i'soglio ». petrarca, 65-3: lasso! che mal accorto fui da prima
, / lagrime e doglia, il cor lasso nudrisco. boccaccio, i-282: per
. nuovi testi fiorentini, 827: lasso tutte le case...,
mi varrìa. guittone, xx-2: ahi lasso, che li boni e li malvagi
tempo chere. dante, 63-67: lasso! non donne qui, non genti
pertanto pianger quanto li occhi fanno, / lasso! faranno l'altra gente accorta /
; pozione. savioli, ii-775: lasso! una furia immobile / veglia alle
idem, ii-218: adonqua eo, lasso, in povertà tornato / del
mie'piena, / rendigli al cor mio lasso, e rasserena / tua scura faccia
terreno adacqua. idem, ii-39: lasso!, che quando ima- ginando vegno
dante da maiano [crusca \: lasso! per ben servir sono adastiato.
, 4-8 (9): che, lasso, gran pietanza, / che me
baratro più basso, / già già vi lasso, o sole, o cielo, o
: a dio t'accomando o ti lasso. cellini, 2-81 (442):
, / e si mostrava addolorato e lasso. idem, 4-70: lacrimosa e addolorata
grazia. petrarca, 50-12: ma, lasso!, ogni dolor che 'l dì
ombra. lorenzo de'medici, i-226: lasso! ogni loco lieto al cor m'
/ lagrime e pie adempi 'l meo cor lasso. ottimo, ii-380: chi poco
alfieri, 33: questo conforto (ahi lasso!) a me vien meno /
chi mi guidò, chi chiuse, / lasso!, chi m'affidò, chi mi
umore melancolico. ariosto, 30-1: lasso! io mi doglio e affligo invan di
hae misericordia. cantari, 327: oh lasso, ch'io andrò sempre cercando /
8-56: i franceschi non poteano dar colpo lasso, / lascia andar li compagni, e
e schernito. tasso, 954: lasso! molt'anni m'ingannasti in vita
. ariosto, 22-16: confuso e lasso d'aggirarsi tanto, / s'avvide
gradito. guittone, 2-1-177: ahi lasso! che li buoni e li malvagi /
idem, xix-i (41): ahi lasso! or è stagion de doler tanto
idem, xx-i (44): ahi lasso, che li boni e li malvagi
bordello! testi fiorentini, 184: ai lasso! che duro cuore converrebbe avere,
cantari, 32: disse: -aimè lasso! / che sozza cosa m'ha
tali mene / che dico: -oi lasso mene! -con faraggio, / se da
* ohmè, tu cali '/ discende lasso. ariosto, 26-4: come di
pur ch'allegrasse un poco il mio cor lasso! b. davanzati, i-151
le parole; / onde 'l cor lasso ancor s'allegra e teme. boccaccio,
e biforco. petrarca, 57-6: lasso, le nevi fien tepide e nigre
le lanose gote. sannazaro, 4-83: lasso, ch'io non so ben l'
non m'intende. idem, 95-14: lasso, non a maria, non nocque
ancora dura. ariosto, 30-1: lasso! io mi doglio e affliggo invan
. petrarca, 16-13: così, lasso!, talor vo cercand'io, /
uccide. petrarca, 16-13: così, lasso!, talor vo cercand'io,
: la mia cosa quando io la lasso, m'è amaritudine amarissima: però ch'
lealmente. guittone, 14-15: ahi, lasso, co mal vidi, amaro amore
baratro più basso, / già già vi lasso, o sole, o cielo, o
di pietà si nuda / insieme, lasso, e sì d'amor rubella, /
io pur. / dalla fatica il lasso / mio corpicciuol trasuda: / ho
su vi salse, ancor che afflitto e lasso. galileo, 912: da gl'
come l'om che di trottare è lasso, / lascia andar li compagni, e
(105): quantunque volte, lasso! mi rimembra, / ch'io non
/ e sol di quell'angoscia parea lasso. idem, inf., 24-116:
disse 'l maestro, ansando com'uom lasso, / « conviensi dipartir da tanto male
scinto e ansando a guisa d'uom lasso sedersi. poliziano, st.,
st., 1-124: e sì lasso che a pena / potea ben, per
; non vai pen- termi; / lasso! noi vede quella che m'appena.
lodata. alamanni, 4-1-20: così lasso dicea, quando ella poco / appregiando
sapea non poco. petrarca, iii-359: lasso! com'io fui mal approvveduto /
ardenti miei desiri. idem, 37-50: lasso! se ragionando si rinfresca / quel
, dolce ben mio... / lasso, ch'a dirlo m'arrossisco anch'
vi si manteneva. tasso, 825: lasso! per me non è tempio od
piè, mi lascio a tergo, / lasso, e con questi, che di
baratro più basso, / già già vi lasso, o sole, o cielo, o
. petrarca, 71-88: però, lasso!, convensi / che l'estremo
iv-33 (16-2): dolente, lasso, già non m'assicuro / ché tu
i'tant'amo? idem, 109-1: lasso!, quante fiate amor m'assale
sina. ariosto, 335: ah lasso! costui dunque... averà o
vada in obblio, / il cor lasso con voi, che non è mio.
, iv-33 (16-1): dolente, lasso, già non m'assicuro / ché
, v-237-4: sicome 'l pescio al lasso, / ch'è preso a falsa parte
: qui m'attendi, e lo spirito lasso / conforta e ciba di speranza buona
gelato verno, / ch'attristan, lasso! ed angon la mia vita. tasso
sminuzzato. benivieni, i-100: lasso, che amor dall'indurato collo /
. guittone, 134-2: doglioso e lasso rimase 'l meo core / poi che partiste
amor, si m'hai condotto, lasso! chiaro davanzali, v-300-48: non
. boccaccio [tommaseo]: oh lasso a me, ch'i'mi credeva
carico d'avere. guittone, 73-10: lasso! perché vagh'eo d'argento e
a schifo ogni opera mortale: / lasso!, così da prima gli avezzai
., 10-3 (416): ahi lasso a me! quando aggiugnerò io alla
. sannazaro, 7-in: ma, lasso! che molto altrimente ch'io non avvisava
la città raccolse. idem, 954: lasso! molt'anni m'ingannasti in vita
, / in volontario esilio afflitto e lasso. lippi, 1-33: già il sol
le gote? michelangelo, 2-3: or lasso, il petto vo bagnando spesso /
ancor mi scuserà di quel ch'io lasso, / vedendo in quell'albor balenar cristo
. lorenzo de'medici, i-309: lasso! quanto dolor io aggio avuto,
, dice « cotal qual io la lasso a maggior bando », ciò è,
maggior bando », ciò è, la lasso a maggior e più sonoro grido di
più basso, / già già vi lasso, o sole, o cielo, o
poi ch'èi posato un poco il corpo lasso, / ripresi via per la piaggia
e un di lor, che mi sembiava lasso, / sedeva e abbracciava le ginocchia
inf., 8-108: e lo spirito lasso / conforta e ciba di speranza bona
più basso, / già già vi lasso, o sole, o cielo, o
/ lo spirto avesse, tormentato e lasso. salvini, 39-iii-236: la fortuna,
(87-34): lasciatemi andar, lasso! / ch'a finir mia gravezza /
francesco da barberino, 183: ancor ne lasso e non vo'tutto dire, /
desira. bruni, i-118: lasso, e mentre son io vedovo e privo
, dolce ben mio... / lasso, ch'a dirlo m'arrossisco
alta e nobil meta, / a cui lasso cursor m'affretto e corro,
/ mi stava un tempo, et or lasso aban- donomi / qual vite, che
i'volli, / e ora, lasso!, un gocciol d'acqua bramo.
. chiabrera, 57: or dove lasso! ornai / sperar deggio conforto a'
di cui laudar mai non m'al- lasso, co li brondi cavelli inanellati, /
asciutti nerbi; / ed io, lasso! di ciò tuttor mi peno. pulci
guittone, xx-i: ahi, lasso, che li boni e li malvagi /
inf., 8-107: e lo spirito lasso / conforta e ciba di speranza bona
, liberarsi. cino, ii-560: lasso! ché nel cor vostro non dimora /
gran- donio; ed or pensar vi lasso / alla caduta qual fu quel fraccasso
; /... / perché, lasso, ai miei mali / sempre intenti
calar si sdegna, e nel pugnar non lasso, / entro l'aria quaggiù corre
ohmè tu cali! », / discende lasso onde si move snello, / per
simulato, / dicendo: « ah lasso, la tua fama cala! *.
francesco da barberino, 183: ancora lasso del sai, che vi s'usa,
vero: ma se non do il lasso all'immaginazione ora che è calda, quando
-figur. boccaccio, 2-14: ahi lasso! quanto nelli orecchi fioco / risuona
meno di me. dante, 63-69: lasso! non donne qui, non genti
dubbiosissimi sentieri. idem, 1-187: lasso, ch'i'piango e '1 mio gran
nudrendo che per terra adunano! / lasso, ch'appena di mill'una càmpane.
