, cioè in lingua ebrea e greca e latino. fazio, ii-26-68: per lo
. petrarca, 264-68: se 'l latino e 'l greco / parlan di me
di un greco epigramma o di un latino. tasso, 12-680: si pone per
e quali / fosser tra un o latino e un greco omega, / comprò un
d'ebreo in greco e di greco in latino. guido da pisa, 1-196:
arpie in greco, quanto rapina in latino. speroni, 101: la signoria di
v'ha condotto a legger greco e latino nello studio di padova. fagiuoli,
delle sue moralissime favole dal greco in latino tradotte... introduce un cane
687: so legger di greco e di latino, / e scrivo e scrivo,
... era stato professore di latino e greco in liceo. -con valore
fazio, ii-7-37: ragionar seppe ben latino e greco. d. bartoli,
greca e passata, in seguito anche in latino e nell'italiano letterario, che vale
= comp. da greco, latino e italico. grèco-latino { grecolatino
che è composto di greco e di latino; che presenta caratteri propri del greco
presenta caratteri propri del greco e del latino (una parola, una lingua)
alla conoscenza comparata del greco e del latino; che si riferisce parallelamente al greco
si riferisce parallelamente al greco e al latino (una grammatica, un lessico)
voce dotta, comp. da greco e latino (v.). grèco-levante
antica. giordani, xii-96: che il latino anche scaduto e deformato qual è in
, i-870: il colpo più funesto al latino lo diede in quell'anno scolastico vittorio
cui proboscide o grifo fu dal poeta latino chiamata mano. 2. figur
, ii-1083: 'grispignolo'. 4 lappa-lappula 'latino, 4 lappola 'italiano.
manderò tutta la relazione della festa, di latino grosso tradotta in volgare. d'annunzio
profferire qualche cosa così alla grossa in latino, non dee mettersi a scrivere qualche
muratori, 7-iii-33: fra il molto grossolano latino si truova qualche miscuglio di lingua volgare
di pianta appartenente al genere ginestra. latino 4 genista tinctoria '. =
sia mezza cotta, di qui imburchiare il latino, usano di dire gli scolari il
tosca lingua imitatori fuggir al tutto il latino pur volete. g. gozzi,
: la comedia... dal verbo latino 'comedo'... voglion alcuni che
. ugurgieri, 418: il re latino va colla veste squarciata...
polvere immonda. caro, 12-997: latino afflitto /... / bruttossi il
avevano imparato le donne e non il latino. idem, 2-xxv-115: questo mio
, ch'ottennero titolo di compagni del nome latino. calmo, 2-376: ringrazio la
1-2-241: i tre prenomi nazionali che in latino han declinazione imparisillaba, * lar,
testimonio, aveva imparucchiato gli elementi del latino. allorché manchi della conveniente capacità di mente
... se si potesse dire in latino si chiamerebbe impassibilità. s. antonino
iii-7-142: solo 11 molto uso del latino nel secolo decimoquinto riuscì a disciplinare le
, si tiri il senso più chiaramente in latino. 9. rendere difficoltoso, intralciare
collet bene, per il latino benissimo; ma dal secondo impegnotività),
. invece di pigliare, prendere. latino * accipere '. ma non si dice
per moglie lavina, figliuola del re latino, del quale e della quale discese
gittare su 'l viso di qualche poeta latino ». fogazzaro, 2-8: tira su
da impiccare, sul modello del gerundivo latino. impiccante (part. pres.
non quello che va impicciando l'interprete latino. 2. intr. con
deriv. da implacato sul modello del gerundivo latino. implacato, agg. letter
toscano non significa uso, come in latino, ma guadagno illecito cavato da cosa imprestata
modello del part. fut. passivo latino. giono / del matrimonio co'
: m'addestravo al tradurre improvviso dal latino in isciolti. -estemporaneamente. sermini
: * meretrice '. questo nome in latino non significa femina impudica, luxuriosa,
/ nostra speranza e 'l gran nome latino. boccaccio, viii3- 105: mai
impirio in gre- cesco, come in latino cielo affocato. dante, inf.,
lamentazioni erano fatte in greco, in latino, in italiano. leopardi, 227:
: per forza si conchiude in buon latino / che la città fu pria del
da inabilitare, sul modello del gerundivo latino. inabilitante (part. pres
alberti, i-7: cominciò lo imperio latino a debilitarsi e inanire. bruno,
avea raccolto gli estremi aneliti del genio latino e alcunché pure di greca scienza,
prodursi per li vocaboli più triviali del latino, quanto dalle scorrezioni gramaticali e dai modi
, 2-v-10: non sapeva molto di latino, ma più di quanto bastava per
sul modello del participio fut. passivo latino. incappellare, tr. (
composizione violenta di greco e annacquata di latino. baldinucci, 1-28: tanto s'
s'incastra in parte nel primo periodo latino. serra, i-294: [gozzano]
: si porta di essa vita il testo latino e la traduzione fatta da incerto.
iii-7-278: già le sorti dell'impero latino pur su 'l principio inchinavano.
sonetto fino, / cantando in tuo latino -va in fiorenza; / a chi m'
. tolomei, i-73: [il latino] nelle sue enclitice, che sono
, 7-55: se voi v'intendeste di latino, vi vorre'far sopra ciò una
sì famoso stuolo / che tal non ha latino o greco inchiostro. marino, 7-190
prego a dare ordine al mio m. latino che indirizzi la inchiusa a piacenza alla
: trovasi questo verso nel gran poeta latino: en. 6. « mi-
, come molti vogliono, o dal latino, che chiama le pecore vicino alla figliatura
tagliato, troncato; io col nome latino gli chiamerò incisi o concisi. tali
della carne non mi pare che in latino si chiami 'ferruminati© ', che
scienziati francesi, le prime due sul latino, la terza per analogia. il
la terza per analogia. il basso latino ha infatti * incolor ', e il
ha infatti * incolor ', e il latino classico ha 'discolor ', di
un iustin seco, / o famoso scrittor latino o greco. ariosto, 30-54:
, 1-1-51: qual fu il prisco parlar latino per vari secoli? quanto incondito,
plumbeo destino / sul gentile incumbea sangue latino. carducci, iii-2-133: ivi alta
. né s'incominci lo studio del latino se non dopo che il professore si
e incominciatore del rinascimento greco e latino. = nome d'agente di
1-1-51: qual fu il prisco parlar latino per vari secoli? quanto incondito, quanto
, ii-241: l'areopago, che 'l latino direbbe martius vicus, è una contrada
antiquo onore, / incremento del bel nome latino, / ovunque sii, lo testimon
, dal cascame alla matassa, sanno di latino e di primo medievo, con incroci
e fa un cangiante di greco e di latino. -ant. accennare, esporre
vocabolo più propriamente nostro, con vocabolo latino indigeni gli chiameremo. a.
frateili, 5-33: un padre professore di latino e greco nel ginnasi, avrebbe tutt'
petrarca] un nuovo indirizzo. scrisse latino per acquistarsi fama; scrisse versi italiani
italiano, per esempio, e il latino sono due individui parimente maturi e diversi
un gruppo di lingue (comprendente il latino, l'osco-umbro, il celtico,
j: 'induere', verbo latino che vale vestirsi, mettersi in dosso.
, né sanare la corruttela del mondo latino. -prorogare, far continuare.
che voi non sapete né men di latino. -indugiare fino all'olio santo:
6-18: val più un bicchiere di vin latino e greco, ch'io bevo,
conformità di questo il tasso, inducendo latino, il quale esorta i figliuoli a
costoro 'grammatoisagogis ', che in latino si può dire induttori di lettere.
e di un linguaggio né tirreno, né latino, noi lo riguarderemo come nostr'interpetri
deriv. da inesorabile sul modello del gerundivo latino.
4 vere così inettamente in latino ', preposto a virgilio?
io credo che derivi a dirittura dal latino 'infantare ', e da lui pure
che per circa un mese dovrò infarcire di latino. 3. adornare in modo
in casa per infarinarlo di lettere e di latino.
quegli mezzani ingegni che pure intendono il latino e delle lettere umane sono mediocramente infarinati
ragazzi d'oggi, i quali del latino infastidiscono. borgese 1-227: non accetta
; e da questa mora, che in latino inferisce indugio, è chiamato moro.
intr. raro. accennare allusivamente. passivo latino. i veleni erano maraviglioso trovato a
/ di fra tommaso e 'l discreto latino. guido da pisa, 1-257: cupidone
è verbo declinabile nell'italiano come nel latino; e quanto riesce vaga e felice
quelle infilzata qualche botta, che in latino si dice rana rubeta, ed è velenosa
infimissimo, che non hanno riscontro nel latino, sono da considerarsi iperboliche e
faccendo preda nel paese, il re latino e gli aborigini, i quali allora tene
(gerundio, participio e, in latino, anche gerundivo e supino).
