sino all'eccesso di portar via pure le pissidi e i calici,...
particella pronom. affondare nelle tasche (le mani). slataper, 1-69:
bella cosa viva che è l'uomo! le sue mani che s'insaccocciano per nascondervi
imparato punto né il modo di riparare le tentazioni né l'arte di ributtarle,
saetta, / onde poi insaetta / le mie vertù, sì che 'l martir m'
più sucido e di più noioso che insafardare le palme con l'olio di ricino e
grasso d'orso stantio, e mescolare le dita nei capelli altrui? -rifl
insafardò turpemente, si rigò la faccia e le mani nei cocci dei bicchieri.
dramma). archivio storico per le province napoletane, xxxvii- 183:
, spettacolo. archivio storico per le province napoletane, xxxvi- 771:
in un tratto isgomberato il petto de le masserizie de i fastidii? ed è vero
vipera. redi, 16-v-119: quando le nostre serve hanno per disgrazia insalata un poco
come stese / erano, con la man le ripiegava, / e, insalandole prima
, / e, insalandole prima, le mangiava. carena, 2-259: 4
cavalca, vii-158: sono alcune cose, le quali, se passare si lascia il
. sacchetti, 70-5: essendo venuto per le feste di pasqua due porci da'suoi
secca sapessi di vieto; / e le digiune si restorno addrieto. ramusio,
ma io temo che 'l mare non le abbia insalate in guisa che elle non
far diventare salato, rendere salso (le acque dolci di un fiume).
ariosto, 42-89: l'isauro / le sue dolci acque insala in maggior vase
un ferro incurvato, gli cavavano per le nari il cervello, riempiendo poscia quel
savio uomo ed astuto /... le parole e l'opere sue insala.
504: gli antipasti, dove saranno le insalate o di lattuca o di mescolanze
degli altri peperoni, la vecchia taglia le cipolle, e ci buttano tutto e ci
desinare a tutta l'italia, ma tutte le vivande sono amare ed ha dato
-termine generico con cui si indicano le varie specie di erbaggi le cui foglie
si indicano le varie specie di erbaggi le cui foglie, condite, formano tale
.. mandano l'insalate per aver le torte. lippi, 12-53: il can
stagione buona, quando fioriscono i garofani le viole a ciocche i cavoli verzotti e
: avevo preso la mano a trapiantare le insalate. 2. per estens
tornò per noi quella di prima, con le delizie esposte tutte in strada: mortadelle
compra di molte zucche... e le foglie le trita, e le fa
zucche... e le foglie le trita, e le fa in insalata,
e le foglie le trita, e le fa in insalata, dicendo che rinfrescano
: « si mangiano a insalata [le arance] », io dissi, «
, confondere. aretino, 1-134: le insalate degli affetti che promovono le menti
: le insalate degli affetti che promovono le menti di chi gioca e ama in un
, / che l'hai pur tocco con le tue insalate? gli ingannati, xxv-1-314
gli accorti oratori... condiscono le loro insalate con l'olio dell'adulazione.
, carezze sì soavi che moverebbono le pietre. carducci, iii-1-287: tu
-mettere la propria erba in tutte le insalate: immischiarsi in cose o faccende
poiché egli ha voluto mettere in tutte le insalate della sua erba) con sue
l'erbe trova, così nel paneretto le mette senza alcuno assortimento mescolatamente; non
, merendarono. dominici, 1-186: le amare cose che usar si possono,
simili coselline. bellincioni, 1-195: le 'nsalatuzze accendon sempre e gusti: /
timo o di maggiorana, entro le quali semina insalatuzze. -figur.
, i-iv- 269: quando assapori le pappardelle filosofiche, teologiche, storiche,
storiche, letterarie dei padri, e spilluzzichi le loro insalatuzze di bello stile, ti
vimini foderato di raso verde che raccoglie le schede per l'elezione del presidente della
nella sua camera di studente a mangiar le insalatine condite col sapido suo olio casalingo
lì coltiva, enumera, monda e trita le sue insalatine. -varietà di erbaggi
qui c'è tutto, e di tutte le stagioni! spinaci, cavoli, finocchi
de'pesci insalato, non guasti tutte le budella. anonimo toscano, lxvi-1-21:
membrute da sedervi al pasto che, dopo le fazioni, dava loro il signore,
, e quivi trovammo i semidei, e le eroine, e l'altra turba de'
[acqua] colla dolcie combatte, le foci per lo paese montano per contrario
. agostino volgar., 4-42: sieno le vostre parole condite e insalate, che
è il limone, che si spreme ne le coradellette soffritte ne la padella,.
ho di buon luogo che non vi sono le più insalate pazzie, di quelle che
, iii-34: -ecci punto di varietà da le cortigiane di vinegia a quelle di roma
rimedio alle piaghe della nazione, anzi le renderebbe più impostemite e più insaldabili.
tommaseo [s. v.]: le camicie s'inamidano per poi insaldarle.
palma], segnato a gradi, sono le sedi vacanti ove, insaldati, gli
, ricoperto di ciprio, che gli dice le dolcezze le più insipide del mondo?
di ciprio, che gli dice le dolcezze le più insipide del mondo? 2
il chia- brera e il testi, le dettero [alla lirica] l'aria spagnolesca
'stiratora'. periodici popolari, i-523: le insaldatore han chiesto d'esser garantite dell'
soderini, iv-48: sogliono l'estate [le capre], causato dalla collera
bocca chiusa, insa livandogli le dita. sbarbaro, 1-129: insalivan basciando
tozzi, iv-301: disse, disfacendo tra le dita la sigaretta insalivata: -se non
cui il ministro tocca con la saliva le orecchie e il naso del battezzando.
cipolle, cuocile sotto la bragia e poi le monda, e tagliale per traverso longhette
(anche raffaello dormì) ne insalsicciò le logge vaticane. = denom.
. assarino, 2-ii-476: cominciarono altresì le febbri maligne, per la qualità di
: a dispetto delle frequenti epidemie, le quali hanno infestato i bestiami di varie
tale. gli uomini stupidi, le donne corrotte, il governo vacillante,
ingegni esercitati, tanta l'adulazione che stomaca le anime nobili, che anche gli splendidi
salvini, 41-156: ho il nome e le voci di salvare anche l'insalvabile.
. bencivenni [crusca]: le piaghe divengono putigliose e insanabilissime. cicerone
non sentono dolori de'membri suoi e le loro insanabili ferite. landino [plinio
, stanco di comprare la vita con le lagrime. manzoni, ii-652: -ahi
perché nascondiamo sotto la maschera dell'apatia le insanabili piaghe dell'anima, ci dicono
, iv-1-401: conobbi che tenevo fra le braccia una povera creatura inferma, profondamente
, con i nervi indeboliti, con le vene impoverite, forse insanabile.
sete, / perché taceano e avean le labbra / della sete mortale.
fresco e lattoso, sarebbe sozzo soggiungervi le braccia e le mani secche per magrezza
, sarebbe sozzo soggiungervi le braccia e le mani secche per magrezza. -che
163): lasciano stare d'aver le lor celle piene d'alberelli di lattovari e
con mele in forma di lettovario, le radici del meo giovano nei dolori delle
125: i lattovari, gli sciloppi, le confezioni de'galenici erano di grande giovamento
uscì di romana, / che spesso le stillava di nascosto / sangue di pipistrello,
varietà sativa, coltivata negli orti e le cui foglie si mangiano in insalata; da
; da tale specie hanno tratto origine le varie forme orticole quali le lattughe a
tratto origine le varie forme orticole quali le lattughe a cappuccio o cappucce, le
le lattughe a cappuccio o cappucce, le lattughe romane, le lattughe da taglio,
o cappucce, le lattughe romane, le lattughe da taglio, con varietà primaverili
campi ed è impiegata in medicina per le proprietà diuretiche, narcotiche e calmanti del
questa natura. trissino, 2-3-207: tra le prime lattuche e i pomi estremi /
che ha il torso molto grosso e le foglie strettissime a corte, che s'allarga
n'è una spezie, c'ha le foglie larghe con macchie di sangue..
verdi e più grosse di tutte, le quali poi con il tempo si dirizzano insieme
di figura uguale, nel qual tempo le legano gli ortolani in cima e tirangli la
così in breve tempo non solamente si serrano le foglie insieme, ma diventano di dentro
un gratissimo odore. massaia, v-92: le lattughe, e segnatamente le selvatiche,
v-92: le lattughe, e segnatamente le selvatiche, nelle regioni equatoriali contengono un
statua lignea di priapo dominava lì tra le lattughe e i porri. d'annunzio
, come forse parrà a vincenzio che le lattughe di queste camicie sieno un poco
/ di camicie per lui, con le lattuche / di tela sottilissima cambraia. lanci
cane, voglio dire per tener su le lattughe. bizoni, 78: sentimmo messa
, n'hanno cavato i cavalieri e le dame il più bello ornamento della persona
alcuni giovani nobiluomini che si distinguevano per le loro lunghe giubbe di seta, a ricami
di seta, a ricami, per le ampie lattughe di trina sul petto.
mente, incominciando prima dalle donzellette, le quali, pungendo loro la latuga per
, che credono di lasciarle in sicuro [le figliuole] in custodia alle serve.
specie valerianella, chiamata comunemente dolcetta, le cui foglie, a forma di rosetta,
, vi-396: viene maggio, e vengono le belle / candide lattughelle. bontempelli,
lattucchiglia della camiscia intorno al collo con le scarpe che non stanno bene accomodate.
de qua apparisce che generalmente sono cinque le ossa dela testa, cioè l'osso
], xxxi-m: tre cose sono le quali, con diligenzia osservate dalla mogliera,
laudabile, e anco necessaria, cioè quando le parole sono a una persona e la
. crescenzi volgar., 5-2: le [mandorle] verdi son più sottili
son più sottili e più laudabili che le secche per la loro umidità.
boiardo, i-iio: il laudano che le danno da gli arabi s'appella, se
arbuscello simile al cisto, ma produce le frondi più lunghe e più nere.
