mazzeo di ricco, 211: oi lasso, ch'io credia, / donna,
anat. guaina di tessuto connettivo fibrillare lasso che avvolge ciascun muscolo.
sm. anat. strato di connettivo lasso che avvolge la superficie del tendine.
attività o un servizio per un esteso lasso di tempo (un'istituzione, un'azienda
delegazione d'essa che tu non sarai lasso di perquirerla. 2. sottoporre
, / per farti mover lento com'uom lasso. -essere, restare, rimanere
la progressione ormai in corso di un lasso di tempo, l'evoluzione iniziata di
. chiaro davanzati, 7-8: ahi lasso, ben moraggio per suo amore,
e quelle che furon di tuo padre lasso nelle mani tue. fa'che ogni cossa
sentimento umano. tolomei, xxxvi-43: lasso, i'spero pria mi si mostri una
fiate. galeazzo di tarsia, 1-58: lasso, né fredda pietra, od erba
esseri viventi. castellani, xxxiv-370: lasso, che in terra ogni animai che
quante pruine e quanti ghiacci, / lasso, per te, quante notturne pioggi!
e mozzo. roselli, lxxxviii-ii-393: lasso! ch'io vidi il cuor già fatto
, / per farti mover lento com'uom lasso / e al sì e al no
correggiaio, 5: agli occhi, lasso, onde lagrime piovo, / il loro
è spento, / ma il mio cor lasso, simil d'un piropo, /
g. c. croce, 152: lasso a fighetto, ragazzo di corte,
, 118-10: or qui son, lasso, e voglio esser altrove; / e
. chiaro davanzati, 74-5: ahimè lasso dolente, che faraggio, / madonna,
nel petto / più e più anni, lasso, a mie dispetto. casti,
/ dovea invescarne al sonno uom così lasso, / lungamente affannato.
ostinata voglia. lemene, ii-293: ahi lasso, in questo foglio / è scritta
mie sponde orna e rinverde. / lasso, com'or lieto esser posso? e
filicaia, 2-1-114: che giovò, lasso, tra l'idaspe e 'l tago /
poesie musicali del trecento, lxxxfv-175: lasso!, se 'l mio cor sente,
e plora. bruni, 82: lasso e son teco ancora o da te lunge
, determinata con riferimento a un certo lasso di tempo (ed essa, secondo la
loro poemati. garisendi, xxxviii-323: lasso i do gran poemati preclari / facti un
poi ch'èi posato un poco il corpo lasso, / ripresi via per la piaggia
per ogni gran denar mai non li lasso. cestoni, 1-683: quando [i
, se di voi son privo, / lasso, come rimango? e di che
-battuta del, di polso: esiguo lasso di tempo, pari alla durata di
vecchio, 2-111: a che pur dunque lasso io piango e spero / in lagrimosa
oh che duro languir! quai, lasso, e quanti / biasmi sdegnoso alla sua
in me? de iennaro, 90: lasso, dolente io vo bramando notte,
foresta almo riposo / traeva amor, lasso di star sull'ali / e di
personificazione. frezzi, 1-8-156: oh lasso! a invidia nulla è mai nascosto,
, inf., 17-131: discende lasso [il falcone] onde si move isnello
. gozzi, i-8-218: al corpo lasso del poeta apporta / quiete il sonno,
che 'l fa gir oltra dicendo -oimè lasso! verga, 8-123: comparve una donna
167: sanza accorgermi punto, ahimè lasso, / che benché el nome tuo
maritai reverenda: / tuto questo sì lasso en tua sentenza. monaldi, 459:
quel dubbioso passo, / ché lo spirito lasso / non poria mai in più riposato
morir fora un dolce prandio, ahi lasso, / e gioia il trasformarsi in fonte
richiesta del concessionario, per un dato lasso di tempo e contro un corrispettivo di
. -sostant. periodo trascorso, lasso di tempo. aretino, v-1-880:
alcippo intende / che 'l sonno al lasso prigionier fa guerra, / sorge e
della morte. petrarca, 101-1: lasso, ben so che dolorose prede / di
. dentina primitiva formata di tessuto fibrillare lasso, che costituisce lo strato più interno
documenti dell'amiatino tre-quattrocentesco, ciii-95: lasso miei fedeli co- messali a le predecte
intendo. laudario urbinate, lxxxiii-588: lasso me, sirò dannato, / tanto
esclamativi, ahi, ohi, ehu, lasso; pregativi: deh. =
affrettare. pascoli, 573: sentendo lasso nella bocca il morso, / nel
gare scelerati e premiar i buoni, ti lasso vecchi romani, che ti hanno creato
il pegno / del rrjio amore, lasso! tasso, 6-75: langue, o
guallacca, 331: come lo pesce al lasso, / ch'è preso a falsa
. iacopone, 65-123: per te lasso riccheze e prendo pover- tate. cniaro
alla torre. -riservarsi o richiedere un lasso di tempo per compiere una determinata azione
. petrarca, 214-22: ma, lasso, or veggio che la carne sciolta
. frescobaldi, 1-88: quando, lasso! meco ne ragiono / com'è
sandali, corali, etc., lasso a le donne. romoli, 147:
uom che viva. sannazaro, iv-153: lasso, che male intesi / quel che
condizioni, ella attribuisce o toglie dopo il lasso di un dato tempo la facoltà di
io movo e non so dove il corpo lasso; / io penso e mi confonde
. laude cortonesi, 1-i-225: oimè lasso, quanto siamo stati sconoscente, /
dante da maiano, 1-13-1: o lasso me, che son preso ad inganno
invita lo meo cor d'amare, / lasso, ch'è pien di doglia /
amor leggiadri nidi / il mio cor lasso ogni altra vista sprezza. pallavicino,
palermo o federico ii, 425: oi lasso! non pensai / sì forte mi
ora sì presta. marmitta, no: lasso a me, ch'avea le voglie
reconvenzione, la pone in detta risposta. lasso, v-m: la prego..
loro sicurtà, se non per altro, lasso, 19-13: pugna naval..
romanzo ai tristano, v-390-131: oi lasso mee! tristano, à'mi tue menata
guerriera, / al tuo primo apparir, lasso, m'hai tolto, / piagando
, lvii-13: di nulla alegranza, / lasso, non mi sovene, / se
alla durata, alla scadenza o al lasso di tempo previsto dalla legge come normale
/ partito porto il mio cerebro, lasso!, / dal suo principio ch'
la regina, / ed a noi, lasso me! più non se inchina.
