a. f. doni, ii-180: le scodelle dove si tengano i danari a'
commercio di derrate e di banco, le città lombarde non conobbero quella libera cultura
cose impalpabili, se non ci fossero le macchine a vapore. de roberto, 400
di sabbia. idem, 5-416: non le sembra che quella linea fosca all'orizzonte
accecò milano, offuscando man mano tutte le prospettive. gozzano, 209: siamo
l'identità di colore, ma talora le ombre della sera o banchi di nebbia
in mossa un banco d'aringhe verso le isole fàr-òer. 3. banco
bitumi estratti dal banco affiorante per impeciare le fiancate al navaglio. banco4, sm
da una tal fantasia, studiava tutte le maniere di far dimenticare ch'era stato
anche lui. ma il fondaco, le balle, il libro, il braccio,
casse furono chiamate banchi o monti', le operazioni delle cessioni di crediti vennero dette bancogiri
piedi tra i quarti di pecora e le pagnotte. papini, 8-76: ti rivedo
dei vitelli, e i piccoli frammenti e le interiora, a festoni, arrivano fin
la pulizia del bancone coi coltelli e le spatole e la bilancia che pareva d'oro
organari veneziani al banco sul quale riposano le canne dell'organo. f. colonna
grossolanamente falsificata. soldati, 227: le porsi un biglietto da cinque sterline.
d'una volta. marotta, 2-37: le foglie cadenti si ammucchiavano con regolarità,
stipa, / che non vi posson le capere andare. boiardo, 2-18-48:
la rottura del muro parte salendo con le scale da più bande, entrorono dentro.
la meglio che puoté si sforzò circondar le case. firenzuola, 554: questa figura
d'angoli, può guardare in tutte le bande. cellini, 1-82 (192)
palladio, 1-21: si sogliono far le loggie per lo più nella faccia davanti
il lume si riflette vivo assai verso tutte le ove l'ombra / nostra era un miracolo
banda, a cui sgabello / son le sepolte. idem, iii-116: vedendomi così
banda. settembrini, 1-318: messe le poste alle cantonate, si cominciò a
nievo, 122: scorrucciato passai oltre le scuderie e interrogai l'ortolano se non
ben ch'esser donna sia in tutte le bande / danno e sciagura, quivi era
venire i levantini in queste bande a contrattare le merci loro, se prima non apparisce
domandasse ragione al re del torto che le era fatto. goldoni, vi-323: che
banda. guicciardini, iv-48: e dirizzandosi le cose da ogni banda a concordia,
ogni banda a concordia, si composono anche le differenze tra il re di francia e
modo, che si snodava per tutte le bande. c. gozzi, 4-131:
: / rasciuga il pianto da tutte le bande; / ma gli occhi tondi aveva
e fa certe cascate, / che manco le farebbe un arlecchino. -andare
, io farò in modo / che le nozze di landò andran da banda,
/ né se ne farà nulla, e le tue forse / si condurranno. e
, che avanti ch'ella potesse uscire per le buche perciò fatte, ne sopravveniva sempre
. bartoli, 40-i-52: elle [le barche cinesi] patiscono d'un cotal vizio
722: quando e'non produca tra le ragioni naturali cose di miglior senso che
, i-368: matilde, da banda le celie. io vorrei persuadere maria..
una traduzione di luciano (ponendo da banda le cose che offendono il pudore e i
grossa banda di lanzchenech che aveva seguitato le genti d'arme. bandello, 1-47
. / quasi a un tempo arrivò con le sue bande. berchet, 83:
bande. berchet, 83: fùr le bande nimiclie allor viste / ceder campo
; come ordinaste, in pronto / son le mie bande. a voi commise il
segni, 8: si chiamavano allora le bande nere per l'insegne di questo colore
armate nei paesi bassi, e sorprendeva le truppe regie. nievo, 608: non
e. cecchi, 3-98: le bande di pancho villa sconvolsero gli stati
alla macchia contro il nemico invasore (come le bande di partigiani, durante la resistenza
per bande sia possibile in italia, se le sètte sieno proficue in napoli, ecc
guerra da sostituirsi con vantaggio, con le milizie popolesche, alla guerra grossa.
milizie popolesche, alla guerra grossa. le bande assalgono i sbrancati e le code delle
. le bande assalgono i sbrancati e le code delle colonne, predano i convogli
delle campagne è la nostra salute. le bande contadine saranno il nerbo della nostra
disegno di arruolare e di chiamare sotto le bandiere governative bande di negri irregolari si
: la banda lavorava fuori e dentro le mura della città; « i fatti »
la fisarmonica, la ghitarra e le nacchere. 7. ant.
una folla di berrette bianche fitte come le mosche, e i galantuomini stavano a
s'era fermata in piazza a far ballare le ragazze e i giovinotti. de amicis
. d'annunzio, iv-2-192: verso le sette la banda comunale prese a sonare
suonano nelle piazze. gozzano, 622: le signorine, passeggiando sulla piazza al
processioni, nozze; c'erano gare con le bande rivali. piovene, 5-421:
nei chioschi si esibivano in gara. le bande, con i loro « maestri »
in programma messe e processioni, verso le undici, avendo la bandarèlla di palata
quanto una banda di zendado verde chiaro le cuopra le parti disoneste, e ciò
banda di zendado verde chiaro le cuopra le parti disoneste, e ciò si potrà
porta intorno al viso una banda scura che le passa sotto il mento e si congiunge
congiunge a una specie di tòcco che le copre i capelli. idem, iv-1-84:
per la scollatura delle camicie e lungo le bande delle mutandine che la sorella le dava
lungo le bande delle mutandine che la sorella le dava tagliate. baldini, i-234:
dell'abito. levi, 1-11: avevo le mani impedite, ed ero accompagnato da
addogata per lungo ad oro e vermiglia, le bande di fuori ad oro. ariosto
vede come ottone a la famiglia bandella sovra le sei bande de l'insegna loro donò
v-1-322: una banda di luce rossa arresta le nuvole fuggiasche. idem, v-1-438:
nella valle. palazzeschi, 107: le vie regolari / si dilungano in due
era ancor giunto al viale, dove le maggesi si spartono in due bande,
e l'aria era bruna, suonavano le campane dell'ave- maria. -figur
, 6-117: a me dintorno / le penne il bruno augello avido roti; /
or mostrandosi chiara e ora bruna / secondo le pareva e come e quando,
, 125: i'non vo'dir che le persone alcune / non sien ripiene di
cosciali: e queste armadure, altri le han brune e granite, altri che
pindemonte, 19-12: ma deturpate [le beltarmi], scolorate, ovunque /
, scolorate, ovunque / il bruno le toccò vapor del foco. 11
/ e i baldanzosi fianchi / de le ardite villane; / e il bel volto
, tra l'azzurro e il bruno, le più basse orlate al di sotto d'
maculate di rosso e di bruno, poggiano le bianche barelle. deledda, iii-541:
, aveva smesso di tingersi: e le occhiaie, sempre più larghe, spiccavano
de'mariti / tutte vestite a brun le donne perse. boccaccio, dee.,
3-7 (336): appresso costoro le sirocchie e le mogli loro, tutte di
): appresso costoro le sirocchie e le mogli loro, tutte di bruno vestite
: la donna tua, divenuta per le continue lagrime e per l'aspro dolore come
come una fiera, avendo finite tutte le cerimonie del bruno, è costretta da'
parli con libertà, se qualche cosa le bisogna per la casa, per il bruno
per la sala. verga, i-28: le ragazze del villaggio sparlarono di lei perché
la signora annina non scendesse ormai più le scale se non raramente per andare in
» bisognava bene che se lo facesse: le sarebbe sembrato, se no, d'
bruna s'affaccia sul mare; / fra le dita trattiene i capelli. moretti,
che siano morbide, perché io non le posso più portare se non di bruna
non servono che alla madia: alcuni le dicon brusche. carena, i-289: brusca
arnesi da falegname. bocchelli, 5-180: le tornarono sotto mano... le
le tornarono sotto mano... le forbici, le pinze, e i guanti
sotto mano... le forbici, le pinze, e i guanti di sparto
guanti di sparto e i saponi e le spugne grandi e piccine che in lei
e. gadda, 255: oh! le benigne ore, poi, del riposo
sacerdote su la predella dell'altare, le brusche d'oro della pianeta.
si servivano i costruttori navali per disegnare le strutture degli scafi. = cfr
3-210: ben ella saprà variare e spezzar le tinte, passare ora dolcemente, ora
ci saprà introdurre tutti i vezzi e le grazie dell'arte. leopardi, i-1272
. agric. ant. mondare, potare le piante. soderini, i-407: ne'
, i-407: ne'freddi si bruschino [le viti] di febbraio; e quando
tempi e del costume, portato contro cui le grandi capitali della bruscheria cercano sempre di
,... e considerasi chi le toglie; e simigliantemente ne'fuscelli non eguali
, / che pe'primi si tirin le bruschette. note al malmantile, 1-180:
delle due testate di essi; per le quali testate, ciascuno dei ragazzi cava fuori
cicognani, 2-75: per non sciuparsi le mani non adopera ranno né soda e
legnaiuoli levano dall'asse quando con la pialla le lavorano. = deriv
palladio volgar., 4-28: le granella delle melegrane contrite...
, e più tardi si digestisce, e le vene più malagevolmente passa che 'l
, perché non lo ricevono così volentieri le membra né con tanta dilettazione. tasso,
: al timo poscia si portano [le api], che ben assai aspro è
. gioia, i-21: quasi tutte le arti profittano di questi contrasti; e
merlai. pavese, 2-267: hanno [le prugnole] un sapore brusco e asperrimo
scontroso (l'aspetto, i modi, le parole di una persona; e anche
i-1-100: l'umoristico sarà il riso tra le lagrime, il riso amaro, lo
romantico. govoni, 2-96: volan le foglie morte /... e a
non fare movimenti bruschi, strisciando fra le lenzuola. moravia, 1-654: nei
più fondo, di una tristezza che le brusche cadute dei ritornelli parevano rendere polemica
corsa, i bruschi balzi nella notte, le acque nere e la nera collina imminente
peso e tenendola tutta inerte nelle braccia, le stampò sulla bocca un bacio lungo e
baldini, i-323: si lasciava prendere le mani un momento; ma poi brusco
mani un momento; ma poi brusco le ritirava a sé, come avesse orrore della
. 10. locuz. -con le brusche: in modo aspro, sgarbato
, sgarbato; con severità. -usare le brusche: ricorrere a metodi severi.
