], 27-13: noi abbiam fatte le chiuse delle pecore e le stalle delle
noi abbiam fatte le chiuse delle pecore e le stalle delle bestie. salvini, 22-426
migliori. / e lassò questi per le belle chiuse / pascere. foscolo, 1-446
. tesauro, xxiv-95: seneca diffinì le argutezze conclusiunculae vafrae et callidae, cioè
, commiato. cicognani, 3-36: le parole eran di quelle fatte apposta per
noi tutti i più sagaci congegni: le chiuse di derivazione, combinate cogli sfioratori
che conducono l'acqua necessaria ad azionare le ruote dei mulini. f.
i-101: rolando, cavaliere, quando a le chiuse di roncisvalle per le gran ferite
quando a le chiuse di roncisvalle per le gran ferite si sentì venir meno,
più chiusamente ella ardeva, tanto più le sue fiamme d'ora in ora maggiori
, dicendo a che ora mi chiamaro, le ringrazio chiusamente. storia dei santi barlaam
deposito delle acque piovane, posti lungo le cunette delle vie cittadine; coperchio dei
targioni tozzetti, 11-2-488: non sempre le loro lapide [delle sepolture],
di legname nel far gli usci e le finestre: che posson servir tanto chiusi
se ne stava in una bella alcova con le cortine del letto ben chiuse, in
: era il mattino, e tra le chiuse imposte / per lo balcone insinuava
nasce / i suoi tremuli rai fra le cadenti / stille saetta, alla capanna
monte / tonaro i foschi dèi de le patrie, / da i chiusi ostelli le
le patrie, / da i chiusi ostelli le donne risero. pascoli, io:
smerli e posate sulle cime de'monti come le corone sulle teste de're e de'
7. unito, che combacia (le parti di un libro, di una
i miei studi profondi, fatti per le strade, a libri chiusi ermeticamente.
strettamente (i petali dei fiori, le foglie). dante, conv.
abbassato, accostato (gli occhi, le palpebre, le labbra, la bocca
accostato (gli occhi, le palpebre, le labbra, la bocca, le mani
, le labbra, la bocca, le mani, il pugno, le ali)
bocca, le mani, il pugno, le ali). - anche al figur
la vivacissima loro essenza, in quanto vedemo le sopra dette ragioni, e molt'altre
0 vero raggio, come passa per le pupille del vispistrello: ché non altrimenti
l'opere virtuose di liberalità tener chiuse le mani. tasso, 8-33: chiusa la
quali per lo passato non teneste mai chiuse le mani de la vostra liberalità. marino
2-74: lei stava zitta, con le mani chiuse entro le tasche, dove c'
zitta, con le mani chiuse entro le tasche, dove c'era il pettine
. d. bartoli, 34-103: le mine, tanto più sonore nello scoppio
, la moglie vegliava atterrita, stringendosi le coperte addosso, con la gola chiusa
gola chiusa da un singulto, rabbrividendo se le giun geva un lamento rauco
dio, come rido! mi vengono perfino le lacrime agli occhi! mi fa perfino
/ che il signor fabbricò, son le sue torri. idem, pr. sp
segue una politica di autarchia, evitando le interferenze e le influenze straniere e i
di autarchia, evitando le interferenze e le influenze straniere e i contatti economici e
e i raggi del sole apparendo ne le sommità di alti monti,...
greggi e gli armenti a pascere ne le verdi campagne. ariosto, 22-4: fra
chiave. tommaseo, i-110: son le forme un'armonia / chiusa al senso,
montale, 97: nonne dal duro sóggolo le annaffiano, / chiuse lo sguardo a
/ per te stesso sei chiuso entro a le porte! ariosto, 22-11: ne
: chiuse in un vaso poi vedrem le gotte, / ch'ebbe quel vecchio
/ e tra gli oppi: chiuse han le froge / nelle gabbie di giunco /
in qualche chiusa valle, / gettan le membra, poi che 'l sol s'asconde
di vermiglie rose, / che de le liquide onde al specchio siede, / chiuso
che tanti anni di chiusa, monotona esistenza le avevano cagionato. bacchetti, ii-362:
lieve, su e giù, lungo le sabbie lisce. / eco d'una voce
faccia, non mi sarìan chiuse / le tue cogitazion, quantunque parve ». idem
parini, giorno, iv-595: anco le piacque / accozzar le rivali, onde spiarne
iv-595: anco le piacque / accozzar le rivali, onde spiarne / i mal
, v-184: dissi che teneva chiuse le sue passioni; e quel poco che ne
/ di ferro egli ha. le mie difese lascia / alla innocenza; al
, che covava tutto dentro, e le pareva che ciò lo avesse a far
« sei sempre stata un carattere chiuso » le disse il nonno, tanto tempo fa
a lei, chiuse e intatte, sospiran le selve, / profonde. papini,
a noi chiusa e deserta, e solo le piante negli orti nelle vailette umide attestavano
trattenni una sola domenica, che tutte le botteghe erano chiuse. varano, 99:
e chiusa in bianca spoglia, / le braccia al collo tacita mi porse.
g. rucellai, xx-n-81: avea chiuse le maniche da mano, / e l'
di nubi, rannuvolato, oscurato per le nuvole (il cielò). boccaccio
, fitto, completo (il buio, le ombre, la notte).
de'cavalli e de'cocchi; e le grida de'carrettieri, de'cocchieri e de'
gli facevano fuggire il povero giaciglio e le ombre chiuse, complici del maligno nel
sul foglietto sono scritti i treni e le coincidenze da padova a genova: un carattere
carattere largo grosso fermo angoloso, tutte le lettere ben chiuse. 40. serrato
ha un movimento compatto e uniforme (le erbe, i fiori, le spighe in
(le erbe, i fiori, le spighe in un campo, sotto il
così tosto / m'è corso per le vene un certo amico / consentimento incognito e
chiuso ventre il re celeste, / avean le ruote preste / de l'omicida lucido
, giorni sono, a visitarlo circa le dieci e mezzo della mattina. trovai tutto
e stare in pace. mi ficcai per le scale. trovai chiuso. chiuso2
dante, purg., 3-79: come le pecorelle escon del chiuso / a una
scala. giov. cavalcanti, 121: le cerehie di cremona si chiamavano quelle spaziose
al duca fu fatto conoscere che, se le nostre genti entrassero a quello così fatto
perdita della città: per questo volle che le sue genti si fermassino in quello così
se n'uscìa del chiuso / de le trinciere il popolo adunato. magalotti,
pascoli, 92: e di saluti sonano le gronde / e il chiuso, dove
che disperazione fu riportar verso il chiuso le bestie, che quando sono bagnate non
, e difende / il chiuso de le strade al popol franco. jahier, 85
chiuso, quello squallore inanimato che hanno le scuole senza fanciulli. baldini, i-578:
egli conserverà e alimenterà nel chiuso tutte le passioni, le ambizioni e le viltà
alimenterà nel chiuso tutte le passioni, le ambizioni e le viltà che lo tormentavano
chiuso tutte le passioni, le ambizioni e le viltà che lo tormentavano fuori.
un poco i ginocchi, v'appoggiò le braccia dalle ferree cubitiere, protese avanti
. sannazaro, 4-79: retiratesi le schiette maniche insino al cubito, mostravano
maniche insino al cubito, mostravano ignude le candidissime braccia. castiglione, 229:
229: quando poi il principe passa per le piazze, chiese, o altri lochi
diceria, e rideno, e batteno le mani e 'l capo, per mostrar ben
favore. straparola, 3-5: alzatesi le maniche sino al cubito, scoperse le
le maniche sino al cubito, scoperse le bianche, morbide e ritondette braccia che candida
lo spirto che fuggia col sangue / le vie del cor ripiglia, e per le
le vie del cor ripiglia, e per le membra / diffuso riede ai consueti offici
beltramelli, iii-409: appoggiati i cubiti su le ginocchia si chinò a guardare la polvere
di palmi 16. sassetti 392: essendo le parti estreme delle vermene le più pregiate
: essendo le parti estreme delle vermene le più pregiate, come queste erano e
più pregiate, come queste erano e le più sottili e le più corte, sarebbero
queste erano e le più sottili e le più corte, sarebbero di queste la
disse che non solo i cubi- ma le piramidi ancora potevano riempire il vacuo. c
, 4-3-120: possiamo similmente concludere, le resistenze dei cilindri 4 senza peso '
dal metro lineare che serve a misurare le lunghezze e larghezze si deduce il metro
, e l'aritmetica fa il simile con le sue radici cube e quadrate. cavalieri
sempre più fre quenti sogliono trovarsi le figure cube o avvicinantesi al cubo.
f quadricubo, g cubocubo, come mostrano le littere. = forma raddoppiata
tra la grande apofisi del calcagno e le ultime due ossa del metatarso.