con laudare 4 lodare '(per le sorprendenti qualità di tale medicamento);
se credesse a me laudante, ripricare le cose dette. boine, ii-31: un'
biasimati. tasso, n-iii-643: chiama le cose che si cantano intorno al destro
sie, mi signore, cum tucte le tue creature / spezialmente messor lo frate sole
. boccaccio, v-116: ascoltando io le laude in tale dì a giove per la
spogliata dite rendute, cantandole'flammini laudanti le poche sustanze di codro...
ciascun il mio consiglio / s'io disprezzo le fronde 'l frutto piglio. ariosto,
si teme, che sempre disprezzano / tutte le foggie moderne, e sol laudano /
con mortificare i vizi, serve a tutte le virtù. galileo, 3-1-126: né
la fermezza laudavasi. papini, 27-872: le opere di mia mano furono anche troppo
livio volgar., 2-296: tutte le tribù s'accordarono che a'tuscolani fosse
pubertà fossero battuti e morti, che le femmine e i fanciulli per legge di
vanno. 8. locuz. suonare le campane a dio laudiamo: chiamare il
concordia presa con l'imperadore, sonando le campane del comune e delle chiese a
il genere laudativo, abbracciando in sé le laudazioni non meno che le vituperazioni,
in sé le laudazioni non meno che le vituperazioni, prendendosi però il nome dalla
conv., iii-xi-i: naturalmente le lode danno desiderio di conoscere la persona
signor marc'antonio colonna il vecchio ne le sue laudatissime azioni. goldoni, xiii-671
verde è riccio; e chi tentò le corna / al davanzati, accusa or gli
indistinto per essi, che pur molce loro le orecchie ma non discende nell'anima trovando
ma non discende nell'anima trovando chiuse le vie dell'ingegno. =
marmorei trofei, li ornatissimi teatri, le statue, le palme, le corone
, li ornatissimi teatri, le statue, le palme, le corone, le funebri
, le statue, le palme, le corone, le funebri laudazioni, per questo
, le palme, le corone, le funebri laudazioni, per questo solo infiniti
del casino... volle, oltre le musiche e i poemi, con laudazióne
pubblicamente in chiesa con parole magnifiche esaltare le virtù di lei. d'annunzio,
strofette per li onomastici e laudazioni per le festività ecclesiastiche. 3. dir
'laudazióne ', tatto del laudare le proposte, le sentenze e simili, particolarmente
, tatto del laudare le proposte, le sentenze e simili, particolarmente in venezia
costumi, / convien per uom divin le laude sieno. ariosto, 1-4: voi
nel sonetto di cino... udire le tue laudi? 2. atto di
, bon signore, / tue so'le laude, la gloria e l'onore.
certe spezie di versi e contengono in sé le laude divine, sì come apare nello
grazia di dio, cioè d'anime per le quali la grazia e maestà di dio
manifesta e fa veder topere bone e le male, ed accende e sprona alla virtù
ariosto, 7-60: se non ti muovon le tue proprie laudi, / e l'
iii-xiv-i: ne la litterale esposizione dopo le generali laude a le speziali si discende,
litterale esposizione dopo le generali laude a le speziali si discende, prima da la
, 3: scrivendo ad eliodoro vescovo le funebri laude di nepoziano, tutto quello che
: solenne principio agli studi sogliono essere le laudi degli studi. pascoli, ii-832
tufizio de'morti co'tre notturni e le laudi, o almeno il primo notturno
, o almeno il primo notturno e le laudi. 7. canzone spirituale
la plebe ebrea ti venne incontro con le palme; / noi con prece, voti
noi, ora che regni, ti cantiamo le nostre laudi. nardi, i-140:
per non esser di quelle caca-sotto che non le basta lo animo di pisciare nel letto
materia può... mutare anco le cose una volta constituite, se la
col diretto. siri, i-76: oggi le rendite reali, censi, laudemi e
rendite reali, censi, laudemi e le ragioni del sigillo reale della cancellarla ascendono
riserva del laudemio, il quale in tutte le ulteriori alienazioni e respettive investiture dovrà essere
ii-2-232: al dominio feudale si collegavano le enfiteusi, onde il laudemio restò a
la sera venire a santo gilio a cantare le laudi, se possono. capitoli
quali i 'laudesi 'cantavano giornalmente le laudi a maria insieme coi poeti del
. tasso, 11-iii-561: l'adattar le cose antiche a'tempi nostri è laudevol
tasso, n-iii-648: non è una de le regole di dante che la concordanza di
, 40-21: una affezione specialissima verso le nobilissime arti del nome del disegno.
per applaudire i pezzi teatrali e le aringhe publiche. tramater [s. v
, e perciò mangiò lo fieno corno le bestie. = deriv. da
a un solo foro, per cui le musiche sono a due voci su bordone
, v-3-435: preludendo e interludendo su le canne della launèdda paesana, voi canterete i
estens.: grande monastero (e le singole celle del monastero stesso).
fondò una laura di faticanti e gittò le basi di un'istituzione assai più conforme
frutti a bacca o a drupa; le foglie e la corteccia contengono sostanze aromatiche
de laurano ben lavate e polverizate con le ditte specie, e poi toi lo
corona poetica laurea. alberti, 1-8: le are e'templi e teatri tuoi latini,
e di onorevol laurea / cinger vorrian le chiome! carducci, iii-n-74: nel 1314
breve egli ottenne la laurea del dottorato de le leggi civili e canoniche. d.
delle catedre e dare i gradi e le lauree. goldoni, xi-853: invece
allor matrimoniale. delfico, i-222: le lauree stesse, cioè il dritto di
gaspara stampa. ojetti, i-31: per le biografie, monografie, tesi di laurea
, sarebbe utile... fissare le date, magari pubblicare i referti medici suh'
saprà raccomandare gli eserciti a'bellisari, le leggi a'treboniani. lupis, 3-329:
a. cocchi, i-446: frequenta le famose librerie che quivi sono e,
e misterioso. salvini, v-380: le 4 propine 'si dicono alcuni danari
145: ogni uno cerca di laurearsi le chiome nel coraggioso conflitto, e non
fu tutto a correggere e a pubblicare le rime. 2. conferire la
gherardi, ii-55: io lascio istare le innumerabili tragedie, le innumerabili e giocondissime
io lascio istare le innumerabili tragedie, le innumerabili e giocondissime commedie, gli innumerabili
macedonia, ed averli posto in mano le lettere laureate. saraceni, ii-463: scrisse
che mettono a porpora e ad oro le camere per riceverlo. -titolo onorifico,
poeti laureati / si muovono soltanto fra le piante / dai nomi poco usati:
laureati par che meriti la grazia de le muse, se non sa mettere in arnese
il bemi archimandrita fa bollire e malcuocere le minestre il dì di berlingaggio a'laureati
laureati, quanti esse ne presero con le lor reti. g. g. belli
educazione femminile si veniva trasformando, con le scuole normali per le maestre, con gli
trasformando, con le scuole normali per le maestre, con gli impieghi privati e
gli impieghi privati e pubblici ai quali le donne cominciavano a partecipare, col comparire
in legge. cassola, 2-100: le aveva fatto capire che, sì, aveva
, atteggiando su tumida tavola, brandivano le tazze spumose. 5. prov.
laurèlia aromatica di jussieu ', che ha le foglie opposte lanciolate interissime aromatiche, ed
in essa. carducci, iii-8-200: aggiungo le varianti di un codice laurenziano del secolo
di lauri. anguillara, 1-154: le bionde giovimi mie lunghe chiome, /
man tronche o scorciate, / de le tue fiondi e del tuo laureo nome /
mira / de gli occhi ardenti e de le chiome bionde. buonarroti il giovane,
/ a te dar vanto e a me le bianche chiome / fare ornai verdeggiar di
], 312: dal odore sono nominate le pere mirrappie, lauree, nardine
. questa è una erba che fa le foglie simile allo alloro; e però è
di pianta del genere dafne, che porta le foglie lanceolate, lucide, di un
inconvenienti della facilità del culto con esporre le loro imagini nelle chiese, con le
le loro imagini nelle chiese, con le laureole o diademi o splendori de'raggi d'
: iva dicendo intanto con amorosa ansietà le litanie lauretane, soffermandosi, e volgendosi,
delle litanie lauretane e di altre preci, le donne di casa rientrassero nell'intemo.
i-610: chi entrava ascoltava poi estasiato le litanie lauretane di cui si cantavano i
. p. casàburi, iii-444: fuggo le reggie, e di fiorito colle /
cinta d'un fonte / limpido, fra le quete ombre di mille / giovanetti cipressi
viver mio tranquillo e lieto / apre le porte amor che sdegno chiuse, / piacciavi
aprimi,... apollo, / le vie, per- ch'oggi ascenda /
: beviam, se non ci arridano / le sacre muse indarno / or che lent'
o toltigli dalla poppa, mangiandogli con le budelle piene e chiamangli lauria. =
dalla poppa man giandogli con le budelle piene; chiamangli laurici.
agg. letter. ant. che ha le chiome coronate d'alloro.
del cintio fu delusa / da le fiondi,... / quel fiume
8-265: ov'è il carro laurigero e le insigni / armi e di bende l'
vocale. 2. che ha le foglie simili a quelle dell'alloro.
alloro. d'annunzio, ii-96: le rose / del laurigero oleandro / e
ha [il terebinto]... le fiondi... meno intagliate di
2-251: il terebinto... ha le folie laurine e verdeggianti.
rimedio a questa malattia si è che le mani e'piedi sieno temperamente fregati con
nell'acqua, imperoché dalla corteccia, che le circonda, rendono una certa grassezza,
grassezza, la quale si spreme con le mani in una conca e ricogliesi.
mattioli [dioscoride], 165: ritrovansi le pere di varie e diverse sorti,
a gli antichi, li quali avevano le superbe, le faleme, le decumane,
, li quali avevano le superbe, le faleme, le decumane,..
quali avevano le superbe, le faleme, le decumane,... le sementine
, le decumane,... le sementine, la laurine. —
, promontorio dell'attica, rinomato per le miniere d'argento. lauripotènte,
i legni con olio di cedro e le arme con un'altro, le tapezzerie di
cedro e le arme con un'altro, le tapezzerie di corame con olio laurito.