superno amore / riniego, fuggo e lasso loro acquisto, / e chiego battezarmi
. pannuccio del bagno, 1-xvt-3: lasso!, sovente sente che natura /
dante da maiano, 1-13-3: o lasso me, che son preso ad inganno
prolongato / 'nde sospiro e lamento; / lasso, tal doglia sento / che /
. / perché son prolungato, ohimè lasso, i... i pressando solamente
>iù giurerebbe. ochino, 190: lasso stare di quelli che anno voti senza
farsi o da attuarsi in un breve lasso di tempo, con sollecitudine, senza indugio
1-171: a voi, donne liggiadre, lasso il frutto / di ciò che ho
/ e per tanti rimedi era già lasso, / quand'ecco umimprovisa ca- carola
; recente (una data, un lasso di tempo: anche nelle espressioni prossimo
impregionata a prova, / commo io la lasso, te giuro in bona fé.
niccolò del rosso, 1-24-2: lasso, ch'i'ò complito lo mi'
. testi veneziani, 114: sì lasso sto lasso a ste munege cum questa
testi veneziani, 114: sì lasso sto lasso a ste munege cum questa condicion ch'
sopra una sedia / pel troppo riaer lasso e rifinito. nievo, i-vi-79: sentiva
pubblico dolore, / del popol tutto lasso sbigottito, / che per gran pietà ti
b. pulci, lxxxviii-ii-363: diceva lasso ognun: « chi si contende /
ulita che ancor tieni / il mio cor lasso da soverchie some. 'iovano arlotto
schiene / e sul suo pul- vinar lasso non giace / su'piedi il pover uomo
giacomo da lentini, 43: oi lasso me, che nato fui in tal
omo morto a voi, donna, mi lasso. fra giordano, 7-252: se
gli occhi tuoi, madonna, isguardai, lasso! dante, conv., iv-xxm-3
omo morto a voi, donna, mi lasso, / non sono meo quanto d'
con valore enfatico): in un breve lasso di tempo, in un attimo;
? pazzi de'medici, 150: lasso qui non è bacco / non i miei
. andreini, 139: ahi, lasso, temo / la fragranza infettar d'angeli
che mi si serra / mezzo rimango, lasso, e mezzo il varco. z
è perch'io sie sazio, anzi son lasso / per mio destino, el qual
. testi veneziani, 155: lasso tuto lo mio desordenado a me'
sublime. -con riferimento a un breve lasso di tempo. arbasino, 3-17:
. -con riferimento a un breve lasso di tempo, tuttavia imprecisato.
afflitta. 7 quai nen ultime, lasso, e qua'nen prime? boccaccio,
che sovente / io dico: « lasso!, avviene elli a persona? »
dante, inf., 5-113: oh lasso, / quanti dolci pensier, quanto
-per tutta la durata di un lasso di tempo. carducci, ii-1-248:
33-5 (105): quantunque volte, lasso!, mi rimembra / ch'io
che mi contorte / sì che 'l cor lasso altrove non respira. cronaca di isidoro
. testi veneziani, 61: ancora lasso ch'el sia vestidi poveri quatrocènto de gonelle
si soscrisse. poliziano, 6-394: lasso me, lasso o me, che deggio
poliziano, 6-394: lasso me, lasso o me, che deggio fare / in
: sazio non sono ancor e già son lasso / de riguardar il bel viso lucente
la pietà quanto 'l martiro, / lasso, però che dolorosamente / sento contro mia
diodati [bibbia], 1-808: ahi lasso me! percioché io son divenuto.
preoccupazione. chiaro davanzati, xv-18: lasso, s'io franco mettomi a servaggio
a sua discrezione radere il pelo? lasso, ché vi andranno insieme la pelle
latitudine e longitudine registrate in un certo lasso di tempo; si ottiene così il
setentrionali. cino, iii-25-4: o lasso me! non veggio 'l chiaro sole:
freddo. anonimo, xvii-399-4: lasso me, ch'io non vegio il
ciascuno. testi, i-121: amor, lasso, mi sprona, / povertà mi
un ragghio come tòno: / -oimè lasso, che male pensato aggio, / ché
4-204: finì col sembrargli che un lungo lasso di tempo fosse trascorso dal momento in
: io, teco disputando, vinto e lasso / cancello e metto in bianco /
/ e non usate dire: oimè lasso! rime anonime napoletane del quattrocento,
o esiguo. petrarca, 101-3: lasso, ben so che dolorose prede / di
è disposta far toa voluntate / el lasso cor, e sol de ti rapina /
viso ancor se anida / il spirto lasso: a quel sol se ratene / la
delizia alcuna / dar pace al pensier lasso; / né può la notte bruna /
che cessa di manifestarsi in un esiguo lasso di tempo (un fenomeno naturale,
mente. anonimo, i-$i2: lasso! che deo fare? / c'amor
, èsto iovanni, ked io te lasso per fillo. /... /
chi mi reclamare di questa unta, / lasso, che sofferir me festi, amore
da massa marittima, xliii-271: oh, lasso me! ch'io mi veggio pur
giordano, 3-296: quando l'uomo fosse lasso al sole nella state nel cammino,
: passato è 'l tempo ornai, lasso, che tanto / con refrigerio in mezzo
anonimo, i-567: ai meve, lasso, lo penzier m'à vinto / e
alma trista, / per un cor, lasso! ch'è for d'esto regno
brevi / e tutti i mie'relevi / lasso liberamente, anzi confermo!
. tasso, 12-78: dove, oh lasso me!, dove restaro / le
: doman l'orator cesareo darà il lasso a li tre ospedali... diman
. galeazzo di tarsia, 182: lasso! né fredda pietra od erba verde
occhi le lor luci prime / (lasso, non so che di me stesso estime
senza contento o riso; / ai lasso sventurato, / che or mai serò diviso
rendo; / pietà, ch'io lasso più non me difendo, / aver gloria
stesso (e può essere detto anche lasso di rendimento). -in partic.:
sereno volto! / a che me lasso ricondotto avete? b. corsini,
repleto. del carretto, cvi-651: ahi lasso me, ch'io son così repleto
li mi rexe. ibidem, 65: lasso per anima mia per ccc messe cantade
facoltà umana. garisendi, xxxviii-288: lasso la filosofica sentenzia / che tien che
pian piano: / -che sai tu, lasso? forse in quella parte / or
gente già mai / non fu veduta, lasso! qual'è questa / ch'è
dell'amiatino tre-quattrocentesco, ciii-q4: item lasso che. ssia restituita una ciervelliera ad
benedetti, xxxix-i-219: questo è un ben lasso, una amara dolcezza, / uno
. c. gonzaga, i-i77: lasso, ma dove mi ristringo, o fato
peggiore. monte, 1-x-3: aimè lasso, perché a figura d'omo / fui
chiamava. lorenzo de'medici, 7-100: lasso! dove lasciato ha'tu la voce
tuo rezzo / ancor non m'adagiai, lasso, una breve / ora a'miei
ch'i'aquistai / aggio perduto, ohimè lasso dolente, / né raquistar no lo
/ e consuma e riarde il petto lasso! foscolo, xviii-19: la rassegnazione
lemene, ii-127: qual guerra, ahi lasso, amaramente accesa / offende il ciel
. ariosto, 22-16: confuso e lasso d'aggirarsi tanto, / s'avvide
petrarca, 268-31: ma io, lasso, che senza / lei né vita
cumenti dell'amiatino tre-quattrocentesco, ciii-94: lasso a la chiesa di sancto lunardo d'
volto, / a che, me lasso! ricondotto avete! 7.
