lassato accecare all'amore, che non ti lassa vedere le nostre iniquitadi. storia di
nuove! d'annunzio, ii-680: ahi lassa, dafne, ch'arbore sei
dilicatura e la politezza della città non lassa desiderare. torricelli, 210: eccovi gli
guardandola, 'n altura / e poi dichina lassa imman- tenante. guittone, 126-3:
/ a la mia ammortita / persona, lassa quando voi non vede. soderini,
. d'annunzio, ii-683: ahi lassa, dafne, ch'arbore sei tutta!
non fa assessino asorcotato, / che si lassa morir per sua credanza. novellino,
fa assessino asorcotato, / che si lassa morir per sua credanza. = cfr
a l'onesto vivere, e l'altro lassa la dilettazione necessaria al sostentamento de la
la santa chiesa t'atacca, e lassa quello che la openione tua ha tenuto.
/ che rider né giucare non mi lassa. paganino da serezano, v-100-42:
l'amante la disserra. / « ahi lassa, dafne, ch'arbore sei fatta
fuggendo, e nel fuggir la morte lassa. carletti, 41: a poco
se rinova, e me più vecchio lassa. tasso, 14-9: ma, perché
tolse. tasso, 6-86: ma, lassa! i'bramo non possibil cosa /
frattanto / lo zaino a tergo ed una lassa in pugno, / entra nel prato
obediente a la ragione e che la lassa proceder inanzi, spesse volte trova di simili
. luca pulci, 5-100: or lassa questa iniqua gente e folle, / e
piange ed à alegranza, / ché lassa, ancor li sia dispiacimento, / male
suo gran fallo, il bino corpo lassa. = voce dotta, lat
. tasso, 6-86: ma, lassa! i'bramo non possibil cosa, /
121: e le suo terre non lassa con briga. dante, 59-88:
: piglia un filo e duo ne lassa de fuori. briscale, sm.
sua mina. sannazaro, 223: ahi lassa, e poi / venne coi denti
l'alma mia consumata, non che lassa, / fuge sdegnosa il puerile errore
; e l'omo sì si parte e lassa videre li piccioli calsari, e la
: voltasi al conte, e brandimarte lassa, / e d'una punta lo trova
/ tirato là dove l'alma il cor lassa. forteguerri, 28-74: vendichiamo uccisa
biringuccio, 1-27: se ne lassa di tutto far un pane e pur
ordinato. masuccio, 104: lassa ordene a l'arcipreite tuo compare, del
] me demena, / qe no-m lassa pan ni [g] un gustar;
tarda la canutezza, e non gli lassa cadere. cassiano volgar., ii-13 (
dei versi. monti, 6-465: ahi lassa! un duro fato / giove m'
x-3-155: la bionda capigliera in giù si lassa / negligente cader su i bianchi petti
da non potersene, se non mi lassa la giovene, sviluppar già mai.
selve, / ch'i venti dietro lassa / col piè caprigno e i folgori
terra si tura, e solo aperto si lassa li spiraculi; e così appoco appoco
quello che è da godere, e lassa l'avanzo; non cascare per l'
ii-178: e poco approda su la fronte lassa / portar rami di lauro in ascra
rapisce e ritien l'alma afflitta e lassa. v. franco, ix-173: subito
/ legare il toro allegro il corno lassa, / e poi la segue come un
e poi la segue come un cane a lassa. marino, i-195: la mia
gli affige, or gli ripone e lassa. / nota con questi gli altrui lievi
cosa, che l'uomo per lui lassa, [gesù cristo] promette..
d'ogni cosa che l'uom per lui lassa, promette e dà in questa vita
quel peso che a salir l'aggrava e lassa, / lassai il bel cerchio
3-200: quella maledetta incudine non si lassa o stanca mai a comportar le scosse
vii-22: figlio, (ahi me lassa!) oh quanto, / quanto mal
. a. neri, 101: lassa colare in una catinella, e ritorna
varchi, 8-2-228: chiamasi ancor « lassa » quel legame che il cacciatore tiene
che io; / io, lassa, colpa son del tuo passare. castiglione
amare, / e dicie: « lassa, corno faragio? / quelli a cui
/ mai non ti parvi, o lassa / tu già non sei di compagnar
non fu veduta sazia, ma sì lassa. galileo, 5-133: quelli che saranno
, iesù, non pò gustare / chi lassa te per altro intendimento. ammaestramenti,
i viventi. boccaccio, iii-3-77: lassa, trista la mia vita! / perché
pietate, / natura bella, oh lassa, or ti conforta. cavalca, 6-1-14
20-62: ma senza pugna già passar non lassa / il drappel congiurato il suo rivale
, conv., ii-ix-2: 'oh lassa a me, come si fugge /
, 20-59: ed a me, lassa! e insieme a i miei consorti /
l'alma mia consumata, non che lassa, / fuge sdegnosa il puerile errore.
e se riguarda ne lo specchio, il lassa d'al- cuna picciola macchia appannato.
