, attinta alla solita fonte, abortiscono anche le imprese, i progetti, le cospirazioni
anche le imprese, i progetti, le cospirazioni, e simili, che non
sconcia metafora. papini, 27-784: le rivolte tentate contro di me abortirono;
rivolte tentate contro di me abortirono; le bande dei nemici non trovarono complicità tra i
sudditi. palazzeschi, 4-92: [le] parole salgono alle labbra da sé
. bacchetti, i-481: di tutte le vocazioni abortite, la più dannosa, la
di abortivo vitello. marino, 14-37: le fu da tanta doglia il cor trafitto
parto. d'annunzio, iv-1-539: le aderenze che univano il feto alla matrice dovevano
aborto o mostro, sì come sono le più delle cose che escono dalle mia
o nove fogli di stampa; quindi pigliai le cose ab ovo e intavolai il sistema
insensato. papini, 8-212: le sbrodatine e compilazioni abracada- branti della teosofia
di considerevole durezza, impiegata per rifinire le superfici lavorate. -abrasivi naturali: conglomerati
significato numerico ottenuto sommando i valori che le singole lettere hanno nell'alfabeto greco,
gnostico il 'mondo intermedio '. le si attribuiva anche un potere magico e
dalla repubblica che si abrogassero e cancellassero le leggi, gli statuti. foscolo, xv-552
390: come avrebbe potuto carlomagno abrogare le leggi longobardiche, e sostituire ad esse
ha questa idea. il tiranno abolisce le buone leggi più sovente di quel che osi
quella dell'articolo sesto, che esclude le femmine dal trono come inette alla guerra.
. moretti, 32-254: ammoniva con le parole delle leggi più antiquate e consunte
di una norma giuridica per incompatibilità con le norme successivamente entrate in vigore.
, ed appassito e scaldato in su le teghe di terra cotta, giova,
coltivatore dovrebbe allevar nel suo giardino per le sue buone qualità. = lat
d'annunzio, iv-2-1263: ecco le due absidiole con umiltà francescana rannicchiate
alla terza parte, ovvero mettendo le scope dell'assenzio nel vino.
un scrittore antico, ora de nuovo le vuol far montar a gli astri.
o un abulico, gli sgarbi e le ironie. = deriv. da
essere degli altissimi prencipi romani discesa, le cui opere hanno tanto di chiarezza, che
. boccaccio, i-278: l'erbe e le fronde e i pruni cresciuti sonla di
foco riprende forza, e falle [le vedove] desiderare tino arbutus)
facessero della geometria a chi considera che le leggi loro tanto si abusarono del venerando nome
dell'amico. betteioni, iv-346: le donne egiziane non abusarono di soverchia ricercatezza
non può mai... oppugnar le manifeste esperienze. buommattei, i-33:
a trattare e spiegare concetti di tutte le facultadi. 5. abusare una donna
abusata letteratura. rajberti, 1-99: o le cru deli privazioni dell'indigenza, o
abusione è introdotta nel mondo, che le proprie madri non vogliono allattare e'propri
catacresi. castiglione, 1-35: le figure del parlare, le quai danno
, 1-35: le figure del parlare, le quai danno tanta grazia e splendor all'
manzoni, 871: nelle cose abusive, le correzioni vivono alle volte meno dell'abuso
amabili qualità dell'aristocrazia quirite e che le viene forse appunto dall'abuso della mormorazione
da quel verde, mestamente pertinace tra le foglie / gialle e rosse de l'acacia
al sole. panzini, il-n: le alte siepi di acacie coi bianchi grappoli odorosi
pea, 1-10: camminano svelti, perché le ombre delle acace insidiano la vecchiaia.
insidiano la vecchiaia. idem, 5-134: le acacie stanno presso i canali..
5-24: l'acacia non darà più le sue foglie semplici e linde con la scriminatura
in cui dovrebbe aprirsi in accordo con le contrazioni dei segmenti sovrastanti del canale.
fionda, / il soave amaranto, / le pallide viole, / il pieghevol acanto
130: puoi sull'aride stoppie e le grillaie / guidar l'agnelle; e
, veramente nobile e graziosa, con le sue grandi foglie ricurve, lanceolate,
poeti laureati / si muovono soltanto fra le piante / dai nomi poco usati; bossi
più nodi: flessuosi acanti / le colonne circondano e le travi. cellini,
acanti / le colonne circondano e le travi. cellini, 1-31 (85)
li toscani... contra fanno le foglie d'acanto, detta branca
pieghevole d'acanto, / ghirlandò le colonne. d'annunzio, iv-1-148:
diaspro; gli acanti corintii eran come le coronazioni abbattute di quelle colonne arboree
in parte osseo, in parte cartilagineo; le aperture branchiali protette da opercoli; la
spesse squame ossee rivestite di smalto; le pinne fornite di robuste spine; occhi
ognor, più spesse e più profonde / le pustule si fanno. intenso allora /
linati, 8-56: corti e pungenti come le zampe degli acari. =
vico, 96: la medicina per le spesse mutazioni de'sistemi di fisica era
comprendere': voce dotta passata in tutte le lingue occidentali. acatalessìa2, sf.
malattia mentale caratterizzata da impossibilità di connettere le idee. acatalèttico1, agg.
religione nella sua purità, riconciliato con le idee moderne... la creazione,
sostituita al « divenire » egheliano, rimetteva le gambe al soprannaturale e alla rivelazione:
a cavalier sagace / ho vedut'io le man render beate / uno apprestato a tempo
e faccendo fare l'appresto grande per le nozze, mandò per griselda che a lui
uomini d'alto valore, nel ricercare le apprezzabili opere loro [ecc.].
male apprezzabile ma scarsa ed intermittente oltre le sue frontiere. d'annunzio, iv-2-595:
. d'annunzio, iv-2-595: per le uditrici l'arte con cui è composto il
più apprezzabile dell'arte con cui coordinerò le mie frasi. marotta, 5-84: tre
stimare una persona o una cosa per le sue qualità, giudicare per quel che
non mi udivi, o tu apprezzavi poco le mie ammonizioni. della casa, 548
volgo apprezza, / sol piacer de le donne e sola cura, / caduca
più. palazzeschi, 4-352: come le gradiva certe finezze, come mostrava di
col viso ritornai per tutte quante / le sette spere, e vidi questo globo /
.). sarpi, i-1-55: le mando il titolo copiato di riga in
molin terragno, / quand'ella più verso le pale approccia. landino, 141 [
conviene accamparsi, cinger la piazza, aprir le trincere, approcciarla, batterla.
. montecuccoli, 1-199: apronsi le trincee, e s'incominciano gli approcci
. l'accostare qualcuno, per accattivarsene le buone grazie, l'amore, o per
confidenziale. silone, 5-95: non [le] sfuggì... il cambiamento
ma per quanti approcci tentasse, non le riuscì d'indoviname la vera causa.
l'assicuratore non è più responsabile ove le merci assicurate vengano a perdersi o ad avariarsi
b. davanzali, i-222: le corpora fetide [non eran lasciate]
che a punto vi sopraggiungevano di cefalonia le galere de'veneziani. marino, 298
, dal sì lungo e gran patire, le otto navi erano divenute otto spedali.
vico, 245: i tarantini maltrattarono le navi romane ch'approdavano al loro lido
sua tragica prole / spinto da morte le approdi in seno. 2.
, a nulla. albertazzi, 33: le fatiche più grandi sono quelle che,
approdano a nulla. soffici, ii-141: le quali [ribellioni] non approdavano tuttavia
mi si para davanti con ostilità, le mie migliori disposizioni non approdano a nulla
i ciglioni di un campo; piantare le viti lungo le prode.
di un campo; piantare le viti lungo le prode. = deriv
uffici, attendendo altri approdi, per far le usate tramutazioni. boccardo, i-170:
e un sùbito clamore / corse lungo le stoe quando la nave / piena d'eternità
estens. loria, 1-31: passarono le finestre del secondo piano senza approdo possibile
anima invelata / di sogni andava per le lontananze / dei tempi verso i gloriosi
viani, 14-266: ognun sa che le fiere son mercati... in queste
tozzi, ii-432: se io avessi le sue braccia, vi romperei il ceffo.
approfitta per distendere a suo pigro comodo le membra in terra. bocchelli, 1-iii-39:
vuole ben conoscere la società, approfondi le leggi dell'esistenza e le facoltà dell'
, approfondi le leggi dell'esistenza e le facoltà dell'uomo. leopardi, i-187:
, iv-1-584: la contrattura dolorosa alterò le linee del volto... le pieghe
le linee del volto... le pieghe della fronte si approfondirono, la
nell'ombra, si allontanava per aprire le sconfinate strade degli astri. 2
neologismo francese. arila, 35: oggi le questioni si approfondiscono come le buche da
: oggi le questioni si approfondiscono come le buche da piantarvi le zucche, i cocomeri
si approfondiscono come le buche da piantarvi le zucche, i cocomeri o i piantoni
a essere cittadino, anzi quanto più le approfondisce e quanto più energicamente le osserva,
più le approfondisce e quanto più energicamente le osserva, tanto più è vero cittadino
fogazzaro, 2-214: ordinò di approntare le candele. beltramelli, i-212: [
esso appropinqua li omeri delle alie inverso le sue spalli, e le punte delle alie
alie inverso le sue spalli, e le punte delle alie restrigne inverso la coda
, come esso appropinqua al porto, cala le sue vele. idem, par.
sua felicità. machiavelli, 488: [le acque] in modo per tutto il
la sua luce, secondo che se le appropinqua o se le allontana. guicciardini,
secondo che se le appropinqua o se le allontana. guicciardini, i-64: ma
v. a. r. in tutte le maniere, e tor via da quello
[pascolo] che è molto approposito per le capre, eziandio è la macchia.
i-171: il secondo carattere, per cui le cose appropriabili distinguonsi dalle non suscettibili
quel tempo che piace a chi ce le dà. michelangelo, 153-4: or par
, se li appropria, senza osservare le prescrizioni della legge civile. -figur.