. gherardi, 2-i-89: 0 lasso a-mme! dove ne va la mia
si aspetta. canteo, 161: lasso!, or ricovro affanno per riposo,
dato m'aggia? / che farò, lasso, sconsolato e povero, / de
, appartamento. cantari, 326: lasso! qual fia 'l mio ricovero / e
male tu tene ridi: / ahi me lasso poveretto, / mal per mi,
. serafino aquilano, 181: ahi lasso, non sia alcun che mai si
: conciosia cosa che parlasse a me, lasso cadetti chinato in terra; e toccommi
tommaseo, 2-i-312: or che m'hai lasso tu, t'ho lasso io:
che m'hai lasso tu, t'ho lasso io: / per questo non c'
/ quegli ch'aman lealmente. / eo lasso no rifino / per quella che 'l
pensavo che voi doveste ritornare stanco e lasso a casa, ancor che mezza notte fusse
, 38: come chi dal camin longinquo lasso / cerca ualche riposo / e col
. per estens. riemerso dopo un certo lasso di tempo (un'inclinazione viziosa)
, ahi cieca, ingorda voglia! / lasso, e come fia mai ch'io
relucendo! lino, iii-179-2: oimè lasso, quelle trezze bionde / da le
gente / già neiente / non mi lasso / e non casso / li miei
e de le care mie donzelle io lasso. / tu ne l'egitto rimandar procura
/ le donne sconsolate e 'l vecchio lasso. cesari, 1-2-152: festo non
, ma perché ell'è lunga, / lasso a pensare a ciascuna e savere /
le ore); compiersi (un lasso di tempo). dante, purg
mpaurisce. pazzi de'medici, 150: lasso! qui non è bacco, /
lungo affanno. alamanni, 7-i-41: lasso, che al rimembrar m'agghiaccio e
, purg., 4-44: io era lasso, quando cominciai: / « o
asini. bonarelli, xxx-5-174: ahi lasso, io vado: ah non sia mai
; / e sol di quell'angoscia parea lasso. tasso, 13-i-445: allor,
sede. de bonis, 18: lasso! la sieda d'abisso è rimutata /
giambullari, che lo giudico assai ben lasso, a chiamar dentro l'o- portuno
parli 'n noi. petrarca, 37-49: lasso, se ragionando si rinfresca / quell'
amore, / riniego, fuggo e lasso loro acquisto / e chiego battezzarmi a
1-44: di quel, cui, lasso! spettator già fui / voi rinnovate al
rinovellar la gherardi, 2-i-89: o lasso a. mme! dove ne va la
ove un tempo ebbe riposo, / lasso del mondo garrulo, lo spirto.
anche assol. sacchetti, 259: lasso, perché nessun degna l'alloro? /
mi rinvisco. / amor, ahi lasso me, m'ha pur concesso / in
. b. davanzati, ii-556: lasso! e vien che 'l veneno aspro importuno
, benigno dio! / or no, lasso, sacc'eo che creatore / e
rime. 4. suddivisione di un lasso di tempo in una serie di intervalli
il piano. 4. suddividere un lasso di tempo in periodi precisi, distribuendovi
]: po che fu riposato il corpo lasso, / ripresi via per la piaggia
quel dubbioso passo, / ché lo spirito lasso / non poria mai in più riposato
e non vi vegio; 7 ritorno lasso co mortai riposo, / sì che
esso. cino, iii-148-11: o lasso me, sovra ciascun doglioso! /
poi ch'èi posato un poco il corpo lasso, / ripresi via per la piaggia
. / allegro in vista, e sì lasso ch'a pena / potea ben,
dico inver di mei: / « lasso, perché colei -eo amai tanto? »
-assol. anonimo, i-609: lasso me, ch'io non vegio 'l chiaro
documenti dell'amiatino tre-quattrocentesco, ciii-94: lasso a lo spedale di sancto antonio d'arcidosso
per fedel servire; / ma mentre il lasso ad odorar le foglie / stava lontano
comune, escepto el iudicio e 'l lasso el quale avesse facto per la sua anima
senza contento e riso: / ahi lasso sventurato, / che or mai serò
della morte ho paura, appresso perché lasso te in grave pericolo. anonimo romano,
io vi so dire. 3. lasso di tempo che viene concesso prima di
1'increbbe / di me, misero lasso, e forse or vuole / ristorar quell'
gelidi ruscelli, / ristoro al pastor lasso, / ti sgorgan mormorando. algarotti
32. che ha breve durata (un lasso di tempo). castelvetro, 8-2-151
scandito dal ripetersi di un evento (un lasso di tempo). gadda conti
scene e di episodi narrativi. lasso, 12-359: pone aristotele nella sua poetica
io diviso -son da l'amorosa; / lasso, tornar vorrei / ov'è il
: com'forte vita e dolorosa, lasso, / paté chi è 'n altrui forza
. tassoni, 297: tomo, lasso, o non tomo? / s'io
... / ma per me, lasso, ognindì vien ritroso, / ogni alba
). monte, 1-x-2: aimè lasso, perché a figura d'omo / fui
contra morte o fuga o schermo? / lasso me ch'i miei dì son giunti
sottoporre a nuova vaccinazione dopo un determinato lasso di tempo allo scopo di mantenere un
, lvii-12: di nulla alegranza, / lasso, non mi sovene, / se
me scuro e vile / son; lasso, e 'l vede ben questa selvaggia /
rispuosi, cominciai: « oh, lasso, / quanti dolci pensier, quanto disio
, / quant'io son sempre tormentato e lasso / da te, cupido, senza
riposare. ariosto, 2-44: ah lasso! che poss'io più che mirare /
e nell'ospite suolo ov'io ti lasso 7 giuste son palme e la pietade
pier luigi da palestrina, orlando di lasso e giovanni animuccia, e che ebbe
aspetto / per lunga età era pallido e lasso. manetto da filicaia, 115:
cino, 105: io, così lasso, innamorato e stracco / desiderava morte
servir gradisca. sannazaro, iv-141: lasso, vedrò mai venir quell'alba /
nave. a. braccesi, 56: lasso, ch'io ve'o che fra
sulle cimici si muovevano, tanto era lasso ronfava. monti, 5-49: bonel sovra
soffiate addosso a molinello. 17. lasso di tempo. r. longhi,
. -trascorso, passato (un lasso di tempo). tommaseo, 11-152
