con molto studio e sollecitudine, gli lavò dinanzi da loro. tommaseo-rigutini, 1004:
allettato dalla chiarezza delle acque, vi si lavò dentro. r. borghini, 1-135
terra, ove il superno amore / lavò col proprio sangue il nostro errore.
insegnar nulla. idem, ii-8: dal lavò non mi farò fare il ritratto,
dalla chiarezza delle acque, vi si lavò dentro. varchi, 18-2-156: il
cristo per noi attrito e insanguinato ci lavò e mondò dalle macchie delli nostri peccati.
giallo come di cera, che ferdinando lavò, asciugò e introdusse poi nella boccia
cassola, 2-538: con calma si lavò, si fece la barba e si
tanto lo stropicciò e con acqua calda lavò che in lui ritornò lo smarrito calore
tanto lo stropicciò e con acqua calda lavò che in lui ritornò lo smarrito calore e
non se gli potendo cavare, si lavò le mani co'guanti. collodi, 347
e gigli. collodi, 361: si lavò ben bene il viso e..
divelto. lancia, i-227: si lavò il discorrente sangue dalli cavati occhi.
modo pugneva le mani a chi la lavò, che quasi non si poteva toccare;
mortai toccò le piaghe, / né le lavò, né le fasciò di bende,
), sm. nel bagno, si lavò, si rase accuratamente, pelo e contro
quale del suo prezioso sangue ci ricomperò e lavò. pirandello, 7-144: avvezzi com'
aretino, 9-300: così dicendo gli lavò i piedi col pianto amaro e caldo
. bibbia volgar., iv-583: lavò il corpo suo, e unsesi con
pareva latte marcio, e con essa si lavò molto bene il viso e la gola
figlia di nestorre, intanto / telemaco lavò, di bionda l'unse / liquida oliva
/ l'usò quel dì che si lavò le mane; / e da quel giorno
). lancia, i-227: si lavò il discorrente sangue pelli cavati occhi,
e di argento che ardevano. tutto lavò salabaetto. crescenzi volgar., 8-6:
, un graffio sopra il braccio, lavò quel disonore. 2. per
ara istessa / dove l'eterno figlio / lavò col sangue suo le colpe umane,
con liquori / l'impastricciata bocca si lavò. g. gozzi, 4-258: ha
santo / m'asperse il crine e lavò l'alma impura. baldi, i-21
saracini. sacchetti, 147-165: si lavò il culo, ma non sì che non
orciuoli di ranno], con che si lavò il culo, ma non sì che
, 27: l'acqua stillata, che lavò sino a rendere insipidi i sedimenti,
foresta, / ne la qual si lavò dal piè alla testa. tasso, n-ii-341
che tutta con le sue lagrime la lavò. poliziano, st., 1-74:
, un graffio sopra il braccio, lavò quel disonore che in tal modo si
, 27: l'acqua stillata, che lavò sino a rendere insipidi i sedimenti,
e con tepenti / linfe la tabe ne lavò. vi spresse / poi colle palme
con molto studio e sollecitudine, gli lavò inginocchiato dinanzi da loro. s. caterina
tommaso di silvestro, 101: me lavò con uno bagnolo de vino e molte
. domenichi, 2-24: ella si lavò con questa acqua; anzi, per
], e secondo la visione lo lavò coll'acqua del lor pozzo, e
s. bonaventura volgar., 1-251: lavò le sue peccata nel fiume giordano.