. fanno la pace dan- dosigli le cuoche. 2. dial.
paese favoloso dove regnano l'abbondanza e le delizie del bere e del mangiare e
. bracciolini, 1-18-56: e rammonticellatele le bagna / d'elisirvite e poi vi
cuccagna promessagli dal prigione, andò con le chiavi all'uscio, l'aperse e
dover scappare prima d'aver assaggiato tutte le qualità di dolci, d'avere sottomano tutta
bella cuccagna di baloccarsi e di divertirsi le giornate intere. nievo, 664:
poi, imboccato il canale e ammainate le vele, le antenne fittiscono lucide d'unto
il canale e ammainate le vele, le antenne fittiscono lucide d'unto come alberi
dossi, 191: bombàvano i mortaletti, le campane sonàvano ed una banda di stuonatori
coltivarci un partito e ci frustiamo inutilmente le occhiate, i sorrisi e le suola.
inutilmente le occhiate, i sorrisi e le suola. non già ch'io intenda
dei viaggi e della nave, come pine le condizioni interne per l'assetto della nave
', la provvista dei viveri e tutte le altre norme e cautele. de roberto
stanotte con un occhio solo, tra le munizioni e i sacchi, nella cuccetta stretta
i sacchi, nella cuccetta stretta come le quattro assi del nero falegname. negri,
i miracoli quel giorno, poco dopo le due la cucina era all'ordine da
a pulimento, senza un capello che le scendesse per la nuca o sulle orecchie
è cotto e bene stagionato, e le mestiche sono condotte e chiare e scure e
legno. sulla cucchiara riscaldata si stirano le gale, i cannoncini, e certe
la punta di esso, si servono le donne per dare la salda alla biancheria
berrette; se poi tutte e due le estremità del ferro superiore sono grosse quasi
, che ne permette il movimento mediante le spinte conferite da successivi e continui riempimenti
grandi, ii-7-75: poco sotto si scopersero le cucchiaia. 10. paletta,
vedo sulla torretta dell'osservatorio del monastero le cucchiare del segnavento volgersi lente lente sotto
svevo, 3 * 578: con le sue ciabatte di casa, con passo
gadda, 455: prese a ingollare le prime cucchiara te bollenti: e intanto
uno suo famiglio da imola uno cafra le percosse tazze / e i branditi cucchiai,
denti dei quali si tengono separatamente le forchette, i cucchiai seguiti alcuni istanti di
ferri chirurgici, nelle bacinelle, durante le operazioni. col cucchiarino. serao
minimo. argentatura, egli aveva aperto le labbra della fan2. quanto di una
fargli ei poi ne scrisse, / ché le volse annasar fino il cucchióne,
cercare di rimetghiottire e non poteva chiudere le mascelle irrigidite. cùccia, sf. giaciglio
. gadda, 455: prese a ingollare le prime cucchiarate carducci, i-984: a piè
strumento, a forma di piccola cazzuola, le foglie curiose, a cucchiaio, / vergate
suo me chiaio con cui le api raccolgono il polline. stiere
semiliquido). mangio de la rabbia. le ninfe sovra l'orlo erboso / del chiaro
senza, in realtà, saper non avea le porte ancora / ben dischiuse al dì l'
leonardo, 7-1-2x1: quando tu fai le pareti di qual letto. pavese, 5-112
. quando poi è dimi le grandi o piccole opere in che tale operazione
. cochledrium, in origine 'recipiente per le a la camera ed a la
la giovane recò tanta polvere quanta vestito le ha detto: « tu stai a cuccia
serviva per trarre fuori dal loro guscio le chiocciole '. presa giulietta la
tutti i facchini di dogana a portare poi le car-di grandi dimensioni, capace e fondo;
fondo; mestolo. qui e ti porterò le ultime notizie ». rieghe, gli
miei belli, / entrate per le macchie e tratei fuore! =
, 91: s'eùa l'ode [le rime] verrà come una cucciola.
ciclope] gettava nel mezzo ai compagni le mani. / due n'afferrò, li
cuccioli, a terra, / giù. le cervella scorrevano intorno e inzuppavano il suolo
tre o quattro cùccioli ruzzavano abbaiando verso le vacche o inseguendo le galline. pirandello
ruzzavano abbaiando verso le vacche o inseguendo le galline. pirandello, 7-285: quando
lancio, su i compagni stese / le mani e due chiappandone a un tratto,
il cinghialino] bellino e buffo come tutte le bestie cuc- ciole, con la pelle
mattina dopo, e il pastore cava le pecore e, cucciolo cucciolo, va al
, trovato per via, il quale le rotola ai piedi al pari di un gomitolo
e la scinda che vegghiava, sentite le brusciate all'odore, non potendo cavarle
potendo cavarle di sotto alla cenere per le bragie che gli stavon di sopra,
presa la zampa del cuccétto con tutte due le mani, trasse con essa dal dove
al suo latrare correano al palagio tutte le fiere che erano per quella valle.
latronecci ed omicidi / ch'ai pampino le mie capre o le tue, / fe'
/ ch'ai pampino le mie capre o le tue, / fe'come il cucco
uscire, stringendosi nelle spalle, gonfiando le gote, accompagnato da don ferdinando allampanato
, vecchio cucco. pananti, ii-43: le femmine per lui sono di stucco,
, 482: ho inteso dire ch'hanno le sue bestie: /...
/ un che mel tragga fuor de le marruche. = deriv. da cucco1
pataffio, 1: egli ha cotte le fave il lavaceci; / e sarà
calderaro] i vasi di rame, e le maniere loro, cioè il cal- daro
portava in giro il suo fomelletto, con le cògome sepolte nella cenere calda. panzini
trentacinquina di piatti. alvaro, 2-112: le pastore e le contadine sono audaci quando
alvaro, 2-112: le pastore e le contadine sono audaci quando arriva l'orefice
), dove si preparano e cucinano le vivande (ed è fornito degli impianti
gaspar, -che poiché date alle donne e le lettere e la continenzia e la magnanimità
che non vogliate ancor che esse governino le città e faccian le leggi e conducano
che esse governino le città e faccian le leggi e conducano gli eserciti; e gli
montecuccoli, 2-171: siavi legna per le baracche, per far fuoco alle guardie
parlare al signor dottore. adocchiò essa le bestie, e, come avvezza a
come avvezza a somiglianti doni, mise loro le mani addosso, quantunque renzo andasse tirando
ho veduto né il colosso di rodi né le piramidi d'egitto, la cucina di
i ceci abbrustoliti, e i ragazzi e le donne avevano i vestiti della festa.
focolare. d'annunzio, iv-2-296: le cucine pubbliche, instituite per concorso spontaneo
più dolce starmene in cucina / tra le stoviglie a vividi colori: / tu tacevi
. a. pucci, 4-269: le contadine vengon la mattina / a rinfrescar
contadine vengon la mattina / a rinfrescar le cose alle fantesche; / ciascuna rifornisce sua
al collo ed alla cinta; e le vivande che venivano dalla cucina la maestà
venivano dalla cucina la maestà del re le pigliava, e mettevale loro innanzi.
di un cuoco famoso) di preparare le vivande. seneca volgar. [crusca
corcò, dicendo prima a nardella che spedite le cose di cucina s'andasse a riposare
], assettatini, diligentini, con le sottigliezze de l'antiveder loro, han carpito
grande intelletto, e parimente esercitano tutte le arti, e sopra tutto imparano maravigliosamente
terre, intorno ai morbi di tutte le loro differenti cucine. c.
; gli arnesi di cucina luccicavano per le mura; le fette della polenta si cocevano
di cucina luccicavano per le mura; le fette della polenta si cocevano su la
su la graticola. alvaro, 9-99: le pareti del locale erano coperte d'iscrizioni
uno schidone. d'annunzio, iv-2-297: le cucine sono in un vecchio teatro scoperto
scoperto, nelle vicinanze di portanova. le caldaie bollono nel luogo dell'orchestra,
tra il fumo si vedono al fondo le scene raffiguranti un castel feudale illuminato dal
. palladio, 12-1: imbagnandole [le fave] con acqua mirrata, diventano
segreta della sig. marchesa durassero tuttavia le tradizioni di qualche vecchia serva. panzini
patina nera con gli sportelli che ricordavano le porte delle chiese barocche e l'alzata
. preparare e cuocere i cibi, le vivande. cavalca, 16-2-122:
il poetare, tal che fa meglio le torte che i versi. celimi, 1-82
pavese, 4-242: la nonna e le ragazze lavorarono un giorno a cucinare; dino
-per antifrasi: cucinare bene, cucinare per le feste: maltrattare, ridurre in pessimo
terre, intorno ai morbi di tutte le loro differenti cucine. = deriv
panzini, iii-224: -le nutrite di aria le vostre donne per essere elle così lievi
cibreo, / che in cifra fa le sue cucinatine. cucinière (ant.
cuciniera. parini, giorno, ii-579: le ricorda i mali / che forse avranno
dell'odore del latte di maria, / le voci della povertà venduta / dei sobborghi
8-182: io voglio ordire, e tessere le mie tele a mio senno, perché
senno, perché so dove trovarmi taccia per le fila che ci vanno, et ho
; e mi com- misse che io le dovessi sfasciare tutte dell'oro, in che
dovessi sfasciare tutte dell'oro, in che le erano legate. ed io così feci
. ed io così feci; di poi le rinvolsi in poca carta ciascune, e
rinvolsi in poca carta ciascune, e le cucimmo in certe farse addosso al papa
garzoni, 1-651: poi si squadrano le pelli e si cuseno insieme, e così
. magalotti, 1-439: l'asse le dà il fusto dell'albero segato per
, e tenuto in soppressa. queste le cuciono l'una con l'altra per lo
cocco che dissi dianzi chiamarsi 'cayro calafatando le costure con della stoppa dell'istesso '
dorso / con lieve man ti adattino le vesti / cui... /.
, 3-3-352: né però si filan essi le robe, né le cuciono. nievo
però si filan essi le robe, né le cuciono. nievo, 197: m'
cucivano il letto e lui dormiva sopra le coperte. basta prenderlo per il suo
adunque i mariti a casa, trovarono le loro mogli che nelle loro camere, presso
: ella cuce / e fa de le suoi man quello che vuole. tasso,
: portava sempre qualche lavoro da tener le mani in esercizio: ma, come
era un mestiere quasi nuovo per lei, le veniva ogni poco in mente il suo
. se faccio la calza, sbaglio le maglie; se cucisco mi pungo le dita
le maglie; se cucisco mi pungo le dita. -da cucire, per
favole, chiacchiere,... diranno le son cose da goffi, da ignoranti
, da ignoranti o da plebei, perché le non sono tagliate dal greco né cucite
che, sorprendendola alla grata, ginocchione le chiedesse con lagrime finte dall'artificio qualche
tre persone diverse favorendone una e ingannando le altre due. g. m.