xxxvi-255: febo di dafne sua stringendo le membra mutate / in lauro: -e queste
. durante, 2-247: producono i lauri le foglie lunghe, uscendo larghe dal picciolo
giallo biancheggiano; da i quali nascono le orbachelle, simili all'olive, ma minori
giuseppe di santa maria, iii-25: le sue sponde son tutte piene di lauri.
uguale ogni terreno / del cultor ricompensa le fatiche, / né ossequioso a'suoi desir
viii-1-36: spessa quistione si fa tra le genti,... perché di
essiccare quanto sia possibile l'aere delle case le quale se abitano: cioè con foco
, v-1-86: fiutando il vento con le sue nari di corsaro legittimo, mi
di lauro ». pascoli, 569: le mani che sen- tian di lauro /
lauri tuoi / mossero invidia in me, le tue catene / destan rispetto. foscolo
/ ch'a un dormente guerrier mandan le grazie / a rammentargli il suo padre
. 5. persona altamente onorata per le virtù e i meriti. aretino
si coglie / acerbo frutto, che le piaghe altrui, / gustando, affligge più
ciel amato lauro / socer ti fu, le cui mediche fronde / spesso alle piaghe
, / tesser d'olmo ghirlande a le sue chiome. d'annunzio, ii-684
lauro alessandrino, overo ideo, produce le fiondi simili al rusco, ma maggiori
, 211: il lauro alexandrino ha le foglie come il pungitopo, ma minori
altezza ordinaria di un tiglio, ha le foglie ovate-bislunghe acuminate triplinervi coriacee, i
, e perfino velenose, come sono le seguenti: l'aconito, l'elleboro sì
.. fa questa pianta i frutti e le foglie come il lauro, me le
le foglie come il lauro, me le fiondi sono più grandi per intorno dentate come
del cedro. fa i fiori bianchi e le bacche purpuree. targioni tozzetti, 7-17
trabisonda. mamiani, i-12: soppresse le frizioni della belladonna, i pannolini bagnati
i suoi fiori, ed in particolare le sue foglie, esalano, qualor vengano confrigate
= deriv. da lauro [i] le. laurolène, sm. chim
famiglia lauracee, usato in farmacia per le proprietà simili (ma più blande)
voci latine nella fine de'libri e le dicevano nella fine di qualsiasi operazione.
... abbondanza e lautezza di tutte le più gustose vivande i virtuosi, di
gustose vivande i virtuosi, di tutte le professioni furono pasciuti. pallavicino, 6-1-116
ma 10 van vomitando, per trangiottire le deliziose lautezze. lubrano, 2-188:
. p. priuli, li-3-231: le ricchezze di questo ministro non passano la
accorreano i con vicini per veder rinovate le lautezze più famose dell'antichità deliziante.
: oggi, 1 citrulli godano / le ben compre lautezze, e prestin gli
li deserti. pacichelli, 2-639: le serve sono anche trattate con pari lautezza
troppo lunga nella casa della sposa dopo le funzioni di rito è supremamente ridicolo: evitare
avverb. imperiali, 4-303: tra le cose memorande ond'io / pascei la
spiantato affatto. ghislanzoni, 1-22: le opere dell'ingegno fruttavano poco ai mediocri
codici greci. betteioni, i-516: le die'una lauta mancia. pirandello, 5-630
lauti guadagni. bocchelli, 13-364: le annate travagliose, con la guerra che
meno splendide o per rispetto a chi le fa, o pe'vantaggi che ne ha
. orioni, x-2-66: erano troppo laute le condizioni dell'invocar perdono per essere assolto
, xxvii-6-91: sieno pur gradite ed amate le fave, delle quali se avessero in
. c. dati, 4-74: le mando le composizioni del nostro stravizzo,
c. dati, 4-74: le mando le composizioni del nostro stravizzo, il quale
come si cingon di quadrate mura / le città sacre. bernari, 7-105: quella
pelle). caviceo, 1-188: le pelle bianca, tersa e lauta non è
, lironi /... / addolciscon le orecche d'uditori / al nome ch'
e barche, e quelle tolse e le mandò a saona. = deriv
ardenti come la lava, che gli scottavano le pupille e gli lasciavano il solco sulle
. frana. rosano, 246: le lave hanno scoverto il tavolato calcareo.
a. cocchi, 5-2-174: le biancherie, che han servito al tisico
manus meas » 'laverò fra gli innocenti le mie mani '. arlia
atto stesso del sacerdote che si lava le mani. * la messa è al lavabo'
corno sinistro dell'altare, in cui sono le preghiere da recitarsi dal sacerdote mentre si
da recitarsi dal sacerdote mentre si lava le mani. carena, 2-91: dicono
corno sinistro dell'altare, in cui sono le preghiere da recitarsi dal sacerdote mentre si
da recitarsi dal sacerdote mentre si lava le mani. -brocca di metallo che
-brocca di metallo che si usa per le abluzioni compiute dal vescovo prima, durante
compiute dal vescovo prima, durante e dopo le azioni liturgiche. -piccolo lavandino,
di accedere all'altare, si lava le mani recitando una preghiera liturgica.
, nel quale i religiosi si lavano le mani prima e dopo i pasti.
sonnacchiosi e aprivo sul mio corpo tutte le cannelle dell'acqua diaccia attonite di tanto spreco
alvaro, 11-24: un povero vecchio custodisce le chiavi del lavabo, detiene il sapone
ii-78: misser lo pedante non guastava le parole del prete; allora ella conobbe come
lavaceci? baretti, 3-332: leggiamoci le prose e le poesie che que'poveri lavaceci
, 3-332: leggiamoci le prose e le poesie che que'poveri lavaceci ti vanno sì
puliscono diligentemente i pavimenti e le pareti di ciaschedun lavacro. milizia,
mali. monti, 22-197: ambe [le fonti] son cinte / d'ampi
turbar, solean de'teucri / liete le spose e le avvenenti figlie / i
solean de'teucri / liete le spose e le avvenenti figlie / i bei veli lavar
giustizia avessero are e lavacri, vidi le madri che annegavano i loro figliuoli. pascoli
intorno e diligenti, / per risaldar le piaghe. marino, xii-608: la susanna
contiene il lavacro di quella giovane e le tentazioni che sostiene da due vecchi. tesauro
: ei, senza indugiar, tosto le apporta [alla piaga] / presenti aiuti
la stagna e netta; / e facendo le va crudo lavacro / con senapa disciolta
suo effetto. luzi, 7-18: le donne ai lavacri marini / tuffano i lini
/ tuffano i lini dell'infanzia e le roride melanconie / de'fluenti anni nel corso
davanti alle ville severe e sole. le belle facciate scurite e lavorate dagl'inverni,
begli occhi a cento, a mille / le preziose lagrime, ch'in breve /
166: tu beata, gridai, per le felici / aure pregne di vita,
molti legislatori religiosi istituirono i lavacri, le abluzioni e simili rimedi per purificare le
le abluzioni e simili rimedi per purificare le colpe, essendo ancora collegate le idee della
purificare le colpe, essendo ancora collegate le idee della purità del corpo e di
i-2-94: non basta l'opportuna scelta e le giuste proporzioni dei materiali; non bastano
materiali; non bastano i lavacri, le macinazioni, i rimescolamenti,...
insolubile in esso, affine di separarne le materie eterogenee solubili che contenga in- trapposte
che si pone in tavola per lavarsi le dita alla fine dei pasti.
'. onofri, 15: le cannucce della vigna incontro al sole rilucono fra
mi lava il viso, il petto, le spalle. provo, al fresco lavaggio
estrattiva, operazione che consiste nel separare le pagliuzze d'oro contenute nelle sabbie aurifere
). soderini, i-213: le pietre chiamate lavagne, delle quali ne
tenere e di vari colori. visitai le caverne ne'monti di genova, dagli
d'embrici. milizia, vii-204: le ardesie o le lavagne fanno anche una
milizia, vii-204: le ardesie o le lavagne fanno anche una buona copertura
i tetti rossi di tegole, / le case più recenti / e, / coperte
e, / coperte di lavagna, / le più vecchie quasi invisibili / nella confusione
, sopra di cui si disegnano a'principianti le figure geometriche, è la pietra del
, x-5-31: né buffon dimando / le figure a schernir d'euclide avvezzo /
alta voce per cinque ore del giorno le medesime parole scritte col gesso su la lavagna
istituto, i pallottolieri, i banchi, le lavagne, le carte geografiche, gli
pallottolieri, i banchi, le lavagne, le carte geografiche, gli attrezzi di ginnastica
poscia dipinti quadri a musaici; giacché le tavole e le lavagne non resistevano alla
a musaici; giacché le tavole e le lavagne non resistevano alla umidità di quella
un livido color di lavagna si ammassa per le cime aspre. montale, 2-59
/ ella descalza l'àlbore tra qui e le raixe. / disse l'altra
-sostant. targioni tozzetti, 12-10-45: le sue falde hanno del lavagnoso, ma
quelli [legni] da vele quarre sono le lava- gnotte, le saettie, gli
vele quarre sono le lava- gnotte, le saettie, gli squarciapini. garzoni, 1-867
insieme. fra primi son compresi le lavagnotte, le saettie, gli squarcipini,
primi son compresi le lavagnotte, le saettie, gli squarcipini, gli schirazzi,
provviste di impianto idraulico, per lavarsi le mani e il viso. -anche:
la catinella o altro vaso, per lavarsi le mani. l. pascoli, ii-515
pese che bisognava adoperare tutt'e due le mani. calvino, 1- 497:
menti erano finiti, se per sciagura le si ponea una mosca in sul viso
acque alluvionali. leonardo, 2-551: le molte piogge, accrescimento de'fiumi,
: non per opere di giustizia, le quali avessimo fatte in prima, ma
invar. chi è addetto a lavare le ampolline; inserviente di sacrestia, chierichetto
in mano ad usare, come sono le abluzioni o lavande. betussi, 170:
, 1-i-42: l'acqua della fonte le serve di bevanda, di lavanda e
superstizione. calandra, 6-47: continui le lavande tepide con aceto molto allungato e
r. marina, si fanno le seguenti lavande speciali...: di
. vedete aprirsi in quei piccioli corpi le povere vene, e di questi delicatissimi
; quegli allor purificarsi; / e le sozzure lor buttaro in mare. filangieri,
un luogo; in un altro bisognerà lavarsi le mani nel sangue della vittima
, e via gittàr nell'onde / le sozzure, e dal mar lungo la
fatta la lavanda de i piedi con le altre solite cerimonie, dal medemmo padre
nella quale la signora m. passerà le sere di questa settimana. 3.
