. -figur. leggenda di lazzaro, marta e maddalena [tommaseo]:
idem, i-269: non si nasceva lazzaro, ma si diveniva; il lazzaro
lazzaro, ma si diveniva; il lazzaro che addicevasi a qualunque arte e mestiere,
tanto allampanato e spaurito, che pareva lazzaro dopo la resurrezione. tozzi, i-265
e cotenna, e dagli occhi di lazzaro... ch'egli volgeva al
quando bisognava rubare al sonno, padron lazzaro, che aveva fatto l'udito del
s. giorgio, dove in lode di lazzaro furono col tempo appiccati questi versi.
-figur. sacchetti, ii-214: lazzaro: s'intende per lo pecatore avolto
sempre qualche proposta strampalata da fare a lazzaro: partite di grano, che poi si
eccetera? bocchelli, 1-i-113: a lazzaro ciò fruttò un attestato di benservito, che
*, soggiunse borbottando, sì che lazzaro non capì queste ultime parole. soldati
352: sparito il pretto tipo del lazzaro, il quale aveva stabilito quasi un
l'epulone] potea punto averlo [lazzaro] fra le sue branche, se gli
. giovanni crisostomo volgar., 1-245: lazzaro, che moriva di fame, non
: una briciola di sapienza al povero lazzaro che giace alla porta, una briciola sola
, 1-iii-315: quell'atto risuscitava padron lazzaro dei suoi bei tempi, e il
colletta, i-297: non si nasceva lazzaro, ma si diveniva; il lazzaro
lazzaro, ma si diveniva; il lazzaro che addicevasi a qualunque arte e mestiero,
sopra ho detto, prendeva il nome di lazzaro. nievo, 790: ed io
e raggia. savonarola, iii-338: questo lazzaro povero sì stava alla porta di quello
ve', passa qua: che se lazzaro ci carpisse qui, guai a noi.
11 fiato, / e potea far da lazzaro in comedia; / poi che due
cordone dell'ordine dei santi maurizio e lazzaro. 3. commiserato, compatito.
cordone dell'ordine dei santi maurizio e lazzaro... da adulto e da vecchio
{ croce di s. maurizio e lazzaro, croce al merito civile, croce
di ricevere l'abito di san maurizio e lazzaro con le ceremonie sollenni; e.
, la croce dei santi maurizio e lazzaro, o quella della corona d'italia
: onorificenza dell'ordine di s. lazzaro. caro, 12-iii-279: quel che
sempre daccapo, / con levate di lazzaro / e ricadute di convalescente, / coi
dadi molto fuorono loro cambiati, che lazzaro fue portato dalli angeli nel seno d'
-anche scherz. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 63: o
dar bere ad andreuccio. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 34:
a star coi file. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 89:
il fiato, / e potea far da lazzaro in comedia. -tenere vanima coi
, babbo,... quel medesimo lazzaro sca- ziera depositaria di suoi segreti
fien onorati. aretino, 9-266: lazzaro è passato all'altra vita. e me
termini dialettali. bocchelli, 1-i-435: lazzaro gli rinfacciava d'avere nelle vene un
i'non arei voluto. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 32:
medicare i corporali difetti. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 113: non
era tanto utile e dilettoso, che a lazzaro venne voglia grandissima di vedere in che
dicer « don do ». leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 7:
essere criticati, biasimati. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 34: la
nievo, 1-354: fuggimmo spiritati come lazzaro di sepoltura, per correre sulla spiaggia
. -figur. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 37: finalmente
discemerli. bocchelli, 1-i-367: se lazzaro avesse avuto mente a discemere un senso
un vestito). leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 48: sorella
. -rifl. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 31: con
, intraro in consiglio. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 27:
una allegrezza di securità. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 12
e da fuoco... padron lazzaro le aveva smurate e disotterrate, rifacendo,
avevan dato fondo, nella sacca, lazzaro guardava la spiaggetta sottile, dolce dolce
che vennero con lei al monimento di lazzaro, sì si dolvé nell'animo,
appellativo); denominare. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 3: ed
dato nome, chiamarsi. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 5: gli
. -figur. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 8: già
epulone » (che negò al povero lazzaro le briciole della propria mensa).
