dal flagello della ruggine dei cereali; le venivano sacrificate una pecora e una cagna
'mettere in ordine la sua robina. le sue robine. custodire quelle po'di
; non si appartavano più per cucirsi le robine eleganti. 2. cibo o
vigore vegetativo e la resistenza afla siccità le permette di adattarsi a diversi tipi di
il suo lavoro colf'accennare quali siano le qualità degli alberi che vegetino meglio ne'
cagna, 3-176: 1 gelsi e le robinie protendevano nell'aria soleggiata 1 fragili
personaggio protagonista del romanzo la vita e le strane, sorprendenti avventure di robinson crusoe
. gramsci, 1-254: le robinsonate filosofiche possono essere altrettanto utili praticamente
robinsonade 'genere letterario di avventura che ripropone le vicende o 1 temi del romanzo robinson crusoe
e riesce a sfruttare in modo redditizio le ricchezze naturali (o che deriva da
i tanti mila ettolitri di vino, le tante mila tonnellate di farina, ogni anno
come combusti- bile, soprattutto per alimentare le stufe. panzmi [1905],
o livida. lomazzi, 465: le pedocchiose fanti uniche e sole, /
ciò che si peschi, / per le mal giunte in italia robbiuole. =
? l'orrore di una mattinata per le luride straducole intorno a saint-séverin e a
: quando marino moretti raccolse nel '9io le sue poesie scritte col lapis, scordò
del bene, 1-66: molte sono le qualità di tritico note, ma tra queste
2-i-85: il grano duro, e le sue varietà seminatevi [nelle campagne fiorentine
vanno ben vestidi con veste increspate su le spale: si chiama ruboni, longi a
secondo l'usanza di quel tempo drieto le spalle gli pendeva. aretino, vi-303:
sotto il mento, gli spifferava tutte le birbonate che aveva fatto. d'annunzio,
completar la figura con un robone nero che le scendeva fino ai piedi.
anonimo, xcii-i-33: quando le nostre membre sono strache,..
membre sono strache,... le debiano roborare e fortificare, defendendosi overo
proibire la loro generazione, col correggere le viscere generanti, roborare il medesimo polmone
altra, ottenere il principato. tra le quali molte, mostrarono essere il sole,
perché, poner dottrine opposite e roborarle con le ragioni. siri, x-33: si
che serviva d'argomento a'nobiliper roborare le loro rimostranze al viceré. idem,
lume di fede in suo intelletto / e le scritture sacre va cercando, / vede
morte de'presenti possessori, debbiano sequestrarsi le vendite delle chiese e benefici che verranno
che la dita parte sia revocata e le altre parte restino nel vigor e robor suo
e sterope / altri monocoli / or con le fervide / braccia roboree, / irsute
'ordini'dalla voce umana (anche se le parole comprese sono solo una decina)
sapevano quasi essiccarsi sopra la pietra che le aveva generate, per resistere all'invernata
numero ovvero anco / in meno tengon le foglie ridotte / a tondo, in
a tondo, in quella guisa che le tiene / il fior giulivo della rosa,
nel suo 'comte de gabalis ou entretien sur le sciences secrètes'(1670) si prendeva
., yìntr. (1-iv-236): le latora delle quali vie tutte di rosa'
alcun rosai, / a'quai rivolsi le mia vaghe ciglie, / per quel che
, ecco che veder mi si fanno le robinconde e rosate due guancie e con esse
e rosate due guancie e con esse insieme le intatte due rose. gaiucci [g
ed i petali delle rose erano rubini e le foglie de'rosai smeraldi. pascoli,
fiori molto belli... listano le case sulla strada, rosai rampicanti e
spioventi, fiori alti a spiga, come le digitali, le bocche di leone e
alti a spiga, come le digitali, le bocche di leone e le code di
digitali, le bocche di leone e le code di rondine. -in similitudini
, gli stocchi, i funebri rosai e le figure di sfarzo mortuario d'un cossa
, una bella ragazza... con le fossette nelle gote, con un rosaio
tutto il fiore della giovinezza e mettevo le mani inesperte in tutti i rosai della
snello [il verso] / ci fiorisce le soste di rosai / e di menzogne
delle rose quando cominciano a spuntar fuori le gemme lunghe quattro dita e si mettono
lunghe quattro dita e si mettono come le propagini, e, passato un anno,
un anno, si trapiantano, tagliandogli le cime. d'annunzio, i-524:
, 9-321: a pesto, celebrata per le sue rose da virgilio e da ovidio
tuo ragliar, com'un veleno / le rime de'poeti più facondi, / asinaccio
ennesima volta. corazzini, 3-76: le mie lagrime avrebbero l'aria / di
soderini, ii-332: l'aceto eccellente fanno le selvatiche [rose], così quelle
], così quelle dei rosaietti piccoli come le grandi. -acer. rosaióne (
di piante dicotili archiclamidee comprendente, fra le altre, le famiglie rosacee e leguminose
archiclamidee comprendente, fra le altre, le famiglie rosacee e leguminose. =
grande abuso, ma il buon gusto le ha sbandite, ed oggi se ne soffrono
ne soffrono due tutto al più. le stesse rosalie, in numero di tre,
, parola che alludeva alle tre riverenze le quali ne'tempi passati erano di rigore.
nei mattini silenti /... / le pigre ore / facevano della mano /
che i rosarianti fanno grande strepito per le spese fatte. p. e.
gherardi, cxiv-20-485: va il rosariante smugnendo le borse a questo popolo semplicione. c
non ha nulla a che vedere con le sette sataniche o coi gruppi esoterici, ma
moschicella per recitare il rosario e intonare le loro canzoni. 2. che
: trassero non meno gli uomini che le donne a rosariarsi. = denom
di coreg- giati, cordonati, e le derivazioni de'rosariati ed abitinati, poiché
) è attribuita a san domenico (ma le prime attestazioni risalgono al sec. xii
citolini, 304: trovarete... le letame, la corona, il rosario
con alcuni del medesimo mestiero di ragunarsi le domeniche e feste, quando in casa
dei morti / ed il rosario con le litanie. manzoni, pr. sp.
da tutti il rosario dei morti, affinché le anime godessero anche in quell'occasione un
ha detto che questa volta ha accomodate le uova nel cesto. 2.
legno o di altra sostanza) con le quali si tiene il conto delle '
coloro che han rosario o corona fra le mani, ipocrisie tutte, e nient'
, 65: tieni il rosario tra le mani pie. / non muove i
tremito leggiero? / ma non scorrono più le ave- marie, / e tu contemplerai
mistero. de roberto, 3-106: le comari, col rosario al braccio e gli
in chiesa, per fare accendere dal sagrestano le lampade votive. bernari, 3-343:
(e sono comunemente fatti scorrere fra le dita come passatempo); ecc.
: dietro venivano tre mila bonzi con le stole di broccato et i prelati di tutte
stole di broccato et i prelati di tutte le loro false religioni, con vestimenti di
tardo svolgendo / il suo rosario fra le dita. stampa periodica milanese, i-94
aiutavano a assar i'ore scorrendo fra le dita un rosario d'ambra finta.
frastuono di automobili era nell'aria: le pnme macchine dovevano essere già giunte sul
, ascoltando malinconiosamente la nostra fame, le nostre memorie. -lunga serie di
rosario di vedove. davanti alla corte le donne degli uccisi. 10.
tifoidea. marchesa colombi, 101: le prego, signore mie, non infilzino
, sarà proprio un viale armato da le bande o d'arbori frondosi o di
sostanti aretino, 20-58: le calze toglievano di biasimo la palandrana;
perfetto. cantini, 1-28-26: tutte le sorte di rasi che saranno tinti in
2-82: sulla soglia del camposanto fioriscono le rosaspine. = comp. da
da cristo asaminata, / piovando da le nuvole dal cel fresca roxata, /
. calogrosso, 52: prende dal ciel le candide rosate / e dolcemente lauda il
rosata salsa. giraldi cinzio, 6-36: le lagrimette... da gli occhi
lagrimette... da gli occhi / le cadean su le guancie delicate, /
. da gli occhi / le cadean su le guancie delicate, / che stille rassembravan
. a. briganti, 55: le prime sorte [di manna] la riserbano
anima liscia; la forma ovoidale e le dimensioni sono valutate su un bersaglio di
quella del rosso chermisico, eccetto però che le gradazioni della prima ne diventano o più
: una medesima materia è certamente de le conche a la scartata et a la rosata
non prima che ora per il procaccio le ho mandata la cimatura sopradetta di due sorte
gusto e aroma delicati, prodotto con le uve rosse fermentate per un breve periodo
dorato / e de'monti indorando ornai le cime, / il carro di lucifero rosato
il carro di lucifero rosato / da le nubi vermiglie il giorno esprime. bruni,
'l gran maggio! landolfi, 14-158: le strade sono deserte, e terse se
deserte, e terse se anche sudice, le chiazze d'olio sull'asfalto riflettono i
essere stato detto da omero che ella ha le dita rosate. t. valperga di
rosata lampa. cassola, 5-31: vicino le felci e i mirti erano nell'ombra
i-247: la luce rosata del paralume le colorava falsamente la carnagione opulenta del petto
del petto, il collo rotondo, le guance paffute e punteggiate di nei.
. ripetevano all'infinito i divani e le poltrone materassate di rasi bianchi, le
le poltrone materassate di rasi bianchi, le consolle barocche tutte riccioli dorati.
tinto in viso di color rosato, / le donne ringraziò de l'atto umano.
salvini, 13-26: ipponoe, / per le braccia rosate insigne ninfa. g.