. oliva, 640: si lavino le lordure delle coscienze umane, e da
secolo spogliatoio ', ma non tutte le vecchie vesti ci siamo tolti di dosso.
. martini, ii-4-390: uomini, amate le vostre mogli, come anche cristo amò
, ii-2-217: nella china... le lavande dell'oro sono un'arte molto
lavanda, son differenti. questa ha le foglie più morbide e delicate, né si
la usavano ne'loro bagni, o perché le lavandaie ne mettono ne'pannilini imbiancati,
poi raccatta i fasci di lavanda, / le reste d'aglio, l'erbe,
aglio, l'erbe, i fior, le foglie. d'annunzio, iv-2-1341:
ve la manda / il lambicco de le muse, / che spruzzarsi di lavanda
tanti lisci, i nei, / le lavande, i rossetti e l'arte e
una cosa che non gli ricordi lei, le stesse crepe del soffitto, il fascicolo
bandello, 1-40 (i-465): le massare, lavandare, fornaie e simil
che patirò in sì gran caso / eran le lavandare le più afflitte. foscolo,
in sì gran caso / eran le lavandare le più afflitte. foscolo, ii-368:
nostra lavandaia. carducci, iii-24-418: le camicie della sposa e le lenzuola tra
iii-24-418: le camicie della sposa e le lenzuola tra le quali morì un etico ieri
camicie della sposa e le lenzuola tra le quali morì un etico ieri, la tovaglia
e dai laboratori il fumo nero offuscava le nuvole scure. = deriv.
parte della toscana si fanno i sovesci con le così dette capraggini, ruta capraria e
. invar. persona addetta a rigovernare le stoviglie (negli esercizi pubblici, nelle
'. de roberto, 333: tutte le parole di costui, per mezzo della
lavaradici sono assolutamente buoni anche per lavare le barbebietole, le patate ed ogni sorta di
buoni anche per lavare le barbebietole, le patate ed ogni sorta di radiche.
debbia lavare neuno pelo né scalcinatura ne le piscine dell'arte... salvo che
il bucato a una fontana / ne le maremme del paese tosco. a. cocchi
grano nell'acqua comune, stropicciandolo con le mani, ed ho veduto che egualmente intorbida
gruppo di giovini donne, / con le giunonie braccia nudate, le vesti succinte,
, / con le giunonie braccia nudate, le vesti succinte, / che lavan panni
tocca il sonare il cembolo cioè dello lavare le scodelle. fil. ugolini, 198
in partic., il viso e le mani) per lo più con acqua
lavare gli due cavalieri il viso e le mani, perché gli erano tutti tinti
26-16: ora mi lavo e frego le gengive ogni sera con un misto di
. baldi, 38: mormorando / le loquaci anitrelle in su le sponde /
: mormorando / le loquaci anitrelle in su le sponde / de gli stagni e de'
lavarsi e van tuffando il capo / entro le gelid'acque. -con riferimento a
chiabrera, 1-iv-71: corsero... le dorate rote / dell'almo febo e
/ cresce il desir, se sol le labbra immolli. mattioli [dio- scoride
la bocca con la salamuoia, strigne le gengive e ferma i denti smossi.
. per estens. toccare un territorio con le proprie acque (un corso d'acqua
. baldini, 4-228: la luce lava le cose. cassola, 6-43: il
larga di sotto che di sopra, perché le radici meglio si stendano...
la terra postavi entro non viene da le piogge lavata già. [sostituito da]
amaramente pianse, tanto che tutta con le sue lagrime la lavò. poliziano, st
fanno. tasso, 8-34: io le piaghe sue lavo co 'l pianto. chiabrera
altro clamore. un profluvio di lacrime le inondava la faccia, lavando la polvere
arcangeli, cuociono i principati, vivificano le potestà, sono salubri le virtù,
, vivificano le potestà, sono salubri le virtù, dilettano le dominazioni, infiammano i
, sono salubri le virtù, dilettano le dominazioni, infiammano i troni, illuminano
ii-34: ben si dee loro aitar lavar le note / che portar quinci, sì
mondi e lievi, / possano uscire a le stellate ruote. boccaccio, v-258:
darci la vita, e a lavare le colpe nostre col suo prezioso sangue. savonarola
pure a forza di preghiere / lavar le macchie della colpa tua. tarchetti,
dimandavano l'occasione di battersi per lavare le non loro macchie. leopardi, 2-31:
di sì lunga disgrazia, ha sempre visto le nostre lagrime lavarle le piaghe fattele da
ha sempre visto le nostre lagrime lavarle le piaghe fattele da le discordie de i suoi
nostre lagrime lavarle le piaghe fattele da le discordie de i suoi figliuoli. conti
in quel letto, mi lavavo di tutte le mie aspirazioni e smanie, perché riuscivo
[l'oro] da la terrestreità, le lavano [le ghiaie], adatando
] da la terrestreità, le lavano [le ghiaie], adatando certe tavole d'
io avevo fonduto il detto oro, lavato le ceneri, trovai in circa una libbra
. fiorio, 2-278: si lavano poi le arene de gli fonti e de gli
si sbattono in molta acqua per toglierne le parti più leggere che l'acqua intorbidata
consiste nel separare con un solvente adatto le impurità di un corpo insolubile in esso
esso, affine di separare colla soluzione le materie eterogenee che contenesse intrapposte fra le
le materie eterogenee che contenesse intrapposte fra le sue particelle. 14. pitt
, passiamo a quella maledizione del ripulire le pitture, e del lavarle. milizia
che bella figura avrebbe fatto ersilia per le vie di roma con a fianco una zotica
perfezionarlo. magalotti, 9-1-64: sostenni le sue istanze, con intenzione di lavarle
. bocchelli, 1-iii-622: girò tutte le strade fra le basse casupole e i
, 1-iii-622: girò tutte le strade fra le basse casupole e i giardinetti e gli
tien più che chiusa la bocca, le lavo la faccia, vedrai.
prima che venga l'estate. e le case e le casette sul canale vengono restaurate
venga l'estate. e le case e le casette sul canale vengono restaurate, ripulite
. tasso, 20-26: guarda tu le mie leggi, e i sacri tempi
non bagni e lavi. -lavarsi le mani di qualcosa: v. mano.
-non guadagnar l'acqua da lavarsi le mani: v. acqua, n
cubie di scorrere sul ponte quando le cubie sboccano in un ponte al disotto
di legno o terracotta dove si coltivano le piante '(dal lat. herbarium *
', colui, colei che rigoverna le stoviglie, che lava i piatti nelle
contiene un cestello, destinato a sostenere le stoviglie, sul quale, mediante forti
appena entrato qui mi si sono svegliate le emorroidi. leopardi, iii-596: io non
con lavativi salati. bacchelli, 17-52: le somministro colle mie mani il solito lavativo
la macchina non ha chiaroscuro. nemmeno le macchine più semplici. un lavativo per
, voleva farsi pur carezzosa, princivalle le disse grossolanamente: -fatti in là
col grasso / che mostrava la mensa per le porte. buonarroti il giovane, 9-551
., 10-6 (439): essendo le tavole messe allato al vivaio, ad
è di mettersi a fare orazione con le mani lavate, ma con lo spirito
.. attraverso tutti i salotti e le camere, pestando i tappeti cogli scarponi
scarponi imbullettati, urtando con mala grazia le gambe dei mobili dorati, toccando colle
, toccando colle mani ruvide e non lavate le sete delle tappezzerie. 3
acqua del ciel. linati, 25-149: le additai, spiccanti sul cielo lavato dal
aveva piovuto, e l'asfalto e le piante eran tutte lavate: si sentiva il
sole / e si toma a guardare le cose con occhi lavati. 7.
o di mulo; e secondo le sue differenze dicesi chiaro, scuro,
13 (236): il vicario scendeva le scale, mezzo strascicato e mezzo portato
risciacquato... (queste [le riprensioni] giovano sovente all'ammonito come
girolamo volgar. [tommaseo]: come le greggi delle pecore tosate le quali salirono
: come le greggi delle pecore tosate le quali salirono dal lavatorio. biringuccio,
aquedotti di legno ne'lavatoi e ne le fucine, dove la materia metallica si cuoce
pubblico o privato, dove sono collocate le vasche o gli altri impianti per la
questi canali, che furono fatti per le fonti e per li lavatoi, sono rinchiusi
parte. campanella, 1084: tutte le stanze sottane sono officine, cucine,
molto ben grande, dove si lavano le mani. buzzati, 1-189: un ufficiale
del re alcinoo, pone in ischiera fra le lavatrici. tommaseo [s.