. ilio]: 'ilio'. pronome pretto latino, che gl'italiani, anco ignari
che gl'italiani, anco ignari di latino, usano familiarmente, come per celia
, 27-15: carlo, odendo dir cotal latino, / fortemente fu allora iniquitito:
iniziarmi allo studio dell'italiano e del latino. bontempelli, ii-1006: lo iniziò ai
foro. = denom. da latino (v.) col pref. in-con
trovava anche il tempo a voltare in latino il grosso libro del lana, non
caste. carducci, iii- 7-107: latino scriveva il petrarca, aspettando ch'e'ritornasse
, / la scintillante aura del ciel latino. carducci, iii-3-234: trionfa il
che traslatando le greche scritture surse il latino sermone a quella maestà ed am
restasse poi intorbidata la purità dell'idioma latino colla feccia di quello straniero linguaggio.
entrava. manzoni, ii-581: tu se'latino, e qui? tu nel mio
vedesti / come la forza del pensier latino / su 'l torbid'evo.
cui si sona / il bel nome latino. gosellino, 1-357: gloria maggior
. gli ha insegnucchiato un po'di latino. = deriv. da insegnare
fanciullezza, col pretesto d'insegnarle il latino che non impara, e non può
? pascoli, i-617: mettendo in latino la rumorosa e luccicante poesia, ci
epentesi. leopardi, ii-147: dal latino * pavo 'diciamo * pavone '
necessariamente bisogna spenderci nell'apprendergli [il latino e il greco] e per la
seguire il mio consiglio, insignoritevi del latino e del greco. gioberti, 8-iii-218:
dopo d'essersi molto bene insignorito del latino e del greco.
favore. angelini, 1-8: il suo latino virile si insoavisce e si fa quasi
de'forensi, ed ha buona ragion dal latino) » bravo! 4 insoluto '
arici, iii-657: l'istesso re latino dalla morte / della moglie atterrito,
spirito dantesco (onde parmi animato quel mio latino); spirito di brevità, di
la n ben presto ammutolì già in latino volgar. per cui si diceva
intedescare la filosofia, la letteratura, il latino, i costrutti grammaticali. panzini,
in toscana molti vocabuli chiaramente corrotti dal latino, li quali nella lombardia e nelle
che 'l conte / intendea così ben come latino. trissino, i-26: la lingua
e dimenticando che questo non intendeva il latino. cattaneo, v-3-206: l'affinità delle
soccorrerlo spiritualmente (ed è derivazione dal latino biblico e liturgico). boccaccio,
latini, rettor., 6-20: brunetto latino, lo quale era buono intenditore di
, che alla versione dall'italiano in latino sostituivano quella dal latino in italiano,
dall'italiano in latino sostituivano quella dal latino in italiano, e gli esami stessi.
, che s'ha a ricorrere al latino 'interfectus '? ma sapete che
che non si può quasi interpretare in latino. liburnio, 2-23: * ahi,
, facci un * decamerone 'in latino e un dante in volgare, e
. lingua artificiale basata sull'uso del latino semplificato sopprimendone la flessione e le variazioni
722: i pretori ci perdettero il loro latino, e la colpa, per non
: è meglio dire il termine proprio latino grammaticale, interiezioni. interprèndere,
che i libri ebrei io recassi in latino sermone. 6. intermediario.
melan ', graece, il quale in latino suona 'nero'. amabile di continenza,
b. cavalcanti, 2-307: qualche latino autore, considerando che qualche volta s'usano
opuscoli de'padri greci, tradotti in latino, che non portano il nome dell'interprete
11 mio libro dello stile dal suo interprete latino, che non ha ricevuta dal suo
, e richiami in greco e in latino sulle botteghe e sui magazzini di merci,
l'interrogatorio liturgico si faceva prima in latino, e poi nella lingua del paese.
ovidio, da voi non inteso perché è latino, non nell'antecedente descrizione del caos
aperto vicino alla scodella il testo di latino e alterna un distico a un morso,
si può intingere, da 'intingo 'latino: ma io non consento che sia
intonsus, con passaggio semantico (già in latino) dal senso proprio al figurato.
'si scriva con due t? il latino dice 'lutum 'per una t
restasse poi intorbidata la purità dell'idioma latino colla feccia di quello straniero linguaggio.
voce [baccello] da 'bacca 'latino. mazzini, 93-14: i gazzettieri
di oscura e vana materia e di latino assai intrigato si leggono di francesco ariosto
i-284: l'introdur parole greche in latino doveva essere un poco più facile e
in quanto con esso io entrai ne lo latino e con esso mi fu
costoro * grammatoisagogis ', che in latino si può dire induttori di lettere,
/ senza il prefetto un gran stuolo latino. pasolini, 3-352: venne un
, 1-1-156: dovremo intrudere anche nel latino le greche lettere, che i quadratari
2-319: « mio padre è professore di latino al liceo di siena », disse
e humanatio (cassiodoro); il termine latino traduce il gr. èvav ^ p
preteriti. muratori, 7-iii-155: dall'inusitato latino 'bi- carium ', voce che
e del lombardo su lo specchio del latino e del francese una lingua letteraria di tutta
borsieri, xvi-200: col soccorso del latino, e con quello di altre lingue moderne
fanciullezza, col pretesto d'insegnarle il latino. foscolo, iv-452: col tempo
di fra tommaso e 'l discreto latino; / e mosse meco questa compagnia.
la teologia... a parlare latino senza sì gran licenza di vocaboli barbari
: lui commendo che sappi greco e latino, ma non per inventore delle opere
1565, nel 'vocabolario volgare e latino 'del veneziano lucantonio bevilacqua, 1579
, che il parini seppe fare con latino spirito e con artifizio felicissimo d'imprimere
'. questa la forma dell'aureo latino, usata anche a noi nel linguaggio scritto
ritmo laurenziano, xxxv-1-6: né latino né tedesco né lombardo nè francesco /
4 invita minerva '. ablativo assoluto latino; dal noto verso 385 dell 'arte
carducci, iii-17-249: il poeta latino per inviziaménto de'tempi e suo verseggiava
, facci un * decamerone 'in latino e un dante in volgare, e
forse voce corrotta da * sibillare ', latino 'sibilare', insusurrare. fagiuoli,
intendere a quelle menti tutte inzuppate di latino che il toscano era una favella da
, ionicamente vaóoia, e in latino * nausea 'perch'ella suole accadere ai
iii-i: quantunque sia cosa certa che il latino è assai rozzamente fatto in lingua fangosa
ispirazione satirica, scritta nel linguaggio del latino biblico, nella quale il poeta,
formole la stessa bestemmia, scrivendo nel latino biblico d'una ipercalipsi che tre a
. quest'altro vizio italiano, anzi latino, si manifesta in mille modi,
10-118: « hypocrita graeco sermone in latino simulator interpretatur. qui dum intus malus
, come fece quelli che transmudò lo latino de l'etica -ciò fu taddeo
da che la gara crescente di scrivere in latino, e gli studi indefessi sugli autori
nome e non si curando di far un latino così alla grossa, in quest'altro
carducci, iii-14-73: dopo tanto greco e latino, dopo tanto ricercare le isole fortunate
, spesso stravaganti e incomprensibili (il latino). = voce dotta,
ispide e tese, / o mio duro latino, / cediamo il posto a l'
avverbiale poco usata, tolta dal latino, che vale subito per diritto, in
questo libro fue translato di provinciale in latino, aci paraule che non fuomo intese
essere instituito ': a modo del gerundivo latino, il quale significa che una data
[s. v.]: costrutto latino che italianeggia troppo. 3
regnò uno suo figliuolo, ch'ebbe nome latino, del quale noi italiani siamo chiamati
da lui è tolto / onde ogni italian latino è ditto. s. caterina da
è più tosto, sì come dal latino tolta, che toscana. trissino, i-i
molto bravo 4 anche 'in italiano, latino e greco. -con uso avverb
ii-46: avemmo adunque il pedantesco, un latino italianizzato, e maccaronico, un italiano
so bene con qual proprietà un poeta latino antico si possa chiamare italiano. giordani,
so bene con qual proprietà un poeta latino antico si possa chiamare italiano. l'
conv., i-vi-8: uno abituato di latino non distingue, s'elli è d'
ordine da alcuni composto, da altri latino, e per alcuni altri italico.
similmente, altresì, e quando il latino era tuttavia misto all'italiano, trovava luogo
metr. verso itifàllico: verso greco o latino, caratteristico dei canti che accompagnano le
cfr. rohlfs, 904: « il latino ibi è proseguito dal toscano ivi,
lettera dell'alfabeto greco, passata nel latino e in altri alfabeti moderni, fra
la velare sorda k, che in latino fu indicato dapprima con il segno k
'kaiser': voce tedesca, 'imperatore', dal latino 'caesar '. c. giulio
9 o q), corrispondènte probabilmente al latino q; nel periodo classico cadde in
è chiamata in italiano elle, in latino el, e corrisponde al greco xdp38a
, /. serve come abbreviazione del latino linea 4 riga '0 di libro
. = dall'undicesima lettera dell'alfabeto latino l, derivata dal gr. x
bene strano, e sente del participio deponente latino, e più là; cioè,
laberinto di tradur certe cose greche in latino, e così mi convien far tregua con
partito popolare un esperimento anticipato e caratteristicamente latino di laburismo al potere. =
spirabile io portavo meco il mio fratello latino avvolto nella mia laconica porpora.
deriv. dal lat. latinus 'latino '; cfr. fr. ladin.
in opposizione a barbàrus (v. latino). ladino3, sm
chiamano lagoni, con nome corrotto dal latino 'lacunae '; in altri luoghi
tragge / lai su per le corde sì latino / che faria sonno a chi non
, ii-i- 235: intendendo il latino, molte cose trasportò quindi nelle nostre
. ugurgieri, 407: il re latino fugge portando li dei laiditi per li
, come fece quelli che transmutò lo latino de l'etica. castelvetro, 10-x-112
, 501: 'lamae 'nel basso latino valevano 'fracturae viarum factae pluvia interveniente
, x minuscolo), corrispondente al latino l; come segno numerale,
moderno nulla certo sapeva del vecchio lamento latino sopra aquileia, ma forse rimutò e
boc- cania. caro, 12-995: latino afflitto / de la morte d'amata
lambruschini, 5-6: plinio usa in latino la parola * la- nicium ';
ugurgieri, 222: esso padre latino allora, domandando responsi, aveva sacrificate
l'unica ragione delle iscrizioni lapidarie in latino. massaia, x-126: una persona
..., quando sapida di latino e quando acre d'inchiostro di giornale,
aa ^ àvr) è diventato in latino làpsana, e nell'italia meridionale sopravvivono
larga la significazione di 'mollis 'latino. de sanctis, ii-15-190: vedete,
dante, conv., i-vii-13: lo latino l'averebbe [le canzoni] esposte
mi mossi al volgare comento e lasciai lo latino. idem, par., 8-26
e merlate, / mio fedel fosse ciaschedun latino. cassiano volgar., xxiv-24 (
. daniello, 621: latebra in latino significa luoco in che s'ascondono o uomini
altri però credono che provenga dal latino 'later ', mattone, quadrello.