/... quella che porta le chiome lisce sul volto rosato. soldati,
sul volto rosato. soldati, 2-447: le tre donne bianche, rosate, bionde
bionde, coi loro gioielli scintillanti e le loro spalle nude, fasciati i corpi da
branco di pecore mi guardò passare: le mansuete bestie nere e bianche stavano con la
anche roboamo se lo domandò dentro tutte le cavità del testone, dentro i padiglioni
). tasso, 8-5-1533: son le gambe [della fenice] squam- mose
rosate. d'annunzio, 1-370: le unghie son rosate e il pollice è lungo
molto intenso; rosso, vermiglio (le labbra). petrarca, iii-2-42:
crine / cu beronice, assunto fra le stelle, / riconsolarsi, e porre
sole, e con la spongia, che le donne fanno con sapone e eume di
l'aria un po'decadente e una edizione le mon- nier a pena rosata, fiutano
quelle a cuore. via, diamogli almeno le biancane, le rosate. ungaretti,
via, diamogli almeno le biancane, le rosate. ungaretti, i-85: mi sento
non v'occuparò in narrare precisa- mente le qualità di questa vigna o giardino, chiamato
vigna o giardino, chiamato rosato per le bellissime spalliere d'ogni sorte di rose ch'
fa sbocciare i fiori, in partic. le rose (il mese di aprile)
, 2-456: dimenticò gli assalti e le tenzoni / tra lo stuol battezzato e il
ii-250]: dopo la guerra, fra le tante rovine, rovina anche la letteratura
gioventù, come ne la primavera si donano le rose, così voi al vostro dolcissimo
739: 'rosato': nome dato a tutte le preparazioni farmaceutiche, nelle quali entrano rose
rosato eccellente, assai più che non le roselline bianche da dommasco. sassetti, 99
trenta cannelle a oro e argento, le quali sempre rendeano acqua rosata per lavare
postolo al naso della giovane e bagnatele le tempie, mostrò ella che i spiriti
tempie, mostrò ella che i spiriti le fussero ritornati. tommaseo, 2-i-134: questa
sole dell'oro con poca luce alluminando le sommità de'monti. aretino, v-1-350
la natura ha sparto tutto il rosato de le gote de l'aurora. dolce,
ha intenso colore rosa o vermiglio (le labbra). aretino, 20-300:
fronte grande, che labbra di rosato, le diceva io. 2.
più polito; ultra questo, misticar le cose terrene e quii che e de grana
chiaro. 4. locuz. farsi le guance del rosato: arrossire studiatamente,
possibile che in cotal atto tu ti facessi le guancie del rosato che io dico,
pegolotti, i-320: il violato, per le rivuole che li dànno colore, non
di drappo d'oro; indi calzogli / le calze rosato. agostino giustiniani, 168
, 168: i cittadini che portavano le aste erano vestiti di porpora o sia di
secchi, 3-102: odi: come vederai le mie maniche di rosato su la fenestra
la quale nelle tonnare si tengono distese le reti. = adattamento del sicil.
i-ii- 132: c'era, fra le altre cose, un agnello e un porchetto
estraggo via via il salmone affumicato, le uova alla russa, il rosbiff, l'
, l'insalata, il formaggio, le fragole e la panna. = adattamento
roscido, traendo per lo cielo co'le penne dei loro mille vari colori dal sole
). caviceo, 1-53: finite le terse, grave e succose parole,
3-95: nestori al campo e rosei a le scene / non invidia la fama a'
/ che vien come il vaiolo o le roselle. 2. region. frutto
, non vagliano nulla e sono come le roselline da damasco che, se non sono
aceto rosato eccellente assai più che non le roselline bianche da dommasco. bresciani,
imbiancavano i cancelli d'un giardino, le fece mancare il cuore. pirandello, 7-1341
, dai cuscini di velluto che rivestono le rocce, dal proliferare delle roselline selvagge
3-209: il petto un po'stretto con le due roselline del seno un po'troppo
rosellito; ma non sempre è. le carni possono essere rosolate senza prendere la crosta
il colore, simile quasi all'arrostitura che le fa dire da ultimo rosellite.
v.]: 'rosellitura': il rosellire le vivande... per la rosellitura
d'oro, che misurasse la cittade e le porte e li muri.
. d annunzio, i-12: sol le fanciulle ardite / fuor de'coperti usciano
damasco. sbarbaro, 1-26: negli orti le casette screpolate rosee trasaliscono al passaggio del
269: del canapaio in fiore ardon le chiome / lente e solenni, poiché
/ or dal cielo il tramonto e sì le accese. d annunzio, iii-1-38:
antico crepuscolo ha tinto la piazza e le sue mura. e dura sotto il cielo
; tinse a oro e di rosa le nevi delle montagne. -in relazione
comincia a tingersi d'un roseo-cilestro che le nebbie dell'autunno tentano invano offuscare.
poeti, la faccia, il collo, le poppe e le dita chiamano rosei,
faccia, il collo, le poppe e le dita chiamano rosei, cioè candidi distendendosi
eu- nica, / insigne ninfa per le rosee braccia. parini, 460: filli
era incinta, quando mi strinsi fra le braccia il fantolino più robusto e più roseo
che m'avessi mai veduto e sentii commoversi le mie viscere di padre. betteioni,
già la conosceva, e vedendola agitava le piccole braccia e le sorrideva con gli
e vedendola agitava le piccole braccia e le sorrideva con gli occhi lucenti e con
sp., 9 (150): le labbra, quantunque appena tinte d'un
monti, uccellando nelle valli o pescando le trote rosee nel lago d'idro o
rosei vermiciattoli che cercavano di scappare per le loro gallerie, traforate nel molle terriccio
di buono umore che volli passar sotto le finestre della mia sposa. 4
sbocciato sotto il guardo ardente / de le ionie franciulle, abbandonato / tacea.
). pea, 7-309: allora lui le vide il seno taccolato di roseole come
setti di pesto, quanto sono vaghe le ale del fenicottero. carducci, iii-2-43
impiccato un orologio, che in tutte le sue ore è sempre in lite con quello
tagliava dal roseto i rami secchi e le foglie marce. = voce dotta,
selvatiche un uccello si destò, sbattendo le ali. comisso, 1-90: si
retorico. aretino, 20-91: io le arei assimigliate [le stelle] a un
, 20-91: io le arei assimigliate [le stelle] a un campo che pigli
un tempo la moltitudine sparsa in tutte le case (ma non saria forse piaciuta:
e sanza erbette non sono tenute buone le minestre di oggi (fi).
, 552: persino in francia, dove le rosette della legion d'onore sono di
cedrati del peso di denari 60 e le signore principesse sue figliole mi donarono una rosetta
pulci, 15-106: egli avea tutte le fattezze pronte / di buon cavai.
una rosetta in fronte, / lunghe le navi, e 'l labbro arriccia spesso.
all'improvviso / accese in mezzo de le guance smorte. pascoli, 279: maria
. cennini, 3-16: puoi fare le tue tinte o in rossetta o in
sangiovanni stemperato con acqua e vanno cercando le sommità e rilievi del detto volto bene per
da centro e dal quale si dipartono le decorazioni.
del fusto. santi, i-112: le foglie son spatuliformi, radicali, disposte
r. carli, 2-xiii-267: vediamo ora le proporzioni del rame; cioè prima la
detto in rosetta, di cui tutte le zecche si servono per far moneta. arti
calastrello che trapassi gli assoni; abbia le sue rosette e dadi e chiavetta per tenere
agostino giustiniani, 15: si batteno le spalle con cordicelle e con rozette di
21. strumento usato per granare le superfici metalliche. cennini, 3-144
. disus. tronchese usato per tagliare le unghie ai cavalli. crescenzi volgar.
archibusi che spararono gli spagnuoli spaventati voltaron le spalle per que'boschi e si missero
o di altre acque, o a pescarvi le cose perdute o i crostacei.
, ma fecero presto a imboscarsi; le persi d'occhio, né ci fu più
a farle rialzare. mi sarei mangiate le mani, dal rosicaménto che sentivo dentro
due denti incisivi, co'quali taglia le sostanze di cui si nutrisce. tommaseo [
, il castoro, i ghiri, le marmotte, le lepri. bacchetti, 14-m
, i ghiri, le marmotte, le lepri. bacchetti, 14-m: scoppiò un
era dato a fìngere, carponi, le mosse di un piccolo rosicante timido, che
, che fiuti l'aria e rizzi le orecchie. -di, da rosicante
scavando gallerie ah'intemo (i tarli, le tarme) o facendoli marcire (l'
sì per l'antiquitate sì per fere le quale avevano rosicato e fatta drento avitazione
perché così fortifiche ranno più le mascelle, ingagliardendo i denti. parini,
essere gettati capovolti nel canale o rosicare le pergamene. giuliani, ii-426: questa
lepre per i lunghi solchi, levando le cornacchie crocidanti. mi buttavo a pancia a
denti e lo riguardò in faccia con le labbra storte per la rabbia.
midollo. -dissipare a poco a poco le proprie sostanze. arpino, 9-1 io
bacchetti, i-263: il governo rosica le paghe, leva i premi, lesina
cui più tremo, / sì dentro a le midol me rosicava / che per rimedio
mette tutti i sette sentimenti e tutte le malizie, suda, gela e cri-
poi ricontrolla e poco da fare tutte le quote sono imballate, allora, caro lei
tratto son obbligati a mutare o rifare le batterie. perché il soccorso è remoto
come rosicarsi la coda. -rosicarsi le mani: per la rabbia o il pentimento
lui corier parlò, divevano che si rosegavano le man che ditta armata non andò di
il contratto sarà firmato, si rosicheranno le mani. 10. prov.
ottenere é non chiedere. come tutte le altre sentenze umane, anche questa è
veduto certi sudici e sporchi vermi sopra le foglie verdi dei gigli bianchi: questi
; e adopra- tone la carne e le ossa, la pelle si acconcia per guanti
intorno intorno. 2. mordere le unghie o le mani o un oggetto per
2. mordere le unghie o le mani o un oggetto per nervosismo.
fianco della sua adorata metà che si rosicchiava le unghie. imbriani, 1-166: così
la mano sinistra, che aveva preso tra le sue, quasi volesse rosecchiarla, davvero
ala di pollo e bagnava a mala pena le labbra in un bicchiere di vino.