, 348: mi pareva di veder lazzaro agonizzante di fame, che chiede agli epuloni
-avere erubescenza: vergognarsi. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 25: questo
sempre daccapo, / con levate di lazzaro / e ricadute di convalescente, /
quale fece la vittoria. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 115:
, i-i- 151: -viva padron lazzaro! evviva, evviva! -gridava il
, che rappresentano uno il risorgimento di lazzaro, l'altro il giudizio dell'adultera
nostra reggia, donde fuggimmo spiritati come lazzaro di sepoltura, per correre sulla spiaggia e
bocchelli, 1-i-322: giusta prudenza, padron lazzaro, ragione pesata sulla bilancia del farmacista
gli interessi degli altri. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 55: la
, 3-10: chi significa in figura lazzaro pieno di fedite, se non il popolo
di combattimento. bocchelli, 1-i-313: lazzaro scacemi sentì un moto di sollievo.
peccatore invecchiato ne'mali è assomigliato a lazzaro, del quale si dice che fetea.
bibbia volgar., ix-402: manda lazzaro, ch'egli sì intinga la estremità del
? bocchelli, 1-ii-73: pa- dron lazzaro dunque, la mattina della schioppetteria,
anche don diego, parve di vedere lazzaro risuscitato:... una tosse fioca
dove avevan dato fondo, nella sacca, lazzaro guardava la spiaggetta sottile. -fermarsi
chiccoli; la foriina, dice padron lazzaro. = deriv. dal nome del
vasari, iii-61: la figura di lazzaro, il quale ritornando in vita ripigliava
senatori e deputati. bocchelli, 1-iii-757: lazzaro cominciò a mandare le cartoline in franchigia
precedere all'apparizione finale dello spettro di lazzaro sulla porta di casa di maddalena una
bizantini. bocchelli, 1-i-303: padron lazzaro, fattosi avverso ad ogni spesa superflua,
tu sei una galanteria, - diceva lazzaro. 5. eleganza alquanto leziosa
di tua madre... -cominciava lazzaro fuori dei gangheri. -malato, alterato
riotte, né parole rimate. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 87
. sm. fratello. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 77: venendo
(una persona). leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 43: o
l'amor tuo giocondo. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, n:
riferimento alla felicità eterna. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 138: o
; festevole, esultante. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 48: o
trionfante (cristo). leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 137: tutti
questo fa molto l'esempio del povero lazzaro, il quale il ricco glorioso dispregiò.
, emblema, segno. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 58: certamente
, i-i- 180: con padron lazzaro si mostrò lavoratore e rispettoso, anzi
e finito colla gioventù, e padron lazzaro redarguiva: far giudizio ch'è ora,
che gli rimasero a lungo caratteristiche, lazzaro, guappo e camorrista. savinio,
di guazzarsi. grazzini, 2-78: lazzaro guazzando sentiva una dolcezza incomparabile, rinfrescandosi
, dal volto stretto nelle bende come lazzaro risorto, e le cento ìcchesi dei
/ e roratelo alquanto. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 81:
paura. oliva, 250: lazzaro... chiedeva al leccone imporporato poche
di tanti prie- ghi. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 8: con
, la visione disparve. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 3:
cristo dal... risuscitamento di lazzaro, non pure incadaverito, ma già
silone, 4-302: ma se lazzaro e tu foste incarcerati,...
inchiodare ciascun per sé. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 90:
: scaltro e ladruncolo per eccellenza, il lazzaro rubacchia indubitatamente quando gli si presenti
, un segno). leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 96: pareva
triennale '. e già fummo san lazzaro, e il signor ieronimo fu cristo,
compagnia di lui, di martino, di lazzaro, egli dimenticava le preoccupazioni ordinarie,
seppellito in inferno, vedendo sopra sé lazzaro nel grembo d'abraam, il priega
intende un pocolello. / dimme a lazzaro savia / che 'l suo dito mignarello /
perfido, nello stato del quale s'intruse lazzaro suo minor figliuolo. siri, i-100
: v'era qualcosa di raro in padron lazzaro scacemi: in particolare, di non
, un filosofo). leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 9: secondo
1-i-384: la gran lode di padron lazzaro morigerato, irreprensibile; un altr'uomo,
dio né da uomo. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 81: o
piarda e non sa ancora di padron lazzaro...: lei, che ha
: anche l'italianetto sfringuellato dall'onorevole lazzaro gli ha giovato ad istendere meglio il
scaltro e ladruncolo per eccellenza, il lazzaro rubacchia indubitatamente quando gli si presenti facile
tempo la voce sua tuonò: / « lazzaro! vieni fuora! ». oh
. cavalca, 19-428: il mendico lazzaro è innanzi posto e prelato al ricco porporato
: con sovrapposizione del nome di san lazzaro patrono degli appestati. lazzarina1
. = dal nome di s. lazzaro, protettore degli appestati; cfr.
confratelli si stabilirono nel priorato di san lazzaro a parigi, con lo scopo di
comunità dei mechitaristi dell'isola di san lazzaro presso venezia. tommaseo [s.