possessione, gran podere ', dai latino * latifundum '; ma non reso
lingua latina. = deriv. da latino col sufi, spreg. e collettivo -ame
dante, conv., i-vii-8: lo latino, sanza lo comandamento di questo signore
tale. - secondo il significato latino di una parola. monti, xii-5-24
le buone regole del parlare e scrivere latino; alla latina. gelli,
quelle voci che hanno avuto principio dal latino, hanno da esso ricevuta o la
'strettamente'. = comp. di latino. latinaménto, sm. disus
latinaménto, sm. disus. il parlare latino. fagiuoli (tommaseo]:
.]: 'latinaménto', il parlare latino o di cose attinenti al latino.
parlare latino o di cose attinenti al latino. = deriv. da laminare
, agg. che parla o scrive latino o con abbondanza di latinismi; che
latinismi; che insegna o studia il latino; latinista. — per lo
piovano arlotto,... abbordato in latino da un forestiero, in sul prato
sallustio? 2. scritto in latino o con abbondanza di latinismi. -latino
. -latino latinante: scritto in un latino perfetto. redi, 16-vi-313:
. studiare, parlare, scrivere in latino; citare testi e autori latini (a
latinare (celio aureliano) 'parlare latino '; cfr. provenz. latinar (
agg. che parla o scrive in latino; che abbonda o fa largo
(latinéggio). parlare o scrivere latino; fare largo uso o abbondare di latinismi
l'altro de predetti aggiunti sappiano del latino,... participano come aggiunti
riteniamo necessario raccomandare che nelle traduzioni dal latino in italiano il professore badi prima alla
2. tr. volgere in latino, latinizzare. cesarotti, 1-xxxvi-171:
vasari? = deriv. da latino. latinésco, agg. (
). ant. e letter. latino. - anche con uso avverb.
vedi tu in ciascun vocabulo morire il latino e nascere l'italico idioma, latineggiar la
latinésimo? = deriv. da latino. latinétto, sm. discorso
latinetti. = dimin. di latino. latinière, sm. ant
latinìgeno, agg. che ha origine dal latino. cattaneo, i-1-166: due
', comp. da latinus 'latino 'e dal tema del gr. ytyvop
parola, locuzione, espressione tratta dal latino direttamente o adattata, in modo più
: costrutto sintattico preso a prestito dal latino (p. es., l'ablativo
. 'latinità ecclesiastica ', del latino usato dagli scrittori della chiesa cristiana,
con cui si parla o si scrive in latino; padronanza della lingua latina; stile
; padronanza della lingua latina; stile latino; perfezione stilistica del latino.
; stile latino; perfezione stilistica del latino. 5. errico, iv-86:
plesso degli scrittori latini; il latino considerato come lingua madre delle lingue romanze
specie latina, nella terra smossa dal vomere latino, l'altra stirpe sarà foggiata o
latinizzaménto, sm. versione in latino. salvini, 30-2-212: è
; che parla, scrive, traduce in latino; che abbonda di latinismi.
, tr. tradurre un testo in latino; modificare un vocabolo dandogli forma
ritrovò la stessa opera già stampata in latino. c. dati, 4-41: nel
le italiane. -adottare il rito latino (in contrapposizione al rito orientale)
3. intr. parlare o scrivere in latino; abbondare 0 fare largo uso di
, lat. tardo latinizare * volgere in latino '; cfr. fr. latinizer
latinizzare), agg. tradotto in latino; convertito alle forme, alla mentalità
. -che ha adottato il rito latino. tommaseo [s. v.
. -trice). che traduce in latino. b. fioretti, 2-4-108
= deriv. da latinizzare. latino, agg. e sm. (superi
uno suo figliuolo, ch'ebbe nome latino, del quale noi italiani siamo chiamati
si spedivano nelle colonie per godervi il gius latino, il quale titolo li distingueva da'
, 4-3: o vero seme del valor latino, / ben aveste l'altrier da
rinfarcia', empie, e vien dal latino 'farcire'. tasso, n-iii-1124: scegliete le
vero 'saturnio 'cioè del verso antico latino o italico. pascoli, ii-1672:
; e non si diceva che alcun parlasse latino, quando egli prima non aveva studiata
: ora... parli pur latino quanto vuole; che non me n'importa
importa nulla. carducci, iii-7-107: latino scriveva il petrarca, aspettando ch'e'
leonardo, 2-671: vocabulista vulgare e latino. bandello, 1-8 (i-106)
/ li ha sempre, corno sa ciascun latino, / li rende e tolle il
altri rii / conosci tu alcun che sia latino / sotto la pece? idem,
dicendo: « parla tu; questi è latino ». idem, purg.,
plumbeo destino / sul gentile incumbea sangue latino. carducci, iii-3-304: stretto è il
pascoli, 1279: il gentil sangue latino / salì teco a san martino, /
: lo slataper,... da latino e da anima ingenua, pur temprandosi
fissazione... è quella di essere latino. francese, perché è nato e
costume, / la scintillante aura del ciel latino. d'annunzio, ii-373: a
: un fascino, un imperio tutto latino e sabellico. -sorella latina:
dalla mafia! -quartiere latino: zona di parigi nella quale hanno
s. v.]: * quartiere latino ', ove dimorano gli studenti;
studenti; forse dall'essere la scienza del latino il mezzo necessario d'ogni scienza;
tradizione della rive gauche e del quartiere latino. fatta di tavole e di tende,
lingue latine. -vino latino o latino romanesco: vino comune;
. -vino latino o latino romanesco: vino comune; vino rosso
/ ché mi fa maggior noia il vin latino, / che la mia donna,
.. albana e graspia, magnaguerra, latino romanesco. galanti, 1-i-466: nel
di tratta per ogni botte di vino * latino ', e carlini 12 per ogni
., 5-2 (24): parlando latino la domandò come fosse che ella quivi
lxxviii-ii-420: puoscia cum parlar dolce e latino / incuominciò. sanudo, xxxiv-108:
. bonodico da lucca, xi-1-534: latino, come sento, responderò. dante
e ne 'l contraro chere più latino. -dotto, erudito (in
, / perché gli augelli fanno lor latino / cantare fino / ch'è dolze ad
per lo dettato, che è alto e latino forte. 9. proclive,
dicea la messa, e assai era latino di dare udienza, e tosto spediva.
, / che nel cader alquanto era latino. idem, 49-51 (iv-183):
fuoco, / ché non sarebbe stato sì latino, / ma riservato in altro tempo
7: in far piacer son sì latino, / ch'è forza contentar parecchi matti
ladino 'i toscani vecchi dissero 'latino '. -libero, disimpegnato.
in aventura / e gli è così latino. chiaro davanzali, 114-5: molto è
or m'è viso che sie più latino, / che non sarebb'a un che
, / sì che raffigurar m'è più latino. buti, 3-87: 'm'
landino, 335: 'più latino ': più facile. in fiorentino diciamo
': più facile. in fiorentino diciamo latino da lato, i [d est
[d est] largo. adunque più latino, i [d est] più
: / da ogni man lo volgeva latino. -maneggevole; scorrevole, mobile
per 'ladino 'i toscani vecchi dissero latino. -spaziato; largo. tanaglia
, / fondendo in gola con corno latino. crescenzio, 1-514: l'aste con
con l'introduzione del cristianesimo, il latino diventò lingua liturgica e culturale (in
dal diritto romano (e detto rito latino) ', cattolico-occidentale (chiesa latina
, cattolico-occidentale (chiesa latina, rito latino, in contrapposto a orientale).
quei popoli si accomodano volentieri al rito latino. tommaseo [s. v.]
.]: * chiesa, rito latino ', contraponesi all'orientale, al greco
, i-21: io vorrei vedere un patriarcato latino anche in alessandria. -sm.
alessandria. -sm. cattolico di rito latino, cattolico appartenente alla chiesa latina.
stessi orientali? -stor. impero latino d'oriente: dominazione in bisanzio e
dar pratica a qualunque bastimento quadro o latino, tanto grosso che piccolo,.
infetti. guglielmotti, 471: 'latino ', parlando di naviglio e suo
composito, il quale viene anche detto latino perché fu invenzione degli antichi romani, è
ordine da alcuni composto, da altri latino, e per alcuni altri italico.
dante, cono., i-vi-10: lo latino non ha conversazione con tanti in alcuna
i-xi-14: al suo tempo biasimavano lo latino romano e commendavano la grammatica greca.
cotali... intendo di translatare di latino in volgare alquanti memorabili fatti e detti
viene a dire 'fama 'in latino. alamanno rinuccini, 1-256: leggeva ogni
la sera a tavola, qualche lezione in latino in versi. castiglione, 74:
in toscana molti vocabuli chiaramente corrotti dal latino, li quali nella lombardia e nelle
ii-1-54: niuno non può sapere perfettamente latino, il quale non sappia greco.
frati, / o i pedanti vocaboli in latino. giordani, viii-37: io ho
sessan- tamila abitatori che sapessero sufficientemente di latino. manzoni, pr. sp.
! suggerire a lei che sa di latino! gioberti, iii-55: il latino è
latino! gioberti, iii-55: il latino è un sermone pelasgico, gemello del
ma in più ampio senso filologico. 'latino vero, buon latino ', conforme
filologico. 'latino vero, buon latino ', conforme all'indole della lingua,
negli scritti de'più lodati latini. 'latino de'bassi tempi '. 'latino
latino de'bassi tempi '. 'latino ecclesiastico ', non elegante ma possente
ma possente di nuovi significati. 'latino scorretto ', in quanto e a
... ludovico ariosto li cantò in latino. e. cecchi, 5-562
5-562: nei tridui e nelle novene il latino ecclesiastico in bocca alle donnette. betocchi
. betocchi, 7-135: udii un latino basso, della messa. -per estens
sceglievano invariabilmente fra uno strumento e il latino, e a me avevan già promesso il
, e a me avevan già promesso il latino. — per lo più al
. esercitazioni didattiche per l'apprendimento del latino; studio teorico e pratico della lingua
in quanto con esso io entrai ne lo latino e con esso mi fu mostrato:
esso mi fu mostrato: lo quale latino poi mi fu via a più innanzi andare
greca quella sentenza che noi avemo in latino: perdansi gli amici, purché i
iddio sabaot, cioè da dire in latino: lo iddio dell'oste e delle battaglie
saladino e'compagni e'famigliari tutti sapevan latino, per che molto bene intendevano ed
non manifesta,... in latino volgare e per rima,...