è pronto e domattina / presto risalirò fra le mie gabbie. / e sarà questa
io lasciai scioccamente e ignomi- niosamente rosicchiare le sostanze di mio padre e di mia
propri mezzi e, non bastando più le rendite, rosicchi perciò il capitale accumulato
con 1 secoli, indica come prova le abitazioni, e in modo speciale la
carducci, iii-6-256: tristi proverbi andavano per le bocche del popolo: de'regi ministri
cui dispone (in espressioni quali rosicchiare le costole, le ossa a qualcuno)
(in espressioni quali rosicchiare le costole, le ossa a qualcuno). faldella
lasciavi mangiare e ti fai ancora rosicchiare le costole da loro. deledda, iii-70
mangiato tutto, ci ha rosicchiato persino le ossa, come un cane affamato.
avevano incominciato a rosicchiare i parchi e le proprietà dei nobili: a costruire i loro
nobili: a costruire i loro villini e le loro casette, abbattendo parchi secolari.
sciupare. tecchi, 11-50: verso le otto facemmo la prima colazione su uno
topi; ma sta'attento che non le batta addosso una luce troppo forte e non
rifletta sul bianco crudele della carta rosicchiando le ombre dei caratteri come in un mezzogiorno
per i canarini soltanto, una per tutte le piccole cose della vita.
questo certificato? » e cupris rosicchiando le parole: « mi serve, sapete
ai licei e ai ginnasi dispersi per tutte le parti d'italia, ora abbandonati e
della vally, e mentre gli altri e le altre rosicchiavano tenaci quella mattina intorno allo
mordicchiato, mangiucchiato (un cibo o anche le unghie, per nervosismo o abitudine)
sp., 28 (485): le usciva di bocca dell'erba mezza rosicchiata
bocca dell'erba mezza rosicchiata, e le labbra facevano ancora quasi un atto di
orlo della strada, dov'erano rimaste le sue noci e una pera mezzo rosicchiata.
mossi mai da cent'anni, con le rilegature forate dai tarli e rosicchiate dai
: marcello scese giù a razzo per le scale tutte rosicchiate e annerite, con
scale tutte rosicchiate e annerite, con le pareti che ci uscivano pezzi di tubature
: non riuscendo a contenere i bisogni e le spese negli angusti confini di uno stipendio
è pur forza per questa notte distendere le mie addolorate e rosicchiate membra, che non
rosicchi di pane, gli ossi e le cicche seminati per terra dagli avventori della
-non fare rosicchi: non lasciare neppure le briciole. a. casotti, 1-3-36
, come fosse il vento che scartocciasse lentamente le foglie. f. m. martini
era uscita fuori a passeggio con tutte le sue compagne, a due a due;
la cantà, e quelle mutoline tutte le dettero chi un rosicchiolo di pane, chi
pure se t'occorse mai d'udir le parole 'malmenìo, rigirìo, rodio, rosicchio
bocca dello stomaco, sentiva un rosico che le toglieva il respiro. 2
] la spaziosa fronte di lui, le guancie rosifere, le labbra colorifere.
fronte di lui, le guancie rosifere, le labbra colorifere. = voce dotta,
usignolo con toni svenevoli e manierati (e le opere che ne derivano).
, / di dolcezza empie il cielo e le campagne / con tante note sì pietose
dee., 5-4 (1-iv-474): le quali cose udendo messer lizio dalla sua
/ sfogar s'udiva, or tra le frondi ascoso / non s'ode più formar
tener sempre desto il rosignuolo e tuttavia le mani su le sponde del cesso.
desto il rosignuolo e tuttavia le mani su le sponde del cesso. pasquinate romane,
a piè d'un verde alloro / fra le tenere fronde /... canta
vecchia, da un lato ci sono le rosine quasi sfiorite, umili, senza odore
della corrente elettrica, nel quale si introducono le spine delle lampade adibite all'illuminazione della
non fortune, ma accoglieva nell'animo le più care domestiche virtù e quell'amore
cogli sgraziati, per giovarli... le arti e le manifatture coltivate dalle rosine
giovarli... le arti e le manifatture coltivate dalle rosine sono varie quanto è
rappo d'oro; indi calzogli / le calze di rosato e poi le
calzogli / le calze di rosato e poi le scarpe / di velluto rosin gli
specie del genere rosmarinus è coltivato per le proprietà aromatizzanti delle foglie e medicamentose,
: tesseva pergolati il rosmarino / con le sue foglie e fior amici al core.
il cui frutto si chiama cachrys. le frondi di questa son simili al finocchio,
... l'erba communemente di tutte le spezie trita e impiastrata ristagna le emorroidi
tutte le spezie trita e impiastrata ristagna le emorroidi, mitiga l'innammagioni del sedere
, mitiga l'innammagioni del sedere e le sue posteme, matura le scrofole e le
del sedere e le sue posteme, matura le scrofole e le posteme che malagevolmente si
le sue posteme, matura le scrofole e le posteme che malagevolmente si maturano. le
le posteme che malagevolmente si maturano. le radici secche incorporate con mele mondificano l'
e parimente l'orina, risolvono impiastrate le posteme vecchie. il succo della radice e
. il seme bevuto vale a tutte le predette cose: giova al mal caduco
e aceto, conferisce alle podagre: spegne le vitiligini incorporato con fortissimo aceto. soderini
i-879: non ci rincresca di strisciar con le dita un rametto odoroso di rosmarino,
il loro aroma e in erboristeria per le loro proprietà medicamentose. f f
di rosmarino. bacchetti, 2-v-570: le tagliatelle al burro e formaggio furon dette le
le tagliatelle al burro e formaggio furon dette le migliori del mondo, mentre i polli
tale arbusto; trova uso, per le proprietà stomachiche, stimolanti e antispasmodiche,
ed etico-politiche di antonio rosmini serbati, le quali ripropongono, in contrasto con gli
e una viva e inquieta sensibilità per le esigenze di riforma interiore e di purificazione
. lucini, 13-62: per conoscere le opposizioni della patristica mascherata da ro- sminianesimo
pro prio, che riguarda le opere e le concezioni di antonio rosmini
prio, che riguarda le opere e le concezioni di antonio rosmini serbati (1797-1855
finì monaco rosminiano solo inteso a pubblicare le opere postume del maestro. faldella,
. ammirazione incondizionata per la persona e le dottrine di antonio rosmini serbati.
questa vostra 'rosminolatrìa', avrei meglio pesate le mie parole d'encomio.
diceva che 'l formaggio era tutto roso da le tarme e guasto. 'giuseppe di
, 7-89: sogliono esser care le statue e le medaglie antiche, le quali
sogliono esser care le statue e le medaglie antiche, le quali, lungamente
care le statue e le medaglie antiche, le quali, lungamente state tra mine
i palazzi chiusi, i portici, le torri cadenti, i portali frantumati, con
frantumati, con i vecchi stemmi e le vecchie cariatidi, rosi dal tempo. p
, 1-210: il suol pungea / per le reliquie di conchiglie infrante, / per
iii-5-74: rose dal tempo cadono a brani le bandiere delle vittorie dalle antenne ai san
grave malattia. chiari, i-13: le labra ho pallide, gli occhi assai piccioli
pallide, gli occhi assai piccioli, le guance smunte, il naso malfatto, la
i trao. bacchelli, 1-i-188: le giovani mani, gentili, già tanto ròse
da tali e cosiffatte piaghe, per le quali è più facile desiderare che indicare
, 7-99: io per me voglio innanzi le mie e scontento, e non que'
. luzi, 2-27: si copre con le mani il viso / tirato, roso
, rischiarato dalla fiamma, e bianche le sogliole all'imboccatura, si spazza il
per pareggiare e ripulire dalle parti guaste le unghie delle bestie da soma; incastro
2-338: a venere un rosolaccio turava le vergogne. soderini, ii-257: veggonsi i
, detti dai contadini rosolacci, per le campagne, di fior rosso et in tanta
alla chiesa, pare che aspettino sempre le limpide domeniche di maggio. pascoli,
soli. d * annunzio, iv-2-6: le orchidee gialle turchine vermiglie, i rosolacci
siila;... cerca tra le mine di quelli [templi] o tra
mine di quelli [templi] o tra le mura mio roso da ignota lima / ogni
« dove andate, torà? », le disse; e mezzo rose, fora
rosolaccio, / distillando / sodisfatto fra le labbra /... / la dolce
, grazioso arboscello che abbonda ne'lidi tra le macchie ed è notevole pe'suoi numerosi
. redi, 16-iii- 102: le torte di latte son cotte e rosolate ne'
arici, iii-327: sotto agli spiedi ardon le fiamme, / dell'ostie uccise rosolando
padre e rosola nel vespro / mite le carni sapienti, assiso / sul vecchio tronco
bollir la pentola, rósola i pesceduovi e le torte. crusca iv impress. [
]: la qual tegghia infocata rosola le vivande. 4. per estens
distesa prona sulla sabbia e si rosolava le spalle. 6. figur.
., invece di 'picchiare, dar le busse a uno': 'pettinarlo, rosolarlo,
piacere n'ha l'orecchio in sentirle [le carni] gemere, pigolare, struggere
sfrigolando e trasudando. bartolini, 5-315: le cipolle incominciarono a rosolarsi, a saltare
la pasta della composizione, ne farete le vostre rrittellette, mettendole con prestezza nello
si rigirava piano e alzava la testa e le braccia per farsi asciugare da tutte le
le braccia per farsi asciugare da tutte le parti. ruggero in piedi aspettava reg
piedi aspettava reg gendo con le due mani il camice azzurro; quana'ella
, vivida come un fiore campestre; le figure ben rosolate di innocenzo da imola
valentino, non avresti più rivali. le ragazze di bra saran già tutte rosolate
di grassi, in modo da rendere le vivande uniformemente croccanti e di colore ambrato
esser quella che da ogni parte sparge le molte e grandissime maninconie, e quasi solo
male della rosolìa. piccolomini, 52: le infirmità del corpo, che han da
zone paludose dell'italia centrale e meridionale; le foglie sono disposte a rosetta e presentano
il sugo si dice buono per togliere le verruche. tommaseo [s. v.
contiene molte specie tutte erbacee e notevoli per le foglie orlate di peli glandulosi.
del sole', per la credenza che le foglie serbassero la rugiada.
avere ed anche un poco di rosolio faranno le veci dei medicamenti cardiaci. maironi da
sconcertante inferiorità umana di questi burattini: le scarpe di copale, la gomma dei
rosolato. guerrazzi, 1-729: cibano le carni appena rosolite. rósolo1 (
da maiano] mise gli archi sopra le colonne et a canto al tetto girò intorno
. d'annunzio, iv-2-881: sopra lei le macchie pluviali scurivano i lacunari azzurri del
, viii-96: per fettucce hanno su [le scarpe] certi rosoni o vogliam dire
cani dell'universo. betteioni, iv-383: le camicie erano leggiadramente ricamate in oro,
ricamate in oro, argento e seta; le calze cremisi tessute d'oro, i
rosoni d'oro. franzoj, 30: le perle che vedete incastonate sui rosoni degli
d'annunzio, iv-2-1340: sfatte sono le rose, sfatti sono i gigli.