271: neuno lavatore che lavasse ne le decte piscine, possa né debbia disaccare
sottoposti. m. fiorio, 246: le cose minutissime cadute sopra la tavola,
tanti sono i lavatori quanti gli sceglitori, le spazza, e con un vaglio avente
più stretti che la terra cassa, le va vagliando, e quel ch'esce fuori
che regola la temperatura dell'acqua e le diverse operazioni: prelavaggio, lavaggio,
: ànnovi alcune foglie de arbori con le quali, poi che peste l'hanno,
, poi che peste l'hanno, depingono le vesti sue, né alcuna lavatura più
cavallo, mandava sua moglie a lavar le briglie, il freno ed ogni altra fornitura
alla lavandaia. piovene, 7-544: le acconciature delle donne sono più libere. predomina
sciacquatura. cavalca, 20-105: io le gittai la lavatura del catino addosso.
sue pupille aveva quella lavatura che pigliano le cose quando stanno in fondo all'acqua
lavatura di capo de la vecchia: anzi le si gittò ai piedi, e non
pianto che gli colava dagli occhi, stendendo le braccia, facea le stimmate. a
occhi, stendendo le braccia, facea le stimmate. a. f. doni,
portandole il figurino del vestito che tutte le dame devono farsi, per il lavazampe
554: credendo abbracciare e baciare [le tre vergini],... e'
... e'baciava ed abbracciava le pentole e laveggi e l'altre vasella
: arme, arme si grida: le tazze e li barili e li laveggi con
.. a nettar i laveggi e le padelle, e tagliar carne, e metterla
è lì sciorinato in bell'ordine lungo le pareti. -per estens. quantità di
ridere in veder certi uomini che frequentan le case de'grandi con uno volto palido
si conserva la cenere ardente per scaldarsi le mani; scaldino. buonarroti il giovane
vasetto di terra che serve per iscaldar le mani, fu così detto per la somi
vecchia, seduta al lato del bancoposticcio, le mani sul tiepido lavéggio, mani e
della barberia] sarà la bottega, le sedie da barbiere, il lavello. dolce
facevano [i belgi] i lavelli, le tegoline, e parimente gli embrici da
, e parimente gli embrici da coprire le case d'una pietra bianca e molto
lavello, / stavan tre ciechi con le spalle volte. 2. vasca
visitare gli impianti più moderni, vedremo le laverie del minerale, blenda e galena,
letti, esattamente proporzionate, siccome anche le ruote; lavette più basse sopra piccole
si usa per lavarsi il volto e le mani. 2. piccolo strofinaccio
sotterrati altamente non si ritrovino; ma le ruine, o lavine, o ammottamenti.
, xii- 230: sono [le montagne del pontremolese] sottoposte a frequenti
234: tu non ti ribellerai perché le rupi cancellano in un attimo il cam-
, cioè fino a dove si spandono le radici e le lavine de'poggi della fal-
a dove si spandono le radici e le lavine de'poggi della fal- tucchia,
/ trascinando un fastello / cascò per le lavine. d'annunzio, iv-2-1070:
, iv-2-1070: il nemico mirava ancora le alte lavine su cui ora le nubi
ancora le alte lavine su cui ora le nubi fumigavano per quell'aria senza tempo tinta
ojetti, ii-818: adesso nella canicola le lavine di calcare biancheggiano da quassù come
di terra campestre e lavorabile, ma tutte le differentissime specie... si riducono
buscarsi de'soldi dagli editori e ristringeva le spese fino alla penuria! 2
ant. lavorante). che impiega le energie in un'attività lavorativa e,
condizioni sociali del popolo lavorante è collegato con le migliorie politiche, che queste non si
coprire e chiudere in ogni miglior modo le bocche dei pozzi dell'altre moie non
erano tue lavoranti, anche quelle me le hai mandate tu? -primo lavorante:
tu? -primo lavorante: chi per le capacità naturali e per l'esperienza e
di quel molto più caldo clima, abbandonando le occupazioni, dalle quali traggono il loro
, lavoranti della campagna; che frequentaste le scuole serali e le festive con quel
; che frequentaste le scuole serali e le festive con quel... sentito bisogno
zappatori che costruttori. papini, ii-839: le mie spalle di lavorante della parola sono
classe operaia. memmo, xviii-7-223: le nostre manifatture sono aggravate, oltreché da
dedicarsi a un'attività produttiva impiegandovi le energie fìsiche e intellettuali; svolgere un
e se tutte l'avesse, tutte le sconta. ritmo nenciale, 1-140: io
): altro non aveva che con le braccia tutto il dì lavorando ed affaticandosi
e. cecchi, 5-227: verso buio le ragazze tornano dalla città dove lavorano.
.]: i denti lavorano più che le braccia (di chi mangia dimolto e
unico fine di scuotersi e far lavorare le gambe. calvino, 7-116: addosso a
resti lavoravano i becchi, i rostri, le zanne, le ventose dei nuovi padroni
becchi, i rostri, le zanne, le ventose dei nuovi padroni del pianeta.
e levare i ramu- scelli superflui e le radici che si veggon di sopra e lavorar
, / non gli era aviso che le caste voglie / contaminar potessero alla moglie.
, i-150: fatte... le mestiche, cioè mescolati insieme questi colori,
braccia e nelle gambe per fare eguale tutte le grossezze; di modo che con la
, / che fora ad uno scotto le cervella, / e senza vita il fa
ii-5: molti han lavorato più per oscurarne le idee chiare, che per istabilire o
lavorare, come egli l'aveva insegnate le feste. aretino, 20-39: il
-adoperarsi in favore di qualcuno; assecondarne le aspirazioni; appoggiarne le iniziative. s
qualcuno; assecondarne le aspirazioni; appoggiarne le iniziative. s. bonaventura volgar.
che fosse coi rossi -. ma stavolta le mani tremavano a me. -possibile?
vogliono raccozzare insieme, scappano da tutte le parti, e non resta niente.
drento. f. rondinelli, 39: le faville entrateci da traspiano, lavorando a
in quel momento. pea, 8-15: le più impensate domande possono agire e lavorare
5-92: c'è un ricordo che le lavora dentro. brancati, ii-213: la
più alto e sonoro in confronto con le altre parti. tramater [s.
molte note e sminuzzamenti, nel tempo che le altre parti progrediscono più posatamente con delle
, e l'artiglieria lavorava da ambe le parti. 18. tr.
fuscolo? non dico per vederci lavorare le scodelle, ma per esserci il dolce
fece tutto da per sé, fin le mestiche, ogni necessario ordigno...
iv-iii: il vescovo era costretto a cucirsi le vesti e lavorarsi le candele e le
costretto a cucirsi le vesti e lavorarsi le candele e le ostie. carducci, iii-2-364
le vesti e lavorarsi le candele e le ostie. carducci, iii-2-364: la man
quella che, logorando in mille guise tutte le cose create, porge materia all'officina
moglie lo confortò che egli si vestisse le vestimenta della patria e quelle che gli
che giudicava delle arti come artefice e le rimunerava come principe; io dico del reggente
, ii-252: se dunque è peccato lavorare le feste opere servili e mondane, bene
esercitava, laborando in essa ugnarne de le barche. biringuccio, i- 141
dell'uomo ha più parte a mutarne le condizioni: che quindi la cosa lavorata
., 142: tra gli alberi e le fronde ogni uno colla sua [donna
6-2: nel verno freddo si cuoprano le nuove semente, acciocché dal soverchio freddo
san marco,... fa lavorar le caxe atorno la piaza come sono al
contro al secondo muro e ad abbatterlo con le cannonate. -di animali.
i-3-311: la vespa... con le sue industrie si lavora il nido.
, e fuggiremo quella cupidità di finire le cose quale ci facci abboracciare il lavoro
119: in italia non si lavoravano opere le quali per ingegno e per dottrina potessero
. serra, ii-38: esse stesse [le rime volgari] vi son considerate come
proprio volere. -chi lavora dà le spese (o fa la roba) a
il principe di carignano dev'essere sta: le fatiche delle persone laboriose ritornano lavorato in
; e chi lavora / per questo dà le spese a chi zini, iv-368:
. cattaneo, i-272: ecco come lavoransi le anime, anche 1011: giolitti esperimentò
attribuito, con tono di demonio non le lavorarla. aretino, 20-104: faceva il
-in un'ora il cielo lavora: le opere della provstrane, malate d'ideali
condizionate dai limiti del i cuori e le teste; nature complicate, nevrotiche, che
, 1-69: ora la sbornia gli lavorava le viscere. di qualsiasi iniziativa. 26
'fatica '). per le varianti laborare e lagorare, cfr. rohlfs
-con valore attributivo. avere verso le cose di sua maestà. bocchelli
, n. 12. voratemi, le davano da vivere. -lavorare con
in tondo: v. tondo. sotto le radici del salvatico monte, ove le terre
sotto le radici del salvatico monte, ove le terre lavoratie sien dolci e trattabili.
colla pulledra (o colle somare). le dissimi boschi. m. adriani, iv-367
primo vi servirà per ritrovarla in su le carte, dove per anche è innominata;
lavorativi di essa. cinelli, 1-53: le siepi di pruni e di roghi che
, 1-138: denunziando al popolo ora le ferie ed ora li giorni lavorativi. carteggio
e nel festivo goder tutti in riposo le provisioni degli altri. targioni pozzetti, 9-255
i loro giorni lavoratii e festerecci, le loro ferie e le loro fiere, che
e festerecci, le loro ferie e le loro fiere, che si avvicendano. e
quella imposta dalla mutazione nei rapporti fra le età lavorative e quelle non lavorative,
perseguiti e dei risultati raggiunti si distinguono le attività lavorative primarie, destinate alla produzione
caccia, pesca, ecc.); le attività lavorative secondarie, che trasformano le
le attività lavorative secondarie, che trasformano le materie prime in beni di consumo (
consumo (industria e artigianato); le attività lavorative terziarie, che consistono nella
finissimo oro. aretino, v-1-136: ecco le camisce lavorate gentilissimamente e le calze bianche
: ecco le camisce lavorate gentilissimamente e le calze bianche e d'oro. vasari,
davila, 555: si perfezionarono finalmente le trincere lavorate a santa caterina. marini,
l'altre pietre lavorate di detta pila, le quali sono l'una coll'altra legate
i danari), sono mercanzia come le altre robbe. galileo, 3-4-290: una
della chiesa, per i gradini, per le due magre colonne. -intrecciato.