son d'altrui zoir sì roto e lasso / ch'io porto invidia non che a
sono arbori grandi. cantari, 326: lasso! qual fia 'l mio ricovero /
gozzi, i-14-219: poi quando ognun fu lasso / di bere, di mangiar,
« né per maligna intenzione, ahi lasso! » / disse piangendo il vecchio
, 3-26: con quanto dispiacere, ahi lasso, gli anni taciti e fuggitivi fansi
mangiare: al quale quando venne esaù, lasso del campo, disse: « dàmmi
rafa, imperciò ch'io dell'oppido lasso sono ». fasciculo di medicina volgare,
, 37-6: or quina or quindi, lasso, me rivolto / né rugge tanto
, / ascendo d'ogni mal, lasso, il cacumine. marini, 43:
tenea levati. patrizi, xxxvi-333: lasso al fine et affannato / en la
. pannuccio del bagno, 1-xvi-3: lasso! sovente sente che natura / vene
deh pria ch'io parli, ahi lasso! o 'l ciel co'suoi / folgori
tanti. l. giustinian, 1-236: lasso mi, che nesun non crede /
a roma l'ho portato e ce lo lasso: / voia de lavorà sarteme addosso
amoroso. della casa, 665: lasso e ben fémmi ed assetato e '
persone che si rivedono dopo un certo lasso di tempo. tommaseo [s.
ti manda molte di salute / il lasso cu'ti piacque abandonare. binduccio dello
). chiaro davanzati, xv-24: lasso, s'io franco mettomi a servaggio
piatoso a l'ardore / serai dii corpo lasso / e salvevardi il passo / di
dalla quale gli antichi praticavano il sa lasso allo scopo di guarire dalla malinconia.
/ ed in su quella pietra caddi lasso, / ove l'onesta pose la sua
/ m'aven com'a quei, lasso, / che 'n vivo sasso -sua sementa
/ ed in su quella pietra caddi lasso, / ove l'onesta pose la sua
bene sperto, / non pauroso o lasso; / e 'nsieme con virtù cresce la
pur una / lagrima verso? ahi lasso! / perché? l'ostinazion m'ha
: gli stridi ch'uscir del cor mio lasso, / devriano per pietà romper un
dea sicana: ed io, / lasso, più sempre a lagrimar m'invoglio:
/ « buon giorno, o cor mio lasso », / se lo sdigiuna bene e
diffusa predilizione. sacchetti, 259: lasso, perché nessun degna l'alloro?
non sostenne, ché m'abandonaro, / lasso! fuggendo sbigottitamente. graf, 5-787
disse 'l maestro, ansando com'uom lasso, / « conviensi dipartir datante male »
, i... i oimè lasso, fàmme te sentire, / iscalda lo
di un evento. -con metonimia: lasso di tempo fatto intercorrere fra il verificarsi
ottenerlo). monte, 1-vi-38: lasso, lasso, ch'a via peggiore posta
. monte, 1-vi-38: lasso, lasso, ch'a via peggiore posta /
dell'impiccagione. gion m'è, lasso, d'infiniti mali; / e più
scinto e ansando a guisa d'uom lasso sedersi. buti, 2-356: la madre
grido, e tornata subito al pa- lasso scapilliata e con lagrime gittossi innanti al duca
/ che trovò, con piè non lasso, / come strai, rasente il solco
52: quante volte m'advien, misero lasso!, / el giorno, ch'
dottori, 3-31: io, / lasso, più sempre a lagrimar m'invoglio:
punto giammai. -differire di un lasso di tempo. magalotti, 20-131:
. de jennaro, 84: lasso, che rimimbrando mi confondo / come l'
. gozzi, 5-45: o me lasso infelice, o amor isnello, / salvami
il giovane, 9-585: ma, lasso me! ch'ai mondial tracollo, /
virtù, che fai più meco, / lasso, s'amor sol per ferirmi vede
g. argoli, 84: « ahi lasso! » itera l'eco. « io
, per lo più per un breve lasso di tempo. pataffio, io:
ricorderai anche del mosca, / che disse lasso!, 'capo ha cosa fatta'
a schifo ogni opera mortale: / lasso, così da prima gli avezzai! dominici
: oh quante altre spurcizie a dietro lasso, / di che s'ungono il viso
può essere fa le ti lasso / con questi annunzi tuoi sciaurati e rii
, scinto e ansando a guisa d'uom lasso, sedersi. anonimo romano, 1-197
rapporto di soggezione politica. xxii-1165: lasso il mietitor volge le spalle / agli arsi
, ch'io non son degno, ahi lasso, / senon gir solo a star fra
farmi guerra. buonaccorsi, 169: ah lasso a me, che fu'forzato porre
oblio, / et io qui, lasso, in lacrimoso fiume / stemprato il
paté peso. sannazaro, iv-30: lasso, ch'io non so ben l'ora
fra no, 199: lasso, morendo avess'io speme e lume /
/ tentò tre volte indarno, e lasso stanco / tre volte ne la valle ritomossi
l'orgoglio / che se pur, lasso, al mio pregar t'assidi, /
-sostant. me del lungo pugnar lasso / fu commessa una scolta. tom
lemene, ii-325: benché posi il fianco lasso, / da la lancia / scompagnato
lauretta, che donavi / soave rifrigerio al lasso core, / ov'è 'l tuo
viso nascondendo; / et io, lasso, credendo / vederne assai, tutta l'
. monte, 1-vii-86: io, lasso, sol ho che, 'n vita,
catella bianco, / scorgere non lasso i miei pensieri oppressi. ca
/ e quel che il mio cor lasso più disia / nel dolce sogno dolcemente aporti
a la mia vita, / o lasso me! ch'io ne faccia gran torsa
m'addita. petrarca, 125-38: lasso, così m'è scorso / lo miodolce
più non provata. tasso, 7-5-31: lasso! non prima in lei gli occhi
... è maestosa nel lasso, scorrevole nell'ariosto. tommaseo [s
correggio, cvi-248: ohimè, dove ti lasso, o sposa mia! / l'
un sol, che or da lontan me lasso sforza. 9. l'aspetto
: ove voi me, di numerar già lasso, / gildippe qualche distaccamento della
s'udisse. erano cugini carnali. lasso la scurità de'modi. -impressione
me scuro e vile / son: lasso, e '1 vede ben questa selvaggia /
