artefici e mercatanti erano stati affaticati e lassi dalle gravezze ordinarie, e da balzegli
39-69: ella dal lampo affaticati e lassi / coprendo gli occhi, e stretti
, 10-124: o superbi cristian, miseri lassi, / che, della vista della
. petrarca, 14-3: occhi miei lassi, mentre ch'io vi giro /
caccia, / che i cani sono sì lassi e tapini, / che alcuno per
ancor che l'aigua per lo foco lassi / la sua grande freddura / non cangerea
francesco da barberino, 184: farai che lassi libera la parte, / donde sua
artefici e mercatanti erano stati affaticati e lassi dalle gravezze ordinarie e da'balzegli e accatti
133: ella dal lampo affaticati e lassi / coprendo gli occhi, e stretti i
fredda su 'l tuo fredd'omero e lassi ivi morir. serra, ii-423:
/ han... / gli animai lassi, e quei che 'l mar ondoso
i tuoi nauti del lor viaggio lassi / mangiassero le incognite banane e gli ana
8-79: già in ogni parte gli animanti lassi / davan riposo ai travagliati spirti.
tana. tasso, 6-ii-239: occhi miei lassi, mentre ch'io vi giro /
/ teco parte di me, parte ne lassi, / o prendi l'una, o
/ a la profin chesta 'mpresa non lassi. / -non ho paur,
aspra salita / sentiansi alquanto affaticati e lassi; / onde ne gian per quella
del signore, in ciò che si lassi tentare e portare a quella crudele bestia,
ancor, franco o pagano, / che lassi i membri a piè de l'alte
, e mostravano bene ch'elli erano lassi e stanchi, allora attestò tutto il soccorso
cupido e'suoi pennuti frati, / lassi già di ferir uomini e dei, /
e serai el primo che sbigottir ti lassi da sì piccola tempesta? bandello,
/ fredda su 'l tuo fredd'omero e lassi ivi morir. d'annunzio, v-1-581
le piante / le teste de'fratei miseri lassi. idem, purg., 12-69
/ su le campagne tue piegati e lassi. manzoni, pr. sp.,
di gemme lucenti, adagiati gli affetti lassi, all'ombre degl'inchiostri chiari si premuniscono
che di feltro o di paglia, lassi anche di stoffa variamente colorata, ornato
/ su le campagne tue piegati e lassi, / e su le armate mura or
/ su le campagne tue piegati e lassi, / e su le armate mura
vivere / da uom da bene, e lassi andar le pratiche / cattive. tasso
/ che non fia loco ove securo il lassi. tassoni, 10-36: sorella mia
grado in grado, come que'che lassi ». g. villani, 9-294:
premeva un cespo, o i membri lassi / posava in grembo della molle erbetta
cibo, o nudrimento, / che i lassi spirti miei pasci e rileve, /
. petrarca, 50-48: e lassi [il sole] ispagna dietro alle
casa. marino, 17-17: mi lassi soletto, se non quanto / mi faran
/ lo suo contrario più passar non lassi. petrarca, 48-4: se mai foco
ceto e fole, / che trasportar te lassi a quel desio / che a molti
e 'l cadavero infame a i corvi lassi. pindemonte.. 159: sotto la
con braccia in croce / che gli lassi provar s'a quel superbo / può far
/ è forza al fin che trasportar si lassi, / e cruccioso egli ancor con
io ammonisco e dico / ch'e'lassi stare il dado e noi trassini, /
giustinian, 40: s'tu non me lassi stare / su le man te darazo
ch'a perder hai, se tu la lassi. fed. della valle, 174
grado in grado, come que'che lassi ». simintendi, 3-102: doppo
lo priega ch'ai mio padre il regno lassi, / del qual le terre ha
s'onno congregati: / « oi lassi a noi dolenti, co simo desolati!
/ che co'pie'vaghi, solitari e lassi / porto 'l cor grave, e
consolazione. iacopone, 51-32: oi lassi a noi dolenti, co simo desolati!
fama. ariosto, 39-6: non si lassi seguir questa battaglia, / che ne
vòle altro conforto. i se 'l lassi più degiuno, endebelesce: / el cor
e senza tomba, / partendo, indietro lassi dilungato. gatto, 1-42: in
usata tua pietà, che sol mi lassi / al camin duro, ai perigliosi passi
. b. andreini, 108: lassi noi, che da l'alto / diluvian
: ancor che l'aigua per lo foco lassi / la sua grande freddura, /
[petrarca], i-117: se il lassi di fare per povertà, diranno che
forte si disdegna; / se 'l lassi, dicon, che non sia punito,
è che si disgrave / l'avaro e lassi la sua ingorda voglia.