, stabiliti nell'isola di s. lazzaro presso venezia. làzzaro1 (làzzero
dall'acqua emerge, come un tetro lazzaro, un magro professore di greco intento
. = dal nome di lazzaro, il mendico coperto di piaghe della
de'regi. settembrini, 1-220: il lazzaro caporale che portava una bandiera bianca è
povero, cencioso ', dal nome di lazzaro: v. lazzaro1. lazzaronare,
di condizione sociale ed economica infima: lazzaro (ed è spesso considerato come il
= dal nome di s. lazzaro, ripetuto nei versi del de profundis
. = dal nome di s. lazzaro, ripetuto nei versi del de profundis
vile lettùccio, nel quale giaceva [lazzaro] dinanzi alla sua porta, promettevano a
bocchelli, 1-i-459: rimase sconcertato padron lazzaro, infastidito di avere levato un tal
il cieco nato, la risurrezione di lazzaro, tutte quelle narrazioni miracolose rapirono l'
volgar., 3-38: il male di lazzaro purgò il fuoco della povertà, ed
lordate. bacchelli, 1-ii-91: sui canapùli lazzaro aveva buttato in un gran fagotto il
); la seconda (sorella del lazzaro resuscitato da gesù e divenuta simbolo della
cose belle o care. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 61: iesù
-ripetuto con valore intensivo. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 31: o
segnolini delle cifre in colonna, a lazzaro veniva il mal di testa. fenoglio
rosa: pellagra. -male di san lazzaro, di san marco: lebbra.
el mal franzese e quel di s. lazzaro, el canchero e tutte le disgrazie
; commestibile. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 88: io
poeta più vero e più umano nel lazzaro (1837), cupa descrizione, riportata
atroce e nefanda congrega, della quale lazzaro si sentiva la mano alle spalle e l'
aver fatto naufragio. chiabrera, 1-ii-391: lazzaro, un giovinetto, a cui pur
di origine aramaica), sorella di lazzaro e di maria maddalena, che nel vangelo
dell'ordine dei ss. maurizio e lazzaro teneva a disposizione del ministro dell'istruzione
, prudentemente, saggiamente. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 14: l'
appartiene all'ordine dei santi maurizio e lazzaro, risalente al 1572 con finalità in
insignito dell'ordine dei santi maurizio e lazzaro. - anche sostant. tommaseo
dei cavalieri dei ss. maurizio e lazzaro, giacché non si credette poter dire
nel mausoleo della gloria: / e lazzaro solo è risorto. 4.
dassi ai monaci armeni di s. lazzaro di venezia, tratto dal nome del
armeni a venezia nell'isola di s. lazzaro. se ne fa l'aggettivo:
, dal volto stretto nelle bende come lazzaro risorto. — agg. montato
un canto). leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 138: o
liete vicende di tanti anni con padron lazzaro al mulino; ma non poteva fermar
150: -alla gente potete dire, mastro lazzaro, -diceva il pittore soddisfatto, -che
nobile come grande, ricordava il nostro lazzaro spallanzani infaticato ricercatore e scopritore (1729-1799
silone, 4-134: l'anno che lazzaro e io tornammo da militare, da
li bestemmiavano [i santi maurizio e lazzaro], oggi devono contentarsi della corona
cotte, e domandogliele. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 62:
seppellito in inferno, vedendo sopra sé lazzaro nel grembo d'abraam, il priega
governo della casa. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 52: la
qualche mellicola cadea / ed il povero lazzaro al portone / raccoglier qualche briciola potea
bacchetti, 1-i-309: conoscetela meglio, lazzaro, la vostra donna e il bene
crede misero è riputato. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 32:
qualche mollicola cadea / ed il povero lazzaro al portone / raccoglier qualche briciola potea
questo fa molto l'esempio del povero lazzaro, il quale il ricco glorioso dispregiò
-spreg. mondanàccio. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 3: maria
un valletto] martedì a s. lazzaro, che è un luogo come quello
che vennero con lei al moniménto di lazzaro,... si dolvé nell'animo
-morbo esecrabile, morbo di san lazzaro: lebbra. caro, 14-98
come la peste o t morbo di san lazzaro. -morbo gallico: v. gallico1
hai morto della tua mano. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 5:
condurre alla perdizione. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 34: disgraziata
dei s. s. maurizio e lazzaro - visconti venosta ». =
tignola [nel grano], padron lazzaro! fa la muffa, va mezzo in
bacchelli, 1-ii-14: parlava a lazzaro di cose molina- resche.