, i-29: si appropriò il dolore, le angustie, le piccole cose che aveva
si appropriò il dolore, le angustie, le piccole cose che aveva intorno.
cose, onde ancora ponevano divinità su le piante. cellini, 3-108: non debbe
. vico, 266: quelle [le sentenze poetiche] sono più certe quanto più
, se vorrassi staccarla dalla parola, che le appropriò la nazione che ritrovò e determinò
alle rivendugliole, quando loro vanno in malora le acciughe. 3. ant.
e per paura che la terra non le venga meno, mai non si toglie fame
... con medicine appropiate, le quali egli sa meglio che niuno medico
f. doni, 3-31: tutte le radici dell'erbe erano appropriate a le famiglie
tutte le radici dell'erbe erano appropriate a le famiglie e mostravano donde le fossero derivate
appropriate a le famiglie e mostravano donde le fossero derivate, come l'avevon buone
male. targioni tozzetti, 1-184: le giornate d'inverno, nelle quali il termometro
, 30-29: nulla era più appropriato per le donne di allora che le varie similitudini
appropriato per le donne di allora che le varie similitudini entro cui le facevano rifulgere
allora che le varie similitudini entro cui le facevano rifulgere i loro poeti: una
: certo tu hai preso alla lettera le mie osservazioni e non le hai collocate
preso alla lettera le mie osservazioni e non le hai collocate nella loro sfera appropriata.
vittorini, 4-89: l'uomo comincia le sue cose come gh capita,..
rimasto delle volte non appropriato pur attraverso le sue trasformazioni, e delle volte diventato invece
casa, 604: ancora vogliono esser le parole, il più che si può,
tutte a vela..., le quali, secondo che sono consuete, ogn'
, i quali snervano e sconcertano notabilmente le viscere, e per dirlo con una parola
per dirlo con una parola appropriatissima, le fanno invecchiare. 2. ant
trattano... con lor mani le cose sante. 5. ant
nell'atto con cui la persona rende le cose come altrettante parti di sé,
non possono cadere in appropriazione se non le cose date direttamente dalla natura; poiché
approsi- manza [del sole], le facce e le corpora delli uomini e delli
[del sole], le facce e le corpora delli uomini e delli animali si
cresce, propagasi. panzini, iii-266: le trombe guerriere annunciavano che si approssimava la
arrestò il cavallo per un attimo. le voci si approssimavano. buzzati, 1-150:
si approssimavano. buzzati, 1-150: le lancette della pendola si approssimavano alle ore
la fornicazione] fuggite, e non le vi approssimate, ché non si può altrimenti
alla sua, com'è possibile che le sue maniere non sentano di questa naturai
di quelle [parole] che il fidanzato le aveva fatte imparare per la circostanza.
, non avendo tante buone voci con le quali sostituirlo. 2. privo
ho una conoscenza approssimativa; tante parole le evito, malsicuro del loro significato.
ed essendo approssimato al monastero, levò le mani a cielo, facendo questa orazione con
274: questa usanza di tenere le genti d'arme, io non la
, 2-2-26: non vogliono ch'elle [le città] siano in su la riva
da'corsali danneggiate; ma approvano quelle, le quali gli sono presso lo 'atervallo che
a'francesi questa nuova maniera di dispor le colonne, ch'essi tanto approvano. cesarotti
ciascuno. della casa, 599: se le tue piacevolezze non saranno approvate dalle risa
degli uomini] sermone, / e le donne bone in opera e in fede.
verace amico. masuccio, 28: le manifeste sceleraggini ogne dì adoperate universalmente per
sublimi poeti. idem, 545: le delizie de'giardini... ci appruovano
p. f. giambullari, 2-2-136: le [particelle] approvative lodano e approvano
averai seminati in su l'aie, tu le calpesterai per tre o quattro dì.
approvate, conviene che il più de le volte siano vere. varchi, v-107
a chi l'avea fatte, diceano che le migliorasse. bruno, 54: eccovi
e la fiducia dei cittadini, e sventate le calunnie delli avversari; poiché sembrava saggezza
fatica, e della pubblica approvazione regge le loro famiglie. ojetti, ii-19: al
, vantaggio. fagiuoli, 1-4-147: le estorsioni, le trappole, i rigiri,
fagiuoli, 1-4-147: le estorsioni, le trappole, i rigiri, si chiamano
rifornimento. - al plur.: le provviste raccolte. beccaria, i-484
d'ascia dei carpentieri, gli arnesi, le cataste, e spiegava a rambaldo quali
, e spiegava a rambaldo quali erano le incombenze d'un paladino nell'approvvigionamento del
istessa regola di natura la quale ordina le cose. galileo, 4-3-1 io: l'
-figur. papini, 21-245: le spaventose torme andranno ratte / al grande
alle undici; e non erano né meno le nove. alvaro, 9-421: non
, domandomo che fosse loro portato tutte le gioie. botta, 4-364: gl'
d'andare a casa delltmperfetto per passar le ore del giorno più noiose e
col quale molti esprimono i salari e le mercedi delle persone impiegate dallo stato,
nel trasporto, e ne'viaggi, le ripiegature non vengano allargate e disfatte. d'
d'annunzio, iv-1-409: ella teneva le braccia alzate e arcuate verso la sommità
testa, per fermare il velo; e le sue dita bianche cercavano invano d'appuntarlo
. bontempelli, 6-53: strappavano tranquillamente le fronde per appuntarsele sopra le vesti.
strappavano tranquillamente le fronde per appuntarsele sopra le vesti. borgese, 6-71: e un
semprevivi all'occhiello. fracchia, 244: le appuntavano sulla nuca i capelli scomposti.
fiori. moravia, vii-294: levava le mani aperte in aria, all'altezza delle
un fiore rosso. dessi, 6-61: le trecce le si allentavano continuamente sulle spalle
. dessi, 6-61: le trecce le si allentavano continuamente sulle spalle, e lei
continuamente sulle spalle, e lei continuamente le riannodava alla meglio e le appuntava con
lei continuamente le riannodava alla meglio e le appuntava con le forcelline.
riannodava alla meglio e le appuntava con le forcelline. -appuntare un ago,
a una meta precisa (gli sforzi, le fatiche, le speranze, i desideri
(gli sforzi, le fatiche, le speranze, i desideri). iacopone
per riuscire oltre modo sanguinosa da amendue le parti, se non che iddio appuntò un
verga, i-158: alle volte aggrottava le ciglia, appuntava il mento, e
34-167: gli occhi a quelle luci [le stelle] appunto, i ch'a
, i respiri si mozzano. -appuntare le orecchie: tenderle con estrema attenzione.
, penetrante. firenzuola, 255: le unghie appuntandosi si aoncinarono. pascoli,
la fiamma. pirandello, 5-18: sotto le sopracciglia s'appuntavano gli occhietti grigio-azzurri,
lo scibile. mazzini, ii-128: le baionette che oggi s'appuntono al loro petto
. fazio, vi-2-6: così con le parole mie appunto / e i versi
deliberare, si potrebbe per allora appuntare le cose, per poi digerirle a sangue
più necessari. alvaro, 9-125: tutti le potevano baciare la mano, ed ella
la mano, ed ella ascoltava quello che le chiedevano, mentre un segretario appuntava ogni
poesia perché non vi si trovavano riferite le faccende personali dei poeti. = deriv
. leonardo, 1-272: di poi vidi le scarpe, berrette, scarselle, armi
): ritta dinanzi a lui, con le mani arrovesciate sui fianchi, e le
le mani arrovesciate sui fianchi, e le gomita appuntate davanti. idem, pr
. d'annunzio, iv-2-1178: sentì le sue pupille appuntate all'apparizione lontana con
trecce strette appuntate fortemente sulla nuca, le davano un'aria graziosa. ojetti,
su piazze e strade, ondeggiante sopra le teste, appuntata alla buona su pali
un pianoforte avvolto in lenzuoli appuntati con le spille da balia. dessi, 7-49
e appuntati sul colmo petto a nascondere le brune mammelle. g. bassani, 1-173
bartoli, 40-ii-32: troppe a riferirle sarebbono le particolarità e geografiche e naturali [del
vi notò;... e tutte le abbiamo di sua mano appuntate. leggi
piè [= quattro distici, cioè le due quartine] / e con dua
/ e con dua mute [= le due terzine]... / ed
chi era o è incaricato a puntare le artiglierie. dizionario militare [1847
: appuntatore, colui il quale appunta le artiglierie. = deriv. da appuntare1
disus. chi è incaricato di segnare le assenze (in un ufficio, in
era risposto che col tempo si acconceriano le cose, e che eglino il trovavano di
tengono a posta preparati, e prima le avevano posti pezzi di tavola sotto,
): si fece coraggio; stese le mani, e le appuntellò sulla tavola.
coraggio; stese le mani, e le appuntellò sulla tavola. idem, pr.
3. locuz. appuntellare con i polsi le ganasce: stare in ozio, non
fasce, / che appuntellar co'polsi le ganasce. = comp. di
, / su l'altare appuntellato / da le picche de'tedeschi. tozzi, ii-31
poi, specie quando voleva ascoltare, le teneva [le mani] stese sopra lo
quando voleva ascoltare, le teneva [le mani] stese sopra lo scrittoio e i
sassetti, 135: se voi sapeste le sue tranelle e le sue girandole per
: se voi sapeste le sue tranelle e le sue girandole per venire a colorire e'
per venire a colorire e'suoi disegni e le appun- tezze del tempo che coglie!
iii-134: nel cinquantanove egli conosceva appuntino le cose pubbliche come fosse stato un confidente
il vasto altipiano muto e deserto con le sue innumerevoli piccole colline di sassi, di
piccole colline di sassi, di tutte le forme, appuntite, rotonde, appiattite.