, per non avere ad usare giammai le brusche. goldoni, ii-590: eh
lo spinsero fuori: « eccellenza, con le brusche?... questi non
ricettario fiorentino, 9: seccansi [le radici] parte intere...
come la valeriana, l'asaro, le barbe del brusco, de gli sparagi
, raspa che veniva usata per raschiare le ossa. l. bellini,
l. bellini, 5-14: vedo le pialle, vedo le seghe, vedo i
, 5-14: vedo le pialle, vedo le seghe, vedo i trapani ed i
, la si caccia a mano dentro le bruscole o gabbie (fisculi), le
le bruscole o gabbie (fisculi), le quali son tessute di giungo. poi
quali son tessute di giungo. poi le gabbie così piene s'incastellano sullo strettoio
legno... e prima stringono le olive, poi la sanza (rifatto)
poi il sanzino, e ad ogni volta le bruscole si rigovernano con acqua bollente.
con acqua temperata calda, aprendola con le mani bagnate, e nettandola ben da'
, iv-1-993: ella gli tolse di tra le ciglia qualche bruscolo, a poco a
avere tendenza a esagerare, e ingigantire le difficoltà. f. d'ambra,
grandissimo assalto. panciatichi, 102: le spade si chiamano spazzole, perché anch'
monti. pea, 7-39: anche le api par che riposino: nella cassetta
perfino cani, mentre l'ortaglia e le frutta maturavan forte, tra il folto
.. fa brusire d'una smania trita le piccole piante. jovine, 128:
, 128: quando si svegliò vide tra le spine sul suo capo il cielo stellato
l'acqua del torrente brusire fiocamente tra le pietre. pavese, 6-134: mentre la
, lunga, dura fatiga a ridurre le terre a coltura e seminarvi il frumento
insegnare alla italia quelle dottrine, senza le quali la vita umana ha più del
da mane a sera errando in tutte le mie parole ed opere. menzini,
beni, col trafugamento del suo patrimonio per le mani dei mille che glielo cacciano.
più presto, ai vinti che levano le braccia disperate, e piegano il capo
picchiata, un odio cupo e muto le era man mano cresciuto dentro per quell'
questi tre esempi bastano per mostrare quanto le donne sieno atte alle scienze, e bastano
rispondere alla solita brutale obiezione che « le facoltà mentali delle donne non sono proporzionate
suolo, cresceva ad occhio veggente, le rendite pubbliche in tre anni divennero sette
brutalità, brutalmente... quando le adoperiamo in senso di 'duro rozzo;
quelle nazioni nelle quali la plebe conferisce le sue gratuite fatiche e il dono dell'
forza bruta. carletti, 94: le donne, come anche gli uomini, si
come anche gli uomini, si forano le orecchie in tanta brutalità, che con il
letti d'oro massiccio e pesante, se le fanno così lunghe che arrivano sopra le
le fanno così lunghe che arrivano sopra le spalle. d. bartoli, 18-78:
la disonestà] in eccesso: e le mogli in non pochi luoghi eran comuni
a quella sozzissima cerimonia, di dar le spose vergini a guastare solennemente a'sacerdoti
, salve, e comprese ancora, le brutalità. le quali brutalità, nel
e comprese ancora, le brutalità. le quali brutalità, nel momento e fin
senso della bellezza che egli aveva, preferiva le donne tizianesche, i grandi corpi statuari
forza vera. bocchelli, 5-176: poco le importava del quadro, che non le
le importava del quadro, che non le piaceva nemmeno molto, con quell'aria
oggetti, i libri, i soprammobili, le sedie, sembrano stringersi come bambini spauriti
. de marchi, 1-763: sentivasi le guance riarse come se veramente qualcuno,
10 storpio, per vendicarsi degli uomini che le prendono brutalmente e le sciupano. stuparich
degli uomini che le prendono brutalmente e le sciupano. stuparich, 4-286: queste
in faccia, coi capelli neri irti, le mani grosse, 11 ragazzo dava a
i medici o'politici non accettano per nudrici le donne inferme o quelle di malvagi costumi
; parlo di quelle / che han le coma, han criniera, han quattro
: tutti avevamo la faccia rivolta verso le stelle,... a un tratto
tal maniera bruta d'indifferenza su cui le fazioni avverse alla nazione e alla libertà
b. croce, iii-22-25: le polemiche e le proposte della pubblicistica politica
. croce, iii-22-25: le polemiche e le proposte della pubblicistica politica, non che
carducci, 487: vernano i giovinetti e le donzelle / a inginocchiarsi con l'infamia
terra: all'aria sobbalzando avventa / le brevi corna della fronte bruta. d'
quale è de li arbori e de le piante; sensitiva, la quale è
l'esempio immondo e sozzo, / de le profane voglie / d'un vilissimo bruto
farsi sgridare dalla moglie, onde spiattellare le sue idee, e non andare a
288: i bruti uccisero senza fissare le vittime, uccisero a fucilate, attraverso
vittime, uccisero a fucilate, attraverso le grate delle finestre, uccisero a colpi d'
, v-543: né paia enorme il metter le mani nel sangue d'un cittadino della
presentarsi in aspetto dignitoso, esca con le chiome bruttamente arruffate; il colorito del
iii-1-117: risposero tirando loro bruttamente le lunghe barbe e le trecce pendenti
loro bruttamente le lunghe barbe e le trecce pendenti su le tempia. carducci,
barbe e le trecce pendenti su le tempia. carducci, ix- 16-127
16-127: in italia, dove sono tante le cose fatte male, i dizionari
malamente confusa, perché sta di fatto che le cose turpi si possono pensare bellamente e
cose turpi si possono pensare bellamente e le belle bruttamente. = comp. di
sparto in mille luoghi, e brutterai le selve di sangue. boccaccio, dee
della figliuola divenir micidiale e a bruttarsi le mani del sangue d'un suo fante.
. crescenzi volgar., 8-1: le tele de'ragni distese dall'uno all'
a tortela, perché io non voglio bruttarmi le mani nel sangue di alcuno, e
gaglioffo, io non mi vo'bruttar le mani nel tuo sangue, ma tu
dall'alto si gettarono quelle materie su le strade oscurando viepiù e bruttando il paese
paese. berchet, 90: da canto le nostre lettiere / vedrem le sospese labarde
da canto le nostre lettiere / vedrem le sospese labarde guerriere, / e i grumi
i grumi del sangue che un dì le bruttò. pascoli, 1355: con le
le bruttò. pascoli, 1355: con le due mani egli prese la polvere del
ginocchio sull'orlo della riva reggeva fra le mani la fronte di orbino, non la
gli appare ora triste necessità di bruttarsi le mani per aver da fare con gente
l'anima] non si brutti ne le brutture del corpo, se ne sale al
, 1-86: ma vennero a bruttare le beneficenze di carlo il sospetto e la intemperanza
. leopardi, iii-140: potrei ricordarvi le promesse vostre tali e tante,.
e di turpi esempi e di abiette donne le bruttava il talamo, le infamava la
abiette donne le bruttava il talamo, le infamava la corte. svevo, 4-936:
, 1-203: la dia della batallia bagna le bruttate case con molto sangue. monti
. di giacomo, i-699: attaccate per le coma ai pali dei cavalletti enormi,
fine a'fastidii e miserie, ma che le muti e cangi in altra specie.
quanto in lui erano così strettamente riunite le tre virtù cardinali del perfetto uomo di
un viluppo di così strane, e le più d'esse sporchissime fantasie, che
che fai tu, sozzo? perché desideri le bruttezze del mondo? lo immondo mondo
tanto perché a loro dispiacciano come agli altri le brutteze et spurcizie de'figliuoli, quanto
dante, inf., 13-10: quivi le brutte arpie lor nidi fanno. idem
i e con tra il suo fattore alzò le ciglia, / ben dee da lui procedere
schiena e ben quartato tutto, / grosse le gambe e d'ogni cosa netto.
femina... pochi capelli e rari le aggiugnevono con le barbe loro fino in
pochi capelli e rari le aggiugnevono con le barbe loro fino in su le ciglia.
con le barbe loro fino in su le ciglia. ariosto, 7-72: donna
maraviglia, che prontamente dice e mostra le sue ragioni al santo. a. f
già non dico / allor che fuggirai le fonti, ov'ora / spesso ti specchi
ti vagheggi, / allor che fuggirai le fonti, solo / per tema di vederti
guardar queste pitture, / ma fra le anime siam del purgatorio? / cosa
fabbriche idropiche, tisiche, rachitiche, le più brutte che la terra del pantheon
e assai significativa immagine noi italiani chiamiamo le traduzioni del primo genere « brutte fedeli
di piume, / la lana adorna le pecore, la barba e i peli ruvidi
e la natta e la notte / stilla le stelle, ch'a vidi tetto era
alcibiade nella sua superficie bellissimo, ragguardate le brutte interiore, parrebbe sozzissimo. s
, come d'essere lodato di fare le brutture. ariosto, 33-43: sì che
con benefìci, con promesse e con tutte le forze e facultà sua si pattuì e
e facultà sua si pattuì e comperò le voce de'cardinali e del collegio;
... * - « ma non le nascondo / che temo, temo qualche
dal cielo da questa brutta meschianza con le donne cagiona fosse. baldini, 7-23
vai celebrando. non si accorgono, le belle stordite, che un brutto parlare
più fosco, / così sperando torsi da le spalle / quel brutto, abominoso,
, iii-493: io gli dicevo: sono le streghe della pineta, che ti
effetti sono tante picciole favole, con le quali le cagioni s'immaginarono esser donne
tante picciole favole, con le quali le cagioni s'immaginarono esser donne vestite de'
anima nera, / va', canta a le puttane infami e sciocche / queste tue
brutti ciclopi. verga, 3-29: le ragazze fra di loro prendevano le parti
3-29: le ragazze fra di loro prendevano le parti di mosca, contro quella brutta
luce quando il sole risplende, e le diverse apparenze delle nuvole quando il tempo
asciutta, / mi son cascate tutte le mie borie, / e fo la faccia
se non mute, ovvero vaghe porremo le immagini, ma che in loro abbia di
nobiltà o bellezza, ovvero alcuna turpitudine le daremo, ovvero se alcuno adomeremo o di
è l'espressione sbagliata. e per le opere d'arte non riuscite vale il paradosso
gli stampini. il brutto è per le copie: delle quali pare che stentino
anco alla forza. -andare per le brutte: prendere una cattiva piega.