: meno i miei giorni dispettosi e lassi. b. davanzali, ii-529: metti
lor togli e distomi / gli spirti lassi al tuo servigio intenti, / dal tuo
, 3-34: i pistoiesi, poveri, lassi e di guerra affannati e distrutti,
divido / pur co 'l dolore onde i lassi occhi velo. soldati, i-293:
per li miei peccati cristo non mi lassi andare ad amarlo quanto vorrei. s
donzelli / e per amor fratelli, perché lassi, segnore? francesco da barberino,
tavola ritonda, 1-406: molto molto erano lassi e affannati, e ciascuno si dottava
: tutte le forme alli occhi miei lassi apparìan dubitose / inesistenti, come forme di
ancor che l'aigua per lo foco lassi / la sua grande freddura / non cangeria
che'pie'miei non son fiaccati e lassi / a seguir torme vostre in ogni
lei, è facil cosa ch'io lassi l'eremo e corra via. morando,
/ su le campagne tue piegati e lassi. 2. per simil.
1-52: essendo con gran fame stanchi e lassi, capitarono a casa d'un povero
che in remissione de'tuoi peccati lassi la tua casa a la tua parochia
che co'pie'vaghi, solitari e lassi / porto 'l cor grave, e gli
, 10-125: o superbi cristian, miseri lassi, / che, della vista della
sovreccitati e quasi farneticanti, altri già lassi e crogiolantisi... nella soddisfazione
li polsi miei, già faticati e lassi, / se sgomentomo un poco a tanta
vigorosi e freschi contra'barbari faticati e lassi. tesauro, 1-89: trattenute le genti
amenità, e che noi stanchi e lassi per le battaglie dobbiamo stare a roma
e se tuoi passi / giammai fien lassi, / vienimi in grembo, e posa
eran presso a la meta, ed eran lassi, / quando ne l'erba,
la voce ad un vento che non lassi alcun vestigio, o ad ima nuvola
: piè miei non son fiaccati e lassi / a seguir torme vostre in ogni parte
10-123: o superbi cristian, miseri lassi, / che, della vista della
l'usata tua pietà, che sol mi lassi / al camin duro, ai perigliosi
finire / quest'altro mese prossimo si lassi, / ch'ai re d'ibernia
intanto / diano donne e donzelle ai lassi, e ad altro / più robusto
lor togli e distorni / gli spirti lassi al tuo servizio intenti. delfino, 1-108
già i venti e 'l pensiero indietro lassi. -figur. ricordati,
: ancor che l'aigua per lo foco lassi / la sua grande freddura, /
ordine, ed eglino fieno stanchi e lassi per lo cammino. machiavelli, 1-ii-492:
nostra fatica. chiabrera, 328: lassi! ché non sì tosto atropo al
ignudi avvicendano muti: e i corpi lassi e vinti nelle fiamme inestinte e mute,
, / che 'l non vi lassi la vita e le braccia. p.
le erbe] i gambi inariditi e lassi. pascoli, 522: quelli [chicchi
al lardo, / che 'l non vi lassi la vita e le braccia.
, / ad ebano che dal gatto lassi / un'ancora cader. guglielmotti,
membri,... subito infermi e lassi. chiabrera, 1-ii-310: il crin
vedere. petrarca, 14-4: occhi miei lassi, mentre ch'io vi giro /
aratro e 'l giogo / starsi, lassi, lontan negletti e sparti. b.