sempre qualche proposta strampalata da fare a lazzaro. 18. sequela ininterrotta,
, la nave va via. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 128:
vocabolo di sant'antonio e di san lazzaro sopra una pezza di terra di cento.
dell'opposizione. bacchelli, 1-iii-177: padron lazzaro fin da novizio aveva mostrato un criterio
della palma della mano, più pezzente di lazzaro che vi passerà vicino sorridendo con tre
dalla mensa del signore mio? leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 117:
nefanda congrega, della quale lazzaro si sentiva la mano alle spalle e
copre il petto. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 146: una
il sabaudo ordine dei santi maurizio e lazzaro o ordine mauriziano; una sola,
cavalleresco e ospitaliere dei santi maurizio e lazzaro. calvino, 3-98: pose un
gli orecchi dell'intelletto. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 145: incontinente
: quella scena fu l'ultima. prete lazzaro se la legò a un orecchio,
casa di cura. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 57: addivenne
un ricevimento, ecc. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 1: incomincia
1: incomincia la miracolosa leggenda di lazzaro e delle dilette spose e care ospite
[nel grano], pa- dron lazzaro! -chi alleva un animale,
e di acciaio. angelini, 1-9: lazzaro fasciato del suo lenzuolo pallido.
, dove volò l'anima del mendico lazzaro. leopardi, y-11: l'operaio
parcità che è virtù. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 114: li
morire giovanni di zaccheria. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 85: o
che fece dire a chi aveva conosciuto padron lazzaro, che il nipote voleva passarlo in
. ant. messaggio scritto. lazzaro da padova, lxxxviii-1-599: datemi, prego
, perdizione d'amici. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 128: guai
sola permanendone vera donna. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 9: insino
il vocabolo di sant'antonio e di san lazzaro sopra una pezza di terra di cento
ix-401: pravi uno mendicante, chiamato lazzaro, il quale giaceva in terra alla porta
, quale dovemo credere che stato fosse lazzaro, giacché cristo lo chiama suo amico
per paura della turba. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 26: alcune
« ma non gli riuscì di piegare lazzaro » disse un altro. -con
bigotto, bacchettone. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 19: poi
la medina, la quale, trovando lazzaro ubbriaco, gli aveva dato del maiale,
mulino stupendo! e voi, padron lazzaro, un uomo voi! sapevo chi siete
mura di pisa dallo spidale di santo lazzaro infine alla porta calcezana, e fue
. leoni, 263: chiamato fuori il lazzaro, come fosse un pollo, lo
e abiti. tronconi, 2-191: lazzaro era ridotto in tale stato che davvero
bocchelli, 1-ii-77: oh? -fece padron lazzaro. - va vestito in pompa magna
al prete si rappressa. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 31:
pomposi e ambiziosi viviamo? leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 23:
da che s'era iniziata l'azienda di lazzaro scacemi, già pontiere, o 'pontoniere'
a iesù sentenza diede. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 9: la
croce cavalleresca di ss. maurizio e lazzaro;... posso io con villana
che la medina, la quale, trovando lazzaro ubbriaco, gli aveva dato del maiale
; affrancatura. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 97: tutti
sen d'àbramo / laudare a ristorar [lazzaro] di sue fatiche. b.