, quello che dante chiamava il nuovo latino, comune agli uomini di tutte le
18. ant. e letter. scrittore latino. -anche: studioso di lingua e
... d'essere un gran latino, aspettate il tempo. leopardi, iii-334
iscrizione greca doveva esser opera d'un latino, non escludeva che fosse venuto dalla cilicia
, fino, / cantando in tuo latino -va in fiorenza; / a chi m'
accordino insieme, cioè non si pecchi in latino. dante, par., 17-35
fazio, 1-7-31: con un vago latino, onesto e caro, / « dimmi
., 5-18: avìen quelle castella per latino, / secondoché la cronica ne pone
simana / chiamar sì forte, con chiaro latino. frottole d'incerta attribuzione, xlvii-267
attribuzione, xlvii-267: oh quanto è mal latino / chi sospirando parla! bembo,
all'uno e all'altro d'un latino oltra il quale non bisognerà gran fatto
'l conte / intendea così ben come latino: / fra molte lingue e molte
tese, / o mio duro latino, / cediamo il posto a l'orvietan
anch'io torno a cantare in mio latino. -in partic.: il verso
gli albore / ciascun canta in suo latino. lanfranchi, lxiii-28: in quel
un rosignol, che dicea in so'latino: / securamente per vostro amor canto.
cantinne gli augelli / ciascuno in suo latino / da sera e da matino / su
3: udia cantar gli augelli in lor latino. poliziano, st., 1-44
/ e canta ogni augelletto in suo latino. 20. discorso, ragionamento
quello avvocato de'tempi cristiani / del cui latino augustin si provide. buti, 3-325
. buti, 3-325: 'del cui latino ', cioè del parlar del quale
/ di fra tommaso e 'l discreto latino. cino, iii-182-39: se tu trovassi
/ priegai per grazia de lo tuo latino, / che ti conduca sì di là
6-173: allor va il bando per questo latino: / che a quella vilia,
; / tra li fratelli per questo latino / ogni fedel amor veggio perito.
suo nimico / non intendessi ben questo latino. cieco, 29-54: io ti dico
ti dico, or nota il mio latino, / che troia per tal stupro strutta
, 1-iii-31: ma fatemi quest'altro latino: siccome voi prendeste a difendere aristotile
il dottore; io ti darò il latino come devi fare; fatti animo e va'
v.]: le busse sono un latino che tutti intendono; e i quattrini
intendono; e i quattrini, un latino che troppi. -latino falso, malo
che troppi. -latino falso, malo latino: sbaglio, errore; imprudenza,
pensava, astutissimamente si guardava dal falso latino. giovio, i-284: se la
la mala fortuna lo facesse fare un falso latino, metterebbe tutto il stato a sbaraglio
pien di sugo! ma c'è un latino falso. gilio, l-n-49: la
ch'era signore, credette il suo latino. felice da massa marittima, xliii-
/ per cui si scrive el presente latino. leandreide, lxxviii-ii-380: chi legge
camino / da metter in assetto sto latino, / e dir del più e del
e intenda il mio vulgar col suo latino. 22. gerg. assente
, durante la carica, era stato latino. 23. locuz. -alla
-capire, comprendere, intendere il latino: afferrare il significato di un discorso
ii-19-17: il cavalier, che intese tal latino, / fermosse a quello, e
ricci, 137: non intendo questo latino: la serbo questa cosa, che me
396: io, benissimo inteso il latino, pigliato quel poco che la povertà del
, 21-32: non comprendi ancor questo latino? / deh, ricciardetto mio,
1827 (460): intese il latino, non istette ad obiettare, spiegò la
verrà a restituirmi la visita. capisco il latino e lo prego di dispensarmene occupato com'
viso basso. il creditore capì il latino: tu non mi aspettavi, eh?
eh? -dare, fornire il latino o i latini a qualcuno: assegnargli
a qualcuno: assegnargli i compiti di latino; istruirlo nella lingua latina. -
dire quant'a darci l'orma e il latino, anzi il cavallo. p.
per nulla avrai? -dissipare in latino i beni acquisiti in volgare: sperperare
quali sono state dissipate dai figli in latino. -fare il latino a cavallo
figli in latino. -fare il latino a cavallo: v. cavallo, n
, n. 26. -fare il latino o i latini: eseguire i compiti,
pratiche di lingua latina; studiare il latino. fra giordano [crusca]:
fanciulli erano intenti a fare il loro latino. girolamo da empoli, i-21: insino
quattordici anni aveva imparato assai bene il latino. g. morelli, 457: in
rotta di collo. -fare il latino per gli impersonali: perdere la vita
.]: 'egli ha fatto il latino per gl'impersonali ', per far
è stato ammazzato. -fare il latino per i deponenti: fare bancarotta.
deposto il suo. -fare il latino per i gerundi: perdere la ragione
]: * egli ha fatto il latino pe'gerundii ', s'usa per
egli è impazzito. -fare il latino per il passivo o i passivi:
.]: 'egli ha fatto il latino pe'passivi ', vale: egli
tocco delle busse. -fare il latino per i neutri: non essere buono a
v.]: 'egli ha fatto il latino pe'neutri', significa: egli non
buono a nulla. -fare un latino a rovescio: commettere un errore madornale
vostro in dolcitudine, voi faceste un latino a rovescio. i. nelli
: oh sicuro ch'i'avere'fatto un latino a rovescio, perché farsi mangiar il
assai e spender poco. -insegnare il latino a qualcuno: fargli da maestro,
po'strano che altri osi insegnare il latino a un gran papa, e seco a
. 1827 (264): chi è latino di bocca, per lo più è
bocca, per lo più è anche latino di mano]. -parlare,
mano]. -parlare, scrivere latino o in latino: non riuscire a
-parlare, scrivere latino o in latino: non riuscire a farsi comprendere.
intende, volgarmente dicono che 4 parla latino ': e i senesi dapprima dicevano
le tragedie dell'alfieri 4 erano scritte in latino '. -perdere il latino o
in latino '. -perdere il latino o il proprio latino: affaticarsi inutilmente
-perdere il latino o il proprio latino: affaticarsi inutilmente; sprecare invano tempo
ii-343: il pover'uomo ci perdeva il latino, e la pazienza. cantoni,
medico ci hanno già perduto il loro latino e la loro sicumera. thovez,
più di un vecchio insegnante vi perse il latino. -rifare, rivedere, correggere
, correggere, acconciare, raddrizzare il latino a qualcuno: emendarne gli errori,
da dottore in teologia e correggere il latino degli altri. carducci, iii-27-22: chi
parte del frate dogmatico che rivede il latino al novizio? sbarbaro, 1-155: trovava
nelle ricette e al parroco raddrizzava il latino. -citare inesattamente o a sproposito
arlia, 1-198: 4 rifare il latino a uno 'dicesi di colui che,
.: il m., rifacendo il latino al petrarca, mutò per suo uso
che riguarda l'america latina (cfr. latino, n. 1).
= comp. per giustapposizione da latino e americano (v.).
). che appartiene o riguarda il latino che si parlò in italia durante la
in italia durante la dominazione barbarica; latino della decadenza. redi,
. = comp. per giustapposizione da latino e barbaro (v.).
= comp. per giustapposizione di latino e greco (v.).
= comp. per giustapposizione da latino e italiano (v.).
. scherz. discorso o citazione in latino, pronunciati per boria o a sproposito,
voce popolare e spregiativa per indicare il latino e le dottorali incomprensibili formule latine.
. e neutro) di latinus 4 latino '. latinùccio, sm.
si assegnano ai principianti nello studio del latino. segneri, ii-632: cominciare
composizioncella che lo scolaro principiante mette in latino traducendo dalla sua lingua materna. anche
simili poveri latinucci. 2. latino elementare, facile, disadorno. e
trovarsi ancora agli inizi dello studio del latino (o di altra lingua).
i latinucci: incominciare lo studio del latino; eseguirne i primi elementari esercizi.
gravi. = vezzegg. di latino (ma con una connotazione leggermente spreg
, ecc. = deriv. da latino, col sufi, collettivo e spreg.