con gran sospiri, dolorosi, e lassi / parlando della dolente matera / tutta
, 10-126: o superbi cristian, miseri lassi, / che, della vista della
di grado in grado, come que'che lassi. g. villani, 1-36
, 1-1000: gramignoli già mai non vedrai lassi; / ogn'anno assai ulive,
] / pieghino i gambi inariditi e lassi. mamiani, 1-91: sembianti all'avvisato
già bagnati nel gurgide, bero i lassi cavalli. lami, 1-2-387: il lodato
/ vomere di dolor ch'inciso il lassi. f. negri, 1-49: calpestati
mi sollievano, niccola, questi afflitti e lassi dalla sua fortuna e morbo, quali
fuggir forse sapranli [i perigli] i lassi figli / che nel mondo imboscati a
su qual monte / che più impauri i lassi occhi mortali / svelasti, o diva
tiro,... non furono già lassi e sedentari teorici. manzoni, ii-16
/ i membri a morte infievoliti e lassi. marino, 6-131: se stessa
sivo, incisivo, confortativo di membri lassi. soderini, ii-260: ai difetti
158: non te doler che me lassi qui indrieto, / ché in compagnia ben
,... confortativo di membri lassi,... e indurativo di tal
: chi si vuole unire conviene che lassi gli sensi e gli intelletti e le operazioni
/ e 'l cadavero infame a i corvi lassi. 4. che apporta,
, 10-122: o superbi cristian, miseri lassi, / che, de la vista
inchina / i membri a morte infievoliti e lassi. r. campeggi, 62:
fare, perché mai tu non ti lassi ingambettare a persona. = deriv.
né v'è nessun ch'inonorato ei lassi / di cenno o sguardo alteramente umile
nulla cosa già interdetta / mai gli lassi avvicinare. / interdetta cosa e torta /
/ ch'è refrigerio de'sospir miei lassi, / giunsi sol cum amor,
senza diletto e stupore de gli occhi lassi. d. battoli, 11-39:
74-11: piè miei non son fiaccati e lassi / a seguir torme vostre in ogni
non fia che involto nel silenzio io lassi / come in donna, che niente esser
sanudo, lv-109: sarano distribuiti i lassi a li sei di caxa. il
: ancor che l'aigua per lo foco lassi / la sua grande freddura, /
el corneto da chiamar li cani et li lassi da tenirli. giulio dati, 1-46
alfonso ii d'este, 975: lassi da cane di sede di cavallo,
pianti, o vero piantare faccia o lassi, presso ad alcuna fossa maestra
, 1-25: mestisi il manganese e si lassi pulire il vetro tanto che venghi di
il giovane, 9-474: com'uomini lassi, / ponean tutti ad un tempo il
, come è carico a ragione, si lassi stare per dieci ore, poi
, i-290: crudel, perché mi lassi? / in che t'offesi mai?
. neri, 1-226: in ultimo si lassi sopra il fuoco tanto che il rame
ancor che l'aigua per lo foco lassi / la sua grande freddura, / non
i-m: conviene ornai che folleggiando io lassi / le rime alquanto e 'l contemplare
, / perché ruggiero a lei l'impresa lassi. firenzuola, 112: si
mandar fuori mista co'rggi alcuna esalazione che lassi impressione. chiabrera, 1-i-8: ella
di bicchema alla fine del suo offizio lassi la tavola della sua entrata dipinta di
/ è forza al fin che trasportar si lassi, / e cruccioso egli ancor con
: in questo tuo amore tu non lassi a fare nulla perché tu venga al tuo
, 158: non te doler che me lassi qui in- drieto / ché in compagnia
poco appresso consente che a que'suoi lassi e respiramenti d'animo, a que'suoi
nella coda,... erano lassi e affaticati, e riposavansi. boccaccio,
offeso. tasso, 6-50: già lassi erano entrambi, e giunti forse / sarian
8-79: già in ogni parte gli animanti lassi i davan riposo ai travagliati spirti.