-cucirsi a suo refe: operare assumendosi le responsabilità delle proprie azioni, scontando i
favel lare volesse quasi legar le mani o più tosto cucir la bocca
. piovene, 5-323: importanti le industrie, specie nel campo tessile
. principe mandato cucite tra due fogli marizzati le stesse leggende [ecc.].
do due palle da giuocare; e me le mostrava, belline, di quattro colori
. 5. locuz. -aver le labbra cucite: tenerle strette (in
cappello e la mantiglia, stecchita, le labbra strette quasi fossero cucite; e
52: donna ferdinanda, con le labbra cucite, passava a rassegna i
aspettava, quasi sugli scalini, con le mani in mano e le labbra cucite.
scalini, con le mani in mano e le labbra cucite. -aver gli occhi cuciti
'cucito 'è l'arte che insegna le varie cuciture, o i varii punti
di quelle in cui a'dì nostri le femminelle tengono il cucito e si mandano
femminelle tengono il cucito e si mandano le strenne? gozzano, 116: tu mi
/ leggevo uno sgomento indefinito; / le mani ti cercai, sopra il cucito,
, sopra il cucito, / e te le strinsi lungamente,
in mano, la tocca al mento, le carezza il capo « che hai figliola
/ che in fretta meni su e giù le dita, / la camicia di nesso
, v-1-51: appena cominciai a portare le camicie a omino e le golettone arrovesciate
cominciai a portare le camicie a omino e le golettone arrovesciate sulla giacchettina, ebbi anch'
grido di questo o quel venditore di passaggio le intrecciatrici di paglia vengono sull'uscio e
intrecciatrici di paglia vengono sull'uscio e le cucitrici posano la forma di legno sotto
: una pioggerella fine incominciando faceva correre le donnucole ridendo tementi per l'unico cappel
a lei. palazzeschi, 4-26: le sorelle materassi sono ufficialmente, come si
erano] li cucitori, che facevano le brache e le camicie. cucitrice,
li cucitori, che facevano le brache e le camicie. cucitrice, sf. macchina
e diligentemente lo cucirono entro, e con le folte setole ricopersero la cucitura, tal
gli stremi de'vestimenti frappati in tutte le parti sì da capo come da piè
, a quell'età, che frappavano ancora le dette frappe, e portavano li cappucci
e portavano li cappucci in simile modo e le scarpe, e le creste frappate,
simile modo e le scarpe, e le creste frappate, che uscivano delle principali cuciture
: ci spogliavano nudi, esaminavano tutte le cuciture de'vestiti, nel dubbio che vi
stracciarla. panzini, ii-394: vedi le fodere? proprio di raso. e le
le fodere? proprio di raso. e le cuciture, e gli orli come sono
occhi, si provò a inghiottire e premette le dita contro la cucitura della tasca.
di pantaloni turchini di panno grezzo con le cuciture in evidenza e una camicia bianca
in evidenza e una camicia bianca con le mezze maniche. 2. chirurg
punto di raccordo, di connessione tra le varie parti di un'opera letteraria o
un po'di disinvoltura, e sappiate nascondere le cuciture. de sanctis, iii-287:
-di un orologio a cucù: suonare le ore imitando il verso del cuculo.
camera dell'archivio? e ci son le carte di famiglia!...
: il cùcu dell'ore che canta, le sedie parate a damasco / chermisi.
cucù cacciava fuori il becco per annunziar le sette,... se ne andavano
ne andavano. sinisgalli, 6-119: le campanelle che suonano il mattutino o i
di fare cucù con la testa nascosta fra le braccia. palazzeschi, 211: la
de'cucoli, che cuco- leggiano dietro le spalle. = frequentativo di cuculiare.
salvini, 13-150: quando in le fiondi di quercia il cuculio / cuculia
daddovero, mentre m'impone, che io le dica il mio sentimento intorno alla canzone
mio sentimento intorno alla canzone toscana, che le è piaciuto di mandarmi. moniglia,
/ un vergon tra gli sterpi e tra le fronde. cuculiato (part.
. menzini, 5-97: ma chi le lodi senza merto insacca, / guardi
di quel, che, prima che le lettere speculative si ritrovassero nel- l'altre
mondo romano veniva portato come difesa contro le intemperie da contadini, cacciatori, pescatori
sannazaro, 11-182: chi per difendersi da le pioggie del guazzoso verno desidera un cuculio
delle femmine, sono grigi, con le parti inferiori bianche attraversate da strisce grigie
bianche attraversate da strisce grigie trasversali, le femmine sono brune, anch'esse striate
ma anche allo stesso albero; depone le uova nei nidi di altre specie di uccelli
, e sì pigro, che eziandio le sue uova non vuole covare. bartolomeo
i-1688: potano [i contadini] le viti, per esser invitati a ciò dal
potatore nella vite. bruno, 3-193: le cornacchie, le piche, gli corvi
bruno, 3-193: le cornacchie, le piche, gli corvi, gli cuculi e
piche, gli corvi, gli cuculi e le ricade non sarran negligenti di replicar e
coccysus glandarius) di età intermedia: le penne sono più luride, e di color
nello stato perfetto: il ciuffo e tutte le parti della testa son di color
man a man trattar di stato / per le case de * grandi / insino al
dieci tentacoli ramificati (e vive presso le coste, nel mediterraneo e nell'atlantico
, 23: se a nobil eroe le fresche labbra / repentino spirar di rigid'aura
decta cucurbita deserta. l'una perché ha le foghe simile alla zucca. l'altra
regioni temperato-calde, soprattutto per decorare le aiuole o le bordure. d'
soprattutto per decorare le aiuole o le bordure. d'alberti, 276
che scendevano sulle orecchie; per le donne di qualsiasi condizione, a
capelli dall'acqua o per proteggere le orecchie dagli effetti della pressione o dei
non è questa la cufìa che io le comprai? aretino, 8-4: mi menarono
viole, co guanti profumati, con le pianelle di velluto. giannotti, 2-2-108
interviene a coloro... che portano le cuffie, o certi berrettoni grandi
. piccolomini, 103: quanto poi a le scuffie, voglio che sien ricche e
moerre di un bel bianco argentino con le maniche corte e larghe,..
segnatamente d'una cuffia all'egiziana che le sta benissimo. dunque io solo non
ma io ho una certa passione per le cuffie, passione presa non so dove,
: trovava parole d'ammirazione per tutte le fasce, per tutte le cuffie, per
per tutte le fasce, per tutte le cuffie, per tutti i cor- pettini
pettini. d'annunzio, iv-2-192: le maestre del gado vestite tutt'e due
v-1-298: i marinai con in capo le cuffie / s'accosciano presso i cannoni.
1-333: la cuffia... le dava una bambolesca espressione lievemente permalosa.
sopra un carro e li menano legati con le mani di dietro a casa del marito
crin stracciar di testa / volendo, empio le man di nera penna, / la
. guerrazzi, iii-419: supremo affanno le arrecava lo spasimo nei capelli, che
, al quale la sacrata cuffia adornava le legate tempie. 7. per
. 18. copertura metallica che riveste le coppe degli apparecchi di radiognostica e di
navale, involucro che serve a proteggere le vie di ventilazione. fracchia, 958
si vede, non importa aver così le cose squisite; e dicesi di femmine
un corpettino di battista tutto ricami, le cui manicucce larghe e lunghe le coprivano
, le cui manicucce larghe e lunghe le coprivano le manine rosse, era distesa
cui manicucce larghe e lunghe le coprivano le manine rosse, era distesa in un
, iii-932: una cuffietta di panno nero le raccoglieva i capelli già bianchi, ma
sulla nuca e sulle orecchie, e le dava un'aria sbarazzina. ojetti,
aria sbarazzina. ojetti, i-53: le più coraggiose sono le cameriere, le loro
ojetti, i-53: le più coraggiose sono le cameriere, le loro cuffiette bianche appaiono
: le più coraggiose sono le cameriere, le loro cuffiette bianche appaiono dappertutto nella penombra
idem, i-354: curano l'ospizio le suore della venerabile capitanio, vestite di
, v-206: io ho imparato a fare le cuffie ed i cuffini da notte e
.; leggero casco che copre anche le orecchie indossato dagli aviatori. ariosto,
non ne scampo: son di morte / le ferite che m'han rotto. /
/ deh! voi, zio, me le fasciate / con brandelli del cuffiotto.
mio scudiere perché mi aiutava a indossare le pellicce, i calzari, i guanti
calze o scuffioni 'equivale a tagliar le calze o il giubbone addosso a uno,
). ant. produrre rumori con le nari soffiando via l'acqua dopo esservi
. pataffio, 7: tira le calze a te, disse tirante: /
figliuoli che l'altre genti, per le molte femmine; e prendono per moglie le
le molte femmine; e prendono per moglie le cugine e ogni altra femmina. boccaccio
tal consolazione. aretino, ii-116: le guerre, le pesti, le carestie ed
aretino, ii-116: le guerre, le pesti, le carestie ed i tempi,
ii-116: le guerre, le pesti, le carestie ed i tempi, che inclinano
affinità del sangue e parentela, e non le femmine. alfieri, i-85: partii
della madre mia, e il padre poi le era morto. nievo, 1-133:
partì e, come aveva determinato, ordinate le cose sue, e la cura di
perciò a reverenza di colui a cui tutte le cose vivono e consolazione di noi,
e ha 'cui 'negli altri; le quali voci a ciascun numero e a
a brandelli. campana, 79: dietro le sbarre si vedono affacciati dei visi ebeti
23-5): poi che guerito son de le mascelle, / io non rido,
bisogna colla e manovelle, / così le ti sciorina ad ogni canto. iacopone,
donne fiorentine / l'andar mostrando con le poppe 11 petto. albertano volgar.
petto. albertano volgar., i-61: le promessioni non sono da osservare, le
le promessioni non sono da osservare, le quali non sono utili a coloro cui son
petto? marino, 332: vertunno de le selve e de'giardini / cultor famoso
e celebrato nume, / cui de le rozze piante in guardia è data / la
principio io diedi. foscolo, 1-168: le ore che dianzi meste / ministre eran
mirando, ob- bliano / i garzoni le danze, / te principio d'affanni e
: non l'atterrivano i disagi e le privazioni cui andava incontro. 3
del mal uso di partire al popolo le terre conquistate in guerra e'danari da
di lor braccia. vico, 384: le menti, per far buon uso della
siccome al contrario la superbia delle menti le porta nell'ateismo, per cui gli atei
1-52: si eran moltiplicate in napoli le corti giudicatrici più che non furono moltiplicate
per cui è necessario nella concorrenza che le donne abbiano qualità superiori a quelle domandate
petrarca, 353-10: i'non so se le parti sarian pali, / ché quella
molto bene onorare cui ne l'animo le capiva che il valesse. chiabrera, 212
a me copriva, / svelato godo a le bell'ombre in seno. tingoli,
di minacce agamennón percosse, / sprezzò le offerte e gli rattien la figlia.