: * latitudinarii ', nome tratto dal latino * latitudo '(larghezza);
la chiesa abbia serbato per sua lingua il latino. 7. ant. grandezza
nuda trasposizione di * legislatore ', dal latino 'le- gislator 'o 'legumlator
egli chiedeva pace universale e per assicurar latino che i suoi paesi non sarebbono infestati da
, quando, intermesso affatto lo scriver latino, fu tutto a correggere e a
= deriv. da lauretum, nome latino di loreto. lauréto, sm
bello albero d'orbaco, lo quale in latino si chiama lauro. petrarca, 30-1
dottore, la non fu colpa del latino, se un popolo gentile e cortese
procede l'arte de'lavandieri, detti in latino 4 fullones'. tommaseo [s.
lavinia, leggendaria figlia del re laziale latino e sposa di enea. lavis
, barbier), derivato esso stesso dal latino -arius. è un suffisso francese alla
tal volta tanaglie, / dinne s'alcun latino è tra costoro / che son quinc'
. lazio, agg. letter. latino. alamanni, 4-2-8: chi scrive
dicesi dagli spagnuoli * azerola quasi dal latino diminutivo * acidula'. sbarbaro, 1-215
-in costruzione ellittica analoga all'ablativo assoluto latino. caro, 1-1171: cessati i
. frugoni, i-279: la moglie dal latino vien detta * uxor ', quasi
panzini, iv-369: 'lectura dantis', nome latino dato alle * conferenze 'e
: e so legger di greco e di latino, / e scrivo e scrivo,
come allora costu- mavasi, del bel latino antico con un altro più grossolano o
con valore analogo a quello del supino latino, sia attivo sia passivo.
come legittimo genitore del greco e del latino, vengano a rischiarare le italiche origini
o temporale implicita corrispondente all'ablativo assoluto latino. dante, par., 8-46
detto lieme lieme, che viene dal latino leviter o leve, e significa leggiermente;
nelle note al buomattei, prendendo dal latino una delle significazioni di questa voce, chiamò
il valore di una cosa (dal detto latino: ex ungue leonem).
non è certamente quello del celebre lessico latino, ove... pure si
sua funzione in italiano, greco e latino, carrera per cinquanta giorni entra in
2. -lettera latina: v. latino, n. 4. -lettera longobarda:
si adoperano le prime lettere dell'alfabeto latino { a, b, c, d
con significato singolare, secondo l'uso latino). simintendi, ii-8: o
268: le lettere pubbliche scrivevansi in latino. guicciardini, 1-58: vedesi che pare
calimala. -per lettera: in latino (o in un'altra delle lingue
pane che mangiavo. -conoscere il latino. passavanti, 153: questo si
si dimostra in questo nostro libro fatto in latino per le persone litterate...
una lingua: in partic., il latino e il greco); appartenente a
corrotti. bettinelli, 1-i-5: il latino letterale, la legge romana e qualche
tradurlo [il nuovo testamento] in latino andantemente, letteralissimamente. monti, xii-6-332
/ cita or chi solo il buon latino apprese, / per gloria letteraria e
al greco che chi si dia al latino e forse all'italiano.
: 'letteratamente '. aveva nel latino aureo senso buono, da uomo ornato di
quei popoli denominarono, per distinguerlo dal latino letterato, questo nuovo linguaggio che è
nuovo linguaggio che è pure sì sostanzialmente latino. -intellettuale. carducci, iii-25-357
6. ant. che conosce il latino. - anche sostant. dante,
dante, conv., i-vn-12: lo latino non laverebbe esposte se non a'litterati
boccaccio, viii-1-53: se metricamente in latino, come gli altri poeti passati,
la letteratura italiana, il greco, il latino, la storia e le scienze.
, cioè in linga ebrea e greca e latino... la letteratura ebrea brevemente
. carducci, iii-30-63: leggo del latino a letto. mi levo ed esco di
, come allora costumavasi, del bel latino antico con un latino più grossolano o meglio
, del bel latino antico con un latino più grossolano o meglio con vocaboli italiani
si chiama 'fiori bianchi', in latino 'fluor albus'. panzini, iv-373:
vocabolo, e vedere di trovarne un latino che significasse il medesimo. panigarola,
manifestò, quando le popolazioni del sangue latino levarono dalle umili borgate e dalle città
che t * imitazione 'franceseggia in latino. vi riconosceva trasposti i modi e
]: « affine al suono del latino aureo allicio; ma è di per sé
. carducci, iii-22-18: 'gens'nel latino delle lezioni ecclesiastiche è sempre la famiglia
ti si presenta la circostanza, specialmente latino. pavese, 9-57: mi dispiace
38 (663): non è quel latino lì che mi fa paura: quello
che mi fa paura: quello è un latino sincero, sacrosanto, come quel della
mossi al volgare comento e lasciai lo latino. idem, conv., iv-xvn-4:
facoltà di poter essere ancora dispensati dal latino e dal greco. -libero
consuete discipline, subito cominciò lo imperio latino a debilitarsi e inanire. parata,
12-i-24: quanto al libriccino greco e latino, io vi mandai 'l latino e 'l
e latino, io vi mandai 'l latino e 'l greco medesimo che avevamo già
* ge- nesis ', cioè in latino 'generatio ': in lo quale si
: aveva pigliato a tradurre un librone latino che finalmente, dopo più anni di
prep. se ha valore analogo al sic latino col congiuntivo). petrarca,
. landino, 35: limbo in latino significa un freggio, el quale ricigne
. landino, 63: limo in latino significa belletta, e belletta è posatura
quella sentenza, che noi avemo in latino: perdanosi gli amici, purché i
cioè in linga ebrea e greca e latino. laude cortonesi, xxxv-n-35: tutto 'l
e quando partì da livorno sapeva il latino, il francese e l'inglese. b
5. -lingue classiche: greco e latino. -lingue flessive: v. flessivo
con tanta contemporaneità; né l'archetipo latino del rinascimento, né la lingua burocratica
'l conte / intendea così ben come latino: / fra molte lingue e molte
linguabona '. ed è nome derivato dal latino 4 lingua- bovis. bligossa. buglussum
.. ogni linguaggio volgare corrotto dal latino. chiari, 1-i-76: durante quel
tipicamente rinascimentale che è l'osmosi col latino. ora tale fenomeno è stato sostituito alla
nelle epistole senza titolo il suo stile latino vigoreggia di nuova potenza; le frasi si
, 139: al guerriero amoroso, eroe latino, / stemprò pompa d'amor,
. landino, 328: lira in latino è el solco: onde diciamo el
il quale esso traslatò di greco in latino, in versi lirici fu da'salmisti
la concezione della storia propri dello storico latino tito livio. bocchelli,
che si riferisce o appartiene allo storico latino tito livio o alla sua opera.
è ancora in italia del buon sangue latino e del gran senso de'padri, a
a lo stelvio / e il popol latino si cinse / su l'austria nugol di
. agostino volgar., 1-3-186: in latino 'naturale'ovvero in greco 'fisica '
/ si logoran sui libri, in mio latino. d'este, 58:
e del lombardo su lo specchio del latino e del francese una lingua letteraria di
7. tipogr. carattere lombardo: carattere latino (affine alla scrittura usata in antico
sorte, ed eran dette quindi nel latino di allora * sortes barbaricae 'o semplicemente
= deriv. dal nome del poeta latino marco anneo lucano (39-65 d.
espressione stilistica che si ispira al poeta latino m. a. lucano
= deriv. da luca, nome latino della città di lucca. lucano3,
fondo. pascoli, i-617: mettendo in latino la rumorosa e luccicante poesia, ci
il suo [del petrarca] stile latino vigoreggia di nuova potenza: le frasi
pensiero o con lo stile del poeta latino tito lucrezio caro; pessimisticamente, stoicamente
che si riferisce o appartiene al poeta latino tito lucrezio caro; che si ispira
flora / ludovisia crescendo a 'l sol latino. idem, iv-2-431: i giganteschi
alamagna chiamato luffo mastro, cioè in latino mastro siniscalco. tommaseo [s. v
o temporale implicita corrispondente all'ablativo assoluto latino. francesco da barberino, i-io7:
lungo: lineetta orizzontale che nell'alfabeto latino veniva posta su vocale all'interno di
gli avessero fatto onorato luogo nel loro latino. -fuori luogo, fuor di
di qualche autor celebrato, o greco o latino o volgare che fosse, che ancora
castità e la fama, sono in latino chiamate lupe. aretino, vi-432:
filosofo sì confidente che, scrivendo in latino, si lusinghi che la forza dell'idioma
ottimo, i-327: lusinga è chiamata in latino 'adulatio'; e questa ha due parti
: io, toscano, italiano, latino, non ho sentito cosa volesse dir
dar 200 lire per un volgarizzamento dal latino, come lo posson fare il bindi e
è chiamata in italiano emme, in latino em, e corrisponde al greco n
: abbondanza grande. viene forse dal latino 'macus ', che s'intende abbondanza
ant. e letter. componimento poetico in latino maccheronico (o anche, per estens
celebre in versi maccheronici, cioè di grosso latino, sotto nome di merlino coccaio »
risalente al secolo xv, in un latino spropositato o grossus, quale in realtà
lessicale italiano, bresciano, mantovano e latino, così come rigorosamente latine, a
ignoranti che si avventuravano a esprimersi in latino ed ebbe il migliore rappresentante in teofilo
in versi maccheronici, cioè di grosso latino. fagiuoli, iv-84: ebbe mille ragion
dell'ignoranza / con quel suo maccheronico latino. gravina, 112: ci riman
magistri stopini'. settembrini, v-253: latino inelegante e lingua comune non fanno poesia
scambiavano satire in versi volgari o in latino maccheronico. 2. che è
, 5-i-155: in quel tempo tutti sputavan latino, maccaronico almeno. muratori, 7-iii-42
esponessero i lor sentimenti in idioma che paresse latino, non si mettevano pensiero se strapazzassero
e smozzicata portava una scritta burlesca in latino maccheronico. — bizzarro.
per ispregio o per dileggio il buon latino del papa. = denom. da
cigno è bianco senza alcuna vortice il latino maccheronizzato della « basoche » e dei d'
, che centomila di questi tali di latino macchiati? 9. lacunoso,
« -eto... già in latino il suffisso poteva venir applicato a parole
il madaurense: apuleio, celebre scrittore latino del secolo ii d. c.
. moniglia, 1-iii-143: -non parli / latino in cortesia; sappia vossignoria / ch'
/ mia figlia che declinare sapesse il maestoso latino / (e quello, dolce,
il quale altro non m'insegnava che latino. gentile, 2-i-143: che maestro non
trissino, i-52: chi dubitasse che latino non volesse dire italiano, legga dante,
qualunque bastimento, grande o piccolo, latino o quadro, che è posto quasi
, che si chiama 4 columen 'in latino, noi dicemo 4 colmello ',
il maggiore di qualsivoglia bastimento, sì latino e sì quadro, che è posto verticalmente
magagnare 'volea dire quello che in latino si dice * mutilare '. viani,
messer giovambattista goineo in quel suo paradosso latino la conciasse sì male? redi, 16-vi-347
al malmantile, 2-527: 'maglio': dal latino 'mal- leus ', martello grande
: è da notare il bel tetrastico latino al giuoco del maglio nella città di
. albana e graspia, magnaguèrra, latino romanesco, sanse- verino. romoli,
che si basa sul testo dell'inno latino. carducci, iii-21-416: l'opera
cosimo de'medici, di greco in latino tradotta un'operetta di mercurio trimegisto.
