nera. garzoni, 1-515: le [gemme] nigricanti sono l'acate che
ciò che è detto da altri (ripetendone le parole). fanzini, iv-215
incantatori; e fecero ancora egli per le incantazioni egiziache, e per alcuni secreti,
separazione. gemelli careri, 1-i-115: le donne non portano coperto il viso,
prosa egiziana più pesante di tutte insieme le piramidi. -sm. la lingua
, all'egiziana, quasi stessero tutte [le còrai] per partire in corteo sullo
primamente trovao e fece lettere latine. e le greche fece cadmus, e le ebree
e le greche fece cadmus, e le ebree moises, e fenices le caldee et
, e le ebree moises, e fenices le caldee et egizie. bibbia volgar.
vasari, i-332: sebbene sono spesso le statue destrutte da'fuochi, dalle rovine.
viso egizio inquadrato dal fazzoletto nero con le cocche ripiegate alla sommità del capo,
], 1-45: furono adunque recate le vivande a lui da parte, a loro
molto tempo prima. leopardi, ii-566: le nazioni più civilizzate adoravano gli animali più
in funzione di sogg., con le forme atone lo per l'oggetto e
doloroso, in veglia, / premea le piume. carducci, 775: ne
piume. carducci, 775: ne le fiamme così ardenti / gli elementi / de
del pensiero / egli gitta, e le memorie / e le glorie / de'
egli gitta, e le memorie / e le glorie / de'suoi padri e di
come egli hanno tre soldi, vogliono le figliuole de'gentili uomini...
i popoli sono tanto superiori nel mantenere le cose ordinate, ch'egli raggiungono sanza
in mancamento d'acqua. e fra le altre volte li convenne valersi della guazza raccolta
guazza raccolta dalle pelli, che coprivano le navi. [sostituito da] manzoni
, si può dire, che tu le creasti,... rispetto a quanto
tu averesti potuto creare el mondo e le creature. cellini, 514: bulino
non di rado, conciò sia cosa che le prose usano il dire 'essi '
quella vece; ma è del verso. le quali prose nondimeno, accreseendonelo d'
sicurtà degli amici, doppo il ristorarsi con le buone vivande, levate via le tovaglie
con le buone vivande, levate via le tovaglie e fatte venir le carte,
, levate via le tovaglie e fatte venir le carte, tratti fuora alcuni pochi denari
i-xviii: non sanno eglino, che tutte le arti, e tutte le discipline sono
, che tutte le arti, e tutte le discipline sono venute alla perfezione loro per
eglino il 4 fine 'che si propongono le leggi? tommaseo, i-391: gl'
di pietà, ovvero, com'io le intesi, promesse solenni? carducci, iii-24-411
il detto dante egloghe assai belle, le quali furono intitolate e mandate da lui
quei pochi pastori che vi saranno, racontare le rozze ecloghe, da naturale vena uscite
di ornamento ignude esprimendole, come sotto le dilettevoli ombre, al mormorio de'liquidissimi
de'liquidissimi fonti, da'pastori di arcadia le udii cantare. calmeta, 13:
fiorentino, il quale in versi toscani le sue egloghe esprimendo, ben dimostrò della
, v-2-471: la egloga pastorale, le satire, ed ogni specie in somma di
di essa. papini, vi-734: le opere dove predomina troppo l'ego
egoarchici. viani, 13-303: sciolte le briglie alla pura nudità dell'istinto, tra
, tra il contrasto dei venti e le feste del sole elaboro l'egoarchica e possente
, di quella cattiveria fatta di tutte le cose che possono venire dall'egoismo di
; comprende se stessa e non comprende le passioni altrui. bocchelli, 6-406:
capitai punto della lezione. allora, le due sedie amorose s'avvi- cinàvano sul
: o in forma di fanciulli / lungo le aiuole, o in alberi e
eraeleo. è erba, che produce le fiondi lunghe cinque oncie, et il doppio
dell'asia; la specie omonima ha le foglie che ricordano vagamente un piede di
del proprio io, educandone ed esaltandone le facoltà, compiacendosi di esse. -filos
dall'egotismo. svevo, 5-186: le antiche illusioni egotistiche vivevano indisturbate in mezzo
vestire e ornare, e mandolla pregando che le dovesse piacere di venire a far lieti
fabro egregio / l'else e 'l pomo le fe'gemmato e d'oro, /
. questo quadro darebbe occasione di osservare le sembianze di molti egregi, onor di
che disperso / ha l'intelletto a le divine pruove. della porta, 2-84:
: qui dai regni di dite erser le penne / pianto e sciagura, e qui
per dolor di doppia piaga / su le piume materne egro giacea. vallisneri,
, ix-302: hanno i giorni al fuggir le piume e i vanni, / né
egra e languente. -che reca le tracce della sofferenza, emaciato. campailla
furon certi i danni. / aimè! le zolle del fiorente aprile / rompersi e
sparso in viali di colonne verdi / popolava le ripe. 2. debole,
gli egri spirti accende, / e le forze rintegra, / e l'animo rallegra
in un egro sopore, e un'eco le restava dentro: « salvo..
altri il preme, / né mostra con le zanne il suo furore; / ma
; / ma con suono egro alquanto alza le strida, / e lascia che 'l
uomini inetti, / nati a mangiar le altrui fatiche e bere. forteguerri,
qualche fosso, / e divora così le altrui fatiche. genovesi, 4-56: in
rete e lacerare il sacco, tutte le fatiche se le ringollava il mare, e
il sacco, tutte le fatiche se le ringollava il mare, e la sera i
, e la sera i pescatori e le famiglie facevano tristi digiuni. -raro
cataste di legno dipinto] sono tutte le fatiche giapponesi, per cagion de gli spessi
gli spessi e orrendi termuoti, che le dibattono. 7. raro. operosità
. boccaccio, v-222: ti mostrerranno le cagioni de'variamenti de'tempi e delle
iii-203: o tu, che parti le fatiche eterne / della luna e del sole
, 5-3-343: questo ci mostra in ciel le stelle e i poli, / i
, / il viaggio del sole e le fatiche / della sorella sua, degli
crinito iopa / ti risovvenga, che le tirie cene / di carmi inesauditi empia,
errori / della luna cantando, e le fatiche / del sole onor degli astri
era la mia fatica che, come misi le mani e le labbra in quell'acqua
che, come misi le mani e le labbra in quell'acqua gelida, venni meno
torni alla villa, e in nome suo le dica / ch'egli è da febbre
396): durò fatica a tener le lacrime. settembrini, 1-275: la grazia
fanno fatica ad abbandonare per sempre / le nostre sedie, i nostri letti, /
fatiche, avvedersi e affermare che sopra le classi economiche c'è sempre una « classe
accommodato a quelle persone che hanno fra le mani qualche impresa, non solo difficile
scalini, tirarvi la porta di casa dopo le spalle, la è cosa fatta.
vostra eminenza dovrà pur fare, spogliando le centinaia e le migliaia di libri per
pur fare, spogliando le centinaia e le migliaia di libri per condurre ad un felice
fra giordano, 1-302: e'sono due le fatiche: l'uno modo si è
del leccio è pesantissimo e buono a tutte le sorti di lavori sodi e di fatica
venendo... in firenze, io le sdimenticai; di modo che, parendomi
che, parendomi fatica a rescriverle, ve le manderò un'altra volta. berni,
dove passa l'amo, / talché le sue fatiche spende in damo / quei
e sera: la mente si stanca, le dita abbandonano la penna, e mi
difficile. tutto stava nel poter tornare per le cinque, cinque e mezza per un
più saggia economia adopereranno da qui innanzi le forze loro, e con più gloria
loro, e con più gloria tratteranno le scienze. gioberti, 1-iii-382: come
affettato e faticante a dir con grande stento le cose il più difficilmente potesse. pascoli
condannando fra gli sbadigli delle scioperate persone le risoluzioni de'prodi e faticanti soldati.
con impegno costante, prodigandosi con tutte le proprie forze. g. villani,
stessa vita dura e faticante rendeva sì le donne, che gli uomini più generativi.
paese a quel varco fosse mutato o le strade divenute più faticanti: fino al
fondò una laura di faticanti, e gittò le basi di un'istituzione assai più conforme
395: impararono a camminare / per le vie che la siepe rinserra, / e
ch'hanno facilmente esito e spaccio / le cose che dipinge e che lavora, /
e si ritraeva, il leone con le zampe unghiate faticava a tirare a sé la
ma d'un sonno avvilito, che le lasciava il volto come confuso; faticava
, quanto in non tacere alcuna de le vere. giordani, v-i7: né stimerò
nella quale voi non vi faticaste e le cittadi le quali voi non edificaste,
voi non vi faticaste e le cittadi le quali voi non edificaste, boccaccio,
. bembo, 5-126: massimiliano ritenne le opere, e commandò che niuno più
tutto,... non sono le più dolci cose del mondo. faldella,
li stoici si faticarono di distinguere così le cause delle cose, che alcune sottomi-
potere dare crescimento disceme- vole con tutte le sue. bembo, 9-4-85: troppa cura
in casa del conte dove sono apparecchiate le nozze. sarpi, i-1-99: tengo grand'
. battista, vi-2-62: esposer te le pronube giunoni / per istancare a i
giunoni / per istancare a i pindari le lire, / per faticar le trombe
i pindari le lire, / per faticar le trombe a i gran maroni.
trascorrendo, col suo mormorio va fatigando le vicine selve. bandello, 1-14 (i-151
, travagliare, fiaccare (tanimo, le facoltà intellettuli e morali di una persona
fatigare. fiori di filosofi, xxviii-526: le cose aventurate faticano li animi de li
, iv-25 (6-76): madonna, le parole ch'eo vi dico / pur
senza faticarlosi. battista, vi-3-30: fatica le vittorie, e solo ei puote /
mandate. castiglione, 211: spesso le braccia d'un fabro, debile nel
, ma non assueto a faticar le braccia. michiéle, ii-136: oh come
gli errori della luna, quai stelle sien le fisse, e quai l'erranti.