7-107: mi porge la mano con le unghie appuntite. e. cecchi,
giungere, con quelle facce appuntite come le volpi; coi loro occhi crudeli! comisso
/ ch'or sì or no s'intendon le parole. boccaccio, dee., 1-7
segneri, ii-234: ci vengon tolte le cose appunto più care. baldovini,
nelle piante, sono per appuntissimo come le creature dentro dell'utero chiuse. salvini
: comincia messer iesù a raccontare tutte le ingiurie... e tutto l'ordine
punti più notevoli di un discorso, le modalità più significative di un fatto;
. manzoni, 774: [le annotazioni] sono evidentemente appunti presi dall'
appunti presi dall'avvocato del padilla, per le difese. collodi, 640: ascolta
. son pochissimi. baldini, i-281: le sue prove migliori di scrittore oppo le
le sue prove migliori di scrittore oppo le ha fatte... in certe
. comisso, 12-95: frequentavo assiduamente le lezioni prendendo innumerevoli appunti. manzini,
: aveva bensì visto con qualche apprensione le numerose novità che la sposa introduceva in casa
fu diventata normale,... le zie non aspettavano più il nipote né alla
è di mettere al sicuro da ogni contestazione le partite comprese nel conto appurato, il
sanzione, che equivale ad un contratto fra le parti interessate. = deriv
... per la quale si vaglian le cose per lo minuto, e in
fìgur. nievo, 70: e le divote credenze e i miti costumi di
. nasce un grande appuzzaménto in tutte le stanze. = deriv. da
uno sì fiatoso fummo, che tutte le contrade appuzzoe. g. villani, 3-84
sangue che appuzzarono e cor- ruppono tutte le contrade. giovanni da samminiato [petrarca
dalle bestie, e massime dalle capre, le quali colla saliva loro appuzzano tutte le
le quali colla saliva loro appuzzano tutte le piante quando son piccole. buonarroti il
di metallo per aprire e tenere divaricate le mascelle (durante ispezioni diagnostiche o interventi
), usato per schiodare e aprire le casse. = comp. dall'
, 5-56: era nel tempo de le bionde spiche, / quando il pianeta
deio / i raggi a piombo in su le piagge apriche / non vibra no,
iii-311: un luogo breve, concluso fra le rocce del monte e tutto aprico al
a questo luoco i lacerte apriche e le squamose bisce. marino, 7-105:
stampa, iii-243: nel biondeggiar de le frequenti spiche / veggia indorarsi al mietitor
villan tiranno / struggersi in dolce umor le pecchie apriche. leopardi, 9-28:
di maio / la gente fa di fior'le ghir- landette. petrarca, 211-13:
stagion de'redivivi odori, / fra le gioie del mondo e fra i respiri,
gli anemoni, i muschi greci, le giunchiglie, le viole odorose, i
, i muschi greci, le giunchiglie, le viole odorose, i tulipani, chi
seguono brinate che bruciano i fiori e le messe delle piante. carducci, 31:
fiorito maggio / di quel, che le tue rose, e i tuoi ligustri /
primavera quest'anno è giunta tardi e le foglie hanno in pieno maggio una trasparenza e
: li quali aprimenti mostravano nelli loro ventri le piegate cime delle piante. idem,
e al 60 per cento di tutte le proprietà stabili. 2. inizio
[s. v.]: le dimostrazioni a priori sono le più dubitabili
.]: le dimostrazioni a priori sono le più dubitabili agli spiriti deboli, le
le più dubitabili agli spiriti deboli, le più sicure e necessarie e ovvie agli
di lui, diconsi forme a priori le nozioni di spazio e di tempo; due
croce, i-2-128: la distinzione tra le due forme del giudizio definitorio e del giudizio
io ho l'obbligo di inventariare tutte le attività che trovi nel possesso del fallito
e trascurabile. gobetti, 1-169: le soluzioni più evidenti... nulla risolvono
[gli assalitori] cominciarono a percuotere le mura co'bolcioni tanto che già l'aveano
bartoli [alberti], 2-4: se le roveri si tagliano di estate, dicono
aggira, / e 'l ferro ne le viscere gli immerse. tassoni, 11-36:
cane, portator del caldo, / le campagne di sete spacca ed apre. idem
del mare che si solleva e divide le sue acque (con particolare riferimento al
mar s'aperse, / che vedesse iordan le rede sue. boccaccio, i-552:
ch'ebbe da quell'esempio / ch'apre le nubi, e in terra vien dal
sapienza e la possanza / ch'aprì le strade tra 'l cielo e la terra.
: andava innanzi e apriva la via fra le sabbie dominate dal vento. baldini,
nel più folto de'nemici, e le piùe strette schiere apriva: fiede,
l'altro, che col petto aperse / le schière de'nemici. machiavelli, 287
, 287: [i tedeschi] con le loro picche basse apersero le fanterie spagnuole
] con le loro picche basse apersero le fanterie spagnuole. b. tasso, 27-66
col carro / gir di pente- silèa le schiere aprendo. tasso, 9-71: così
9-71: così l'indomita guerriera / le squadre d'occidente apre e flagella. manzoni
lascia soltanto fatalmente brandelli di sé fra le nocchie unghiute delle radici e dei tronchi.
: con troppo disprezzo tralasciato l'aprir le trincere, per accostarsi, com'è solito
al fosso. montecuccoli, 1-199: apronsi le trincee e s'incominciano gli approcci fuori
quando furono aperte per la prima volta le nostre miniere di levignani. lastri, 1-1-100
. barilli, 2-298: vedi laggiù le gru aprire a forza di genuflessioni delle
che s'aperse / poi che fumo levate le candele. varchi, 23-231: quanto
: s'apra la terra, e scalzinsi le viti intorno alle radici. crescenzi volgar
notte. -per simil.: solcare le onde, i mari; navigarli.
con tanta forza, che non solamente le cosse le carni tanto quanto ne vedea
tanta forza, che non solamente le cosse le carni tanto quanto ne vedea, ma
. dischiudere ciò che è chiuso (scostando le imposte di una finestra, i battenti
ed acconciate, che deo t'apra le porte. dante, inf., 9-90
, purg., 9-128: da pier le tegno [le chiavi]; e
9-128: da pier le tegno [le chiavi]; e dissemi ch'i'erri
1-2: l'aere fortemente riscaldato apre le giunture, e allarga e risolve gli
ariosto, 34-2: troppo fallò chi le spelonche aperse, / che già molt'anni
sottilmente lavorato, nel quale la figliuola le sue ricche vestimenta e care gioie teneva
, / aprire egli si fa tutte le casse, / pensando come può distribuire /
/ l'oro e l'argento e le monete basse. dotti, iii-248: tu
tumoli scoperti / di funesto liceo t'apron le porte, / dove i feretri in
e ai coltelli da caccia, per aprire le scatole di carne in conserva. montano
in tutti i suoi sforzi per aprire le finestre che danno su quella intimità misteriosa
, 63: poi a un crocicchio / le anime, le bottiglie che non seppero
a un crocicchio / le anime, le bottiglie che non seppero aprirsi. bonsanti,
ha aspettato lunghe notti nel buio che le porte si aprissero e la gran luce
-aprire una stanza: spalancarne tuscio, le finestre. boccaccio, dee.
si aprivano in alto finestre, per le quali entrava il sole e i lumi molto
prospiciente. de roberto, vii-799: le camere del noviziato aprivano tutte in un
una portiera rossa si entrava nella sala, le cui vetrate si aprivano nella corte.
aprivano nella corte. morante, 2-21: le nostre camere davano su un corridoio stretto
quale, un tempo, si aprivano le celle dei frati. 12.
lui avrebbe insegnato l'agraria e io le scienze. dessi, 6-27: erano i
, ii-2-194: si apersero teatri, ove le famiglie, inselvatichite da sette generazioni,
, impararono a conoscersi, e conobber le dolcezze del viver civile, della musica
c. e. gadda, 7-90: le posizioni di tutto un aggruppamento simbolisti co
aprire un libro, un giornale: spiegarne le pagine. de amicis, v-267
, 5-157: aprendo la busta, le mani gli tremavano... la
tremavano... la busta conteneva le copie assai sbiadite di tre voluminose relazioni
ferirò / quando li aperse amor con le sue mani. idem, vita nuova,
idem, purg., 12-91: le braccia aperse, e indi aperse l'ale
, 20-9: più volte già per dir le labbra apersi, / poi rimase la
aprivano gli archi con tanta ruina, che le cocche quasi si raccozzavano insieme. fioretti
molle erbetta, come sòie / aprir le foglie ne la prima etate. bonfadio,
oppresso. marino, 6-80: de le sue ricche penne [il pavone]
trivulzio, iii-241: giacean negli antri lor le fere in pace, / tacean gli
con la mano eburna / apron le foglie e 'l vago stei s'infiora /
l'aurora. magalotti, 4-20: ardito le grand'ali aperse. tornielli, 499
aperse. tornielli, 499: apre le braccia lo buon simeone, / e per
caro dono d'apollo, onde volando / le preste superava ale de'venti. manzoni
i fior di margherita / non aprivano ancora le corolle. jahier, 119: qualcuno
mezzogiorno della cattedrale da venticinque anni escono le stesse donne allo stesso sole aprendo su
. idem, i-274: gli presi le dita e cercai di aprirgli il pugno a
largo. idem, 7-10: nascevano le foglioline, spuntando tenere e lucide,
innovò la pianta, / che prima avea le ramora sì sole. cellini, 535
neri, 47: ogni giorno più volte le agitavo [le boccette] benissimo,
ogni giorno più volte le agitavo [le boccette] benissimo, acciò l'acqua forte
ed assottigliasse i materiali, ed aprisse bene le loro tinture, le quali, come
ed aprisse bene le loro tinture, le quali, come non sono bene aperte,
ove surge ad aprire / zefiro dolce le novelle fronde / di che si vede europa
tasso, 18-23: dove in passando le vestigia ei posa, / par ch'ivi
cavalle, apri / il mare, alza le nuvole dagli alberi. 27.
apre a noi di fore, / le rive e i colli di fioretti adorna.
un mondo instabile e misterioso, in cui le sensazioni più calde, più vive,
rossi corrosi nella nebbia si aprono silenziosamente le lunghe vie. sbarbaro, 1-18:
risposta. baldini, 4-197: da tutte le parti montano in cielo raggi che s'
(i propri più segreti pensieri, le proprie intenzioni, il proprio animo)
animo). giamboni, 6-69: le sottili cose non si possono aprire in
disconvenevoli disordinamenti, converrebbe, [a le] nominate canzoni aprire e mostrare,
, io ti parlo, ed aprirotti le segrete cose de'fati. m
potrà aprirgli sempre la verità di tutte le cose con destrezza. grazzini, 4-19:
/ dentro l'archivio cupo / de le leggi immortali ha scritto il fato. morando
fato. morando, iii-228: con le voci a intenerir più destre / apre a
sale, iii-236: allor che io le apersi il mio martire / voltommi il tergo
. panni, giorno, i-72: le tenèbre / con fiaccole superbe intorno apristi,
col carro a cui splendeano innanzi / le tede de le furie anguicrinìte. jovine,
cui splendeano innanzi / le tede de le furie anguicrinìte. jovine, 2-62: la
suoi vaghi e luminosi sorrisi che raramente le aprivano il viso serio, dai muscoli duri
6-177: affacciato alla finestra, fra le tende infradiciate che gli sbattevano in viso
. tasso, 818: a te le luci mie / volgo, o stella,
. palazzeschi, 4-153: per quanto le zie avessero aperto un'inchiesta stringente,
. idem, 4-332: aprì le danze con la sposa. pavese, 140
ora pesa / la stanchezza su tutte le membra dell'uomo, / senza pena
discordanze, dal quale sono state tolte le poesie con le quali si apre il
dal quale sono state tolte le poesie con le quali si apre il presente volume.