ancor mi scuserà di quel ch'io lasso, / vedendo in quel- l'albor
la palmadi mia longa lite; / ma lasso che 'l contrario in me se serra
4. con uso iperb.: lasso di tempo che soggettivamente appare lunghissimo,
. -in senso generico: periodo, lasso di tempo. manzoni, ii-44:
ed e'si risposò, perch'era lasso / delle percosse c'have ricevute, /
. anonimo, i-519: io, lasso tapino, / in amar pur affino,
biata. marmitta, 119: ma, lasso, a me, ch'avea le
, 666: non ho poi vigor, lasso dolente, / da seguir lei,
messer far savessi lo mio core, / lasso, per messo mai, o per
secolo; che si protrae per tale lasso di tempo. nievo, 847:
quest'occhi le lor luci prime / (lasso, non so che dime stesso estime)
: oh semplicetto me, ignorante e lasso! / presi la via che all'ingiù
che mi contorte / sì che 'l cor lasso altrove non respira. s. gregorio
netto a ti lector sapientisimo, ti lo lasso considerar questagloriosa et ampia victoria. guicciardini,
da maiano, 1-27-5: ben fui, lasso, de lo senno fore 13
vale rintoppo. chiaro davanzati, xxviii-39: lasso, era mia credenza / d'amare
un argomento. giano, xvii-604-4: lasso che volglia che si travalglia / di
terrestre piede. bruni, 130: lasso, e che fia di me, se
streito sentè / sapeche tra le gemme, lasso, e l'auro e gli ostri /
? ». danain risponde che alquanto lasso si sente. beicari, 2-39: come
. giacomo da lentini, 21: lasso, ben vegio e sento, / morto
ch'io t'apparecchio qui doglioso e lasso; / non si deve a te,
potrebbe conquider. cantari, 327: oh lasso, ch'io andrò sempre cercando /
padreascosa / del figliuol l'aspra fin, lasso, si serba. marchetti, 5-26
'l ciel serena no me verta in lasso. ugurgieri, 12: allora il padre
tramuti loco. petrarca, 66-20: lasso, a me non vai fiorir de
vostro vago viso: / di colui, lasso, che con voi comparte / la
l. pisani, xlix-71: ahi lasso, lasso, lasso che farò, /
pisani, xlix-71: ahi lasso, lasso, lasso che farò, / quando
, xlix-71: ahi lasso, lasso, lasso che farò, / quando, dilecto
d'alma / tutta sommisi, ohimè lasso, al servaggio / de'vizi miei.
casa. testi veneziani, 174: item lasso a dem, 153: chi
. laude cortonesi, 1-i-225: oimè lasso, quanto siamo stati sconoscente, / c'
da terza a sesta: in un breve lasso di tempo. pasquinate romane,
proprio, che si riferisce a un lasso di tempo di settanta anni; che è
con le schiene / e sul suo pulvinar lasso non giace, dio. salvini, vi-1-20
e spiritualmente. dante, xx-g: lasso, però che dolorosamente / sento contro
e di dispetto. idem, xvii-51: lasso, che 'n van dal mar crudele
ognor più casso. sannazaro, iv-203: lasso, chi mi tien qui, che
onde me già de 'l breve correr lasso / il disinganno sferza a ciascun passo,
satirica. sergardi, 1-212: lasso, oimè, che l'ebano sonoro /
speranza il tristo core, / ahi lasso! me dolente. varchi, 7-569:
24-72: l'uom che di trottare è lasso, / lascia andar li compagni e
la mente. cino, cxxxviii-74-2: lasso! ch'amando la mia vita more
fiate più ch'io non vorria, / lasso! di pianger sì la donna mia
un sol che or da lontan me lasso sforza, / ch'io feci come vespa
/ né tal rasgione dir mai fosse lasso! = comp. dal pref
., 1-62: era... lasso, sì per lo correre, sì per
l'impeto suo che talor fore, / lasso, convien che persé sciolto sgreppi.
eppure. petrarca, 203-4: lasso ch'i'ardo, et altri non mel
pur lascia l'infermo / debole e lasso e pien di siccitate. tassoni, ii-1-23
far savessi lo mio core, / lasso, per messo mai o per sembianza,
, 98: a dona maria mia muier lasso tuti li soi drapi e stacio in
63-5: com'forte vita e dolorosa, lasso, / paté chi è 'n altrui
: io, per affidare, / oi lasso, simplemente, / sono feruto d'
. boccaccio, ii-4-46: oh me lasso, ch'io non mi credea / che
l'esperimento è noto in sigla come lasso, iniziali di laser synchronisation from stationary
confessereti ». benedetti, xxxix-i-215: lasso, s'io trovo alcun sasso aspro e
acqua. caro, 16-29: quanti, lasso, in queste sirti entraro, /
caso e di cra- 39: lasso!, ch'io mi credea in questa
, giunto quasi al fine dello stadio, lasso si truova e afflitto e slenato e
tormenti ed alta, / veglia me, lasso, posto infra due brame / che
, / di menar smanie ornai noiato e lasso. passeroni, iii-232: io già
tu cali! », / discende lasso onde si move isnello. petrarca, 312-4
amore], / dal mie cor lasso le catene snoda, / per fuggir lieto
il chiama! della casa, 684: lasso, che di tal laccio amor mi
1-40: cominciò con suono afflitto e lasso / a lamentarsi sì soavemente / ch'avrebbe
del mazza, xix: a voi lasso per ricordo che tanto facciate quanto da
apo 'l dolore / del meo cor, lasso, a cui morte socorga, /
documenti dell'amiatino tre-quattrocentesco, ciii-92: item lasso paulo mio filgliuolo mia rede di ciò
dio. 4. figur. lasso di tempo brevissimo, attimo (anche
subord. anonimo, i-552: oi lasso, lo meo cor non pò sentire /
la persone. guittone, xix-14: ohi lasso! or quale dia / fu mai
napoletane del quattrocento, lxiv-108: ahi lasso me, che per lo passato solco /
con le busse si gastiga: / io lasso a te far la conclusione, /
questo mondo cieco / mi guidar, lasso! eran mie luci spente. marino
chiaro davanzati, 5-25: io solea, lasso doloroso, / prendere par
, / e servirai a lui dolente e lasso. = deriv. da solo.