che calipso spargea, perché tessendo / le fosse il lungo faticar men grave
li troiani nella sperata rena, e riposano le membra loro fatigate nel mare in su
lassi. tesauro, 1-89: trattenute le genti infino a mezzodì con l'arme
lasciai la speme del viaggio, / le rime e i versi. d. bartoli
). genovesi, 47: le tavole del signor lesclache sono molto fatigate
un po'faticato là dove egli addensa le ragioni recondite degli avvenimenti. carducci,
il numero dei faticatori è maggiore, e le loro fatiche ben dirette, tanto più
ordini ai faticatori, e girava tra le macine, osservando la qualità delle olive
, nelle cui forze si fidarono, con le mani de'quali versarono il sangue del
quali versarono il sangue del prossimo, rubarono le su- stanze temporali, occuparono la libertà
così io ebbi li mesi vóti, e le fatichevoli notti annumerai a me. boccaccio
non fatichevole e spedita soprastette a tutte le cose. valerio massimo volgar., i-352
feconda e fati- cona il petto e le spalle si reggono ancor giovanilmente. baldini
con angoscia. marino, vii-130: le costrinse a volgere faticosamente a forza quelle correnti
men faticosamente la soma che pesa su le spalle d'ogni uomo dal dì del
a trascinarla, fra gli applausi e le risa, faticosamente seco. pirandello, 7-504
loro capi e stomachi son deboli, e le loro piaghe faticosamente si sanano e si
ii-246: i buoi respiravano faticosamente; le loro corte palpebre rosse si abbassavano quasi
con dolore sui grandi occhi tristi, e le loro narici nere fumavano come fumava la
né mi fùr faticose / l'andate e le tornate per vedervi, / per parlarvi
come ella è fatta per tralasciare alquanto le operazioni faticose, così deono essere per
un poco lasciati coloro, che con severità le consigliano. marino, 292: ben
bei soli, / ch'ascosi dentro / le proprie sfere / posano alquanto / dai
, ivi passano i dì faticosi e le umide notti. -con valore neutro
se medesimo vincere dico, non fugiendo le cose prospere travolte in contrarie, né
prospere travolte in contrarie, né prendendo le cose prosperevoli con disordinata
falsità, prim'ancora che ripugnante, le sembrava noiosa e faticosa. 4
, 23-67: di fuor dorate son [le cappe degli ipocriti], si ch'
e gravi tanto, / che federigo le mettea di paglia. / oh in
formidabil fiato. baldi, xxx-13-81: de le palme di siria, il cardamomo /
rabbassati ha i larghi feltri, / impiombate le cappe,... / ma
da un chiaror di luna perduta fra le nuvole. palazzeschi, 3-29: ci andavo
nonna: soffiava, poveretta, nel salire le scale faticosissime; si fermava ogni tre
bibbia volgar., v-180: per le parole della tua bocca [o dio
il re! ma i lieti canti ne le trombe e ne le gole / arrochiscono
lieti canti ne le trombe e ne le gole / arrochiscono ed aggelano su le bocche
ne le gole / arrochiscono ed aggelano su le bocche le parole. / arrochiscono;
gole / arrochiscono ed aggelano su le bocche le parole. / arrochiscono; ed un
quando s'era accorta che la nuora le contava i bocconi in bocca, e che
, i-274: sapevo persino che rigirava le parole italiane con una pronuncia faticosa e
il cielo e la terra / con le linee sicure dei fianchi, lontane o
lontane o vicine. / solamente, le mie sono scabre, e striate di vigne
quando il trenuccio faticoso s'inerpicò per le ripide strettoie della valle di san venanzio,
la pescara e l'adriatico l'alterno, le vette si ricoprirono. 7
, attraverso un faticoso garbuglio di parole le fece alla fine intendere che non per
appartenga di fuggire amore e di schifare le faticose angoscie di quello. lorenzo de'medici
non de questa poca acqua, quale ne le mei faticose mano già vidi. bembo
microbi. leopardi, 18-35: per le valli, ove suona / del faticoso
sen di morte, / porto de le miserie e fin del pianto, /.
caso m'abbatto e quivi arresto / le faticose piante. parini, 346: qui
, gli occhi cavi: ha tutte le apparenze di una malattia mortale. bocchelli
, 32: rivivrai d'entusiasmo perfetto le tue faticose terrestri giornate, / riconoscendo,
riscaldati, nell'aria arsa, tra le compagnie leziose e faticose dei villeggianti invernali
. caro, 12-i-138: benché per coniettura le si potesse dar qualche convenienza con esse
convenienza con esse [alla quercia, con le parche], per esser arbore fatidica
oscuri / oracoli di febo, e de le grotte / le risposte fatidiche e veraci
febo, e de le grotte / le risposte fatidiche e veraci. vico, 238
un vate. pindemonte, 194: le sacre / fonti ne maravigliano ed i boschi
d'un fonte / limpido, fra le quete ombre di mille / giovinetti cipressi,
tuoi concenti / mesce i susurri de le folte chiome. bacchelli, 11-33: il
/ più rilucente un velo, e le foreste / vergini ancor nell'alito di
notte, / piene di sacri mormorii le fonti, / e il dolor di fatidiche
e a cui gli spiriti buoni dicevano tutte le verità nascoste della vita. d'annunzio
il fatidico stivale, appoggiato saldamente con le larghe staffe al cuore dell'europa.
. (plur. ant. femm. le fata, le fate, le fàtora
. ant. femm. le fata, le fate, le fàtora). letter
. le fata, le fate, le fàtora). letter. nella religione pagana
leva su, ché i nemici hanno prese le mura, e l'altezza di troia
, 12-614: turno è spaventato da le furie: laonde il suo timore pare in
dava il fato, per la quale le persone si poteano fatare e sapere quello
. simintendi, 1-20: qui adorano le ninfe coritide, e le deitàdi de'
: qui adorano le ninfe coritide, e le deitàdi de'monti, e temi idia
de'monti, e temi idia che dae le risposte de'fati, la quale allora
/ profetizza il futuro, e 'n su le foglie / ripone i fati: in
/ ripone i fati: in su le foglie, dico, / scrive ciò che
ove sian lette, / in disparte le lascia. vico, 367: ennio.
divina. vico, 60: talché le opere di dio sono i suoi parlari,
cui viene attribuito il potere di dirigere le azioni e gli eventi umani; condizione
non passino / malvage lingue; e le benigne fatora / fra questi armenti respirar
mio cor ogni martir licenzio / poiché le nostre fortunate fatora / han volto in
capelli disciolti e rabuffati, / con le man giunte e con l'immote labbia,
vero. il primo, che annodi tutte le azioni e tutti gli eventi sotto la
che de'miseri mortali / reggete colassù le vite, e i fati. monti,
sempre un obblio di chiedere / che le sarìa negato; / e al dio de'
: il cieco fato distribuisce i punti, le armi. rebora, 51:
mario e cinna, i patrizi e le plebi, i romani e i latini non
vidi il cappellano che branditi due bravieri per le zampe, rigido come la statua del
e sovrano, onde spesso mostrate d'ignorare le leggi; facendo stima che un'accolta
tua dottrina. de sanctis, i-95: le grazie debbono cessare di essere dee,
. croce, ii-5-313: poiché tutte le parole hanno molteplici sensi (come attestano
che da questo comune fato vadano esenti le parole che la scienza estetica adopera.
11-iii-823: dirò ancora che, se ne le cose del mondo è alcun ordine necessario
altro non è ch'un necessario ordine de le cose. alfieri, 1-244: felice
verità metafisica è la convenienza di tutte le cose di quest'universo e del loro
ha cresciuta doglia? / che giova ne le fata dar di cozzo? maestro alberto
, 161: la generazione di tutte le cose, e tutto il processo delle mutabili
simplicità composta, modo molteplice a fare le cose statuisce. il qual modo, quando
non vogliate con l'origini e con le fata cozare. tasso, n-iii-829: s'
scritto da la mano infallibile di dio, le stelle sono le sue lettere e i
mano infallibile di dio, le stelle sono le sue lettere e i suoi caratteri,
lettere e i suoi caratteri, i fati le cose nel libro segnate e ordinate
libro segnate e ordinate, da le quali andiamo argomentando per analogia quel che
v-15: io verrò costì in su le fonte a sbattezzarmi, dove fui, in
tuoi mali la tua gloria, e da le / stesse tenebre tue nacque 11 tuo
, che gli aveva permesso, insieme con le altre doti, di sopportare senz'avvilimento
, cadente in terra colle ginocchia che le vennono meno, tenne lo volto non pauroso
fato / quanto frivole e vane / son le grandezze umane. foscolo, 1-468:
. giov. cavalcanti, 103: le lance, i dardi, le saette,
: le lance, i dardi, le saette, le rombole e i mazzafrusti si
lance, i dardi, le saette, le rombole e i mazzafrusti si gittavano,
si gittavano, con empito di tutte le loro posse, mescolata- mente, a
. -i fati sono pieni: le sorti, i destini stanno per compiersi
: in esso [nel sonno] le era stato concesso di prender figura;
il fato: se il destino, se le circostanze saranno favorevoli, lo permetteranno.
uomini o del destino dovrò occupare le ore mie. io. prov.
delirare. nievo, 1-286: le donzelle di camignana... s'erano
persona. bibbiena, xxi-1-74: - le femmine sono mutabili. -oh!
quei mezzi che noi ci abbiamo tra le mani, e che quel medesimo, con
soderini, iii- 22: sono le piante del nostro emisfero molte e di variate
di variate fatte, e tanto più le incognite e disusate a noi nelle indie
se ne servono come traccia per stanare le bestie). pea,
e una marra, e si fa sotto le finestre di palmirina, per raccattare la
guisa (ed è usato in unione con le particelle sì, così).