aiaccio, / cui verdi e grandi le querce ombreggiano / e i poggi coronan
i poggi coronan sereni / e davanti le risuona il mare! dossi,
sul fòro nel meridiano / silenzio stan le tre colonne parie / come d'argento
vuole, / e un poco anche le sue parole. -ant. e raro
. alla cui fidanza o vir- tude le venture e patrimoni dei possessori, i difendi-
corso rigando un fiumicello, che riceve tutte le acque de'colli che lo incoronano,
di quel bel volto, per annoverar le cui bellezze non bastavan tutti gli occhi della
d'amor ci chiami il fiume, le cui fonti / eterne a l'ombra
al di cui moto scosse / treman le sfere. targioni tozzetti, 12-7-287:
che veggi amo colla nostra vista e le di cui ampiezze e distanze possiamo anzi
consentimento, tanto gli stati generali quanto le assemblee erano state convocate.
fece nel suo regno morire, occupando le chiese e mettendovi cui a lui piaceva
adulte in più maniere / or saettar con le compagne a gara, / or cantar
avran cui piaccia / più popolar con le lor bocche i pranzi. cesari,
pranzi. cesari, 3-5-227: tiriamne le sorti [della veste di gesù] e
e 'l reno e tonde salse, / le 'nsegne cristianissime accompagna; / et
angiolieri, 34-5: me dolente, a le cu'man son caduto! boccaccio,
vogliono ch'i fenici avessero sparso per le restanti parti del mondo i sagrifizi
umanità i fenici, che portarono ai greci le let tere, andavano insegnando
tere, andavano insegnando per le prime nazioni della più barbara gentilità
aritollote per tutto esto vernato; / le calzamenta lassale per lo folle cuitato, /
mi servono, e non spampano con le grandezze de dottoratichi. baretti, 1-273
dottoratichi. baretti, 1-273: tutte le indagazioni poi del nostro accademico dietro l'
l'origine della satira sono tutte cose che le abbiamo sentite mille volte quando andavamo a
: il grano macchiato e culaccinato, le vecce ed altri semi, vanno lontano quanto
a forma di sacchetto della reticella che le donne si ponevano in capo nel passato
i capelli. firenzuola, 125: le promettesse pagare un paio di maniche di
appoggiato a quel suo rozzo bastone, le lunghe gambe diguazzanti in un paio 'di
. buonarroti il giovane, i-559: le culate e i cimbottili che i miseri
arruotare i ferri ho infinite volte consumate le culatte o basi delle gocciole [di
, che colla testa sul manubrio e le culatte più alte della testa comincia a
artelarie poi si considera il modo di far le forme e i modelli d'esse.
ha da star la polvere: così le culate e la rotella. galileo, 4-1-121
: con tal ordine si troveranno tutte le misure particolari di tutti gli altri membri
i quattro pezzi della batteria, con le loro lunghe volate e le loro possenti
batteria, con le loro lunghe volate e le loro possenti culatte, simili a quattro
l'un de'piedi e l'altro per le braccia, e percuotonlo col culo in
dice 'acculattare '. -culattare le panche: stare oziosi, essere scioperati.
sto tutto quanto il dì a culattare le panche. 2. tirare agli
chiaro, con la gola bianchiccia, le ali nere e la base della coda bianca
grande di culbianchi sta a nidificare sopra le coste meridionali de'nostri monti nudi e
e non troppo elevati; ma dopo le prime piogge d'autunno, calano nelle
dalle mie membra in culbutta giù per le frane nevose, nel sole, con ubriaca
di movimento, il nipote con le zie. = calco del fr
soderini, iii-231: le locuste fanno andar via le culici
, iii-231: le locuste fanno andar via le culici dagli arbori, et i
dagli arbori, et i granchi penzoloni le tirano a sé tutte. bruno
in setti ditteri, comprendente le zanzare, caratte rizzati da
indovinato ed economico. imbriani, 2-157: le più insensate eresie culinarie si confessano
. -anche: piccola amaca in cui le genti nomadi collocano durante le soste i
in cui le genti nomadi collocano durante le soste i neonati e i lattanti,
/ que'risponde: « perché no le trastulle? / torre a'compagni non mi
compariscie, / ca rimedir nom posso pur le culle ». dante, 59-77:
né per altra cagione galeno, fra le tre maniere... a reprimere il
2- 9: vagiscono sull'erba le creature dell'uomo, o si don
sui monti, / e chi presso le tombe, onde una voce / uscìa di
/ uscìa di culla, e chi presso le fonti, / onde un tumulto scaturìa
idioma / che prima i padri e le madri trastulla. carducci, 105: e
entro l'immenso / radiante, non gemere le vite / chine su l'opra del
et a la culla / a declinar da le tue dolce tempre: / et or
me, se tu non tempre / le male corde e la scordata lira? bembo
il dolce stil novo e donde partirono le più gloriose iniziative. b. croce
bocca del tino e nel quale si pigiano le uve. soderini, i-518: e
di ferro. in questa culla si vuotano le uve, e si pestano, e
petrarca, 72-52: e credo, da le fasce e da la culla / al
il qual fanciulla / la nudrì da le fasce e da la culla. fagiuoli,
si sentiva più forte di lui che tutte le fortune avevano prediletto fin dalla culla e
se non i furori del suo desiderio e le ansietà della sua ambizione.
, / sorgi, o sole, e le foreste / sempre indora, o sol
: dondolare con dolcezza il bambino fra le braccia o sulle ginocchia per addormentarlo,
l'altro da'fonti candidi e vivaci / le sugge il latte e più che 'l
passeggiare per la camera, cullandolo tra le braccia, per riaddormentarlo e quasi per
bimbetta senza pensare comincia a cantare: le pare d'esser mamma e comincia a
emilia correva a cullare di sopra tutte le volte che si sentiva strillare.
ci stiriamo e ci cominciamo a infilare le calze. carducci, i-440: la società
. palazzeschi, 3-264: l'ottocento se le era cullate [siffatte creature],
coccolate per diletto, tirate su; le aveva messe in valore. 4
nievo, 1-179: i giunchi e le vermene si cullano... tacitamente
una flotta russa... cullava le proprie navi in un ozio triste di pensieri
, col tumulto di tante parole, con le mie smanie, coi progetti che avevo
acquea). pascoli, 86: le stelle lucevano rare / tra mezzo alla
, / sentivo un fru fru tra le fratte. slataper, 1-105: il mare
attriti e dagli urti del vero riparavasi tra le imbottiture di un falso mondo eroico e
nella retorica del passato, reputando che le civiltà splendano di luce propria come gli
pascoli, i-14: forse quei ritmi ce le fanno meglio seguire, quelle filze,
, ma l'insieme ardito e granitico che le sembrava una minaccia. d'annunzio [
fatto oscillare nella culla o fra le braccia o sulle gi nocchia
, lett. it., ii-254: le mostruosità della luna, le fasi di
ii-254: le mostruosità della luna, le fasi di venere e di marte, le
le fasi di venere e di marte, le macchie del sole, i satelliti di
addormentano, quasi cadenzate e cullate, le passioni e i propositi dei meridionali.
garzoni, 1-197: taccio ora le misure così latine, come greche,
, se fossero uomini, meriterebbono, le mannaie, i capestri, le ruote
, le mannaie, i capestri, le ruote, il culeo, le cataste e
, le ruote, il culeo, le cataste e 'l fuoco. salvini, 39-ii-
, 23: con ogni studio si devono le opere di dante abbracciare, per essere
fusto di particolare struttura detto culmo (le graminacee). targioni tozzetti, 7-123
2. sf. plur. le piante caratterizzate dal culmo: graminacee.
separando dall'erbe di fiore senza foglie le graminifoglie e culmifere, traile quali elle
trarrebbe un altro alla prova di tutte le sue virtù espressive -sta per lui in
provocare quel fenomeno, riscontrato in tutte le nazioni, della rottura d'ogni freno morale
* culminare ', senza badare che le voci di un'altra lingua debbono rimanere tali
-culminazione inferiore: avviene soltanto per le stelle circumpolari in corrispondenza del meridiano inferiore
piani. onofri, 50: riconosco le nascite dell'erba / e il disegno
uscita per tre o quattro strade eleganti dove le donne più in vista sfilano a farsi
corrispondenza dei nodi ove sono inserite le foglie, sicché risulta costituito da una
mattioli, 1-423: corrisponde con tutte le sue note alla secala di plinio,
/ i culmi, si sgranano / le spiche, le ariste stridono, / le
, si sgranano / le spiche, le ariste stridono, / le loppe volano
le spiche, le ariste stridono, / le loppe volano. pirandello, 6-120:
(308): vi sono tutte le reine del mondo, io dico infino alla
, che ha per me''1 culo le coma. g. morelli,
, 326: filippo di ser giovanni avea le chiavi sotto il culo, e dicea
culo, che la collera gli andassi ne le calcagna) mi dice che era venuto
se il fuoco che hanno ataccato al culo le lucciole è elementare o no, né
o no, né manco nel chiarirvi se le cicale cantano col corpo o con l'
ha la bocca, l'orlo, le pareti, il fondo, su cui rimane
già discesa dal destriero) i se le gambe le dicon meglio il vero.