: io, teco disputando, vinto e lasso / cancello, e metto in bianco
. lorenzo de'medici, 256: lasso! ch'io mi credeva / che altra
duole corpo e fianco, / e stanne lasso e stanco. giamboni, 7-34:
io, qual me n'andai, lasso, non torno. marino, 7-34:
del mosca, / che dissi, lasso!, * capo ha cosa fatta '
carico è dato a me, che lo lasso fare. p. del rosso,
vero: ma se non do il lasso all'immaginazione ora che è calda,
tolomei, vi-n-37 (12-6): -oimè lasso, ben posso dire ch'imi- /
gente / già neiente / non mi lasso, -e non casso / li miei versi
tuoni che di trottare è lasso, / lascia andar li compagni,
lo splene e le coste a lor pur lasso. cennini, 103: parleremo del
onni pene / verran sovra te, lasso, / e serai vano e casso /
non sono ancora, e già son lasso / de riguardar il bel viso lucente,
/ ogni altro bene in te dispregio e lasso. ariosto, 31-47: e de
ed io, pazzo da catena, / lasso il ver per la bugia. pulci
/ ch'a tanto travagliar non fusse lasso? tassoni, 3-16: da rodea,
6-i-182: già intorno tuona; ed io lasso nel centro / agli emisperi miei,
così, m'è adivenuto / che, lasso, l'avenente / eo vo cercando
cerchio d'ombra / son giunto, lasso, ed al bianchir de'colli, /
/ che dà grato ristoro al corpo lasso. alfieri, xiii-89: vedi tu d'
segnoreggiare. guittone, xix-7: ahi lasso! or è stagion de doler tanto /
m'è adivenuto, / che, lasso, l'avenente / lo vo cercando,
, 107-3: ch'i'temo, lasso, no 'l soverchio affanno / distruga 'l
, però ch'a te potei, / lasso!, chinar l'ingegno integro eretto
, sat., 6-158: ahi lasso! quando ebbi al pegàseo melo / l'
giacomo da lentini, v-87-10: oi lasso me, che nato fui in tal
. michelangelo, 49-25: i'vo lasso, ahimè, né so ben dove;
ma qui m'attendi; e lo spirito lasso / conforta e ciba di speranza bona
un fiorito stel. carducci, 139: lasso! ma in groppa gli sedea la
vivendo -vite un verme: ahi lasso! / oltre io non passo.
che tanto rei / son per me lasso, ed il caro tesoro / del sen
: poi cominciò con suono afflitto e lasso / a lamentarsi sì soavemente, / ch'
. guittone, ii-218: ahi, lasso, co mal vidi, amaro amore,
., 130: misero, lasso! a che cotesti lai / raconto,
misture che davano un col lasso durante il quale il consumatore veniva svaligiato,
, mi lascio a tergo, / lasso, e con questi, che di pianto
, decifrare. agalotti, 4-10: lasso il pargoletto, / che a combinar
. guittone, xiv-36: come, lasso, viv'eo de vita fore? guinizelli
cielo. chiabrera, 227: lasso mio duol più si commuove, e bolle
iacopone, 65-125: per te lasso riccheze e prendo pover- tate, /
malattia. latini, i-2548: ahi lasso! che corrotto / feci, quand'ebi
. / ahi, con mal, lasso!, en lor mi confidai. boccaccio
e spesso, / celerà catria questo corpo lasso, / infin ch'uscir di lui
. s. degli arienti, 76: lasso! ch'io sono oggi giunto proprio
pensieri, dolore e confusione, tutto lasso e rotto e già fuora di me,
, ii-274: ahi, con mal, lasso!, en lor mi confidai.
qui m'attendi, e lo spirito lasso / conforta e ciba di speranza bona,
più ch'altro, e men, lasso, conforto. monte, ii-390: ne'
fa gir oltra dicendo: oimé, lasso. marino, 13-111: lieta idonia promette
tra pensieri, dolore e confusione, tutto lasso e rotto e già fuora di me
: quai [rime] fien ultime, lasso, e qua'fien prime? /
xxxv-1-260: la gioi'ch'eo perdo e lasso, / mi strugg'e mi consuma
fazio, ix-100: e io, lasso!, lontano / da quella che
: io, teco disputando, vinto e lasso / cancello, e metto in bianco
. pier della vigna, xxxv-1-124: lasso, ch'io son incappato! / veggiom'
/ partito porto il mio cerebro, lasso! / dal suo principio ch'è
grato, / sì com eo, lasso, ostai d'ogne tormento? bibbia volgar
onni pene / verran sovra te, lasso, / e serai vano e casso /
si sdegna, e nel pugnar non lasso, / entro l'aria quaggiù corre a
-figur. tasso, 6-i-62: lasso, e stolto già fui, quando conversi
son d'altrui zoir sì roto e lasso, / ch'io porto invidia non che
. boiardo, canz., 139: lasso mio core, e simpli- ceto e
f. f. frugoni, xxiv-910: lasso ed afflitto si ricovrava all'ombra di
tempo). boccaccio, vii-183: lasso! s'i'mi lamento io n'ho
cotale affezione. boccaccio, vii-200: lasso a me! ch'ai medesimo grado /
languente. latini, i-2546: ahi lasso! che corrotto / feci, quand'
. pier della vigna, xxxv-1-124: lasso, ch'io son incappato! /
le già corse vie move il piè lasso. giusti, v-148: e molto tempo
e quel di calpe. / ma, lasso! invan dal ciel favor cotanto /
così, m'è adivenuto / che, lasso, l'avenente / eo vo cercando
cento lavori che getterai sulla carta nel lasso della vita, dieci ne condurrai a
pesce. prati, ii-145: il giovin lasso / dormia profondo, e gli crescea
le chiome stesse / lega 'l cor lasso, e i lievi spirti cribra. manso
). latini, i-2550: ahi lasso! che corrotto / feci, quand'ebi
/ per altra via andrai, ché sara'lasso / innanzi che n'abbatti un sol
già mai / non fu seduta, lasso! qual'è questa, / ch'è
. f. frugoni, xxiv-910: lasso ed afflitto si ricovrava all'ombra di
, canz., 130: misero, lasso! a che cotesti lai / raconto
rustico, vi-1-178 (40-8): oi lasso, che tutto ardo e 'ncendo
è vero: ma se non do il lasso all'imma ginazione ora che
arte. lorenzo de'medici, 256: lasso! ch'io mi credeva / che
cura. bonagiunta, ii-303: lasso! quando m'ebbe priso /
salome ordinato. chiabrera, 64: lasso pur chiedo, e tutta notte indarno
, / tanto che sol morir, lasso, mi resta. galeazzo di tarsia,
stanco. ariosto, 199: ahi lasso! non è atlante sì defesso / dal
però ch'a te potei, / lasso!, chinar l'ingegno integro eretto,
alla mia dolze spene! / lasso, chi m'à tenuto? / follia
dello accordo. tasso, 6-iv-1-97: lasso! chi m'affidò, chi mi
. guittone, xix-32: leone, lasso!, or no è; ch'eo
te, tal barone, / vedemo lasso, preso e denudato, / legato en
in sollazzo disiato. petrarca, 16-14: lasso, talor vo cercand'io,
precedenza. sannazaro, 12-202: tutto lasso e rotto e già fuora di me
bona pietate. ariosto, ix-264: lasso, che bramo ancor, che più voglio
. caro, 16-4: quanto più (lasso) il mio desire affreno, /
xxvii-7: vergognar troppo e doler, lasso, deggio, / poi fui dal mio
ix-217: tal pace e diletto, / lasso, ebbi allor perché più grave poscia
chiabrera, 1-ii-378: or se spirito lasso in dettar leggi / all'universo, può
gran sasso, / ciascun rimase doloroso e lasso. g. sacchetti, ix-153:
che già mi strinse, et or, lasso, mi sciolse: / come fortuna
si getta a diacere e dice: ahi lasso! proverbi toscani, 314: chi
: o fugace dolcezza! o viver lasso! / chi mi ti tolse sì tosto
, iv-33 (16-4): dolente, lasso, già non m'assicuro / ché
hanno che mangiare. e se io gu lasso andare a casa loro digiuni, verrano
marino, 218: e tu pur, lasso, incontr'a me congiuri, /
conforto, e presto / son, lasso, di nutrir l'alma digiuna. tasso
m. cecchi, 18-22: s'io lasso andar la cosa / come la va
faragio! / morir con verni, lasso! / che vai ch'i'mi dilasso
che a mille lingue ragionando d'ella / lasso, stanco serei, non forei sazio
de le parole. tasso, 13-i-290: lasso! qual brina al sole o dove
. caro, 3-1116: qui, lasso me! da tanti affanni oppresso,
talotta / riducer a posarsi il corpo lasso, / come fan gli animali o 'n
: io, per qffidare, / oi lasso, simple- mente, / sono feruto
, che 'n sé medesmo forse è lasso; / che altro ch'un sospir
e guerra perigliosa e strana / fannone, lasso, la mia terra odiare / e
. federico ii, 1-3: oi lasso! non pensai / sì forte mi
meo, / che punto fortunal, lasso, fue quello / de vostro dipartir,
, / ed or son smagrito, e lasso / tutto quanto sbalordito: / questo
gli scogli; e pure, ahi lasso!, / ahi! tanto avesti il
cino, iv-164 (29-4): oimè lasso! or sonv'io tanto a noia,
per pene ch'io patisca amando, / lasso! già non vorrìa disamorare. angiolieri
nato in noi. soldanieri, ix-472: lasso! tu 'l fai per volgermi mantello
e la risposta attendi) / giace, lasso! d'un tuo, che tu
lei di mio voler sen vanno: / lasso, chi mi darà, bernardo,
peggio. piero da siena, 7-57: lasso e disaventurato, / come celar potrò
per dubbio o svantaggio io non ti lasso. f. negri, 117: bisogna
glieria. della casa, 684: lasso, che di tal laccio amor mi
sì saldo. tasso, 13-i-290: lasso! qual brina al sole o dove spira
. guittone, ii-219: come, lasso, viv'eo de vita fore? /
, tu cali! ', / discende lasso ove si move snello, / per
, iv-213 (90-13): di ciò lasso! ad ogn'ora / crescere sento
avere. cieco, 4-93: io lasso al mondo duo cugin carnali / fra gli
. parini, 344: ma, lasso, indarno il mio dolor mortale / vo
xxvii-7: vergognar troppo e doler, lasso, deggio, / poi fui dal mio
amor, sì m'hai condotto, lasso! chiaro davanzali, xxxv-1-416: non se'
avesse. fiamma, 85: ma, lasso, l'alma ho fredda e 'l
autra. neri de'visdomini, 6-64: lasso, ventur'ò tali, / ch'
: misere e del cor contrito e lasso, / del tempo invan despeso.