, 3-1: prendean ristoro gli animanti lassi, / taceva l'onda e riposava il
stava a la fronte e soccorriva li lassi e li debili di sua gente, e
in ordine, ed eglino fieno stanchi e lassi per lo cammino; i quali per
essere vinti: conciossia cosa che i lassi sono vinti dalla fatica, e il
sottraendo i freschi a i feriti e lassi. arici, ii-251: forza al fiacco
; la dolcezza del sonno piglia i lassi membri. petrarca, 74-9: piè
: piè miei non son fiaccati e lassi / a seguir l'orme vostre in
sonno ancora [i miei sensi] sì lassi e fiaccati / che gir non sanno
. petrarca, 14-1: occhi miei lassi, mentre ch'io vi giro /
. giustinian, 1-258: sti ochi lassi e 'l cor topino / son destructi
senza diletto e stupore de gli occhi lassi. carducci, iii-2-419: in che
su qual monte / che più impauri i lassi occhi mortali / svelasti, o diva
cuor senza pace, / ed occhi miei lassi, / moriamo. -malato
santa pietà: rafaele / biondo a'lassi occhi rese il bel figlio e il lume
sovreccitati e quasi farneticanti, altri già lassi. -di animali. anonimo,
, il-n: giungendo al nostro estremo lassi, / quando il tornar e 'l penter
misia e di egitto, non furono già lassi e sedentari teorici. carducci, iii-7-144
8-34: que'saracin giotton, miseri e lassi, / gli gieno dietro, facendo
le piante / le teste de'fratei miseri lassi. fiore, 186- 10: ed
/ come recrei con un sol guardo i lassi. carducci, iii-20-310: la santa
nome della santissima trinità, ai poveri lassi solitudine e silenzio. pascoli, 1427
la dimora dell'anime, spettri di lassi. -abbattuto, depresso, sfiduciato
/ ch'è refrigerio de'sospir miei lassi, / giunse sol cum amor,
sera, / con gran sospiri dolorosi e lassi / parlando della dolente matera / tutta
e fonti, che udite i gravi e lassi / accenti del mio cor, la
pena con gesti leggiadri e un po'lassi. -agitato, squassato; oscillante
grandi momenti... ma in certi lassi furtivi dei periodi intermedi. =
ne'primi tempi del cristianesimo erano chiamati 'lassi ', cioè 'caduti ',
... diman etiam sarano distribuiti i lassi a li soi di caxa. parabosco
abstersivo, incisivo, confortativo di membri lassi, risolutivo di ventosità e di superfluità di
vuoi ch'i grandi in sua licenza io lassi. -nascere senza licenza: nascere
. tasso, 2-96: gli animai lassi, e quei che 'l mar ondoso /
occhi ho di lagrimar già stanchi e lassi / per la pietà del cor, tanto
alzano il pianto, / che 'l pensier lassi da canto / di render il mal
, iii-4-122: rafaele / biondo a'lassi occhi rese il bel figlio e il lume
a riposar qui giungi / notturno i membri lassi. dagnar tempo. periodici popolari,
o alcuno file sottile nel comenzamento, non lassi andare né ritornare a te.
nell'atto stesso di abbeverare i cammelli lassi e lotolenti di abramo, sortì di
pianta / fama del tuo bel nome eterna lassi! bonfadini, 2: li domandaron
ricettar urbano nella sua campereccia magione i lassi romei, ma con violenze plausibili obli-
fanciulla per tostani corrieri, comandandogli che lassi stare ogni cossa e venga a celebrare
macro per ira indarno / de'cittadin tuoi lassi, / dal- l'ultim'alpe all'
vuoi ch'i grandi in sua licenza io lassi. sarpi, i-2-127: il re
, xxxv-i- 336: deo vi lassi trovar miglior servente, / e me
secchi, 1-6: bisogna che io non lassi cosa intentata, cambi usure, scrocchi
maragoni] e calafai: / se li lassi mal fai. p. querini,
sanudo, ii-244: voi il duca si lassi parte di marangoni e bombardieri e parte
tu, signor caro? / or lassi la tua corte con martoro / privata
senta amabile, maturo, piccante e che lassi le labbra asciutte. tasso, i-34
parte teco di me, parte ne lassi, / o prendi l'una o rendi
10-122: o superbi cristian, miseri lassi / che, de la vista de
. pucciandone, xxxv-1-336: deo vi lassi trovar miglior servente, / e me
ancor che l'aigua per lo foco lassi / la sua grande freddura, / non
le piante / le teste de'fratei miseri lassi ». petrarca, 17-1: piovommi
/ su le campagne tue piegati e lassi. massaia, v-62: feci venire dai
pucciandone, 355: deo vi lassi trovar miglior servente, / e me signor
dio d'israel manda a dire che lassi lo populo mio. petrarca, 73-30:
a vuoto. chiabrera, 1-ii-370: lassi, che schiavi e della patria in
piante / le teste de'fratei miseri lassi. idem, purg., 10-121:
, 10-121: o superbi cristian miseri lassi, / che, de la vista de
ponete modo al pianto, occhi miei lassi: / presto quel viso angelico vedrete.
infìno a questo dì, ogni cossa li lassi et in nulla siano molestati. gregorio
questi / a i saracini impauriti e lassi. / grande ma breve fulmine il
delle mondane fatiche, e gli animali lassi prendevano riposo. montanari, ii-303: qualora
si turberan, se per troppo morbézzo / lassi la via che seguitar tu dèi.
