: grandina, spiove, qualche cane latra, / esce la luna, niente
/ bruto con cassio ne l'inferno latra. ottimo, iii-159 [par.,
nel rezzo / questa scherana micidiale e latra. / omé, perché non latra
e latra. / omé, perché non latra / per me, com'io per
/ se 'n ciel rugge il leon, latra la cagna, / ei sotto i
rabbia / del can celeste allor che latra e morde, / come ardeva il
i poeti di una volta dicevano che « latra e morde », quando il sole
ai vènti, / nel crocicchio ove latra la canèa. montale, 1-104
diversa, / con tre gole caninamente latra / sopra la gente che quivi è
. buti, 1-179: perché dice caninamente latra, mostra che sia fatto a modo
v-17-14: non senza morte colui ancora latra / cui il cenao giunge o mordono
diversa, / con tre gole caninamente latra / sopra la gente che quivi è
marino, 2-34: ma poi che sirio latra, io vo * ben oggi /
, v-17-14: non senza morte colui ancora latra / cui il cenerò giunge o mordono
diversa, / con tre gole caninamente latra. pulci, 4-22: sappi che
aere imbruna, / o dove sirio latra, o dove scuote / il pigro dorso
e diversa, / con tre gole caninamente latra / sopra la gente che quivi è
si squatra, / e sì come can latra, / o ver come lione, ch'
diversa, / con tre gole caninamente latra. idem, inf., 17-1:
il mio passo. tutta la muta latra al mio ritorno con tanta furia che forse
diversa, / con tre gole caninamente latra. d'annunzio, v-2-116: s'
, / grandina, spiove, qualche cane latra. -per estens. abbattersi colpi
cagnolini]. arici, i-269: né latra [il cane rabbioso] ei più
, mostruoso e indorato, che latra dalla testa di cane. donna
). giuglaris, 321: vi latra scilla co'cani a fianchi; vi
minaccia a un modo, / né latra ei più, ma fra singulti e guai
di latrare), agg. che latra, che abbaia rabbiosamente (un cane)
, 8-ii-58: fa come il cane che latra per ogni voce d'amico e d'
. m. salimbeni, xxxviii-354: se latra il can la notte, in gran
papi, 4-260: alla luna così latra il mastino, / ed ella con
cane par che senta, / e latra e mi s'avventa. pascoli, 17
di notte cacciato, / abbaia, latra e fugge ch'uom noi danna. tavola
diversa, / con tre gole caninamente latra / sopra la gente che quivi è
teste... /... latra e morde. b. arienti
: il dio api mugge. / latra pien di spavento il cane anubi, graf
un anubi, mostruoso e indorato, che latra dalla testa di cane. -sostant
dante, xlvi-59: omè, perché non latra / per me, com'io per
alcuno ha qualche particella di virtù, non latra alcuna volta contro tanti peccati che si
/ contro l'invidia altrui, che latra e rugge. bresciani, 6-ii-153: se
, / bruto con cassio nell'inferno latra, / e modena e perugia fu
anseimo, amor nel core, / latra cura mordace, / che me stimola ancora
sonni, quando o la politica latra o la fede pericola e l'eresia trionfa
scatenarsi. marino, 3-99: più latra in ciel sirio rabbioso. 5
. prov. ant. cane che troppo latra perde il mezzo per la quatra:
garzo, xxxv-n-303: cane che troppo latra / perde 'l mezzo per la
. (femm. -trice). che latra (un cane, e per estens
nel rezzo / questa scherana micidiale e latra. 3. figur. lusinghevole
non v'è cosa che sia di cuori latra: / non vi sono né lacci
che, quando il can celeste / latra e i caldi ruggiti / fa 'l
e diversa, / con tre gole caninamente latra / sovra la gente che quivi è
gattini, /... / chi latra o miaula, chi crocchia, chi
: il dio api mugge, / latra pien di spavento il cane anubi.
pari al lor delitto, / novemplicata chiamò latra stige. = deriv. dal
, quando il can celeste / latra e i caldi ruggiti / fa 'l
. marino, 1-2-34: poiché sirio latra, io vo'ben oggi / miglior
anela al tergo. a lui vicino latra / l'arido procion, che i campi
non v'è cosa che sia di cuori latra: / non vi sono né lacci
garzo, xxxv-ii-303: rane che troppo latra / perde 'l mezzo per la quatra
nel rezzo / questa scherana micidiale e latra. i. alighieri, no: dove
: aristofane è peggio, che ringhia e latra e morde, / aizzato a beffarmi
cor si squatra / e sì come can latra / o ver come leon c'ha
ardenti; / già la belva, che latra, essa, che rugge, / segue
: il dio api mugge, / latra pien di spavento il cane anubi.
rezzo / questa scherana micidiale e latra. gherardi, 3-47: poi sì l'
sco trocento, lxiv-45: latra,... m'ài cavato /
mille teste e d'una tale / che latra e morde e come sferza o strale
/ bruto con cassio ne l'iniemo latra, / e modena e perugia
teste, e d'una tale / che latra e morde e come sferza o strale
stagione, sì perché le stolico rinnuccini latra aspramente la fama o veritiera o menricevo
e diversa, con tre gole caninamente latra / sopra la gente [dei golosi]
/ dir non si puote bene co'tal latra. dante, xlvi-54: così ve-
si squatra, / e sì come can latra. = var. metatetica di squartare
, 3-72: l'adulatore... latra continua- mente per tutto e straparla in
non v'è cosa che sia di cuori latra: / non vi sono né lacci