guastando ciò che al mondo è da laudare. idem, vita nuova, 26 (
agradito, / che da tutti 'l fa laudare. guittone, xxxiv-5: primamente nel
): ch'eo core avesse mi potea laudare / avanti che di vo'fosse amoroso
., iii-xn-io: non sarebbe da laudare la natura, se, sappiendo prima che
sempre e in ogni luogo il dovete laudare, però che... riservò il
d'annunzio, iv-2-78: si metteva a laudare gesù con una elevazione ardente e dolce
i'vo'del ver la mia donna laudare / ed assembrargli la rosa e lo
93): ella si va, sentendosi laudare, / benignamente d'umiltà vestuta;
il che fa biasimare i presenti tempi, laudare i passati e desiderare i futuri.
fare / per c'altri me deia laudare; / ma odenno el mio fatto blasmare
lo bon pingitore / in tanto è da laudare / quanto fa simigliare / tutta la
cioè cadenti sotto gli tre generi preaccennati del laudare o biasimare, del consigliare o
questi vecchi, i quali spesso, volendosi laudare, dicono: -io aveva vent'
quelli più pronti a biasimare che a laudare le azioni d'altri, nondimanco..
certo, se i pittori fossero atti a laudare con lo scrivere le opere loro come
. da cum 4 con 'e laudare 4 lodare '. collaudato (
giamboni, 2-83: anzi che cominci a laudare il nome di dio, sì si
fedeli ascendono alla gloria, siamo invitati a laudare iddio, acciò non siamo ingrati di
delle colonne, ii-163: ma più deggio laudare / voi, donna caunoscente, /
se fallimento / fosse di me, vogliendoti laudare. angiolieri, 77-1: se l'
, / ché lo disio coperto è da laudare. alberti, 171: ma
terino, xxxv-1-393: eo temo di laudare / lo mio inco- minciamento / di
/ v'ha fatta devenir lo meo laudare. fiore, 24-7: sì disse a
qui furiosa. petrarca, 5-9: così laudare e reverire insegna / la voce stessa
/ ciascuna, tanto più è da laudare. 4. tr. disus.
madonna, s'io son dato in voi laudare, / non vi paia losinga,
reverenzia? petrarca, 5-11: così laudare e reverire insegna / la voce stessa,
si alcun ne campa, sì pò deo laudare. dante, 10-20: priego il
non voglio / ché 'n tutte guise deggiovi laudare; / però più spietosa ven dechiaro
sopr'on'altro amadore / ben dico amor laudare / che m'à sì dillitosa gioi
: o somma maestate, / quanto laudare, amar, servir deo tee / demostra
dir'di lui; che entrarci a laudare gli ordini de le sue eccellenti azioni.
e serbare riguardi, non può pure mai laudare il vizio. proverbi toscani, 134
217-9: nescente conto certo o disleale / laudare amico o ver signore in faccia.
guido delle colonne, 2-43: più degio laudare / voi, donna caunoscente, /
vigilante a le favole, dormioso al laudare iddio. = deriv. da dormire
sonni senza pensieri e poi si levano a laudare dio. parini, giorno, i-413
xxvi-100: o somma maestate, / quanto laudare, amar, servir deo tee /
sempre e in ogni luogo il dovete laudare, però che v'ha dato il vestimento
(comp. da ex-con valore accrescitivo e laudare 'lodare ').
annunzio, iv-2-78: si metteva a laudare gesù con una elevazione ardente e dolce
26-93: ella si va, sentendosi laudare, / benignamente d'umiltà vestuta.