-intrecciato. boiardo, 1-186: le case di sardi, benché di pietra cotta
bravo: e i pomidori, e le patate, e quel grano, e quel
castelnovo, ov'era un santo / con le man giunte lavorato a scacchi, /
prima e con poco colore; onde le medesime opere ben lavorate hanno più lunga
salvini, 39-iv-216: volendo un antico motteggiare le orazioni di demostene come affaticate e con
arte e con molto studio e secondo le regole spessissimo niente piace. algarotti,
careri, 2-ii-460: l'altar maggiore e le due cappelle laterali son lavorate di buon
accanto a ceste di verdura, inarca le sopracciglia. 9. trasformato,
isolatosi in una strada, n'ebbe le sue spalle lavorate dal bastone di un
la primavera ne'lavorati e massime tra le viti. [sostituito da] manzoni,
rimise sul sentiero, ripassò il bosco, le macchie, la sodaglia; e andò
295): ripassò il bosco, le macchie, la landa; giunto nel lavorato
molto stretta posta intra due siepi, con le quali i lavoratori sogliono difendere i loro
. bandini, 2-i-228: si spopolano le campagne di lavoratori per riempier le città
spopolano le campagne di lavoratori per riempier le città di infingardi, di ladroncelli, di
i veri necessitosi. angiolini, xxiii-300: le piantazioni francesi sono in mano dei rispettivi
la vedova vita onestamente, ora udirebbe le mie preghiere al suono de'danari.
senza avvedersene, che muoiano di fame le famiglie intere delle filatrici, de'tessitori,
ossia il rapporto tra il lavoratore e le forze industriali di produzione. pratolini, 10-278
socio valgimigli, raccogliendo da inediti documenti le poche notizie che ne avanzano. b.
nostra razza, una lavoratrice. e con le mie ragazze, come s'è affiatata
lavoratrice'. (quel che francesemente * le classi laboriose '). b. croce
formica operaia. massaia, iv-9: le femmine lavoratrici [delle formiche bianche]
piccole, più grossi i maschi, e le regine quasi quanto un pollice.
ha la funzione di riportare sul gran tamburo le fibre cardate. 12. locuz
, acciò l'erbacce sieno rinate, e le possano meglio spergere. lastri, i-206
serie di operazioni e di tecniche mediante le quali, nell'artigianato e neirindustria,
divisato, scemando i salari, scemano le spese di lavorazione; quindi viene il
tommaseo]: do allora una rifondata con le forbici a quelle frangioline che può avere
tre lavorazioni: la concia al cromo per le pelli da tomaie, la più complessa
da suola, la concia all'allume per le pelli col pelo. e. cecchi
usano alcuni in questo senso più propriamente le voci 'manipolazione 'o 'lavoratura
16 faccette. guardi: per vederne le faccette ci vorrebbe11 microscopio ».
di straricchire in fretta sendosi moltiplicato con le imprese e lavorazioni pubbliche gigantesche, con
imprese e lavorazioni pubbliche gigantesche, con le meraviglie del credito,...
quali è formato dagli attori principali per le scene più importanti e l'altro da
mandre, o per non sapere staccare giammai le mani da i lavorecci più bassi.
del pulito, che finisce d'abbattervi le più picciole disuguaglianze. botta, 5-485
aspettate poi che gl'italiani di tutte le provincie cominciano a conoscersi, intendersi e
ad insinuarsi negli animi, e vedrete allora le più gigantesche lavorerie d'ogni specie effettuate
non bisogna maledirla; bisogna santificarla. le forze materiali che ci troviamo d'intorno
beccaria, ii-490: procurano di purgare le loro fabbriche col licenziare i più cattivi
tempo perso clerici faceva qualche lavoretto per le case. 3. tecnica,
lui, lavoricchiava intorno alle piante, le potava, le piegava ammodo, da uomo
intorno alle piante, le potava, le piegava ammodo, da uomo dell'arte.
pasqualigo, 2-182: io meno così bene le mani al lavoriero che non ho invidia
fiorentino, iii-566: sì come sono diverse le regioni del mondo, così gli costumi
vostra sorella mi ha pregato ieri / le facessi una cuffia; andrò frattanto /
225: ma da festeggiamenti, le luminarie, le ferie dei lavorieri,
: ma da festeggiamenti, le luminarie, le ferie dei lavorieri, e i presenti
.. con essa due e tre volte le traffisse il petto. guglielmini, 364
ripe. muratori, 7-ii-27: chiunque legge le vite de'romani pontefici nella raccolta di
con il vertice rivolto verso il mare e le branche addossate ai lati del canale,
canale, con il quale si catturano le anguille, i cefali e le orate durante
si catturano le anguille, i cefali e le orate durante la loro migrazione verso il
o posticcie di piante, che tutte non le botassero a dio, offerendoli prima la
anno stette sempre in sua compagnia dipignendo le prospettive, e le architetture; ma
in sua compagnia dipignendo le prospettive, e le architetture; ma già annoiato era del
della città... onde poi conseguirono le mura da santa candida di là da
. lapo da castiglionchio, 76: le maestre strade erano pure mato- nate,
subito a rendere la madera, arsevi le selve che l'ingombravano inutilmente, e messo
. villani, 1-5: il lavorio e le manifatture d'ogni arte e mestiero montò
fuori. d. sestini, 102: le ragazze poi che principiano da piccole a
da cortona, 6: distolgono [le tentazioni] ongni nostro lavorìo che nel
a i lavorìi de'soldati, tra le squadre. -azione devastatrice.
., iv-xxv-5: li antichi regi ne le loro magioni faceano magnifici lavorìi d'oro
d'artificio, acciò che quelli che le vedessero divenissero stupidi, e però reverenti
e però reverenti, e domandatori de le condizioni onorevoli de lo rege. testi
anni, fui più vana che non sono le altre di sedici... non
per adattarmi la veste, per conciarmi le treccie, facevano il mio lavorio.
. bibbia volgar., iii-341: sopra le teste delle colonne puose uno lavorio a
che con que'fregi che ponno allettare le veneri. gemelli careri, 1-iv-334: è
il primo artista nel suo esemplo / tra le bellezze del suo lavorio.
di un principe così risplendente, fra le altre sue doti augustissime, nell'intrapresa
così il lavorìo della critica storica contro le alterazioni e deformazioni, e il suo
e deformazioni, e il suo fermare le testimonianze certe, « ciò che si
scienza », e il suo graduare le altre cose incerte, probabili e probabilissime
tarchetti, 6-ii-352: che faccende sono mai le loro [delle formiche]? che
[delle formiche]? che affari le occupano? quale è lo scopo di
. ricciardo da cortona, 1-11: le temptazioni diaboliche... come bestie
della nazionalità di un popolo, distinguendo le due forme, la naturale e la
per me, attraverso gli orari, le carte geografiche, per preparare adeguatamente l'
mi lascio volentieri / prendere, socchiudendo le pupille, / mentre l'acqua del lete
.. di troppo difficile lavorio per le sue viscere. massaia, x-107:
toscano è quello [edilìzio] dove sono le travi in nell'atrio dall'uno muro
e più abbietto artigiano, egualmente che le opere dei più distinti artefici, è
sacia penna de, scrivendo, racontare le più mostruose che umane operazione del pravo
cessava di occuparsi di ultimare e perfezionare le sue opere. balbo, 6-
del più alto dei suoi lavori, le letture del risorgimento italiano, rileggiamo queste
ghirlanda, al piè gentile / e a le braccia catene, e al sen monile
ad esser presta? / e tralascia le polveri e gli unguenti, / ed i
mormoree colonne di diversi colori ornata, le quali sostenevano l'alte lamie che la
serria impossibile più. pulci, 2-20: le camere eran tutte ornate e belle,
gentil lavoro / giù dall'orec- chie le pendean lucenti / di smalto e d'or
., 29-90: o tu che con le dita ti dismaglie, /..
volto al ciel sì amico / ha le vostre fatiche in odio e a sdegno.
questo lavoro. chiari, i-138: le mie giornaliere occupazioni erano qualche lavoro spettante
pur fossero di vescovile lavoro ed ordimento le pretensioni dei podestà di monte- feltro.
terra, abbraccia per necessaria inferenza tutte le parti della civiltà. massaia, v-123
è partita in generale, dove saranno le vesti in generale: e poi in speciale
al lavoro: diritto che (secondo le moderne concezioni etico-politiche, fatte proprie dalla
lo stato possa obbligarla o (salvo le norme generali che disciplinano l'iniziativa economica
generali che disciplinano l'iniziativa economica e le professioni di pubblica utilità) vietarle di
cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
: quello svolto, rispettivamente, durante le ore notturne o al di fuori del
lavoro sopra di sé, lavorare a le sue o a le altrui spese, a
sé, lavorare a le sue o a le altrui spese, a giornata, a
la comunanza, riducete pure a quattro le ore del lavoro giornaliero che tomaso moro
leggi sulla sanità pubblica... con le nuove leggi sul divieto del lavoro notturno
, per conto delle aziende (e presso le loro sedi), i libri,
da esse dipendenti e a compiere tutte le operazioni e gli adempimenti che la legislazione
natura del contratto a farsi e quali le condizioni. signori, noi abbiamo adottato il
] additò a rimedio della vera miseria le scuole di lavoro, alle quali dovessero concorrere
tiene il i° maggio, per celebrare le rivendicazioni, le conquiste sociali dei lavoratori
maggio, per celebrare le rivendicazioni, le conquiste sociali dei lavoratori e il valore
promuovere la giustizia sociale tutelando e migliorando le condizioni dei lavoratori mediante la promozione di
o a cavallo, per uso di trasportare le mercanzie con minore spesa ed anche i
estens.: attività politica in genere; le sedute della camera. -polit. lavori
regolamento, ecc.) e specie le relazioni del governo o dei parlamentari proponenti,
(o di altri organi consultivi) le proposte di emendamenti, le discussioni in
consultivi) le proposte di emendamenti, le discussioni in assemblea, ecc. -
favore offerto ad una delle due tendenze le quali si contrastano il campo nella legislazione
-non addetto ai lavori: per indicare le persone che non fanno parte del personale
imbarazzo, per lui non addetto ai lavori le ballerine erano donne prima che artiste.