ma vedendo che la cosa andava per le brutte, ho creduto che fosse mio
al direttorio. -con le brutte: con cattive maniere; di prepotenza
correndo come un branco di pecore tra le ruote delle millenove. -brutto ceffo
sentì quella protesta, tutta / raggrinzò le mascelle e si fè brutta. verga
pavese, 5-145: poi avevano pesato le patate e i fagioli, s'erano
quando da prima s'ebbe a por le sbarre / d'ordin del podestà. lippi
4-2 (398): accorgendosi quivi più le sue gherminelle non aver luogo, come
quanto più può di mondarsi da tutte le brutture del peccato e rappresentar nella vita
l'un che da principio indegno / tra le brutture de la plebe è sorto.
amor, non per ira, dello stranier le gote, / fa che del sangue
. b. croce, i-1-58: se le brutture spariranno dal mondo, se si
. cancellare quella prima bruttura che invece le restava nella mente. 3.
, a modo d'ariento, con le chiare acque; la quale non aveano
non aveano toccato gli pastori, né le caprette pasciute nel monte, né altro
la cittade, e per suo corso le ragunate brutture spurgavano. sacchetti, 132-15:
acqua a macerata; e correndo forte le vie della terra, menando l'acqua
mare o altro fiume grosso, acciò che le brutture della città, menate dall'acqua
e casti, e con brutture / le devote figure a terra sparse. gelli,
dipoi i figliuoli, quanta prudenza usano [le rondini] in far che ciascuno abbia
dalla salsezza, o macchiati, come le nostre gioie, dalle brutture de gli
fatto albergo; / e la bruttura raccogliean le afflitte / donne. monti, 24-24
tien rimossa. nievo, 326: le mani impegolate d'ogni bruttura, e le
le mani impegolate d'ogni bruttura, e le vesti tutte lacere e bisunte nella loro
io vo a firenze e piscio per le mura, / gli otto vi proibiscon far
. brùzzico, sm. dial. le prime luci dell'alba, albore.
e l'ombra della terra aveva recate le tenebre al mondo. pulci, xxx-n-8:
significa un petit mal, cioè quello che le nostre balie dicono bua, la qual
con altro significato, cioè con quello che le nostre dicono bumbù, e come ha
lento flusso andava del profondo tamesi a le sponde. 2. spreg.
se'un buaccio, e che tutte le persone in quanto a questo ti daranno il
come queste. monti, iii-150: le altre censure del signor costa sono così
può. -son tutte bubole. -bubole son le tua. aretino, ii-71: bisogna
e che amo, grazie al ciel, le cose chiare. v. bellini, 560
i-559: so che la notte di natale le anime vanno attorno: saranno bubbole ma
che gli conveniva far getto di tutte le astrazioni e di far apprendere direttamente la
, dalla montagnola, bubbolava; e le nuvolette primaverili attraversavano il cielo come se
acuto / che fa nei boschi bubbolar le fiere / che fuggono irte con la
caro, 12-i-157: non mi arebbono tenuto le catene, ch'io non vi avessi
all'ultim'ora con ancor i fiocchi e le bubbole dell'antico vinattiere e dell'antico
tutto bubboli rossi di trifoglio dove vengono le vanesse. 2. pezzo di
: càntami, musa,... le trasvolate... in tagna,
che parevano provenire dall'èrebo; erano le granate che sfussandosi nella terra venivano rispurgate
divenuta insostenibile. carducci, i-1368: le porcherie poi del marini e compagni sono
scòrgesi dall'abbaino, corneggia più volte le sue estremità. = lat.
. bruno, 3-788: lascio che tutte le generazioni illustri ed egregie mentre per gli
vogliono mostrarsi ed essere significate, ecco le vedi aquile, falconi...
un pappagallo di cambaia, / cinguettando le lingue a'suoi stornelli, / dicea bichiacchie
perché dalla parte di fuori erano rimase le buche di ponti quando si rimurò,
discosti l'un dall'altro, o vero le buche d'un braccio e non più
più profonde. deledda, iii-794: le pianticelle già ben sviluppate, venute dal loro
jovine, 3-163: la fiammella scoprì le pareti fuligginose del camino e la buca della
, 14-90: con quei che falsan le monete ha usanza / di ripararsi in qualche
buca scura. varchi, 18-2-74: le quinte ed ultime [confraternite],
quinte ed ultime [confraternite], le quali sono ancora più segrete e più divote
militare, doveva prepararsi a dormire dentro le buche delle trincee. -granaio sotterraneo
è cosa lodevolissima il fare il siri e le buche sotterranee, come giudiziosamente avvertì columella
fatiche e ai disagi: gli vacillavan le gambe, grondava sudore. in pochi
grondava sudore. in pochi giorni fece le buche nel viso, gli incavi alle tempie
si assottigliava anche di più, le buche delle guancie si empivano di ombra.
. « sotto l'acqua ci sono le buche *. « ce n'è una
che raccolgono la cenere, e attraverso le quali passa l'aria. -buca
un ufficio postale, ove si gettano le lettere. -per estens.: la cassetta
portare. verga, 2-314: ora anche le lettere che non son giuste di peso
de pisis, 194: dalla buca per le lettere / d'ottone lustro, /
amico, poi il fratello; / e le buche s'aprono via via, sempre
né volevano mancare d'ubbidire in tutte le cose a sua santità. caro,
non nascere a mucchietti, perché sopra le zolle ed altre scabrosità della terra non
dietro alle crepature oblique dei camminamenti tra le infinite bucherelle del tarlo, anzi del
bucherella che incontrano, debbano rovesciarsi con le rotelle all'aria. -buchétta (v
la scanalatura in cui s'incastrano le doghe. = comp. dall'
. gavoni, 2-172: attraversi le siepi più compatte / come se fosser
nome comune del coleottero anthonomus pomorum, le cui femmine depongono le uova nelle gemme
anthonomus pomorum, le cui femmine depongono le uova nelle gemme dei fiori di melo
melo e di pero, che poi le larve divorano. paolieri, 232
la vita d'una libellula d'acciaio, le evoluzioni d'un tafano azzurro, le
le evoluzioni d'un tafano azzurro, le volate a scatti d'un bucapere verde
col bucarne a una a una tutte le parti con le quali questa stava attaccata
una a una tutte le parti con le quali questa stava attaccata con le sue
con le quali questa stava attaccata con le sue laterali. piovene, 5-210: industria
quella di stanguellini consiste soprattutto nell'alleggerire le macchine; con immensa pazienza, buca
640: roteava gli occhi e mulinava con le braccia come sostenendo un assalto contro avversari
gli buca. cicognani, 2-185: le ragazze si sentono ardere e struggere, struggere
e. gadda, 145: le pallottole della mitraglia bucano i tedeschi come
spese, salvo che l'operaio debba fare le bucaruole, e piombare a le spese
fare le bucaruole, e piombare a le spese dell'uopara. = deriv
vite è buona a essere annestata, come le tarmate, bucate e rose, e
tarmate, bucate e rose, e le tempestate dalle formiche, e le scortecciate
, e le tempestate dalle formiche, e le scortecciate da morso d'animali. panzini
. 2. locuz. avere le mani bucate: spendere denaro con grande
73: la gente diceva ch'ella aveva le mani bucate; ed era vero,
106: dicono che tuo padre aveva le mani bucate, che ha consumato ogni cosa
spandeva, regalmente, come se avesse le mani bucate. tecchi, 11-94: quell'
tecchi, 11-94: quell'altra aveva le mani bucate: rubava al marito di notte
e di giorno appena il babbeo voltava le spalle. bucato2, sm. (
spazare a lei. évi a lavare le scudelle? falle lavare a lei. évi
1-54 (i-623): con far le bucate di qua e di là si guadagnava
io faccio alquanto sotterra; siano disposte le cantine, i magazini di legno,
cantine, i magazini di legno, le dispense, le cucine, i tinelli,
magazini di legno, le dispense, le cucine, i tinelli, i luoghi da
: facendo il bucato ai panni quello che le medicine ai corpi umani, ché gli
di san francesco perch'io gli fo le bocate. garzoni, 3-157: erra
huarte dimostrandosi filosofo debolissimo col tenere che le ceneri non possino variarsi né corrompersi quanto
bucato. tassoni, v-131: quando le donne fanno il bucato, mettono a
una cotal bollitura di cenci, che le donne di villa sogliono fare in un
dal secondo, sono veramente pittoreschi; le botti poste in gran nicchioni ornati di bei
il bucato da sé, e si rattoppa le camicie. nieri, 345: una
ad aiutarla! govoni, 2-147: le farfalle nei prati / facevano il bucato
proprio l'inverno precedente si era rovinata le mani. le aveva tutte piagate e sanguinanti
precedente si era rovinata le mani. le aveva tutte piagate e sanguinanti, e
massaia, nell'improvviso bucato butta quanto le viene a mano. va persino a
1-57: in ultimo cinquanta contadine / con le gonnelle bianche di bucato, / ne
gonnelle bianche di bucato, / ne le canestre lor di vinco fine / portavan
di sopra nel suo letto, che le avrebbe messe le lenzuola di bucato.
