà alle volte la
mento della copula, tema geniale per le signore ascoi ta- trici, dove provò
. nome di una bandiera rettangolare per le segnalazioni; secondo il codice internazionale dei
, i sali e gli acidi e le inimitabili vitamine (a, b, c
da (unita agli articoli forma le preposizioni articolate dal, dallo, dagli
ii-n-46: di quelle sei, solamente le tre primiere, cioè * di, a
, par., 6-12: d'entro le leggi trassi il troppo e 'l vano
una istella discorsa da cielo, per le tenebre menando una fiaccola, co molta
! che piove / la guazza su le dure zolle. de roberto, 235:
, soli, /... de le fontane / ascoltavamo i languidi racconti.
parca da cieli savonarola, 5-82: le creature, che sono tutte da te
anche da te. tasso, 2-62: le palme e i regni / da te conobbe
disegnavo dal vero, studiavo, e vedevo le bellezze di napoli. leopardi, 3-151
che tiepido. carducci, 644: per le vie del borgo / dal ribollir de'
d'oro / pioggia di perle, da le verdi braccia / de li alberi,
alberi, che misti eran di rose / le odorifere gemme ad ogni fiato / d'
, / la villanella. / ed io le dissi, accostandomi, / parole che
ciclone / spazzò da questi luoghi / le care immagini. pavese, 1-27: la
tempo della primavera /... le donzelle da mane e da sera / danzar
: chi si parte da sapienza e da le vertutili e studia pure in dire le
le vertutili e studia pure in dire le parole, di lui adiviene cotale frutto
del castellano. soderini, ii-217: le coccole della mortella si seminano in solchetti del-
, combatti e preghi, / che le tue tende spieghi / dall'uno all'
diman da sera / e a lei ricingerai le chiome d'oro. barilli, 3-58
, 2-73: libeccio sferza da anni le vecchie mura. quasimodo, 4-14: da
e vedemo parte de queste stelle, le più capetane, partirese da la parte
giorno / lo sol, ch'avea con le saette conte / di mezzo il ciel
., 5-1 (19): con le pugnenti sollicitudini d'amore, da insensato
. pulci, 18-113: morgante guata le sue membra tutte / più e più
chiome al piè tutto tremante / rizzai le membra. manzoni, 33: qual masso
tutto, e il fango sale da le scarpe su su fino al cranio.
un anno l'una dall'altra, le due bambine. soffici, iii-8:
. alvaro, 11-72: cercava evidentemente le parole, guardando millina da sotto in
: sì come naturalmente fanno ancora tutte le toscane voci, da alcune pochissime in
g. bentivoglio, 4-300: consistevano le sue forze, a quello che ne aveva
quei tempi non aveano grande corrispondenza con le città italiane, da venezia in fuori
, 2-9: a primavera salgono da loro le massaie. levi, 1-21: o
: con un paio di forficette, le quali portate avea, gli toddé alquanto dal-
machiavelli, 297: questa battaglia torna con le picche sopr'un fianco con i capidieci
: un culto monticel dal manco lato / le difende il calor del mezzo giorno.
firenze diede occasione al boccaccio di scrivere le 1 novelle ', egli aveva da trentacinque
trentacinque anni. cattaneo, iii-4-62: le barricate intanto divenivano sempre più numerose;
era segnato. petrarca, 131-11: e le rose vermiglie in fra la neve /
si dura? nievo, 168: [le falangi] restano scompaginate, decimate,
gente a guidare, / spesse fiate le guida nel fossato / e falle tralipare.
fermò l'andare, e il cor le venne meno. giusti, 3-55: di
sarpi, i-2-60: noi che non sappiamo le cause del consiglio, giudicammo dall'esito
una matrona] per gli palazzi medicando le donne, vendendo loro adornamenti da donne.
si confessa; / e quel conoscitor de le peccata / vede qual luogo d'inferno
, 20-5: trovò peso non da le mie braccia, / né ovra da polir
avevamo a predicare in palazzo, ma le signorie vostre hanno considerato che questo è
i ferri da calza, l'acquaio, le stecche della persiana. tozzi, i-26
1-17: fa effetto uscire e vedere le donne vestite da estate. 15.
