in popolar teatro, / ei va latrando d'ogn'intorno, e schiva /
giro menando, quanti arriva, / o latrando feriti a terra caccia, / o
nel basso regno cieco e vano, / latrando, all'ombre triste dà terrore.
si caccia, / e per terra latrando un altro fiuta, / e de torme
basso regno cieco e vano, / latrando, all'ombre triste dà terrore: /
basso regno cieco e vano, / latrando, all'ombre triste dà terrore: /
/ se stuol di can plebbei, latrando, viene / per noiarlo, a
quest'antri orrendi e cavi, / latrando come un cerbero a tre gole. f
nel basso regno cieco e vano, / latrando, all'ombre triste dà terrore.
che 'l can celeste / fiamme essala latrando e l'aria bolle, / ond'arde
, io: quel cane ingordo, che latrando corse / da l'oriente a depredare
quivi si caccia, / e per terra latrando un altro fiuta. d. bartoli
1-62: non orgoglioso can, ch'unqua latrando / rompa i silenzi o simili stridori
vidi venir ben mille cani, / latrando contra loro inseme in frotta. sassetti,
c. e. gadda, 334: latrando come un agamennone in furie..
si caccia, / e per terra latrando un altro fiuta. gemelli careri, 1-v-127
cui da lunge un cane / rispondeva latrando. montale, 2-24: balzò da una
, e un grande lione gli andava dietro latrando e mugghiando. buonarroti il giovane,
basso regno cieco e vano, / latrando all'ombre triste dà terrore. caro
avea più d'una ciocca, / latrando lui con li occhi in giù raccolti.
letto e a pena mezzo vestito, latrando come un cane, se n'entrò in
per la gravezza sua, l'onde intorno latrando. pisani, 15: mentre,
e uno grande lione gli andava dietro latrando e mugghiando. boccaccio, iii-1-42:
avea più d'una ciocca, / latrando lui con li occhi in giù raccolti.
glien'avea più d'una ciocca, / latrando lui con li occhi in giù raccolti
quando proprio non poteva farne a meno, latrando come un cane alla musica.
cammino sinuoso, molleggiante, sorvegliandosi e latrando. 4. che ondeggia, che
teatro / ei [il mastino] va latrando... /... ed
sempre. a lui parlai / dolce latrando. verdinois, 20: calderoni, che
. carducci, iii-3-13: il can latrando a le cadenti piume / rompeva a mezzo
gran maraviglia! entravano. d cane, latrando, gli assaliva. gli gettavano il
principo dell'in- femal regno, / latrando, disse: « null'abbiàn difesa »
l'aie solitarie si chiamano i cani latrando, / ed il suono propagasi triste per
glien'avea più d'una ciocca, / latrando lui con li occhi in giù raccolti
vigilate notti / su rauco limitar turbò latrando. de marchi, iii-2-27: l'uscio
per la gravezza sua, tonde intorno latrando; e vanno gridando intorno alli ischiumosi sassi
rom- ponti il mattutino tuo meditar, latrando, / cani insolenti. colletta,
addentare dalla catena, sfoga il dispetto latrando e scombavando e divorando al- men con
fona, 4-185: credo che cerbero latrando cantasse il mio epitalamio e che le furie
saltellando, / e per vezzo va latrando, / ma con voce, che mi
si caccia, / e per terra latrando un altro fiuta, / e de torme
e così la tirarono in mare, forte latrando, là dove ella fu tramutata in