... veloci, con alto latrare gli corsero sopra. idem, dee.
crescenzi volgar., 9-78: il lor latrare sia grave, e con grande apriménto
sacchetti, 78-27: ballerino comincia a latrare, o baiare come un cane,
carena, i-302: abbiamo adunque il latrare, abbaiare o baiare del cane. [
, / e giù nel giardino il latrare ozioso dei cani. gozzano, 89:
. cfr. papia: « baubare: latrare ». baùcco, nella locuz
mi ponessi col mio nativo istinto a latrare a quella beffana, poiché luna piena
possono nuocere], dal verbo latino latrare, che è proprio de'cani; de'
contra il più mal vestito, la fa latrare al nome del graturco, la fa
contra il più mal vestito, la fa latrare al nome del granturco, la fa
, li cui canini capi e il latrare li mostra più bestie che uomini?
corno el cane l'ira, per lo latrare. ¦ * voce dotta, lat
aveva una cucciorella, che al suo latrare correano al palagio tutte le fiere che
d'inverno / cui è canto il latrare / d'un cane. -obliquo
pianta, e poi il gracidare, il latrare, il grugnire, l'ululo e
/ gli lasciò per dì e notte latrare. pratolini, 1-121: sbarbato di
la villa, correndoli adrieto cum fiero latrare e mordendoli alcuna volta li calcagni e
. pavese, 4-142: belbo prese a latrare di furia. -con uso aggettivale
segugio). - per estens.: latrare, guaire. salvini, 22-248
, / s'ei tira innanzi il suo latrare e mordere. -effettuare, eseguire
... non vorrei avessero causa di latrare di nuovo. aretino, iv-4-116:
latràbile, agg. ant. capace di latrare; che abbaia furiosamente.
lavabilità, sf. ant. attitudine a latrare. magalotti, 23-172: mi
latramenti. = deriv. da latrare. latrante (part. pres.
latrante (part. pres. di latrare), agg. che latra,
di fare una scorpacciata. latrare, intr. emettere latrati; abbaiare con
. jovine, 2-190: qui udirono latrare di nuovo le volpi, e i cani
crescenzi volgar., 9-78: il loro latrare [dei cani] sia grave e
lxiv-136: cerbaro invoco col suo crodel latrare, / ché l'infimo mio ingegno a
(133): quel suo gran latrare [del cane] quei non volevano
o quattro cani grossi i quali col latrare indicano il moto della corte. leopardi
dietro gli oli- veti fra un intenso latrare. cani dal pelo fulvo sgambettavano abbaiando
rendè pazza, si come il suo latrare per li campi fe'manifesto. considerazione
or con crudeli stride, or con latrare canino, tutta la contrada turbava.
., 196-6: non però il mio latrare ancora tace. campofregoso, ili-io:
campofregoso, ili-io: e1 cinico il latrare ha per natura. cesarotti, 1-xlii-17
.. non vorrei avessero causa di latrare di nuovo. aretino, v-1-119:
, i-39: mai cessano di parlare o latrare con i loro memoriali. papini,
d'esser giudicato ti fa garrire e latrare prima di riflettere. -sostant.
: il sciocchissimo mussi si diede a latrare che rovani non è un pensatore.
. = voce dotta, lat. latrare 'abbaiare '. latrato1 (part
latrato1 (part. pass, di latrare), agg. letter. pronunciato
latrator -óris (nome d'agente da latrare 'abbaiare '). latrèa
latrìo, sm. letter. un latrare continuo e insistente; abbaiamento. -
naturali. = deriv. da latrare. latro1, sm. ant
crescenzi volgar., 9-78: il loro latrare [dei cani] sia grave,
/ e solicito in caccia e nel latrare, / s'el non fusse con coda
memoria e come cane rabbioso cominciò a latrare. tavola ritonda, 1-17: lo
lxiv-136: cerbaro invoco col suo crodel latrare, / ché l'infimo mio ingegno
4-3-221: egli [diogene] seguitò a latrare in tutta sicurezza, e abbaiando e
voi, per lodarvi, per difendervi dal latrare di questi sciocchi che col dire mal
animali. borgese, 6-94: il latrare ozioso dei cani. -indifferente.
« cerbero invoco e '1 suo crudo latrare »... alla quale il
7-152: forse il cane ha comincio a latrare da che ha presentito il mio passare
, / e giù nel giardino il latrare ozioso dei cani. -accettato serenamente
agli alberi dentro il campo, il latrare, muggire e raggiar dei quali faccin pensare
. a catena tesa riprincipiò ringhiare e latrare, scoppi reiteratamente frenetici: come declamasse
il cane... con un subito latrare venne a l'uscio, né in
nel giardino il latrare ozioso dei cani. gozzano, ii-319:
eccitava la mia bile di poeta nato per latrare più che per leccare.
i pagliai i cani di guardia cominciarono a latrare e a sbatacchiar le catene.
in suo riso scurrile / udendo il latrare d'un cane. moravia, xi-427:
, per cagione di quello stesso tormento latrare e urlare come cane. patrizi, i-ii-
nero / e solicito in caccia e nel latrare, /... / chi
campofregoso, 2-18: con un sollicito latrare / senti'doi cani in questa selva
sarebbe divenuto tale stando tante notti a latrare! costo, 3-49: mentre tu scrivi
pianta, e poi il gracidare, il latrare, il grugnire, l'ululo e
cane vegghiante, risentitosi con un subito latrare venne a l'uscio. -che prende
, nési sente altro da loro che latrare, ringhire, urlare et altre cose che
si sentirono due spari, ma poi il latrare ricominciò sempre più vicino. « dopo