/ tal ch'io son fatto a lazzaro compagno. -che custodisce o conserva
meno ricchi. vorrei spartire, padron lazzaro. 2. che vive d'elemosina
movimento). silone, 4-298: lazzaro falciava l'erba. egli procedeva lentamente
al plur.). leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 14: non
. cavalca, 19-428: il mendico lazzaro è innanzi posto e prelato al ricco
porre in discussione. leggenda di lazzaro marta e maddalena, 31: perseverando
352: sparito il pretto tipo del lazzaro..., quello [l'abito
provveduti. zena, 1-96: prete lazzaro aveva altro da fare che stare attento
all'intervento diabolico. leggenda di lazzaro marta e maddalena, 44: bene hai
un qualche prodromo nella 'resurrezione di lazzaro 'o nell'* ingresso di gesù
i-iv-747: in 'sta mia casa è messer lazzaro; / ma perch'è mal provisto
male, veggendosi scoperti. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 103: poi
ritoglietelo, / vi dico, messer lazzaro. - (pur tienselo / stretto nel
altra sollecitudine il pugnesse. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 145:
e un paternostro per l'anime di lazzaro e di dosolina in purgatorio. -tempo
la pietra. e marta, sorella di lazzaro,... disse:
suscitare sentimenti di opposizione. leggenda di lazzaro marta e maddalena, 25: questo diceva
da quattro giorni (il cadavere di lazzaro, secondo il racconto evangelico di giov
dimoranza, e però a questo morto [lazzaro] idio parve ch'avesse più a
stamani nello evangelio; il terzo fu lazzaro quatriduano. vasari, i-418: lavoro agnolo
, i-471: anche cristo al sepolcro di lazzaro risuscitò con istrepitoso miracolo l'inverminito quatriduano
un rabbuffo). leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 17: alla
arma). bacchelli, 1-ii-769: lazzaro vogava tranquillo con un carico di soldati
mollicola cadea, / ed il povero lazzaro al portone / raccoglier qualche briciola potea
il quale per tentazioni esercitava costui [lazzaro], e per pazienza aspettava colui
allora perché non vai a rifischiarle a padron lazzaro, che mi mandi via?
9-175: aveva voluto accompagnarmi alla stazione lazzaro, detto il ranocchiaro, un vecchio
fiato, / e potea fra da lazzaro in comedia. f. f. frugoni
di passione. zena, 1-96: prete lazzaro aveva altro da fare che stare attento
era levato sopra la terra. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 49:
tommaseo, 2-iv-14: il corpo di lazzaro i serbi sottrassero. narra il popolo
man sinistra e l'arcipelago di san lazzaro a man destra. dotti, 1-284:
per oggi o per ieri! leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 93:
: cristo, da che s'inviò verso lazzaro, già sepolto da alcuni dì,
ninfemo,... chiede a lazzaro una gocciola d'acqua, con la quale
seppellito in inferno, vedendo sopra sé lazzaro nel grembo < x abraam, il
fervore, pietà religiosa. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 46: o
ant. ammaestramento religioso. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 54: alla
cavalca, 20-350: pognamo che costoro [lazzaro e le sue sorelle] si tossono
oppressione fisica o morale. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 83: alquanto
giannone, ii-148: perché rivocati in vita lazzaro, la prima figliuola di giairo,
papini, v-200: gli occhi di lazzaro si riaccostumarono alla luce; i piedi
paltonata, piena de fedetate! leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 12:
crisostomo volgar., 1-2-54: vedeva [lazzaro] il ricco riboccare come di fonti
seppellito in inferno, vedendo sopra sé lazzaro nel grembo d'abraam, il priega
vestito di porpora non fece verso di lazzaro, e di qual ricompenso russe condennata
ch'era nato cieco e che richiamasti lazzaro a vita, che tutte le 'fermitadi curasti
sveglio,... che padron lazzaro... non volle mettere a
libre xm, i quali ridiede per lazzaro d * aliana per lo grano ke ci
silone, 4-315: intanto la moglie di lazzaro aveva pelato le patate e acceso il
, adesso che avete in corpo chi rifarà lazzaro ovvero dosolina. 13.
perché non vai a rifischiarle a padron lazzaro, che mi mandi via?
ma laudate e ringraziate iddio. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 86:
ant. ghermire, avvinghiare. lazzaro da padova, lxxxviii-i-599: vorre'saper da
ch'era nato cieco e che richiamasti lazzaro a vita, che tutte le 'nfer-
aretino, 9-395: o resuscitatore di lazzaro, perché non risaldi tu le piaghe
gran riscontri. redi, 2-44: a lazzaro tanfani mereiaio alrinsegna della cupola per dozzine
preceduta da morte. la resurrezione di lazzaro servì per mostrare la potenza di dio sopra
. f. casini, i-5: morto lazzaro, volle cristo uscir fuori dal suo
giovinezza del risorto. -scherz. lazzaro risorto: persona smunta e emaciata.
or entra gabrielle risplendente. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 84:
del sacrifizio di isac e del resuscitamento di lazzaro. 2. figur.