dal destriero) i se le gambe le dicon meglio il vero. -pelare
, il visetto, il bocchino, le manine, il corpicello, il pinchino
voglia succiare nel modo, che egli le sugge il latte. sbarbaro, 1-141:
, un culetto di peli bigi guizzò fra le erbe, due colpi quasi simultanei posero
tirando orecchi, dando ceffate e con le aperte palme cularelli percuotendo, insegna loro
slataper, 1-88: qua abbasso c'è le solite otto, nove che passeggiano con
adattata anche in culottine: sono le mutandine aderenti che ora portano le
le mutandine aderenti che ora portano le donne (1928). vedi che roba
in agricoltura e orticultura vengono indicate le varietà di piante coltivate che non hanno
adattamento dell'ingl. cultivar, formato con le parole culti [vated] var
. educare, allevare, istruire, valorizzare le inclinazioni naturali. marsilio ficino,
/ non sol tre lingue stanche e le più belle / avria lodando il parto
scuole / fian culte farti illustri, e le favelle, / ch'ornino il padre
eziandio di dotto e ingegnoso; giacché le lettere più squisite furono sempre culte con ardore
: visti i fertili piani e le feconde / ricolte di tal biada, /
tasso, 11-ii-409: la contemplazione è de le cose rivelate, le quali si credono
contemplazione è de le cose rivelate, le quali si credono per fede, e di
lume naturale; dunque due saranno ancora le vite contemplative: l'una de'sacerdoti che
unico in europa, un rapporto tra le manifestazioni correnti della vita e dell'arte
riconosce impossibile. -culti acattolici: le confessioni religiose cristiane e non cristiane,
: la vera venere, accorgendosi che le celesti cerimonie erano fuor di modo trasferite
roma per rendere culto al pontefice, vedere le grandezze della città santa. di breme
idolatria. montale, 3-215: [le vedove] sono poliglotte, mondane,
, sicché non sosteneva né di mutarsi le vesti, né di tagliarsi i capelli,
scienza agraria. alvaro, 7-60: le ricerche furono guidate tutte da indovini e
quella in notturno aspetto, e far le corruscazioni e venti con ispaventevoli toni e
..., e oltre di questo le dannose tempeste, privando li cultori del
del cultore meni con la debita obliquità le falce pel prato e con la giusta
; giù dal monte / precipitando, le sonanti piene / squarcian le ripe, e
/ precipitando, le sonanti piene / squarcian le ripe, e nel purpureo mare /
? carducci, i-1069: queste, e le ricerche e collezioni di pah ontologia e
pah ontologia e geologia... erano le occupazioni della contessa gozzadini nelle ore che
occupazioni della contessa gozzadini nelle ore che le cure della famiglia la lasciavano libera.
famiglia la lasciavano libera. ma a chi le ne avesse pur accennato un motto di
ricevean nuove leggi e nuova vita / le selvatiche madri, e, il fero ingegno
ariosto, 8-54: l'orche e le foche, e tutto il marin gregge
noi / non vi riman, che le superbe spose / de'tiranni e le madri
che le superbe spose / de'tiranni e le madri, ed i fanciulli / che
il pampino e la fronda / curva le verdi braccia a doppia soma, /
onde congiunte in un vagheggia autunno / le ricchezze di bacco e di vertunno.
coltello usato nei sacrifici romani per uccidere le vittime quando si trattava di animali di
caro, 2-263: le già disciolte mani al cielo alzando,
, / voi fasce ond'io portai le tempie avvinte, / voi sacri altari,
. il complesso delle conoscenze intellettuali mediante le quali una persona, attraverso un'autonoma
molti geni studiosi che s'applicherebbono a veder le cose a fondo negli autori classici,
573: avete e gli uni e le altre [i nostri fanciulli e le
e le altre [i nostri fanciulli e le nostre donne] di gran lunga posposto
contenti di quella venustà che danno sempre le buone idee allo stile, e di
molteplice coltura imita all'abito di maneggiare le proprie facoltà abbrevia incredibilmente il tempo e
la coltura straniera, avvicinare e accomunare le lingue, sviluppando in esse non quello
coltura. alvaro, 7-61: e le cose sacrificate per prime sono le convenzioni più
e le cose sacrificate per prime sono le convenzioni più squisitamente civili; la cultura
ne la prudenza e ne la intelligenza de le lettere agguaglia il padre, cosi con
antichità greca e romana (soprattutto attraverso le sue espressioni letterarie). nievo,
carducci, i-844: i giobertiani, le teste grosse allora della coltura nazionale,
grosse allora della coltura nazionale, accomodavano le filosofiche sopracciglia agli occhiali cavouriani. e
tipo è un po'il prezzemolo di tutte le salse intellettuali milanesi; e ancora,
solitudini de'boschi certe persone risolute, le quali, tacendo e ingrognate, prendono
, tacendo e ingrognate, prendono risoluzioni le più gagliarde del mondo, perché,
della poesia. serra, ii-114: le enciclopedie, le antologie di sentenze o di
serra, ii-114: le enciclopedie, le antologie di sentenze o di motti famosi
motti famosi, i « fiori * e le « fiorite * e simili, che furono
la vita associata coi suoi bisogni e le sue riforme. 4. educazione
1-362: l'odierno costume richiede che le donne sieno allevate con qualche coltura di lettere
borsieri, conc., i-5: le gare arcadiche, le dispute meramente grammaticali
., i-5: le gare arcadiche, le dispute meramente grammaticali, infine la letteratura
repubblicani... proscrivevano il sapere, le scienze, le arti, la coltura
. proscrivevano il sapere, le scienze, le arti, la coltura dello spirito.
il regime fascista, sovrintendeva a tutte le attività propagandistiche dello stato e del partito
in parlare, che manderai a terra le culture delle demonia. giovanni dalle celle
dei suoi scritti] giacevano inediti presso le varie case editoriali del mara- dagàl,
, 8-330: quanto al fatto che le conferenze spezzino più agevolmente il pane della
kummel) e, in medicina, per le proprietà stomachiche, stimolanti, carminative,
quattro o di cinque foglie per posta, le quali sono in forma di sega.
o cornino domestico... produce le fiondi quasi simili al finocchio, e fa
aneto e 'l cornino; e lasciate le cose più grandi della legge: il
commune della felicità, nelle quali tutte le virtù s'hanno da cumulare. marino
delle età precedute? perché non rinfrescherà le antiche glorie, cumulando i copiosi sussidi
che vi ho cumulatissimamente ren- dute [le grazie] molti giorni sono. boccalini,
, 1-iii-234: tutti i caratteri e le varietà più insigni del genio e dell'ufficio
incorporarono successivamente col pontificato per modo che le seguenti abbracciarono le precedenti, secondo la
pontificato per modo che le seguenti abbracciarono le precedenti, secondo la natura progressiva e
costumi, tutto '1 sapere e tutte le grazie unitamente cumulate, come un sol
come un sol fior composto di tutte le eccellenzie del mondo. de sanctis,
neve alpina / la man che ne le floride / dita lieve declina, / cara
sempre riapparsi, tanto da sentirne fra le dita lo scricchiolio delle fila secche.
immenso che solleva / i palazzi, le cupole, le altane / più verso il
solleva / i palazzi, le cupole, le altane / più verso il cielo,
nella solitudine delle catene -e aveva tra le mani uno stecco, e con un
, iii-228: si sforzò di definire tutte le specie di dubbi; ma poiché non
di mia morte indicio. / allor le rime, ch'a mal grado accumolo
mitigar quest'amorosa rabbia? / impari a le mie spese oggi ogni donna / a
, 155: pei preti ci sono le elemosine, i capponi e le decime:
ci sono le elemosine, i capponi e le decime: pei contrabbandieri le fucilate,
capponi e le decime: pei contrabbandieri le fucilate, le prigioni, e la corda
decime: pei contrabbandieri le fucilate, le prigioni, e la corda. del
/ sì eh'a pena rimaser per le cune. petrarca, app., 22-9
., 22-9: la baila, le mie fasce e la mia cuna / ho
: frattanto altri gli odori, altri le fasce / ricche prepari, altri la nobil
e pargoletto / riposandoti in grembo ei le pupille / alla luce avvezzò del tuo
mio fiorito stato giunse a fine, / le cure più mordaci e venenose / l'
ascose: / ivi del suo velen le nutre e pasce, / e nova schiera
difesi avesse e salvi / i talami, le cune ed i sepolcri.
della mia vita, come di tutte le altre, credo. essa si diparte solitaria
, / ove cantano l'estate / e le canne virenti / ai vènti / in
la cuna, / vo procacciando con le muse amate. parini, iv-115:
amate. parini, iv-115: altri le altere cune / lascia, o garzon,
, o garzon, che pregi. / le superbe fortune / del vile anco son
artifizio di colmate ancora, si potrebbero rialzare le cune che restassero ai lati, affinché
ii-87: egli era stato soldato quasi ne le fasce, e... aveva
, / più sicure la fede ebbe le cune. metastasio, 1-5-336: tutte perdono
metastasio, 1-5-336: tutte perdono / le ingiurie alla fortuna, / se avrò la
la cuna / come il camoscio, e le varcai, cantando / fra'miei vecchi
città di giove,... per le tue cento famose porte, per gli
il rozzo mastin, che sol conosca / le sue gregge e i pastori [ecc
un secol guasto], e ne le sue sorgive / livida già la vita:
sorgive / livida già la vita: da le prime / cune l'inerzia noi caduche
mio nonno la sera, prima di salire le scale. « ri- cordatevelo: la
importa assai abattersi o nascere in tempo che le virtù o qualità per le quali
che le virtù o qualità per le quali tu ti stimi siano in prezzo:
s. maffici, 5-5-226: le medaglie ci mostrano due delle superiori scale
è sopra la cornice, ha tutte le pietre cuneate, cioè a coda di
condizione... in cui si trovano le iscrizioni cuneiformi innanzi ai paleografi della età
. scherz. panzini, i-312: le cortesie più squisite erano scritte nella più
, i piani inclinati, e forse anco le taglie, si vedono sopra i libri
di qua e di là ficcandosi e discontinuando le parti violentemente. lastri, 1-1-91:
, serve come di cuneo a disgregarne le parti. carducci, 834: « o
.. lascia il bue grasso tra le canne,... lascia / ne
dalla mia bocca disfatta e mi tentò le suture del cranio e si fermò nella
visto il cortone di barbìga far forza con le grandi ali e sollevarsi sul cuneo di
discesa, ha raccomandato di tenersi sopra le nuvole per aver tempo di raddrizzare la
uccello, sentirsi, come gli uccelli, le ali attaccate al cuore.