, 20-79: e quel chirurgo che le piaghe lecca, / e col ferro e
/ e col ferro e col fuoco non le invade, / apre, e non
apre, e non serra, del morbo le strade. botta, 4-555: si
alla salute. buzzati, 1-155: le sue parole si aprivano con stento una
la via. jovine, 2-103: le prime foglie tenerissime avevano compiuto il prodigio
compiuto il prodigio di aprirsi un varco tra le zolle. -aprire il passo ad
e spiar qualche ombra almeno / de le cose di fuor. botta, 4-555:
/ ci aperse casa. -aprire le porte: arrendersi; consegnare al nemico
d'amore / coronate di fior s'apron le porte. -aprire gli occhi; aprire
: l'ora e 'l giorno ch'io le luci apersi. dominici, 1-132:
bei lacci / godi avvinto sembrar, le chiare luci / col novo giorno aperse
gli occhi facendo vedere tante cose, le invecchiavano. pavese, 4-167: doveva averci
conviènti aprir ben ben gli occhi e le orecchie. de luca, 1-1-179
annunzio, vi siano maschi, succederanno le femmine. spalancherà, la porta ad ogni
parlo. -aprire la bocca, le labbra, la lingua: parlare.
arte e co'doni del tiranno furono racchiuse le bocche, e aperte le lingue in
furono racchiuse le bocche, e aperte le lingue in suo favore. fioretti, xxi-920
2-244: volea parlar, ma non le dette il cuore / d'aprir la bocca
o delle cattiverie. montale, 1-122: le labbra non s'aprono per dire /
4-161: - è tuo figlio? - le dissi. mi guardò senza aprir bocca
apre la bocca a'mutoli, e le lingue delli semplici fa parlare sapientissimamente.
fu deputato alla legazione, si fecero le due cerimonie solite a separarsi in due
,... che egli aprano le mani per rilevarsi da tanti dolori.
apre ogni rio. -aprire le braccia: allargarle in un gesto di
un gesto di rassegnazione. -aprire le braccia ad alcuno: accoglierlo con affetto
caccia / e solo povertà m'apre le braccia. michelangelo, 245-14: né
aperse, a prender noi, 'n croce le braccia. -ant.
8-3 (247): e 'l dir le parole e l'aprirsi e 'l dar
aprendomi idio lo cuore, cognobbi per le mie sordide iniquitadi non permetteva che io
.. la sua mente aprivasi e le sue idee e le sue percezioni prendevano
mente aprivasi e le sue idee e le sue percezioni prendevano forma. bonsanti,
lo sparviere] quando in quelle [le ali] ha male, allora gli s'
. si suol dire, per mostrare che le trappole... e mariolerie loro
in un manico) che serve per aprire le scatole di latta. =
molto. berni, 55: son le pèsche apritive e cordiali, / saporite,
. tess. macchina adoperata per aprire le fibre tessili (cotone, lana, ecc
) e per liberarle dalle impurità che le accompagnano. apritóre (aperitóre)
la beatitudine per fetta, le ombre chiarite e l'area governata; dove
. iacopone [crusca.]: le pietre mostran scissura, / e i
più luoghi per leggiadre apriture si manifestavano le candide carni. idem, v-34:
un grave colpo d'artiglieria, e le fu fatto una grande apritura. d.
due a a, non mette a leva le ganasce? 5. tess.
. che nell'articola- zione non obbliga le labbra ad arrotondarsi (una consonante o
astron. i due punti che segnano le estremità del grande asse: afelio e perielio
. sottoclasse di insetti, comprendente le forme che non subiscono metamorfosi, attere
l'olivo e il cedro fiorisce, e le selve dei castagni sovrastano alle cave dei
sovrastano alle cave dei marmi bianchi e le nevi apuane all'azzurra marina. d'
, or più or meno, secondo le diverse qualità della carta. = da
in casa o nela villa caccia le malie. scrive pitagora che el fiore
superiore che termina in punta adunca; le ali spiegate sono quadrangolari e frastagliate all'
sono quadrangolari e frastagliate all'apice; le zampe sono coperte di piume sino alla base
i giovani aquilotti hanno la coda e le penne dei tarsi di color chiaro quasi bianco
[aquila heliaca), che ha le penne della testa, del collo e del
dorso in prevalenza bianche, e frequenta le pianure e le paludi; l'aquila
bianche, e frequenta le pianure e le paludi; l'aquila anatraia [aquila clanga
, pesante, pigro: suole frequentare le foreste paludose (sua preda favorita sono
aquila di mare [haliaètus albicilla) ha le dimensioni dell'aquila reale, da cui
in alto; e così l'uomo per le cose transitorie, ovvero per 10 peso
si cova. / nel gran volato le sue penne ardendo, / riprende giovinezza,
aquila d'altro lato, pizzicandola, le toglie l'orgoglio. ugurgieri, 386
8-7 (284): non volere le tue forze contro ad una femina esercitare
sollecitudine, come l'aquila che rinnova le penne. giovanni da samminiato, i-135
avvezza, / tanto che 'l sol le penne gli abbruciava, / e rovinava
della sua preda a quelli uccegli che le son dintorno; i quali, non potendosi
, 1-87: e mentre che elle [le due colombe] così si bagnavano,
colomba / 0 com'aquila poggia a le supreme / nubi e rimira di lontana
e l'aghiron volteggia, / la gru le sue falangi ordina in schiere, /
fanno bandiere. vallisneri, 1-773: le aquile, gli avvoltoi, gli ossifragi,
hanno 1 rostri, gli artigli e le interne parti differenti da que'delle colombe
con maestoso salto / spiega verso del sol le forti piume, / e dritta e
rostro, il nerboruto artiglio, / le poderose rapide sonanti / ali, e il
di lupi. idem, ii-2-13: le montagne spalancarono abissi, e i fiumi precipitarono
/ truce istinto di zuffa il ciel le diede; / e sul ciglion di gioghi
di gioghi erti e repenti / piacer le infuse di locar suo nido, / e
. tombari, 2-152: erano queste le due famose aquile reali del pordoi, due
intorno all'aquile fu il travaglio, le quali né portare si poteano..
1007: sotto il falcato voi de le fischianti / al sol di maggio scimitarre
912: coorti, legioni / passavano, le antiche aquile in testa. d'annunzio
; e da'suoi rami / battea le penne un'aquila sdegnosa, / cieli e
. gioberti, 11-66: lascino adunque spaziar le menti dei giovani...,
una nùtria, / una corona con le ali d'aquila. / e ora nell'
verrà che vole / l'aquila estense oltra le vie del sole. idem, 18-39
rivomisce, come l'avvoltoio, / le carni dei cadaveri indigeste! baldini,
domani al tuo fianco, ad abbattere le aquile bicipiti, ti troverai i più
né a lugano) in milano, sotto le ali dell'aquilone augustissimo. = lat
aquilastro italiano; / chi mi tarpò le penne...? = deriv
256: e sia certa ancorch'io avessi le penne aquiline e potessi alzarmi per tutto
napoleone diede un passo indietro fissandola con le sue aquiline pupille. cattaneo, 318:
curva aquilina. deledda, ii-297: le mascelle sporgenti e la rada barbetta nera
argento /... / e su le aquilonari ali del vento / i sogni
[olao magno], 256: le montagne aquilonari generano falconi molto feroci,
che con lei si congiunge, alza le tende. carducci, 61: su l'
: il vento aquilone toglie via le piove. dante, purg., 32-99
, purg., 32-99: in cerchio le facean di sé claustro / le
le facean di sé claustro / le sette ninfe, con quei lumi in mano
, 3694: perché d'estate son maggior le vampe, / la notte assai
. / ché l'aquilone tien le penne strette / d'estate, perché regna
mico, / ma nel gelato tempo fuor le mette. simintendi, 1-17:
eulo, e tutti i venti che cacciano le recate nebbie. idem, 1-21
: rimossi i nuvoli, e cacciate via le piove dal vento aquilone, mostrò
l'orto mio, e usciranno fuori le spezie sue. leonardo, 1-35: non
, e per sua natura può dissolvere le nubi e far gelar tacque. le
le nubi e far gelar tacque. le cui forze e opre in persona di se
dicendo: « sta in mio poter cacciar le triste nubi, / turbare i mari
/ voltar sos- sopra, e indurar le nevi, / e sopra terra far venir
impetuosa guerra, / crollando boschi, e le robuste piante / svelte a terra spargendo
dove aquilone algente / versa mai sempre le pruine e 'l gelo, / e
cielo, / cresca il monte a le stelle irto di gelo, / fissi a
che facevano svolazzare come farfalle di bruchi le trine polverose. camerana, v-263: la
/ che muggìa nelle forre e fra le grotte? d'annunzio, ii-483:
piomban, rotando in procellosi voli / per le foreste, / mugghiando a fascio ne
groppo torbido / delle salse correnti e le rivolge / d'onde trassero. morante
da la parte d'aquilone gli percuote le vele, e lieva tonde in alto alle
inverso d'aquilone: e ciascuno avea le vasa della morte nella sua mano.
passò [la fama] in breve tempo le calde onde dell'orientale gange, e
d'instrumenti / di guerra- verso l'aquilon le mura. idem, 17-68: mostragli
l'aquilone. idem, 8-4-879: germoglian le fiorite ombrose piante, /..