[tommaseo]: dolsesi, non di lazzaro dormente, ma più tosto di lazzaro
lazzaro dormente, ma più tosto di lazzaro resuscitante. cellini, 1-120 (276
pasqua venne gesù in bettania, ove lazzaro era stato morto, il quale egli
]: testimonianza può fame il risuscitato lazzaro. boccaccio, dee., 3-8 (
essere della sepoltura uscito. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 72: dappoi
: dappoi che fu sciolto il resuscitato lazzaro, lui con le sue sorelle e con
anche don diego, parve di vedere lazzaro risuscitato: tutto naso, colle occhiaie
un risuscitato. -erba di lazzaro risuscitato: rimedio ipotetico, capace di
, e non ci ha l'erba di lazzaro risuscitato, poi! -riunito al
? aretino, 9-395: o resuscitatore di lazzaro, é non risaldi tu le piaghe
è attamente significata in quella resuscitazione di lazzaro morto di quattro dì, la quale
della incarnazione, passione e resuscitazione di lazzaro, che in quel giorno concorrevano, cominciò
danza di guerra. silone, 4-298: lazzaro falciava l'erba. egli procedeva lentamente
1-ii-69: quel ragazzo, diceva padron lazzaro, benché il figlio avesse passata la trentina
campo con molta usura. leggenda di lazzaro, marta e maddalena: 88: tro-
2-179: che cosa mi andava dicendo lazzaro intanto? mi stringeva le mani e
si rizzeranno e ger [lazzaro] 1 15. diventare eretto
vii-37: nella favola dell'epulone e lazzaro, l'epulone (enrico vili),
69: con questa storia del coraggio, lazzaro, non gli montate la testa,
terrestre. g. micheli -e. di lazzaro [in g. borgna, 87
quando bisognava rubare al sonno, padron lazzaro, che aveva fatto l'udito del
quel che abbiamo a mente. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 2:
propri termini del mestiere; allora padron lazzaro, subito desto, tirando o allentando il
piave, xc-419: pezzenti più di lazzaro -sacchi di pravità.. / via,
pervaso da un sentimento. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 30: cristo
insanguinato. tronconi, 2-191: lazzaro era ridotto in tale stato che davvero
. bacchetti, i-i- 196: padron lazzaro li aveva mandati a prendere con un
gitarse in un mortai presepio. leggenda di lazzaro; marta e maddalena. 80:
- male di sant'antonio, di san lazzaro, di san rocco: v.
le tue santie parole ». leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 124:
con più grazia e sboccatezza d'un lazzaro del mandracchio, al sedersi in cattedra
scaltro e ladruncolo per eccellenza, il lazzaro rubacchia indubitatamente quando gli si presenti facile
guance. bacchelli, i-i- 57: lazzaro... arrivava dalle russie dopo stenti
1-ii-3: sapevano da un pezzo che lazzaro aveva cotesta ubbia di aborrire da quelle fosse
fucini, 352: h pretto tipo del lazzaro... aveva stabilito quasi
4-75: sembrava che leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 81: quando
, 1-2-53: in tal modo portò [lazzaro] questa tanto crudele e tanto scurissima pover-
. idem, 10-349: un san lazzaro scarno e sdrenito, con gli occhi
bonifica della vailazza era fatta, ecco padron lazzaro dire che asciugar quell'acqua era uno
dal campo, sì come vedrai lazzaro veniva il mal di testa.