. boccaccio, iii-4-10: deh, lasso me!, or che vo io cercando
altrui. guittone, xx-3: ahi, lasso, che li boni e li malvagi
. tasso, aminta, 753: lasso, quand'io t'offrisco il dolce
47-13: ma se vi spiaccio, lasso, per servire, / sarò per
fino. neri de'visdomini, 252: lasso, a cui più servo / mostra
/ ch'i'le credo servire, / lasso! così morendo, / poi le
combattuto / mi comprendesti, afflitto, lasso e stanco, / dissimulasti le cose
io mi distempre, / piangendo, lasso, il mio peccato invano. agostini
, / disteso in terra faticoso e lasso. ariosto, 1-63: quel [il
con dolce mormorio l'onda tranquilla. lasso, 6-109: sì come cerva ch'assetata
lenta morte. della casa, 674: lasso! questa di noi terrena parte /
e rompi al cor che cieco e lasso / langue pur troppo e 'n se
mie passi e orme / e fuggir, lasso!, cum fiera selvaggia. capellano
e 'n lacrime disvio / l'afflitto, lasso e tormentoso core. bembo, iii-475
fatica assai / da dosso il cavai lasso gli levaro. pindemonte, xxii-937: pare
, amor, sì m'ài condotto lasso! iacopone, 9-19: non porria soffrir
spolverini, xxx-1-19: che desto, o lasso, o ancor digiuno, o scalzo
differire. fazio, ii-48: oh lasso me!, quanto forte divaria /
donna che nel cor mi sède, / lasso, mi dobla sempre gli martiri.
meo, / che punto fortunal, lasso, fue quello / de vostro dipartir,
amor leggiadri nidi / il mio cor lasso ogni altra vista sprezza. pulci,
guarini, 112: oimè dolente! ahi lasso! / oimè il capo! oimè
stessa avrai, com'or me, lasso, a scherno. gozzano, 104:
. guittone, xix-33: leone, lasso!, or no è; ch'eo
dolorosa morte. petrarca, 101-1: lasso, ben so che dolorose prede / di
talotta / reducer a posarsi il corpo lasso. b. corsini, 2-2: se
. guittone, 43-5: adonqua, lasso me, che fare deo? chiaro
, moderazione. petrarca, 235-2: lasso, amor mi trasporta, ov'io
per dubbio o svantaggio io non ti lasso. 5. ciò che è materia
4-62: tra sé disse: -omé lasso, ho mal fatto; - / e
3. prep. a indicare il lasso di tempo in cui avviene un fatto
sicura ». bembo, 1-218: lasso, ben son vicino a la mia morte
basso, / e si mostrava addolorato e lasso. marino, '2-2: il piè
pietà ritarda; ond'io talor son lasso / solo in pensar ai miei futuri
mi trovo. petrarca, 19-8: lasso!, el mio loco è 'n questa
di cento lavori che getterai sulla carta nel lasso della vita, dieci ne condurrai a
io mi tengo alla loro correzione e lasso lo mio fallo. pulci, 26-118:
. petrarca, 331-8: or, lasso!, alzo la mano, e l'
per nui. arici, ii-385: lasso e di vita in forse, / di
però ch'a te potei, / lasso!, chinar l'ingegno integro eretto,
e rompi al cor che cieco e lasso / langue pur troppo e 'n se stesso
di vannozzo, 169: quel scettro lasso e quella sedia smonto, / ch'è
pelegrin salito al monte / mi veggio lasso e scender a la valle, / dov'
mia verità. ariosto, 117: lasso! ch'io sento ben che in que'
né meno al duol concorse, / lasso, che meco ad un tre figli
ogni suono, ch'a l'orecchio lasso / vien, de'noti cammelli odono il
6-1: come io potrò mai debile e lasso / alzar tanto la voce ch'io
mente afflitta. / quai fien ultime, lasso, e qua'fien prime? boccaccio
lontano paisi; /... / lasso, ben veggio e sento, / morto
non ritenne freno. sacchetti, 20: lasso, ch'io non mi sento in
. martelli, 1-71: ella pur fugge lasso e non ascolta / i miei sospir
, ecc. sannazaro, 8-129: lasso, che 'n ciò pensando ognora spasimo
mie piena, / rendigli al cor mie lasso e rasserena / tua scura faccia.
prezioso incarco. della casa, 5-i-17: lasso me, per le deserte arene,
il maculato petto / vivean pur, lasso, ancor miei pensier vani. ariosto,
, tu cali! ', / discende lasso ove si move snello, / per
peccatore. anonimo, ix-1019: ohimè lasso agudiato / lo mio core afferra;
suo di fuor ne 'nsegna. / lasso, come che avvegna, / del mio
voi fallo parire, / e meve, lasso, falso entenditore. boccaccio, ii-7-23
io mi tengo alla loro correzione e lasso lo mio fallo. della casa, 605
donna mia. anonimo, i-488: oi lasso, che con tutta gioì vivea /
boiardo, canz., 94-120: ahi lasso me! ché questo più me adoglia
legrin salito al monte / mi veggio lasso e scender a la valle, /
guallacca, 1-2: come lo pesce al lasso / ch'è preso a falsa parte
nostri piaceri. alamanni, 7-i-220: lasso! nel fango è la passata etate
. lorenzo de'medici, i-126: lasso, or la bella donna mia che
pier della vigna, 490: oi lasso mene, - con faragio, 1
429: or com faragio, oi lasso adolorato? rustico, vi-191 (51-9
siena, iv-288: ogni giudizio lasso al sommo giudice che ha a giudicare e
/ tosto tornando, fecemi, oimè lasso!, / d'un quasi vivo e
ch'e'fanno. petrarca, 101-2: lasso, ben so che dolorose prede /
'nver voi facesse fallire, / oimè lasso ch'io anzi vorria, / che farvi
scarichi. tasso, 13-i-1076: di pregar lasso, e di cantar già stanco,
, i-367: oh il bel vederti, lasso! / studiarti a tórre da le
ix-656: quante mi ha dato amor, lasso, ferute / membrando la fatai vostra
, i-301: ombron pel corso faticato e lasso, / per la speranza della cara
un giorno / dall'ozioso mio vivere lasso / in un bel prato di fioretti
/ disteso in terra e fatigoso e lasso. n. franco, 2-4: or
: ditele ch'i'son già di viver lasso, / del navigar per queste orribili
occhi chini. petrarca, 109-3: lasso!, quante fiate amor m'assale,
.). tasso, 13-i-300: lasso! ben d'eloquenza in me feconda
né fede. petrarca, 101-4: lasso, ben so che dolorose prede /
martelli, i-m: tomiam al caso, lasso, ch'infelice / ha fatto il
, tu cali! ', / discende lasso onde si mosse snello, /
poi ripensando al dolce ben ch'io lasso, / al camin lungo et al
ghiberti, 3-26: di servir non mi lasso, / e tutto mio podere /
, 129: mal si compensa, ahi lasso! un breve sguardo / all'aspra
mi fu già concesso; / or lasso, il petto vo bagnando spesso / contr'
mille beltà mi stampo, / lasso, non scorgo il ferro, e son
cenere farmi; / son tronche, ahi lasso. marino, 1-150: ostro
un ricordo sol, milan, ti lasso: / non fidar carne a can che
fido. sannazaro, 11-187: lasso, chi può sperar più gloria
... / son tronche, ahi lasso: o fera mano ed armi /
/ perché fera - m'è sì, lasso, vostr'alma? m. frescobaldi,
guarini, 112: oimè dolente! ahi lasso! / oimè il capo! oimè
per le già corse vie move il piè lasso. e. cecchi, 5-274
mi si fe'quasi una selice. / lasso, che la temenza al mio cor
/ tosto tornando, fecemi, oimè lasso!, / d'un quasi vivo e
fu l'insalata mal condita, ahi lasso! / il pan peloso, più
. bruscaccio da rovezzano, ix-244: oh lasso, che dall'a infino al fio
sciolto, / incominciò con fioco suono e lasso. n. franco, 7-6:
concetto! boccaccio, vi-163: ha! lasso, quanto nelli orecchi fioco / risuona
guittone, xxvi-3: vergogna oh, lasso, ed ho me stesso ad ira
dimostranza. petrarca, 66-19: ma, lasso!, a me non vai fiorir
ariosto, 5-64: ma mentre il lasso ad odorar le foglie / stava lontano
la beltade che sola desio, / lasso, bramoso et assetato vivo. beccari,
quando parla over quando sorride, / lasso!, che fia, se forse ella
un debole oppresso confidi petrarca, 19-9: lasso! el mio loco è 'n questa ultima
lasso! latini, i-161: guelfi di fiorenza
hi tuoi, madonna, isguardai, / lasso. dante, conv., ii-xv-7
, i che punto fortunal, lasso, fue quello / de vostro dipartir.