noi de'nostri amori / qui sussuriam le gioie e le querele; / ché
nostri amori / qui sussuriam le gioie e le querele; / ché ci faran da
fa da leone. nievo, 1-353: le case dalle cento finestre s'appollaiano giorno
panzini, iv-178: i grammatici riprendono le locuzioni comuni: * festa da ballo
. pirandello, 5-258: ciro rimase con le pugna serrate su le guance, gli
ciro rimase con le pugna serrate su le guance, gli occhi da belva, a
poeti laureati / si muovono soltanto fra le piante / dai nomi poco usati: bossi
dorata. pavese, 4-19: c'erano le carceri, dalle finestre accecate in modo
, 35: se non t'accosterai a le virtudi da giovane, non ti saprai
giovine. d. bartoli, 2-2-164: le quali ragioni, appresso noi che fin
da adolescente. pavese, 5-46: le terre, i cavalli, i mulini,
si conducesse per governatore generale di tutte le genti da pié e da cavallo della
hanno. simintendi, 3-102: doppo le prime battaglie, gli nemici si difesero grande
., iv -canz., 51: le divizie, sì come si crede,
da solo, senza compagnia; con le proprie forze, di propria volontà. -
. firenzuola, 289: e le mura di oro schietto rilucevano in guisa da
sé in tutti e'modi e'n tutte le maniere. sarpi, i-2-72: il
] da per se stessi, e le città franche non use a sopportar tributi.
tutto da sé, fuggendo non solo le compagnie allegre, ma tutti in generale.
il popolo gli pareva dal suo: le forze del regno erano in man sua.
paura. moravia, xi-15: per le anticamere e per le scale c'era una
xi-15: per le anticamere e per le scale c'era una folla da non
: dal- l'imperadore addimandaro in prima le catafratte, cioè corazze, e poscia
e dabbenaggine. genovesi, 2-100: le anticipazioni, la superstizione, l'ignoranza
mortificato della mia dabbenaggine credulona nel giudicare le persone e volerle sempre scusare.
generosi e liberali, messe in comunicazione le più lontane provincie soggiogate? bocchelli,
io abbia avuto la dabbenaggine di credere: le conviene di tenermi sulla griglia. ma
la sua mania di grandezza, lodando le opere più monumentali del giardino e della
'l tempo che berta filava; / e le genti dabbene sono morte. manzoni,
bene operare. nievo, 84: le vecchie semplici e dabbene, quando prendono
taluno, sogliono unire sopra quel solo capo le tenerezze le cure e perfin le illusioni
unire sopra quel solo capo le tenerezze le cure e perfin le illusioni di tutti gli
capo le tenerezze le cure e perfin le illusioni di tutti gli amori che hanno
, 1-158: -brava, così fanno le donne dabbene! -e poi più forte
agiato. macinghi strozzi, 1-89: le genti dabbene son tutti fuori firenze.
e molte volte mi conduce a veder le ruote dell'orologio, insieme alla pisana
si possono con poca fatica imparare tutte le porcherie dicibili nella nostra lingua? guerrazzi
verso la casa prendendosi la faccia tra le mani... e poi abbracciando strettamente
più sciocchi. idem, 5-128: e le dabben perifrasi, come sospirose comari,
della contessa, chiedendo perdono anticipato per le cattive notizie che contro lor volontà si
muove in un uomo più che tutte le dottrine del mondo. vasari, i-586
varchi, v-148: e tanto mena le braccia colui che suona il dolcemele o
; questo abbia i capelli elevati, le ciglia basse e strette, ed i
prati, ii-165: salvate, ohimè! le membra / dal tarlo del pensiero.