di pietra 0 di altro materiale, le cui facce laterali convergono nel centro di
superficie di combaciamento e di contrasto con le analoghe facce degli elementi contigui.
di tortura, con cui si stringevano le membra dei suppliziati. b. de'
colpevoli, in guisa strignendo con essi le membra loro, che venivan quasi ad
quadrilatere, inclinate ad angolo acuto e le altre due, triangolari, parallele fra
la quale ponga per principio di tutte le forme corporee il cuneo in quella guisa
, i settori di gradinate compresi fra le scale di passaggio della cavea, stretti
antiguardia, la bataglia, la retroguardia, le filze, il far'ala, far
di mare che balzava su, sotto le sue mani a cuneo rovesciato. calvino,
delle strade per raccogliervi o farvi stagnare le acque. targioni tozzetti, 12-4-350
, 12-4-350: si scemerebbero ed asciugherebbero le lame e cunette d'acqua, e si
un'infinita e instancabile ricercatrice, e le basta di cominciare a trapelare o a
ant. fossetta scavata nei fossati circostanti le fortezze, ricolma d'acqua per impedire
si nasconda. tensini, 1-3-101: le mine sono cave, che si fanno sotto
, per la somiglianza che hanno con le cave le quali fanno i conigli. botta
la somiglianza che hanno con le cave le quali fanno i conigli. botta,
a vari usi (canale di scolo per le acque, escavazione per la collocazione di
ripieni, sicché appena se ne distinguono le imboccature. idem, 12-6-152: nella
fessi e fori d'onde scaturivano [le gallozzole d'aria], si vedeva un
intere, nelle fessure delle rocce, tra le radici, nelle crepe dei muriccioli,
, nisida mia -così non sentano / le rive tue già mai crucciata dorida; /
ha seme di pulegio, è utile a le ferite. mattioli [dioscoride],
il qual chiamano ancora cunila, produce le fiondi non dissimili da quelle dell'issopo.
greci origano. soderini, ii-406: le zucche giovinette, se siano mangiate dai lombrichi
e volgarmente satureia, viene a ingagliardire le forze sue con tra i serpenti.
si metteva il cipero odoroso per profumare le stanze; profumiera. redi
son perfetti. magalotti, 6-259: le profumiere / e le cunziere, / quelle
magalotti, 6-259: le profumiere / e le cunziere, / quelle per forza e
]. idem, vi-154: entrate per le camere non più illuminate da spiragli di
basso continuo delle cunziere disposte sopra tutte le tavole, che vi profumano l'aria
, che, per risparmiare il fuoco, le coceva quando faceva bollir la colla,
cinquantina, e tenendole in una sporta, le consumava a poco a poco. ricchi
dei dintorni si cominciò a far loro le corna, e a domandare se erano
a domandare se erano buoni a rivoltar le frittate, e se intendevano cuocerle colle
« compar alfio mosca sta facendo cuocere le fave »; osservò la nunziata dopo
casa sì, coi suoi cestini, le sue bisacce, il paiolino di rame per
rasciugarle, a macinarle, a cuocerle [le biade]. carletti, 70:
cuocono detti grani e poi li disfanno sopra le pietre. -assol. cucinare,
. costui fu diputato principalmente ad apparecchiargli le vivande. ser giovanni, 56:
siena, 109: se tu non facessi le mas- sarizie che bisognano in casa,
nando vada domani a cuocere, perché sono le pagnotte
mente in casse di ferro. ufficiali sopra le castella e fortezze del comune di firenze
cuocere. biringuccio, 1-148: ma le migliori [pietre da calcina] sono
. per che finiti i marmi e le pietre si possin fabbricare le gran macchine
i marmi e le pietre si possin fabbricare le gran macchine de palazzi e de templi
1-61: da ciò nasce, che le stesse pietre, se prima di cuocersi
padre, non aveva ai che pagare le stoppie per far cuocere il gesso nella sua
annunzio, ii-853: [preparate] le fornaci per cuocere il mattone / dei
la fornace, scavare il calcare, far le fascine nei boschi e dar fuoco.
io ho esplicato il modo di cuocer le vene, e fare i metalli, perciò
nuova la radice del benevischio, e le foglie de'trefogli. trattato dell'arte
atta a ciò. di poi metti su le dette tasche e fawi fare fuoco di
il sole... non solamente le cosse le carni tanto quanto ne vedea,
... non solamente le cosse le carni tanto quanto ne vedea, ma.
veggendo, ebbono per fermo poterle [le lasagne] pigliare altresì sicuramente; onde
che fan fremere: incrudelì financo contro le donne, alzò nelle pubbliche piazze dei
pubbliche piazze dei roghi, ove si cuocevano le membra degl'infelici, parte gittati vivi
dar cura de la bocca e de le dita, che nel rubarlo si cuocono.
13: e ben spesso, [le bertuccie] finendosi la candela e scottandole
cuoce la lingua. sassetti, 398: le foglie sono al gusto piacevolissime, et
, come fa la cannella, non le sono molto inferiori, ma le tenere
non le sono molto inferiori, ma le tenere e nuove... sono astringenti
. paolo da certaldo, 130: le buone parole non cuocono la bocca.
alamanni, 7-ii-204: già si cavin le fosse, e tanto avanti, /
. soderini, ii-16: avendo per le contrarie ragioni, tanto il caldo,
risolverla. pascoli, 212: ora sfogliava le seconde mèsse / dei gelsi, ora
856: egli insomma vorrebbe poter regolare le cateratte del cielo come fontanelle; vorrebbe
vorrebbe, con una scopa, accumulare le nuvole e spargerle, per raccoglierle poi nuovamente
fatto contento / d'un bel guardarmi le luci amorose! / ma tu, crudel
? ariosto, 23-17: il cuor le cuoce, e le manuca / l'
23-17: il cuor le cuoce, e le manuca / l'ingorda voglia e il
: è imo che ha rotte tutte le costumanze tanto la vita gli è dura,
e la scimia che vegghiava, sentite le brusciate all'odore, non potendo cavarle
potendo cavarle di sotto alla cenere per le bragie che gli stavon di sopra,
presa la zampa del cuccetto con tutte due le mani, trasse con essa dal dove
arrabatta. parini, giorno, ii-218: le vivande cocean sui lenti fochi / pàtroclo
cappa; gli arnesi di cucina luccicavano per le mura; le fette della polenta si
di cucina luccicavano per le mura; le fette della polenta si cocevano su la graticola
ma poi, partito, m'ardon le faville. sannazaro, 9-139: mi
e lontano di qui, ove nascon le genti tutte nere, come matura oliva,
coce, / ed il popolo fa le sue gozzoviglie. tassoni, 10-68: e
la faccia dilicata / de la donna e le man bagna veloce. / si disperde
le carni che gli cocevano ancóra sullo scheletro,
e il nuvolo s'abbassa, oltre le sue / pupille ormai remote, solo
scene umilianti, ci si sentiva cuocere le guance, era come se il corpo si
tua) son diventata la favola de le cortigiane di roma, e si fa
cortigiane di roma, e si fa le comedie de la semplicità mia, e quello
, divisando / sinistri eventi, per le vie più oscure, / quel che mi
. de roberto, 346: le mortificazioni dell'amor proprio gli cocevano più
annunzio, iv-2-256: la nuova accusa le coceva più della prima, tanto più ch'
stare un'ora nella neve a bruciarci le mani sui ferri. io cuocevo. «
3-348: essendosi massime da notare che le loro donne sono tutte cuoche assai destre
ricciardi, gli son tutti d'intorno con le loro droghe e il malato non si
palladio, 1-9: così in piemonte sono le mura di torino, le quali sono
piemonte sono le mura di torino, le quali sono fatte di cuocoli di fiume tutti
, dua possessione. soderini, ii-221: le foglie di mortella, siccome quelle di
di grandissimo uso a'coiai per conciar le cuoia. segneri, iv-4: essendo
animale vivo. burchiello, 111: le coste annoveresti in sul coiame / a'
. cuòi, ant. femm. le cuòia). pelle di taluni animali resa
parente / c'ha nome benci che pela le coia. marco polo volgar.,
in sul gusto di quello che copre le pareti d'una stanza nel palazzo chigi.
birra. e. cecchi, 6-301: le botteghe sono stipate di manufatti americani.
ricordossi del risponso che apollo dato avea per le sue figlie, che esso divenne stupido
: quegli delle quaranta giornate non mandano le carne, ma mandano le cuoia,
non mandano le carne, ma mandano le cuoia, peroché il signore ne fa tutto
di quel colore, che sogliono essere le grue; al sinestro lato del quale pendea
tauro era composto, / e che a le terga poi di tempre elette / un
sopraposto. bruno, 3-1 io: le loro parti [degli animali] sono in
l'unghie, se nutriscono i peli, le lane ed i capelli, se risaldano
lane ed i capelli, se risaldano le pelle, s'induriscono i cuoi. marino
salubre per mangiare, i cuoi e fino le coma per fame traffico. delcdda,
se vuoli ch'io muoia o perda le persone. paolo da certaldo,
quella gesta / la scrisser già su le tue vecchie cuoia / le cicatrici.
già su le tue vecchie cuoia / le cicatrici. 4. per estens
/ bicci novello, e'petti de le starne, / ma peggio fia la lonza
, ch'è diffusa / in su le vecchie e in su le nuove cuoia.
/ in su le vecchie e in su le nuove cuoia. bufi, 3-659:
, 3-659: cioè, et in su le vecchie et in su le nuove carte
et in su le vecchie et in su le nuove carte: imperò che le carte
su le nuove carte: imperò che le carte membrane sono di cuoia e di
minacciosi araldi, / forte battendo, logorar le cuoia / d'apri tamburi. campanella
latte agita nel secchio / o scardassa le lane, / s'immilla ne'ferrei bracci
dell'otre] cuoia, / che me le schianti almen la giovinezza / terribile!
e d'abeti, / e ne le cuoia avvolto ha quel di fuore, /
dell'arbore, quando comincia a metter le foglie. -buccia dei frutti.