volto. l. martelli, 1-38: lasso a gran forza affreno / un più
? petrarca, 126-25: lo spirto lasso / non poria mai in più riposato
non è franco il mio cor, lasso, interrotti / i saldi e infiammati lacci
rancore, / e non usate dire -oimè lasso! marco polo volgar., 176
idem, 292: ma sospirando, lasso, e piangendo / son dichinato, poi
. varchi, v-857 (169-2): lasso! ch'io pensai ben d'altra
: il perpetuo vegghiar mi fa sì lasso, / e son ormai diventato sì
: ditele ch'i'son già di viver lasso, / del navigar per queste orribili
i-4-61: o fugace dolcezza! o viver lasso! / chi mi ti tolse sì
308: chi fia che reggaci sul fianco lasso, / fugando il gelido senile orror
guardo fisse. alfieri, 8-47: lasso! che mai son io? che a
. guittone, xiv-36: come, lasso, viv'eo de vita fore? guinizelli
dannolo a loro. pulci, 16-29: lasso, tu m'hai fatto torto,
. bruscaccio da rovezzano, ix-244: lasso, che giunto son presso alla sera
isbaldimento. guittone, xxxv-14: piansero, lasso!, le mura / e cielo
poeta. petrarca, 223-8: poi, lasso!, a tal che non m'ascolta
, i-367: oh il bel vederti, lasso! / studiarti a tórre da le
contegno). castiglione, 389: lasso di nominar infinite altre signore, ed
): però dovunque i'vo le lasso 'l core, / cui raccomando al suo
guallacca, 331: come lo pesce al lasso, / ch'è preso a falsa
: non femo più tenzoni, / lasso, che de gran fredo / giazzar me
non sentir d'amor il fuoco, / lasso! m'accesi al primo sguardo allora
e rompi al cor che cieco e lasso / langue pur troppo e 'n se stesso
è al mondo di bellezza lievi. / lasso! che già, poi che madonna
scapitare. chiaro davanzali, xxv-40: lasso, dov'è lo savere, /
: un di lor, che mi sembiava lasso, / sedeva e abbracciava le ginocchia
volgar., vii-459: ogni cuore diventerà lasso,... e per tutte
, i come 'l gioco chiedea, lasso, cercai; / onde tutto quel
spalle. ariosto, 43-43: ah lasso! da quel dì con lui dimora
fe'venire. bembo, 1-50: lasso, ch'i'fuggo e per fuggir non
. chiaro davanzati, xiii-3: oi lasso, lo mio partire / non pensai che
un popolo. diodali, 4-61: lasso, israel può dire: / fin da'
. l. martelli, 1-32: lasso io pur piango, e non mi giova
petrarca, 119-24: io, lasso!, credendo / vederne assai, tra'
sua figura. bembo, 10-viii-170: ahi lasso, or che vuol fare questa fortuna
/ ci siam messi a posare il fianco lasso. alfieri, i-109: si presero
da siena, iv-288: ogni giudizio lasso al sommo giudice che ha a giudicare e
guittone, ix-12: ahi, lasso, or foss'eo 'n corte, -ov'
io: tal pace e diletto, / lasso, ebbi allor, perché più grave
/ partito porto il mio cerebro, lasso!, / dal suo principio ch'
i'volli, / e ora, lasso!, un gocciol d'acqua bramo.
persona). monte, ii-393: lasso me tristo, tale il ben ch'io
. chiabrera, 1-iv-104: ma lasso lui, che di sua vita /
gota; / ond'io rimasi, lasso, nella mota / ispodestato. -attaccare
cui è il senno, sta e lasso / siede al timone, e lo governa
italia le gover ii-70: lasso, che in mezo al mar mia navizella
/ di viver prima che di ben far lasso, / perch'a sì alto grado
la possibilità. sacchetti, 20: lasso, ch'io non mi sento in tanto
; / e ringrazia il destin, che lasso e rotto / a sì cara magion
grato, / sì com eo, lasso, ostai d'ogne tormento? guinizelli,
. dante da maiano, 1-10-2: lasso, per ben servir son adastiato,
gravato di febbre giace con dolori debole e lasso. girardi cinzio, 1-9-1847: tenendo
neri de'visdomini, 4-3: oi lasso doloroso, / e cor pien d'
.. / tornato col timor gravoso e lasso. alamanni, 7-i-116: borea crudel
di dono. petrarca, 73-54: lasso, ma troppo è più quel ch'io
lalli, 4-55: a me, lasso, convien, che porti in groppa /
ch'i'non so ben s'io ti lasso passare. dante, par., 19-85
a schifo ogni opera mortale: / lasso, così da prima gli avezzai! giusto
tebaldeo, disp., 1-127: lasso quanti per te regni son guasti?
guerra perigliosa e strana / fannome, lasso, la mia terra odiare. fra giordano
architettura. l. martelli, 1-62: lasso, quante fiate / mi toma
6: poi c'a me solo, lasso, / cotal ventura è data,
è data, / perché non mi nde lasso? / non posso, di tal
da lungi il vidi che dolente e lasso / se 'n già. alfieri,
v'andassi molto tribulato, afflitto o lasso, né anche che e'ridessi, ma
passionà. beroardo, v-267-13: lasso,... / s'eo non
; interminabile. petrarca, 109-4: lasso, quante fiate amor m'assale,
male, / qui giace, ahi lasso, impallidito e estinto. michiele, ii-43
bandello, 2-31 (i-986): lasso me! dove mi sono io lasciato
tasso, torrismondo, 565: ahi lasso, allor per impensata colpa / ruppi
che io non li credo, né mi lasso imperticare. crusca [s. v
affannoso. de jennaro, 90: lasso, dolente io vo bramando notte,
iv-205: cominciate dal di ch'io, lasso, intrai / nel laccio, ove
-assol. ariosto, vi-340: ahi lasso! che ha? che ha misero /
quale è nobile. petrarca, 16-13: lasso, talor vo cercand'io, /
mi si serra / mezzo rimango, lasso, e mezzo il varco. esopo volgar
, xvii-107-10: che dico, oimè lasso! / spero in trovar merzede / cierto
figliuolo, con sostituirlo a sé lasso ed inabile. muratori, 9-253: luoghi
le già corse vie move il piè lasso. dovila, 23: fu deliberato che
difficoltà. anonimo, i-491: lasso, ch'io so incappato! / vegiomi
spirto avrò tanto? / quel dir, lasso! che donna / dovrà frangerli il
. filicaia, 2-2-228: questa fu, lasso, l'ingannevol trama, / del
ov'ogni schermo è poco. / lasso che al rimembrar m'agghiaccio e incendo!
di disbrigartene? nappi, xxxviii-234: lasso star i maneghete / che di sopra
cum la regina / ed a noi, lasso me! più non se inchina
io vado. cino, iii-25-2: o lasso me! non veggio 'l chiaro sole
onesto da bologna, lxv-2-22: no lasso -per nulla incressenza, / ch'in
causa. rustico, xxxv-n-356: oi lasso me, com'ell'è gita via!
/ ché troppo ho di voi, lasso, indebitato / non vostro merto già
beccuti, i-169: oh quante indignitadi addietro lasso, / quante miserie che tacere è
indegno foco. sannazaro, iv-175: lasso, ben conosch'io mio stato indegno,
fratelli. l. quirini, 32: lasso come s'indonna / nel cor dela
non si possono. giano, xvii-604-3: lasso che volglia che si travalglia / di
maestro alberto, 15: aimè! lasso me! come indurata, / con sorde
, 65: agli affannati spirti, a lasso core / suole il sonno apportar tanta
a te, lettore, pensare li lasso. leonardo, 2-679: il fumelaccio.
un passo / né in pace il fianco lasso / la notte riposar. ranieri,
, xxvii-9: vergognar troppo e doler, lasso, deggio, / poi fui dal
che non men ch'io si senta lasso / e dal tuo arco non sia meno
infiammato, /... oimè lasso, fàmme te sentire, / iscalda
, esimersi. bonagiunta, ii-303: lasso! quando m'abbe priso / d'
l'usate forme, / non, lasso, in me, che da sì lieta
. lorenzo de'medici, 5-22: lasso me! ch'io cominciai / per
io mi tengo alla loro correzione, e lasso 10 mio fallo. passavanti, 63
/ d'esser troppo reale infinga e lasso. quaedam profetia, v-584-146: omu chi
dei secoli xiv e xv, 81: lasso, ohimè! che da influenzia /
cose informare. petrarca, 73-53: lasso, ma troppo è più quel ch'io
fé. pagnini, xxii- 1165: lasso il mietitor... /..
sta presente. pigna, 145: lasso, or che a pena il bachigliene
e doglie, / date ornai pace al lasso viver mio. bembo, iii-386:
. benivieni, 10-81: tanto, ahi lasso, al cieco mio cor piacque /
/ e sol di quell'angoscia parea lasso. idem, purg., 14-141:
grave vita, / e perché sempre lasso chiamo morte. marino, 1-21: per
ascoli, 1056: contra virtude, lasso, chi ne mena? / non altro
. fr. colonna, 2-8: molto lasso inquirendo, opportunamente, ad me uno
ariosto, 222: mentre così lasso i'mi affatico, / veggio cieco
sperar tanto dolore, / piangerò, lasso!, insaziabilmente. boterò, 9-84:
ancora, / d'amar, ahi lasso! amaramente insegni. tassoni, 6-65:
. sannazaro, iv-123: oh lasso, oh dì miei vólti in pianto
: mestato. boiardo, 3-143: lasso dolente sventurato e tristo, / che ebi
5-151: io l'ho perduta, ahi lasso! e qualche inglese, / mentr'
iacopone [crusca]: io vi lasso i sillogismi, /... /
d'amore abiendo gioia interamente, / lasso, non aio in altro intendimento.
gran fondamento. guittone, 56-2: lasso, en che mal punto ed en
voi fallo parire, / e meve, lasso falso enten- ditore. chiaro davanzati,
.. / date ornai pace al lasso viver mio. guidiccioni, i-15: come
= comp. da inter-'fra 'e lasso nel significato di * intervallo di
notte intermessa, ed or, ahi lasso! / il mio contento a mesi
: non è franco il mio cor, lasso, interrotti / i saldi ed infiammati
. stampa, 42: il mio cor lasso a'suoi sospir ritorna, / a
e1 destro piè nell'onde / salse lasso talor bagnando intinge. lippi, 9-18
: a me d'italia archiloco ornai lasso / ed eveno migliore / dona, paro
/ gli uscì dal pugno intormentito e lasso. b. cavalcanti, 2-143: membra
. cino, iii-179-3: oimè, lasso! quelle trecce bionde / da le
. idem [tommaseo]: ahi lasso! quale misavventura è la mia, ch'
ognor? l. martelli, 1-104: lasso, del fallir suo tardi si pente
scritta al duca d'alba da garzia lasso della vega, agente in roma del
. v. martelli, 2-71: io lasso lo stato di v. e
presi il governo;... lasso introdotto un ordine bellissimo nella amministrazione delle
potria dire di molte cose: nondimeno lasso la giunta al savio lettore, che
a schifo ogni opera mortale: / lasso, così da prima gli avezzai!