di speransa / d'aver giamai so- lasso né ventura. monte, 1-ii-43: bono
: un intenso dolor mi sprona, ahi lasso, / una sincera fé mi
/ e traendo a gran pena il fianco lasso, / colà rivolse vacillando il passo
... sovra un lettuccio tutto lasso e stracco si gettò. tasso, 6-83
, / sol solo, afflitto afflitto, lasso lasso. aretino, 20-110: per
sol solo, afflitto afflitto, lasso lasso. aretino, 20-110: per duo ducati
sai ancora il me solo, lasso, / cotal ventura è data, /
177: una dama spagnuola, lasso? giamboni, 10-94: andonne ad uno
cui non si trova similianga, / o lasso! lo mio cor poco t'asaggia.
che farò... sconsolato e lasso, / trovandomi lontan da tanto bene /
umor malinconico. atanagi, xxxvi-181: lasso la molta tua sperienza ne'sommi maneggi
). chiaro davanzati, xxviii-88: lasso, era mia credenza / d'amare
. trascorso, compiuto, concluso (un lasso di tempo, un periodo della vita
o la capacità di addormentarsi in breve lasso di tempo. f. correr
quale è quel che grave, infermo e lasso, / con vacillante passo, /
sonoro legno. sergardi, 1-212: lasso, oimè, che l'ebano sonoro /
dell'amiatino trequattrocentesco, ciii-82: anco lasso a diemante sua suora uno sopediano e
soprallasso1 (sopralasso, sópra lasso), sm. ant. azio
bracciolini, 5-13-29: facendoli ardito un sopra lasso: / « do ve
, 3-26: con quanto dispiacere, ahi lasso!, gli anni taciti e fuggitivi
. malasorte. petrarca, 183-6: lasso, che fia, se forse ella divide
scrive: ch'io guardi chi mi lasso dormire in camera, che non so perché
, sospiraccht). ant. lasso? forse in quella parte / or di
? che speri? bruni, 88: lasso, indarno il cor sospira e prega
sottosierósa, sf. anat. tessuto cellulare lasso che si trova al di sotto delle
più volte (anche limitatamente a un determinato lasso di tempo o circostanza).
nella prigion terrestra / cagion m'è, lasso d'infiniti mali. giraldi cinzio,
lagrime. cino, 62: ahi lasso! quante lagrime n'ho sparte. petrarca
, 239- 14: quante lagrime, lasso, e quanti versi / ho già sparti
un vivo sasso / le chiusi io, lasso, in poca terra involte. testi,
che sazio, del ben far fu lasso. guicciardini, 11-248: e1 signore
2-156: io m'accorgo intanto, ahi lasso! / che l'età leva la mente
esclamativi: ahi, ohi, ehu, lasso; pregativi: deh. = agg
anonimo, i-519: girò a morire, lasso, / com face il lepretasso,
ore; termine prescritto, giro, lasso (in relazione con il compì, di
il mio diletto, / dove ti lasso? omè, ch'io men giraggio /
270: in che stato fui, lasso, / ed ora in chente sono /
tua vita! chiaro davanzali, ix-3: lasso, ch'io non vidi / la dolze
da poi che 'l lauro più, lasso, non vidi, / che sol mia
, 1-9-1: ai come spento son oimè lasso, / da tutto bene e di
/ così com'era afflitto, infranto e lasso, / col capo spenzolato e con
8-107: qui m'attendi e lo spirito lasso / conforta e ciba di speranza buona
, 58: pasci questo tuo spirito lasso di buona speranza, perché io non ti
1-40: cominciò con suono afflitto e lasso / a lamentarsi sì soavemente / ch'
iii- 47-12: se vi spiaccio, lasso, per servire, / serò per deservir
poesie musicali del trecento, lxxxiv-355: lasso colui che mai se fidò in femena
il vento solamente strinse / e restò lasso senza fin schernito. loria, 5-30:
or le stringe. epicuro, 6: lasso, ché ovunque io vo mi segue
somi si accorciano e si ispessiscono { spirema lasso); risponde alla concezione dei
dubbioso passo, / ché lo spirito lasso / non porìa mai in più riposato
: qui m'attendi, e lo spinto lasso / conforta e ciba di speranza buona
per la tua via? » / « lasso, che sol pensando a quel che
splene e le coste a lor pur lasso. g. manfredi, 93: espulla
nfinite doglie, / che per mi, lasso, mia madre sostenne / al partorir
invita lo meo cor d'amare, / lasso, ch'è pien di doglia / e
per ogni gran degnar mai non li lasso. i. neri, 4-10: per
5-217: oh quante altre spurcizie a dietro lasso, / di che s'ungono il
. chiaro davanzati, xlii-39: ahi lasso malauroso, / ben m'ha
, giunto quasi al fine dello stadio, lasso si truova e afflitto e slenato e
un intenso dolor mi sprona, ahi lasso, / una sincera fé mi fa
. 2. costituito da tessuto lasso, molle e cedevole (un organo
te, tal barone, / vedemo lasso, preso e denudato,!..
volta. testi veneziani, 61: ancor lasso del mio mobelle e del mio stabelle
g. c. croce, 152: lasso a fighetto, ragazzo di corte, staffilate
altrui. guittone, xxxv-i-206: ahi lasso, or è stagion de doler tanto
. dante da maiano, 21: lasso, el penserò e lo voler non stagna
staio di sale-, trascorrere un lungo lasso di tempo. lippi, 9-2:
testi, ii-133: stanco dal sospirar, lasso dal pianto, / chiuse cesare i
, / sol solo, afflitto afflitto, lasso lasso, /... / pregando
/ sol solo, afflitto afflitto, lasso lasso, /... / pregando
). cino, cxxxviii-104-10: 0 lasso me, sovra ciascun doglioso! /
tutto si tribolava. -sm. lasso di tempo; durata; volgere di tempo
-per simil. essere fattibile in un determinato lasso di tempo. pavese, 2-56
fera cagion e dura / mi muove, lasso, a dir quasi forsato / lo
mi stava un tempo; et or, lasso, abandonomi, / qual vite che
. quirini, 84: io qui lasso in lacrimoso fiume / stemprato, il core
vedea il cielo. patrizi, xxxvi-333: lasso al fine et affannato / en la
. dante da maiano, 21: lasso, el penserò e lo voler non stagna
dante, xviii-13: quando son giunto, lasso, ed e'[gli occhi]
tuttafiada, / com'i fo, lasso, ch'ho 'n ciò fede istolta.