. palladio volgar., 2-16: le mandorle son mature da cogliere quando elle
accioché così i loro cuoi, come le loro polpe si secchino. c. dati
12. locuz. - avere sopra le cuoia un certo numero d'anni o
, ii-210: già dieci lustri ho sopra le cuoia, / e del monte vi
degli altri, fare il generoso con le ricchezze altrui. bencivenni, 4-61:
per l'allegrezza. -non poter le cuoia: essere sfinito, spossato.
, 20-268: un vecchio che non può le cuoia. -ripiegare, tirare, lasciare
-ripiegare, tirare, lasciare, perdere le cuoia: morire. febus il
: per tal vertù ch'io ne perdo le cuoia. lippi, 4-20: perocché
lippi, 4-20: perocché mi convien tirar le cuoia. baldovini, xxx-n-30: guatami
, e si'i'ho a tirar le cuoia / fa'che con questo gusto almanco
mogliera / credendo ognor ch'ei ripieghi le cuoia. paolieri, 4-167: in
. non c'era versi che tirassero le còia prima di ottanta o di novant'
anni. montale, 3-203: quando tirerà le cuoia - urlò ferruccio balzando in piedi
ci vorrà ben altro! -riposar le cuoia: riposare nel letto, coricarsi.
8-78: anch'io voglio ire a riposar le cuoia, / ché questo canto m'
m'è venuto a noia. -rischiar le cuoia: rischiare la vita. giusti
; / e per la testa si rischian le cuoia, / e dalle funi di
i fisici, nel cuore nascono tutte le perturbazioni d'allegrezza, di dolore,
di timore e qualunque altra passione: le quali tutte cose nate nel core, per
..., poi che son cenerizzate le sua osse, il core è ancor
s'assottiglia. machiavelli, 714: le viscere si commuovono, il core mi
il core mi si sbarba dal petto, le braccia s'abandonano. ariosto,
, quando il sabeo licore / le viscere condì del caro amante, /
rappigli il sangue, in che principalmente le febbri acute consistono. r.
, e per l'esercizio premendosi da'muscoli le vene, una troppo gran quantità di
spande il lume, e per il lume le sue virtù diffonde in terra. marino
, 3-205: come il sangue va per le arterie dal centro alla circonferenza del corpo
centro alla circonferenza del corpo, e per le vene torna dalla circonferenza al centro,
di polle / l'edera andava con le foglie a cuori. d'annunzio, iv-2-1168
: -da che in italia si giuoca con le carte francesi, chiaritemi (io ve
mano. speroni, 1-5-441: queste [le carte] appresso tutte le nazioni si
queste [le carte] appresso tutte le nazioni si dividono in quattro schiere, o
: si vedono..., con le carte fine, i cuori, i
i cuori, i fiori, e le picche. lippi, 9-34: vedendo i
l'uomo può attingere con certezza assoluta le realtà ultime. tasso, n-iii-973
li stai custodi tore, / ca non le vai per core amore / cuori, risuscitò
, 10-9 (482): considerando che le donne secondo il lor piccol cuore piccole
luce mattutina / raggiante sulla china tutte le strade false? / cuore che non
da trasalimenti. quasimodo, 1-46: le parole ci stancano, / risalgono da un'
negri, 2-729: stridono stridono [le rondini] come se buttassero via il
mi stanno / sempre nel cor con le faville accese. boccaccio, dee.,
., 8-10 (332): le portò cinquecento be'fiorin d'oro, li
, iii-472: voi onorate dio con le parole, ma el vostro core sta nelle
di lui non già, ma de le nozze amante, / la freddissima vergine.
, 3-105: così dicendo si fregava le mani e rideva, ma colle labbra
, credetemi, io rinunzierei a tutte le promesse della vita per vivere in una piccola
riscopre amica. con paura il cuore / le si accosta, che più non l'
core, / dissi, partendo, le parole estreme. bandello, 1-16 (i-190
: io son colui che tenni ambo le chiavi / del cor di federigo. idem
torcete i cuori, / drizzando in vanità le vostre tempie! trattato d'amore,
/ a candid'orme imprimere / dietro le vostre in così bel cammin? carletti,
. oriani, x-21- 178: le aspirazioni del cuore erano infallibili almeno in
e quindi e santi ardori / a raffrenar le colpe e tor le pene. s
ardori / a raffrenar le colpe e tor le pene. s. giovanni crisostomo vólgar
nel core de'fedeli e vede tutte le nostre cogitazioni e desiderii. aretino,
contrizione riconcilia a dio, perché non le credono quando insegna che l'effetto naturale
fa egli nel cuore del verno quando le orribili tempestadi sogliono essere ne lo mare.
, 12-28: del cor dell'una de le luci nove / si mosse voce.
331: girando il cielo, vegnon le triste ore / che il bello raggio nello
..., furono subito messe le mani addosso al governatore medesimo e agli
invalidi. cattaneo, iii-4-43: spingeva le due braccia dell'esercito lungo la curva
mente il foulard da banda. appoggiate le braccia e giunte le mani sul tavolino
banda. appoggiate le braccia e giunte le mani sul tavolino, entrò nel cuore dell'
grossa susina. panciatichi, 104: le susine in genere, in lingua ionadattica
in lingua ionadattica si chiaman sustanze: le susine pernicone, sustanze perfette:.
, sustanze perfette:... le susine del cuore, del corruttibile [ecc
. bartoli, 9-31-2-59: tante furono le ragioni e i prieghi, tanti e sì
padrona, il ganzo della padrona, le ragazze e i loro amanti del cuore
. pavese, 7-65: voglion altro, le donne. sono tutte ambiziose. ce
durante la sua assenza; che invitasse le sue amiche del cuore, che le
le sue amiche del cuore, che le menasse in campagna, caso le avesse fatto
che le menasse in campagna, caso le avesse fatto piacere. -a scoppia
del padre fa essere di cattivo cuore le figlie. pellico, ii-136: la
essere medicato? pavese, 6-39: guido le venne dietro, e guardava i quadri
alla buona, col cuore in mano, le dirò di che si tratta; e
rispondermi, poi proprio col cuore tra le mani, mi rispose che non vi
, prima che sia troppo tardi, le lettere della novizia di cui mi hai parlato
a trattenere un soverchio -di beatitudine, le davano stizza. verga, 3-27:
ed io sapessi ch'egli, quantunque me le faccia di cuore, contuttociò all'occasione
di cuore, contuttociò all'occasione non le atterrà..., lo sdegnerei.
te, fabio, che queste cose le dica di cuore o pur ch'ella abbia
così disse; e quegli / di cuor le carni si mangiava, e 'l vino
-con quattro carezze. -si vede che le vuol bene; è assai di buon
voltandosi, e ratte- nendo a stento le lacrime. saba, 581: ti dico
-al cuore anderà ella a me, se le mie parole fanno quel frutto nel tuo
noi saprà. monti, i-333: le ho aperto il mio cuore e non ho
; ch'io non ho manco a cuore le cose vostre, che voi stesso.
che voi stesso. segneri, iii-3-286: le donne non hanno, quasi tutte,
che era del luogo e aveva a cuore le sorti della squadra. -avere
terreni... ed amate tanto le cose del mondo, e aveteci sì fatto
a parlare sul costume delle giovani, le quali, diceva, « quando hanno nel
quando uno cittadino amatore della patria vedessi le cose essere disordinate, né gli bastando
assassinate da'governatori suoi, che con le gravezze cavavano il cuore a'popoli,
altro signore avere in quel modo danneggiato le sua provincie. sassetti, 237:
e col gigante d'acquistare onore, / le genti mie non sarebbon disfatte. ariosto
mi piacesse...; quelle [le donne] mi sono entrate più
buon core; / non t'avvilir ne le temenze umane, / ché bene inspira
cuore e il sangue, vedendo ardere le loro case e palagi, e botteghe
case e palagi, e botteghe, le quali... gli tenean ricchi.
mano distesa, e ripreso hanno cuore le genti. -prendere cuore addosso a qualcuno
berni, 53: non ti pigliar così le cose a cuore, / attendi a
qualche cosa, ma il cuore non le resse. saba, 580: agli dèi
resse. saba, 580: agli dèi le palme / supplice levo, non punirmi
lascia qui ben disposti i ministri verso le cose sue, le quali mi pare che
i ministri verso le cose sue, le quali mi pare che resteranno principalmente a
. aretino, ii-64: e forandosi le orecchie per impiccarsi non so che ciabatterie
; dicendogli che gli spezzavano 11 cuore le lagrime della zia. segneri, ii-40:
: si vede bene che qualche cosa le sta nel cuore più dell'abito.
per questa persona; giacché questa persona le sta tanto a cuore...,
ché d'altrettali / oggi vedove son le tue contrade, / né v'è
una certa donna di servizio che troppo le stava a cuore. -occupare la
12-28: qui tacque, e 'l cor le si rinchiuse e strinse, / e
i segni evidenti della sua sofferenza, e le si era stretto il cuore dalla compassione
., 2-115: se per la ventura le mie preghiere ti toccano lo cuore.
ti vinca. manzoni, 987: tra le locuzioni che mi venivano suggerite, mi
7-124: qualunque libro o foglio tra le mani di chiunque è un fatto bellissimo
vedere il primo libro di lettura fra le mani d'un bambino. -piacere
voluto sentirsi completamente calma, ma non le riusciva; il cuore le tremava, era
, ma non le riusciva; il cuore le tremava, era inutile nasconderlo, un
, xxv-1-132: così, refrigerando e sanando le vulnero ch'ho nel corculo e nello
, coraccióne. baldini, i-280: le parole che egli ha speso pel nome
rossa, veniva la gialla stagione. le cuoriformi barbate foglie della mia pianta cominciàvano
intemperanze della fantasia provocata dalle angoscio e le cupaggini di cinque anni di galere e
, il don giovanni del villaggio, le sussurrava ai fianchi due parolacce da ciacco.