pur nome volgare, da usarsi con le debite cautele, di altre specie di
i peponi, i melloni, e le molte spezie loro, come nostrani e turchi
ed è quindi utile all'agricoltura; durante le notti del periodo riproduttivo i maschi lanciano
caratterizzato da un dimorfismo sessuale per cui le femmine presentano macchie striate sul dorso,
ugualmente tremendi, con i suoi lupi, le sco- lopandre, i rospi cornuti e
ma se quel rospo di briche non le manda denaro, come mai potrà ella
col rospo del nostro dolore / e le valigie gonfie, / per vasti e vasti
pesci batracoidi { thalassophryné) presenti lungo le coste atlantiche dell'america centrale e meridionale
persona accucciata che si puntelli a terra con le due braccia; una torre di ventotto
mi'rospo, tre giorni avanti di tirar le cuoia, devo pur principiare a buttarlo
incantandolo. goldoni, ii-200: le donne incanta? no xe vero gnente.
g. brancati, 9-34: soleanose [le perle] in lo nostro mar trovare
de la tracia rossaccie e piccole in le conche quale chiamano 'mie'. roseo, iii-156
1-185: l'ottobre è mese rossàccio: le pampine delle viti, le foglie degli
rossàccio: le pampine delle viti, le foglie degli alberi, non è vero che
vero che sono dorate: quello che le morde sul verde è ruggine.
di quel rossàccio che usavano allora esclusivamente le francesi, cosa ch'io non avea
nia. pavese, 10-133: rossastre / le finestre s'accendono. s.
arà s'accende una luce / tra le imposte accostate nella casa la faccia
poesia v'è, e grande! le sue emozioni sono profonde! e provai
fontane di villa borghese, dove galleggiano le rossastre e giallastre greggi delle foglie cadute
i-727: non aveva guanti e si vedevano le sue mani nude, un tempo rossastre
in tutto ad un gran rogo, le fiamme rossastre e fumose si disegnavano sempre
imbruniva. carducci, iii-3-238: tra le rossastre nubi / stormi d'uccelli neri,
alto un riverbero rossastro, che accendeva le facce ansiose dei vicini raccolti dinanzi al
latte d'opale: / e intaglia le case ed accende / i lecci nel nero
3-12: sul tavolino del giuoco grosso le candele finivano di consumarsi, con una
una fiamma lunga, rossastra, illuminante le facce gialle o infocate. d'annunzio,
nuvole rossastre come se la passione degli uomini le per- cotesse del suo riverbero sanguigno.
mandando lungo il cielo su i campanili su le torri su'bei cornicioni di terra cotta
rossaverga va per tutta la provincia secondo le occorrenze e commissioni di corte con amplissima
pelle. pirandello, 7-619: le pareva ch'egli fosse come arso,
7- 1106: in quegli occhi entro le borse enfiate acquose delle àlpebre, la
pure sono, non senza alcun rosseggiamento, le gambe e i piedi con tutta la
baloardi, fu la prima che ne vedesse le fiamme ondeggianti nelle bandiere disciolte. parevano
rossicanti e di nari proporzionevoli, e le loro labbra sieno quasi nere o rosseggìanti
che risplendevano di quel color biondo che hanno le noc- ciuole mature, se gli distendevano
gli distendevano [a gesù] fin sotto le orecchie, e dalle orecchie in giù
alcune conchiglie nere alle volte ho ritrovato le perle: ma tanto oscure e rosseg-
, sui tralci ancor tesi, brillavan le foglie rosseggiane a varie tinte. faldella
. d'annunzio, i-61: tra le marmoree pile brillavano / rosseggiane le fiaccole.
: tra le marmoree pile brillavano / rosseggiane le fiaccole. barilli, 8-90: quell'
pelle). firenzuola, 581: le viole, che molti dall'odore chiaman
che molti dall'odore chiaman gherofani, le rose e altri simili fiori più grandi e
iii-50: la lor guardatura è vivacissima, le tinte delle carni ben rosseggianti, le
le tinte delle carni ben rosseggianti, le mezze tinte lividette alcuna volta, né
fece solo / a mille cavalier volger le piante / e quante ancor rendette il
di bacche, i campi lavorati, le acque dei fossi. -come epiteto
di falò. bacchetti, 13-742: le greggi coi pastori erano già da tempo
una luce rosseggiante, che svanisce durante le piogge e non è percettibile nei giorni
, come la rosseggiante aurora mostrerà domattina le sue vermiglie guance, ci partiremo sopra
mille rossi amorin: più saporite / le frutte son che son più colorite.
/ con destra rosseggiante / giove percosse le sacrate mura / e colmò roma e le
le sacrate mura / e colmò roma e le atterrite genti / d'alti spaventi.
di color di rose,... le chiome d'un biondo rosseggiante, le
le chiome d'un biondo rosseggiante, le labra come coralli, gli occhi vivacissimi.
particolare). leonardo, 2-202: le figure che sono fra te e 'l foco
lei [a venere] in sua guardia le rose, percioché rosseggiano e pungono,
alle nevi, ai diacci. hanno le foglie che rosseggiano, dàn più nel
pascoli, 92: di saluti sonano le gronde / e il chiuso, dove
sia radice di un arbuscello che fa le foglie nel colore e nella figura similissime
quando di rosa il grato olezzo / le nari inebbria, non ci par più vivo
s'ode una cantilena di marinai. le vele latine rosseggiano sul mare. soffici
sul mare. soffici, v-2-323: le salciaie rosseggiano tomo tomo agli acquitrini.
un vinello limpido, trasparente, che mordeva le labra a guardarlo. -avere
due pozze / di sangue, e le mani entro ancóra vive / sonvi,
poi cavato resta asperso d'argento vivo: le rupi, on- d'egli si cava
discosto da gorizia circa miglia quaranta, sono le cave di argento vivo, la cui
bertola, 2-234: verso queste parti le montagne si mostrano tratto tratto ignfide in
, il percorso di un ferito, le acque di un fiume in seguito a
per una selva / del mentitor facea le membra e'bronchi / rosseggiar si vedean
120: colà di cipro in su le piagge erbose / a ciprigna ferì già
, che rosseggiar si vede / de le porpore elette e sanguinose. marini, ii-18
lxi-206: rosseggian ne l'oscura notte / le sanguigne comete. mascardi, 2-350:
vi-1051: rosseggian riflesse nei vetri / le fiamme del tuo focolare. graf 5-425
, dietro a cui si vedono rosseggiare le fiaccole dei manovali. negri, 1-7
. negri, 1-7: rimbomba de le macchine il fragore, / rosseggian le
le macchine il fragore, / rosseggian le fornaci. comisso, 7-90: la brace
ne irrigidisco. nievo, 8: apriva le sue fauci un antro ache- rontico,
caverna ancor più tetra e spaventosa, dove le tenebre erano rotte dal crepitante rosseggiar dei
dottori, 3-15: cadrà il mel da le quercie e la murice / non darà
greggie ispane; / vedrà spontanee rosseggiar le lane / con attoniti rai pastor felice.
pendere in colore rosso, farai tutte le cose alluminate da quello ancora loro rosseggiare
un frutto); diventare rossastro (le foglie d'autunno). guido delle
li fiuri respendeno ne l'arbor e le rose rossegiavano nel verzeri. ovidio volgar
vaghezza e varietà di colori, percioché le foglie a rosseggiare e gialleggiare si vedono
rosseggiano quelle granella che tengono dentro rinserrate le mela grane, fanno parimente rosseggiar al
, lx-106: se ora ci rosseggiano le rose a ogni mese dell'anno, potremmo
desiderare che del pari a ogni mese le fragole ci rosseggiassero. papi, 4-47
a rosseggiare. giuliani, ii-359: le castagne cominciano a rosseggiare (son alquanto
alvaro, 11-2io: cominciavano a rosseggiare le fragole. -ricoprirsi di frutti rossi.
delle rustiche fatiche; / bel veder le piagge apriche / d'uva sparse rosseggiar
d'indomito furore, / or fra le fiamme sue gelò del pari: / anzi
che 'l veggo, e pur ho le traveggole su gli occhi di due boccaloni di
del giorno, quando, appena sparite le stelle, per lo vicino sole vedevamo lo
in qualche valle lontana dal conversare de le genti. folengo, i-77: meglio
rosseggiare al ripercosso lume / gli uomin, le navi, i tronchi e l'erbe
/ quel [l'uccello] desterà le valli, e per le balze / quella
] desterà le valli, e per le balze / quella [la fiera] l'
or non più il sangue agghiaccia entro le vene / notturno rosseggiar d'artica aurora.
: fa già un po'di freddo, le sere sono corte, fuori nell'orto
bene e lentamente. piovene, 7-532: le bancarelle all'aperto sembrano collegate in un
collegate in un sistema viscerale vivente con le botteghe che si aprono alle loro spalle,
botteghe che si aprono alle loro spalle, le tripperie dove accanto alle trippe rosseggiano gli
). boiardo, 2-4-39: per le chiome la prese il conte orlando,
scomparso, riapparve rosseggiando il cielo e le acque. -sfumare un colore con
maturazione frutti di colore rosso, come le ciliegie. giuliani, ii-360: sapete
. quel ciliegio di cima alla vigna le [ciliegie] incomincia a rosseggiare. ed
soggiunsi: « si, eh? come le rosseggia! » « s'incominciano a
. bibbia volgar., i-428: le pelli de'montoni rosseggiate e giacintine.
tempo in tempo:... le spine, le cipollone e le limone,
tempo:... le spine, le cipollone e le limone, le caravelle
.. le spine, le cipollone e le limone, le caravelle bianche e nere
spine, le cipollone e le limone, le caravelle bianche e nere, le buone
, le caravelle bianche e nere, le buone cristiane, le pere roggie d'ogni
bianche e nere, le buone cristiane, le pere roggie d'ogni fatta, le
le pere roggie d'ogni fatta, le bugiarde, le zuccherine, le limone,
d'ogni fatta, le bugiarde, le zuccherine, le limone, le rosselline.
fatta, le bugiarde, le zuccherine, le limone, le rosselline. lastri,
bugiarde, le zuccherine, le limone, le rosselline. lastri, iv-34: ulivo
co 'l corto. idem, iii-523: le [pere] rosselle e le papali
iii-523: le [pere] rosselle e le papali... son grosse e
m. savonarola, 1-62: le orechie e la extremità dii naso se
e volitanti della famiglia dei chirotteri, le cui specie vivono in africa, in
africa, in asia e nella malesia. le rossette sono frugivore e riescono per conseguenza
liberarsi delle sue devastazioni e per mangiarne le carni. e così si mangiano i suoi
così si mangiano i suoi congeneri, cioè le rossette, che sono i più schifosi
conchiuaeva [il delécluze] di tutte le chiavi pe 'l santuario dantesco il commento rossettiano
a tali... si sono scoperte le petecchie larghe come bezzi e livide;
il quale chiamano alcuni alcibiaco, ha le fiondi lunghe, irsute, alquanto sottili.
in targioni tozzetti, 12-10-87]: le spugne che si cavano appresso a radi-
peli, i capelli di una persona, le penne di un uccello). -anche
la barba; non arai sempre sì colorite le gotuzze né così rossette le labbra.
il cavallo si molleggia a ogni scossa / le sue narici cercan la maremma /.
specchietto che chiude da poppa, come le falche dai lati, nei piccoli bastimenti
, e voi sul greppo liete / stirate le schioccanti ampie lenzuola. beltramelu,
rapidissimamente due giri di danza. le gonne della giovanetta segnarono nell'aria un
questa volta non rispondeva alla provocazione con le schioccanti manate e le inani prese che
alla provocazione con le schioccanti manate e le inani prese che spesso scomponevano la sua
antiche quanto schioccanti, fresche e deliberate le voci del nord. 3.
con verdi richiami / l'ombra e le foglie dai tronchi e dai rami.
caratteristico o produrre un analogo rumore con le labbra (per indicare golosità, gusto
a ghiottoneria, l'anonimo schioccò anzi le labbra, avendoci solo intrigato di più
« già » disse, schioccando amaramente le labbra. pratolini, 10-47: tirava verso
. -dare un bacio premendo con forza le labbra socchiuse e riaprendole rapidamente.
deledda, iii-912: schioccando le dita chiamò il lontano coglienza o
coglienza o no. lo dicevano le schioccate di mano, alla il
tiranno. faceva tutto sottovoce. le cosette più stupide, gli attacchi
, faceva finta di non dirli e schioccava le dita. caproni, i-273:
sputavano / la sigaretta, e schioccando / le schioccatóre, sm. letter. chi maneggia
; / venia parlando col boccone chiocci. le schiocciano tuffandole nell'acqua. in bocca
in quanto agitato, scosso, battutoamicis, le risonavano schiocchi di de xii-465:
intriso ch'ha, rimena / e tra le palme fa schioccar la pasta. di
. di giacomo, i-541: ora tutte le fruste schioccavano; qualche signore dal marciapiedi
ci tiravano, ché si sentivano, le palle che schioccavano contro le schegge di
sentivano, le palle che schioccavano contro le schegge di quei monti. campana, 95
di quei monti. campana, 95: le vele le vele le vele / che
monti. campana, 95: le vele le vele le vele / che schioccano e
, 95: le vele le vele le vele / che schioccano e frustano al vento
quelle mani ancora forti che facevano schioccare le carte nel deporle adagio sul tappeto una
a fare il contadino / facendosi schioccar le dita della mano. bacchelli, i-iii-
, i-iii- 223: faceva schioccare le labbra e le dita, cupido egli
223: faceva schioccare le labbra e le dita, cupido egli stesso ed eccitato
una mano dentro l'altra e facendo schioccare le nocche. la capria, 1-140:
schiocchi echeggiavano con un rumore fresco tra le case. 2. suono prodotto
). lucini, 6-39: sente le seduzioni che li turbano... collo
: prese il bicchierino che don riccardo le porgeva e lo assaporò facendo schioccare voluttuosamente
d'annunzio, iv-2-236: si asciugò le labbra col dorso della mano e fece
, 5-144: pensiero della polizia alzava le spalle, o faceva uno schiocco di
quelli che per accostarsi strisciavano sul pavimento le gambe delle sedie. 3. rumore
chiese da farsi nella settimana santa, quando le campane son legate. fortunato primo.
quando di colpo san martino smotta / le sue braci e le attizza in fondo al
martino smotta / le sue braci e le attizza in fondo al cupo / fornello
divide da te. malaparte, 9-104: le pallottole della mitragliatrice gli sfiorano le tempie
: le pallottole della mitragliatrice gli sfiorano le tempie con uno schiocco secco, simile
5. crepitare, scoppiettare fra le fiamme. cando: non si sentivano
, schiocca schiocchi regolari che le loro racchette facevano, riman
, riman vano allegre alzando le fiamme e il fumo lungo le case:
allegre alzando le fiamme e il fumo lungo le case: era dandosi la palla
dalle sue benedizioni. bacchelli, 3-105: le pareti di legno secco, e di
e di poco spessore, nel fuoco che le clamorosamente con schiocco di nacchere e
rio dove stioccano tacque 245: le pecore del pastor sirizio brucano l'erbetta tene-
meriggiare pallido e assui cotani celestini, le nuvolette della primavera trapelano sorto /
r. sacchetti, 2-180: le lavoranti sprezzavano, si spar = voce
da schioccare. lanterna accesa e con le coperte sulle ginocchia, le schioc
accesa e con le coperte sulle ginocchia, le schioc schiòcco2 { stiòcco)
gigi diè nel ridere, e alzò gli le vele dei bragozzi. occhi e disse
vimini. ne aprono uno, dove vediamo le luride anguille che s'aggrovigliano e fanno
vino. lomazzi, 119: le vesti finsi qual s'usan in valle,
, si farà che il falegname subito schiodi le due aste che sono inchiodate nelli due
martellando, buttando giù i festoni e le ghirlande di carta. -in
gionti a salvamento: e faccia schiodare le case ove seranno dentro. guerrini, 2-74
c'è una radio e io non avessi le tenaglie per schiodare la cassa. arbasino
1-i-150: 'dischiodare'o 'schiodare le artiglierie': cavare il chiodo ficcato. ojetti
, entro il quale è stato piantato. le suore alla questua accettano tutto, anche le
le suore alla questua accettano tutto, anche le sedie rotte, e la tettoia
di terriccio. angiovasari, i-826: le ruote da basso [di un carro allegoletti
: intanto gli operai si passavano a catena le stovirico]... si schiodano
dell'oriuolo di mercato nuovo, che ha le braccia schiodate mia mente ciò che detto
. gionture e attrazzioni di nerbi e sana le ulcere e piaghe. segneri, ii-191
ancor vent'anni, non ischiodò le palpebre più dal terreno. cosa
monti, 6-29: cerca le brache e brache più non vede; /
d. bartoli, 11-12: si spianterebbono le montagne delle soma. loro
. loro più fonde radici: le stelle fisse si schioderebbono dal firmamento:
di difficoltà. quaglino, 3-185: le cicale a skyro / taccion e il popolo
/ muto si schioma. condo le banche interpellate, nel * 92 l'italia
la 7. locuz. -schiodare le mascelle: aprire bocca, selva tutta
bocca, selva tutta, / scote le querce e schioma i faggi e i pini
il pennecchio lavobra non riesca a schiodare le mascelle per chiedere qual rando
disbracciata e scalza / si -schiodare le sedie: alzarsi improvvisamente, fa sull'
in giornali maggiori, tu senta le lodi di qualche film che ti
ha fatto venir la voglia di schiodar le sedie, sai cosa pen
cieli -erano tutti pieni di lumicini rappresentanti le stelle, accommodati in lucemine di rame
. pigafetta, 1-57: portano [le donne] attacate a le orecchie schione
: portano [le donne] attacate a le orecchie schione piccole de oro con fiocchi
, portava due schione de oro a le orechie, li altri molte maniglie de
i schioppi corti più tosto schioppano, le terre picciole più presto si assediano e
capi de aqua. -fratturarsi (le ossa). detto di passione,
. l. giustinian, 1-388: le membre e 'l sangue schiopa da ogni
, benché non accade serrar né astroppar le gionture perché schiopparia il vaso. 5
over per troppo caldo, e per le schioppature de labbri causati dalla febbre.
loro schioppette lunghe e sottili, che non le varrebbe esser immortale. d azeglio,
, i-261: i tizzi schioppettanti / con le molle tormento. 2.
vivace, schioppettante, assistè a tutte le cerimonie in piedi. -vivace,
. lueini, 7-16: amo le ginestre che schioppettano e strepitano, bruciando.
2. emettere uno schiocco con le labbra. de marchi, iii-1-459:
de marchi, iii-1-459: selmo schioppettò con le labbra come se dicesse: « bel
lo schioppetto. bandi, 191: le guerriglie siciliane schioppettavano su'nostri fianchi alla
o punta attenzione alla via che pigliavano le loro palle. = denom.
). dossi, i-16: io le aprii il 'quia'... sopra una
quel libro, che tratta di pizzicar le guance ed altri aggiugne anche di tastar le
le guance ed altri aggiugne anche di tastar le poppe, dalle schioppettate di voi altri
la schioppetterìa distesa per questo in su le mura della terra. documenti visconti-sforza,
messi li schiope- tieri e balestrieri a le poste, li fanti nostri se presentorono
, li fanti nostri se presentorono a le mura animosamente. agostino giustiniani, 233:
giustiniani, 233: i primi erano le compagnie dei tarconi e delle rodelle; seguivano
: io soglio andare assai volte per le campagne circonvicine con uno schioppetto scarico e
cesariano, 1-38: dopoi che sono [le pietre tiburtine] tacte da epso foco
, avendo inteso questo, ordinò che le bombarde e gli schioppi fussero apparecchiati. sanudo
schioppi, e poi entrano l'aste e le frombole, delle quali tengono gran conto
e polvere in l'aere, adeo le caxe tremava et il palazo e stelle
: un mio amico schipetaro, durante le penultime guerre balcaniche, fu condannato alla
terra benché picciola crea il suo mero e le terre minime creano il bailo e le
le terre minime creano il bailo e le schire il serifo. = adattamento
ghiri e schiratti, / e qual fura le poma e qual le
/ e qual fura le poma e qual le
l'armata veneta dal capitanio, per le qual se intendeva, come l'avea
]... da vele quarre sono le lavagnotte, le saet- tie, gli
. da vele quarre sono le lavagnotte, le saet- tie, gli squarciapini, le
le saet- tie, gli squarciapini, le marciliane, e sottili e grosse, gli
schirazzi, brigantini, fuste e di tutte le sorte navi che s'usono in mare
tygometra minuta'): il maschio adulto ha le parti superiori olivastre col mezzo delle piume
tutto schiribilloso. cicognani, 1-68: le servette sfringuellanti... ora marcian
acconsentite / che a modo mio s'accomodin le cose, / senza tanti scalpori e
bernardoni, 1-77: 'schirpa'per 'corredo, le donora della sposa, suppellettile, masserizia
dire sempre cinque ottavi e non mai le cinque parti dell'ottavo. 2
li diesis e li schismi e tute le loro diminuzione. g. b. martini
gli occhi guardando e traete / ha le membra del viso / non deritte ma schiso
o alcuna dell'altre ben concordi sonate, le quali, benché sien molte assolutamente,
discordi schitarramenti che potrebbe fare chi percotesse le corde a caso. = nome
, sviolinata. arpino, 19-83: le 'lettere'sono pronte. mi manca solo
chiudere). aprire, socchiudere lievemente le labbra, la bocca, gli occhi
, la bocca, gli occhi, le palpebre, ecc. (anche in seguito
qui bradamante, poi che la favella / le fu concessa usar, la bocca schiuse
una fiata quelle stelle vagheggi ch'allumano le tenebre del mio cuore. battista, 1v-177
battista, 1v-177: la fanciulla schiudea le due pupille, / e nel cielo d'
trepidante / d'esultanza e desio schiudea le labbra / a nuove inchieste, ma il
valle boema, / sui rosei solchi de le aperte palme / m'ap- prese a
occhi. fracchia, 315: ella schiuse le labbra ad uno smorto sorriso e debolmente
lentezza una porta, una finestra, le imposte, ecc.; rendere accessibile una
, i-23-192: schiude gli usci, le casse e gli sportelli, / sì che
. leoni, 705: schiusero le porte, entrarono e forzarono il parroco di
uscendo, aveva raccostata, e con le mani sul volto si sforzava di soffocare
sgretola se all'aria / rinnovatrice schiudo le finestre. comisso, v-158: cesco
scese ad aprirgli e gli disse di schiudere le imposte. luzi, 45: finestre
gesù con l'ultimo lamento / schiuse le tombe e la montagna scosse, / adamo
il suo bel nido ordì, / quando le libere aure / le contendeva il ferro
, / quando le libere aure / le contendeva il ferro / e lei premeva il
sospinga? cesarotti, 1-ix-70: docili le porte / sotto la man del dio schiudono
ciatoio'(un ristagno d'acqua) per le pecore, ci feci una fossa nel
: è una prigion la vita in cui le porte / chiude infausto quel dì ch'
della attività e dei conforti a tutte le classi. pirandello, 8-265: era anche
anche vero, sì, che egli le aveva schiuso quella via e le aveva dato
egli le aveva schiuso quella via e le aveva dato modo d'in- camminarvisi.
d'in- camminarvisi. -spalancare le porte di un carcere o i serrami
retro dalle carceri mercé d'un angelo che le schiude. pascoli, 858: schiudete
: schiudete la carcere esangue, / sciogliete le ignave catene! / lasciate la morte
catene, schiuder ghetti. -aprire le porte di una città consegnandola al nemico
fiore che schiudendo il seno consegna alle aure le polveri gravide di mill'altri fiori.
selvaggio / schiudeva i bocci, apriva le corolle. d'annunzio, i-401: tremano
fa il nido, e un altro schiuderà le uova. gemelli careri, 1-v-7:
1-v-7: tal pesce... schiude le uova dentro il ventre. faldella,
che questi giornali sono rondini che schiudono le ova in aria. -far uscire un
una bottiglia. fantoni, i-91: le tazze donami, / t'affretta a schiudermi
? crudeli, 2-237: di tutte le varie indiche gemme / che miniere d'
il popolo, inizi er essa e le schiuda opportunità d'entrare sul campo.
candide persone / schiudan sorrisi da strappar le stelle. s. ferrari, 563:
ch'avendo il tardo tempo a sdegno / le pronte idee, su cui si fan
7: certamente chi cerca di schiudere le cose che nocciono noi può fare che
lete / nud'ombra io varchi e le felici e liete / ore de l'età
ecco il fatidico tempio d'apolline; / le porte schiudonsi!.. le muse
/ le porte schiudonsi!.. le muse io veggio. / umil vi adoro
fu come un serramento, mentre tutte le facce si levavano, prese da un'ardente
una porta. pratolini, 3-69: anche le finestre della casa di via rosa si
dall'interno: incuriosite occhieggiano, traverso le persiane, le inquiline. -spalancarsi
incuriosite occhieggiano, traverso le persiane, le inquiline. -spalancarsi per accogliere una
scritte e danno del riposo e del sonno le commedie che gli valsero gli applausi del
gli valsero gli applausi del pubblico e le lodi dei contemporanei; lunghe veglie,
; disgraziatamente la più gran parte egli le porto via con sé, nel sepolcro
sera è secco. cesarotti, i-v-xxxvii: le fronde tre- mole e i fiori al
fiori e i pensieri più tenui e le sensualità più vaghe. gavoni, 322:
. a. cattaneo, ii-220: le ossa nostre di che son piene?
cielo). foscolo, iv-304: le nuvole dorate e dipinte a mille colori
quasi di schiudersi per diffondere sovra i mortali le cure della divinità. landolfi, 15-105
di schiudersi, di vivere. se fra le pieghe del sorriso col quale egli la
idee e causa che un nuovo orizzonte le si schiudesse dinnanzi. e. cecchi
saziare, sempre si schiude un rifugio tra le cosidette arti minori. -avere inizio
monti, 19: alla stagione nuova rinverdivano le rive del fiume e delle gore e
sono a lui leggi... per le quali avviene che se alcuno che con
girolamo volgar., 55: queste sono le cattive vergini, vergini di carne,
, non di spinto, vergini stolte, le quali non avendo olio, sono schiuse
montanar turbato, / tal si vedea ne le marine schiume / il mostro orribilmente riversciato
banchi d'una pietra color viola, le cento lavandaie a braccia nude, l'acqua
, l'acqua, la schiuma, le biancherie. montale, 1-71: quando più
e mi sedetti sulla sabbia e guardavo le schiume. -con riferimento al mito
l'effigie di una dea immortale cui le genti del paese di lungi nomano afrodite,
, che ama i bei letti e le ghirlande e le danze, che accorda
ama i bei letti e le ghirlande e le danze, che accorda la grazia in
in segreto, che accende di brama furente le stirpi degli uomini e gli uccelli dell'
e la terra lo inghiotte: su le creste ne rimane un attimo la schiuma
veli. stuparich, 5-122: vidi persino le sue pantofole rosso-cupe uscire dalrorlo della lunga
pizzi. moravia, i-q: tutt'intomo le cosce strette con legacci rossi si agitava
che lievino la schiuma, e poi le rimoverai dal fuoco. s. bernardino da
3-305: alcun con diligenza a quelle [le api] aita / con ischiuma di
, 1-246: un vin che mandi le sue stille in alto / e d'intorno
. bernari, 6-218: una lagrima le si staccò dal ciglio e fece un occhiello
setaccio con un piatto sotto, indi empitene le tazze. zena, 1-126: e
: a momenti, tutte morte dall'invidia le compagne! e faceva l'occhietto alla
di sanguigna schiuma el cinghiai bolle, / le larghe zanne arruota e il grifo serra
parte il crudo roaamonte / su per le mura ha tanta gente morta. i
morta. i... i guarda le torre e spreza quella altezza, /
bande alcuni gentiluomini come infuriati, che con le proprie spade si danno a lor medesimi
delle coltellate sopra la testa e sopra le spalle, mugghiando e buttando la schiuma
madonna si duole con la schiuma su le labra per lo sdegno di quel ribaldo-
in quegli spasimi convulsi del pianto, rasciugò le lacrime, terse la schiuma che s'
giacomo, i-430: un tremito spasmodico le percorreva di volta in volta le labbra a'
spasmodico le percorreva di volta in volta le labbra a'cui umidi angoli si raccoglieva
dannunzio, iv-2-166: egli ebbe su le labbra un balbettamento vago, tra la
, 239: turi tempestò e percorse le strade di s. cono con la schiuma
immenso, seminato di bollicine rotonde, le interruppe dal petto e allagò le lenzuola
, le interruppe dal petto e allagò le lenzuola, enfatico, esclamativo. -manifestazione
di più crudel battaglia / e per le nari a un punto e per le labbia
per le nari a un punto e per le labbia / gitta fumi d'orror,
'l vaticano infetta e di verona / le stanze amorba, infam'e detestando, /
grazia per i bufali, o per le schiume de'viziosi. magalotti, 9-1-69:
scuma qual longo tempo sta intorno a le barche et a li pali ficcati e
al legno. bombicci porta, 1-341: le sue varietà pure, bianche, omogenee
leggere, s'intagliano per fame tutte le pipe e tutti i bocchini da sigari che
della magnesite. praga, 4-53: avute le mie congratulazioni per la cameretta, pel
potevano ricordare i boccali di birra, le pipe di schiuma, le chiese protestanti.
di birra, le pipe di schiuma, le chiese protestanti. -polvere di nitrato
così rovente si trova alle volte per le botteghe de'fabbri. targioni tozzetti, 12-4-264
cava dell'argento. carradori, 16: le calce non mischiasi con rena, ma
cura, / se tosto grazia resolva le schiume / di vostra coscienza sì che
: vi sia conceduto grazia di risolvere le 'schiume', le macchie e brutture della
sia conceduto grazia di risolvere le 'schiume', le macchie e brutture della nostra conscienza.
altri come schiuma, minuti come conterie. le loro fogge, i loro colori!
dei sensi. bacchelli, 10-84: le confidenze e le descrizioni delle tenere carezze
bacchelli, 10-84: le confidenze e le descrizioni delle tenere carezze carnali..
: dei sogni a me non interessano le immagini, mero giuoco e schiuma dei sensi
(una bevanda, il mare, le onde, l'acqua saponata, ecc.