lampi. monti, x-1-160: arme fremon le genti, arme cospira / l'orto
bimbo. palazzeschi, 3-119: ricordo le maniche ancora da attaccare, che occupavano
strisce rosse di cartavelina, inanellate come le code degli aquiloni, nascondevano il soffitto
non dà loro il cuore di seguitar le madri fin sopra le nuvole...
cuore di seguitar le madri fin sopra le nuvole..., almeno s'
come selci di fiume,... le ciglia aperte come aquilotto che si levi
soli tarii di tripoli e di bengasi le nostre belle squadriglie?...
striato con righe assai minute: in ambedue le parti ha una mediocre e uguale convessità
tanico, e vive sepolto, come le telline, nella rena. è vario
. a l'ara intorno / avea le care figlie ecuba accolte. parini, giorno
, 98: testimonianza a'fasti eran le tombe / ed are a'figli.
figli. idem, ii-2-21: fumavano le viscere palpitanti delle vergini e dei giovanetti
un'ara; e qua mostrando / verran le madri ai parvoli le belle / orme
mostrando / verran le madri ai parvoli le belle / orme del vostro sangue. zanella
e saggi. carducci, 114: a le paterne / are affiggean le belle armi
: a le paterne / are affiggean le belle armi votate. idem, 373:
, 373: pietra a i servi le tombe, a noi son ara. idem
noi son ara. idem, 1007: le donne / tendono in vano a tare
in vano a tare di maria / vergin le mani, pallide, discinte. d'
uniche [glorie] forse, / dacché le mal vietate alpi e l'alterna /
, reggendosi ai sostegni del trespolo con le zampe e col becco robusto, e
dal fogliame dei gelsi, arabescava le facciate dei cascinali. arabescato (
/ tribù di felci, che coprian le fredde / pomici con le foglie arabescate.
, che coprian le fredde / pomici con le foglie arabescate. cantoni, 27:
arabesco. baruffai di, 33: le pagliuzze eran dipinte, / addogate, /
ricco. segneri, iii-3-300: il dipinger le navi, l'indorarne la poppa,
, il fregiarne di bizzarri arabeschi tutte le sponde, è stata un'arte finissima.
dei sogni. palazzeschi, 4-369: con le partite bene spiegate e seguite dai numeri
, 101: l'aria imbruniva, e le pianticelle del garofano e della salvia,
, a're egiziaci, tra le delicatezze e gli odori arabici effeminati.
in mano, fender il cielo a le mia volta,... più singulare
durre a loro [gli eretici] le lettere arabiche per disviarli dalle greche
colore, a maniera di stelle, oltre le quali resta libera sul dorso,
teri arabici. baruffagli, 18: le arabiche campagne /... in
. d'annunzio, iv-2-112: le nuvole nomadi trasmigravano dalla marina alla mon
stati delineati. foscolo, v-308: le ho distinte [le lettere] ch'
foscolo, v-308: le ho distinte [le lettere] ch'erano di gentiluomini dalla
arabica e albume d'uovo, e mescolare le predette cose tutte insieme a maniera d'
le gomme arabiche, per riparare ch'el vento
di gomma arabica che mi serve per le scatolette nelle quali ti mando queste lettere
felici amor compose / di propria mano le rosate piume. idem, 311:
gare, / quasi d'arabi incensi / le fean de'propri odor votive offerte.
pregio eterno. / nei suoi color le liquid'ambre scemo, / cedono agli odor
. prati, ii-293: mirai per le stellate arabe lande / l'aspro cammello
aspro cammello e il grande / dromedario le armate orde seguir. d'annunzio,
fondamento logico e di ogni utilità pratica le formule risolutive delle equazioni di terzo grado
, iv-1-240: il sole entrava a traverso le tendine di merletto, facendo scintillare all'
tendine di merletto, facendo scintillare all'ingiro le mattonelle arabo-ispane. 4.
... si cominciò per corduba: le rughe della quale, da ciascuna parte
suo grand'agio / lascia aracne cader le polverose / sue tele. =
alcuna parte ove aragne non avesse copiosamente le sue tele composte. berni, 65-6
non spreggiar, mosca, d'aragne le tele. idem, 557: quel spirito
la quale sottilissima tanto che appena tra le fronde scernere si potea, aragne per
pallade]... / poi con le aragne folle disputare », e in
soderini, i-24: quando si vedranno per le strade e per i campi certi fili
prendere e d'iretire gli uomini e le fiere. non potrà dunque palesare più degnamente
si presenta in cristalli prismatici geminati secondo le facce del prisma verticale (frequenti anche
addome, gli occhi sono peduncolati, le antenne lunghissime, le chele assenti; vive
sono peduncolati, le antenne lunghissime, le chele assenti; vive sulle coste rocciose
fillosomi. panzini, ii-660: le aragoste sono cugine dei gamberi ma non
sono cugine dei gamberi ma non hanno le tenaglie. civinini, 6-21: caute anche
tenaglie. civinini, 6-21: caute anche le aragoste, muovono in giro quelle loro
coda, a colpi secchi come se suonassero le nacchere. bocchelli, 9-206: aragoste
: tutti gli abitanti dei bassi fondi, le raie, le aragoste, le sogliole
abitanti dei bassi fondi, le raie, le aragoste, le sogliole, si affondano
, le raie, le aragoste, le sogliole, si affondano al loro passaggio.
6-147: sul marmo di una pescheria le zampe delle aragoste si allungano e si
porte delle case e cercavi di convincere le massaie ad acquistare la pergamena che assegna a
genti umane furon introdotti gli araldi ch'intiirasser le guerre. forteguerri, 4-14: a
che aveva il compito di rendere note le disposizioni e i decreti delle autorità civili
de l'eterno dritto / vendicatrice e de le nove genti / araldo, italia,
mandarla. soffici, v-1-295: ecco le domande alle quali, sempre per dovere
qua dal mare i galli di tutte le valli. araldi di cristo.
crescenzi volgar., 2-17: tutte le fosse de'campi farai dirivare e discendere
, sf. luogo dove si conservano le piante di arancio in vaso, durante
iv-1-852: attraversarono un aranceto odoroso calpestando le zàgare sparse sul terreno. ojetti,
rodi garga- nico, da far venir le lacrime agli occhi di dolcezza, quando
aranci. borgese, 2-34: anche le ultime arance della stagione erano,
-adesso poi che aspetta il bambino le fa male anche solo l'odore [
aranciato. d'annunzio, iv-1-186: le bacche rosse e aranciate pendevano dalle cime
sul ventre. tozzi, ii-353: le barche vicine avevano le vele gialle e aranciate
, ii-353: le barche vicine avevano le vele gialle e aranciate; mentre quelle
dei cedri grandi e piccioli mescolati con le vaghe piante di limoni e d'aranzi.
aguzza, con molte spine pungenti tra le foglie e nei gambi dei rami,
verghe più grosse e più belle di tutte le altre. p. della valle,
vino prelibato. ojetti, ii-294: tra le lucide piante di limoni e di aranci
trasformati adesso in palle di neve fra le foglie più chiare. idem, 1-36:
aranci che rimanevano appartati nell'orto sognando le chiare notti dell'inverno. quasimodo,
/ e fiuta lento il fango tra le spine, / ride la gazza, nera
dei numi. bonsanti, 2-234: le piante di limone e d'arancio,
corona di fiori finti d'arancio. le mani erano inguantate di guanti glasè,
poi verde. idem, iv-2-16: le barche si avanzavano alla foce lentamente con
barche si avanzavano alla foce lentamente con le grandi vele, arance, rosse, a
tutta con una violenza d'incendio, le viveva tra i capelli, le viveva su
incendio, le viveva tra i capelli, le viveva su la gola. panzini,
. panzini, ii-35: io vedevo le ombre farsi lunghe e la luce già
basse sull'erba, colorate di tutte le gradazioni dell'arancio e del rosa.
che sorgeva sui monti penetrava, attraverso le finestre sull'orto, fino alla stanza da
la aranea fa la tela per pigliare le mosche e così facevano molti delli tuoi
ricchezze e onori e altre cose terrene, le quali sono fragile come la tela della
città sua viene. garzoni, 1-507: le azioni della agricola o versano intorno
chiabrera, 4-1-410: ferri innocenti, che le piagge araro, / volgonsi in
/ arano. d'annunzio, iv-1-798: le sue membra erano deformate...
sottili e serpentelli / con solchi d'or le vive nevi arate. fontanella, iii-364
prova, apparivano a quando a quando le strane forme delle chimere senza bellezza e
per delle ore. idem, 19-325: le eliche aravano tramescolando il fondo impastato e
più spalmati / arano il mar tra le volubil spume. e. stampa, iii-243
. marino, 12-16: guance spolpate e le rincrespa ed ara / di spessi solchi
, iii-549: due solchi profondi arano le guance scarne. 6. marin
l'albero fiacco e rotto e con le vele raviluppate, quale tra molti scogli
vasino: darsi da fare con tutte le proprie forze. ariosto, 454:
volontarie e non arate / quivi produr le terre. marino, 7-99: in
. carducci, 679: oh a le bell'ombre in su 'l sacrato / ne
egli stanno per lo contado, e praticano le pecore: sapranno... come
pecore: sapranno... come le terre con gli aratoli si pettinano.
arator protende / l'occhio vago a le terre inculte e sole, / ed il
d'annunzio, iv-1-869: giù per le colline solatìe i giovani aratori con i
sua terra. papini, 28-177: le voci grosse degli aratori che gridano agli
preparare il terreno per la semina. le sue parti essenziali sono: il coltro
il taglio orizzontale, il versoio che le rovescia, e il bure,
tornate, vi prego, a mungere le capre, tosar le lane, formare aratri
, a mungere le capre, tosar le lane, formare aratri e guidar gli
loro / dier da l'aratro intatte / le terre, e gli angui errar
vili / fur gli agresti sudori; ozio le soglie / scellerate occupò. cattaneo,
/ fuma. verga, i-324: le spalle logore dal pettorale, e il garrese
dalle cadute. pascoli, 173: le zolle / sbriciò l'aratro, della terra
, della terra nera, / dietro le vacche non ancor satolle. idem, 657
degno onore / fassi all'aratro, le campagne sono / squallide pe'coloni via menati
nel frangere e rivoltare con l'aratro le zolle del campo, per rendere il
più morbido e più adatto a ricoprire le sementi, a favorire lo sviluppo delle
delle radici e ad assorbire l'acqua e le sostanze fertilizzanti. crescenzi volgar
30-77: la raccolta delle ulive e le faticose arature in mezzo ai lecci. bocchelli
a quell'epoca si faceva ancora con le bestie. pavese, i-512: a guardar
anche nel gioco e nella festa, le cose che rendono, le raccolte,
festa, le cose che rendono, le raccolte, le ceste piene.