nel suo letto, che le avrebbe messe le lenzuola di bucato. carducci, 446
era poi neanche di bucato, fra le mani. -per simil. di un
occasione. fagiuoli, 1-3-484: ben le conservo tutte [le lettere],
, 1-3-484: ben le conservo tutte [le lettere], non dubitate: le
le lettere], non dubitate: le lettere e le scritture io non le metto
, non dubitate: le lettere e le scritture io non le metto in bucato
: le lettere e le scritture io non le metto in bucato. -mettere un
bucata fan donna scor- rucciata: sono le faccende più gelose, e per le donne
sono le faccende più gelose, e per le donne le più faticose. idem,
faccende più gelose, e per le donne le più faticose. idem, 199:
sp., 37 (647): le cose che bisogna toccare! cose da
peppina, che aiutava da più giorni le donne a mandar innanzi il grande bucatone della
due porzioni, che si espandono e fascian le buccas...; si dirigono
portarli all'esterno, ed a comprimer le buccas, particolarmente nel tempo della masticazione
far uscire gradatamente l'aria che riempie le buccas allorché si suonano gli strumenti da
. buccellatino. viani, 4-33: le mani e i piedi aveva come le cinesine
: le mani e i piedi aveva come le cinesine, mentre parlava con le visitatrici
come le cinesine, mentre parlava con le visitatrici le manine le si accartocciavano come
cinesine, mentre parlava con le visitatrici le manine le si accartocciavano come sanguisughe avide
mentre parlava con le visitatrici le manine le si accartocciavano come sanguisughe avide e le
le si accartocciavano come sanguisughe avide e le ditina sparivano nei buccellatini cicciosi, e
ditina sparivano nei buccellatini cicciosi, e le si riducevano a guisa di tamponi vellutati
secolo xvii per fare pastiglie per profumare le stanze, ma soprattutto per fabbricare vasi
: argilla nera di cui sono impastate le terracotte etrusche. redi, 16-i-219
di vasi, non incrostati, come le maioliche. mantenevano fresca l'acqua. per
stillata, tabacco. se ne annaffiava le stanze. se ne componeva pastiglie.
che semplice stoviglia. papini, 26-145: le anfore greche ed etrusche, i buccheri
, i buccheri spagnoli... riempiono le vetrine di tutti i musei del mondo
. l. bellini, i-41: le dame di quella nazione ebbero anche, tempo
l'innesto, e fesso, e commesse le marze bene, buccia con buccia a
a capello e legno con legno, e le marze non molto scarnate,..
buccia e de'purpurei grani / scopre le gemme in un giocondo riso. c.
una frutta che non sia sbucciata. le bucce non le posso soffrire.
che non sia sbucciata. le bucce non le posso soffrire. verga, 3-235
comperato un maiale, per non perdere le bucce dei fichidindia, e l'acqua
quando pretendeva che papà geppetto gli sbucciasse le pere perché le bucce non le poteva
che papà geppetto gli sbucciasse le pere perché le bucce non le poteva soffrire; e
sbucciasse le pere perché le bucce non le poteva soffrire; e ora sono come geppetto
come geppetto che collocò i torsoli e le bucce sopra un angolo della tavola,
n'ebbe tema. simintendi, 1-126: le vegghievoli cure assottigliano lo misero corpo;
217: la ansietade m'è cibo, le lagrime beveraggio, la pena pane,
gli scorticatoi alle femmine, e pelando le ciglia e le fronti e col vetro
alle femmine, e pelando le ciglia e le fronti e col vetro sottigliando le gote
e le fronti e col vetro sottigliando le gote e del collo assottigliando la buccia
portiamo. caro, 12-1386: due le pèsti sono /... / che
/ che d'aspi han parimente irte le chiome, / e di ventose bucce i
sua testa, quella misera ragnatela attraverso le cui fila lumacose luccicava, unta di cosmetico
6-137: e col tempo cattivo, le vedi... rinvoltate in una
iii-18: ma se di simil buccia sono le donne di qualche vergogna, perché hanno
ii-128: maestro andrea mi menava a le puttane travestito. -mena e rimena,
due. oh infine donne! e'le son pur tutte d'una buccia. varchi
. varchi, 24-14: tutte [le donne] sono d'un pelo e d'
, in cui pur dianzi / stillò le prime sue dolcezze amore, / lungamente seguita
latino, non intendo buccia. -rivedere le bucce: sottoporre a nuovo esame con
son anche che a'predicatori / riveggono le bucce. vallisneri, iii-379: * riandare
, iii-379: * riandare a riveder le bucce ', vale 'di nuovo esaminare
'di nuovo esaminare, e rifrustar le cose vecchie '. note al malmantile,
1-353: gli rivegga il pelo o le bucce: gli faccia l'aristarco, o
amico, avete agl'impostori / rivedute le buccie. pananti, i-357: se fo
figurucce, / niun dee venirmi a riveder le bucce. giusti, ii-357: questo
cherubini al quale ho preso a rivedere le bucce, è un gran brodolone. carducci
: ho caro anzi carissimo attenda a riveder le bucce al bracci: ci avevo pensato
che non è il caso di rivedere le bucce all'indicatore. -locuz. avverb
, se s'innamora buccia buccia come le svagolate. tommaseo-rigatini, 747: buccia
rampollo. sassetti, 397: hanno le vermene della cannella una cotal bucciolina sottilissima
] scialacquandola [la frutta], le fa ciondolar giù le bucciacchere e li rimbrencioli
frutta], le fa ciondolar giù le bucciacchere e li rimbrencioli, e ciò
bronzo ricurvo (in modo da circondare le spalle del suonatore). buccio di
altri lor strominti / che usavano allora le genti. sannazaro, 12-217: il tuo
suono mal si sentirebbe tra quello de le spaventevoli buccine o de le reali
de le spaventevoli buccine o de le reali trombe. p. f. giambullari
tempio di saturno. citolini, 240: le stelle, i dattili, le peloridi
: le stelle, i dattili, le peloridi, le buccine co i cerchi loro
stelle, i dattili, le peloridi, le buccine co i cerchi loro. mattioli
mattioli [dioscoride], i-226: le buccine sono ancora esse spezie di porpore
atto a porsi alla bocca... le buccine non s'appiccano se non alle
cangigli. vallisneri, iii-379: sono le buccine fra tutti i testacei le più
sono le buccine fra tutti i testacei le più lunghe, e sogliono avere il cono
, e la bocca larga, come le descrive ovidio: « cava buccina sumitur
gli antichi romani l'usassero prima d'inventare le trombe. mascheroni, 829: da
/ tutte le genti e i popoli l'antica / bùccina
popolo s'aduni! idem, iv-2-459: le bùccine dei tritoni soffiavano, le fauci
: le bùccine dei tritoni soffiavano, le fauci dei delfini gorgogliavano. dalla sommità
momenti di tumescenza adolescente -i trampoli e le buccine della scuola dannunziana. gozzano,
motto alcuno, se la gittarono dopo le spalle né più suso vi pensarono. varchi
tu andrai / a cantar maggio con le tue vicine. segneri, i-435:
e buccina intorno cose grandi a chiunque le creda o non le creda. giusti
cose grandi a chiunque le creda o non le creda. giusti, 3-88: quando
di poppa levano il braccio nudo e suonano le bùccine, fendendo con lo squillo il
muscoli buccinatori: di cui sono fornite le guance (aderentemente alle due mascelle)
buccina- tori così chiamati perché occupano le buccas. nascono dalla parte anteriore
tile (e vivono presso le coste). landino [plinio
[plinio], 9-34: due sono le specie [di porpora]: una
della cipolla, la quale quantunque se le levi lo buccio di sopra, anco riman
: ne'luoghi abitabili secchi si disseccano le complessioni degli abitanti, e il lor
ed è usata come diuretico e contro le infiammazioni delle vie urinarie).
. bettinelli, 85: si vedono le cuffie e le parrucche di un secolo
, 85: si vedono le cuffie e le parrucche di un secolo vicine a quelle
un guardinfante rotondo con un ovale, le buccole della montespan col chignone della pompadour
. de roberto, 366: desiderava le belle vesti nuove, dai colori gai,
gai, dalle ricche guarnizioni, o le prime buccole, un anellino. pirandello,
, iii-336: vede la moglie con le bùccole da signora agli orecchi; quattro
; quattro anelli alle dita; domani le vede in petto la collana...
mirava la sua testa ancora salda, le sue mascelle strette, l'orecchio al
con i capelli spartiti sulla fronte, e le tradizionali buccole con la mezzaluna e i
e. cecchi, 3-167: le testine degli angioli carichi di bùccoli e affogati
con que'suoi buccolotti bianchi giù per le tempie. cicognani, 1-40: la
vivi. sono insettivori e abitano le foreste dell'america centrale e del brasile
per la fretta se il morso o le barde stessero a dovere. il bucefalo,
faccende abbiamo! / -e piegare le coltri / di bucherarne / e le coperte
piegare le coltri / di bucherarne / e le coperte trapuntate d'oro. =
da siena, 828: dice che avevano le panziere di ferro. io l'ho
nell'altre stanze; e per questo le aveva tutte sgraziate bucherandole. -figur.
ha in modo bucherato il fegato e le budella, che e'non mi vien da
ch'i'ti facci del cui cader le lappole. poliziano, i-2-27: pur
. bucherato dal vaiuolo a segno che le sue guancie mi fecero sempre venir in
starsi, e tristerello, anoverandole e per le bu- cheràtole trasponendole, conobbe per questo
, e se la pigliava coi topi che le avevano bucherellato il sacco come un colabrodo
, sulla quale si dice si mettessero le sultane per avvolgersi nel nuvolo dei profumi
si sentiva struggere dentro dalla passione; le aveva messo addosso anche la sua giacchetta
. una maschera, maschere, maschere, le tue facciate bucherellate di occhi senza sguardo
. e. cecchi, 5-165: le superfici del tufo, rugose e bucherellate,
, ma aveva rintonaco tutto bucherellato e le persiane rotte e scheggiate. erano i segni
quali [archetti] vi si fanno le buchette da poter veder dentro e pigliare il
antica, con la buchetta in mezzo per le monete. pea, 7-488: è
in lungo la commedia finché non le parve arrivato il momento catastrofico.