cioè: conoscere il beneficio; secondo, laudare il benefattore; terzio, con le
ne biasimino, tu pur me ne dei laudare; conciossiacosaché io tanto male adoperassi per
i litterati quasi mai non pigliano a laudare se non omini grandi e fatti gloriosi,
fallanza, / ché non è da laudare / chi non à leanza. giacomino
fallimento / fosse di me, vogliendoti laudare. la spagna, 1-2: benché io
savio nel parlare, / savio matto laudare, / ma la sua laude no
se non fosse ch'è più da laudare / queipom che sa sua voglia coverire,
i-20-154: se dilettate onore, faitevi lui laudare; e se volete arrichire, pensate
... sola fatta son per dio laudare. s. caterina da siena,
cristiani, in que'giorni, stiano a laudare dio e ringra ziarlo de'
3-4-123: si può con la vostra filosofia laudare e dannar le medesime dottrine, secondo
guido delle colonne, 2-44: più degio laudare / voi, donna caunoscente, /
in quel beato regno / sempre ti vo'laudare / senza già mai finita, /
parlare volesse, / che solo un membro laudare compiesse. petrarca, 354-12: quanto
exemplo: 'il forte uomo è da laudare '. dice l'altro: '
siracusa. guicciardini, 142: a laudare o riprendere gli uomini s'ha
conv., iii-xn-io: non sarebbe da laudare la natura se, sappiendo prima che
: si gittomo all'orazione e a laudare e ringraziare dio. giacomini, i-u-5-122:
ricordato il nome di dio in lui laudare, benedicere e glorificare. savonarola,
vedrai, in gloria ciascun glorioso / laudare dio con somma godoviglia. =
si posson medesimamente cavare sentenzie gravi per laudare e per biasimare. bandello, 1-2 (
/ o sì nomar com'è vostro laudare. cicerchia, 1-212: te raguardando m'
lanza, / che non è da laudare / chi non ha leanza. latini,
guastando ciò che al mondo è da laudare, / in gentil donna sovra de l'
della trinità s. / ma, con laudare, ringraziare e benedire essa tranquilla incompreensibile
anonimo, i-475: ben deo ornai laudare / e volentier servire / infin ch'
di tal movimento / che si faccia laudare / chi 'n fino amor vole avere
giamboni, 8-ii-17: quando noi volemo laudare niuno uomo di virtude intellettuale, diciamo:
: non si può a giudicio mio laudare in loro [nei tribuni di roma]
sai iudicare, / tebe stissu metto a laudare. rainerio da perugia volgar.,
vizio / che per se stessa sé laudare insegni. monti, x-3-531: il gran
giamboni, 8-ii-17: quando noi volemo laudare un altro uomo di virtù morale,
davanzali, 114-5: molto è da laudare tua dotrina, / tal argomento porti fra
laudabìlis, agg. verb. da laudare 1 lodare '. laudabilità,
= lat. lauda, imp. di laudare 4 lodare 'e finem, acc.
. xàsavov 'ladano ') con laudare 4 lodare '(per le sorprendenti qualità
laudante (part. pres. di laudare), agg. ant. e
, rompe in voce del laudante. laudare (laudari), tr. (làudo
: io voglio del ver la mia donna laudare / ed asembrarli la rosa e lo
(93): ella si va sentendosi laudare, / benignamente d'umiltà vestuta.
il persuadere, il rallegrarsi e 'l laudare. g. p. zanotti, iii-96
piacere / di vedere e sentir tanto laudare / ed estimare la mia riverita /
io cadeva nello estremo opposto di non laudare quasi mai. d'annunzio, ii-575
deve... astenersi cosi dal laudare come dal biasimare la realtà e la vita
/ v'ha fatta devenir lo meo laudare. 2. glorificare, onorare
è dilettoso esto danzare / in voi laudare, -beata maria! dante, purg
, 11: no è in pregio di laudare / quello che sape ciascuno. guittone
: guastando ciò che al mondo è da laudare / in gentil donna sovra de l'
: ch'eo cor avesse, mi potea laudare / avante che di voi foss'amoroso
. = voce dotta, lat. laudare 'lodare '(denom. da laus
voce dotta, lat. laudativus (da laudare 4 lodare '); cfr.
laudato (part. pass, di laudare), agg. (superi.
laudator -óris, nome d'agente da laudare 'lodare '. laudatòrio)
544: 'laudazióne ', tatto del laudare le proposte, le sentenze e simili
laudatio -ónis, nome d'azione da laudare * lodare '; cfr. ingl.
xlii-3: che lauda vi porgesse el meo laudare. cavalca, 18-34: la terza
. mediev. laudemium, probabilmente da laudare 1 approvare '(da laudum * lodo
= agg. verb. da laudare. laudevolézza, sf. ant
, comp. dal tema di laudare * lodare 'e da cena 'cena
applaudo. = deverb. da laudare. làudon, sm. disus
. laudabìlis, agg. verb. da laudare * lodare '. lodabilità,
laudamentum (nel 1150), da laudare * lodare '. lèdano, v
= voce semidotta, lat. laudare 1 lodare ', denom. da
(sec. xi). cfr. laudare. lodare2, tr.