giorgione. onufrio, 60: si lavò e si vésti accuratamente, con una certa
luoco de la cena, al luoco dove lavò li pedi a li discepuli, al
s'apparecchiava. nievo, 9-86: lavò la pioggia, il vento / terse
e con garofanato maravigliosamente e bene tutto lavò salabaetto. = voce dotta
iii-2-268: o fonte dove edipo si lavò, / dove io colsi i narcissi a
neuna di loro [monache] giammai lavò i suoi piedi. g. villani,
cicognani, 1-256: la giustina gli lavò la faccia: gli s'era un
del pianto di un minuto / torme nessun lavò. -privo di aperture esterne o
neuna di loro [monache] giammai lavò i suoi piedi; e quando a loro
pianto di un minuto / torme nessun lavò. -conseguenza materiale. metastasio
307: in questa fonte nostra donna lavò le pezze del suo figliuolo e tesele nel
dafni alla spelonca delle ninfe, gli lavò la faccia tutta lorda del sangue uscitogli
, nudo e in piedi, e lo lavò. 2. ritirato da un deposito
/ del sangue indegno ed empio / lavò le macchie al profanato tempio. casti
istessa / dove l'eterno figlio / lavò col sangue suo le colpe umane,
spaciò anche lei; una lì vicina che lavò tosto morite uno suo putino. sanudo
iv-121: passò nel bagno, si lavò, si rase accuratamente, pelo e
esso. sacchetti, 147-166: sì lavò il culo, ma non sì che non
pilato / l'usò quel dì che si lavò le mane; / e da quel giorno
: si levò piano dal letto, si lavò e vestì. a mano a mano
: intanto per l'abbondanza delle lagrime lavò maggiormente la faccia del suo figliuolo che
come quello d'un bambino, lo lavò, lo rivestì. soldati, 2-514:
baciò; poi lo stregghiò, lo lavò, gli rinettò la coda deli pungitopi e
faccia / e d'acqua nanfa gli lavò le mani. g. gozzi, i-26-154
? i vincoli suoi ci sciolsero, ci lavò il suo sangue... quanto
mina, orribilmente lebbrosa, raccertata, umilmente lavò, e forbendo e nettando le sue
, 27: l'acqua stillata, che lavò sino a rendere insipidi i sedimenti,
nulla, in segno di riverenza si lavò le mani: poi, svolto il
il bresciano fece il suo bisogno e lavò il volto al milanese d'altro che
tenebre antiche, e le mie colpe / lavò col sagro fonte. 8
e con garofanato maravigliosamente e bene tutto lavò salabaetto. piovano arlotto, 216:
rete una fontana, là dove l'angelo lavò li panni del nostro signore jesu cristo
). onufrio, 60: si lavò e si vestì accuratamente, con una
il condanna. per questo pilato si lavò le mani: le ha sordide dell'oro
la cena co'suoi discepoli e dove lavò loro li piedi, e anche dove fece
pulatrice le masse sue cum acre diligentia lavò,... dal sacrato sangue
pulatrice le masse sue cum acre diligentia lavò... dal sacrato sangue,
. siro lebroso, che si lavò sette volte in del giordano, e ritornò
, tanto lo stropicciò e con acqua calda lavò, che in lui ritornò lo smarrito
: questa è... colei che lavò i piedi al signore con le lagrime
notte, s'infilò la sottana e si lavò. 4. abito talare proprio
, tutto sparso di sangue, si lavò nel fiume de la sena. marini,
della camicia, e da buona medichessa si lavò le mani e si spazzolò le unghie
giu- dith abra sua serva; e lavò e si unse e vestissi de più sfoggiati
, la spolverò di zucchero; poi si lavò le mani, e si pose in
centro di gravità deledda, v-640: lavò i pavimenti; spostò mobili pesanti; lucidò
e con tepenti / linfe la tabe ne lavò. vi spresse / poi colle palme
nel petrolio. cassola, 9-170: si lavò alla meglio con la squama di sapone
rimenaro; allor le mani / si lavò pilato, e 'cani / sì stridean
tanto lo stropicciò e con acqua calda lavò, che in lui ritornò lo smarrito
santo / m'asperse il crine e lavò l'alma impura, / drizzò più
con tepenti / linfe la tabe ne lavò. praga, 3-127: intirizzisco se schiudono
). fenoglio, 5-i-735: si lavò appena i denti con quell'acqua terribile.
continui nel letto... me lavò con uno bagnolo de vino e molte erbe
che, tutto sparso di sangue, si lavò nel fiume de la sena, vi
ubbia. redi, 16-iv-194: si lavò [socrate] per levare una certa
dafni alla spelonca delle ninfe, gli lavò la faccia tutta lorda di sangue uscitogli
di giacomo, i-749: l'amante si lavò le mani e uscì, lungo la
scorgendola il viante, con gagliarda / acqua lavò; e quello allor crucciato / getta
. v. consolo, 9-181: si lavò ancora, si rasò per bene,