da bologna, lxv-18: vessa me, lasso, posto infra doe brame, /
molto pregio, / ond'io lo lasso e dentro non v'invesco. bartolucci
lo meo cor d'amare, / lasso, ch'è pien di doglia. compagni
, se di voi son privo, / lasso, come rimango? e di che
periteci molli, costituiti da un intreccio lasso di ife, e, per lo
guittone, xxvi-i: vergogna, ho, lasso, ed ho me stesso ad ira
marino, iii-246: non me, lasso, sprezzar, perché mi vegghi / di
tento nell'ombra stendere, ma, lasso! palazzeschi, 1-441: voi non dovrete
indagine. giano, xvii-604-3: lasso che voglia che si travaglia / di
de le chiome stesse / lega 'l cor lasso, e i lievi spirti cribra.
là dovunque aviso / veder la credo, lasso! statuto dell'università e arte della
diodati [bibbia], 1-599: ahi lasso me:... conciò sia
(ant. e dial. làcio, lasso, làzio, lazo, lazzo)
guallacca, 331: come lo pesce al lasso, / ch'è preso a falsa
per astana in segno de mercede un lasso da cane, col qual l'anima
: egli solo con un suo cane a lasso prese il cammino verso l'alloggiamento.
suave. della casa, 684: lasso, che di tal laccio amor mi
giusti, i-40: se non do il lasso all'immaginazione ora che è calda,
mormora e move il piede afflitto e lasso: / lascia mezzo mangiate idre e
petrarca, 239-13: quante lagrime, lasso e quanti versi / ho già sparti al
, xxvii-7: vergognar troppo e doler, lasso, deggio, / poi fui dal
e lento. boccaccio, vii-183: lasso! s'i mi lamento e io n'
1-40: poi cominciò con suono afflitto e lasso / a lamentarsi sì soavemente, /
per rancura. dante, liii-68: lasso, non donne qui, non genti
. lorenzo de'medici, i-137: lasso, ormai non so più che far deggia
te, tal barone, / vedemmo lasso, preso e denudato, /..
stesso. chiaro davanzati, xxviii-39: lasso era mia credenza / d'amare a
/ di riposare il piè languente e lasso. -ozioso, pigro; svogliato
, / che tra le gemme, lasso, e tauro e gli ostri: copron
animo verso di voi; né vi lasso con le orazioni, e fonne fare
e tanti ch'ai presente il nome lasso. biondo, xlv-211: lassando ornai
ch'amor d'ogn'altra donna per voi lasso. anonimo, i-583: ma io
tutta questa gente, ch'io vi lasso. ochino, 243: dio escomunica,
morto a voi, donna, mi lasso, / non sono meo quanto d'un
sei dilettato, misero garzone, ti lasso. sacchetti, 220-37: perché lasciastù li
paganino bonafè, xxxvii-109: a quelli lasso lo pensiero / che sano l'arte
sedizion trascorso / se in man di cesar lasso sempre 11 morso. pallavicino, 1-121
io posso. morovelli, 280: lasso! perché sono e fui / amante a
225: io... non lasso / d'amarla, oi me lasso.
non lasso / d'amarla, oi me lasso. latini, 3-63: ancora mi
(part. pass, anche sincopato lasso). ant. stancare, affaticare,
il rider m'avea tanto vinto e lasso / del medico valente a dir menzognia,
la gente / già neiente / non mi lasso / e non casso li miei versi
non porea dir; per ciò me lasso. c. ghiberti, 268: di
ghiberti, 268: di servir non mi lasso, / e tutto mio podere /
, iv-125: nella città sazio e lasso il tripudio, si alzarono i sospetti.
da barberino, ii-355: ti veggio spesso lasso. dante, inf., 9-84
/ e sol di quell'angoscia parea lasso. idem, inf., 34-83:
/ disse 'l maestro, ansando com'uom lasso, / « conviensi dipartir da tanto
scinto e ansando a guisa d'uomo lasso sedersi. rappresentazione di rosana, xxxiv-702:
era tre giorni, e in modo lasso e vinto, / ch'in piè a
cader sopra una sedia / pel troppo rider lasso e rifinito. emiliani-giudici, 1-305:
carne d'acro sangue irrigua, / lasso ne'suoi piè debili / che per
, tu cali! », / discende lasso onde si move isnello. ariosto,
868: tornò 'l cavallo afflitto, lasso e stanco, / senza cavezza e senza
bene pari e d'iguale condizione il lasso col riposato, colui che suda coll'allegro
: forza al fiacco, viatico al lasso / derelitto per aspro cammino.
.. che 'l mio ventre è lasso, e che io sono per li parti
ch'èi posato un poco il corpo lasso, / ripresi via per la piaggia
durare tanta fatica. il corpo è lasso e l'anima è stanca. tansillo,
12-80: traendo a gran pena il fianco lasso, / colà rivolse vacillando il passo
. pannuccio del bagno, 5-1: lasso di far più verso / son,
come l'uom che di trottare è lasso, / lascia andar li compagni, e
, iii-8-55: deo, che farò, lasso / di viver sì gravoso? bibbia
mangiare; al quale quando venne esaù, lasso del campo, disse: dàmmi di
rufa, imperniò ch'io dell'oppido lasso sono. petrarca, 264-27: se già
81: così volunteroso, stanco e lasso / per un sentier m'invio, legiadro
che sazio, del ben far fu lasso. ariosto, 22-16: confuso e lasso
lasso. ariosto, 22-16: confuso e lasso d'aggirarsi tanto, / s'avvide
vita / a l'uom che stanco e lasso ornai languisce, / nel deserto del
g. gozzi, i-14-219: ognun fu lasso / di bere, di mangiar,
frangente, / sì com cervo eh 'è lasso di cacciare. 3.
perseverantemente, ch'elli non è unque lasso, se non come 'l sole che dio
/ per lunga età era pallido e lasso. seneca volgar., 3-58: altro
. pitti, 1-48: trovami sì lasso tra di paura e sanza dormire punto tre
: io sono stracco, ma non lasso. g. p. maffei, 147
il figliuolo, con sostituirlo a sé lasso ed inabile ed ammetterlo in legittimo principe
disagiato sasso, / dove già vinto e lasso / i brevi sonni tormentare amò?
maniera di esperimenti, eravi giunto un po'lasso e disilluso e tra tali circostanze che
, tal barone, / ve- demo lasso, preso e denudato, / legato en
ladrone. anonimo, i-622: ritorno lasso co mortai riposo, / sì che
, 5-25: com'io solea, lasso doloroso, / prendere parte de lo
ismembrata. petrarca, 331-7: or lasso alzo la mano e l'arme rendo /
speranza. de jennaro, 130: essendo lasso, misero, infelice, / fuor
, / sol solo, afflitto afflitto, lasso lasso, / smarrito con la morte
/ sol solo, afflitto afflitto, lasso lasso, / smarrito con la morte a
voi bella fusti, e quant'io lasso / si veggia, e com'amarvi io
così com'era afflitto, infranto e lasso, / col capo spenzolato e con
, / umido, grave, lagrimoso e lasso, / senza che amica man gli
croce per mezzo la città di gerusalemme, lasso per i tormenti sofferti. -sostant
ancor ti manda molte di salute / il lasso cu'ti piacque abbandonare. guidiccioni,
. guittone, 134-1: doglioso e lasso rimase 'l meo core / poi che
qui m'attendi, e 10 spirito lasso / conforta e ciba di speranza buona,
chiome stesse / lega 'l cor lasso, e i lievi spirti cribra. poliziano
giunto già a le labra il spirto lasso, / speranza si li fece incontro e
ristoro. ricchi, xxv-1-291: cor lasso, che di lagrime e sospiri / vivesti
di cotanto padrone, è caduto sì lasso. -misero, infelice (una
meo, / che punto fortunal, lasso, fue quello / de vostro dipartir,
/ e 'l viaggio mortai gravoso e lasso. leopardi, 346: questa è
benedetti, xxxix-1-219: questo è un ben lasso, una amara dolcezza, / uno
dinanzi a me del sol ch'era già lasso. [cfr. petrocchi: «
trovati di dante: * ch'era già lasso ': vaga immagine e metafora!
basso '; forse è troppo meglio * lasso ', per lo parlar figurato,
so a cui volga il mio lamento lasso. buonaccorso da montemagno il giovane,
sì all'orecchie gli vien debole e lasso. pasti, lvi-285: a voi
, / e mercé chieggio con suon lasso e fioco. vaccari gioia, lvi-531:
gosellino, 1-241: cotal mesto nocchier dal lasso mare / mira in alto raccolta atra
così m'è adivenuto, / che, lasso, l'avenente / eo vo cercando,
e pene. guittone, xix-i: ahi lasso! or è stagion di doler
ragione. chiaro davanzali, 25-37: ahimè lasso, dov'è lo savere / e
invita lo meo cor d'amare, / lasso, ch'è pien di doglia.
pien di doglia. dante, xx-4: lasso, però che dolorosamente / sento contro
idem, inf., 5-112: oh lasso, / quanti dolci pensier, quanto
inf., 30-63: e ora, lasso! un gocciol d'acqua bramo.
