la seguìo / dietro all'antico che lavina tolse, / cento e cent'anni e
una fiamma di fuoco in capo a lavina, la quale mi era dallato. petrarca
la signoria del suocero, né la virgiue lavina. rinaldo degli albizzi, i-259:
? / ancisa t'hai per non perder lavina: / or m'hai perduta!
rimase signore del regno de'latini, e lavina la moglie d'enea rimase grossa di
antico e ben fondato, se sia lavina di monte, frana di collina [ecc
sopra dante, 1-3: ebbe per moglie lavina, figliuola del re latino, del
con molt'altre donne latine, importò lavina in una selva. sanudo, lvi-444
paraggio, / credea avere per moglie lavina, / et alcuno intendimento n'avea dalla
. i. labina, v. lavina. làbio, sm. letter.
, forse da riconnettersi a lava o a lavina. làvico, agg. (plur
alla lava; formato da lave. lavina, sf. region. frana terrosa o
questa obbiezione. muratori, 7-iii-273: lavina: così appelliamo la superficie della terra
tentato; perché quando arrivi colla slitta la lavina ha rapinato la tua provvista di fascine
giusto a tempo a uscire, ché una lavina di sassi e di schegge s'abbatte
fa una gita? giù per la lavina! cominciando da quella in alto, e
i campi erano improvvisamente tagliati da una lavina che scendeva dal sommo della cresta fin
voce delle alpi venete, deriv. da lavina. lavinato, sm. region
di area tose., deriv. da lavina. lavìnio, agg. letter
libia, sf. region. frana, lavina, smottamento. targioni tozzetti,
: ancisa t'hai per non perder lavina; / or m'hai perduta! io
n volte anto- niotto di lei [lavina] prese piacere, non saziandosi l'uno
che n volte antoniotto di lei [lavina] prese piacere, non saziandosi l'
. guido da pisa, 1-368: lavina, udito ch'ebbe come la madre si
da terrestri faci. muratori, 7-iii-273: lavina: così appelliamo la superficie della terra
seguio / dietro a l'antico che lavina tolse, / cento e cent'anni e
amore, / e rosenna èwi e lavina; / èwi fiore e blanzi fiore,
andrea da pisa, lxxxviii-ii-757: vegna lavina, figlia di latino, / di
. latino... gli promise lavina sua figliuola per moglie. boccaccio, dee
da pisa, lxxxviiiii- 757: vegna lavina... /... /
alla montagna. jahier, 234: la lavina ha rapinato la tua provvista di fascine
tardo labina 'frana '(v. lavina), attraverso la var. tose
reina, / e ebbe poi per moglie lavina; il reame per costei reitò.
17-39: ancisa t'hai per non perder lavina; / or m'hai perduta!
. andrea da pisa, lxxxviii-ii-757: vegna lavina, figlia di latino, / di
seguìo / dietro a l'antico che lavina tolse, / cento e cent'anni e
nell'acqua valore intens., e da lavina (v); è registr dal d
quale dovea mirabile succession nascere, desse lavina sua figliuola per moglie; avendola già
amata, moglie del re latino, veduta lavina, sua figliuola, divenuta moglie d'
ella seguio / dietro a l'antico che lavina tolse, / cento e cent'anni
lat. tardo labina (v. lavina) o a una forma habinca (ancor
lavinaru, lucano lave¨nare¨, deriv. da lavina. na lavìnio, agg. stor