, non vedi che mori / e lassi stati, signorie e ricchezze? ariosto,
laude cortonesi, xxxv-11-47: se 'l lassi più degiuno, endebelesce: / el
profitto alla vostra patria che l'imperatore lassi per testamento al figliuolo la sua mala
noi casa propria! da'a noi lassi abitazione e principio di nazione e città stabile
ed urlano e ricordano e dicono: ahi lassi! che ci vale ora nostri poderi
mano stanca, / con gli spiriti lassi faticati, / di pur giungere del camin
presto: / non che commission prima non lassi / a un suo scudier, che
sanudo, ii-244: voi il duca si lassi >arte di marangoni e bombardieri e parte
di cartagine. ai primi errori intorno ai lassi, ne aggiunsero in progresso degli altri
/ dove fuggi da me? perché mi lassi? parini, giorno, i-249:
bisogni poco, / pel travaglio del dì lassi rimasi. tasso, 6-34: spinge
/ per la terra occupava i corpi lassi. castiglione, 329: tra per le
e 'suoi pennuti frati, / lassi già di ferir uomini e dei, /
onde / lo suo contrario più passar non lassi. g. villani, 6-65:
esistenza umana (o, anche, a lassi di tempo esistenzialmente ben definiti, a
che farem,... ahi lassi, se tu ancora / nel cuore ordisci
me, e che voi né gli altri lassi orfani. -orfano del mondo:
solitarie torme / foran de'miei piè lassi / per campagne e per colli, /
/ chiuda questi occhi e li spiriti lassi. pazzi de'medici, 130: o
contro 'e da fi lassi (v.). parafili
guisa che pasce l'agnello, / lassi per quel transire ogni romeo.
/ e gli omeni afamadi grami e lassi. aretino, v-1-4io: una frotta
le piante / le teste de'fratei miseri lassi. idem, purg., 24-128
di sangue un tenue spirto e in petto lassi / tempre uniformi e somiglianza e amore
, 10-123: o superbi cristian, miseri lassi, / che, de la vista
, ii-n: giungendo al nostro estremo lassi, / quando il tornar e '1 penter
guada. simintendi, 3-159: traente e lassi passi per la contradia via, colla
i passi, / perch'agii occhi miei lassi / sempre è presente [il ricordo
tu la ponghi giuso e che mi lassi pattovire la morte per laude.
/ stan con lacci venerei, infin che lassi / per soverchio piacer solvonsi i membri
cupido e 'suoi pennuti frati, / lassi già di ferir uomini e dei,
lor togli e distorni / gli spirti lassi al tuo servigio intenti. bruno, 3-1034
m'à così priso, / non mi lassi in perdenza, / ch'eo non
longiano, iv-51: a'vecchi molto lassi il tutto si perdoni, a'molto leggieri
cattaneo, 7-21: da tal ponto si lassi cadere una linea perpendicularmente che sia uguale
: prego ciascheuna persona che non si lassi mettare dal diavolo questo errore nel capo
e con sassi / certi giovani già lassi / per le enormi perticate / e per
... che noi stanchi e lassi per le battaglie dobbiamo stare a roma.
clamasti / e divisti: « cum'me lassi, / durissima vita mia! »
a. neri, 1-228: si lassi [il rame] stare sopra il fuoco
i perigli. / fuggir forse sapranli i lassi figli / che nel mondo imboscati a
amabile, maturo, piccante e che lassi le labbra asciutte. bizoni, 131
clamasti / e divisti: « cum'me lassi, / durissima vita mia! »
solitarie torme / foran de'miei piè lassi / per campagne e per colli. filippo
s'io non vo a dirgnene / e lassi che il figliuol si parta e tornisi
di grado in grado, come que'che lassi. / tutti son pien di spirti
onde / lo suo contrario più passar non lassi; / e indi l'altrui raggio
/ ché l'argento per piumbo par che lassi. -leggere in piombo: v
ricettar urbano nella sua campereccia magione i lassi romei, ma con violenze plausibili obligavagli
: né resta agli abitanti afflitti e lassi / villa, borgo, poder, castello
zenone da pistoia, 1-82: ti lassi la fama sua mortale / con quel
perché tu dài la elemosina e non lassi diventare poltroni quelli che andrieno accattando.