-dir. ammin. lavori pubblici: le attività, le operazioni tecnico-materiali svolte per
ammin. lavori pubblici: le attività, le operazioni tecnico-materiali svolte per la creazione,
organi periferici). - anche: le stesse opere pubbliche. cacherano di bricherasio
di tre anni dopo, sicché poterono allargarsi le spese per lavori pubblici. soldati,
fare spesso simili lavori, cominciorono appiccare le macchine belliche alle mura. nardi,
la forza, di poi con le vinee ed altre sorti di macchine e
dei lavori ad assorbire ciò che l'aria le offre; e ciò basta per ora
la fermentazione insensibile, sarebbe il fabbricare le botti di lavoro, o di pietra
nella nostra toscana giudiziosamente si son fabbricate le tina. lastri, iii-83: vi sono
10-ii-383: in tal guisa aggiugnono, tutte le forze sono l'una all'altra equivalenti
della macchina in un piroscafo, contando le miglia percorse in un'ora, supposto il
soderini, i-245: le stalle per gli animali da lavoro, co
prefe riscano ad ogni altro le vacche. papini, v-762: [l'
della stanza. cassola, 4-16: erano le quattro passate quando entrò nella stanza
nelle barberia suo paese nativo. tutte le sue parti sono impregnate di materia colorante
orientali se ne servono generalmente per tingersi le unghie, i capelli, la barba
estremo limite della pianura laziale, rossastro fra le caligini. idem, 4-i-55:
nella sala rettangolare conve nivano le gentildonne più belle, più giovani, più
. boccaccio, iii-12-84: poi che le muse nude comiciaro, / nel cospetto
portamento. bruno, 3-1089: da le parti che si muoveno in circolo, si
. d'annunzio, v-2-35: anche le colline, in certe ore, grottescamente
detto specialmente dei comici che sostengono le parti buffe, accompagnandole con atti
. settembrini, i-369: qui le cose pubbliche sono come dio vuole
, e mandar li imbratati con tutte le robe alli lazzaretti, luoghi deputati a questo
città: io credeva che il lazzeretto se le dovesse scostare più che fusse possibile.
i tribuni, gli corsero sopra. tra le grida e le acclamazioni della plebe lo
corsero sopra. tra le grida e le acclamazioni della plebe lo spinsero lungo la riva
bocchelli, 13-151: nei giorni afosi, le forche di valecchie, e il lazzaretto
ampli, ne'quali si depongono tutte le derrate che si sbarcano dalle navi sospette
scesi a terra per lasciar modo a principiare le disinfezioni. pascarella, 2-235: si
dalla riva. -per estens. le persone ricoverate in tale luogo.
mal francioso, del cancaro, de le gotte, del lazzaretto e de l'
: il peccato è la scaturigine di tutte le cloache, la sentina di tutti i
nulla sgomenta dell'accoglienza ostile, ché se le donne consideravano lei e le sue amiche
ché se le donne consideravano lei e le sue amiche come un lazzeretto, gli
de nicola, 475: oggi, verso le ore 23 e mezza, ho veduto
1833 fossero di moda i lazzari risorti e le donne allampanate. = dal
quali mal contenti in vedere che da tutte le passate turbu- lenze non avevano cavato
cominciò ad aggrupparsi qua e là per le piazze e per le vie. cuoco,
qua e là per le piazze e per le vie. cuoco, i-iio: da
che spiegano agli altri lazzaroni loro fratelli le avventure di orlando e di rinaldo.
generale pignatelli, si armarono ed aprirono le carceri. 2. per estens.
cattaneo, vi-2-450: dipennate dal budget le centinaia di milioni che l'esercito,
stanza e si andò a cacciare tra le ginocchia della mamma. - eccolo questo
non ti vergogni a andare in giro per le strade a quest'ora? madre snaturata
al re lazzarone che metteva in burla le riforme del cognato e specialmente della regina.
bada più a queste dolcezze, butta via le stampelle e galoppa a gettarsi nel puro
, 10-92: gemito scese a lavorare tra le bisce e gli scorpioni, e portandosi
e come trasmodassero sempre più in manie le spicciole passioni del suo smodato divertirsi con
spicciole passioni del suo smodato divertirsi con le burle, la caccia, e lazzaroneggiando alla
16-158: dieci ragazzotti sguaiati e che le chiamavano, le invitavano, lazzeggiando, ad
ragazzotti sguaiati e che le chiamavano, le invitavano, lazzeggiando, ad alta voce
. (làzzero). ant. tributare le onoranze funebri. girolamo leopardi
, e qualche sospiretto innocente nel vedere le graziose lazzerettiere,... in
, 1-12-12: la sera porterò piene le sacche,... / di nespole
cicognani, iii-2-181: quel tombolotto grasso con le gote di mela lazzaròla, come poteva
la guancia rossa. bresciani, 6-vi-77: le mele rose contendeano colle ciliege,.
pomi lazzeruoli colle fragole, e persino le uve vemerecce coi rubini del ribes e
., 5-26: avicenna dice, che le foglie loro sono di forte lazzezza.
crescenzi volgar., 5-17: hanno [le foglie di mortella] virtude,
. fagiuoli, v-35: ora gonfiar le gote, e sputar tondo: / or
. c. gozzi, 1-77: le maschere facete della commedia all'improwiso in
avessero la virtù d'increspare al sorriso le regali labbra. pirandello, 8-336:
regali labbra. pirandello, 8-336: le due donne lo seguirono, e tutto il
. filippa, con un braccio su le spalle di rosa, la teneva come sotto
3-144: tony fa i lazzi; le ballerine mostrano i polpacci / sotto le
le ballerine mostrano i polpacci / sotto le maglie bucate; i pagliacci / se la
che irridono e fuggono, spiando, fra le cime alte dei cerri. 2
faceva docilmente la seconda parte in tutte le commediole di italia e ci si divertiva
corbezzolo. crescenzi volgar., 5-9: le comie di lor natura son molto afre
chiama lazzi, cioè acidi, come le sorbe, le quali, come si sa
, cioè acidi, come le sorbe, le quali, come si sa, col
par lazzo. nomi, 14-73: fansi le fantasie distorte e lazze.
, che nella campagna, dove vive tra le fiere, o conversa co'villani e
con alcune preposizioni semplici, a formare le preposizioni articolate: alle [a le
le preposizioni articolate: alle [a le): v. a; dalle [
: v. a; dalle [da le): v. da; delle
v. da; delle { de le): v. di; colle {
: v. di; colle { co le, ma di regola con le)
co le, ma di regola con le): v. con; nelle {
: v. con; nelle { ne le, in le): v. in
con; nelle { ne le, in le): v. in; sulle {
v. in; sulle { su le): v. su.
. faba, xxviii-8: per le peccade nostre la fede è perduto in
davanti da la iente / e poi farò le tuo coman- namente. dante, purg
girone, / sì che tacer mi fer le luci vaghe. petrarca, 267-14:
267-14: ma 'l vento ne portava le parole. boccaccio, dee., 1
1 -intr. (54): le leggi... erano, non che
di ser giovanni buti, e tiene le 'mbreviature sue. ariosto, 26-117:
. ariosto, 26-117: apre ruggier le mani per l'ambascia, / e l'
n. 27: « gittar le lacrime che parean nocciuole... »
lacrime, per tesservi così quel 'le '? il quale se quindi si tolga
tal vino / lo destino / per le dame di parigi, / e per quelle
., 97: testimonianza a'fasti eran le tombe, / ed are a'figli
ci fu largito un figlio: / le avverse forze tremano / al mover del
del suo ciglio. giusti, 4-i-190: le teste di legno / fan sempre del
sempre del chiasso. pascoli, 1235: le nuvole, con dorsi enormi e vari
nari. d'annunzio, i-878: le barbariche strofe io, ne le prime /
: le barbariche strofe io, ne le prime / armi, scagliavo in alto
, / ed elle, come falchi da le cime, / segui- tavan a voi
/ non si vede più. / neanche le tombe resistono molto. -si ripete
per asindeto. petrarca, 259-2: le rive il sanno, e le campagne,
259-2: le rive il sanno, e le campagne, e i boschi. ariosto
i boschi. ariosto, 1-1: le donne, i cavallier, tarme, gli
, tarme, gli amori, / le cortesie, l'audaci imprese io canto,
mare. caro, 4-90: de le aperte vittime / le palpitanti fibre, i
4-90: de le aperte vittime / le palpitanti fibre, i vivi moti,
, i vivi moti, / e le spiranti viscere contempla, / e con lor
a ogni passo, botteghe chiuse; le fabbriche in gran parte deserte; le strade
le fabbriche in gran parte deserte; le strade, un indicibile spettacolo, un
di patimenti. leopardi, 21-7: sonavan le quiete i stanze, e le vie
sonavan le quiete i stanze, e le vie d'intorno, / al tuo perpetuo
canto. carducci, 1059: taccion le fiere e gli uomini e le cose,
: taccion le fiere e gli uomini e le cose, / roseo 'l tramonto
lo portò via, il capo, le braccia, le gambettepenzoloni. -separato
via, il capo, le braccia, le gambettepenzoloni. -separato, per iperbato
si riferisce. galileo, 1-2-201: le da lui antenotate distanze. parini,
fe'più vermiglie rifiorir che mai / le dell'aura predate amiche rose. idem
miete / de la ridente messe / le sì dolci promesse? foscolo, gr.
ded.: alle grazie immortali, / le tre di citerea figlie gemelle, /
sorelle. carducci, 818: le ville e il verde piano d'argentei /
/ fiumi rigato contempla aerea, / le messi ondeggianti ne'campi, / le
/ le messi ondeggianti ne'campi, / le raggianti sopra talpe nevi. s.