. berni, 42: e facciagli le doti alle figliuole, / acciò ch'altro
i-154: già l'hanno i topi e le formiche addotta, / per fame,
taurus * toro '; nome adottato per le immagini mostruose che ornavano il taglio della
mostruose che ornavano il taglio della nave (le polene). il termine è docum
inf., 32-2: s'io avessi le rime aspre e chiocce, / come
barbagianni soffiano dai buchi: / son le versiere che ansimano andando. montale, 1-106
, 5-590: padre pio ha le stimmate; le mani e i piedi traforati
padre pio ha le stimmate; le mani e i piedi traforati, e una
questa pelle e pareti rinchiuso, onde per le porte de'sensi, come per certi
chiaro ed aperto l'orizzonte tutto de le forme naturali, ritrovandoci fuor de la
. caro, 12-i-221: che se le memorie fussero esercitate, e non occupate
, aremmo tutti certe memorione grandi, le quali arebbono più buchi, più ripostigli
succerebbono, e più terreb- beno che le spugne. -buco della serratura,
mano per lo buco dell'uscio, e le mie interiora si commossero per amor di
amor di lui. carena, ii-276: le parole buco dell'uscio sogliono far parte
-buco delle scarpe: dove passano le stringhe. -buco della tenda: da
uscirne assa'minore / parere, e le mie cose assai men belle.
se v. s. ci vedesse le parrebbe che fussimo buoni soldati, perché
, non c'erano in paese altro che le stalle dove poter mettere nuova gente.
il colombiere di un tronco maggiore, le costiere e la barra traversa prodiera (
? visto che non ce la fai con le cattive, cerchi di prendermi con le
le cattive, cerchi di prendermi con le buone. ma tanto te l'ho detto
, 1-432: i comitati sono specchietti per le allodole e non possono cavare un ragno
a briscola. idem, i-549: le donne, sentendone vantare la bellezza,
dice da noi. -non tutte le ciambelle riescono col buco: non tutto
. pananti, 1-6: nere ha le calze, tutte bucherelli. serao, ii-134
). disus. bucato. -aver le mani buche: essere eccessivamente prodigo.
1112: dirai... che aveva le mani buche, che aiutava i poverelli
si chiama bucolica. boccaccio, 3-1-4: le poetiche narrazioni sono di più e varie
greco che vale: pascolar bovi. le bucoliche dunque, propriamente, dovrebbero riguardare
né un nuovo scrittore di poesie pastorali le vorrebbe chiamare bucholiche; ma è voce che
che si riferisce alla poesia pastorale, che le è specifico e caratteristico. dante
breme, conc., i-451: [le testuggini] simili agli scrittori buccolici,
corinzi e compositi, i timpani, le panoplie, i bucrani, i chiari,
. pianta palustre della famiglia tifacee, le cui foglie servono per impagliare seggiole o
riesce tanto fredda, quanto son fredde le reliquie, se pur anco ve n'
anco ve n'ha, degl'infelici che le diedero origine. tommaseo [s
. idem, 6-158: suonavano a distesa le campane, in fondo ad inerti paesaggi
origini bud- diche e bramine, ce le fa indifferenti l'abisso del tempo,
tutta l'india. ojetti, i-478: le tre religioni della cina, confucianismo,
presto salì in grazia delle esotiche signore le quali, nella loggia teosofica romana,
: del ventre gli usciranno fuore / le budelline, e si morrà di stento
nuovo trovato, fra due tuniche, le fibre carnee con vasi sanguigni varicosi.
, squarciate il mio corpo, e consomate le scelerate budelle con crudele morso. intelligenza
, 279: la reina pugnava e le donzelle, / molto faceano a'greci gran
salvaggio: / faceano a'greci spander le budelle. arrighetto, 228: se'
tu proteo? or muove vago vento le tue interiora? ovvero il diavolo muove
tue interiora? ovvero il diavolo muove le tue spesse budella? sacchetti, 248:
in su uno cavallo che faceva diguazzare le budella in corpo al piovano, tanto forte
manco insino a'denti; / e le budella balzavan per terra: / mai non
cader tante cervella, / che le cornacchie faran taferugia; / chi aveva men
taferugia; / chi aveva men forate le budella, / pareva il corpo come una
come una grattugia / e da far le bruciate la padella, / tanto che falsa
il naso e l'orechie, e per le culture te averla facto lassare le buelle
per le culture te averla facto lassare le buelle. ariosto, 3-195: sia ver
m'empia la scarsella, / e le maniche e il grembio, e, se
m'empia la gola, il ventre e le budella; / serà per questo piena
è stato ne la caldaia in cambio de le forme, ed ha reciute le budella
de le forme, ed ha reciute le budella, come rece chi non ha stomaco
d'un sudor freddo, e gorgogliandomi le budella, cominciai a tremar. berni
lo tagliava il senatore, / e le budella gli metteva in seno. bronzino
n'empia [di ravanelli] spesso le budella. ricchi, xxv-1-230: oimè!
come mi duol lo stomaco / ne le budella! a. f. doni,
venne ad ambodue in pensiero d'osservar le viscere e l'interna fabbrica di quelle
a inacidirsi nello stomaco, a rivoluzionare le budella. de amicis, i-699: darò
budella. de amicis, i-699: darò le tue budella ai pesci, nato d'
uovo lavorarmi a quel modo il fegato, le budella e la pancia come un tubetto
di arsenico? pea, 3-46: le interiora si ribellarono da prima, ma poi
gli venisse fuori dalle budella, rompendogli le corde del collo e facendogli schizzare il sangue
rianda la segreta consegna delle bugìe che le lasciò la padrona, e ne fa sùbito
la terza in budello. -mettere le budello al sole: sbudellare. rajberti
grossi sorci da palude, gli mette le budella al sole, e sdegnosamente lo
calci del passeggierò. -sentirsi torcere le budella: per fastidio, per disgusto
, non più meticoloso da sentirsi torcere le budella dentro. -sentirsi rimescolare le
le budella dentro. -sentirsi rimescolare le budella, venire le budella in gola
-sentirsi rimescolare le budella, venire le budella in gola: essere estremamente agitato
gola: essere estremamente agitato. -strappare le budella dallo stomaco: per indicare un
padron 'ntoni gli parve che gli strappassero le budella dallo stomaco, come si portavano via
dallo stomaco, come si portavano via le nasse, le reti, le fiocine,
come si portavano via le nasse, le reti, le fiocine, le canne,
via le nasse, le reti, le fiocine, le canne, e ogni cosa
nasse, le reti, le fiocine, le canne, e ogni cosa.
, e ogni cosa. -tremare le budella: avere una gran paura.
: avere una gran paura. -cavare le budella, mettere le budella intorno al
paura. -cavare le budella, mettere le budella intorno al collo: ammazzare.
ripigliar la preda, / e cavar le budella a quei ghiottoni. pananti, i-31
mia sorella, / al poeta gli cavo le budella. panzini, ii-732: boia
che guarisca e vedrai! ti voglio metter le budella attorno al collo. -cascare
budella attorno al collo. -cascare le budella: perdersi d'animo. lippi
/ il fegato, la milza, e le budella. note al malmantile, 2-787
. note al malmantile, 2-787: le casca il fiato, si perde d'animo
soggiungendo il fegato, la milza e le budella, intende: si perde d'animo
in budella, / sicché mi cascan le braccia e l'ovaia. note al malmantile
, in cenci. -avere le budella in un canestro, in un catino
): il tribolo disse: « leghiamo le spade per l'amor de dio,
; ché sempre m'è parso avere le budella in un catino ». della casa
guardi torto la signora, / parti aver le budelle in un canestro. lippi,
essere stata sbudellata dal toro. -tirar le budella a qualcosa: tirarla, allungarla
, trovai panni, ch'eran loro tratte le budella: e funami detto, che
scandalizzato. -come imprecazione: per le budella! sacchetti, 134-31: e'
, che non mi rispondi: per le chiabellette, e per le budella,
rispondi: per le chiabellette, e per le budella, che conviene che tu mi
mi paghi. idem, 145-46: per le budella di dio! se posso sapere
trippa. piovene, 5-594: sono le budelle d'agnello, arrostite e vendute
s'è tirata via i veli. aveva le braccine dentro due budelli di pelle bianca
budello che va alla corte michiel. le mura dei palazzi mi serrano come in
sera di tramontana, dopo aver girato le trattorie di trastevere, entrammo, più
amore... -bagascia! spudorata! le gridavano intorno... -budello!
budéllùccio. savinio, 2-152: le donne preparavano la scordaglià, che è
bagnomaria. -anche la crema fatta con le apposite polveri, che si versa poi in
casa i salamini, i ciccioli, le finocchiate, le coppe, il budino dolce
, i ciccioli, le finocchiate, le coppe, il budino dolce col sangue.