cose che rendono, le raccolte, le ceste piene. 2. terreno
tozzi, 2-193: non c'erano più le zolle dell'aratura, e su la
, volgèndoti, lontanare sui colli appianati le case e le ville degli uomini,
lontanare sui colli appianati le case e le ville degli uomini, i loro mandorli
degli uomini, i loro mandorli, le brune arature. 3. la
tommaseo [s. v.]: le araucarie sono grandi alberi d'un aspetto
arazzi. varchi, v-786: ascolta le mie preghiere, e s'io addobbai
14-16: andò... a veder le città di fiandra celebratissime da ognuno per
città di fiandra celebratissime da ognuno per le frequenti e grandissime fiere e mercati che
mercati che vi si fanno, e per le belle arazzerie che con maraviglioso artificio si
i letti di fiondi, ed avevano le coperte loro d'arazzerie e di variati tappeti
coperti), variamente istoriato in tutta le sua ampiezza (salvo una fascia agli
345: ivi serrato l'uscio li mostrai le cose di pregio, gli arienti,
pregio, gli arienti, gli arazzi, le veste, le gemme. burchiello,
arienti, gli arazzi, le veste, le gemme. burchiello, 18: però
la sua casa. savonarola, 7-ii-219: le mura delle case loro tutte coperte d'
nazionali, vennero a suntuoso dispendio allevati, le porcellane, li specchi, li arazzi
, li arazzi. tommaseo, iii-445: le vie ornate di tabernacoli con istatue,
d'argento prestati alla breve pompa; le mura d'arazzi, le finestre di
breve pompa; le mura d'arazzi, le finestre di tappeti, la terra di
del letto. altri arazzi, con le armi gentilizie di casa sperelli nell'ornato,
di casa sperelli nell'ornato, coprivano le pareti. panzini, iii-172: furibonde
autor del dramma trascinando i volghi / le scene eleva. 2. locuz
ma nessuno poi è disposto a pagare le spese. grazzini, 4-270: e
; tu non debbi sapere che, fatto le feste, non si trova chi spicchi
e i due semicerchi aventi per diametro le due parti in cui è stato scomposto
elemento) del negozio stesso, che le parti non hanno potuto o voluto determinare
i negozianti, e che consiste nel comprare le carte mercantili che sono invilite su
aggettivo indica l'origine della sentenza, non le sue qualità. e ognuno intende che
oltre agli arbitri creati dal pretore, le parti avevano poi facoltà di nominarsene altri
. codice di procedura civile, 816: le parti possono stabilire nel compromesso, nella
anteriore all'inizio del giudizio arbitrale, le norme che gli arbitri debbono osservare nel
non quella servitù meretricia di dover esporre le mie fatiche al prezzo arbitrario di ogni
arbitraria. baretti, ii-121: ecco le speranze che gl'inglesi possono avere, unitamente
con pubbliche scritture e con parole infiammative le incarcerazioni arbitrarie. manzoni, 993: il
, si discopre affatto arbitraria in entrambe le forme in cui si suole presentarla.
, sempre mai fanno dolorosa uscita per le cittadi, e nascere tirannica signoria.
d'arbitrato in correggere gli statuti e le nostre leggi. = voce dotta,
: il tempo è ottimo maestro di tutte le cose, fa i vecchi migliori conoscitori
migliori conoscitori, e arbitratori di tutte le cose. 3. disus.
20-xx: l'autore si arbitria di appropriarsi le parole di san paolo. arbìtrio
volgar., 6-16: sono altre operazioni le quali l'uomo fa per sua volontà
gli animali] sentono gl'influssi celesti e le qualità dell'aere mutate. giusti,
. giusti, i-81: beato lei a-cui le condizioni domestiche lasciano liberissimo l'arbitrio del
: udito il parlamento, deliberarono riservare le cose udite all'arbitrio del senato.
i legislatori lasciano all'arbitrio de'giudicanti le cause ch'avvengono rade volte.
/ la sorte, o de le care / spose, a l'arbitrio del
si potrebbe definire: la volizione che vince le volizioni; come il contrario di essa
i-603: il signore di tutte [le signorie], non può prendere da ciascuna
mi sono commesso ne l'arbitrio de le bontà vostre, voglio, mentre ch'io
o donne], e di poter tutte le cose / forse vi par, perché
iv-281: l'inimico, ponendo fra le angustie, dà a conoscere quello che si
volte, perché aumenta l'intelletto, e le più, perché fa libero l'arbitrio
arbitrio nelle cause di stato, e le prepotenze della polizia. imbriani, 2-63
pose la prima volta l'anno 1508 per le spese che s'eran fatte e si
ma in sul credito ed in su le faccende, che travagliavano mercantilmente i privati.
per non aspettare la secunda botta, strense le gambe forte, premendo i speroni ai
speroni ai fianchi e appicciatosi con ambedui le mani a l'imbasto, lassata la briglia
: si troncano e troncar possono [le vocali] ad arbitrio del dettatore. galileo
sp., i (16): le pene, pazzamente esorbitanti e, se non
se vuoi dirittamente vivere, non curare le parole de'rei uomini: perocché ogni uomo
diede a'suoi cavalieri libero arbitrio che le ricchezze rimase nel misero campo fossero da
quando. muratori, 1-30: l'osservar le leggi pubblicate da essi [imperatori greci
. giordani, ii-184: dappertutto o le censure o gli editori si prendono arbitrii
. aveano diligentemente vedute, e disaminate le ragioni di catuna parte. idem,
: monsignor reverendissimo vorrà come arbitro compor le nostre discordie, e come liberatore aprir
per gli opachi e tenebrosi calli / de le tenarie grotte / l'arbitro de la
in lingua antica. cattaneo, ii-2-186: le città, insuperbite dei capitali del commercio
dei capitali del commercio, forti per le loro mura e la loro disciplina,
idem, ii-2-190: si vendevano ai privati le acque pubbliche, i porti, i
porti, i pedaggi, i dazi, le gabelle del pane, del vino,
della moda -e la raffinano, e le dànno leggi, che quantunque sembrino incerte,
, l'arbitra delle eleganze conviviali. le sue eleganze e le sue raffinatezze si
eleganze conviviali. le sue eleganze e le sue raffinatezze si propagavano per tutte le
le sue raffinatezze si propagavano per tutte le tavole della nobiltà quirite. -arbitro
particolarmente pregiudizievole al pubblico interesse, se le parti non si mettono d'accordo, certi
una data competizione sportiva per farne rispettare le norme regolamentari e morali e per decretarne
giudicare, per lo più, fra le due parti). l'espressione 1 arbitro
fazio, v-18-78: udito or hai le novità di garbi, / che ci
[tommaseo]: arborare lo stendardo, le ban diere, le battagliole
, le ban diere, le battagliole o altro è quando si piantano ad
quando spiegandosi la tenda si alza con le capre. 2. guernire una
di liguria. pea, 7-666: le mura di lucca circondano la città,
e platonico della capitale, arborata come le nostre città mediterranee. = deriv.
.. di sopra, per le arborature e antenne. = deriv
rami storti fori del naturale corso e con le scompigliate e rovesciate foglie. savonarola,
fertil terreno arbor felice / ha fermate le piante, e i rami tronchi / vie
molto. campanella, 1068: vidi ancora le zucche, dovunque si piantano, correre
, / scote la chioma e al sol le braccia stende. l. bellini,
di già appostato che soglino far lor viaggi le formicele. foscolo, sep.,
e di fiori odorata arbore amica / le ceneri di molli ombre consoli. idem,
l'agosto, facendo il nido per le macchie e boschi, in qualche cespuglio,
targioni tozzetti, 7-7: vanno fatte le piantate di quelle tali piante arboree che
, 799: la mischia avvenne tra le arboree felci. d'annunzio, ii-62x
arborea vita viventi. idem, iv-1-6: le mani e i piedi piccoli e pieghevoli
ora senza meta... guardando le stelle che spuntavano in grandi diademi fra
stelle che spuntavano in grandi diademi fra le chiome arboree. fracchia, 1017: una
c. e. gadda, 3-55: le meravigliose ville del patriziato lombardo che l'
testa del setoso cinghiale, et ora le arboree coma del vivace cervo. salvini
. salvini, 12-1-256: portavano / alte le teste coll'ar- boree corna.
hanno molta similitudine con queste, come le stelle arboree e le spugne ramose. pascoli
queste, come le stelle arboree e le spugne ramose. pascoli, 678:
dalle mani d'apollo levando al cielo le lunghe braccia già arborescenti. 3
qua e là per il parco seminò le strane arborescenze, ed era uno spettacolo
comune sentire nelle notti il vento stormire le foglie dei leoni. 2.
che cresce sopra un albero, con le radici nella terra accumulata in cavità del
si distingue in varie branche quante sono le specie coltivate (viticoltura, agrumicoltura,
intorno gli arbucegli / e i lauri e le fiondi, e 'l bel cantare /
. boiardo, canz. 139: le fresche erbe co'i sua vi odori,
: cingete a laura voi [ninfe] le trecce d'oro / de l'arboscello
: ecco monnorar tonde / e tremolar le fronde / a l'aura mattutina e
trema come / de'vicini arboscei treman le chiome. idem, 7-100: l'allor
degli occhi lusinghiero incanto, / crebber le chiome ai boschi, e gli arbuscelli /
vite, amo, che quando / fiedon le nevi i prossimi arboscelli, / tenera
fiore. panzini, i-394: vicino le sta un arboscello, fiorito nel maggio.