la quale daccanto alla finestra si mordeva le labbra per non piangere. pascoli,
sia in uso de'maestri di stalla, le 2 dacanto per i cavagli. commedia
mia alfonsina con un ufficialetto daccanto che le sussurrava delle fatuità imparate a memoria come
tenermi il tuo danaro? m'insozzerebbe le mani, ora! comincerò daccapo, pe'
/ e non ci vedess'altri che le stelle. livio volgar., 5-217:
spiacimento che aveva il senato di tutte le cose operate dal re dacch'egli si era
sufi, medico -ite (che indica le infiammazioni): voce registr. dal trama
ambedue i punti lagrimali, per cui le lagrime non possono entrare nel sacco lagrimale
, ormai quasi scomparsa, che colpisce le dita di soggetti blenorragici. = voce
dadaismo. 4 raimondi, 3-123: le pubblicazioni dadaiste furono invase dai disegni meccanici
i tipografi], anche prendendoli con le buone; come persuadere un simbolista,
compassione, perché lo vezzeggino. anco le donne languide e gli sbarbatelli appassionati hanno
a bocca aperta spettatori delle prodezze -sempre le medesime -, dover tutti far le
le medesime -, dover tutti far le meraviglie pei balbettamenti, pei dàddoli, per
meraviglie pei balbettamenti, pei dàddoli, per le mosse stupide, insulse o insensatamente violente
fermo conobbe per la prima volta daddovéro le triste vicende di lucia, e l'esito
e prolungava il pericolo. la credeva le celassero il vero, e ch'egli
il giovane, 9-104: spiriti con le mani e con le braccia, /
9-104: spiriti con le mani e con le braccia, / da altro che da
recanti impressi sulle facce i segni e le figure propri di questo gioco; di tipo
sono anche quelli adoperati per compilare le schedine dei vari concorsi pronostici).
, 2-310: non sono cotali immagini le donne nostre, che portano i dadi in
tratti mali de'dadi col menar ben le tavole. speroni, 1-5-442: i dati
con libri della ventura, ovvero con le tavole, a sbaraglino, o toccadiglia.
/ travolge i punti e fa guizzar le coma. pallavicino, 1-49: prova egli
il cozzar de'due dadi; or de le mosse / pedine il martellar. cattaneo
gallo impagliato, i trenta danari, le spine, il velo della veronica,
solamente mi so'in grado, / le quali posso non ben ben fornire:
, che i dadi, il vino e le donne insieme. c. e.
e mendicanti si stendevano al fresco sbendando le piaghe, altri giocando ai dadi con
: ma se tu riferirai a lei le mie parole, come a me hai riferite
mie parole, come a me hai riferite le sue, io m'arrischierò su questo
i'averne bado; / ché s'i'le dessi un marco d'or trebuta,
. d. battoli, 43-2-161: le mura furon dadi di creta impastata, che
: del resto tutti ci siamo tamponate le orecchie con i dadi di ovatta.
alvaro, 8-318: cominciarono i carri, le automobili, e alla fine il dado
di dadi. comisso, 7-1 io: le case non sono case, ma sovrapposizioni
zoccolo e la cimasa di coronamento, le cui facce sono lisce od ornate da riquadri
). filarete, 51: le colonne aranno uno dado disopra al capitello
. vasari, i-109: messe su le colonne e sopra i capitelli gli architravi
forme a giacere sopra certi dadi con le zampe dinanzi, che posano sopra alcune
, che posano sopra alcune maschere, le quali gettano acqua in certi vasi.
stata la bicicletta. vedi? -e le additava lì presso con orgoglio la lucente
, sai! pea, 1-168: le armature delle carrette sono fatte di travature,
spesso con fuochi artificiali, rendevano sanguinosissime le operazioni della gente cattolica in ciascun di
fino al settecento, consistente nello stringere le caviglie del suppliziato fra due tasselli di
ond'era avinto e se gli aprir le porte. tramater [s. v.
