. giusti, 2-149: io, che laudarti intendo / veracemente, con ardito innesto
, quantunque oscurissimo, sono degno di laudarti, perché so dirti fermamente la verità
giusti, 2-149: io, che laudarti intendo / veracemente,... /
, quantunque oscurissimo, sono degno di laudarti, perché so dirti fermamente la verità
come, divenendo putredine, potrei io laudarti? monti, ii-155: si era scelta
anima). cellini, 875: laudarti e ringraziarti quanto più possa / d'
sconfortato e tribolato, non lascierò però di laudarti, o signor mio, eziandio della
imprese tue trapassando non temo io di laudarti per quelle cose che a prò della repubblica