s'abbiglia o s'intrattiene o riceve le visite più intime. arila,
quella stanza appartata ed elegante, dove le signore stanno o fingendo di lavorare, o
una signora legge o conversa con le amiche. panzini, iii-183: le altre
con le amiche. panzini, iii-183: le altre dame lo guardarono prima con l'
nocevole, semplice, nato a sostenere le fatiche? matazone da caligano, v-500-211
sera i buoi tornare sciolti / da le campagne e da'solcati colli. boccaccio,
addivenne i buoi, gli asini, le pecore, le capre, i porci,
, gli asini, le pecore, le capre, i porci, i polli e
, per gli campi (dove ancora le biade abbandonate erano senza essere, non
; ché in ogni iato / sonar senti le valle del muggito / de'buoi,
se 'n bestie tali, / guardian le razze, che faremo in questi / che
fuoco, abbmciò la polvere insieme con le carra. firenzuola, 578: omero,
parte buoi. campanella, i-223: le tane e 'l corso ha il cervo,
e mansueto bue, / al pargoletto dio le membra sue / state a scaldar co'
nel cuor dell'imperio il bue e le altre cose necessarie al vivere si hanno
vestigio alcuno tra gli animali, come tra le api, tra'buoi, tra gli
pea, 3-30: passavano quasi sempre le carrette coi bovi appaiati, pungolati dai
calda sia gustato. maipighi, i-502: le fibre carnee della milza le vedrà nelle
i-502: le fibre carnee della milza le vedrà nelle capre e buoi, ed hanno
alto / la tagliente bipenne, fra le corna / di bue selvaggio la dechina
parini, 339: ben cantan più gioconde le sirene / mentre s'avvengon che l'
« grotta del bue marino » e prepararvi le bombe. 5. figur. persona
più bue di me non è sotto le stelle. idem, 10-35: in quanto
dire bue, a me? -finiamola con le liti! bocchelli,
è lor dannaggio, che più cheggiono le cose temporali che le spirituali, e mettono
che più cheggiono le cose temporali che le spirituali, e mettono innanzi ciò che
giungevano i cavai, vedendo rosse / le membra del celeste bue levato / dall'amica
su una bufola, la quale per le parti di dietro empiendosi d'acqua, fa
in capo, menar pel naso come le bufole e com'un asino pella cavezza.
pella cavezza. lastri, 1-4-40: le bufale poi son di specie salvatiche,
specie salvatiche, rilevandosi in branco per le macchie e boscaglie. d'annunzio,
393: era una landa malsana dove pascolavano le bufale nere, da cui quelle genti
. tozzi, i-488: tornate indietro le vacche, toccava alle bufale; e
uno degli spettacoli consueti in campania erano le grandi mandrie delle bufale brade, nere e
festa fiorentina in cui si facevano correre le bufale; palio delle bufale.
che consisteva in far correre al palio le bufale incitate e spaurite da fuochi.
e l'umil pecorella, / ch'avea le poppe munte e 'l dosso raso.
giove ricompensò il bufolo in questo, che le sue coma fussero d'un mirabil osso
i bufoli, così i maschi come le femmine, tirano grandissimi pesi a par
vi sono per tutte quelle campagne, le quali lavorano la maggior parte e in più
da soma. cattaneo, iii-1-99: le genti venivano ad ammirare i comi di bufalo
corpo come bufolo. piovene, 5-629: le paludi pontine, che si stendevano dal
paludoso e malarico, in cui pascolavano le greggi e le mandrie dei bufali neri e
, in cui pascolavano le greggi e le mandrie dei bufali neri e mostruosi che
20-vii: bufoli presuntuosi che avevan preso le biblioteche per stalle. 3.
e in ogni stanza della bastia brillavano le fosforescenze degli occhi notturni, ed era
: quanto ci fanno tremobundi e paurosi le bufere dell'impetuosi venti, i terremuoti
, ogni roccia, ogni calle / e le bolge e gli spaldi e le meschite
e le bolge e gli spaldi e le meschite, / e tutta in festa è
pisa era lì lì per vedersi arrivare addosso le gru che sogliono annunziare la bufera.
dal dolore. pascoli, in: le ventate soffiano di schianto / e per
ventate soffiano di schianto / e per le vie mulina la bufera; / passano bimbi
balbettìo di pianto. panzini, ii-47: le bufere del mare rendono aspri e sconvolti
pecchio, cotte., i-324: [le città] quante volte non abbiamo noi
volte non abbiamo noi visto quelli che le abitano, mentre imperversava la bufera della
politiche, sembra che gli uomini come dopo le bufere del cielo, respirino meglio,
porto. prati, ii-78: aimè! le piaghe, ond'era / tutta il
odi e amor di mill'anni e da le tombe / sorgono accenti d'ira e
dietro una siepe, mentre tornava con le bambole per le sue bambine nel carrettino;
, mentre tornava con le bambole per le sue bambine nel carrettino; e disfatta
. beltramelli, i-501: mostardo distribuì le biciclette, gli schioppi e le cartucciere
distribuì le biciclette, gli schioppi e le cartucciere; poi si armò a sua volta
vela, e 'l mar spinse a le stelle. botta, 5-67: quivi incominciò
si leva e dal soratte / spiran le buffe a flagellarvi tossa. pascoli,
cosciali: e queste armadure, altri le han brune e granite, altri che
buchi per gli occhi: usato per le cerimonie da alcune confraternite. note
per la viottola la compagnia degli incappati con le buffe alzate, e con le torcie
con le buffe alzate, e con le torcie che mandano la fiamma fumigosa.
berretta fornita di alette destinate a coprire le orecchie, il collo e anche il viso
: fittisi nel capo certi berrettoni con le buffe..., uscirono con piè
collo, la gola, il mento, le gote e le narici, restando solo
, il mento, le gote e le narici, restando solo una certa apertura quanto
/ del decor, dell'onor contro le leggi. menzini, 5-263: tira pur
: allora il cavaliere, che cognobbe le sue buffe e 'l suo mal dire,
s'awolsono, / tanto che tutte le frasche raccolsono. tommaseo, 11-68: alla
note al malmantile, 2-818: le buffe... sono pezzetti di
buffona. pananti, i-31: le boccaccie mi fa la prima buffa.
, folletto. nieri, 99: le fantasime, il licchetto, il buffardèllo,
solito. cesarotti, ii-222: lento lento le volava il crine / sopra l'auretta
colle. 2. soffiare gonfiando le gote, sbuffare. angiolieri, 85-9
sforzandose, come rabiato, de uscire de le mane de coloro ch'el tenevano.
dicendo loro cum sbudellate rise e cum le mane applaudendoli: -dove andate voi, misser
al banco... -per le budella di dio! se posso sapere chi
dal naso. verga, 2-96: le più belle e le più schive guardavano
verga, 2-96: le più belle e le più schive guardavano con maggior attenzione che
un semplice mortale, cotesto scimmiotto che le fissava insolentemente, e buffava loro il
sbornia e attaccar delle liti, e le dicèvano brutte e villane parole, e
dicèvano brutte e villane parole, e le buffàvano in faccia il lor ributtante tabacco.
vento. verga, 3-23: stasera le stelle sono lucenti, e a mezzanotte cambierà
ondèggiano-note che una buffata, curvando le alte teste de'pioppi, ci apporta
scansie) dove si tengono i cibi, le terraglie, le cristallerie, le tovaglie
tengono i cibi, le terraglie, le cristallerie, le tovaglie e tutto ciò che
, le terraglie, le cristallerie, le tovaglie e tutto ciò che serve a
estens.: anche il servizio e le bevande, i cibi che vengono serviti
aspetta, vediamo minutamente la sala, le stanze del giuoco e quelle del 4
stanza, il banco, i tavoli, le vivande stesse, i vini e le
le vivande stesse, i vini e le terraglie che compongono il sontuoso apparecchio,
: preparare la musica, i fiori, le candele, / il buffò. /
amore e in reverenzia e in devozione le reliquie de'santi, e fare loro
alberi, certi ciottoli, e insieme le buffetterie, i fucili, le sciabole brunite
insieme le buffetterie, i fucili, le sciabole brunite. sinisgalli, 7-5:
milite assonnato e irascibile i moschetti e le buffetterie. = adattamento del fr
mento spiritoso. si mise ad accomodarne le pieghe con un buffetto che sembrava una
malfattini si ritraeva col volto, restringendo le labbra come un vecchio gatto a cui si
sullo smalto del cofano, sui vetri e le nichelature; come la cameriera che seguita
prete) e mi toccò, prima, le spalle, / poi mi sorrise e
lambercier, bisognerà ricercarla e la troveremo fra le astuzie stratègiche. 2.
egli per lui pur un'altra volta le volesse ripagare da capo. =
xi-1055: dio ne scampi dal credere che le pietre sieno state cangiate in pane buffetto
un buffettino con polvere di cipro, e le dà la polvere dove manca.
ad un tratto alzata la mano, le diede su le guancie un grande buffettóne e
alzata la mano, le diede su le guancie un grande buffettóne e le disse
diede su le guancie un grande buffettóne e le disse: -questo, signora, howi
mare. montale, 1-74: chinavo tra le petraie, / giungevano buffi salmastri /
parlava con cortesia imperiosa, lasciando cadere le parole tra un buffo e l'altro
tratti di voci vili e buffe, purché le auguste pagine di tacito diventino trastullo all'
di dogali e leva gli obelischi per le sconfitte, quasi quasi mi passa di mente
»). goldoni, ix-213: le commedie presentemente hanno il maggior concorso;
teatro di carignano, dove si davano le opere buffe. da ponte, 100:
mentre ne'drammi buffi generalmente non si contano le parole che come la cornice d'un
tela, in questa occasione si pretese che le parole fossero tanto importanti, che da
nievo, 221: siccome a venezia le gran conversazioni erano di teatri, d'opere
, sm.): che sostiene le parti comiche (nell'opera buffa).
capo un poco meglio che a leggere le buffonaggini delle cicalate. buffonare,
di nostro o tenuta a mente, le so dire che non si tiene lì a
certi prelati, e pastori, li quali le pecorelle di dio non pascono, ma
san bernardo, sono più atti a votare le borse, che a correggere li loro
la buffoneria è salita sì in pregio che le tavole signorili son più ingombrate di buffoni
.. ora si vede il buffone con le ciglia de gli occhi dentro ascose e
, che par guerzo; ora con le labbra torte, che par un mascherone
padrone del circo, vestito da buffone con le brache larghe. -per simil.
penserò che non mi abbiano a mancare le parole. garzoni, 3-433: e
e tenuti per buffoni magri da tutte le persone saggie, che s'avessero detto il
/ chi vuol che sempre in giudicar le regole / si debbano seguir della ragione.
fare più saviamente di quel che si veggon le scimie, animai tutto giuchevole, mattaccino
e scherzando, com'è suo genio, le vuol dare. casti, 9-117:
. cpuaiyva&o *; 'che gonfia le gote '(appellativo di una rana nella
corto (usato per tenere al fresco le bevande). buonarroti il giovane
uso di mettere in fresco nell'acqua le bevande. leggi di toscana, 7-50:
parlandone far cosa migliore che buffoneggiare con le donnette, con le dolcezze latine e
che buffoneggiare con le donnette, con le dolcezze latine e con le dolcezze arabesche!