uomini, stringendo loro con esso le noci del piede (sembra così detto dalla
interna, e dopo avere fortemente ravvicinate le interne per mezzo di corde, s'introducono
introducono a colpi di martello successivamente fra le interne medesime fino al numero di quattro
ojetti, ii-407: lungo la bianca raggera le case dei coloni, ognuna coi due
i termini di ima questione, cambiare le carte in tavola. caro,
la soluzione fosse per machina. a le quali opposizioni risposi, secondo me, veramente
: io rivedeva, pentito quasi, le ultime prove di stampa, quando mi capitò
colui, che primo, per usare le parole d'oggi, questo dado levasse,
ne son tanti - è una casa con le sue finestre e la sua veranda.
come manichi, alli quali si legassino le legature acciò non iscor- ressino.
pancrazi, 1-80: sui declivi, le case sono appena daducci bianchi.
col quale nella pittura antica si distinguono le figure di due giovani (caute e
è nulla. pavese, 4-187: le colonne dei portici e i muri erano
dischi, 1 amore illustrato ', le calze da rammendare. 2.
mattina, per sistemare gli esplosivi e preparare le micce. -darsi daffare, darsi un
al rispettabile pubblico ed all'inclita guarnigione le fasce tricolori che avevano a tracolla,
a girare ciascuno per proprio conto, per le botteghe... cercando d'ingrossare
in piccolo al lauro pel fogliame e per le bacche che producono. ¦
in delfo, perché prima di dare le loro risposte mangiavano delle foglie d'alloro,
cavità situata sul dorso serve a proteggere le uova; durante la bella stagione la
e racchiuso in un guscio trasparente e le antenne lunghe, biramose e piumose; vivono
, è sopra modo viscosa. produce le fiondi laurine, ma più sottili, più
tenere, e malagevoli da rompere, le quali quando si gustano, incendono la
, incendono la bocca, e parimente le fauci. domenichi [plinio],
cui appartiene, e che rassomiglia per le sue foglie al lauro. si distingue per
sue foglie al lauro. si distingue per le bacche nere, i fiori alquanto verdi
strepito, l'augurio stimavasi funestissimo. le foglie d'alloro si masticavano eziandio da coloro
, tutti con lance da posta, le quali scesi a piè volentieri usavano. masuccio
20-247: hanno ricche guaine, e le lor daghe / con bei manichi d'
.. guardandosi in cagnesco, con le mani alle daghe, preparati alla battaglia.
delle pedate nel ventre; tanto che le guardie dovettero sguainare le daghe per menarla
ventre; tanto che le guardie dovettero sguainare le daghe per menarla in prigione, in
fa pensare a pisanello; e non le manca se non una bella daga dietro
manca se non una bella daga dietro le reni falcate, e l'arte di ferire
viani, 19-407: i carovanieri con le loro daghe apersero un pozzo fondo da cui
acqua fangosa. angioletti, 129: immaginavo le guardie lanciarsi con le daghe sguainate contro
129: immaginavo le guardie lanciarsi con le daghe sguainate contro gli operai che fuggivano
aveva una coperta di stoffa antica e tra le pagine una daghetta. =
a centinaia di metri, non seccare le piante più delicate, quello lo
in sicilia i tratti di greto che le piene dei fiumi lasciano asciutti nel letto,
metà dell'ottocento, consistente nel riprodurre le immagini direttamente su lastre metalliche, sottoponendo
. l'arte di far rimanere impresse le imagini che si formano nella camera oscura
gavoni, 58: in un quadro le dagherrotipie / ritraggon tutte de le vecchie
quadro le dagherrotipie / ritraggon tutte de le vecchie dame, / de le dame da
tutte de le vecchie dame, / de le dame da le fisonomie / vizze e
vecchie dame, / de le dame da le fisonomie / vizze e da le gonnelle
da le fisonomie / vizze e da le gonnelle col fiorame. = deriv.
. è un complesso di meraviglie per le quali noi non proviamo sentimenti di orgoglio che
: sempre ricusò che pittore o scultore le facesse il ritratto, e nemmeno il
tempo riuscì a vincere la ripugnanza che le ispirava l'iconografia. c. e
: dalla parete di fronte, tra le finestre, da una cornice di noce,