] è ot timo per le viti che s'ordinano ad arbusco, acciocché
'l miglior campo è quello, dove le vigne possono fruttificare,...
mezzi per li quali la natura produce le piante, li arbusti e l'erbe
può, ti portano; de'campi le spiche, degli arbosti i racemi con tutti
teneri arbusti / d'altre frutta ammirabili le fronde. carducci, 872: ma
, nel cantuccio meno illuminato, volgendo le spalle ad una controspalliera di arbusti rachitici
. panzini, iii- 353: sono le mirice umili arbusti che crescono spontanei.
anche da spalliera agli orti insieme con le siepi: fa l'ufficio del biancospino.
, 3-170: lungo esili arbusti / gareggiano le gocce con le gemme. palazzeschi,
esili arbusti / gareggiano le gocce con le gemme. palazzeschi, 4-29: tale elasticità
fruttare i lacci, che ascondono fra le fiondi. caro, 11-100: altri al
forziere (per custodire il denaro, le cose preziose). guittone, 3-9
o davanti agli occhi de'mariti, sotto le ceste o nelle arche gli amanti nascondere
crescenzi volgar., 5-19: acciocché le tignuole non tocchin le vestimenta, si
5-19: acciocché le tignuole non tocchin le vestimenta, si cuoca la morchia a
petrarca], i-183: effe [le gemme] possono rompere i serrami de'ricchi
dalla teorica! quanti sono che intendono le cose bene, che o non si
empir, che alcuni prencipi facevano, le arche di masse grandi di oro accumulato con
parche in grembo. idem, 13-15: le vesti e poro d'artificio miro,
l'arca di legno nero, ove le due vecchie riponevano i loro stracci. beltramelli
il suo grosso vestito di lana, le scarpe coi chiodi e il cappello a
e mostrògli il molino, e piene le sacca della farina, l'arche piene di
campi, ma eziandio l'arche e le camere e'celiai. deledda, ii-6:
e'celiai. deledda, ii-6: le sue lagrime caddero, assieme col frumento,
-disus. cassa del carro, posta tra le due ruote. dante, purg.
si faceano con un arca tra ambo le ruote. -parte bassa del pozzo
per il deposito dell'acqua (con le pareti rassodate da pietra o assi,
molto / più che non credi son le tombe carche ». boccaccio [inf.
nelle quali molti conservano il grano e le cose loro. g. villani,
a mano il dì seguente vi cominciarono le genti ad andare e ad accendere lumi e
a scoperchiar quell'arche, / a sovvertir le ceneri. manzoni, 36: il
numero d'arche caricammo / su le navi, arche per i nostri morti /
/ cui non possiamo noi cavar le fosse / asciutte, in questa
gli etruschi] mollemente distesi sopra le loro arche marmoree. negri, 2-787:
sopra l'altare maggiore, fra le balaustre e il coro. tutto
la mia gente. viani, 14-155: le panchine di travertino massicce come arche
tuoi, e la moglie tua e le mogli de'figliuoli tuoi. e di tutti
dio un padre con tre figliuoli e con le loro spose, perché erano giusti,
e doveasi terminar la lite nata per le precedenze, in quanto pericolo è stato l'
casti, 24-67: delle bestie così tutte le schiatte / il bacco scritturai chiuse nell'
, / quando s'aprir del ciel le cataratte. manzoni, pr. sp.
gli illustratori della bibbia, nel disegnare le fiancate o le costole dell'arca (le
bibbia, nel disegnare le fiancate o le costole dell'arca (le ordinate,
le fiancate o le costole dell'arca (le ordinate, come oggi si chiamano)
, i cavalli, gli asini, le galline, le anatre, i cani e
, gli asini, le galline, le anatre, i cani e i gatti,
con il suo andirivieni d'operai, / le sue case crepate, i suoi animali
: in essa mosè pose in custodia le tavole della legge (oltre alla verga
d'oro mondissimo, acciocché ponesse in quella le tavole della legge. vasari, ii-623
colla sua luce snebbia d'improvviso tutte le storte confuse immaginazioni degli italiani. de
brenno. beltramelli, iii-403: [le comari] tanto alto levaron le voci
: [le comari] tanto alto levaron le voci che in breve gli sfaccendati si
? bacchelli, ii-48: ogni anno le scuole tecniche del regno licenziano una mandata
nelle montagne, in luogo che non le possa toccare né uomo né bestia.
gli faceva collare, e porgli in su le bocche delle dette spelonche. serdonati,
delle quali... furono rinchiuse le reliquie dell'istesso apostolo, e nell'
frivola lettera tura delle accademie, e le canore inezie degli arcadi furon conseguenza di
: non sai fastidio ch'ha de le rime / questa de gli arcadi prole sublime
8-130: e mi parve smarrirmi per le solitudini d'un paese pastorale, una terra
e innocenza. idem, 30-105: le voluttà di un'arcadia sessuale messa al sicuro
è stata peggiore in fondo di tutte le altre. essa rispose ad un bisogno
il bello stile del cesari acconciato con le droghe del padre roberti, come l'
prati dietro la borgata pascolano arcadicamente le pecore. = comp. di
gustavano, com'è facilmente credibile, le liriche del monti, che pur son le
le liriche del monti, che pur son le sole che l'italia possa riporre tra
3-629: vedo se di bel nuovo per le cittadi arcadiche vada dissipando qualche nemeo leone
: i suoi sali arcadici, e le cruschevoli lepidezze, andavano perdute in quel
bruno, 3-608: andavo guardando le ruine di quel fuoco, e riparando
che timidi e fugaci erano ristretti a le caverne, e ciò effettuando nel mio
m'eran parse ferme come nelle statue arcaiche le gronde di bronzò rilevate intorno al cavo
. levi, 3-99: passano per le strade donne dal viso largo, dai capelli
primitive. d'annunzio, iv-1-96: le figure degli animali, disegnate con uno
arcaico colletto che gli saliva fin sopra le mascelle, un gran nastro rossigno.
arcaismi strani, i latinismi pedanteschi, e le voci disusate e inintellegibili. leopardi,
come antica. carducci, iii-26-122: le vostre figure di retorica friggetevele; né
). giamboni, 2-67: tutte le travi e gli arcali del tuo edificio
che sia una cosa semplice. cane tutte le leggi, perché dipendano dal lor arbitrio.
). ii-2-10: spesso ne vede le cause e talvolta lo scopo, e
fuor che il suoi brevi per le reine d'inghilterra e di scozia. carducci
e francesi non si gio le montagne svanivano azzurre nella vaporosità lunare,
offriva per avermi e su tutte le cose arcanamente tacite vegliavano le stelle, o
e su tutte le cose arcanamente tacite vegliavano le stelle, o prigione, m'è tuttavia
turbamento arcano e non provato mai le vietò di rispon = comp
: l'aggettivo arcangelico fu trovato per / le plebi de'mortali e sbigottita / nel conspetto
verga, i-126: il gemito del vento le come crede il volgo. penetrava
sm. capo supremo degli angeli. -che le dicevano arcane cose. d'annunzio, iv-2-56
qualche cosa d'ignoto l'attraeva e le fuggiva senza aprirsi. riore agli
là giù sovra ogni altro bando. le dominazioni; / poi principati e gli arcangel
viene arpagnia. carducci, iii-26-115: le ombre di costantino e cano, la cosa
/ qual in dinanzi alle loro spade le destre in patto di fratellanza tra sé virtù
artura ignoti / contemplo, e de le stelle i vari moti. sarpi,
. d'annunzio, iv-1-317: e vedeva le mani, i-65: e li ben intendenti
stata ben consigliata a divulgar un tanto le corde d'uno strumento. panzini, iii-163
colpito in bocca dalla spada cupo / de le leggi immortali ha scritto il fato. c
tumoli scoperti / di funesto liceo t'apron le -figur. porte, / dove
l'ulive carducci, 726: passan le glorie come fiamme di cimiinfra i cipressi
scatenato dal laboivi sedendo / si ritrasser le amiche; e da lo sguardo /
/ si mormoraro i muro, egli le aveva sollevate una per un braccio e portate
, e i di volo giù per le scale. loro arcani veneratissimi in tutta l'
panciatichi, 80: arcate di stupor tutti le ciglia! magalotti, 19-2: archino
dosso, / fasciatevi i ginocchi con le braccia, / su i ginocchi poggiate
. albertano volgar., i-193: le parole sono somiglianti alle saette che sono
il peso proprio delle strutture sovrastanti e le forze esterne che agiscono sulla copertura.
donna inginocchiata. idem, 846: le arcate salgono chete, si slanciano /
. idem, i-85: ricostruisca coll'immaginazione le vòlte di queste arcate, alte,
lorenzo, il santuario /... le arcate / grigie, i calmi cortili
una rovina...; da tutte le fenditure pendevano erbe selvagge; costruzioni recenti
di mattone e di calce, chiudevano le ampie aperture delle arcate di fianco.
chiesa, ed ella si rasserenò. le parve che la pace silenziosa delle grigie
pigra l'acqua del fiume, e le arcate vi si specchiavano bianche come un
: [la barca] è scivolata sotto le arcate basse di un ponte di pietra
vedute di giganteschi acquedotti scavalcanti un burrone le cui arcate sode e taglienti sopravanzano le
le cui arcate sode e taglienti sopravanzano le cime delle piante e incidono il cielo
, 14-288: un arduo ponte sotto le cui arcate il serchio, fra olmi
fra olmi, frassini e pioppi, rompeva le sue acque spumanti contro i mucchi di
/ varcammo l'androne, ma sotto / le arcate sostavano coppie / d'amanti.
, ii-22: una dopo l'altra le oche sotto l'alta arcata del ponte
il sole, di sghembo, / attraversa le arcate e si sfoga per vuoti /
arcata si vedeva l'acqua correre sotto le piante. -per simil. e al
..., assaltò con grande impeto le genti de'fiorentini. berni, 53-4
ojetti, i-16: gli occhi scompaiono sotto le due arcate buie. idem, i-140
di ciglia folte, diritte ed unite le arcate dell'occhio sul naso aquilino.
il musico notare quelle corde, sopra le quali principalmente si fonda la recitazione e le
le quali principalmente si fonda la recitazione e le sue parti, ed assegnarle..