, con le dolcezze latine e con le dolcezze arabesche! casti, iv-158
. ariosto, 314: ma lascia le buffonerie: guàrdati, e così dico
: bisogna... alle persone con le quai si parla e non descendere alla
uomo satirico considera esclusivamente i vizi e le buffonerie della società. settembrini, 1-39:
buffonerie! a sconvolgere e disordinare tutte le carte. d'annunzio, iv-2-1092:
lingua, con una buffoneria così seria che le altre non poterono trattenersi dal ridere.
caduta, buffonescamente. i bracchieri desumevano le similitudini dalla selvaggina.
. ma bensì di quelle buffonesche, le quali in parte colla maschera e con vari
del tempo che insieme si girava le strade, storielle di taverne, di conventi
taverne, di conventi, di donne, le più scandalose, le più buffonesche
donne, le più scandalose, le più buffonesche ch'egli potesse ricor
giovanni crisostomo volgar., 48: con le quali cose tu, come essi,
oneste che in quelle buf- fonie con le quali tutti insieme vi disonestate. =
: sotto claudio nerone... tutte le fazioni di questi buffonieri molto vergognosamente furono
dell'anno attico (giugno-luglio) durante le feste diipolie, e durante la quale
. del riccio, 1-4: le bufonie erano certe solennità presso gli
stagno ti lampèggiano innanzi, guizzando ver le paludi dell'officiale beneficenza. completamente tua
: buggeratèllo. monti, ii-135: le voci di guerra e di pace fanno il
e si fanno preparativi che allontanano tutte le speranze di pace; ma tieni per
, rilegature fiammanti e buggeratene, per le quali una casa inglese si distingue a
, il pappagallo..., diceva le parolacce, e appena nel salotto una
disse, salata bene, disse che le donne sono tutte: « buggerone ».
buggerone ». bocchelli, 1-iii-107: le toccava d'andarsi a disdire e a confessar
fabbricare? simintendi, 3-56: le bugie mescolate colle veritadi vanno vagando
dolente: io non venni qui per dirvi le bugie; se io il credessi poter
arte. leonardo, 1-198: tutte le cose che nel verno fien nascoste e
non saria la giustizia, se non fossero le ingiurie?... la verità
444): « ecco come vanno le cose », diceva ancora tra sé don
», e pensava all'innominato, « le braccia al collo; e con me
. proverb. -le bugie son zoppe, le bugie hanno le gambe corte: in
bugie son zoppe, le bugie hanno le gambe corte: in breve tempo si
, / e non sai ben che le bugie son zoppe / e però si cognosce
giunge che non fa il zoppo, perché le bugie hanno corti li piedi. collodi
li piedi. collodi, 69: le bugie, ragazzo mio, si riconoscono
sono di due specie: vi sono le bugie che hanno le gambe corte, e
: vi sono le bugie che hanno le gambe corte, e le bugie che hanno
bugie che hanno le gambe corte, e le bugie che hanno il naso lungo.
. pea, 7-460: ma vedi come le bugie hanno le gambe corte?
: ma vedi come le bugie hanno le gambe corte? -la bugia monta
su per il naso, e anche: le bugie hanno il naso lungo: quando
no, guardala bene nel viso, e le vedrai correre la bugia su per il
diranno che de cinquanta novelle, de le quale io te ho ordenato, la maiore
la santitate / passò in ipocrisia, le gentilezze / in cerimonie, e 'l senno
ardor, bugie e sciocchezze, / non le virtù, gli arcani e le grandezze
non le virtù, gli arcani e le grandezze / di dio, come facea la
prisca etate. tesauro, xxiv-97: le bugie de'poeti altro non son che paralogismi
lo scalco. e seguitò di dire le sue bugiette e il famiglio a testimoniare il
: impossibile sarà che stando te tra le genti, e dicendo molte parole, o
affo e, quando ritornava in terra, le sparivano; e il famiglio disse prestamente
uscio, andava e veniva sonnacchiosa per le stanze, mettendo in ordine ogni cosa
, e, fàttosi presso alla bella, le dimandò con la voce lì lì per
con la candela. barilli, 6-37: le bugie del pianoforte filtravan raggi di zolfo
del pianoforte filtravan raggi di zolfo attraverso le mie dita e i miei capelli.
dicono e si scrivono diverse cose, le quali non possono accertare, senza pericolo
quella sua infelice orazione bugiardamente avendo esaggerate le lodi della nazion franzese, acciò la
. magazzini, 47: si colgono le pere moscadelle, bugiar- dine..
s. agostino dice: per le bugìe degli bugiardi appena la verità è
che non fa il zoppo, perché le bugie hanno corti li piedi. belo
. carducci, ii-1-185: fine a le ciancie. una genia bugiarda / di
mio carro a vela / e ghignerò le lepre e'leopardi; / ché in picciol
la pelle. ariosto, 37-6: de le quai sono i pregi agli onor morti
gettar delle dita con modo superstizioso, le prove d'innocenza per via d'acqua
per via d'acqua bogliente e tutte le specie di geo- manzia finalmente, delle
arcibugiardo, e proto veramente di tutte le menzogne. d. bartoli,
ant. inesatto segneri, iii-3-184: le vostre bilance non possono essere mai sì
solo bugiardo. caro, 4-55: le piacque ancora oltra modo sentire che v
amor vuol far de'nesti / vede le frutte via di giorno in giorno;
per certi bugiardoni qui di casa che le avessero contate delle storie, non stia
, e poi il bugliolo con tutte le corde rimane al compratore per niente. luca
di pece. pirandello, 8-440: tutte le donne met- tevan fuori conche e buglioli
e stavano poi su gli usci con le vesti di baracane raccolte tra le gambe
con le vesti di baracane raccolte tra le gambe. e. cecchi, 6-397:
i loro buglioli, e accuratamente lavarono le tracce di cotesto massacro. sbarbaro,
. è simile al verbasco, e produce le sue frondi sparse per terra, le
le sue frondi sparse per terra, le quali sono nere e aspre simili alle
... e de'tracuri / le greggi, ed i buglossi e i codilarghi
il pugno, e batte con ira le bugne d'un palazzo di marmo. d'
1018: l'alta torre merlata con le bugne minuziosamente dipinte. 2.
; dare forma di bugna; tracciare le bugne (in un disegno).
una fabbrica, diconlo per indicare le bugne o bozze in quello, e porvele
9-152: di fronte, il sole illuminava le bugna ture che correvano frastagliate
dell'arniaio o bugnereccia, che le api di qualche amia o bugno non
volendo trarre mele del bugno, le pecchie lo pungono. tanaglia, 3-178:
d'annunzio, iv-2-868: un grido involontario le sfuggì quando una rondine urtò contro i
sbattimento sinistro di ombre gigantesche, furono le semplici pareti, non più nemmeno digrossate
pulci, xxx-11-6: io ho com'uva le bugnole piene, / e sempre del
nel cassone. soderini, ii-291: le corteccie del rogo fanno gagliarda legatura alle
... et esse tengono forte insieme le bugnole da tener il grano. galileo
da cui gli accademici della crusca recitavano le loro composizioni (con metafora suggerita dal
fra giordano [crusca): non le era rimaso altro che una bugnoletta di
mano, e s'abbia in ordine le cassette o bugnoli fregati di finocchio
, ii-298: girovagò sin tardi per le strade buie come l'inferno. pea
indica l'alba vicina. -che ama le tenebre. campanella, 1-67:
luoghi bui / e tomi a riveder le belle stelle. ariosto, 32-17:
, 1-47: angustiato io vo per le fessure / della terra; nel sole
/ ma tosto fier li fatti e le naiàde / che solveranno questo enigma forte /
novantanove per cento, amano il silenzio e le tenebre, perché hanno muto il cuore
[i semi d'alcune piante] le loro uova, benché un poco più
/ dal campo te ne vai verso le navi / tutto solingo pel notturno buio?
svernato, l'altro giorno. / le odo, mentre camminano non viste,
cespugli. alvaro, 9-65: per le scale era buio come in un pozzo.
dalla fucileria. pavese, 29: fra le foglie / che stormivano al buio,
con che? -con che si pagano / le case; coi denar che avete al
: al buio non si possono distinguere le cose. 2. scherz. prigione
de'saliri ed iscese, e del fuggire le percosse di chi aveva a andare,
percosse di chi aveva a andare, e le cadute ne'bui, ed ogni scandolo
e teologi e tutti gli altri che scrutano le cose sopra natura o che non si
466: io certo affermo / che dentro le pupille de'mortali / regna gran notte
un orrendo / perpetuo buio gli coprì le luci. carducci, 871: in vece
/ sulle pupille il buio amaro che le inghiotte. 6. figur.
. chissà dov'erano? dormivano, le poverine, dall'anno scorso, nel
sinistra. caro, i-113: dànno le parole antiche degnità agli scritti. sì
il fascino femminile e lo splendore delle vesti le avevano spalancato molte porte senza esibire la
, / ed il tempo si getta e le parole. 12. prov.