. redi, 16-iv-45: oggi in tutte le straniere contrade, e nelle nostre ancora
di cui così fattamente il palato e tutte le circonvicine parti s'imbevono. muratori,
si rappresentano dall'altrui fantasia alla nostra le cose lontane di luogo, o di
, / che di passar con lor le mie giornate / mi doglio meco e
33: tuttavia raguardo e miro / le soe adornate fatteze, / lo bel viso
, ch'era una maraviglia: / le suoi belle fatteze lo pensier m'assuttiglia.
una bertuzza / del viso e de le spalle e di fattézza, / e,
allor fosse la donna, pur parevano le sue fattezze bellissime a pericone. andrea
valletto straniero; e di lui disse tutte le sue fattezze, e la sua bellezza
di femina che di mastio, con le più belle carni e fateze di giovin di
, altro fo. algarotti, 3-25: le donne, passato il fior di gioventù
l'uso mortai fulgida veste / copre le sante immacolate membra [della dea],
], / e svela in parte le fattezze oneste. fucini, 432: dagli
, mi pare di poter credere che le calde figlie di capri molto abbiano ereditato
il segnale per gli sbirri che non conoscono le fattezze del delinquente. moravia, ii-323
di uccello orientale sormontava un corpo massiccio le cui fattezze sformate si stampavano largamente nel
s'aduce. simintendi, 1-141: le fattezze del volto diventaro lati a costui
traeva squama. intelligenza, 7: guardai le tue fattezze dilicate, / che ne
44-4: que'che 'n tesaglia ebbe le man sì pronte / a farla del
di sua figlia, / raffigurato a le fattezze conte. boiardo, 3-5-41:
bellezze. f. negri, 75: le loro fattezze non sono belle: pochissimi
non pura ma schietta; non regolari le fattezze, le guance poco rilevate nell'
ma schietta; non regolari le fattezze, le guance poco rilevate nell'alto, fossette
tuo segreto; / replica il mio le care tue fattezze. -con riferimento
teste, né varietà a sufficienza: le pie donne presso il crocifisso tutte quasi
donne presso il crocifisso tutte quasi hanno le stesse fattezze, dozzinali, e peggiorate
: « pon mente: / vedi tutte le lor fattezze pronte / laggiù nell'acqua
di fattezze belle. soderini, iv-9: le loro più lodate fattezze [delle pecore
cervo. d'azeglio, 4-138: le belle fattezze del destriere erano, secondo l'
orecchie alla coda. papini, 28-178: le vacche paion tutte eguali ma sono eguali
nera dei grandi occhi ovali; ciascuna ha le sue fattezze, la sua corporatura e
qualche volta maggiori: da i quali escono le frondi picciole, sottili, intagliate e
picciole, sottili, intagliate e lunghe: le quali nelle fattezze loro si rassembrano alla
storica di qualunche cosa è tale per le sue fattezze tutte, accidenti e proprietà
, 987: non occorre poi, che le parli del piacere ben più vivo,
: anzi tutti gli scrittori e tutte le opere escono, quanto allo stile, da
, gli stessi gesti e movimenti, le stesse fattezze e circostanze esteriori. carducci,
boiardo. dossi, 262: se le fattezze dell'alma si potèssero anch'elle
bocchelli, 9-332: serbano queste [le case di positano] ima fattezza antica
quella bellezza incominciare, la qual, tanto le sue arti valsono che te non solamente
che tacque asciughino o il fuoco bagni o le nevi ardano o il sole non dia
me, che la mia persona non le dispiaccia. -tanto meglio. la cosa sarà
giovanastri a generare e metter barba: le femmine alsì mantengono giovaneza, e crescono
. de amicis, i-419: s'avanzavano le compagnie dei monti lessini, dei giovani
, gli occhi solamente meno vivi e le guancie più fatticcie. 3.
pesco] troppo di pesche, levinsigli le più piccole, lasciandogli a venire innanzi
più piccole, lasciandogli a venire innanzi le più fatticcie e migliori. 4
perciocché ha ella ancora i suoi temi, le sue fattispecie, o casi, e
ci ho che fare, / perché le teste non le stampo io; / pur
che fare, / perché le teste non le stampo io; / pur vedrai,
nella sua sfera o professione, facendo le parti di fattista e non di giurista
: da questo prendete la distinzione de le virtù, assegnando a la parte contemplativa
arte, l'una e l'altra de le quali è retta ragione o abito di
giordano, 3-71: la natura ha fatto le cose attive, cioè fattive; e
che sostiene. gelli, i-166: le cose contingenti ancora sono di due maniere;
che in due maniere si possan considerare le operazioni proprie dell'uomo, o attive
procedere con qualche metodo, dividendosi tutte le cose, che sono, in tre parti
nome. settata, iv-52: in tutte le scienze attive e fattive, e nelle
5-141: l'altro modo per lo quale le cose le quali noi non abbiamo le
altro modo per lo quale le cose le quali noi non abbiamo le facciamo nostre,
le cose le quali noi non abbiamo le facciamo nostre, si è per baratto
, ma sì altre cose fattive, le quali saranno bene conosciute), voi ne
, iii-6: dove i legni e le pietre erano rare, si pensò supplire
supplire colla terra, e si formarono le pietre fattizie dette mattoni. beccaria,
mattoni. beccaria, i-42: tre sono le sorgenti dalle quali derivano i princìpi morali
la rivelazione, la legge naturale, le convenzioni fattizie della società. a.
vostri ozi, i vostri piaceri, le vostre pompe. g. r. carli
, 1-285: quanto più colte divennero le nazioni, tanto perderon più le lingue
colte divennero le nazioni, tanto perderon più le lingue della loro nativa forma..
della loro nativa forma... per le arbitrarie fattizie voci che gli scenziati e
introducono. compagnoni, i-19: aggrava le donne d'un peso crudele, quello
fattizio, che non nasce se non dopo le regole, e quanto è più difficile
, ed isolata al di fuori tra le nazioni, l'austria... non
sbocchi ed il mercato; ad incagliare le relazioni commerciali; a creare industrie fattizie
ragionevole nella mente: onde nelle sue poesie le immagini idilliche si alternano con le riflessioni
poesie le immagini idilliche si alternano con le riflessioni filosofiche. forma contrasto il fattizio
vita, dove si tratta di tutte le cose degne fatte da lui. bibbiena,
esso lui, quasi volando, tutte le cose fatte e future. verga, i-
nuovi progetti, finiva sempre per dirle le cose quand'eran già belle e fatte.
vento spazzava il cielo terso, tutte le stelle brillavano vivamente; e della luna
parlare e dolce riso, / da le man, da le braccia che conquiso /
riso, / da le man, da le braccia che conquiso / senza moversi avrian
deliberato, per quanto poteva, dichiarir le cause de queste compagnie ed ordini de'
tentorio nella entrata sua. poscia che tutte le cose sono ben fatte, coprì la
subito fatti, / che di biserta le mine e i fochi / mostran dipinti,
tempi avanti fatta. marino, 2-17: le quattro torri in su i canton costrutte
. settembrini, iv-370: ti mando le due rotola di lino filato, che mi
: de'fatti pomi / scarica ornai le dissugate piante. trinci, 1-272:
in tal caso i cristeri acuti, le fregagioni fatte per tutto il corpo con
tutto il corpo con pezze grosse, le ventose di vetro messe con fuoco nella
fatto di stucco. carletti, 134: le scarpe sono fatte solo di una suola
: -per menare il remo bisogna che le cinque dita s'aiutino l'un l'altro
i nidi! levi, 1-109: le case dei contadini sono tutte eguali, fatte
e quasi sempre anche da stalla per le bestie piccole. pavese, 5-9:
girato abbastanza il mondo da sapere che tutte le carni sono buone e si equivalgono.
6-25: invece adesso la domenica e le sere eran fatte di noia, perché da
. cicognani, 9-6: ritornano in mente le pettinature col rocchio, le maniche fatte
in mente le pettinature col rocchio, le maniche fatte a prosciutto, i gusti orribili
belli e ben fatti, e legger le scritture. pananti, ii-126: sosteneva
/ gli disse un gobbo: guardami le rene; / ed ei: per gobbo
girolamo leopardi, 2-9: nel biasimare ingrassan le persone, / e chi l'ascolta
donna fatta che non è di balire le fantine, perciò che... quelle
uom fatto: al monte / treman le querce e ne la selva già. de
di ser dono. redi, 16-viii-97: le manderò il lucrezio volgarizzato in nostra lingua
nell'accademia. fogazzaro, 2-16: ma le parole pneumatiche vengono bell'e fatte dai
: fatte di nuovo sono quelle parole le quali noi stessi formiamo. leopardi, ii-15
era come fatta, e si sarebbon fatte le nozze a quest'ora, se da
2-2 (138): quelle grazie le quali seppe maggiori del beneficio fattogli le
le quali seppe maggiori del beneficio fattogli le rendè. giusti, 3-92: sorto pontefice
. matasala, v-68-2: cheste sono le spese fatte del mese di dicembre per
4-22: l'oranges fatto più per le arti civili che per le militari, cauto
più per le arti civili che per le militari, cauto, sagace, grande
queste orribili onde; / ma ricogliendo le sue sparte fronde, / dietro le vo
le sue sparte fronde, / dietro le vo pur così passo passo, /
. castiglione, 438: procurano [le donne] quanto più possono d'aver
: duro a veder l'ampie città, le ville / del vincitore ingordo / fatte
il massello / fatto bianco afferrò con le tanaglie; / e lo domò col maglio
è immaginabile, quanto si trovino belle le viscere degli animali fatti morir di fame
: ci accontentiamo di pulire e lustrare le statue belle e fatte. -detto
di schiancio quel petto esuberante, e le braccia nude oltre al gomito. baldini,
fatta o guasta, noi ne caverem le mani. g. m. cecchi,
/ l'avviso tuo: farò che le saette / far non potrai per me a
... il che con poca fatica le venne fatto, perché in vero era
orto familiare che si trasformasse, sotto le cure di un coltivatore esperto, in giardino
. giamboni, 115: pervenute le anime a rendere ragione, sì esaminerà
apriranno i libri ne'quali sono scritte tutte le cose che per le genti si fanno
sono scritte tutte le cose che per le genti si fanno nel mondo. guittone,
son disfatti / per lor superbia! e le palle d'oro / fiorian fiorenza in
innanzi, di tutti i modi, le condizioni, le parole e'suoi fatti ricordandoci
tutti i modi, le condizioni, le parole e'suoi fatti ricordandoci, il dì
: esamina continuamente i tuoi fatti e le tue parole, per fallire il meno che
guido da pisa, 1-336: tutte le gran cose delli fatti d'arme e
spengono i rumori della giornata a cui le mura hanno messo la sordina, una
dall'altro, nella intimità di persone le quali, chi per un verso e
cercando fatti lontani / col capo tra le due mani. d'annunzio, iv-2-659:
sentendo egli gli fatti suoi, sì come le più volte son quegli de'mercatanti,
fatto, ma quando per loro medesimi le dicono, debbono servirgli con fede;
cuoprirmi maggiormente e levare a ciascuno tutte le occasioni e speranze di molestarmi e di
breve di montieri, v-53-192: che de le quatro volte e da ine insune si
insune si debiano dare due corbèlli e da le quatro volte in giuso si debiano dare
[il senato] due consiglieri che con le solennità pubbliche assistettero alla formazione del processo
dee essere sottoposto alle parole, ma le parole al fatto. dante, inf.