/ però meglio è che qui cantando io lassi. oddi, 2-63: sono i
128: notte era, e li corpi lassi prendevano il piacevole riposo per la terra
comandamento e la triegua ch'ofenda e lassi poscia riparare a loro. granucci,
trattato del ben vivere, 2: ahi lassi! che ci vale ora nostri poderi
le piante / le teste de'fratei miseri lassi ». buti, i-474: 'vaneggia
, 1-146: essendo i peregrini afflitti e lassi / di cappadocia in gli asperi deserti
filarete, xci-i-205: priegio a ciascheduno che lassi andare questa usanza moderna, e non
vendetta empia e strana / perch'io lassi il tuo coro e le compagne / e
petrarca, 127-95: agli occhi miei lassi / sempre è presente, ond'io
sciolti dal duro giogo, i buoi già lassi / coronati godeansi entro al presepe.
romita / così senz'alcun prò corromper lassi / la primavera tua lieta e fiorita?
popol sia sì tondo / che si lassi scappar cotai parole / che fan la libertade
/ che ci provegia e no lassi perire / lo suo servente di gioì prolun
v-161: o fragilità nostra che sempre ti lassi tirar più dalle cose più nuove e
a. neri, 1-43: si lassi posare il vetro, acciò incorpori il
/ d'abandonarmi e sfida i membri lassi / per seguir te, qual viva,
merzé chiamare / che ci provegia e no lassi perire / lo suo servente di gioì
4. fluire con un ritmo scandito da lassi di tempo uguali, dai giorni che
di questi gran maestri, poiché ti lassi vedere così a ponti di luna. r
che se tu mai a lor vincer ti lassi, /... / 10
, specialmente essendo tutti molto afflitti e lassi per la caristia del cibo, percioché non
. scambtilla, lxxxviii-ii-479: occhi mei'lassi, che di pianto in pianto, /
ciò que te dico io / e lassi quisso deu / e. lli mei dei
158-2: ove ch'i'posi gli occhi lassi o giri / per quetar la vaghezza
: sotto te [anima annichilata] sì lassi defetto remanere; / con tanta legereza
1 passi, / perch'agii occhi miei lassi / sempre è presente, ond'io
. tasso, 2-96: gli animai lassi, e quei che 'l mar ondoso /
: i suoi cavalieri erano invecchiati e lassi, e per fatiche rallentato loro l'animo
, madre o padre, come le lassi o fai portare? non cognosci tu che
, e più belli e più lassi erano che gli altri che realmente viveano.
sangue un tenue spirto e in petto lassi / tempre uniformi e somiglianza e amore
un poco gappolare / po'recrovili a lassi stare. = var.
ch'ella ama un altro, la lassi. lettere di cortigiane, 124: speravo
, e che noi, stanchi e lassi per le battaglie, dobbiamo stare a roma
onae d'esperia si tuffa con li lassi carri, alle sue fatiche dare requie.
mi respingono le anime, spettri di lassi. d annunzio, 8-153: il confessore
nulladimeno poco appresso consente che a que'suoi lassi e respiramenti d'animo, a que'
per dar ristàuro ai spirti afflicti e lassi? poliziano, st., 2-5:
i passi / son sì languidi e lassi, / e sì tra sé discordi,
bacchelli, 13-351: sa lassi, non davan sangue, medicine non operavano
per l'usato / calle li spinse ancor lassi e tremanti. 2. riunire
, fue bisogno che come ricreduti e lassi si ritraessero addietro. novellino, 92
3-29: notte di pianti e palpiti / lassi! finor ne involse, / il
sia greve / refoccillarvi i spiriti già lassi, / che psiche volunter qui ve
s'io non vo a airgnene / e lassi che ilfigliuol si parta e tornisi /
, o nudrimento, / che i lassi spirti miei pasci e rileve, / ria
non rimondare, / così sterpi li lassi stare. crescendi volgar., 2-28:
lei l'era tutt'iggiomo a rinchicco- lassi alla spera e sempre co'signori in conversazione
e spene / e ministran vigore ai membri lassi. campanella, i-53: se amor
cuor mio caro, / e me lassi in pianto amaro / e senza alcun riparo
a mille a mille, / occhi miei lassi, e voi piangete a prova, /
: già in ogni parte gli animanti lassi / davan riposo ai travagliati spirti, /
repugnanti, nondimeno, essendo già molto lassi e'romani, pompeo si maravigliava fortemente
che 'l duol risolva questi / occhi miei lassi in tristo umor di pianto.
ritroso, / che se tu non mi lassi ire a mostrare / la pietra a
10-123: o superbi cristian, miseri lassi, / che, de la vista de
metteva i freschi combattitori dinanzi e i lassi ritirava addietro; e sempre li confortava
, muovi ultimo sonno: / più veghiar lassi gl'occhi mia non ponno.
