, 218: o mamma, che il laveggio ora o le cotte / metti all'
qualche biancheria, e molte volte un laveggio o caldanetto pieno di fuoco, nel
comp. dall'imp. di conciare e laveggio (v.). conciaménte,
, 218: o mamma, che il laveggio ora o le cotte / metti all'
lasciate v'avevano i giovani con un laveggio pieno di bragia. leopardi, i-1457:
bencivenni [crusca]: cuoci nello laveggio dodici grandi lumaconi col guscio, e
(cioè brucia la fuliggine intorno al laveggio). 5. entom.
denti et ancor peggio / rimandar a laveggio. marco polo volgar., 3-116:
218: o mamma, che il laveggio ora o le cotte / metti all'uncino
vasellame). bossi, 204: laveggio: nome che porta in italia l'ollare
di gran danno in casa. -il laveggio grida dietro alla padella', v. laveggio
laveggio grida dietro alla padella', v. laveggio, n. 5. -uscire
: mettealo [l'uncino] nel laveggio o paiolo o pentola; e ciò che
del lavoro. pascoli, 698: dal laveggio che brillava al sole / un pane
... trovarsi nel vocabolo di * laveggio ': mentre * a lavando '
tre denti in mano. e mettealo nel laveggio o paiolo o pentola; e ciò
da pesare di rame e per uno laveggio... costò in tutto ducati 1
, « ch'io porti il tuo laveggio: è peso ». cicognani, 2-178
pascoli, 327: staccò il laveggio, a stento, dall'uncino: /
: il desiderio era romperglielo [il laveggio] nella faccia, ma la fece bassa
ravaneto. ravéggio, sm. laveggio. inventano di giorgio vasari,
col coperchio. = var. di laveggio (v.). raveggiolo1 (
per forza di bollore cacciare l'acqua del laveggio. tasso, 13-1-464: qual degli
ti tegno / a covar la cinigia del laveggio / come marcolfa buona da covelle /
10-ii-552: allor sì bella e sì gentil laveggio / drento al mio core, ove amor
volgar., vi-212: che comunicherae il laveggio colla pentola? però che quando si
[luciano], iii-2-199: intanto il laveggio sul cammino bollicando a ricorsoio ci rovesciò
grazioso veggino. = forma aferetica di laveggio (v.), per deglutinazione.