sia diverso. frezzi, i-5-96: le sue compagne si fenno gioconde, /
stato di fatti. ho regnato sopra le ceneri tue e de'tuoi. pananti,
attuia; / ma tosto fier li fatti le naiade / che solveranno questo enigma forte
20: che mi gioverebbe a tacere le parole, poiché e'fatti gridano,
quale vede 11 cuori e giudicheracci secondo le ultime intenzioni nostre? ariosto, vi-200
mi sarei almeno appagato di quella de le parole, de le speranze, de
appagato di quella de le parole, de le speranze, de le promesse. d
parole, de le speranze, de le promesse. d. bartoli, 25-12:
terribili uomini, sì come quegli de'quali le parole non son parole, ma fatti
a riscontrarli. soffici, v-1-379: le parole non son che parole; e sono
. targioni tozzetti, 7-199: quando le ragioni fin qui addotte non fossero sufficienti
forman la base e la materia di tutte le scienze, dunque i fatti somministrano i
africa o dell'america, lasciamo cieche le genti ne'fatti delle proprie cose in casa
il fatto grammaticale, mi divertivo con le parole, e con la mia infinita erudizione
composti, i sensi antichi e nuovi, le simiglianze e le differenze. alvaro,
sensi antichi e nuovi, le simiglianze e le differenze. alvaro, 7-31: il
ed umile, che leggendo i fatti e le grandezze di cesare, d'alessandro,
i magni fatti di scipione, non le vittorie di cesare, non la fortuna di
di ottaviano, poiché di simil fatti le istorie ne danno, a chi legge
/ l'accesa quercia, e passeran le notti / tra i canti e i fatti
schietto, senza starlo a cercare fra le linee del libro, attraverso la lente
; che sarà dunque a noi? per le quali parole chiaramente dimostra ch'egli per
paura non capiti male, in modo le è entrato il fistolo addosso. garzoni,
i fatti suoi, i pensieri e le arguzie che quello spirito acuto e bizzarro
quanto dimostrative esige che siano contro esso le prove e fuor di eccezione il giudizio
certa la pena, e per avere incorrotte le sentenze le riduce strettamente alla semplice applicazione
, e per avere incorrotte le sentenze le riduce strettamente alla semplice applicazione della legge
appellazioni. fanfani, 43: se le parole battezzate per « ingiurie » e per
era un bell'uomo, si conquistò le simpatie dei giurati: che alla rituale domanda
comune di 1-6: parevano a fatto sopite le querele di molte chiese contra la grandezza
dovea a nessun fatto / tra le vere mandragore. carducci, ii-7-69:
spagna pel fatto. foscolo, xvi-175: le distinzioni proposta. di '
. machiavelli, 718: noi le immunità dei prìncipi romani sieno cessate in diritto
, 1-38: molti avevano trovato fra le donne di novesa il (101
dite di non voler fare, quanto a le cerimonie, senza darsi pensiero di quelle altrui
dicendo troppo gran cose de'fatti miei. le quali come cellini, 1-109
son vere, così non vorrei che ve le deste a credere, e indietro
o che pensaste ch'io le gran pertica, la quale era coperta dalla
la fede cristiana era nel campo, dove le battaglie stramberia. si
inten- dessino diredati e privati di tutte le sue sustanzie, e fusse erede lo
, da un pezzo, e serbavano le apparenze esteriori per riguardi umani. bocchelli
camera dell'arme del comune, e le masnade a cavallo e a piè, i
la condannagione: e così di fatto facea le cose l'acceso popolo di firenze.
fatto suo, i fatti suoi: esporre le proprie ragioni, dar conto di sé
. alvaro, 9-234: quando udì le parole con cui quella donna gli diceva il
di savoia attende a rassegnar ed aumentar le sue genti. galileo, 3-4-323: si
e presenti. -litigare; menare le mani. s. bernardino da siena
con una faccia da grullo, che le corna gli stavano bene davvero. moravia
poi pensai che erano fatti loro, alzai le spalle. -essere sicuro del fatto
al fatto perché salamone dicesse: « de le temine tutte neuna buona non ho trovato
, altri uomini assai hanno trovate de le buone. trattato di virtù, 15:
cassano ogni gente, e così in su le secche di barberia li lasciano. busini
, i-202: cesare, col tener le cose così in sospeso, faceva molto
gli è pazzo. monti, iv-138: le nuove del grande esercito rassicurano le speranze
: le nuove del grande esercito rassicurano le speranze di qualche gran fatto. de
tanta potenza che egli fa sommergere anche le navi grosse, e cader le grandi
sommergere anche le navi grosse, e cader le grandi torri, cioè gli uomini molto
campo; el fatto stava sapere bene rasentare le mete, dove n'andava la vita
potestà divina. gelli, 15-i-680: le quali parole non è dubbio alcuno che
regina la prese [la figlia] fra le braccia e la baciò più e
): ugualmente vaste e fondate eran le cognizioni di don ferrante in fatto di
suo fatto. berni, 163: dice le cose, che non par suo fatto
; / e a vele gonfie andavano le cose. manzoni, pr. sp.
e con vere e reali virtù seguitate le sue vestigie; e col prossimo vi legate
rubar frasche, e lo conciò per le feste dalle legnate. pavese, 1-35:
casa soltanto per fargliela e prenderlo con le mani sul fatto. -in condizioni
da quegli affetti che sogliono far traviare le penne degli scrittori, spero di potermi
alla spiegazione naturale di quelle cose, le quali, praticando molti anni nelle camere
di questa battaglia plutarco, perché vide le memorie di persona del mestiere, cioè di
? -oibò! la lingua non le muore in bocca, no. -venire
moravia, iii-331: spesso accadeva che le due sorelle, belle fanciulle vigorose, dalle
, 7-39'ora che rison di moda le memorie dei ladri, non vedo perché
la repubblica francese tollerare gli assassinii e le vie di fatto di ogni sorte commesse
di fatto, e gli fece ruzzolar le scale. 11. prov.
prov. proverbi toscani, 55: le buone parole acconciano i mali fatti.
idem, 130: dove bisognan fatti, le parole non bastano. -il bel gioco
-chi fa i fatti suoi non s'imbratta le mani: a nessuno reca biasimo o
biasimo o disonore il fare da sé le proprie faccende. g. m
i fatti suoi, non s'imbratta le mani. fagiuoli, 1-5-313: chi fa
i fatti suoi, non s'imbratta le mani. periodici popolari, i-103: chi
chi fa i fatti suoi non imbratta le mani. -chi far di fatti vuole
. -i fatti sono maschi e le parole sono femmine: dove sono necessari
sono necessari i fatti e occorre agire, le parole o le promesse non bastano.
e occorre agire, le parole o le promesse non bastano. salvini, 39-iv-183
verbio, i fatti sien maschi, femmine le parole, pure se non fussero queste
: son maschi i fatti, e femmine le ciarle. proverbi toscani, 131:
ciarle. proverbi toscani, 131: le parole son femmine, e i fatti
. m. cecchi, 19-3: se le parole... bastassero / dove i
perché / i fatti voglion fatti, le parole / son parole. -sa meglio
parola, che appo i latini le risponde, cioè factor, ad una
fattoiano. lastri, iv-146: le ulive non si lavorino... in
, iii-267: non hanno fine le varie invenzioni delle diverse bizzarrìe che si possono
fare con l'acqua...; le gualtiere dei panni, le gramole del
..; le gualtiere dei panni, le gramole del lino con questa si
, i pestoni da batter la polvere, le ruote da smerigliare le armi et
polvere, le ruote da smerigliare le armi et i mulini da macinare il
norma fissa. cattaneo, i-1-317: le dottrine nel popolo inglese...,
figlia nel primo cortile del monastero, le introdusse nelle camere della fattoressa. [
la figlia nel primo cortile del monastero, le introdusse nelle camere della fattora, alla
nelle camere della fattora, alla quale le accomandò]. 3. spreg
. capellano volgar., i-35: se le tue parole volemo giudicare per vere,
. cavalcanti, 23: conciossia cosa che le cose che si fanno secrete più avaccio
vorrebbe vengono a luce, tanto maggiormente le cose pubbliche per niuno modo stare non
bettania, ed era fattore di tutte le cose che bisognavano. -persona attiva
colui che è creatore e fattore di tutte le cose create, e colui che può
: giusto è che 'l principio de le cose oneste sia nel sommo fattore;
istanno fuori di firenze, ch'hanno tra le mani l'avere altrui, che se
mercanti per dover poscia da per loro le mercanzie, da loro comprate, vendere a
fattori il carnevale soglion sacchettare e zimbellare le maschere. panciatichi, 33: il
statuti dell'arte della seta, 2-56: le quali sorte di lavori si concedono potersi
: antonio di bertino nostro fatore de le petine de'dare a di xxi d'ottobre
dare a di xxi d'ottobre per le braccia tre di scarlatino. -fattore
, 22-301: siano tenuti i fattori far le bullette senza mercede. -marin
si possono bene accompagnare gl'interessi e le passioni. carducci, iii-24- 278
(e anche sostanza oggi classificata fra le vitamine). -fattore antiacrodinia: la piridos-
ogni superiore cerca da principio di accattivarsi le simpatie dei dipendenti. proverbi
l. martini, xxvi-2-220: ma se le non si parton mai da'fonti [
non si parton mai da'fonti [le muse], / avran mandato qualche fattoraccio
attendeva ad altro, se non a tener le chiavi delle stanze dove era il grano
chiavi delle stanze dove era il grano e le biade. redi, 16-viii-332: mi
donna clelia giunse alla villa, tra le solite meraviglie degli agenti e delle fattoresse.
fattoressa parla, in fede mia, come le donne del boccaccio. gnoli, 28
figlia nel primo cortile del monastero, le introdusse nelle camere della fattoressa.