suono cupo. monti, x-1-393: le pupille abbassò, tremogli il core, /
tremogli il core, / gli tremar le ginocchia, e di man cadde / il
, ed a cupare il fosso fra le mura e la ritirata. ¦
la scatola foderata di panno turchino, le manopole di cuoio, lo sperino dietro
: « il corso era popoloso, le vetrine splendevano, i venditori di giornali
una larga pezza biancastra sino a mezzo le case, dando al resto delle loro
di disperata cupezza, costringendomi ad ascoltare le strida imaginarie dell'upupa foscoliana mentre nel
come alle falde del monte morello, le lodole che non avevo potuto prendere con
lodole che non avevo potuto prendere con le mie pènere. soffici, ii-13:
sé raccolto / 10 spirto da le belle membra sciolto. boccaccio, 14-243:
insorgere nel regno ed aggrandirsi sempre più le fazioni. algarotti, 2-460: tosto
la cupidigia del suo principe più ch'a le leggi, ma d'una la qual
lungamente, ha posto 11 freno a le principali di toscana. bruno, 3-659:
sp., 12 (210): le insopportabili gravezze, imposte con una cupidigia
lamentava del suo amore, dimandando a le circostanti selve aita:...
amore. leone ebreo, 287: de le tre spezie d'amore, delettabile utile
pianta i dottori ne gli studi, e le dottoresse, sendo ingatti te, menan
dottoresse, sendo ingatti te, menan le lanche su per le banche.
te, menan le lanche su per le banche. cupidinésco, agg.
ebreo, 14: questo desio de le cose utili si chiama ambizione o vero cupidità
13-1-23: or questo mi traeva dagli occhi le lagrime sopra la disubbidienza...
che afferrato co'denti, e assannato con le prese che hanno le passioni dell'ira
e assannato con le prese che hanno le passioni dell'ira, dell'odio, della
im- mortal lavoro / sorgon, dove le faci a mille a mille / s'ad-
quelli i quali cercano di guadagnar da tutte le cose, e da quelle ancora che
ma sanza decreto / porta nel tempio le cupide vele. parini, xix-113: ei
45: e conoscente figlia / a le tue nozze il talamo invermiglia, /
talamo invermiglia, / allor che da le pendule / nubi la maritale / pioggia a
, creasti. imbriani, 1-105: le scomparve il riso dalle labbra, le si
: le scomparve il riso dalle labbra, le si accese un fuoco cupidissimo, negli
medicina. bisticci, 3-381: con le condizioni che si fe- ciono per necessità
, ma col fingere di sprezzarle, le desiderava. guicciardini, 36: narrasi che
drudo / la flagellò dal capo infin le piante. albertano volgar., i-36:
, 54: tu al bel corpo le mediche / mani applicar godesti, / tu
la baciavi, la chiamavi bella, / le piangevi sul petto, / con un
casa,... col cappello fra le dita, e mezzo fra cupido e
sete del disio / e minor far le lor gravose pene: / e essi più
, 8-383: un gozzo assai orrevole le faceva postema ne la gola, e si
quali... si videro per le medesime strade... quattro altri cupidi
garzoni, 1-508: vanno [le api] ongendo il cupilo con sugo
pozzo molto cupo si possono di giorno veder le stelle. marino, 1-89: a
cupa, d'una luce lunare. le bollicine dell'acqua che di continuo si
ghiacciaie e neviere avean essi come noi le abbiamo, nascose all'occhio del sole
in ver tramontana. bertola, 42: le montagne che fiancheggiano il nostro fiume a
e terribile, ancor più che quelle le quali giacciono alla sinistra. monti x-1-448
gli avelli roventi del sesto cerchio: erano le carbonaie. c. e. gadda
cupa coi suoi tonfi, / e le nebbie che affondano il fiume, /
che affondano il fiume, / e le felci e le spine. cassola, 2-127
fiume, / e le felci e le spine. cassola, 2-127: la macchia
prati. collodi, 271: dietro le mie spalle... rimaneva un gran
di creta e di giunchi / o sotto le tende di cupa / cànape simili a
di nebbie. vedo solo canali rocciosi che le venano i fianchi e si perdono nel
e si perdono nel cielo di nebbie che le onde alterne del sole non riescono a
: delle tende di velluto cupo nascondevano le finestre serrate. 4. non
. de sanctis, iii-34: attraverso le sue lacrime vedi brillare la cupa fiamma
ad arme bianca per irrigare e concimare le sue terre isterilite. deledda, iii-
occhi. bartolini, 15-56: nonostante le mie parole consolatorie, gentili, fraterne
più cupa a mano a mano che le stanze del suo palazzo cadevano in un'
fuoco nello sguardo, un'amarezza su le labbra lo trasfigurava. moretti, 17-319
secreto / dentro l'archivio cupo / de le leggi immortali ha scritto il fato.
, o non si curarono di chiamar le lettere intorno al trono, o le fecer
le lettere intorno al trono, o le fecer fuggire. foscolo, 1-3:
, e seco unite quelle prestissime che le vengono incalciando. salvini, 24-315:
proserpina,... / che le porte di dite hai in tua balìa /
de'pesti cimieri, / han poste le selle sui bruni corsieri, / volaron sul
per l'olmo ed il sole tra le frappe / cupo invischia. altra luce
e parte del campanile, e tutte le grandi e nobili campane ch'erano in
di molte avversità sue, rispose: -se le vói portare in pace, va in
e del brunelleschi. mascheroni, 1-83: le cupole si possono fare a base circolare
. in tutte si deve supporre che le sezioni orizzontali sieno figure simili, e
in un'asse verticale, e che però le cupole a base circolare sieno generate dalla
mare si propagava su la laguna. le acque erano agitate da un tremito gagliardo
alle fondamenta della città e che i palazzi le cupole i campanili ondeggiassero galleggiando a guisa
loro bacche. brancoli, 4-36: le cupole..., nelle sere di
tra il verde, rare, / con le ben fatte cupole di strame. d'
dell'ombrellino su la spalla, girandolo fra le dita; la cupola bianca le roteava
fra le dita; la cupola bianca le roteava dietro la testa, come un'
, 3-223: ricordo... le cupole dorate di certe fritture in quella
. d'annunzio, iv-2-1003: sotto le innumerevoli cupole dei pini un bagliore d'
incendio. panzini, ii-120: vidi le loro cupole di smeraldo [dei pini]
di giovanetta. negri, 2-986: le cupole gialle, scarlatte e rosee degli
e. cecchi, 1-37: sotto le cupole di fogliame, i tram battevano le
le cupole di fogliame, i tram battevano le campanelle, correndo a versare alle cancellate
talvolta su dall'erba molle disfavillante al mattino le allodole si partivano subitamente cantando con un'
minima stilla, ogni sgoratura, con le paglie gialle dei suoi raggi. la cupola
la cupola canicolare viene compattamente saldandosi sopra le teste, come una caldaia di lucido
cappotto che da tanti anni gli foderava le spalle, e come la mezza tuba
tuba, che portava in capo, avesse le tese unte e la cupola affloscita.
girolamo leopardi, 1-80: in vestirle [le mogli] spendono un tesoro; /
calotta circolare, girevole, per coprire le postazioni di artiglieria di un'opera di
3-202: tali, dunque, erano le villeggiature e da tutte, più o meno
. e. cecchi, 6-303: le compagnie, dal principio del secolo, fecero
di alcune specie si usano per ornamento le forme giovanili che hanno le foglie aghiformi
per ornamento le forme giovanili che hanno le foglie aghiformi, a differenza delle piante
, a differenza delle piante adulte che le hanno per lo più squamiformi.
calice. d'annunzio, iv-2-962: le piccole ghiande lucide sgusciate fuori delle lor
. gruppo di piante angiosperme dicotiledoni comprendente le due famiglie fagacee e betulacee: in
punge. foscolo, viii-151: paragonando le storie delle loro nazioni alle nostre, conoscerebbero
nostre, conoscerebbero [gli stranieri] le nostre di sì meschina curiosità in se
ordine dell'europa, da non meritare le cure de'loro scrittori. leopardi, 2-45
della man daranno i i sensi e le virtudi eterno vanto, / oprate e mostre
iii-23-16: la controriforma prese quel che le bisognava e le conveniva, dappertutto:
controriforma prese quel che le bisognava e le conveniva, dappertutto: dall'umanesimo,
minuta, di cui ci fanno fede eloquentemente le carte autografe. manzini, 7-76:
. — cure colturali: tutte le operazioni che vengono compiute sulle piante coltivate
qualsiasi cura, e non vi crescono che le piante dei terreni pietrosi e della sabbia
la cura di voi, sopra tutte le cose attenda sollecitamente alla salute dell'anime
alla salute dell'anime vostre, per le quali avrà a rendere ragione
e, come aveva determinato, ordinate le cose sue, e la cura di quella
, 74: la cura della suocera le pesava troppo, e per non sacrificare
ciò tutto l'anno una donna di servizio le parve un doppio sparagno quello di riprender
e la mortalità fu grande. anna prestò le sue cure agli infermi poveri. montale
che fosse sera avanzata, giacché sapevo che le padrone mie e di belbo mi attendevano
per farmi discorrere, per farsi pagare le cure che avevano di me e la
prima cura, / poi che con le sue man fe'la primiera. stigliani,
di poi si cerchi e sforzisi con tucte le mani, co'piedi, con tucti
maggior cura, vuol mettersi nell'avere infallibile le spe- rienze... per non
panni / tutte con lunga cura eran le pieghe / divisate, acconciate. manzoni
7-210: se lo portò in giro per le cinque stanzette del quartierino arredate con cura
assiduo e veementissimo, quando esso spacciate le cure dalle quali importunamente era molestato avea
e massime alla cucina, a ciò che le vivande sieno ben cotte e stagionate per
mi credeva / che altra età e le diverse cure / mi facessin cangiar disio
poi da un'altra cura, / de le fortezze e di tutto il dominio /
: fu data questa cura di scrivere le storie dell'india dal principio a uno de'