. carducci, iii-4-90: vola con le alcioni tra tonde schiumanti in tempesta /
. piovene, 8-65: sapevo che le onde, quel giorno schiumanti, coprono
, quella che là entro dormiva come le sue sorelle eschilèe nel tempio di delfo:
il gran tonante / l'altera giuno con le man su'fianchi / addosso gli venia
libra d'acqua chiara e ponganovisi dentro le dette marasche; e come comincerà a
la schiuma colle dita, e poi se le mette alle labbra. g. vialardi
o schiuma il paiolo dove fa bollire le sue conserve, quel felice tepore della
: taglia con un muto / cenno le tue cipolle / giovani pel battuto, /
caldo e il vigore naturale, ischiuma le superflue e cattive materie e omori e fortifica
il caldo e vigore naturale, schiuma le superflue e cattive materie, fortifica ogni
collo schiumar l'altrui borse, facendo le zuppe assai pingui colle propine che contribuivano
il cielo; il mare, rivolto da le braccia tratte, schiuma. luca pulci
lo schiumare. oriani, x-6-208: le onde correvano sulla terra pre
di capanne, / zàngole, anche le pecore e gli agnelli / che ha rapinato
cassola, 4-261: giù in fondo le onde si contrastavano il passo, accavallandosi
fondo, con precisione, senza incollare le labbra né far schiumare il vino.
in fila e la sua irrequietudine contagia le altre bestie. silone, 5-295: il
la lingua. arpino, 6-153: vidi le nere bollicine che gli salivano schiumando alle
animale). baldini, i-667: le groppe dei cavalli schiumano di sudore.
vi si amplificavano a gran voce le notizie dei tumulti contro il caroviveri che
bacchetti, ii-391: gli schiumaron di bocca le più laide contumelie. -manifestarsi in
la pianta ti resta ferita e l'acqua le può far male. è unraltra cosa
assisteva all'ambrosiana: che non cura le iscrizioni barbare del tempo infimo dopo il
acqua per il danubio. -schiumare le altrui pentole per ingrassare le proprie pignatte
-schiumare le altrui pentole per ingrassare le proprie pignatte: sottrarre un bene o
alcuni si vagliono della birbanteria e schiumano le altrui pentole, per ingrassare la lor
pala bucherellata usata per eliminare dal mosto le impurità. soldati, 6-274: si
grande cucchiaio bucherellato, atto ad asportare le scorie dei metalli in fusione.
al ciclismo, ad altre attività che come le vetture fiat associano terra, mare e
plinio], 9-37: essendone cosi le carne spesso scornate, le quale è necessario
essendone cosi le carne spesso scornate, le quale è necessario se avemo appicciate a
quale è necessario se avemo appicciate a le vene, essendono nel dì de- cemo
provvedere; perito de'negozi civili; le virtù congiunte, schiumate de'vizi, fatto
scheletro cui l'erba ruta ha fiorito le occhiaie. 3. persona priva
. r. bonghi, 750: le povere schiumature orientalizzanti del pittore americano.
di acqua e idrocarburi, che ostacola le operazioni di raffinazione del petrolio.
grotta, quando ha invaso la grotta con le onde schiu- meggianti e brizzolate di alghe
. lucini, 3-131: sì; le solite rose colla spina, /: il
). buzzi, 206: schiumeggiano le nuvole contro le torri- celle, /
buzzi, 206: schiumeggiano le nuvole contro le torri- celle, / si squarciano al
è ricoperto superficialmente (il mare, le coste, l'acqua saponata, ecc
. ugurgieri, 53: stridono le selve e nettuno schiumoso si coruccia col
. barilli, ii-277: quando incrociamo le acque dalle quali è stato lanciato t appello
stato lanciato t appello di soccorso sono le 16. intorno a noi il tirreno ribollente
il torrente, che era incassato tra le case e una forra di rovi. un
domenichi (plinio], 15-28: le mele hanno sugo schiumoso. campanella,
sugo schiumoso. campanella, 4-355: le vene poi tirano la succolenza al fegato
impennati e schiumosi, lordi di sangue le zampe e il petto. -che
zuavo, tutto ancor polveroso e schiumoso per le fatiche
e l'altro bianco, / con le bocche schiumose e gli occhi ardenti,
. d'annunzio, iii-2-185: ella ha le pupille fise, il lividore ardente,
. calzati 'dalla penna', cioè le penne fin quasi alle zampe.
, ché allora non erano a la città le cerchia delle mura nuove, né'fossi
cerchia delle mura nuove, né'fossi e le vecchie mura erano schiuse e rotte in
. cesarotti, 1-viii-76: folle, le porte / schiuse trovò, ma salde
dalla buona mansueta che, viste schiuse le imposte, si era affrettata a prepararmi
sguardi dietro lunghe ciglia, / e le labbra schiuse e le guance smunte e
ciglia, / e le labbra schiuse e le guance smunte e la fronte piana.
palme schiuse. -spiegato (le ali). carducci, iii-4-240:
: rallegrate dal vento mattutino / ridean le piante fecondate e schiuse / entro del verde
erano quasi spogli di petali; e le gemme delle foglie appena schiuse.
pensiero). pellico, 2-466: le parole schiuse dal poeta nel suo delirio
levi, 3-94: il battello ripartiva verso le quattro. oltre al nostro grappo,
, smarrita! ammirato, 321: nascevano le querele di coloro i quali erano tenuti
dal mondo schiusa diventar romita, ponti davante le battaglie del nimico più forti di solitudine
servi di ferrara, 215: sovra tute le cose la perversa compagnia fia schivada,
mio, la mia vaghezza, / le mie vermiglie guance e i dolci sguardi /
: in questo venivano quattro satiri con le coma in testa e i piedi caprini per
lentischi pian piano, per prenderle dopo le spalle: di che elle avedendosi,
in questo via vai i giovanotti schivavano le signorine con accortezza in modo da sfregarle
vóti, / per lo timor de le quadrella ardenti: / ma né quinci schivò
: / ma né quinci schivò de le saette / che spiran fiamme e fòco il
per drizzarsi poi verso vienna e schivare le bocche d'alcuni fiumi che rendono il
molti, invece, schivare di furia le vie più frequentate. -con riferimento a
, 2-308: un uomo di lettere schiva le corti e le piazze, ma non
un uomo di lettere schiva le corti e le piazze, ma non fugge le catedre
e le piazze, ma non fugge le catedre, ancorché dissimili di professione e
49: lo savi omo sì sciva le cause nosevele. niccolò del rosso,
declino de la rota, / entendime e le mie parole nota: / poi contra
. nievo, 560: schivò frettolosamente tutte le altre domande che le indirizzai. pascoli
schivò frettolosamente tutte le altre domande che le indirizzai. pascoli, ii-n: certo restringendo
: quante volte in passato avevo schivato le spiegazioni, le scene, i contrasti!
in passato avevo schivato le spiegazioni, le scene, i contrasti! c. levi
sentimento che manifestava era di preoccupazione per le possibili conseguenze. -fuggire comportamenti colpevoli
... in tre modi: emendando le colpe passate, fuggendo le presenti,
: emendando le colpe passate, fuggendo le presenti, schivando le future. tasso,
passate, fuggendo le presenti, schivando le future. tasso, 13- i-876:
: io son più vago di rivolger le carte socratiche che di maneggiar queste altre
b. del bene, 2-341: per le viti è ottima una terra mediocremente rada
alle piogge e, per opposto, lungamente le rattiene alla superficie si dèe schivare.
a lo serpente: / « de le fruite ke g'en ga dentro, /
boterò, i-432: schivi nel ragionare le amplificazioni e le maniere di dire iperboliche
i-432: schivi nel ragionare le amplificazioni e le maniere di dire iperboliche, perché tolgono
si può sapere quelle [locuzioni] che le appartengono davvero, è impossibile anche
, è impossibile anche di sapere quali non le appartengono, e schivarne l'uso.
vestiti di nostro padre, ma io le dissi di schivarmeli, che li avrei
prima volta che scesi ad alba le comprai [a fede] a un banco
per allettare il cuore / di chi le gioie sue schiva e disdegna.
i torelli e ove i toreri adolescenti imparano le schivate. gatto, 5-145: come
ciglio basso! / sì che quei che le baciano ben ponno / con men schivézza
conno. rocco, 1-69: paiono le mamelle, da quelle d'alcune donzelle in
che sono tre cose che s'insegnano le tre caritè, le quali, sendo le
che s'insegnano le tre caritè, le quali, sendo le grazie che graziosamente
le tre caritè, le quali, sendo le grazie che graziosamente dispensano gli effetti negli
la competenza e la gara, che fra le centinaia de lor pari si fosse,
/ com frasche e com panni a ricoprir le strade. sanudo, ii-1145: veneno
sanudo, ii-1145: veneno alcuni vechi di le ville dii paese dicendo esser schivi a
e degli altri atti vili) / quivi le cortesie fiorivan, quivi / i bei
vergognosa e schiva / del grand'arno le lode. bonarelli, xxxìi-458: al primo
ritrosi e delicati che non patiscono più le punture d'una pretta stoica libertà. martello
. di morte al nome / sentì rizzar le chiome. carducci, ii-6-222: essi
/ a roma il viso et a babel le spalle, / i miei sospiri più
roero, 3-i-150: più vivaci si facean le rose / dell'eloquente suo volto
di vederla non curo? e che le mura de la sua casa mi sono schive
impari a tollerar quanto di rio / porgan le sorti schive / a qualunche più merta
di 'seme'), in quanto le antere presentano 1 sacchi pollinici separati da
di uno dei due pigmenti tipici (le melanine e i carotenoidi) nel piumaggio
. divisione del regno vegetale che comprende le due classi schizoncee (o cianoficee)
o batteri): ne fanno parte le tallofite più elementari, di struttura uni-
mesi), senza prendere in considerazione le terapie prestate. -per estens.
patol. che presenta una dissociazione fra le funzioni emotive e quelle intellettive della personalità
se non attraverso il proprio delirio e le proprie illusioni; ma giunta a questo punto
disposte simmetricamente e che interessano o tutte le estremità o le parti distali (mani
e che interessano o tutte le estremità o le parti distali (mani, piedi,
. medie. mostruosità fetale in cui le viscere fuoriescono da una fenditura della parete
l. bellini, ii-28: le lor busse dio le benedica, / perché
bellini, ii-28: le lor busse dio le benedica, / perché dall'ossa rotte
. guerrazzi, 1- 821: le mura di roma non potevano resistere, sarebbe
faccia della terra? » gridò lovico con le braccia per aria e gli occhi schizzanti
ginocchia a pancia in avanti e facendo con le dita la figura di due occhi belli
. balducci pegolotti, i-367: le tacce sì prende egli [il cotone]
ogni scoppio schizzavano falde di fango contro le ripe tinte di giallo e di sanguigno
. fenoglio, 1-i-1819: il fango le schizzava fin sopra l'orlo del grembiule
azzurro di porcellana erano stillanti di lagrime che le colavano sul naso aquilino e si confondevano
e si confondevano con la saliva che le schizzava dalla bocca. -sprigionarsi (
-sprigionarsi (il fumo, il fuoco, le scintille, ecc.).