.. al sonatore del violone perché le moduli con le sue belle e soavi arcate
sonatore del violone perché le moduli con le sue belle e soavi arcate. marcello,
dal sole, che accendeva di rosso le sue piccole vetrate, fra le antiche
di rosso le sue piccole vetrate, fra le antiche arcatelle sovrapposte.
] con parcato dorso, / tien le mani alle gote fra le cosce / sulle
, / tien le mani alle gote fra le cosce / sulle calcagna. leonardo,
sulle calcagna. leonardo, 1-168: le labbra arcate scoprino i denti di sopra
zàno, / l'equine schiene e le virili arcato. idem, iv-2-957:
fontanella, iii-363: pendono in giù per le sue logge arcate / mille d'aureo
alcuna volta somigliano non i padri o le madri, ma gli avoli e tavole
figgeano nell'alta arce di giove / le sue dodici tavole. d'annunzio,
di marmi ferace / alza in gloria le arci stupende. idem, iv-2-911: il
nel fondo dell'arcella. sotto / le belle vesti v'è una bella spada.
l'altare paleocristiano, destinato a contenere le reliquie. = lat. tardo
forza, principio vitale che, secondo le teorie vitalistiche, governa i fenomeni della
. piovene, 5- 360: le zone archeologiche del napoletano hanno una luce
una luce soggettiva, confidenziale, che le rende senza confronto. 2. figur
vedevano più certi cappelli archeologici da spaventare le passere. = voce dotta, gr
panzini, ii-43: gli abitanti e le abitazioni possono -io credo -fornire ad
chi, nello scrivere, segue scrupolosamente le regole e i modelli antichi e più
bot. cellule da cui hanno origine le spore (nelle archegoniate e nelle sper-
è l'archetipo e la regina di tutte le conversazioni. algarotti, 1-400: si
la natura... in tutte le cose è fondamento, e un tal
, ii-217: io osservo che tutte le aggregazioni organiche delle forze create esprimono,
mente di dio, esemplari di tutte le cose. 5. psicol.
, sotto li quali vi si fanno le buchette da poter veder dentro e pigliare
qualcosa di nuovo è penetrato anche tra le nude muraglie di san giorgio..
serpenti] percotendo in mille guise con le spinose verghe che avevano in mano,
lo strumento e vi andava sopra movendo le dita, e senz'altro fiato ne
, / e de la corda sua le corde fece. g. b. martini
tremito delle sue dita ancora deboli su le corde e l'incertezza dell'archetto,
incertezza dell'archetto, quando volle tentare le prime note! ojetti, ii-647:
nell'atto di reggere il violino tra le spalle e il mento e di far balzare
dell'anarchia, e perciò continua lotta tra le forze dissocianti e la forza associante.
carena, ii-213: da archibuso derivano le voci archibusare, archibugiare, e anche
d'una archibusata nella tenda, qui sotto le trincee del castello. b. segni
: quando gli uomini vanno in su le carrette a viaggio, sono sforzati di
viaggio, sono sforzati di cacciar con le frecciate e con l'archibugiate i lupi,
. varchi, 18-2-293: turarono le bocche di certe piccole strade che
e rimurarono tutti gli usci e le finestre ch'erano vòlte verso di quella,
medici, ii-93: presto portate sien qui le bombarde, /... /
, v-216: aveva ottenuto con le mine la fortezza di cosenza a discrezione
: tutti restavano ancora intieri in su le croci, posti sopra l'alto d'
che chiamano microscopio, perché rappresenta grosse le cose minutissime, overo l'archibugio a
archibuso caldo ed il focone che insudiciava le dita, dovette andar carcerato. nievo
primi con l'archibugio ad armacollo, le altre sedute sulla groppa o in sella
pietre e di travati e mantelletti coperti le mura e con roncole e mannaie e
curiosi e più bravi scendono a prender le forche e gli schioppi, per correre
):... scendono a torre le forche e gli archibugi per correre al
lusso. c'è folla, ci sono le guardie in tenuta di gala e archilei
soli: / « al- cibìe dopo le nozze / offre a era il velo crinale
berni archimandrita fa bollire e mal cuocere le minestre. monti, x-2-9: d'italo
] non nel romano campidoglio, tra le pubbliche feste e spettacoli, ma nell'
tutti i giardini, i prospetti e le fonti e gli altri ornati della villa di
/ chi a man di furie architettò le mine. baldinucci, 2-5-76: nel
da meno forse, dell'abilità che le signore posseggono per architettare il casco dei
sbalzo un disegno che poteva togliere fra le due case ogni ruggine. d'annunzio
ii-599: già scote un d'essi / le architettate del bel crine anella / su
orecchio ondeggianti. malaparte, 10-76: le donne sedute sulla gradinata si ravviavano l'
-iron. alfieri, i-83: le pessimamente architettate faccie impiastrate delle bruttissime donne
leopardi, i-703: osservi come fossero varie le lingue antiche architettate sul modello della immaginazione
, progettato. foscolo, ii-2-333: le crociate, ideate ed architettate da gregorio
architetto! / qual fabrica tra noi le rassomiglia? castiglione, 475: come
ma ancor indrizza e fa giuste tutte le cose a che viene accostato. palladio,
troppo pensato ai punti cardinali e ha aperto le terrazze invece che dalla parte del sole
ordine composito. pea, 1-48: piantate le pertiche sulla sabbia, tirate le corde
piantate le pertiche sulla sabbia, tirate le corde con sicura maestria, le ingegnose
, tirate le corde con sicura maestria, le ingegnose architette sdoppiano in due i lenzuoli
i lenzuoli dei letti da sposalizio e le coperte fatte all'uncino col refe bianco.
]. architettonicaménte, avv. secondo le norme dell'architettura. galileo
ordini architettonici. bottari, 5-100: le ville son veramente cose più pittoresche che
la nostra città. firenzuola, 289: le altre parti della casa, le quali
: le altre parti della casa, le quali erano senza numero, erano state da
arici, 267: ivi natura / le sue fattezze ancor serba gelosa, / di
architettorèllo. d'annunzio, iv-2-1193: le ville parevano leggiadramente costruite di carton pesto
di progettare e realizzare gli edifici e le opere attinenti (arredamento, giardini,
delle fortificazioni. torricelli, 215: le conseguenze... che appartengono ai
disadorna. idem, iv-2-675: lentamente le linee dell'architettura si rivelarono nei tre
provvista dalle qualità di cosimo, riconoscendo le virtù nell'armi, nelle lettere,
all'ombra delle grandi architetture / spandean le grazie dell'ingegno adomo, / s'aprono
2-1014: i pagliai innalzano sulle aie le loro elementari architetture a cono. civininì
della sacrestia che tace, tutta raccolta fra le logge e gli archi sotto la mole
1-152: su coteste nobili architetture, le statue son quasi sempre grotteschi. palazzeschi,
armonie inaspettate che ad ogni svolto ti offrono le architetture che salgono e discendono intagliandosi sullo
prospettiva illimitata. buzzati, 1-45: le luci della sera si affievolivano e il
vento, ridestato dalle ombre, strisciava lungo le architetture geometriche della fortezza. moravia,
insegnò a distinguere i diversi stili e le epoche dell'architettura dell'urbe.
carta pesta, / che par muover le mani e i piedi a sesta /
. 0. rucellai, 2-7-8-211: amando le corporali bellezze come loro ultimo fine,
riguardante l'architettura, la fabbrica, le distanze, i movimenti e le apparenze
fabbrica, le distanze, i movimenti e le apparenze dell'universo. ella ci presta
apparenze dell'universo. ella ci presta le ali per trascorrere il cielo. salvini
panni. negri, 2-912: e fra le snelle architetture dei pini e degli abeti
, / copri, stupendo artefice, le nude / rive e gli stagni, e
tenebre riempivano ormai tutto l'orizzonte con le loro sinistre architetture. 7.
1-242: avendo osservate in queste parti le misure secondo quell'ordine di quelle cose che
: talvolta vi si posano sopra le cornici [sull'architrave],
cornici [sull'architrave], le quali allora si dicono comici architravate. algarotti
: il sopraornato, quand'anche si facessero le comici architravate, è troppo più
mondo. castiglione, 524: sostengon le colonne e gli architravi le alte logge
: sostengon le colonne e gli architravi le alte logge e palazzi. palladio, 1-15
l'architrave della porta maggiore, scrollando le gocciole. panzini, iii-364: dietro
siano prodotti di sillogismo e costituiscano le colonne sulle quali si assiderà l'
vari sono colà tramandati oggetti che le entro da'cinque archiviare, tr
, 15-45-5: tutti li notai che faranno le panzini, i-428: all'osteria..
aveva trovato un archivio mandate o daranno le copie autentiche degl'instnimenti...
zini, iii-794: -già, diplomaticamente, le cose non vanno jovine, 5-235:
di pavia,... e significa le ar o pubblici (
, stati, ecc., cate e le volte del teatro, nelle quali il suddetto
. ci guardavano scritture pubbliche, le serrò quasi in sicuro armario colla
.. dai mostri simbolici, da tutte le par redi, 16-i-211:
spirito l'unica assoluta legge ritmica che le grandi masse in vece di '
, 19-335: casa, impediva le frodi, scemava i litigi. manzoni,
. orde sfrenate e feroci invadevano le case campestri fracchia, 945:
recate voi?... -buone ve le porto, gherardo; arcibuone, che
xxvi-1-200: di questo arcidivino archimandrita / le gloriose insegne andò seguendo. grazzini, 3-2-293
a grottesco] nel mettere in proporzione le sproporzioni medesime e gli spropositi arcimaiuscoli.
.. davasi con tutta premura a nominarmi le bettole dove pranzavasi a migliori patti.
che infinito. redi, 16-vi-268: le rendo grazie arcinfinitissime de'libri.
redi, 16-v-374: la lettura di costui le potrà servir molto per la terza edizione
gabrine, arcistoltissime... / fra le ninfe d'arcadia, / pensin d'
pittoricamente, arcistufo di raccattare e rilustrare le conchiglie vuote che l'ondata della vita
1-32: alle leggi poi di giustiniano fecero le chiose i primi interpreti di quel gius
. non è il caso per darle le notizie, che ella desidera, giacché sono