,... la grossa fattoria con le persiane verdi e le bózze agli angoli
la grossa fattoria con le persiane verdi e le bózze agli angoli della facciata, co
di pilastrini tondi e panciuti da tutte le parti. verga, i-307: passando
, coi magazzini che sembravano chiese, e le galline a stormi accoccolate all'ombra del
stormi accoccolate all'ombra del pozzo, e le donne che si mettevano la mano sugli
merde. gemelli careri, 1-iii-85: le mercatanzie, che sono portate in questo
persia. pecchio, ii-1-65: presso le nazioni commerciali che hanno fattorie e colonie
-gruppo fattoriale: i cui elementi sono le classi laterali di un dato gruppo rispetto
del popolo... il fattorino le andò a porgere due biglietti. alvaro,
, volgar., 1-9-32: predicano le mondane potestadi essere fattrici di miracoli.
madre delli poveri, secondo che cristo le aveva imposto, mai non si stava
loco / abbian gli agnelli, e le fattrici, e i maschi / generatori dell'
: i buoi incaschiti, le fattrici non più buone, così le pecore
, le fattrici non più buone, così le pecore, la lana, le pelli
così le pecore, la lana, le pelli,... e altra roba
è un fuoco, del cui alimento solo le donne della razza di ida corbi delcroix
razza di ida corbi delcroix possono essere le custodi. i grandi uomini della storia discendono
(femm. -a). che esercita le arti della magia; stregone, mago
questi idolatri. pallavicino, 1-392: egli le dia il rifiuto come ad una fattucchiera
, i falsi mendicanti, i ladri, le fattucchiere. bocchelli, 1-i-524: si
di grado. bartolini, 1-214: le belle arti, queste già vecchissime fattucchiere della
: si chiama maleficio o fattucchieria; le quali cose fanno nocimento alle persone. soderini
iii-323: è openione che posto rasente le case [l'agrifoglio] ne rimuova
case [l'agrifoglio] ne rimuova le fattucchierie e gli incanti e le malìe
rimuova le fattucchierie e gli incanti e le malìe. boterò, 1-172: non si
puniscono altri delitti con più severità che le fattucchiarie, il furto e l'adulterio.
sei servita d'erbe tali per manipolar le tue fattucchierie. g. gozzi, 61
, 61: chi sa quali sono le sue fattucchierie, e quello ch'ella fa
fa li malefici e fati- cierie essi le sanno sciogliere. g. p. zanotti
oggetto, strumento che serve per esercitare le arti magiche. buonarroti il giovane,
stoffa, sessanta la fattura, venti le spese. comisso, 1-50: mi portava
1-2-74: pur ora ho finito di ricopiare le allegate scritture e lettere, la qual
quando l'antico congegno di legno e le macine di pietra abbisognavano di qualche fattura,
seta di che erano vestiti, né le fatture né e ricchi sembianti de'ricchi
una coppa d'attica fattura / che le porgea con fina aria di scherno /
la grazia ingenua di certi steli per le allungate curve dissimulanti il giuoco delle giunture
, / mi viene a tormentar con le fatture [il sarto]. leggi,
esecutive restare incaricati i giusdicenti di esigere le occorrenti spese di diritto, rapporto,
: fattura di iij balle di penni le quali abiamo carico a questo dì primo settembre
... dipoi li discaricava tutte le sue robe in terra, senza che'ne
comune di quella utilità, che recherebbero le loro fatture. bar etti, 1-61:
è nostro patrimonio. gioberti, iii-105: le grandi fatture della poesia e dell'arte
e costanza richieggono. nievo, 1-162: le muraglie son così sconnesse e fiorite,
domanda ch'io giudichi se sieno miglior le fatture forestiere o le nostrali, rispondo che
se sieno miglior le fatture forestiere o le nostrali, rispondo che la richiesta è
la richiesta è troppo universale e che le fatture sono di sì vari generi,
io ne so tanto di fatture, quanto le fatture sanno di me.
antichi tempi... visitare alcuna volta le proprie fatture, scendendo ora l'uno
venne tardi a diliberare il rimutarle [le prestanze] di nuovo; e dopo molti
figliuola e fattura di roma in tutte le cose. varchi, 18-1-no: andatosene con
b. davanzali, i-324: tutte le crudeltà di claudio esser fatture sue. casti
i-1081: il popolo napoletano, specialmente le donne, crede alla stregoneria. la fattura
. la fattura trova apostoli ferventi: le fattucchiere, o streghe, abbondano. deledda
sua creaturina dal malocchio e dalla fattura che le streghe possano farle, istigate e pagate
che quello in platea. diceva che le piaceva osservare i suoi simili più che gli
è fatto un mestiero del fatturargli [le droghe e gli odori], così se
, falsare. foscolo, x-353: le arti meretricie dell'orazione che il boccaccio
quale si sentivano attrarre verso il nome e le favole armoniose dei propri dèi, che
dei propri dèi, che pur sotto le immascherature diaboliche onde usava fatturarli la sopraffacente
sopraffacente religione nuova avea seguitato ad attrarre le menti dei loro avi romani nel primo
7-ni: specula, con la fattura tra le mani, sul trasporto franco stazione
goldoni, iii-72: -perché mai nasconde le carte? -m'immagino, perché sieno
fatte in un determinato periodo, per le quali sia stata emessa fattura, e
commerciali. -anche: l'ufficio che redige le fatture. = deriv.
di tutte l'arti e tutte l'opere le quali sono fatture: laonde parte de'
* fatua 'è qual pronuncia le destina. = voce dotta, lat
loro fatuità e debolezza, beneficandole per le loro insidie, e per le loro studiate
per le loro insidie, e per le loro studiate simulazioni. cagna, 1-34
studiate simulazioni. cagna, 1-34: le donnicciole, nella fatuità del loro cervello
: scusi, signor martini pregiatissimo, le mie fatuità. faldella, iii-87: mi
mia alfonsina con un ufficialetto daccanto che le sussurrava delle fatuità imparate a memoria come
tumultuando poi discende e sale / per le zone serene un'incessante / fatuità di fuggitive
che possa mai rabbia presente / abolir le memorie ai dì futuri! baretti,
. / lanciò la fatua solima / le pietre in geremia, / e la dar-
e la dar- dania prole / rise le illustri fole, / che pur carpia la
da una persona fatua, non allevia le fitte, ma le rende più atroci,
, non allevia le fitte, ma le rende più atroci, disponendo a meditare
fuggivano dinanzi o smorte o inavvertite le feste rumorose, i piaceri pieni di pentimento
-guarda la vita per riderne, e le donne per prenderle, e gli uomini per
: alle sue spalle, i sospiri, le esclamazioni, le ironie che accompagnano i
, i sospiri, le esclamazioni, le ironie che accompagnano i bob nel loro
scoccò di mezzanotte l'ora / vengon le fatue per entrar nel regno / che
: il suo padrone s'arrabbiò, le disse ch'era una fatua e che se
e non è notte ancóra. ma le fatue ridevano; e a quando a
di parole e costumanze obliate, investiga le condizioni tra le quali visse un artista
e costumanze obliate, investiga le condizioni tra le quali visse un artista, e compie
e compie tutti quei lavori che ravvivano le fattezze e il colorito originario delle opere d'
ardi al superbo riso, / spesso le fatue brame / collochi in fatuo sen
applicare a quella vita fatua e frivola le forme di virgilio e di omero.
dinanzi al vitreo sguardo i casi / e le vicende umane. 3.
per tutti, e anche per me, le mie mi hanno molto istruito e reso
, essendo nel tetro caso mio scaturite le più inattese e disperate deduzioni, quasi fatuo
l'analogia presa dalle galline, farebbono le donne, come fanno le dette, non
galline, farebbono le donne, come fanno le dette, non solamente le uova,
come fanno le dette, non solamente le uova, quando sono fecondate, ma anco
mostacchi, per far cadere in amore tutte le mogli degli altri? =
quanto son sono dolci alle fauci mie le parole tue! sopra il miele alla bocca
suoi rimaso. ariosto, 43-39: ne le fauci restò la voce fissa. firenzuola
di cerbero, faceva cose da non le credere. tasso, 1-10-81:
gli segò le fauci, e la parola / troncò ch'
già mossa. battista, vi-4-120: vò le fauci irrigar d'ambra spumosa, /
oppresso [il cane], / per le fauci inaridite, / nuove sempre aure
.. or rantoloso avvolge / tra le tumide fauci ampio volume / di voce
per venire a tavola,... le fauci strette da tutto quell'apparato.
quell'apparato. d'annunzio, v-2-64: le bocche, le fauci, le mani
d'annunzio, v-2-64: le bocche, le fauci, le mani cave, le
: le bocche, le fauci, le mani cave, le coppe vuote, tutte
le fauci, le mani cave, le coppe vuote, tutte le aridità, tutte
mani cave, le coppe vuote, tutte le aridità, tutte le avidità si protendono
coppe vuote, tutte le aridità, tutte le avidità si protendono. baldini, 3-189
.. aggravavano il capo e seccavano le fauci in una sete inestinguibile.