, e 'facio ', verbo latino, e s'appartiene a queli che son
panzini, iv-394: 'magnis itinèribus': latino, propriamente a grandi tappe, detto
del fiore di rettorica vul- garizzare di latino in nostra lingua, siccome appartiene al
pieno e rotondo nelle altre che trasportò dal latino. scalvini, 1-52: magri scritti
oh mai più '; ed è il latino 'tandem aliquando ', e si
ma in caratteri latini, d'altra latino, ma di versione dalle finor conosciute
raccolte a chi aveva imperfetta conoscenza del latino, sia a designare istituti tipicamente germanici
foggiato in lamine col 4 maglio '(latino 4 màl- leus * = martello)
: trovando già nella malleveria del cardinale latino dal canto de'ghibellini orlandino caponsacchi,
. lasciarsi in questo portar dal latino, che è malsicura guida. manzoni,
, 6-337: quel proverbiaccio in grosso latino, che 4 carmina non dant panem
le primole del * ver novum 'latino. 7. dimin. mammolétta
persona); in seguito, già in latino, il termine venne usato nel senso
con poco del volgare e manco del latino, tenetevi forte al greco, se
: paragonate ora di grazia al carme latino questo sonetto... fu scritto per
periodo più rigoglioso dei comuni rompono col latino e giustificano il volgare, esaltandolo contro
poemetto di callimaco mandatoci da catullo in latino. 6. tramandato nel tempo
[la voce * macula 'in latino] quelli mandorletti della rete, e noi
redi, 16-v-176: un gentilissimo scrittore latino e che vagamente ancora maneggia le gentilezze
vecchi rotoli insegnano che si chiamava in latino forum juliani: ecco però quell'istesso
v.]: la 'm'nel verso latino è mangiata dalla vocale seguente. carducci
di queste valli adriatiche non mangiamo di latino. lucini, 9-7: la mia tendenza
de'medici era adulto, imparava il latino, mordeva i limoni inzuppati nell'aceto
. a. papini, 139: il latino 'manducare 'produsse 'manucare '
cioè in lingua ebrea e greca e latino. dante, conv., i-1-14:
: manifestamente si può vedere come lo latino averebbe a pochi dato lo suo beneficio
: allor va il bando per questo latino: / che a quella vilia, ch'
istam- pato, manifesto o apocrifo, latino o pelasgo o arameo, trovasi quel
de'colpevoli, lette le sentenze in latino, prima la donna salì al palco;
mai. fagiuoli, 1-5-275: codesto latino ci son de'dottori che non l'
ferro detto ancora manipola, manezza e nel latino * ferrea manica, ferrea theca '
parola regnicola alterata da 'mantilia 'latino e vale presso noi manto. fagiuoli
stende il sepolcro di merlin cocaio, / latino autor di mantuani versi, /
riferimento, per antonomasia, al poeta latino publio virgilio marone, nato a mantova,
chio '(plinio, dioscoride latino). marattano, agg.
che ha imparato bene e presto il latino. -spreg. mariolàccio.
fidanzamento. ottimo, i-48: [latino] avea ima sola figliuola, nome
la reina amata, moglie del detto latino, il quale latino ruppe quello maritaggio e
moglie del detto latino, il quale latino ruppe quello maritaggio e diedela ad enea
mele cotogne (portoghese 'marmelo ', latino 'meli- melum '). borgese
per nascere ne'monti fu chiamato in latino dal mattiuolo 4 mus montanus ', ed
liturgia antiochena con modificazioni derivate dal rito latino. - anche sostant.
: nella doma / terra il marte latino arduo s'accampa / dal buio polo ai
che si riferisce o deriva dal poeta latino marco valerio marziale (40-104 d. c
dirvi il vero, a me questo latino piace più di catullo. vero è che
'tradotta dal d'annunzio nel motto latino 'memento audere semper': cfr.
cavato quel vocabolo nuovo e mascheratolo in latino. -esprimere in forma attenuata,
quelle voci che maschiamente si dicono nel latino, le dita, le letta,
eneide volgar. [crusca]: latino non avea figlio ma- di un'
elegante prosa e in verso digno, e latino e materno, in laude, gloria
. riferimento all'italiano nei riguardi del latino). martello, 347: la
né vale il dire che viene dal latino, perché, quando si ha la
candirne gli augelli / ciascuno in suo latino / da sera e da matino / su
. gli avevo passato i compiti di latino e di greco agli scritti della maturità
iv-411: * maximum ': superlativo neutro latino, venuto dalla francia per indicare il
in costrutti sintattici analoghi all'ablativo assoluto latino. petrarca, 60-5: poiché,
che indica gavitello e che deriva da latino 'meta '. = deriv.
viene a dire in grecò quanto in latino acqua. frezzi, i-15-58: sappi
serdonati, 11-268: la fatica in latino si dice 'labor 'e '
nostri licei, meno il greco ed il latino; ed ora io credo che,
conv., i-vi-6: né lo comento latino avrebbe avuta la conoscenza di queste cose
.]: 'media ': nome latino della quarta corda del tetracordo.
un costrutto sintattico analogo all'ablativo assoluto latino). boccaccio, i-447:
paese di dalmazia] dalla mistione del sangue latino e dai lunghi commerci d'affetto e
4). -latino medievale: il latino parlato e scritto fra il vi e
che appartiene, che deriva dal latino medievale. 2. sm.
medievale. 2. sm. latino medievale. gramsci, 4-19: la
comp. da medio [evale] e latino (v.). medioleggèro
gran che -era tutto pieno di preghiere in latino, di salmi e gloria, di
traducessi polibio megalopolitano, di greco in latino. = = > deriv.
correttore di classici, scrittore il meglio latino, dopo il petrarca, del secolo xiv
xvi), dal pre latino * melix, melìce 'larice'.
la quale mellificazione disseno li 'ndovini a latino che quello sciame significava grande gente
vetriciaio / grammatica in volgare e per latino, / e dice
fiore di rettorica 'vulga- rizzare di latino in nostra lingua, siccome appartiene al
la prosa già avvezzata da dante al latino paludamento giovanni boccaccio adornò di tutte le
... intendo di transitare di latino in volgare alquanti memorabili fatti e detti
'memento homo * anco gl'indotti di latino sanno che questo è il segno della
, i-870: il colpo più funesto al latino lo diede in
. v.]: 'memorandum': neutro latino appropriatosi dai gabinetti che sanno come 4
appropriatosi dai gabinetti che sanno come 4 latino 'venga da 4 lateo ',
ii-213: archi, eccelse memorie / del latino valor che di sì spesse / e
modello del part. fut. passivo latino. menante (part. pres.
: 'requie scarpe'è uno storpiamento del latino 'requiescat ', fatto dalla plebe,
s. v.]: siccome il latino 4 minus', segnatamente se preceduto dal4
] chiamano lichene in greco e in latino, perché nasceva dal mento prima per
assidue considerazioni. lancia, i-315: latino rivolge nella mente le indivinazioni. boccaccio
diporto soglio alcuna volta leggere tradotto in latino e in ispagnuolo. panigarola,
disseta. alfieri, iii-1-165: uno scrittore latino eccellente, con vile e menzognera sfacciataggine
lascio gli altri mesi ai maestri di latino, ai passionisti di lucro agricolo,.
220: 'meretrice': questo nome in latino non significa femina impudica e luxuriosa,
l'etrusco e il greco e il latino sangue agevolmente si mescolarono, prevalse il
e sendo dottissimo in greco e in latino, e avendo buona notizia di filosofia
merlate, / mio fedel fosse ciaschedun latino. compagni, 3-13: la città
procedere, ma misticando con l'auttor latino o greco le sentenze sue. martello,
. sermoni mescidati: prediche miste di latino e di volgare, risalenti al secolo xv
mescolamento di parlar forestiero con l'originario latino produsse una spezie di lingua. bettinelli
l'aver provato possibile questo mescolamento di latino e di greco nel linguaggio tirreno e l'
zeno, cioè un gergo di greco, latino e lombardo, col mescolamento di altre
: scrivimi dunque, o volgare o latino, sempre mescolandovi de'versi e delle
composizione vinolenta di greco e annacquata di latino; scrivendo a paulo e mescolando i giudei
38 (663): non è quel latino lì che mi fa paura: quello è
mi fa paura: quello è un latino sincero, sacrosanto, come quel della messa
pettoruto agostino! -per antonom. latino del messale: latino liturgico. carducci
-per antonom. latino del messale: latino liturgico. carducci, iii-3-107: oh
cioè « aggelos », il quale in latino viene a dire 'nunzio'o
procedere, ma, misticando con l'auttor latino o greco le sentenze sue, così
membri del fiore di rettorica vulgarizzare di latino in nostra lingua, siccome appartiene al
. landino, 252: meta in latino è la extremità del corso de'cavagli
: recata di costantinopoli e tradotta in latino la sua metafisica [di aristotele]
la figura delle barchette dinominate scafe in latino: e queste metafore già non son
'resistere ': chi usasse in latino questa metafora commetterebbe italianismo: e per
italianismo: e per converso, in latino dicesi 'demandare hanc provin- ciam '
i nostri poeti, e deriva dal latino 'claustrum ', recinto: però s'
chiamare 'meta- lepsi ', col latino 'transumptio '. questa è tale che
: titolo della famosa opera del poeta latino publio ovidio nasone (43 a. c
con partic. riferiìhento al passaggio dal latino alle lingue romanze). citolini,
composizione vinolenta di greco e annacquata di latino, scrivendo a paulo e mescolando i giudei
trasformazioni ', titolo dell'opera del poeta latino, calco del genit. plur
altra (come per il passaggio dal latino a una lingua romanza) una parolacambia di
questa stranezza di lirica meticcia tra il latino e il barbaro, tra l'ecclesiastico
suppongo che voi sappiate come e in latino e in toscano il vocabolo 'petto
altra lingua, per lo più in latino o in greco (ed era uso particolarmente
boccaccio, viii-1-53: se metricamente in latino, come gli altri poeti passati
'metricamente ', dal greco e dal latino, dal francese, dallo spagnuolo
metros », graece, che in latino suona « misura »; e quindi,
ancora otto anni quando fui messo al latino, nelle scuole pubbliche. bacchelli,
boschi. = dal nome del verseggiatore latino mevius (i sec. a
non abbia molti più che mezzanamente dotti di latino. -molto gravemente, duramente; severamente
. tommaseo, 11-101: tradussi in latino un'orazione di sebastiano melan, la
minacciare e sfidare a battaglia mezo in latino, perché già ebbe compagni di germani
non tutti a que'tempi parlavano o scrivevano latino puro e per conseguenza che ci erano
a cui corrisponde la m in quello latino; come segno numerale, con apice
(secondo diez e salvioni) dal latino 'mica'. solinas donghi, 2-22: si
colori, il muscolo e il midollo latino e la vertebratura della costruzione è anche in
quale gli era prò pria nel nativo latino. 12. letter. profumo
dal boccaccio ne'suoi voluminosi trattati in latino; oggi poco letti, ma allora
qualche polizzino di comunione col suo testo latino e la cifra dell'anno in fronte;
deformandosi e in venendo (in venire latino). -espressione artistica che si basa
a. c. e, in latino, da cneo mazio e da pubblio siro
, matematica, fisica, greco, latino, e non già dizione, pronunzia,
, 4-15: 'minchionare 'è il latino 'deridere '. quell'aggiunta di '
chiama guadagno; e li più in questo latino trascorrono, e fannosi la minestra come
carducci, iii-15-167: studiò greco e latino dai gesuiti, e filosofia da un frate
[s. v.]: proverbio latino ché s'usa per celia di chi
.. alla versione dall'italiano in latino sostituivano quella dal latino in italiano.