= voce semidotta, lat. barbarico laudare 'approvare '(da laudum '
lodo '); cfr. lodo1 e laudare, n. 4. lo
. laudatìvus, agg. verb. da laudare * lodare '; cfr. laudativo
laudàtor -òris, nome d'agente da laudare 1 lodare '; cfr. laudatore.
è dilettoso esto danzare / in voi laudare, -beata maria! / e che maggior
zuffa. guicciardini, 2-1-164: a laudare o riprendere gli uomini s'ha a
i secondi: onde, a voler laudare la diligenza de la bella manifattura di sì
pungere, come i detti gravi per laudare, le metafore bene accomodate, e massimamente
volgar., 3-46: ti possa laudare e amare... con tutte
pin- gitore / in tanto è da laudare / quanto fa simigliare / tutta la
novità de i suoi miracoli, non potremo laudare l'istoria che dipignete nel palazzo di
ove mostrare / se porea, né laudare / la pietà tua tanta e sì vera
guastando ciò che al mondo è da laudare / in gentil donna sovra de l'onore
trasferimento di un'unità militare. faccia laudare / chi 'n fino amor vole avere speranza
rinaldeschi, 1-169: egli è buono laudare il signore con voci e mozione di
1-162: malo muto è chi non puote laudare iddio con 'l cuore e con la
, se none a tre cose: a laudare idio, ad accusare se medesimo,
bon pingitore / in tanto è da laudare / quanto fa simigliare / tutta la sua
; / e no è in pregio di laudare / quello che sape ciascuno.
, lxiii-196: non venosi gecchiti di laudare / il folle e vano amor, d'
, per sé di ragione è da laudare marsilio ricino, 3-15: il male
re giovanni, 86: non è da laudare / chi non à leanza, /
/ guastando ciò che al mondo è da laudare / in gentil donna sovra de l'
sì degno. petrarca, 5-11: così laudare e reverire insegna / la voce
che hanno parlamento, saviamente poterave multo laudare; ma eo lo laserò, perch'
conv., iii-xn-10: non sarebbe da laudare la natura se, sappiendo prima che
iii-13-41: fa ben la vendetta da laudare / e per regnare avanza / segnor che
tempo, cioè ogni dì, dobbiamo laudare iddio almeno sette volte. galigai,
per pungere, come i detti gravi per laudare, le metafore bene accomodate, e
coretto: / ché molto è da laudare tua dotrina, / tal argomento porti
bon pingitóre / in tanto è da laudare / quanto fa simigliare / tutta la sua
intendo nel gran sen d'àbramo / laudare a ristorar [lazzaro] di sue
lo marino per tempo a. ddeo laudare, / pensino poi ke si giro a
prefazione nella messa è uno ringraziare e laudare dio e significa l'azione delle grazie
; / e no è in pregio di laudare / quello che sape ciascuno.
/ e grazia mi prestò di te laudare. fatti di spagna, 721: a
/ sovra currado più che 'l tuo laudare. / piaga che non sanare / porrà
belli / ke la loro merige è da laudare. brasca, in: se infirmiti
dati i secondi: onde, a voler laudare la diligenza de la bella manifattura di
serbare riguardi, non può pure mai laudare il vizio; né, molto meno,
., iii-xn-10: non sarebbe da laudare la natura se, sappiendo prima che li
'scrivere in verso ', per 'laudare 'e per 'profetezare '.
coloro, i quali essi si sforzano di laudare, abbiano fatto profitto alla santa chiesa
della vergogna non conchiuse alcuna astinenzia da laudare sotto termini d'onestade.
