[pericle] udendo solamente uno che laudava con troppo efficacia la bellezza d'un
alquanto se ne doleva, se ne laudava poi in infinito. parabosco, 1-27
innanzi a te siamo. / lei ti laudava quando tu avevi a patire morte;
grande tenerezza e allegrezza di pianto letizioso laudava e magnificava il gro- lioso iddio di
/ di mirargli. guiniforto, 98: laudava socrate che i giovani spessa fiata mirassero
gli avvenisse per i suoi peccati, laudava la potenzia di dio di continove laudi
più disordinata. guiniforto, 98: laudava socrate che i giovani spessa fiata mirassero
... /... ti laudava quando tu avevi a patire morte;
i cittadini in ogni lato? / ciascun laudava con piacevilezza. giuliano dati, 49
interteneva che tu udissi mai: mi laudava, mi serviva. g.
sanudo, lvii-285: sua maestà si laudava molto di le preparazion fate sul stato
mi scrivete. aretino, 20-104: mi laudava, mi serviva e cadendomi qualche cosa
a lui uomini così eccellenti e che laudava il proposito, nel quale anch'egli
. m. soriano, lii-4-136: laudava [la regina] pubblicamente gli offici