dall'italiano in latino sostituivano quella dal latino in italiano. -burocr.
sacerdotale (e nella chiesa di rito latino, dopo la riforma del 15 agosto
presbiteri, come romulo i senatori con latino; e sette ministri, che gli
presbiteri, come romulo i senatori con latino; e sette ministri, che gli chiamò
del verso italiano, mi piacque il latino, forse perché virgilio pare- vami maggior
m. giambatista goico in quel suo paradosso latino la conciasse sì male e dicesse che
di scrivere, mutata e variata dall'antico latino, e che si appressasse in parte
mio, non ti dispiaccia / se brunetto latino un poco teco / ritorna 'n dietro
bilanci. marinetti, 202: il periodo latino che ci ha servito finora era un
a in costruzione analoga al supino passivo latino. - per lo più con uso neutro
il freddo suolo, / sembra il latino abitator del polo. martello, i-2-7:
componimento poetico appartenente alla raccolta dal titolo latino 'myricae 'di giovanni pascoli (
sera lontana tra montparnasse e il quartiere latino. = voce dotta, lat.
accuso noi medesimi se in noi popoli di latino sangue venne a scemare l'autorità,
patria, la necessità imperiale del divenire latino, il potere del sacrificio anche misconosciuto
in certi cronisti che usarono un miserevole latino, non sussistette lingua atta ad essere scritta
il mio sapere di greco e di latino, io non intendo: solo so che
una lingua mista di greco e di latino guasto, facilmente si riducono. -scritto
propriamente una lingua, ma un misto di latino, di provenzale, di municipale,
i-vn-io: né questo averebbe fatto lo latino, ma peccato averebbe non pur nel difetto
alle sillabe lunghe e brevi dei testi in latino o in francese corrispondevano valori lunghi o
, cioè, secondo il latino mitigatore. 3. che comporta
dei miti. -in partic.: autore latino o greco che si occupa di
dal boccaccio ne'suoi voluminosi trattati in latino. pascoli, ii-708: come in mitologia
mò, come in certi modi il latino ne va col nostro parlare! leopardi,
ogni poter n'emunge ': verbo latino, che vuol dire moccarsi il naso.
. un fascino, un imperio tutto latino e sabellico, per cui gli andavano insieme
un verbo. -attrazione modale: nel latino classico, l'uso stilistico per cui il
lett. it., i-261: il latino classico non potea produrre che un puro
non colpevole: formula che traduce il latino moderamen inculpatae tutelae e che sintetizza le
': sebbene l'origine e l'uso latino sia generale, il più frequente a
, 455: dico il modio latino essere una misura da grano e da
.]: 1 modo tenendi ': latino spropositato che certuni, parlando italiano,
: 'modo tenendi', familiarmente e con latino foggiato a capriccio, si dice del
': con tutta perfezione. è il latino 'modis et formis'. magalotti,
li ha sempre, corno sa ciascun latino, / li rende e tolle il prò
. pascoli, i-915: l'antico accento latino, che cadeva sulle sillabe iniziali,
de troia e de roma, v-162-175: latino la filia lavinia avea data ad molge
difficile lo scriver, bene italiano che latino.... in questo idioma
e segnatamente in quelle che derivano dal latino, vi sono pochissime voci che non
è insalato, molva, e in latino 'asellus maior', a differenza del merluzzo
descrizione della peste antecedente), dal latino monere; ma insieme dubita, con più
di parole deri \ « ite dal latino e quasi interamente monde del teutone che
arcaica eco lungamente gustata di tutto il latino. -costituire, formare. faldella
alcuni filologi però osservarono che non dal latino 'monere 'ci viene il 'monitore
era uno, esperto della montagna del latino. papini, ii-741: dopo aver scorazzato
a monte il greco e il latino, [si diede] a lo spagnuolo
vele alte, né lo nobilissimo nostro latino guido montefeltrano. carducci, iii-7-
], e il suo civico senso di latino, di preferenza lo volgono verso le
commemorativa di niccolò copernico, dettata in latino monumentale dal prof. franceschi.
. amari, 120: scomparisce il latino e torna su il greco...
gonfi non danneggino i campi. dal latino 'moles ', mutato in '
me sembra più verisimile che sia discesa dal latino 'mora', figuratamente usata per impedimento
', che è lo stesso che il latino * moles ', e propriamente si
delle sue moralissime favole dal greco in latino tradotte,... introduce un
a dirvi il vero, a me questo latino piace più di catullo. vero è
l'italiano e mi vuole paralizzare nel latino. furbo l'onorevole economista! ma io
come uno studentello all'esame scritto di latino. moravia, xii-337: mordicchiava il
nostra, fata tradur di moresco in latino. ulloa [castagneda], i-23
'mòre sòlito ': modo avverbiale latino, * secondo il solito costume '
, 4-25: nelle versioni dall'italiano in latino, cattolica mi era nettamente superiore:
deduce primo l'antica ecloga dall'esametro latino a mormorare scorrevole pe'freschi e molli
: ce n'era di scritti in latino come il libro da messa, di quelli
aperto vicino alla scodella il testo di latino e alterna un distico a un morso
restauro. -traduzione italiana del titolo latino (triumphus mortis) della prima parte
miano marcellino storico fu greco e scrisse latino, ma con locuzione sì dura,
graziosi a'sembianti e poi rimpinzati di latino barbaro o di vecchio volgar dialettale,
175: si va spesso al quartiere latino, via della vite, via del
, ma che non è per niente latino. -che ha sospeso le pubblicazioni
... ma sempre educate al vecchio latino melanconico degli avori, trapassato poc'anzi
e sonetti e fino di endecasillabi in latino, non senza qualche mossa di dialogo
mossi al volgare comento e lasciai lo latino, l'ordine de la intera scusa
quanto con esso io entrai ne lo latino e con esso mi fu mostrato. idem
la soglia de '1 sermon latino / e l'umil fedro espor.
dante, conv., i-vn-5: lo latino è sovrano del volgare, come di
volgar., 57: e1 re latino, sollicito di questi mostri ch'elio aveva
genere sacro sopra un unico testo liturgico latino, per lo più parafrasato dal vecchio
dalla bibbia o anche composta in latino o in altre lingue antiche, che
si divertivano a seminare per mezzo il latino. ferd. martini, i-63: preme
dello scolare riaddentava il suo pezzo di latino. « cirillo! ». « vengo
latini chiamarono mulli, lasciato il nome latino, si chiamano oggi in italia triglie
appella tanto nell'idioma toscano quanto nel latino la bevanda composta d'acqua e di mele
plur. munera riproduce il plur. neutro latino). munéta, munéte
propriamente una lingua, ma un misto di latino, di provenzale, di municipale,
alcuno de'compagni e confederati del nome latino, e s'ei fussero stati aiutati da
mossi al volgare comento e lasciai lo latino. idem, par., 5-73:
, ii-158: per uno che di latino sa pochissimo o poco credete proprio che.
del fiore di rettorica vulgariz- zare di latino in nostra lingua. g. cavalcanti,
plinio], 484: cornelio celso in latino lo chiama [il partenio] pellecio
e altri tannaco. e celso in latino lo chiama perdicio e muralio.
aretino, vi-54: maestro, fatemi questo latino: il muro mi piscia a dosso
-nostra maggior musa: il poeta latino virgilio (70-19 a. c.