acqua bramo. petrarca, 23-30: lasso che son! che fui! / la
sento? ariosto, 2-44: ah lasso! che poss'io più che mirare /
spera or teme / vidi, oimé lasso, a me medesmo tolto. tasso,
e morti. lemene, ii-293: ahi lasso, in questo foglio / è scritta
giacomo da lentini, 3: po lasso lo meo core! / ch'è
davanzati, 16-4: partir convienmi, lasso doloroso, / da quella gioia che 'n
altra parte, ohimè, pensoso: / lasso, perché la morte non mi vene
mi 'nvita. ibidem, i-556: lasso la vita mia! / non so
. neri de'visdomini, 449: lasso me, che non agio / natura
56-7: ben è sembrante, oi me lasso, ched ella / fu fatta sol
la donna mia! petrarca, 70-1: lasso me, ch'i'non so in
insirà. epicuro, 129: ahi lasso me! che gli è sì obscuro e
tasso, 12-78: ma dove, oh lasso me!, dove restaro / le
ha consolata! boccaccio, ii-227: lasso a me, che 'l bel riposo /
lorenzo de'medici, ii-207: ma, lasso a me, cagion di quanti pianti
destriero, che 'l fren sentia più lasso, / incognito il portava attorno a spasso
loro. pascoli, 573: sentendo lasso nella bocca il morso, / nel cuor
un bosco di cipressi a 1 venti lasso / ulula, e il vespro solitario brilla
non per questo lo scrittore deve essere lasso o triviale. 4. bot
asse. 5. istol. tessuto lasso: tessuto connettivo costituito da una scarsa
6. locuz. mantenere qualcuno in lasso: concedergli di vivere nella rilassatezza e
e da bere, a mantenerli in lasso e voluttuosi. = voce dotta
bicchierai, 217: dopo il lasso di circa un mese ritornò ai bagni
fil. ugolini, 197: 'lasso 'e 'lapso di tempo ',
. v.]: * in questo lasso di tempo '. inutile, se c'
. dicono anche: 'dopo un lasso di tre anni tornò in patria'. guerrazzi
patria'. guerrazzi, 16-64: col lasso di trentaquattro anni può ogni umana istituzione
da circa seicent'anni, e in questo lasso di tempo erano stati fra loro mille
mento al petrarca fosse scritto in quel lasso di tempo. pavese, 8-37:
di santo girolamo mandata a susanna del lasso suo. 2. errore.
, 1-194: qualche fallenza di memoria o lasso di lingua si può perdonare; perché
comune, escepto el iudicio e 'l lasso el quale avesse facto per la sua
109: doman l'orator cesareo darà il lasso a li tre ospedali. et nota
parabosco, 4-30: veniva per riscuotere un lasso di ima sua patrona morta, che
sua figliuola. = voce ven. lasso * lascito, legato, donazione '(
: da poi che 'l lauro più, lasso, non. vidi, / che
. lorenzo de'medici, ii-203: lasso! io credetti che maggior leanza / regnassi
guittone, xxvii-34: guai a me, lasso, dico / e guai a chi
, 81: così volunteroso, stanco e lasso, / per un sentier m'invio
, / ch'avrà per fama (ahi lasso) / come in pittura sue leggiadre
vuoi? che non ragioni? - lasso, / ch'io non ho lena da
iii-127: di leni origlieri all'omer lasso / porrai sostegno. d'annunzio,
dante da maiano, xxxv-i-482: o lasso me, che son preso ad inganno
anonimo, i-519: girò a morire, lasso, / com face il lepretasso,
ricco letto. tasso, 14-583: ti lasso io, ma ti leva e ti
che me levò / che de mi, lasso, sei parte non fenne! ariosto
. giacomo da lentini, 22: lasso, chi m'à tenuto? / follia
destrezza che io gli dò tutto e lasso el resto fare a lei. ella ha
la gente / già neiente / non mi lasso / e non casso / li miei
da lungi il vidi che dolente e lasso / se 'n già, com'uom d'
, 76-8: non me n'avvidi, lasso, se non quando / fui in
. cariteo, 151: ai, lasso!, riveder più non mi lice /
si vedeva congiunto. ariosto, 146: lasso i miei giorni lieti e le tranquille
, lxv-311: le lievi membra quasi lasso e stanco / appoggia ad un bastone.
scarco, / e mercè chieggio con suon lasso e fioco; / ma se fuggir
lagrime e pie adempì 'l mio cor lasso; / ch'almen l'ultimo pianto
aranci, granati, aceto... lasso a le donne. aretino, 20-178
mostrasi nell'apocalisse. petrarca, 125-39: lasso, così m'è scorso / lo
, i-6-287: t'avverto ch'i'son lasso e già m'annoio / di logorar
come lione / che il bovile abbandona, lasso e stanco / d'azzufarsi co'veltri
petrarca, 129-64: -che sai tu, lasso? forse in quella parte / or
specificazione oggettiva. dante, lx-12: lasso, non so in qual parte li giri
sua carne d'acro sangue irrigua, / lasso ne'suoi piè debili / che per
. tebaldeo, cap., 10-2: lasso, quanti sospir costa un sol riso
l'apro beato. rota, 1-1-259: lasso, quanti sospir nel petto accende /
m. di farlo ministro 2-44: ah lasso! che poss'io più che mirare /
: poi ripensando al dolce ben ch'io lasso, / al camin lungo et al
vertù, quella che 'ncende. / lasso!, el mio loco è 'n questa
, li-26: non mio servire, lasso, non mi vale / lo diservire in
dappertutto. guittone, 119-9: ohi lasso me, ch'io fuggo in ogni
di questa tragedia picuola muove / il spirto lasso a dir cun voglia alquanto, /
/ credimi tu forsar, si non mi lasso? / madiè! non credo
quel ch'i'sent'anco / entrato, lasso! per la mia finestra. lorenzo
, tu cali! », / discende lasso onde si move isnello, / per
ponno il foco del dolore, / lasso, né pianti miei né versi maghi.
129: mal si compensa, ahi, lasso! un breve sguardo / all'aspra
-mi dicesse. dante, liii-68: lasso, non donne qui, non genti accorte
tu condotto? tassoni, 7-39: caronte lasso in trasportar gli uccisi, / ch'
ogni accusa. sannazaro, iii-428: lasso gli altri condannare e absolvere or dal
alamanni, 6-1-112: l'altro, quantunque lasso e malmenato, / non perciò del
del mosca, / che disse, lasso!, « capo ha cosa fatta »
boccaccio, ii-8-15: oh, lasso me, che 'n malora fui nato
dànno intenza. cino, xxxv-n-668: lasso per gli occhi ond'è la vertù
chiaro davanzati, lviii-36: pensando, lasso, péro / perché sia divenuto /
chiaro davanzati, xlii-37: ahi lasso malauroso, / ben m'ha dio
guerra perigliosa e strana / fannome, lasso, la mia terra odiare / e l'
ci à tagliata. petrarca, 183-6: lasso, che fia, se forse ella
agnella / dovran deporre? ahi, lasso, ben m'avveggio / che non di
, / che dà grato ristoro al corpo lasso. / la mandragora stupida e gravosa
aurea textura. nappi, xxxviii-234: lasso star i maneghete / che di sopra
con gran lagrime e sospiri / io te lasso con dolore. malpigli, xxxviii-72:
tenea la mano? dante, xx-8: lasso, però che dolorosamente / sento contro
resa. petrarca, 331-7: or lasso alzo la mano e l'arme rendo /
venir meno. petrarca, 124-13: lasso, non di diamante, ma d'un
al dunque, alla conclusione. vedi, lasso! e non comprendi / com'io ti
chiaro davanzati, 16-2: partir convienmi, lasso doloroso, placida nutrice. strambotti anonimi,
parte, ohimè, pensoso: / lasso, perché la morte non mi di rinvito
idem, xxxvi-14: e però, lasso, fu'io così ratto / in
, ed io qui starmi, / lasso! inutile peso. -di proprio
dov'amor tende l'arco, / lasso! sento quanto 'l suo strai martira.
molto tormentato. pallamidesse, xvii-188-50: lasso me doloroso, / tuto pien di
suo regno / dicano ognora: ahi lasso! io moro, io pero; /
e borbotando /... / ma lasso, quando io vo ver lei più
fosse. sermini, 17: qui lasso il dolore ebbe ciascuno, il quale
, xlix-6: troppo ho di voi, lasso, indebitato / non vostro merto già
, xxvii-34: guai a me, lasso, dico / e guai a chi nemico
, 80-8: per che morire, ohimè lasso, m'agrata, / ché s'
lippi, 3-32: già sdraiato ognun, lasso e maturo, / in grembo al
1-260: 'maturo 'è sinonimo di lasso, stanco. è traslato dalle frutte
mel celate. petrarca, 203-1: lasso, ch'i'ardo, et altri non
contradire. petrarca, 223-8: poi, lasso, a tal che non m'ascolta
mi riporse. petrarca, 57-8: lasso, le nevi fien tepide e nigre,
'l cor che 'n sé medesmo forse è lasso, / che altro ch'un sospir
. medie. infiammazione del tessuto cellulare lasso del mediastino. « =
. petrarca, 214-21: ma, lasso, or veggio che la carne sciolta
ariosto, sat., 6-154: ahi lasso! quando ebbi al pegaseo mèlo /
, / deh tu soccorri lo spirito lasso. zanella, 456: membrando con lagrime
b. attenti, lxv-65: lasso! che far non so né dove io
tali mene / che dico: « oi lasso mene, -com faragio, / se
252: pericolo d'erranza / àmi lasso, donato, / àmi menato -ove tutt'
, inf., 5-114: oh lasso, / quanti dolci pensier, quanto disio
me. anonimo, i-490: oi lasso mene, -come faragio, / se
/ e tutti i mie'relevi / lasso liberamente, anzi confermo! l. giustiniàn
g. b. andreini, 122: lasso me, che rimiro? / che
quando parla, over quando sorride, / lasso, che fia, se forse ella
guittone, i-36-99: o quanti sono, lasso, maladetti esti, non aman signore
lorenzo de'medici, ii-198: oh, lasso a me! questo non è quel
guittone, xix-34: leone, lasso! or no è; ch'eo li
messer far sapessi lo mio core, / lasso, per messo mai o per sembianza
naviganti ercole invitto. tasso, 13-i-625: lasso! per me non è tempio od
-rifl. chiaro davanzati, xv-17: lasso, s'io franco mettomi a servaggio
che del core ho messo / dolente, lasso! boccaccio, dee., 2-5
onesto da bologna, i-25: ahi lasso taupino!, altro che lasso /
ahi lasso taupino!, altro che lasso / non posso dir, sì sono a
can-. zone del petrarca 'lasso me ch'io non so in qual parte
che mi serra / mezzo rimango, lasso, e mezzo il varco. boccaccio,
petrarca], 371: ahi me lasso: io son tirato di nuovo alle istorie
troncare bruscamente. petrarca, 124-14: lasso, non di diamante, ma d'un
micolin giobertiano. 2. breve lasso di tempo, attimo, istante.