, 555: bianca al lume de le stelle / rossa de i bivacchi al fuoco
/ rossa de i bivacchi al fuoco / le di briga campanelle / fanno a tarme
annunzio, i-317: parlan, fra le non tocche verzure, le cento fontane;
parlan, fra le non tocche verzure, le cento fontane; / parlan soavi e
. e. gadda, 309: le non dirò vecchie ma giudiziosamente mature signore
giovanni, 1-70: perla, fior de le contrate / che tutte l'altre passate
, inf., 26-127: tutte le stelle già de l'altro polo / vedea
idem, inf., 33-58: ambo le man per lo dolor mi morsi.
poliziano, 1-570: così spegne costei tutte le belle, / come 'l lume
come 'l lume del sol tutte le stelle. beccari, xxx-4-314: lo
xxx-4-314: lo vuo'tener con ambedue le mani. manzoni, ii-199: da
: da seder levato, / ambo le braccia con voler tendea / a la
carducci, 884: tutte il mare spinge le mugghiane / collere a questo bastion di
. d'annunzio, ii-336: tutte le vèrtebre fosche / degli acquedotti saranno /
. vittorini, 3-66: riabbassa entrambe le mani, e, con la mano
/ e 'l ventre largo, e unghiate le mani. foscolo, sep.,
foscolo, sep., no: le madri / balzan ne'sonni esterrefatte, e
sonni esterrefatte, e tendono / nude le braccia su l'amato capo / del lor
aiaccio, / cui verdi e grandi le querce ombreggiano / e i poggi co-
poggi co- ronan sereni / e davanti le risuona il mare! pascoli, 131:
, 131: bianche ai dirupi pendono le capre; / l'aquila passa nera
spero fosco d'autunno / irrompono mugghiando per le deserte rive. -posto prima
ventiquattr'ore, tal volta ha lo die le quindici ore, e la notte nove
notte nove; tal volta ha la notte le sedici e lo die le otto,
ha la notte le sedici e lo die le otto, secondo che cresce e menoma
: glie ne dié cento e non sentì le diece. ordinamenti fiorentini, 1-380:
1-380: sieno et essere possano sei [le donne] dalla parte della sposa
donne] dalla parte della sposa, e le dieci dalla parte dello sposo. praga
, 4-68: fra pochi giorni sarete lontano le cento miglia, e della mia storia
. tarchetti, 6-ii-576: io ti aveva le mille volte osservata, mi eri piaciuta
dolce atteggiamento da sordello, / prova le cinque corde, si scompiglia / un
corde, si scompiglia / un po'le chiome e canta il ritornello.
. pulci, 28-150: veggo tutte le grazie a una a una, / veggo
a una a una, / veggo tutte le ninfe le più belle. ariosto,
a una, / veggo tutte le ninfe le più belle. ariosto, 19-34:
belle. ariosto, 19-34: fersi le nozze sotto all'umil tetto / le
le nozze sotto all'umil tetto / le più solenni che vi potean farsi. manzoni
, 23 (389): trovar le parole più adattate, a rincorare, a
quella poveretta. pascoli, 306: le voci fuori ne trae [dal flauto
contarmi, lii-i 1-255: gli uomini sono le più volte più lenti a pigliare quello
visnù poi... discese in terra le migliaia delle volte, e sempre in
(184): a quelle conveniva le più volte mandar giù e tacere. e
intrepidezza che rasenta l'incoscienza; ferito le cento volte, e ormai non più
8-6 (268): cominciò a gittar le lagrime che parevan nocciuole, sì eran
firenzuola, 377: mi dieron tante le bastonate, che poco mancò che il lor
. buonarroti il giovane, i-572: quante le cose si rimarrebbero innominate, perduto o
48: ah quelle mie suore erano pure le stupide creature! 5.
landino [plinio], 50: le baleari sono belli cose con frombole e
nuova anda- luzia, il brasile, le amazoni. galanti, 126: le cinqueterre
, le amazoni. galanti, 126: le cinqueterre hanno una popolazione di circa 500
ii-598: da chi fuggite? in abbandon le chiuse / voi lasciate così? che
? d'annunzio, ii-645: su le lame di fuore, / nel salso strame
, / oziano a branchi, / le saure e baie / cavalle / di san
scorgo il cielo / pallido azzurro con le prime stelle, / l'alpi lontane
6. si premette al numero indicante le ore. giusti, 4-ii-317: verso
ore. giusti, 4-ii-317: verso le tre mi son sentito male, /
, 266: era ancora prestino, eran le nove / forse, e il mattino
. e. gadda, 450: verso le sei, come se non bastasse,
. -77: non erano ancora suonate le due, sua mamma stava sparecchiando, era
gentilizi o a cognomi per indicare tutte le donne appartenenti alla famiglia, al casato
1-677: pensò marco cybo che all'uscita le vol- tagisio l'avrebbero atteso in foresteria
nipoti dei lattuado vecchi, fidanzati con le lattuada giovani di via camminadello. buzzati
in quarta fila, quasi sul proscenio, le povere marchese marizzoni, madre, zia
ondeggiare di veli neri...: le niobi, le an- dromache, le
neri...: le niobi, le an- dromache, le ecube della vecchia
le niobi, le an- dromache, le ecube della vecchia plutocrazia. 8.
artistica. anguillara, tit.: le metamorfosi di ovidio ridotte da giovanni andrea
stile... dell'autore del carme le grazie è un misto di quello degl'
.. a chi non ha ancora letto le 'laudi 'o non le ha
letto le 'laudi 'o non le ha lette tutte, mi permetto di dare
di carducci sanno tutti coloro che hanno letto le poesie, e specie le 'odi
hanno letto le poesie, e specie le 'odi barbare '. c. e
professoressa gambini mi ha detto che, dopo le grazie, è il capolavoro del canova
dante, inf., 1-121: a le quai poi se tu vorrai salire, /
di sette stelle assai chiare e belle, le quali si giran col cielo, non
perdonaro né meno alle proprie sirocchie, le quali ferono diventar giuncai con far da
quante, quante... cose, le quali non potrò se non piangere!
, 3-313: tanto quelle che furono quanto le che sono e saranno, son cose
sieno spente, / come son già le due, le cinque piaghe / che si
/ come son già le due, le cinque piaghe / che si richiudon per esser
nel pensiero simil cose, non che le ragionassi con lui. soderini, iii-255:
] variate di più sorte; e le di bossolo, poco o niente s'apprezzano
di porcile e del montale / e le di candiana e di mugnano / unirò
mugnano / unirò a l'osteria de le due scale. spallanzani, xxiii-
428: tutte queste lave, almeno le osservate da me, quanto alla base
rocce cornee. d'annunzio, i-108: le orchidee salivano intorno co'miti profumi /
turchine e candide: / io cogliendo le rosse godeva intrecciartele al crine.
: vergine, bianca il bel volto e le gote / vermiglia, è quivi presso
avvinta. manzoni, ii-625: sparsa le trecce morbide / sull'affaimoso petto,
/ sull'affaimoso petto, / lenta le palme, e rorida / di morte il
leopardi, 1-81: di lacrime sparso ambe le guance, / e il petto ansante
. d'annunzio, i-824: ignudo le membra agilissime a 'l sole ed a l'
i-205: diane reggenti l'arco / e le braccia protese / e le pupille intese
arco / e le braccia protese / e le pupille intese / verso le prede al
/ e le pupille intese / verso le prede al varco. -in costruzione
cibi, e da'ministri / già le mense rimosse, ecco di nuovo / comparir
: chino il fronte / e increspate le ciglia, i sommi labbri / appoggia in
ii-105: chinati i rai fulminei, / le braccia al sen conserte, / stette
il sovvenir. zanella, 45: compiute le sorti, / allora de'cieli /
egli ascoltava quel gorgoglio blando, / le mani all'asta e il piede sul
determinato sia continuato, lasciando sottintese le rispettive preposizioni. redi, 16-v-207:
in quel mio [sonetto], mandatole le settimane passate. manzoni, ii-614:
balzi dirotti, / vegliaron nell'arme le gelide notti, / membrando i fidati
dante, inf., 15-73'. faccian le bestie fiesolane strame di lor medesme.
d'alcamo, 118: i * a le vangele iurimi che mi sia a marito
a venire a quest'ora a casa le buone femine a dire queste ciancie.
locuzioni esclamative (per lo più con le inter. ecco, evviva, ecc.
dante, par., 23-19: ecco le schiere / del triunfo di cristo,
rini, giorno, ii-1256: ecco le vaghe / a cui gli amanti per
cocchi. giusti, 4-i-157: viva le maschere / d'ogni paese, / le
le maschere / d'ogni paese, / le imposizioni e l'ultimo del mese.
del mese. carducci, 1046: ecco le bianche case. la giovine ostessa a
vino. d'annunzio, ii-647: ecco le vele etnische / partitesi dal lito /
65 (no): quando messer tristano le volea parlare, si andava ad un
come cane; / tanto il dolor le fe'la mente torta. petrarca, 207-
4-5 (424): avvenne che egli le 'ncominciò stranamente a piacere. bembo
mondo a sdegno, / e non le par ch'alcun sia di lei degno.
15-15: non lunge un monte poi le si scopriva / che sporge sovra 'l
oro / quindi ei la veste, e le ricopre il seno. parini, giorno
. parini, giorno, ii-517: or le sovviene il giorno, / ahi fero
la sua bella / vergine cuccia de le grazie alunna, / giovenilmente vezzeggiando, il
e con più nomi ed are / le dan rito i mortali, e più le
le dan rito i mortali, e più le giova / l'inno che bella ci-
sempre un obblio di chiedere / che le saria negato; / e al dio de'
suo patir. d'annunzio, iv-1-8: le nudò il polso e insinuò le dita
: le nudò il polso e insinuò le dita nella manica, tormentandole la pelle con
già inferma, pietrificata, a casa le s'incendiò un paralume, accosto al suo
landolfi, 2-79: con mortificata naturalezza le passò dolcemente le braccia sulle spalle.
2-79: con mortificata naturalezza le passò dolcemente le braccia sulle spalle. -con uso
pratesi, 1-67: quel lusso non le veniva alla gigia né dallo scarso peculio
in croce / pur da color che le dovrien dar lode, / dandole biasmo e
i-218: simona e gasparina, / le mie nipoti, allato / mettonsile in
. calvino, 1-321: il velo le passava intorno al viso piovendole dal giro d'
mia donna / che mi diseta con le dolci stille '. boccaccio, dee.
è amore. ariosto, 30-78: riferille le parole a pieno, / ch'in
pieno, / ch'in sua scusa ruggier le avea commesse. -in posizione
, a rincontro, quel ch'io le dissi d'un mio antico pensiero. i
, 2 -ded.: umilmente me le inchino, bacciandole con ogni riverenza le
le inchino, bacciandole con ogni riverenza le degnissime mani e pregandole da dio ogni
vorrei che ella fosse qui vicina, perché le farei assaggiare un certo vin rosso.
(90): vada a far le sue confidenze a chi le piace. carducci
a far le sue confidenze a chi le piace. carducci, ii-8-145: la
miei versi. a pena pubblicati, le ne manderò copia. pavese, n-i-735: