per lo più sapore afro, lazzo, ostichissimo, cioè astringente,
dinanzi alla facciata di pa lazzo marino si fermarono guardando in su. de
malmantile, 1-163: e per fare questo lazzo con avvertenza, si danno fra loro
che balausta s'appella, è più lazzo e più secco di tutte l'al
essa su la nuca, gli lanciava qualche lazzo. ojetti, ii-522: calvo,
di capo il capecchio / fra il lazzo e le risa, / la rabbia le
cristo, che sorride benevolmente a qualche loro lazzo; poi se ne vanno; il
paese / qualche magno pa lazzo glorioso; / fece tanti spedai, badie
46: ognuno di voi sa il lazzo di mezzettino, che all'osteria,
3-52: egli arebbon mangiato a gramo- lazzo / le chiappe che, si dice,
luce! smarrito ci svo lazzo come la civetta. sinisgalli, 6-231:
più istrette. boccaccio, x-91: il lazzo sorbo e il fronzuto corbezzolo, e
i sassi,... eccita il lazzo delle ghiandaie che irridono e fuggono,
gittai alla porta del pa lazzo. = acer, di fianco.
fraccurraderìa, sf. ant. scherzo, lazzo, divertimento sciocco e insulso.
acuitade: imperocché quanto più ha del lazzo, tanto tiene a frigidità e a
lingua terga, 344: 'guinzo'. lazzo. = cfr. fr. ant
1-380: non hai mai sentito lazzo, sm. dial. ant. ghiaccio
: questa lascività m'ha stretto un lazzo / d'intorno, sì ch'io non
amor mi mostrao / sol lazzo e tutto ben de la più gente.
non corrisposto, non con lazzo] in una notte / lo fece far
; / che se liga in questo lazzo, / non se pò mai destruire.
: questa lascività m'ha stretto un lazzo / d'intorno, sì ch'io non
, 37-71: avrai da me so- lazzo e gioia, / io lagrime da te
24: questa lascività m'ha stretto un lazzo / d'intorno, sì ch'io
. casti, ii-5-11: a sì ridicol lazzo da commedia / di sghignazzar gli venne
brigata. = denom. da lazzo col suff. dei verbi iterativi; cfr
, perché è frutta di sapore 'lazzo ', cioè 'acido '; dicesi
= deriv. da lazzo1. lazzo (lazzo), sm. battuta o
deriv. da lazzo1. lazzo (lazzo), sm. battuta o azione,
sperava d'aver a vedere qualche bel lazzo, di quei che sapeva fare giovanni,
, 46: ognun di voi sa il lazzo di mezzettino, che all'osteria,
ferri sul suolo... eccita il lazzo delle ghiandaie che irridono e fuggono,
locuz. reggere, tenere, secondare il lazzo: assecondare, sostenere una burla;
ch'io dico, / tieni il lazzo e vedrai / ch'io ti son buon'
a portar qualche peso? reggi il lazzo; o questo è duro! goldoni,
). - (bisogna secondare il lazzo). settembrini, iii-1-383: egli.
amico nostro, ed ora gli tiene il lazzo contro di noi.
, v-71: l'eccelso ciriegio e il lazzo sorbo e 'l fronzuto corbezzolo. crescenzi
fructo del sorbo. daniello, 103: lazzo è spezie di sapore aspro. nomi
? assaggia! / poh, come lazzo e acerbo! / proprio per me,
, / tutto il mondo li par lazzo. nomi, 14-73: fansi le fantasie
, / ed esaltare un vestito di lazzo. boterò, i-383: un barone spende
conversa co'villani e va vestito di panno lazzo o di tela. 4.
, 7-184: si dichiara la voce * lazzo 'che importa sapore agro mescolato con
significare il verde crudo, dicendosi color lazzo. 5. figur. stridulo
. / ridiscendesse l'erta con un lazzo / cigolio. 6. erba
? assaggia! / poh, come lazzo e acerbo! / proprio per me,
s'è detto: « poiché il lazzo politico non ha più fortuna appo gli
gli augusti padroni, tentiamo se il lazzo pomografico li
del servo to e tieni in questo lazzo; / e'per te minuisco la mia
'tener la mula ': reggere il lazzo agl'innamorati; dalla mula de'medici
questa famosa città, così per so- lazzo alla mensa oidi'disputare questa materia. granucci
1-311: chi se nutriga in questo lazzo / voria partirse, e partir non
e instaurandodella vecchia * nutriccia 'e il lazzo dell'invitato bur un rapporto
, lxxviii-n-276: mi avevi preso al lazzo / prima ch'io ti vedesse, udendo
può tro varsi solo nel lazzo oltranzoso delle maschere o nel tratto
, / la mia vita di so- lazzo mendica / tosto verrebbe al grazioso porto.
per levar la tentazione d'un altro lazzo a quegli oziosi. ungaretti, ix-30
per averne spasso, pastura e so- lazzo senz'alcun sospetto. -dare pastura:
portinaio dipendeva da un pa lazzo patrizio e serviva di abitazione ai servitori in
tutto il dì la tengano in so- lazzo. aretino, vi-28: ecco ser polo
di capo il capecchio / fra il lazzo di risa. = lat.
per levar la tentazione d'un altro lazzo a quegli oziosi. -sapere meglio
in sulle mani: / e col lazzo del piccaro spagnuolo, / che dalla
, 5-67: si dice: 'il lazzo del piccaro spagnuolo', cioè l'invenzione
la via essa pilucca dalle spinose fratte il lazzo prugnolo e le more. carcano,
? assaggia! / poh, come lazzo e acerbo! / proprio per me,
s'è detto: « poiché il lazzo politico non ha più fortuna appo gli
gli augusti padroni, tentiamo se il lazzo pomografico li diverte: non c'è
la via pilucca dalle spinose fratte il lazzo prugnuolo e le more. pavese,
casti, ii-5-11: a sì ridicol lazzo da commedia / di sghignazzar gli venne
nella piazza avanti il pa lazzo 40 giocatori di spada... e
alla disciplina; e, vinta con un lazzo la mia resistenza... si
giorno, / ridiscendesse l'erta con un lazzo / cigolio. = comp. dal
19. teatr. disus. lazzo di riguardo: gesticolazione con la quale
giorno, / ridiscendesse l'erta con un lazzo / cigolio. -risaltare per il
alla disciplina; e, vinta con un lazzo la mia resistenza,...
atto un motivo di personale interesse e lazzo e porcheria. -in espressioni comparative
avevo veduto. -atto buffonesco, lazzo, scherzo. collodi, 263:
iv-13-20: lo scomunato e disarmato popo- lazzo col loro pazzo caporale si partirò e vennero
dirà alcuno per avventura? afro, lazzo, al gusto spiacevole e solamente buono
, per lo più retoriche, per lazzo e gioco / lo so isprendore quando lo
mano e addormenta. 2. lazzo, motteggio. carducci, ii-2-297:
lo dubiuso mormorio de lo turbato popu- lazzo, se lege che egli vi scese per
l'insidia a smorfia dolente ed il lazzo / sciocco, me ne sollazzo con
, 21-26-38: l'eccelso ciregio e il lazzo sorbo e il fronzuto corbezzolo. leonardo
di persone che massimamente hanno un cervel- lazzo da por sozzopra il mondo. marino,
oppenioni, alle volontà dell'incostante popo- lazzo. vasari, iii-425: pareva a bramante
. scarabocchio con una spugnata con un lazzo che vi distrugge che illeciti.
dottore si messe a stigare il popo- lazzo che per maggiore allegria facesse un falò di
suprema / ed esaltare un vestito di lazzo. machiavelli, 1-i-294: [i romani
/ de l'ettemo pa lazzo più s'accende, / com'hai veduto
, 7-184: si dichiara la voce lazzo, che importa sapore agro mescolato con l'
significare il verde crudo, dicendosi color lazzo. muratori, 7-ii-68: fu essa [
'dar di zanna'. 2. battuta o lazzo proprio degli zanni della com
. zannerìa, sf. gestualità, lazzo, atto tipico della commedia dell'arte
agitazione. = deriv. da lazzo lead bank / lid 'benk /,