tempo: paura, vedendome quasi ne le fauci del nimico. partita, 87:
conservata alla repubblica quell'isola posta tra le fauci de'nemici, facendo riuscire vano
, ii-25: schiude la morte / tutte le fauci sue; tutte l'orrende /
l'orrende / sue voci inalza, e le frammischia al suono / dei rotti scudi
della tomba io miro / per me le fauci spalancate. d'annunzio, iii-2-215
invocammo ilìtia? o guerra, e per le tue / fauci li generammo [i
: ne la valle gargafia, a le radici / d'un solitario monte, /
solitario monte, / spaziosa spelonca apre le fauci. spolverini, xxx-1-83: dileguarsi
i-742: scopri tra i muschi e le felci le fauci degli antri dove quei santi
scopri tra i muschi e le felci le fauci degli antri dove quei santi si cacciavano
, 443: della porta romana, oltre le due torri, conservate nel lato orientale
lato orientale del palazzo, si rinvennero le fondazioni ed una parte dei pilastri tra le
le fondazioni ed una parte dei pilastri tra le fauci, oltre a molti tratti del
della cucina]... apriva le sue fauci un antro acherontico, una caverna
ancor più tetra e spaventosa, dove le tenebre erano rotte dal crepitante rosseggiar dei
dei tizzoni. pascoli, 660: per le fauci del camino / fuligginose, allo
de'venti / umidi, ardeano fisse le faville. 3. ant. parte
cocchiglia, dove per ordinario sogliono star le perle. 4. bot. al
primo,... aveva accolte le voci della malignità, aveva sospinta una povera
, l'aspetto geologico, il clima, le acque, la flora, la fauna
235: oggi io rifaccio brancolando fra le barbare devastazioni di flora e di fauna compiute
e di fauna compiute dalla civiltà, le vie montuose. piovene, 5-615: in
gli zoo delle grandi città prima che le bombe pioventi dal cielo mettessero in libertà
mettessero in libertà i serpenti a sonagli e le fiere dei tropici. 2.
: a quella tavola sedeva gente di tutte le faune d'europa e d'america.
all'atto della sua bocca nel profferire le parole e al moto del mento aguzzo
che tu riporti dalla passeggiata, / con le mani più calde / e gli occhi
, sensuale, animalesco. memorie per le belle arti, 2-253: le forme del
memorie per le belle arti, 2-253: le forme del volto sono in parte alterate
quei satiri. rovani, i-962: le danzatrici ebriose, alcune fermarono i lacchè
fermarono i lacchè con violenza, lor togliendo le torcie, e agitandole come tirsi con
: equilibrio numerico che si stabilisce fra le specie animali di una determinata regione.
, vagabondo giovane, i fauni e le driadi, abitatrici del luogo, soleva
berni, 33-67 (iii-141): fra le pianti verdi e tenerine / una fauna
/ una fauna crudel tenea nascose / le membra. g. stampa,
in queste stanzine... e le sono stanzine fresche come la vostra capanna,
silvani i centauri i tanti mostri de'quali le popolavano. rovani, ii-791: non
annunzio, iv-2-776: egli rise tra le foglie, senza mostrarsi, come un fauno
anima degli alberi battendo sul tronco con le nocche. -per simil. e al
ed un faunétto accanto, il quale suona le tibie. g. p. zanotti,
tane cercavano un po'd'uva tra le vigne spoglie. -faunèllo.
tiene da tutti i lati / sotto le leggi sue la terra e tonde?
vita, ricercato senza alcun riguardo per le leggi e i limiti imposti dalla religione,
della vita, che si ribella contro le leggi del costume e dell'esistenza.
, ii-1-175: chiedo delle tue nuove le quali spero faustissime. d'annunzio, v-3-477
e duramente un principio: di seguire le proprie sorti e di fare il proprio
(la sorte, la divinità, le stelle, i venti, ecc.)
17-141: sono alle guerre tue fauste le stelle, / perché tua maggior guerra
: a chi son fauste e presenti [le grazie] / dolce in core ei
preste, e raro si rendono: e le domandono per lettere regie hoc modo:
delli eretici, inperò che poteano cassare le predette decretale e no lo fecero. cammelli
... e i ritondi ceci con le già secche fave, ne'sui luoghi
, / tinea alcun panno e gorgoglion le fabe. durante, 2-180: fanno
fabe. durante, 2-180: fanno le fave i primi baccelli nella più bassa parte
. lastri, ii-84: si posson seminar le fave anco sulla terra arata solamente,
la vanga e la zappa, e pianta le sue fave e i suoi fagioli.
mezzo della terra sua fave, poi le faeva continovamente cuocere infranta e sanza gusci
gusci, e non si lavava con altro le mani che con la cocitura d'esta
e spezierie. soderini, ii-129: le fave passano nel genere dei legumi e sono
lorda scodella. verga, i-14: le fave ballavano... nella pentola,
697: ed era tempo d'affidar le fave / ai solchi neri, e la
d'egitto e colocasia... produce le sue foglie grandi come cappelli: il
vespe, ne i pertugi del quale sono le fave, le quali tutte alquanto si
pertugi del quale sono le fave, le quali tutte alquanto si veggono apparir fuori.
nondimeno... il produrre ella le fiondi molto maggiori della portulaca, ha
et il culo in fuori, rannicchiate le gambe, la voglia, che voleva
strozzi, i-55°: come vide che le fave no gli riuscivano, e'cominciò a
de'primi, fatto, con tutte le fave nere, per l'universale benevolenza
così persuasive loquele [i signori] cavarono le fave di mano alla stolta e pazza
, e de'due collegi, annoverava le fave del sì, cioè le nere.
, annoverava le fave del sì, cioè le nere. varchi, 18-1-156: venutosi
loro metta il suffragio e voto suo con le fave bianche, e nere, perciocché
no; il che fatto, s'annoverino le fave e li suffragi distinti. bracciolini
7-v-255: si raccoglievano le fave bianche o nere usate dal popolo
che si faccia, non vogliono vincere con le loro fave, anzi desiano e cercano
amici che si trovarono gli aretini tra le fave, si sostenne che accettati non
-autorità o balìa delle sei fave o le sei fave: facoltà della signoria di
giusto, basterebbe, da'signori per le sei fave salvocondotto. savonarola, ii-9
hanno, secondo gli ordini nostri, le sei fave, le quali in effetto
gli ordini nostri, le sei fave, le quali in effetto possono quello che le
le quali in effetto possono quello che le vogliono, vorrei [ecc.].
, addio fave. -appiccarsi come le fave al muro: non ritenere nulla
appicca loro neuna, se non come le fave al muro. boccaccio, v-85
v-85: io ascoltava con intente orecchie le vere parole le quali così s'appiccavano
ascoltava con intente orecchie le vere parole le quali così s'appiccavano alla mia mente come
quali così s'appiccavano alla mia mente come le secche fave a'duri marmi. canigiani
.. sagramentarono di non rendere mai le fave loro se non d'accordo.
. gioberti, 1-i-470: voi credete che le presenti generazioni siano disposte ad accogliere favorevolmente
feci difinire al maestro del mio fanciullo le lettere d'un di quei libri e compresi
, 3-10 (368): alcuna volta le sodisfaceva ma sì era di rado,
delle fave bianche e nere, e dicano le fave. -quello...,
avesse perfetta sanitade, or che varrebbono le medicine? una fava. coletta, 3
stimo più una fava. -pappa le fave, pappa fava: bietolone, persona
scambio -ei bietolone, minestrone, pappa le fave, ghigna ceci, pincione.
dell'anno, a chiedere in elemosina le fave cotte). grazzini, 4-74
dalle granate e lavoravo. -uccellare le fave, la fava: sollecitare un voto
; purché nel rendere il partito, le palle bianche valessero per nere e viceversa
sta in mezzo; in essa si pongono le sorti, -che sono piccole come favucce
9. prov. il cielo manda le fave a chi non ha denti:
mani così solenne tratto; il cielo manda le fave a chi non ha denti,
pene. burchiello, 2-2: le grondaie, infino al fondamento, /
chiamata la sabatina,... le fece una gran predica, che per niente
] favoscèllo, per aver forse ella le foglie grassette, come le fave. allegri
forse ella le foglie grassette, come le fave. allegri, 183: anche
mese di dicembre in cui si seminano le fave. proverbi toscani, 185:
... et il produrre ella le frondi molto maggiori della portulaca, ha
soccorre loro [alle pecore] con le frasche trite... e con paglia
pirandello, 8-272: i mulattieri venuti con le mule cariche di concime da depositare a
. parata, 4-1-279: di quanto le bestie mutole sono superate da noi uomini
congiunse uomo ad uomo per difesa contro le bestie feroci...; e passò
cosa a prestamente arricchire e abbondevolmente fecondar le lingue... più idonea essere
dare opera ad ornar di nuova favella le cose belle. pagano, 1-294: non
in ogni popolo avenire, il parlare e le favelle non sempre durano in uno medesimo
e secca. folengo, ii-285: le donne ancor si danno intorno a quella
promettere per battista, che s'induriva sotto le carezze della tenerezza, fino a perdere
e nella favella e nel favellante, le doti sue medesime. gioberti, iii-58
alto lutto / ed il silenzio, / le movenze / spaventevoli / e le magiche
/ le movenze / spaventevoli / e le magiche / apparenze, / son parvenze,
: il giovinetto attonito tremante / ne le spalle si stringe e non favella. stigliani
bibbia volgar., ii-565: favellarono le legna ancora alla vite: vieni,
discorsi e ragionamenti il proprio pensiero, le proprie convinzioni, i propri sentimenti;
quella parte ove favella / amor de le bellezze c'ha vedute, / dice
viani, 14-38: i pastori attnippavano le cavalcature ai tronchi dei pioppi favellando d'
d'intima / luce fioriscono, tutte le cose. -favellare molto, troppo
-per simil. riuscire a manifestare con le mani, col volto, coi gesti
d'annunzio, iii-1-325: si movevano [le mani] come il sole nell'acqua
luoghi bui / e torni a riveder le belle stelle, / quando ti gioverà dicere
chi non intende è uno gettar via le parole. tasso, 5-3: a sé
boccaccio, iii-1-36: grande fu tra le donne il favellare. libro di sentenze,
indivisibile sillaba. vico, 192: le repubbliche... da per tutte le
le repubbliche... da per tutte le nazioni, con un'idea spiegata in
calzari del piombo. -favellare con le mani: gesticolare. -anche: essere
1-i-394: e'vien molto favellando con le mani. -favellare in bigoncia:
soave e gentile, che quasi tutte le voci empie e chiude colle vocali, non
pubblici favellatori. perticari, i-400: le voci in firenze, quando sieno emendate
dì, e lo spesso leggere menoma le mie pene. boccaccio, viii-i- 216
michele, 71: non so che le si rispuose, ma nacquene uno grande favellio
annunzio, iii-1-532: mentre su la loggia le donne facevano quel favellio continuato e piano
continuato e piano, ella asciugava con le dita nude il pianto sul suo volto.