nessun possiede. petrarca, 37-52: lasso, se ragionando si rinfresca / quell'ardente
el cinquecento. chiabrera, 1-i-454: or lasso! non così, che l'altrui
. idem, 328-1: l'ultimo, lasso, de'miei giorni allegri, /
. idem, 239-14: quante lagrime, lasso, e quanti versi / ho già
strani. petrarca, 122-10: oimè lasso, e quando fia quel giorno / che
mezzanotte riposandosi giuliano, ch'era molto lasso, ed essendo uno grandissimo freddo, udìe
e il trovo in fatti miserando e lasso. c. i. frugoni, i-7-
in unione con altri aggettivi (come lasso, sventurato, infelice, ecc.)
confesso mi rendei, / ahi miser lasso! idem, purg., 8-75:
bicchierai, 218: dopo il lasso di circa un mese ritornò ai bagni
, vivande, sapori... lasso a le donne. alamanno rinuccini, 1-236
suoi piedi. petrarca, 73-77: lasso, che disiando / vo quel ch'esser
quest'occhi di lagrime cospersi: / lasso, e pietra, eh'ad altra
e l'altro era conquiso / e lasso quasi facto ciascun omero, / né
basso / e si mostrava addolorato e lasso. v. colonna, 1-77: già
la materia che io me ne sento ben lasso. pananti, iii-72: non si
un momento di tempo: in breve lasso di tempo, rapidamente, all'istante;
dell'amante. petrarca, 235-3: lasso, amor mi trasporta ov'io non
. serafino aquilano, 181: ahi lasso, non sia alcun che mai si
/ piangete colla madre ch'io vi lasso, / pieni di doglia alla
: qui m'attendi, e lo spirto lasso / conforta e ciba di speranza buona
spento, / ma il mio cor lasso, simil d'un piropo, / arde
se'tanto trabasso / solo montandone, lasso!, / ad onni compiuto riccore
o restituzione 'in integrum 'contro il lasso del tempo... irrevocabilmente incamerati
paté moresse. guittone, 10-4: lasso, morte perdona om per merzede /
palermo o federico ii, 425: oi lasso! non pensai / sì forte mi
rustico, vi-1-189 (49-14): oimè lasso, ch'attendendo morraggio! angiolieri,
morso. pascoli, 573: sentendo lasso nella bocca il morso, / nel cuor
a schifo ogni opera mortale: / lasso, così da prima gli avezzai!
mortai gioco. sannazaro, iv-147: lasso, che, ripensando al tempo breve /
bella. monte, xxxv-1-449: ahi lasso doloroso, più non posso / celar
/ mortalemente in ciascun membro, o lasso! / che sospirar non lasso,
o lasso! / che sospirar non lasso, / né altro già non so dicer
del mosca, / che disse, lasso!, 'capo ha cosa fatta '
, xiv-59: che punto fortunal, lasso, fue quello / di vostro dipartir,
/ ed a periglio altrui l'operai, lasso! iacopone, 1-6-61: armate,
quando parla, over quando sorride, / lasso, che fia, se forse ella
, 47-14: ma se vi spiaccio, lasso, per servire, / sarò per
spio, / eh'a voi li lasso per far in mortito. del bene,
/ me n'à fatto alungare; / lasso, ben ve- gio e sento,
esser tornato. dante. lx-12: lasso, non so in qual parte li giri
omo morto a voi, donna, mi lasso, / non sono meo quanto d'
se mi disdegni, ben moragio, lasso! -piangere morto qualcuno; piangere
, / che fin a tosse, lasso, mi responde / la moscheta che me
giuliano de'medici, 29: per me lasso già mai si mutò vento, /
con le parti sottostanti da un connettivo lasso (tela sottomucosa) su cui può
vede il caro serdini, 1-29: lasso, che, folle, ogni mia industria
. guittone, xxxv-n: piansero, lasso!, le mura / e cielo e
d'alma / tutta sommisi, ohimè lasso, al servaggio / de'vizi miei,
compressione motata. caro, 2-455: lasso me! quale e quanto era mutato /
tuo rezzo / ancor non m'adagiai, lasso, una breve / ora a'miei
e 'n ubrianza ò meve stesso, lasso; / e di sì greve pene il
era già fioco. cino, xxxv-n-680: lasso, pensando a la distrutta valle,
scogli sanz'alcun governo / mi trovo, lasso!, in tempestoso mare; /
serena. giusto de'conti, ii-70: lasso, che in mezo il mar mia
che promette. petrarca, 57-9: lasso, le nevi fien tepide e nigre /
iacopone [in etruria], 1-685: lasso padre e li parenti / con li
l'alpe porta. petrarca, 57-5: lasso, le nevi fien tepide e nigre
/ poi che parto desperato / e 'nde lasso la mia vita. beccuti, i-325
io mi stanco / e vegno manco (lasso) e caggio e pero. tasso
non dal tuo nervo / percosso, lasso!, si mutò in cervo. poliziano
a tempo, esclusione di un determinato lasso di tempo agli effetti della classifica,
me: che fo io qui, lasso, e spero? / che 'l legno
, / quando avien che riposi el lasso fianco / sotto i frigidi rami,
per noi liberare. petrarca, 101-2: lasso, ben so che dolorose prede /
, ond'io sospiro, / meco, lasso, m'adiro, / te vo
secoli xiv e xv, 28: o lasso sventurato, e'non creda / che
inanimati. sannazaro, iv-30: io lasso pur vo di giorno in giorno /
messo / di menar smanie ornai noiato e lasso. bettinelli, 1-i-274: infin tanto
anco a li dei, / qui lasso io vivo in pensier foschi e rei.
aurora: / ma già conosco, lasso, che quell'ora / mi è più
[pareti della stanza], ahi lasso, in fra i sospiri udite / quante
per piatà. cino, iii-104-34: ma lasso! per pietate / dell'anima mia
pietate, / tormento e dico: lasso, com'face'io? boccaccio, iv-55
-da nona a vespro: per breve lasso di tempo. chiabrera, 1-i-25:
kabella. sermini, 77: qui lasso quanto il vino della sandra piacque a
notturno ucel nemico al sole, / lasso, vo io per luoghi oscuri e foschi
novella. carducci, iii-1-63: oi lasso! e quando la stagion novella /
, / poi che caduto, ahi lasso, / è '1 ponte ov'e'passava
vale. nannini, 1-176: fosse (lasso) almeno questo giorno e quest'ombra
volto, l'espressione). lasso, 13-i-273: così nel variar del vostro
abbandona. petrarca, io 1-2: lasso, ben so che dolorose prede / di
). frezzi, ii-9-118: oh lasso me! l'indugio quanto noce!
[il cuore], onde io, lasso, el nutrico / e non m'
/ lo spirto miserabil, tristo e lasso, / pur fermo agli occhi de racerba
e 'n ubrianza ò meve stesso, lasso. chiaro davanzati, v-6: tant'è
/ questo bel nome che in te scritto lasso. arici, iii-245: sull'obliqua
prima. fucini, 814: ora ti lasso anda': occhio alla penna! /
iddio. passavanti, 35: o me lasso, che ora intendo quello che occupato
, / poi che caduto, ahi lasso, / è '1 ponte ov'e'passava
camin gioioso: / ma per me, lasso, ognindì vien ritroso, / ogni
siam noi. della casa, 675: lasso! che 'nvan te chiamo [o
uno stato di sofferenza morale (come lasso, misero, tristo, ecc.
giacomo aa lentini, 3: oi lasso lo meo core! anonimo, i-461
chiaro davanzati, 16-3: partir convienmi, lasso doloroso, / da quella gioia che
de'visdomini, 246: oi me, lasso dolente, / ch'io non posso
agg. anonimo, i-490: oi lasso mene, -com faragio, / se da
, vi-1-125 (5-5): oi lasso me, com'ell'è gita via!
noi. de mori, 148: lasso! qualch'altra sciagura saia questa che m'
. chiaro davanzati, 74-3: ahimè lasso dolente, che faraggio, / madonna
agg. latini, i-2550: ahi lasso! che corrotto / feci, quan-
sospir miei la nebbia folta, / lasso, non credev'io che sì poggiasse
prese. cino, iii-83-1: omè, lasso! or sonvi tanto a noia,
agg. cino, iu-25-1: o lasso me! non veggio 'l chiaro sole.