scambnlla, lxxxviii- ii-479: occhi mie'lassi, che di pianto in pianto, /
lo fresco de le verdi sponde / i lassi peregrin chiama a posarsi.
alba si desti in oriente / quest'occhi lassi a lagrimare 10 desto, / e
avesse già bagnati nel gurgide ibero i lassi cavalli, e redutta la notte, fuggendo
g. stampa, 90: occhi miei lassi, non lasciate il pianto, /
secchi, 1-6: bisogna che io non lassi cosa intentata, cambi, usure,
dati, 1-219: non faceva a senno lassi, voi non mi udireste. c.
aspra salita / sentiansi alquanto affaticati e lassi, 7 onde ne gìan per quella
dire ch'io vada, ch'io mi lassi vedere, ma se non mi favorisce
, niccola, questi afflitti, e lassi dalla sua fortuna e morbo, quali tu
poco, / pel travaglio del dì lassi rimasi, / e lo scalco si doglia
redènto del sangue mio, e tu lo lassi morire di fame.
e, s'el avviene ch'elio si lassi ischiantare, potrai andare all'infemo,
matto è sto mio patron, ma lassi pur far a mi, che ghe cavarò
m'ha così preso, / no mi lassi in perdenza, / ch'eo non
quattrino a ve- run vò che si lassi. = var. di area
fin naturale, / corno qui al mondo lassi el più bel velo, / che
esso se fregi e bagni el viso e lassi sciutare de sé. scivolantìssimo). che
or vien che scocchi / amor ne'lassi amanti / il dardo. galeazzo di tarsia
scoreggiate per lo fondo, / scherniti e lassi, vilmente disfatti. bufi, 1-477
scorse / per aprirvi i pensier focosi e lassi, / ma il timore a parlar
, poggiando a dio, tu chiaro lassi / il bel camin della tua scorsa etade
ancor che l'aigua per lo foco lassi / la sua grande freddura, / non
/ e per amor fratelli, perché lassi, segnore? cavalca, 20-23:
/ non calisse volgar., 1-11: lassi la femmina iezabel, la quale si
/ mal codice esser profetessa: la lassi insegnare e sedùcere i servi nosciuto,
dei dolori dei cavalli e quando sono lassi e delle ventosità e quando non possono
la stanchezza della battaglia, semianimi e lassi. = voce dotta, lat
: non vuoi tu, luce degliafflitti e lassi miei occhi, esser tutto tutto mio in
: cupido e'suoi pennuti frati, / lassi già di ferir uomini e dei,
. refrigerio, xxxviii-93: tu me lassi, signor, sepulto inpianti, / partendote
i passi, / perch'agii occhi miei lassi / sempre è presente, ond'io
. pucciandone, xxxv-i-336: deo vi lassi trovar miglior servente, / e me signor
/ e per amor fratelli, - perché lassi, segnore? segnor mi puose
e di egitto, non furono già lassi e sedentari teorici, né esperti nella dottrina
: gli occhi ò di lagrimar già stanchie lassi / per la pietà del cor, tanto
, i-10-197: quando posoi membri stanchi e lassi, / non m'offre l'imbevuta fantasia
vergendo i cavalli sfianchiti e talmente lassi che a gran fatica mutavano il passo,
te sgrafarazo / ecridarò, se non me lassi stare! / ahi me, non me
canti, 2-27: gli par veder che lassi il apra l'alpi e scenda
/ che dio le diede, e lassi il rosso e il bianco / a la
/ che dio le diede, e lassi il rosso e il bianco / a la
onde d'esperia si tuffa con li lassi carri, alle sue fatiche dare requie,
/ che co'piè vaghi solitari e lassi / porto 'l cor grave e gli occhi
/ per simil d'ogni via / che lassi antica, se nova non provi,
eran presso a la meta, ed eran lassi, / quando ne l'erba,
stava a la fronte e soccorriva li lassi e li debili di sua gente. laudario
che li cavalieri de roma remaniero pigri e lassi. -con litote: venire meno
stan con lacci venerei, infin che lassi / per soverchio piacer solvonsi i membri.
ali, / e intorno ai miseri lassi mortali / giri coll'agili tue varie forme
per la stanchezza della battaglia, semianimi e lassi, quando appresso vidde l'arabi
/ battean quel calle e s'arrestavan lassi, / dal cammin spesso malagevol vinti.