-figur. il rumore del vento tra le fronde, dell'acqua che scorre,
/ ascolta nella cava ombra infinita / le grandi quecie bisbigliar del monte. d'annunzio
quegli anni aveva instituito, lucina favente, le organizzazioni esemplari. = voce
: io provai a farle schiacciare [le faggiuole] fra due embrici, quasi come
e non puote più sostenere la cenere e le faville gittate fuori. boccaccio, v-142
chiarenza, e gittò lo scudo dopo le spalle, e diegli uno grande colpo:
'ntomo a'sassi / e dentro a le caverne i flutti e i fuochi, /
fuori della tabaccheria gettò la sigaretta. le faville rosse si sbriciolarono nel buio.
i. colonna, 2-300: se le parti del corpo mio destrutte / e ritornate
... / quanto lo corpo e le mie membra foro / allegre. boiardo
corso, / dal tempo che iesù le nostre ville / vicitò prima e, col
col sangue che perse, / estinse le diaboliche faville. delfino, 1-537: s'
fiamme son l'umide stille, / e le lagrime mie si fan faville. pascoli
che soffia nelle ceneri, ravviva / le faville sopite, dalle antiche / ferite spiccia
faville / spegnendo, fien tranquille / le voglie. alberti, i-292: compresi
la forza se non colla forza e le faville di ambizione, di cupidità, di
di ghermir con l'ugnello della curiosità le poche parole che ogni tanto saltavano fuori
che, vinta, mia virtute diè le reni, / e quasi mi perdei con
mille, / tomo dov'arder vidi le faville / che 'l foco del mio cor
che da'begli occhi, ond'escon le faville, / che sole hanno vigor
e queste chiome / perduto l'oro e le faville ardenti / e l'arme de'
tempo rintuzzate e dome, / fresche vedrai le piaghe mie, né, come /
, né, come / in te le fiamme, in me gli ardori spenti.
fronte, bembo, 1-212: quando le chiome d'or caro e lucente /
pene avezza, / l'avorio crespo e le faville spente /... i
del discepolo non sono alcune faville, le quali, per essere soffiate e aiutate dal
(2018): il fiero assalto che le avea dato la fortuna, col porla
in basso stato, non avea potuto spegnere le nobili faville, che dalla nobiltà della
di mente. leopardi, 7-89: tu le cure infelici e i fati indegni /
: una picciola favilla di virtù tra le tenebre dell'ignobiltà risplende; ma dallo
alcune faville molto maggiori che non son le falde della neve che fiocca dal cielo
due lumiere maggiori, che tra le vive fiamme di cotali stelle lumeggiano nel
. -particella di brace accesa tra le ceneri. boccaccio, ii-250: come
accende il fuoco, soffiandovi e ponendovi le cose aride che li dieno nutrimento.
: i lumi cominciano ad apparirvi come le faville d'un incendio che sia per
del duca d'alansone tornarono ad accendersi le faville già come semimorte della lega.
mosse l'aura felice, / che le divine sofoclee faville / su la senna destò
pascoli, i-733: finito veramente? le faville, dice il poeta, covano
-ant. la cenere che ricopre le braci. palladio volgar., 9-1
/ ma poi, partito, m'ardon le faville. de jennaro, 31
è chi per vero non tenga che le faville d'un troiano e d'una greca
non sappia dei vostri antichi amori / le riaccese faville, i rinnovati ardori? monti
e delle membra l'ostinato gelo / le faville d'amor più non sostenne.
i e morti i frati e serve le compagne / e d'erba e sassi
che tiziano, senza aver veduto alora le anticaglie di roma, che furono lume
impreso a descrivere a parte a parte le bellezze palesi d'una amabilissima e leggiadra signora
quella fiamma divisa si venne spegnendo come le favilluzze d'un foglio di carta bruciato.
cadeva dalle dissoluzioni celesti e avvolgeva tutte le cose nel suo tremolio d'oro.
: allora troiano gittò lo scudo dopo le spalle, e prese a due mani la
quei templi tumide cisterne, / sin le favisse sotto il campidoglio, / fervean d'
dell'arnia dalle api operaie per raccogliervi le materie nutritive atte all'allevamento della prole
costruiti da altri insetti imenotteri sociali come le vespe, ecc., con cellulosa,
e vi sentiamo piccolo mormorio, imperocché le vote sedie de'favi, siccome concavi
de'favi, siccome concavi edifici, le voci, le quali riceveranno, si
, siccome concavi edifici, le voci, le quali riceveranno, si bevano più in
stipa e'fai. sannazaro, 218: le misere api dentro ai loro favi lasciano
marino, 255: prudenza e cortesia tenner le chiavi / dell'uscio sacro, ove
. bonarelli, xxx-5-76: ove fiorian le rose, ha posto il mele /
il fele, a lui di favo / le labra stillan. diodati [bibbia]
diodati [bibbia], 1-553: le labbra della donna straniera stillano favi di
de'tolomei, vi-11-75 (1-1): le favole, compar, ch'om dice
/ son ver per cert', e nessun le contenda: / ch'anticamente fur orchi
che andavan in tregenda. / e parlavan le bestie tutte quante, / secondo isòpo
dal compitare e scrivere... le solite favole di fedro. de sanctis,
mi dà biasimo, / ch'oltre le bestie, parlino anche gli alberi,
i musi delle bestie si affacciano tra le righe delle sue favole come tra i
cicognani, 3-22: risentì negli orecchi le parole in cui la ragazza aveva spiattellata
. passavanti, 174: come dicono le favole de'poeti di quella reina pasife
per asuefargli a non temere né credere le maschere e favole delle vechie. guarini
: leggiamo nella poetica d'aristotele che le favole finte sogliono piacere al popolo per
finto del ver e fiati chiara / ne le favole altrui l'istoria mia. marcello
gravina, 176: insegna omero sotto le favole la vita civile e le dottrine
sotto le favole la vita civile e le dottrine de'suoi tempi; e questi sotto
tempi; e questi sotto simili figurazioni le nostre, per ridurre al suo vero uso
/ il saggio ride. apprezza / le gioie della tavola / e i libri dei
che la favola cuopre, disfà tutte le sue ragioni. machiavelli, 155: la
anteo, sendo in terra, ripigliava le forze da sua madre, che era la
amori, / che grecia aggiunse a le menzogne antiche / di babilonia e del
noi non abbiamo più un mondo poetico: le antiche favole sono ite via: giunone
, il sole, la luna, le stelle sono materia rettorica vieta ed esausta!
distrutte da un altro diluvio deucalionico tutte le razze terrestri e sorgessero nuove generazioni dalle
dicesse la sua favola, poi che le serocchie furo racchetate. boccaccio, dee
di forza, sì come noi ne le dilicate donne veggiamo, quivi più amara
favole o parabole o istorie che dire le vogliamo. straparla, proem.,
. g. gozzi, 1-119: le balie, le serve e talora anche le
. gozzi, 1-119: le balie, le serve e talora anche le avole.
le balie, le serve e talora anche le avole... empiono loro gli
un tempo eri tu che mi raccontavi le favole per farmi dormire... va
averle / in cuore, tutte, come le figure / di quei piccoli santi con
racconto fantastico. vasari, i-511: le storie che nel corpo [dei cassoni]
anima che è il disegno, e le figure appunto per esser al naturale riescon
di storie e di favole gli armadi, le casse, le spalliere dei letti,
favole gli armadi, le casse, le spalliere dei letti, e gli altri mobili
. giordani, ii-32: già troppo le pubbliche e le private pareti sono piene
ii-32: già troppo le pubbliche e le private pareti sono piene di antica e
, e vini che trasmettevano al sangue le divinità delle favole effigiate intorno alle coppe
174: alla poesia sono in maniera necessarie le favole e finzioni che senza quelle non
., 48 (57): rimangono le fila come di lana. questa si
e fassene panno da tovaglie. fatte le tovaglie, elle sono brune; mettendole nel
fuoco, diventano bianche; e tutte le volte che sono sucide si mettono nel
bianche come neve. e queste sono le salamandre, e l'altre sono favole.
predicatori che pospongano la santa scrittura a le faule, conchiude che si ritornasse a la
diranno che de cinquanta novelle, de le quale io te ho ordenato, la maiore
favole, buffonerie e disonestà, non solamente le donne da bene dovrebbono vergognarsi di dirle
essermi sposa; mi amava, ed io le ho insegnato ad amare. d'annunzio
dottrina superata. orioni, i-52: le vecchie favole giuridiche, già domi- natrici
bianca, andossene con asteria a letto dove le piacque. 6. cosa frivola
correre alle escomuniche. michelangelo, i-135: le favole del mondo m'hanno tolto /
a contemplare iddio, / né sol le grazie suo poste in oblio, / ma
, e per sé e molto più per le alterazioni eccessive degli scolastici, era già
mi dà biasimo, / ch'oltre le bestie, parlino anche gli alberi, /
molto poco. -favole! / io le vò bene, ma i'non voglio
parola poetica. carducci, 927: lungi le tombe! lontana favola / per voi
sull'erba umida e, assorto, sviluppava le favole dell'amore. rimuginava di eredità
rimuginava di eredità e di figlioccia, coloriva le cose di colori vivi colle vertigini di
voce / che in corsa risuonando per le stanze / sollevava dai crucci un uomo
corte, al qual fondamento aggiunte poi le cagioni che voi dite, voi avete mille
componimento questa settimana: ma in tutte le mie azioni son tardo; e se
. cicerone volgar., 1-82: le quali cose tutte impertanto si fanno dolci
detto ch'egli ha fatto (ché accresciuto le / ha le bellezze e tutta rinnovatala
fatto (ché accresciuto le / ha le bellezze e tutta rinnovatala), / senz'
egli affermava essere state da principio trovate le dolorose favole, che si chiamarono tragedie
trovato il miglior mezo che aver tutte le cose del mondo per favola, tenerle per
e in favola e in vituperio a tutte le nazioni, tra le quali tu ci
vituperio a tutte le nazioni, tra le quali tu ci hai dispersi.