niccolò del rosso, 1-241-53: cusì, lasso, inamorato e stracco / desiderava morte
tante cose... le lasso in drio, / ché straca la memoria
proprietà. testi veneziani, 152: lasso la mia possesion... con questa
mazzeo di ricco, 211: oi lasso, ch'io credìa, / donna,
posso più, io sono stracco, lasso, macinato, oppresso, strambasciato. lippi
neri de'visdomini, 252: lasso, or è distinato / ch'ubidenza
animo). anonimo, i-491: lasso, ch'io so incappato! / vegiomi
mando plui, mo sempre lì lo lasso. statuto dello spedale di siena, 104
« buon giorno, o cor mio lasso », / se lo sdigiuna bene e
... / valerian cecilia, ahi lasso, stringe. g. casa, cxxxiii-
de'visdomini, 246: oi me, lasso dolente, / ch'io non posso
organico o di un frammento di tessuto lasso in un velo molto sottile sul vetrino
xxxv-i-260: la gioì'ch'eo perdo e lasso, / mi strugg'e mi consuma
dovenuto qual ben satollo, stuffato e lasso, disse: « vanità, vanità »
mio cieco ancora / quanto, ahi lasso! quel fosse il suo difetto, /
/ veggio, ma non però, lasso! m'allegro: / ché un stupor
che d'un semplice sa lasso, volsi valermi di quell'occasione.
4. scandito in periodi (un lasso di tempo). moretti, 184
1-40: poi cominciò con suono afflitto e lasso / a lamentarsi... soavemente
e trecento, 121: it [lasso] iii libre a le donne di santo
l'armi, el mundo in pace lasso / e tante spoglie de'superni dei,
occupato da impegni, libero (un lasso di tempo). buonarroti il giovane
territorio. testi veneziani, 140: lasso li percorator mei comesarii per mandar alo
/ con domande importune il mio cor lasso! / più facil ti sarìa svellere un
2. compiuto in un breve lasso di tempo (un'azione).
varchi, 22-3: oimè sventuroso, oimè lasso, / quanto è sorda la morte
il virile, e quella parte, ahi lasso; / ond'era io già diletto
si volge a coloro che sono in lasso, 1-8-119: così l'urta il denso
tacitamente passeggiato, sovra un lettuccio tutto lasso e stracco si gettò. straparola,
neri de'visdomini, 450: lasso, venturiò tali c'ò disperato me medesmo
mi punge e dice: « ahi lasso, a che ti volte / a seguitar
giacomo da lentini, 3: oi lasso lo meo core! ch'è 'n tanta
., 2-6 (1-iv-150): ahi lasso me! ché passati sono ornai quattordici
arrancare. cantari, 327: oh lasso, ch'io andrò sempre cercando / ogni
. p. scarlatti, lxxxviii-ii-538: lasso me tapinèllo, / ch'egli è da
esito o effetto tardi, dopo un lungo lasso di tempo o dopo un determinato limite
né io né gli altri giamai non ti lasso. idem, 5-22: el valletto
superi, tardissimo). dopo un lasso di tempo alquanto lungo a partire da un
dato limite temporale; entro un certo lasso di tempo. ammirato, 102:
dell'angusta realtà 4. lungo lasso di tempo trascorso prima del compiersi di
verifica, avviene o si diffonde oltre un lasso di tempo alquanto lungo a partire da
casàlberti [tommaseo], i-43: lasso di mio... in camera mia
le illusioni. 5. lasso che occorre a portare a termine un'operazione
capacità manovriera. 11. lasso che intercorre fra due termini prefissati,
tempo, dare il tempo: concedere il lasso necessario o sufficiente per realizzare un progetto
: momento, periodo del tempo; lasso di tempo; momento storico; ora
assenza totale di spazio. -ant. lasso di tempo. castelvetro, 8-1-465:
temporalizzazióne, sf. lo stabilire un lasso di tempo per l'attuazione di un
e 'l verde. molza, 1-134: lasso, ben so, che del mortai
tornato a la mia dolze spene! / lasso, chi m'à tenuto? dante
mi disse: « questo ben ti lasso: / in tutto del demòn porta vittoria
giacomo da lentini, 3: po lasso lo meo core! / ch'è 'n
; né da'medesimi scultori se ve lasso, forza tomarete alli primi vuostri peccati.
gastigare scelerati e premiar buoni, ti lasso vecchi romani, che ti hanno creato
. fucini, 814: ora ti lasso anda': occhio alla penna! / ma
pregion terrestra / cagion m'è, lasso, d'infiniti mali; / e più
testi veneziani, 69: tuto lo romagnente lasso a mia fiia margarita et a mio
le chiome stesse / lega 'l cor lasso. -fabbricare un panno, una
cavalca, 20-583: essendo beato francesco molto lasso e affaticato, tolse un asino che
fece, che. gionse a bisenzione, lasso e magro e travalliato, a piei
sovra li amanti. pallamidesse, xvii-188-52: lasso me doloroso, / tuto pien di
segnata fosti; / onde 'l cor lasso siede / col tormentoso fianco / a partir
i-9-8: afflitto, lasso e tormentoso core. tasso, 13-i-294:
pietate; et alor dico: -ai lasso, / dove se'giunto! et onde
si presentano contemporaneamente o in un breve lasso di tempo. grillo, 180:
a la mia vita, / o lasso me! ch'io ne faccia gran torsa
i trattamenti tossoterapeutici? dine la quale col lasso del tempo cangia in bisogno.
un limite temporale, nel volgere di un lasso di tempo; nel tempo intercorrente prima
su quello di pisa, e trovami sì lasso tra di paura e sanza dormire punto
venuto se'tanto trabasso / solo montandone, lasso!, / ad onni compiuto riccore
en altor. ugurgieri, 362: lasso con tutto il corpo si trabocca a terra
: or alto or basso il meo cor lasso [amore] mena, / onde
za mai creduto, / ai me lasso dolente, / che per altro servente /
guado. b. cappello, 67: lasso che 'l servar i grani agli anni più
/ cioè ragion, da fèra. o lasso! corno / ne son devizo e
monte, xvii-656-1: ai come, lasso, assai brigo e tramazo / 1'
rupinate grotte. 2. lasso di tempo che intercorre fra un avvenimento
delle bombe e dei tramezzini. 3. lasso di tempo, intervallo fra due termini tem
quel dubbioso passo, / ché lo spirito lasso / non poria mai in piu riposato
un tempo più o meno breve (un lasso di tempo, un periodo).