è stato a vuoto; ho tentato le corbellerie ed è stato come dire al muro
pulci, vi-174: buioso. le stinche. g. m. cecchi,
gelo delle notti, la fame, le soste all'addiaccio. o nel falansterio,
o contubernali nel contubernio di miseria. le patate... di quando in quando
pive daddovero / sole si posson dir le mantovane, / belle di forma,
. / quando si suona almanco empion le mane, / e tante ve ne son
squame più o meno carnose, sovrapposte le une alle altre, che sono foglie
dalla parte inferiore del girello hanno origine le radici, filiformi. -bulbo tunicato
, rossetto di fuori, aguzzo verso le foglie, simili a quelle delle cipollette
l'intenzione che hanno avuto di inviarmi le violette di chenale e i bulbi di
col taschino colmo di bulbi raccolti e le dita ingommate dai grossi grappoli.
del cranio; trasmette al nervo olfattorio le sensazioni provenienti dalla mucosa olfattoria attraverso le
le sensazioni provenienti dalla mucosa olfattoria attraverso le fibre nervose. -bulbo dell'uretra:
sono manifestissimamente composti di più foglie come le cipolle
visibilmente. d'annunzio, iv-2-79: le innervazioni negli organi sensorii non più perturbate
). / che parton poi tra lor le pettatrici, / tal per la rena giù
[crusca]: conforme sono tutte quante le erbe bulbose. clarici, i-726:
: che tu l'hai imbolata tu, le ho scoperto, e che stamattina •
tu come queste buldriane piangono e come le sono presso che pentite? va tu
affligge in basso, su tutte le sporgenze e in tutti i buchi, coi
medi in mano, tra le gambe e in mezzo ai piedi. d'
annunzio, camenti; salvo che con le cotture. idem, 9-48: con la
russia. nievo, io: le gambe stivalate di bulgaro divergevano /
tutta la palude ansa e soffia / per le nome di un regno sul volga
sotto la russia). froge e per le fauci emerse, / occhiuta di mille occhi
, x-3-105: qui ferma i preghi e le parole a pena, / che dopo
bulicando dal polverone d'estate non a pena le prime goccie grosse, fitte, frementi
; cresce nei campi, ostacolando con le sue radici lunghe, dure e intricate
insalasi la bulimaca prima che ella metta le sue spinuzze. = deriv.
montuosi e lungo i fiumi. profonda molto le sue radici, ed è incommoda agli
, ed è incommoda agli aratori sì per le spine che spesso porta, e sì
frequente, accompagnata da deliquio... le cagioni ordinarie della bulimia sogliono essere i
= voce attestata in tutte le lingue romanze, a partire dal sec
intagliatori a bolino siano arrivati a imitar le stoffe in una forma da renderci riconoscibili,
3-70: si dorarono gli stemmi e le statue, i monumenti più solenni furono
vigoroso; il muso è schiacciato le grosse borchie della copertina. e
. (come quelli usati per proteggere le suole, in bullismo, sm. neol
pataffio, 6: e de'zoccoli trasse le bullette. burchiello, io: un
fa con vergella di ferro arroventata. le bullette a caldo hanno quadrangolare il fusto
gira, veggo in conclusione / che le prime bullette eran più buone. de
mobili erano luccicanti come l'ebano; le maniglie del cassettone, la linguetta del baule
i rilievi d'un piccolo stipo, le bullette delle seggiole, persino i chiodi
; e delle grosse scarpe terrose con le suola ricoperte di bullette. jovine, 214
. prestò il suo bulino a tutte le opere con cui il giocondo venne coltivando e
all'ornamento di sì nobile breviario solamente le soprannotate bellissime carte dello spierre, conciossiacosaché
cardarelli, 3-90: i bulli riempivano le strade, se la spasseggiavano in botticella
a campana. linati, 30-19: le ragazze... erano grosse, morettone
erano grosse, morettone e talune, le più buie, con fianchi ninnanti, petti
: [lo scalpellatore] stava per dare le ultime sgorbiate alla statua del santo,
la cupola canicolare viene compattamente saldandosi sopra le teste, come ima caldaia di lucido rame
al cervelletto. baldini, 6-154: le finestre senza inferriate, le porte senza
6-154: le finestre senza inferriate, le porte senza bulloni son per me troppo nude
crescenzi volgar., 9-20: le nari del naso fanno gran convinzione soggettiva di
a quel bum bum della macchina che le aveva portato via il figliuolo, e le
le aveva portato via il figliuolo, e le era rimasto sul cuore, in quel
cuore, in quel gran sbalordimento, e le picchiava ancora il petto. pirandello,
medicina. quelli che hanno e'gambi de le foglie canteruti e fioriscono: e chiamatilo
erano gli stipi per gli strumenti e per le intavolature, e nel legno figurati a
illusione, e altre simili, le quali significano la libertà del giudizio dalle
l'altro giorno vidi partire il vapore per le canarie, e in buona fede credetti
costringono il legislatore ad assicurare ai creditori le persone dei debitori falliti. manzoni, 171
aveva condotto a esercitare il contrabbando attraverso le lagune di comacchio e le bocche del
contrabbando attraverso le lagune di comacchio e le bocche del po, con guadagni tanto
drammone dell'arena. 3. con le buone; correttamente, onestamente. mostacci
i-1006): il tolonio, veggendosi ne le mani de la giustizia, o non
del risultato della perizia, dichiarava false le ultime volontà del cassinese, buon'anima
buonanima rideva sempre, gli ridevano le punte dei capelli quando cantavo le
le punte dei capelli quando cantavo le mie canzonette militari. bocchelli, i-462:
il rimanente dipende da altre facoltà, le quali, a chi mancano, bona
: lo sapevo, fanno tutte così le americane, quando sono stufe di un marito
govèrno), sm. che le attua; moralità di costumi nei rapporti
so quante volte al giorno radio-londra, le spiritosità del colonnello stevens, i 2.
buongoverno: nel mediosarcasmi di candidus, le lezioni di politica, di storia, di
apprezza la buona tavola, i cibi e le be -squadra del buon costume
trinci, 1-167: vi sono poi le buoncristiane dall'inverno, la fiala
di vecchio che secondo me sono le migliori, e più nobili di tutte l'
letteratura; chi sa capire e scegliere le cose belle. da n&z *
de'ricci, 297: offerite tutte le vostre operazioni al signore, e questo
ii-329: altri, perché elle [le rose] buon dato si conservino,.
s'allarghi. tassoni, 1-57: ne le canestre lor di vinco fine / portavan
o faccia o dica? / i'le dirò di. te del ben buondato.
4-2 (ii-630): molto riverentemente con le berrette in mano se gli inchinarono dandogli
di se medesimo... in sentir le acclamazioni festeggiatrici ed i buon giorni tumultuosi
n. n.... e le va per casa di contrabbando, qui è
buongustaiòlo. carducci, ii-16-46: per le note raccomando: 1) la massima
criterio, con sicurezza di giudizio, le cose belle, in arte e in
al dorso / con lieve man ti adattino le vesti / cui la moda e 'l
il bongusto finora spaziando / su le auguste comici, e su gli eccelsi
e su gli eccelsi / timpani de le moli al nume sacre / e agli uomini
ebbi successivamente e lessi con sommo piacere le due sue poetiche epistole piene di sapore
la disinvoltura dello stile,... le rendono... pregevoli. foscolo,
buon gusto. leopardi, ii-17: le cose che cadono sotto la categoria del
è un modo dell'educazione; ma le così dette buone maniere che sono l'
l'abito di gala dell'educazione, te le possono insegnare anche le monache. bocchelli
educazione, te le possono insegnare anche le monache. bocchelli, 6-239:
tutti hanno preso acordanza / di mettere le donne in despre- gianza. francesco da
, ix-71: il buono uomo referisce le cose buone dal buono tesauro; et lo
tesauro; et lo iniquo uomo referisce le cose inique dall'iniquo tesauro. boccaccio,
che fra michele adoperasse, non che le battiture, ma la lingua, ch'
il mondo è pieno! / dico le triste, ché in questa citate / una
a infinite cose: ma, perché le opinione false non durano, difficilmente vi
, bon signore, / tue son le laude la gloria e l'onore et onne
ii-355: mi volete vedere legato per le mani e per i piedi, se cristo
mantenersi hanno bisogno delle leggi, così le leggi per osservarsi hanno bisogno de'buoni
arei più caro che mi rassomigliassi ne le bone opere, che in viso.
e fa veder l'opere bone e le male. guicciardini, iii-257: coloro.
e di giovamento agli studi, con le buone lettere e buoni costumi, quanto
. bruno, 3-646: sopra tutte le cose, o saulino, è situata la
. castiglione, 450: ma se le operazioni del cortegiano sono indirizzate a quel
quel ribaldo. orsino, i-171: ne le cittadi ove i monarchi han sede,
loro coscienza; a buon fine! ma le vogliono dirigere essi in qualità di mediatori
e di be'regimenti / a che vivon le genti. giamboni, 7-4: usanza
o mio buon cinea, ogni dì fra le tazze e le muse in liete ricreazioni
, ogni dì fra le tazze e le muse in liete ricreazioni fra noi *.
e guai a lui, se quinci / le dee sdegnate giù precipitando / con le
le dee sdegnate giù precipitando / con le forchette il cacciano. meschino! /
meschino! / più non potrìa su le dolenti membra / del suo infermo signor
finalmente siete buon cavaliere e cortese verso le belle signore. panzini, ii-397: la
que'che t'ama assai / de le sue gioie più care ti manda, /
allora i due compagni si levaro / per le parole de'loro scudieri, / e
cuor volentieri. ser giovanni, 44: le rispose che attendesse a guarire, e
stesse di buona voglia, che egli le prometteva renderle dell'amore suo buonissimo guiderdone:
, 230: eraci da stimare assai le cose di francia, colle quali la città
. padre buonaventura, piena di scuse, le quali veramente non erano necessarie, perché
gran cura.,, di descrivere le impressioni avute dalle buone grazie della bella
laccio tenia preso, / mostrandoci nel verno le viole, / e il giaccio nella
raccomandabile per il bel costume e per le buone creanze che vi s'insegnano.
ve'; che non paia che tu le faccia l'elemosina. verga, 4-222
piè riguardò attorno, e non conoscendo le contrade e veggendosi in terra, domandò
. pananti, i-115: e come fa le sue coserelluzze? / eh, s'
appetto di quella buona pasta di leopardo non le riuscì di buttarla in ridere. carducci
temesse di èsser creduta capace d'inventare le più innocenti fandonie. nieri, 166:
rado! serra, ii-526: insieme con le pettegole e con gli avari anche [