; laonde si raddoppiano in molti modi le mie pene. petrarca, 1-10:
'n su la persona / gli stanno ben le gambe, e pare un fiore /
per pubblicarlo un buffalmacco. -fare le proprie favole di qualcosa: non prenderla
colui che tu hai percosso e fatte le lor favole del dolore di coloro che
, per più farglisi cara, ha le mie lettere palesate e con lui insieme
bene a un forestiero mettere in favola le prime gentildonne di viterbo. diodati [
e fella. farini, ii-553: le stesse insufficienti sgradite leggi municipale e provinciale
invasione de'sanfedisti e centurioni in tutte le cariche e gli uffici. 16
che una persona dice o scrive sempre le stesse cose senza mai venire a una
o da beffe o da vero ripiglia le medesime cose, e della medesima cosa
guardagli alle mani: per indicare che le apparenze ingannano (e trae
fusse? perché si dicono l'anno le migliaia delle menzogne e delle favolaccie?
, il quale facea favolare, quando erano le notti grandi di verno. varchi,
: un platano che mai non perdeva le frondi, si legge essere stato in candia
fortifichi la nostra glosa dianzi fatta sopra le antedette parole di aristotele, cioè storia
ei mente, / e... le sue son favolate fatte / per sbigottirmi
/ e dassi a quei che fan vive le tele, / col lume de'colori,
/ per l'ocean del falso aprir le vele, / appresentar chimere / agli
del più incantato o esaltato, acquista le proporzioni di un'azione leggendaria.
l'ombrosità del platano memorabile, per udir le dicerie di socrate favoleggiante con fedro.
[crusca]: favoleggiare è dire le favole, le quali o sono composte della
: favoleggiare è dire le favole, le quali o sono composte della cosa vera,
intendere senza un sottinteso politico-sociale neanche * le avventure di pinocchio 'là dove si
non in suono solamente, come imitar le voci. baruffaldi, 165: i
de'lapponi combattono, non già contro le grue, come alcuno favoleggia, ma
u'sono i versi, u'son giunte le rime, / che gentil cor udia
/ ov'è 'l favoleggiar d'amor le notti? boccaccio, iv-73: la volontà
e il tempo, che molto aveva le notti abbrevviate, noi concedea. bandello,
annunzio, iv-2-1332: la notte cala come le notti delle favole. si favoleggia fino
futura etade / potran di noi favoleggiar le scene. s. maffei, xxx-6-70:
uom forse / non vide mai favoleggiar le scene. 7. tr.
quivi favoleggiano li poeti che love con le sagitte e folgori fulminò li giganti. ottimo
così i briganti divennero tutt'uno con le oscure potenze sotterranee. 8.
usato sonore trombe per celebrar più altamente le glorie sue e la fortuna scovrirgli tutto
, v-510: non metto in campo le disonestà le scelleraggini che sono, non pure
: non metto in campo le disonestà le scelleraggini che sono, non pure incidenti,
parer che sia lecito frapporre, tra le cose finte e favoleggiate da noi,
la cui leggiadra imagine egli vagheggiava tra le favoleggiate battaglie. -congetturato, immaginato
banti, 8-84: la guerra mondiale le aveva un po'elettrizzate per quelle angosce
: oh il favoleggiato giorno in cui le carceri in toscana erano rimaste senza inquilini!
inezie..., né so raccogliere le cose da nulla delle quali si adomano
carducci, iii-7-91: il boccaccio raccoglie le pietruzze dai conti dai favolelli dalle leggende
, accesa o spenta. la carta, le foglie, la paglia, i trucioli
, quando toccava la terra, che le sue forze renfrescavano questa è favola.
tal cosa che oltrepassa l'uomo e le favole. = deriv. da
molto comune sulla scogliera, lungo tutte le nostre coste; è commestibile.
fondo, i granchi, i favolli, le schiaccine camminare all'indietro e, lontane
camminare all'indietro e, lontane, lontane le barche invelate, che vanno sempre in
avanti. cinelli, 2-140: sbucavano le mandibole pelose di un favollo immobile all'aspetto
del resto i poeti dicevano favolosamente che le bestie si fermassero a udire il canto
un orto favolosamente spazioso per quei paesi le cui pianure l'ingegnere ribera soleva definire
baldini, i-615: via via che le luci ne compiono il disegno, la
da parte, che ancor apollo e le muse, mercurio inventore della lira,
amori, / che grecia aggiunse a le menzogne antiche / di babilonia e del
chi mi sta subito qui a rammentare le glorie d'un favoloso arione,
una di quelle dimore favolose, dove le fate attiravano alle loro nozze la gioventù
vedevano i paviglioni, i vessilli, le lance, i cavalieri, erti su le
le lance, i cavalieri, erti su le groppe dei cavalli che parevano i favolosi
sono ancora concetti accommodati a questa forma le narrazioni istoriche di cose antiche, che
: avendo insegnato... che le sacre scritture sentivano del favoloso, ed
di favoloso, in ciò che arieggia le fole che si contano ai bimbi.
. caporali, ii-17: l'una de le due trombe era di pura / istorica
d'alcinoo e d'adon gli orti a le stelle. bettinelli, i-216: favoloso
, i-136: di ercolano sono favolose le origini, di pompei oscure. fracchia
, ii-16: la grecia, di tutte le bell'arti inventrice...,
carducci, iii-7-30: tentarono di raccogliere le fila dei miti antichi ondeggianti ancora per
rosa dagli ultimi raggi del sole su le vette favolose dei colli etruschi e latini.
favolosi navigli. cicognani, 3-140: le siepi di pruni, di qua e di
. testi, i-20: a lusingar le sonnacchiose menti / suol da le porte
lusingar le sonnacchiose menti / suol da le porte ebume / de'sogni uscir la favolosa
, scrive il mattiolo, a credere che le mandragore abbiano le radici di forma umana
, a credere che le mandragore abbiano le radici di forma umana, come si crede
come si crede il vulgo ignorante e le semplici donnicciuole. galileo, 3-1-70:
e tutte così bene fra di loro connesse le circostanze del fatto, come appare
c. gozzi, i-257: con le comiche il termine d'amicizia è favoloso
zanella, vi-739: di favolosa porpora le piume / asperso il picchio nella scorza
aria limpida, squilli; né più / le grazie acerbe andrà nudando / e in
cosa che nel suo gelo scotta: ma le ragioni non mancano: caffè di gran
dall'esperienza, si avrà osservato che le favolose bellezze di ogni tempo si segnalarono
così aver detto il sapientissimo davidde, le divine cose essergli più care che l'oro
essergli più care che l'oro e le gemme, e più dolci che il favomele
e sanità d'ossa, che sono le tue composte parole? garzoni, 1-920
1-920: invoco citerea, che mi spezzi le labbra di favo mele. d'annunzio
[dioscoride], 165: ritrovanosi le pere di varie e diverse sorti,
appresso a gli antichi li quali aveano le superbe, le faleme, le decumane,
antichi li quali aveano le superbe, le faleme, le decumane, le do-
quali aveano le superbe, le faleme, le decumane, le do- lobelliane, le
superbe, le faleme, le decumane, le do- lobelliane, le pompeiane, le
le decumane, le do- lobelliane, le pompeiane, le liceriane, le severiane,
le do- lobelliane, le pompeiane, le liceriane, le severiane, le ti-
lobelliane, le pompeiane, le liceriane, le severiane, le ti- ranniane, le
pompeiane, le liceriane, le severiane, le ti- ranniane, le favoniane. soderini
le severiane, le ti- ranniane, le favoniane. soderini, iii-535: fra queste
: fra queste [pere] sono le... greche che per il freddo
questo v'è vizio, meglio dirizziamo le vigne all'aquilone ed al vento favonio
aleardi, 1-87: ignota ancora / per le selvagge primavere il riso / era d'
vagabondi amori, / o il vaporar de le fragranze. d'annunzio, i-933:
vita pispigliano i grati favoni / fra le chete robinie, fra le agavi grassi.
favoni / fra le chete robinie, fra le agavi grassi. govoni, 720
e maestrale. jovine, 3-191: le stelle divennero trepidanti; poi, dal
dal mare, giunse il favonio, lambì le colline di monte peloso, fiatò basso
basso sulla terra arida e fece scrosciare le messi mature. 2. ant.
che soffia alla fine deltinverno facendo sciogliere le nevi, in partic. sul versante settentrionale
dagli antichi orittologi alle madrepore fossili, le cui stelle aveano somiglianza coi favi delle
come in natura si incontrano da tutte le bande vestigi contrarianti alla posizione del copernico
, 2-2-417: vedo... che le donazioni fatte alla chiesa s'abbiano sempre
il quale aveva occasione di trattarlo durante le sue frequenti dimore nella storica villa del
del favor delle stelle ha saettato tutte le freccie delle grazie loro. gradenigo,
aure liete, / se per favor de le benigne stelle / la mia donna vi
ne tatto de gli occhi e de le membra / altro che mortai cosa egli rassembra
, e il favore de'numi, e le prosperità della patria. d'annunzio,
costei, ch'in disertarmi / aguzza le saette che passarmi / deono il cor.