dal signor grew, sia stato tradotto in latino. targioni tozzetti, 9-267: molti
: traduzione scherzosa e goliardica del detto latino mutatis mutandis * fatti i debiti mutamenti
omero non si mutò di greco in latino come l'altre scritture che avemo da
in toscana molti vocaboli chiaramente corrotti dal latino, li quali nella lombardia e nelle
mutazione in vulgare del parlar latino non fu l'avvenimento in italia de'
, fu pubblicata in arabo e in latino con lo sciocco titolo di geografia nubiense
essendo più breve del greco e del latino, per fuggire la mutolézza del numero
chiamata enne in italiano, en in latino, corrispondente al gr. v, deriva
4. tipogr. varietà di carattere latino dotato di asta uniforme e privo di
toscana, la quale conservava molto ancor del latino? foscolo, xi-1-124: la nascente
, traeva vigore e precisione grammaticale dal latino ecclesiastico e curiale. solaro della margarita
l. salviati, ii-11-45: che dal latino vicenome le voci del nostro articolo formate
l. salviati, ii-n-45: che dal latino vicenome le voci del nostro articolo formate
: ardire:... o il latino 'audere 'o il sassonico '
nativo, delle poesie scomunicate, del latino e dei sonetti. -dove si
cose: volgarizzamento del titolo del poema latino 'de rerum natura 'di t
volgare] che l'altro [il latino]: l'una si muove da cautela
palpitar vive traverso l'involucro del trimetro latino. pascoli, ii-656: vedono l'
, onde vau-rla ionicamente vauala, e in latino 'nausea 'perch'ella suole accadere
-navigazione di san brandano: testo ascetico latino [navigatio sancii brandani) composto da
in quelle regioni era scritto barbaramente in latino. gramsci, 1-4: chi parla
. ritmo laurenziano, xxxv-1-6: né latino né tedesco né lombardo né francesco /
attenuazione di un'affermazione, mentre nel latino equivale a un'affermazione). -in senso
dantesco (onde parmi animato quel mio latino); spirito di brevità, di negghienza
lingua romanza e poesia provenzale neglesse il latino. milizia, ix-112: se la storia
ethiopia ': l'uomo negro, in latino detto 'ethiops -pis ', e
alla romana virtù nemichevoli, dell'idioma latino la nobiltà dirotta e lacerata offoscossi.
v.). neolatino (nèo latino), agg. che è parlato
trae la propria origine dall'evoluzione del latino (una lingua: e la classificazione
che è proprio, che si riferisce al latino medievale, umanistico e rinascimentale; scritto
pur verità del fatto di tante parole del latino arcaico che rassomigliano a tante altre del
'nuovo, recente ') e latino (v.). neolaureato
se son tratte dal greco o dal latino e facciano propriamente di mestieri, non sono
oratorio, e il suo civico senso di latino, di preferenza lo volgono verso le
probabilmente di origine etnisca (il nome latino sarebbe da ricollegare, secondo linneo,
? / si strapazzava un poco di latino, / tre o quattro uriacci,
: il rododendro non ha nome latino. chiamonlo rododafne o nerio. mattioli [
, sorge eloquente, / e nel foro latino orar si sente / alle ceneri sue
caprigni, non si potrebbe contaminare il latino d'ovidio con quello del salmista?
, ii-542: pure rimanderò al netto il latino e aspetterò l'emendato da v.
. forze è un ricordo del neutro latino plurale ('praeminentia '), onde
versi, intitolato al solito da un neutro latino. -disus. intransitivo (un verbo
a cui corrisponde la n in quello latino; come segno numerale, con apice
egli [leopardi] di italiano, di latino, di greco, di storia,
voce che alle volte significa quello che in latino si dice * aliquid ', come
n. n. 1, abbreviazione del latino nullius nominis, tradizionalmente usata nel linguaggio
ma probabilmente an- ch'essa riconducibile al latino nullum nomen), tradizionalmente usata nelle
(una persona che, secondo l'uso latino, si segnala per doti, azioni
tre nobili pistole... tutte in latino con alto dittato e con eccellenti sentenzie
occupare luogo se non finale per l'odore latino. sansovino, 2-173: un dottissimo
vele alte, né lo nobilissimo nostro latino guido montefel- trano. bene questi nobili
toccare! almeno me le facesse in latino o alla nobilesca, che forse non
virtù, fu dottissimo in greco e in latino. aretino, v-1-167: se la
di laura si accorda al petrarca scrittore latino e filosofo.. esaltazione della validità
quali disposizioni tutte li mancavano, se latino e non volgar fosse stato, poi che
bellezza. per nobilità, perché lo latino è perpetuo e non corruttibile e lo
nazioni alla romana virtù nemichevoli, dell'idioma latino la nobiltà dirotta e lacerata offoscossi.
lucini, 6-176: il nocciolo latino, fondamentale, un'altra lo più
non m'insegnò che un po'di latino e un po'd'aritmetica, ribadendoli
farebbero di meno dei cartelli col nome latino, attaccati a un nodetto di fil di
a casa, rammaricandosi, quando in latino e quando in tedesco, di questa
me tangere ': con questo motto latino, che significa 'non toccarmi '
-con riferimento alla nomenclatura, in latino, delle specie zoologiche e botaniche.
ho sempre riportato il nome sistematico in latino, ed ho fatto le definizioni alle specie
tarquinio] e domò tutto il nome latino. serdonati, 9-391: tutto il nome
nostra speranza e '1 gran nome latino. guicciardini, i-2: ornatissima [
cosimo de'medici, di greco in latino tradotta, un'operetta di mercurio trimegisto
vo''sapeva di greco e di latino. = denom. da nomignolo
on. depretis aveva compreso benissimo il latino di quella nomina. codice civile,
e passato, o anche il gerundio latino). -frase nominale: costituita da
l'iscrizione greca doveva esser opera d'un latino, non escludeva che fosse venuto dalla
uffizio, da uno araldo, in latino prima, poi in inglese ed in ultimo
declinazione, e in partic. nel latino e nel greco, caso (detto
5. stor. antico titolo reverenziale latino che si dava a persone degne di
antichità classica come norma, adozione del latino. -modello per l'esecuzione di
germanico anticamente chersoneso cimbrica, oggi in latino detta dania. tasso, 11-81: quasi
incarico di cicerone, avrebbe adattato al latino la stenografia greca di senofonte; perfezionato
, io spuosi a uno notaio in latino. sansovino, 157: si chiamavano i
/ dimando il greco e l'orator latino, / quel eh'enea, quel ch'
clausole notaresche. salvini, vii-563: latino notariésco 'quod et qualiter': come
boccaccio, viii-3-193: questo ser brunetto latino fu fiorentino e fu assai valente uomo
quella che ha fatta maffeo vegio in latino e messer giannozzo manetti... questa
dal codice stesso (e il termine latino alovellae era originariamente un aggettivo facente parte
566 in greco, e tradotte in latino sotto giustiniano ii. erano in origine 125
entrare, / verrò per riudir vostro latino. 2. impegnato nell'organizzazione
pergamene rozze / di greco e di latino, / sugli assiomi nudi.
nominare alberto, fondato sopra questo verbo latino 'necat '. 2.
dir. cost. e pen. aforisma latino (apparso per la prima volta nel
è generale vocabulo, quello ch'in latino e in vulgare ancora diciàn numi. n
agge- los ', il quale in latino viene a dire 'nunzio 'o *
italiana, in quanto posteriore rispetto al latino. martello, 363: quindi è
p; corrisponde alla o dell'alfabeto latino e alf'o pixpóv dell'alfabeto greco
, se si ha a parlare in latino. giuliani, ii-319: è due mesi
parole scritturali, tutte comincianti col vocativo latino 0, che vengono cantate in modo
, non ti dispiaccia / se brunetto latino un poco teco / ritorna 'n dietro.
a le canzoni volgari se fosse stato latino, resta a mostrare come non sarebbe
. 1827 (460): intese il latino, non istette ad obiettare, spiegò
, xii-7-50: ognuno sa che in buon latino il verbo 'intro 'è sempre
del nome medusa, dovuta al mitografo latino fulgenzio. boccaccio, viii-3-37: ultimamente
nobile parte dii prezioso tesoro e sacrario latino e l'arte tanto dignifi- cata,
alberti, i-7: cominciò lo imperio latino a debilitarsi e inanire, a perdere la
occidente e con i caratteri dell'alfabeto latino. ojetti, ii-828: da tutti
: lascio gli altri mesi ai maestri di latino, ai passionisti di lucro agricolo,
pensare italiana, tanto nulla odorano di latino. amari, i-iii- 761:
luogo se non finale per l'odore latino che si sente in lei.
danno, ingiuria (secondo l'uso latino, assol. o in relazione con
pure derivare dal detto * veru 'latino, allora tal voce non significherà lo schi-
. 5. secondo l'uso latino: inciampo. bibbia volgar.,
ma puramente greco, benché ufficino in latino. g. b. casotti,
romana virtù nemiche- voli, dell'idioma latino la nobiltà dirotta e lacerata offoscossi.
naturale, l'oggettivismo inteso in senso latino e classico, ecco quello che giotto introdusse
da di e a); in latino si costruisce con l'accus. del
lessona, 1012: 'olea': nome sistematico latino del genere olivo. -pianta
generale, sì come voce olente del latino, si comporta in verso, in poema
, vii-359: dalla lana, detta in latino 'succida ', dal sudiciume e
-rar. femm. (secondo l'uso latino). chiabrera, 3-6-27: così
sa egli di stile poetico, di latino e di virgilio, cotesto facchin livornese,
[rappa] può servire per lo latino 'umbella '... delle piante
ferrara e sendo dottissimo in greco e in latino e avendo buona notizia di filosofia,
cariche pubbliche elettive (dette, in latino, honores) dell'antica roma.
lo più al plur. secondo l'uso latino. carica civile, politica, accademica
persona. ed è traduzione del motto latino 'honoris causa '. -accordare
lodi per aver passato la traduzione dal latino a un compagno in difficoltà.
1-287: [enea] mandò al re latino cento solenni e savi ambasciatori con rame
de'romani. il secondo è brunetto latino cittadino di firenze, il quale mise
di poter indubitatamente affermare che questo radio latino trapassi tutti gli altri istrumenti del mondo
volta si adopera anche l'agg. latino declinato (la temperatura ambientale * optima