1-366: da battuto ferro arroventato / schizzano le scintille. -propagarsi guizzando (il fuoco
apprese talmente nel padiglion della reina che le tende reali, di circuito grande, arsero
, si messe subito quel pignatto fra le gambe; non sterno troppo a scoppiar
sterno troppo a scoppiar quei marroni che le femo schizzar di quella brusta fra le
le femo schizzar di quella brusta fra le coscie. galileo, 4-1-167: le cannoniere
fra le coscie. galileo, 4-1-167: le cannoniere a canto l'orecchione..
, ficcheranno nelle aperture e facendo schizzar le pietre molesteranno e scaccieranno i zappatori.
nel galoppo / gli aghi i rami le pigne le cortecce. c. e.
/ gli aghi i rami le pigne le cortecce. c. e. gadda,
che schizzava, rimbalzava, strideva sotto le ruote della carrozza. -con valore attenuato
rialzandosi fino a tanto che fossero equilibrate le forze e le resistenze. f
tanto che fossero equilibrate le forze e le resistenze. f f
agitò, / che verso di gesù / le braccia sollevando, / le carte della
gesù / le braccia sollevando, / le carte della manica schizzando / cascaron tutte
ate via, gli schizzavano dal bocchino le 'popolari'che aveva tanta pena a innestarvi
cardi), a toccarli un pochino, le castagne schizzan subito fuori da sé.
ti voglio; oh pria / schizzin le corde e fiacchisi la cetra, / e
, i-505: una saetta, schizando per le tempie di remolo, l'uccise.
campo visivo. volponi, 9-288: le case basse verso la strada di fano,
il cervello) o dal corpo (le viscere) in seguito a un colpo molto
violento. caro, n-1107: le cervella infrante / gli schizzar da la
gli schizzar da la fronte e da le tempie. casti, 1-22-27: crepa,
bestiuolino, / e gh schizzano fuori le budella. monti, 5-25: ve'il
un garzone / d'un gigante schizzar fé le cervella. cesari, i-225: un
, e forse a caco fatto schizzar le cervella del cranio. leoni, 346:
sul bastione della polveriera fu ucciso e le cervella schizzarono contro le muraglie. borgese
fu ucciso e le cervella schizzarono contro le muraglie. borgese, 1-340: il bambino
, di modo che pareva che schizzar le volessero dalla testa e che gittassero fuoco
dicendo s'era rialzata, e con le braccia protese e gli occhi che gli schizzavano
8-30: gli occhi... le schizzavano fuori dal faccione apoplettico fissi sul
sporgere dalla scollatura di un abito (le mammelle). lanci, 3-35:
sottile e leggiadra e per fare schizzare fuora le poppe. tecchi, 13-66: con
la valigia nello androne, schizzò su per le scale presto così che gli pervenne mezzo
pericoloso e aspro durare a questo modo le lunghe scalate d'altissimi monti di gra
piede avanzava. pancrazt, 2-54: le ranocchie... appena avvertirono lo scalpiccio
loro la via, e tengano sotto le loro messe, quando elleno vogliono schizzar
, ispido. pea, 7-426: le gote piene, sulle quali schizzavano i peli
la vigliaccheria / che schizza fuor da le frasette viete, / o mezzo giornalista e
e tacque schizza / il rombo vèr le stelle. arici, iii-644: era turno
/ suoi fumanti cavalli ove più spesse / le schiere s'addensavano e insultando / ai
e insultando / ai misen trafitti; le fuggenti / zampe schizzano sangue e con
od altro fiumiciattolo che fosse, macinando le pietre, stroncando i cespugli, schizzando acqua
i cespugli, schizzando acqua da tutte le parti. bacchelli, 1-ii-593: i portatori
spediti più che potevano, schizzando fango le pedate. pavese, 1-11: era
ci si buttano addosso, arraffano con le mani, sbranano, si sbrodolano le
le mani, sbranano, si sbrodolano le corazze, schizzano salsa dappertutto. -spruzzare
dentro. arici, i-64: nel cader le pingui olive / ammaccate si giacciono:
né sputava schizzando la saliva a traverso le senici dei denti serrati. viani, 10-44
, 10-44: una testa diabolica con le vene del collo gonfie e infiammate di
, e leo, puntando con forza le zampe sul terreno, saltò avanti schizzando
. -far fuoriuscire da un corpo le ossa o gli organi spappolati con un
miei nel suo speco rovescio / stender le branche, e due presi de'nostri
sbattergli e schizzarne / infra quei tufi le midolle e gli ossi. -allontanare
rispondeva..., aveva arricciato le gambe e con quelle cercava di schizzar via
fuor di sé quasi in faville, le quali fanno rigogliando uno sfogo della sua
dell'arte azteca... fanno strillare le donne e i bambini, su cui
testoni spaventosi, e sbraciano in terra le torce che schizzano faville. sbarbaro,
sudore come se avessi una solforatrice sotto le ascelle ». 15. emanare
. ricciardi, 48: che cosa sian le stelle un altro specoli / ornai:
xni: melas, ch'egli chiamava con le sardoniche canzoni del suo tempo melacotte,
/ egli schizzava apostrofi eloquenti / e le dicea: « non aver paura »
e schizzando a modo suo lyinvenzioni, le faceva poi tirar misurate e grandi a
, 7: tal volta iva schizzando le sue bizarre immaginazioni, e uesto per
tutto bene perché la musica, ossia le cabalette e gli andanti già me li ho
! -schizzare il grasso da tutte le parti, parere schizzare dalla pelle:
d'uno che schizza il grasso da tutte le partì: 'è grasso come una pasqua'
uno de l'altro che sia equale le parti... verbi gratia: schisa
di sangue. pratesi, 5-118: le figure soltanto rimangono ancora intatte e sorridenti
melletta. moravia, iv-123: aveva le scaipe piene di fango, e i
materia, ma che tutti col panneggiamento e le carni o schizzate o arabescate d'oro
camicie a pizzi esasperate di non avere le belle già schizzate fuori dal letto al lavoro
, benché non fumassero. fumavano però le bocche, di vendetta, e gli
uno schizzatolo a vento, si gonfiano ancora le tube falop- piane. g. gozzi
. gozzi, 1-237: dappoiché avrai gonfiate le vesciche con uno schizzatoio, come si
, 2-338: a venere un rosolaccio turava le vergogne: dietro loro stava adone,
delle storie masaccesche,;.. le sfregature e frappature michelangiolesche del 'giudizio'.
vede l'altrui schizzature e non vede le sue. = nome d'azione da
ragazza / schizzettandolo ognor, ché non le manca / l'acqua giammai, né
sulla volta della sagrestia di san martino le sue precipitose stampiglie mentali. 3
ho fatto 'pipì'sulle carote, brunilde le aveva posate nelle scale. io glie la
gli incappati, lunatici vespilloni, fra le casipole e lungo le siepi, con
lunatici vespilloni, fra le casipole e lungo le siepi, con in mano lo schizzetto
: vogliono alcuni anatomisti che si cuciano le ferite del stomaco a quel modo che
si potrebbe dar principio alla cura con le iniezioni d'essenza d'aloè, preparata con
di acqua d'orzo che vostra signoria le fa fare, aggiunga sempre un poco di
co- sette. dossi, iv-170: le statue odierne sembrano tutte uscite da un
,... non poteano [le guardie mobili] fare eroismi.
all'interprete occasioni per mettere in luce le sue doti migliori. parte sgradevole,
pappina prima guardandola attentamente, aa dietro le grosse lenti, mostrando così una diffidenza
virtuose / che su tutto von far le schizzignose. manzoni, pr. sp.
vii-123: raimondo faceva lo schizzinoso con le buone cose che gli preparava mia sorella
in cuor mio maliziosamente godetti nel vedere le schifiltose e schizzinose dame di nobil famiglia
mai, aggiungi come per zucchero su le fragole l'approvazione ai molti schizzinosi e
, i-121: colui che fé al berna le postille / e che insegnò a le
le postille / e che insegnò a le donne schizzinose / con la man di sapon
/ con la man di sapon tener le anguille. g. bargagli, xli-i-469:
imparerà. casti, i-i- 213: le femmine, in germania, o donne care
marito troppo onesto, / e che le donne sono anche riprese / s'hanno del
-schizzinosétto. raineri, 2-2-17: le increscea pur dianzi a darmi il vezzo
, compare fin nel gior- neone de le lettre tutto zaccheroso per gli schizzi. g
molle che andando ci salta su per le calze. cicognani, 1-135: michele
di broda che spillano dalle scatolette forate battezziamo le nostre divise grigio-verdi. moravia, i-687
ziastro si voltò verso mia zia e le disse: « bagascia! » con tanta
di color celeste. fagiuoli, i-159: le maniche ho nel brodo e imbratto i
de'piedi, melletta e mota: le parti dove non ce ne fosse si sarebbero
algarotti, 1-vii-64: di che altro le parlerei prima che del suo parmi- gianinor
il mio schizzo, dicendogli: « le piace, signor tenente, questo nuovo velivolo
breve resoconto, cenno atto a fornire le notizie essenziali su un argomento. g
dell'antichità e del triplice culto che le dedicarono sofisti, politici e filosofi. gramsci
sobrietà di contorni e di chiaroscuro ingigantiscono le proporzioni e i sentimenti. carducci,
, dicesi: « guarda schizzo che le ho dato, che m'è venuto
sponda del campo di gioco contro cui le bocce rimbalzano. tommaseo [s.
nel pallottolaio, ad uso di rifletter le palle o di far mattonelle.
pera, ora si dice schizzo. le siringhe sono spade. f. dangelis [
di schizzo, e l'ammazzò'. (le tirò appena saltava dal covo, come
i-406: se siamo tanto schizzosi che vogliam le cose alla greca, si faccino tragedie