ora e per sempremai. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 11:
leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 107: gli
seppellito in inferno, vedendo sopra sé lazzaro nel grembo d'abraam, il priega
anche don diego, parve di vedere lazzaro risuscitato: tutto naso, colle occhiaie
, perenemente pieni di leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 116: predicava
una divinità pagana). leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 148: in
la pazienza, per curare gli acciacchi di lazzaro, i reumi e le febbri che
usata. redi, 2-44: a lazzaro tanfani mereiaio all'insegna della cupola per
l'ennesima volta. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 19: respuose
sfogata, era l'opinione anche di lazzaro. 3. figur. aperto
: anche l'italianetto sfringuellato dall'onorevole lazzaro gli ha giovato ad intendere meglio il
bacchetti, 1-i-151: « e viva padron lazzaro scacemi! » fecer coro a gran
. -rifl. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 26: poi
43), rivolta da gesù cristo a lazzaro, probabilmente anche con allusione a
. - anche sostant. leggenda di lazzaro marta e maddalena, 49: considerando
1-ii-566: poco prima di morire, padron lazzaro le aveva [le armi] smurate
luca, quando dipinse gli avvenimenti di lazzaro, mendicante ed impiagato. redi, 16-iii-175
ad una povera fanciulla lattivendola di s. lazzaro [il re] donò io marenghi
se'tu viva? ». leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 27:
restate in pace; al tutto egli [lazzaro] è spacciato ». cammelli,
e la croce dei santi maurizio e lazzaro. carducci, ii-2-189: oh,
la croce cavalleresca di ss. maurizio e lazzaro;... posso io con
la peste o 'l morbo di san lazzaro. loredano, 262: il fumé però
e piene di spavento. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 7:
so per bellano. bacchelli, 1-i-52: lazzaro scacerni non pensava già più ad essi
l'evangelio dice circa la resurezione di lazzaro e circa il di- scendimento di cristo
che dopo morte il ricco spregiatore di lazzaro, che differì il levar gli occhi in
viso battuto e sputacchiato. leggenda di lazzaro marta e maddalena, 80: lo viddono
grado di cottura). leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 77: queste
. fucini, 362: il lazzaro napoletano va più in là, ed il
vie men che non lampa. leggenda ai lazzaro marta e maddalena, 84: vidde
della estremità del dito suo [di lazzaro]. libro detta cura delle malattie,
gli anni 1624 nato era il nostro lazzaro, quando, vedutolo il padre, si
. viani, 10-349: un san lazzaro scarno e sdrenito, con gliocchi strutti.
un fenomeno). leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 114: li
: con grande voce gridò e disse: lazzaro, vieni fuori. e incontanente ne
sudario. passavanti, 69: uscinne [lazzaro dal sepolcro] legate le mani e'
bellezza di tua altezza. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 130: tu
possente virtù di cristo. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 143: dominava
soso ne la magione. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, io: andava
, privato del coniuge. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 83: o
dispiaceva), che il mio padron lazzaro sia diventato un tabalorio? fenoglio, 5-iii-
dardi vigliacchi. bacchetti, 1-ii-136: lazzaro scacemi non ebbe paura del primo raguseo
: con questa storia del coraggio, lazzaro, non gli montate la testa, che
valore iperb.). leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 23: sbavigliando
don antonio, monaco di s. lazzaro, per lo traslataménto del libro del
e spostare brutalmente. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 26: così
con più grazia e sboccatezza d'un lazzaro del mandracchio, al sedersi in cattedra fra
inginocchiò a paulo e sila. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 88:
tt'à ser- monato. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 23: sbavi-
, schernito, dileggiato. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 80: lo
fu il risorgi! svegliante il tumulato / lazzaro bianco. tumulazióne, sf.
con uso aggett. leggenda di lazzaro, marta e maddalena, 1: fu
c'ongni altra cosa. leggenda di lazzaro marta e maddalena: 5: così più
segnolini delle cifre in colonna, a lazzaro veniva il mal di testa, ma riconosceva
ampio spazio interno. c. lazzaro [« europeo », 28-ix-1981],
bonghi, furono composti nelle carceri di san lazzaro, dove lo chénier era chiuso il
di gallina. -vescicùcciola. lazzaro da padova, lxxxviii-i-599: vorre'saper da
aveva... questo beato [lazzaro] un altro male maggiore di tutti.
un soggetto astratto). leggenda di lazzaro marta e maddalena, 19: signore e
la tignola [nel grano], padron lazzaro! fa la muffa, va mezzo
di condizione sociale ed economica infima: lazzaro (ed è spesso considerato come il
... in verità si chiama lazzaro bongiorno ed è fabbricante di bare,
. tomizza, 8-62: il conte lazzaro a stento leggeva l'alfabeto comune;