7. che dura un determinato lasso di tempo. intelligenza, 298:
: torto fece e fallìo ver'me, lasso, / li; sopportare disagi, tribolazioni
, xxxv-i-286: or son caduto, ohi lasso!, / loc'o'non ebbi
e il trovo in fatti miserando e lasso. niccolini, i-96: ma chi sei
. condurre, menare l'esistenza, un lasso di tempo in un dato modo o
petrarca, 310-10: ma per me, lasso, tornano i più gravi / sopirandello,
% 7. periodo, lasso di tempo; durata temporale; intervallo
qualunque scontri nel ritroso varco / piangendo lasso, misero e tapino! morando, 28
dubbioso passo, / ché lo spirito lasso / non poria mai in più riposato porto
paura / dissi: « fortuna, lasso, che te fèi, / che ver5
e in paura. sannazaro, iv-153: lasso, che male intesi / quel
cavalletto. casalberti, i-25: lasso di mio... in camera mia
/ partito porto il mio cerebro, lasso!, / dal suo principio ch'e
seguire. -eccessivamente lungo (un lasso di tempo). buonarroti il giovane
e come l'uom che di trottare è lasso, / lascia andar li compagni,
e giunto già a le labra il spirto lasso / speranza sì li fece incontro e
, 56: donqua ben posso dicen « lasso, chi. m- mi / tieni
seguire tuttafiada, / com'io fo, lasso, c'ho 'n ciò fede istolta.
torrenti, nei quali si conserva per certo lasso di tempo, sufficiente umidità e mantenere
ubidènza. neri de'visdomini, 252: lasso, or è distinato so,
questa amicizia. delminio, i-272: lasso, lasso me, perché per tanti tuoi
amicizia. delminio, i-272: lasso, lasso me, perché per tanti tuoi offici
vanitade, / con ciascun d'essi, lasso! ho già mirato. / onde ho
: chi fia che reggaci sul fianco lasso, / fugando il gelido senile orror,
niccolò del rosso, 1-241-58: cusì, lasso, inamorato e stracco / desiderava morte
un bosco di cipressi ai venti lasso / ulula e il vespro solitario brilla.
. petrarca, 239-15: quante lagrime lasso, e quanti versi / ho già
lacrime e pie adempi 'l meo cor lasso, / ch'almen l'ultimo pianto sia
che mi conforte / sì che 'l cor lasso altrove non respira. s. bernardino
potea tenir in pè, tanto era lasso e straco per l'urtamento di quà e
l'ingegno, / perduto ho, lasso! landino, 156: zavorra e sabione
si presentano contemporaneamente o in un breve lasso di tempo. periodici popolari, ii-476
metastasio, 1-ii-866: che vaimi, lasso, col veloce corso / munir la sede
spesi, / poi che poteva, ahi lasso, eterno farmi, / e sol
. neri de'visdomini, 252: lasso, or è destinato / ch'ubidienza
coniuge. testi veneziani, 69: lasso mia muier qiana cum soi fiioli s'ela
qui crespo e curvo, qui debole e lasso / m'ha fatto il tempo e
fugacità. -in senso concreto: breve lasso di tempo impiegato per fare qualcosa.
messo / di menar smanie ornai noiato e lasso, / voi venditrippe, e votator
giuliano de'medici, 29: per me lasso già mai si mutò vento, /
e rigido. sacchetti, 28: lasso, ch'ella mi batte più che lito
6: poi c'a me solo, lasso, / cotal ventura è data,
è data, / perché non mi nde lasso? boccaccio, dee., 2-8
petrarca, xlvii-204: ma per me, lasso! è la sta- gion fuggita,
si richiama l'intendimento stanco, e lasso: o veramente perché allora i cantori
vesprata, sf. ant. lasso di tempo alquanto lungo. aretino
i. frugoni, i-9-101: lo scita lasso / il fianco annoso e vetere /
, / colei s'agghiaccia, per cui lasso, i avampo. d'aquino,
maestro alberto, 15: aimè! lasso me! come indurata, / con
. tenuto a fare qualcosa entro un certo lasso di tempo; impegnato fino a una
). petrarca, 331-8: or lasso alzo la mano e l'arme rendo /
virtuoso. iacopone [tommaseo]: lasso il bene, e prendo il male /
di probabilità e che risulta equivalente al lasso di tempo che deve passare perché i sopravvissuti
. giusto de'conti, i-90: lasso, gridando vo mattino et sera; /
: ditele ch'i'son già di viver lasso, / del navigar per queste
i-862): sovra un lettuccio tutto lasso e stracco si gettò, ove con gliocchi
maiano, 17: da che procede, lasso! esto distino, / che sempre
ove voi me, di numerar già lasso, / gildippe ed odoardo, amanti e
, 118-10: or qui son, lasso, e voglio esser altrove; / e
inverno reo la mente / ed il cuor lasso mio tendono a volo. montale,
occhi: molto in fretta, in breve lasso di tempo; rapidamente, istantaneamente.
lubrichi volumi. 8. lasso temporale. s. bernardo volgar.
1-132: e un momento fatale, ahi lasso! io colsi, / in cui
/ di menar smanie ornai noiato e lasso, / voi venditrippe e vo- tator
sopra gli volubili genochii moribondo se prosteme lasso. 2. per estens.
g. c. croce, 152: lasso a fighetto, ragazzo di corte, staffilate
dolce spasso / vederti, e non mai lasso, / passar leggiero e destro /
mai? là dove ognor più carco e lasso e cieco / io pur solfo,
., nel linguaggio comune: ultimo lasso di tempo disponibile per rimediare a una
'l del serena no me verta in lasso. = alter, di gioioso
. programmare, suddividere in un determinato lasso di tempo stabilendo precise scadenze.
. programmato, suddiviso in un determinato lasso di tempo, con date precise.
di impegni o appuntamenti in un determinato lasso di tempo. c.
scuola dell'obbligo a tempo pieno, lasso di tempo compreso tra le lezioni del mattino
una società e simili in un dato lasso di tempo. il gazzettino [
di rilascio – ammissibilità – considerevolezza del lasso di tempo trascorso – irrilevanza.
. nel linguaggio giornalistico o burocratico, lasso di tempo, per lo più con riferimento