david invita e provoca ogni persona a laudare iddio. beicari, 6-124: avendo
a pungere acutamente gli spilorci, ma a laudare dolcemente gli economi. foscolo, sep
contra curado, più che 'l tuo laudare. dante, conv., iv-xxvii-5:
i litterati quasi mai non pigliano a laudare se non omini grandi e fatti gloriosi
, n: no è in pregio di laudare / quello che sape ciascuno. ritmo
, lxiii-196: non vènosi gecchiti di laudare / il folle e vano amor, a'
e. sse dilettate onore, faitevi lui laudare; e se volete anichire, pensate
teco regnare, / colli sancti te laudare. cassiano volgar., 1-13 (
alcun ne campa, sì pò deo laudare. chiaro davanzati, xxxix-52: chi pò
1-103: i chierici sono più obbligati a laudare iddio che 'laici per ragione del
ed obbligato a dio ed a lui laudare. l. donato, lii-6-387: in
. laude cortonesi, 1-i-475: ben volglio laudare tucta la mia vita / sancta lucia
chiarita. / ell'è ben da laudare cum pura mente / quella che sì riluce
aver tralasciato per trascuratezza o tristizia di laudare e adorare la imagine e il nome della
. caro, 5-55: oltre al laudare il quale è un ringrandir la vertù
anonimo, i-475: ben deo oimai laudare / e volontier servire, / infin ch'
cristiana, ritornava a ubbidire e a laudare sua reverendissima signoria. falier, lii-3-17
di salute. petrarca, 5-11: così laudare e reverire insegna / la voce stessa
amava. petrarca, 5-9: così laudare e reverire insegna / la voce stessa,
e delle orazioni, e confortandogli del laudare iddio il più che e'potessono,
incomincia 'voglio del ver la mia donna laudare ^. -breve citazione ricavata a caso
regnare, / colli sanctì te laudare, / e veder glorificare / tomo k'
teco regnare, / colli santi te laudare / e veder glorificare / l'omo ch'
alcun ne campa, sì pò deo laudare. meo de'tolomei, vi-ii-29 (7-13
rappresentazione di stella, xxxiv-610: iddio laudare e maria mai non poso, /
vogliamo sequetare, / ch'è molto da laudare, / perciò ch'è sùne co
nato. chiaro davanzati, vii-57: laudare / mi converìa, ma non son sì
genovesi ed agli altri servitori de'tiranni laudare il commercioe crederlo un bisogno, ché ne
di far nelle chiese orazione e di laudare dio, come ancor oggi per terza,
sonni senza pensieri e poi si levano a laudare dio. tasso, j>35: ogni
che hanno parlamento, saviamente poterave multo laudare; ma eo lo lasero, perch'
: deu!, quant'ell'è da laudare, / chi ben si volesse pesar
altro toca, / te voglio pur laudare, ché degna sei / de laude,
lo bon pingitore / in tanto è da laudare / quanto fa simigliare / tutta la
in una monade. nenzia da laudare sotto termini d'onestade. cassiano volgar.
giamboni, 8-ii-17: quando noi volemo laudare niuno uomo di virtude intellettuale, diciamo
umano, / ché mai donna crudel laudare intesi. v. colonna, 2-174:
li quali quasi sempre sono causa di far laudare per il volgo la moneta. carena
di assisi, 222: è molto da laudare, / perciò ch'è sùne co
scritture sante usano quelle sette parole, laudare, benedire, magnificare, confessare, onorificare
: qui s'invita la natura umana a laudare il signore; e prima i superiori
agnello ad genoa non se po'salvo laudare, essendo venuto 2. sm. aereo
fa temenza, / ch'io non auso laudare / quella in cui è tutto compimento
contra curado, più che t tuo laudare. cavalca, ii-99: lo detrattore è
ore di far nelle chiese orazione e di laudare dio, come ancor oggi per terza
, acciò che la sua fermezza facesse laudare; et in questi era la sua fatica
118): ella si va, sentendosi laudare, / benignamente d'umiltà vestuta.
conv., iii-xn-10: non sarebbe da laudare la natura se, sappiendo prima che
san gilio, 293: venite a laudare / la donna a pregare, / che
tonotario agnello ad genoa non se pò salvo laudare, essendo venuto tale ordine da roma
1-101-2: ma può ciascun suo versa / laudare assai, se con saver conversa.
118): ella si va, sentendosi laudare, / benignamente d'onestà vestuta;