. betussi, xllv-143: io, oggimai lasso, desidero lasciar così onorato peso a
dare. guittone, 119-11: ohi! lasso me, ch'io fuggo in ogni
mi reclamarò di questa unta, / lasso, che sofferir me festi, amore,
altra dentro da la natura. questo inzegno lasso a lo operatore overo operatrice et è
bagno, 15-34: poi mi mostrò, lasso, la senbiansa / de la sua
, al quale quando venne esaù, lasso del campo, disse: dàmmi di
, imperciò ch'io del- l'oppido lasso sono. ceresa, 1-320: sorge di
ad ora imbianco, / scorger non lasso i miei pensieri oppressi. g. c
7. momento in cui si compie il lasso di tempo di sessanta minuti (segnalato
la mia prima comunione. 9. lasso di tempo equivalente a sessanta minuti,
-con la specificazione dell'impiego di tale lasso di tempo. c. bini,
il lavoro ordinario. 10. lasso di tempo che equivale approssimatamente a sessanta
adesso, momentaneamente, per un certo lasso di tempo; fino a nuovo avviso.
si ordinò. ochino, 190: lasso stare di quelli che fanno voti senza pur
pellegrini alle parole della bocca mia. lasso, ii-155: le ricordo solo ch'
di la alobandina, boraxi, ba- lasso, crisopagno, cerachide e rakamon con la
doria, 226: io per ciò non lasso / d'amarla, oi me lasso
lasso / d'amarla, oi me lasso; / tale mi mena orgoglio / assai
/ po'che d'ancider me, lasso, ti prove. idem, conv.
g. c. croce, 152: lasso a fighetto, ragazzo di corte,
sanz'alcun governo / mi trovo, lasso!, in tempestoso mare; / perduto
x-1-112: nell'ospite suolo ov'io ti lasso, / giuste son l'alme e
, / partito porto il mio cerebro, lasso! / dal suo principio ch'è
boccaccio, iii-4-81: di reai sangue, lasso!, generato, / venni nel
ostende. i. donati, lxxxviii-1-586: lasso, quando talor meco ripenso / il
mangiar la pappa. 3. lasso di tempo equivalente, anche approssimatamente,
minuti. -per estens.: breve lasso di tempo. berni, 28-18 (
principato. cariteo, 151: ai, lasso!, riveder più non mi lice
delizia alcuna / dar pace al pensier lasso. manzoni, pr. sp.,
l'armi, el mundo in pace lasso. solaro della margarita, 338: opprime
serenità (un periodo storico, un lasso di tempo). casti, 165
valore collettivo. anonimo, i-491: lasso, ch'io so incappata! / vegiomi
1-15-3: da lungo corso affaticato e lasso / il destriero anelando al pallio giunge
. epicuro, 20: vidi poi, lasso me, nel primo giorno / eh'
le coste. sannazaro, iv-153: lasso, che male intesi / quel che
consiglio: ond'io du- bioso e lasso / vo palpitando per la via infinita.
/ che dà grato ristoro al corpo lasso. / la mandragora stupida e gravosa
. lorenzo de'medici, i-283: lasso a me! or nel loco alto
tuo bel viso, / ahi me lasso, e'non fo cura / de avere
paramètrio, sm. anat. tessuto cellulare lasso che circonda la parte inferiore dell'utero
nome. muzio, 5-37: ma (lasso) poi ch'a me più non riluce
. zool. tessuto embrionale mesenchimatico particolarmente lasso con cellule molto ravvicinate fra loro,
. p. angiolieri, xxxv-1-390: lasso, che spessamente il giorno miro /
guallacca, 331: come lo pesce al lasso, / ch'è preso a falsa
, 325: or son caduto, oi lasso; / loco non ebbi o parte
davanzati, v-26: com'io solea, lasso doloroso, / prendere parte de lo
, 7-338: troppo penerei, lasso me!, a volere tutti quei
, / a chi pena mi dà, lasso, perdono. foscolo, gr.,
, / partito porto il mio cerebro, lasso! proverbia pseudoiacoponici, 112: quella
del due é trecento, 120: [lasso] anco a'po- var'vergongnosi xx
/ partito porto il mio cerebro, lasso! maestro alberto, 119: il
marzia « che 'l mio ventre è lasso, e che io sono per li parti
xvii- 715-2: eo mi parto, lasso, almen di dire / e di far
. galeazzo di tarsia, 182: lasso! né fredda pietra od erba verde
come l'uom che di trottare è lasso, / lascia andar li compagni,
ch'io fo ver'lui, par lasso / ver'la mia openione. cavalca,
barberino, iii-223: in penna non ti lasso / cotal sentito passo: / che
menomando il die. petrarca, 65-3: lasso, che mal accorto fui da prima
/ o dolci nati miei, e tanto lasso, / chi vò gridando morte a
26-20: già era dello star filippo lasso, / quando il bastardo, a
a- tende al passo, che tutte lasso le minuzie a contare a maestro batista
passo, / poi che caduto, ahi lasso, / è 'l ponte ov'e'
/ per farti mover lento com'uom lasso / e al sì e al no che
tebaldeo, cap., 9-2: lasso che fine a che malvagia sorte /
dante, inf., 5-114: oh lasso, / quanti dolci pensier, quanto
al passo / ultimo e duro lo spirito lasso. -passo della morte: momento
questo mondo cieco / mi guidàr, lasso! eran mie luci spente, / e
, vedovella, il ben ch'hai lasso: / il tempo è galantuomo, e
/ volenter me dài la morte, / lasso e desperato moro. ibidem, lxiv-57
de'medici, i-299: giunto, lasso, giù ne'pian patenti, / fu
vi corrisponde approssimatamente (per indicare un lasso di tempo molto breve). maestro
grato, / per che viver mi lasso, / però che paventoso / son più
, i-4: dove il fiero desio lasso mi mena, / convien ch'io volga
, ecc. benivieni, xxx-7-9: lasso, che amor da l'indurato collo
la gente / già neiente / non mi lasso. iacopone, 12-13: non se
ariosto, sai., 6-154: ahi lasso! quando ebbi al pegàseo melo /
ii-36: che farò..., lasso, poi ch'io veggio / ch'
guallacca, 331: come lo pesce al lasso, / ch'è preso a falsa
il pegno / del mio amor, lasso! g. stampa, 170: tosto
passo, / tutto il corpo afflitto e lasso, / e soggetto a le flussioni
fu l'insalata mal condita, ahi lasso! / il pan peloso, più
. iacopone, 65-124: fer te lasso riccheze e prendo po- vertate, /
/ sì ben che del destrier, lasso, trabocca.
. attribuito a petrarca, xlvii-214: lasso, / qual ria fortuna il bel
. chiaro davanzati, 18-2: ahi lasso, in quante guise son dolente /
voi ne vene / ed hami, lasso, tutto abandonato. giamboni, 116:
su tali /... / discende lasso onde si move isnello, / per
stesso / non usciresti: pria saresti lasso. crescenzi volgar., 5-5: delle
giacomo da lentini, 3: oi lasso lo meo core! / ch'è 'n
guiam? giusto de'conti, i-52: lasso, perché, perché, contra al
assalto. della casa, 666: lasso, a la percossa, ond'io vaneggio
. anonimo, i-521: io, lasso, com farei / se la mia gran
cerchio d'ombra / son giunto, lasso, ed al bianchir de'colli, /
sovrana di bieltate; / ma sospirando, lasso, e piangendo / son dichinato,
perdonarla. petrarca, io 1-2: lasso, ben so che dolorose prede / di
, / tra queste verdi ombrette affrenar lasso / peregrinante e vagabonda il passo.
è già vicina. sannazaro, iv-153: lasso, che male intesi / quel che
la rondine. bruni, 132: lasso, e quanto è 'l mio stato al
xxvi-28: e servaggio alcun, lasso, peggiore, / od è mai segnoria
i pericolo d'erranza / àmi, lasso, donato. seneca volgar., 3-399
verantemente, ch'elli non è unque lasso, se non come 'l sole che
(65): io dico: « lasso!, avviene elli a persona?
il peggio. sacchetti, 345: lasso, col capo cano tra questi [marte
poi ch'èi posato un poco il corpo lasso, / ripresi via per la piaggia
. giusto de'conti, i-ì65: lasso, a me non vai, dolce nemica
fornito altrui di canto / e meve, lasso, di dolore e pianto. dante
in lui. cino, iii-90-9: lasso! da poi mi pianse omne penserò
piano: / -che sai tu, lasso? forse in quella parte / or di
quest'occhi le lor luci prime / (lasso, non so che di me stesso
: troverò pace mai, misero e lasso, / alla mia tanta inestimabil guerra
piatoso a l'ardore / serai dii corpo lasso / e salvevardi il passo / di
. lamenti storici, i-97: ai, lasso me, o quanto infelice! /
11. che ha breve durata (un lasso di tempo). giamboni, 10-80
amministrazione della giustizia. 9. lasso di tempo concluso, delimitato, in
ch'èi posato un poco il corpo lasso, / ripresi via per la piaggia diserta
: dico inver di mei: / « lasso, perché colei -eo amai tanto?
pian piano: / -che sai tu, lasso? forse in quella parte / cor
868: tornò 'l cavallo afflitto, lasso e stanco, / senza cavezza e
ant. il dopo pranzo; il lasso di tempo successivo al pranzo.
fulgore. petrarca, 16-13: così, lasso, talor vo cercand'io, /
xxxv-ii-758: i'sì mi tengo, lasso, a mala posta: / or
perché il ben seguo e il mal lasso a tergo. varchi, 8-1-323: vuole
quel dubbioso passo, / ché lo spirito lasso / non poria mai in più riposato
giordano, 3-132: quando quegli è ben lasso e non può più ed egli lieva
di servir non mi lasso, / e tutto mio podere / mess'
in gabbia, lamentando geme. / lasso, io il so ben! ma me
pietoso affetto / e dicea: - lasso, fra le nostre squadre / non tornerai