repugnanti, nondimeno, essendo già molto lassi e romani, pompeo si maravigliava fortemente
sì passi, / e sotto te sì lassi -defetto remanere. segneri, i-994:
/ voglia sé non gittare intra li lassi; / spanni sua vita, e passi
cesarotti, 1-iv-333: oh noi dolenti e lassi! / così presto sparisti, amata
trovarono tanto stracchi e sì spedati e lassi i cavalli che, disperatisi del fuggire
fanciulla per tostani corrieri, comandandogli che lassi stare ogni cossa e venga a celebrare
la dimora dell'anime, spettri di lassi. bacchetti, 12-55: era l'ora
squalificarsi di molto patrimonio autocto lassi io mi dò a credere che provenga e
chiamar tanto mercede; / sti ochi lassi e 'l cor topino / son destructi
oceano; la dolcezza del sonno piglia i lassi membri. onofri, 11-27: più
non rimondare, / così sterpi li lassi stare, / tanto che vederai ch'aranno
/ e cridarò, se non me lassi stare! / ai me, non me
linfa ecc.) e di tessuti molto lassi (midollo osseo, milza) mediante
i passi, / perch'agii occhi miei lassi / sempre è presente ond'io tutto
s'abbandona a venir zappa e ciba i lassi agricultori. caro, i-275: succintasi per
10-121: o superbi cristian, miseri lassi, / che, de la vista de
73: chi si vuole unire conviene che lassi gli sensi e gli intelletti e le
/ volglia sé non gittare intra li lassi. bartolomeo da s. c.
asse. lorenzi, 1-92: nei lassi tamburri informe nuota / l'asse, o
/ ch'è refrigerio de'sospir miei lassi, / giunsi sol cum amor, pensoso
san toccare; tu doni a'tauri, lassi / d'arare, amabil fresco,
voglio primamente che una giovine non si lassi pigliar dominio adosso da l'ozio,
e di egitto, non furono già lassi e sedentari teorici, né esperti nella dottrina
/ lo suo contrario più passar non lassi. condivi, 2-129: io ho sempre
, e ricordano, e dicono: ahi lassi! che ci vale ora nostri poderi
, sappile torre, e non le lassi passar per niente. 89. trattare
/ per aprirvi i pensier focosi e lassi, / ma il timore a parlar d'
ii-ii: poi giungendo al nostro estremo lassi, / quando il tornar e 'l penter
dànno a me pianto, et a'piè lassi affanno. laudario detta compagnia di san
/ perché ruggiero a lei l'impresa lassi. / a riguardare adunque la battaglia /
, / amor, che sempre me lassi nel mego? / ni contra te securo
passi, / perch'agii occhi miei lassi / sempre è presente ondto tutto mi
volgar., 2-107: i romani erano lassi del combattere, e a consumare sì
la trippa tanto li pensieri, che lassi da canto l'officio de la testa.
e l'altro, che sudati e lassi / s'han per le rene e ne'
da un cellentissima, è comandato che si lassi e rimuovasi nell'amore solo elemento.
al loro uscier che alcuno entrar non lassi. tansillo, 1-315: entra il corner
profitto alla vostra patria che l'imperatore lassi per testamento al figliuolo la sua mala volontà
profi inghilterra. lassi. = dall'ingl. vaccinisi
intomo / ch'è refrigerio de'sospir miei lassi, / giunsi sol cum amor,
ser giovanni, 3-364: ahi, lassi a me, che dolce tempo varca,
: ancor che l'aigua per lo foco lassi / la sua grande freddura, /
il terren traduce altrove; / e néi lassi tamburri informe nuota / l'asse,
con quelle corde eira'miseri e lassi / amanti son cagion di tanti mali,
tutto il mondo. tasso, 13-i-686: lassi! e fur chiuse le dolenti porte
, 10-124: o superbi cristian, miseri lassi, / che, de la vista
sé mi respingono le anime, spettri di lassi: / luogo non anco mi dànno
spene / e ministran vigore ai membri lassi, / sì che giungono al loco ove
. smuovere con la zappetta, crovili a lassi stare. lavorare con la zappa
xliii-431: ver la cittade gien non come lassi: / del ben c'avien non
marxismo oggi sepolto a firenze. lassi, sm. invar. gastron. bevanda
dabere: tè semplice o speziato, lassi. = adattamento di una voce