. d'annunzio, ii-683: ahi lassa, dafne, ch'arbore sei tutta
è prode / chi lo convince e lassa. dante, conv., iv-m-io:
son coverta, amore meo: / oi lassa me, più non posso soffrire;
amare, / e dicie: « lassa corno faragio? / quelli a cui mi
d'averl'enbozito. / et oi me lassa, trista, deceduta! / ch'
ed orror avendo intorno, / affino, lassa, le querele e 'l pianto.
te'minaccia. ahi sventurato, / lassa correre il fato. guicciardini, 101:
e per un bon conforto / si lassa un gran corrutto / e ritorna in disdutto
ch'el se coruza amore, / che lassa questa euguana / per star con altro
, xxv-1-51: col mal anno, lassa che mi corrucci io, non tu
vera o falsa, coscienza rigida o lassa, coscienza erronea, perplessa, scrupolosa,
. caterina da siena, i-212: non lassa fare i prelati secondo la volontà di
crudele ed inumano. pulci, 9-10: lassa, 10 non ho meritato / che
al dì nascente. chiabrera, 101: lassa, che oltra il costume / fammisi
fugge il diletto e quel piacer si lassa. savonarola, iii-3: perché dunque
la strada d'onore / mai noi lassa seguir chi troppo il crede. boccaccio,
che pensi di me, saper mi lassa. / il tuo culto sprezzar, no
, 1-62: e solo aperto si lassa li spiraculi, e così appoco appoco in
dante da maiano, xii-1-261: non mi lassa dir com'io la bramo, /
core, / alle sue spalle questa porta lassa, / e per la tomba giù
, 19-12: vidi apparire, omè, lassa, tapina! / un uom pel
suoi cocenti e fieri / non li lassa dormire od aver posa. pulci,
: egli è un'arme, che non lassa incarnare a morte i colpi dell'avversario
poesie bolognesi, v-336-31: et oi me lassa, trista, deceduta! / ch'
, guardandola 'n altura / e poi dichina lassa inmantenante, / per lo dolzere ch'
ermo e coaspe. lemene, xxx-5-226: lassa, sospiro, e ben m'accorgo
. / il filo il dente incatenato lassa, / e poi per molti licci al
titolo di saggio. trissino, xxx-4-38: lassa, ch'io vedo il fin di
derisione. tansiilo, 194: lassa! chi mai sofferse /...
si tene / ad uno e l'altro lassa, / chillo penando atassa, -è
dilicatura e la politezza della città non lassa desiderare. goldoni, vii- 1079:
che elio desiderava. cammelli, 266: lassa; ch'a'suo'orizzonti / t'
, i-1040: or prende terra, or lassa, / or monta, ed or
dona grandissimi doni e grazie e virtudi, lassa che abbiano alcun difetto, acciocché lo
. anonimo senese, xxviii-499: lassa gattiva, che voglio io, che
.. della dipsade sèguita subito una lassa enfiagione e tanto ardentissima sete che mai
/ che l'ettemo calor sentir non lassa. = comp. da dis-con
conta, ché vuol saper quante ne lassa. d'annunzio, iii-2-1040: ho disceso
/ la vita nostra, e questo mondo lassa. boccaccio, dee., 6
, e li discorrimenti de la tua cisterna lassa correre ne le tue fontane, e
quali « orsù » e « ahi lassa ». 9. locuz.
e per un bon conforto / si lassa un gran corrutto / e ritorna in disdutto
se disface, / che per te sola lassa ogni altro bene, / e sempre
. fazio, i-20-27: ahi, lassa me!, ch'ancor par che mi
non delle dolcezze: ricordati quando ti lassa la notte sola in letto per andare
disonorevile cosa che quelli che non si lassa piegare per paura sia spezzato per moneta
di gesù cristo, xxi- 1020: lassa, adunque, tu tuttodì di dispandere a
ii-329: lo mio greve follore, / lassa me dolorosa!, / fu quand'
forte mi dispiace, / che non mi lassa in posa in nessun loco; /
piange ed à alegranza: / ché lassa, ancor li sia dispiacimento, /
/ americo de'suoi ch'in terra ei lassa, / dove le rive il po
m'ài sì distrutta? / oimè, lassa, tapina, / chi ardo
in allentar lo spirto, / mi lassa in mezzo al cor tanta dolcezza, /
mezzan, l'opinione è vana, / lassa le bianche cose per le brune.
ci ha tolto il lume e non ci lassa vedere. = dall'incontro di
fede. bembo, 1-7: credetti, lassa, aver gioiosa vita, / da
ii-329: lo mio greve follore / lassa me dolorosa! / fu quand'io
questo il chiamano sfrenato, perché non si lassa domare di freno da la ragione né
non va per tempo / chi dopo lassa i suoi dì più sereni.
). chiaro davanzati, ii-333: lassa, dov'è lo savere, / lo
terza condizione si è ched elli non lassa tenere escuole e non lassa estudiare nel
ched elli non lassa tenere escuole e non lassa estudiare nel suo reame né i suoi
grandissimi doni e grazie e virtudi, lassa che abbiano alcun difetto, acciocché lo loro
aragona, ix-337: che far (lassa) degg'io? chiabrera, 51:
la voce mia, né vien mai lassa / di dir che del signor la via
disonorevile cosa che quelli che non si lassa piegare per paura sia spezzato per moneta
dolore. boccaccio, vi-192: eimè lassa! misera profana / bri- seida cattiva
l'elemosina è (dice) che si lassa / alcun, che fatta sia dopo
/ quant'egli di più ancora indietro lassa / ogn'altro calepino o dizionario,
mal esempio. trissino, xxx-4-38: lassa, ch'io vedo il fin di questo
/ tutte e quel letto ov'io, lassa! perii. magno, ix-229:
. l. martelli, 1-126: lassa, co 'l tuo parlar però non fai
perché el freddo è constrittivo e non lassa così esalare. ariosto, 34-83: era
terza condizione si è ched elli non lassa tenere escuole e non lassa estudiare nel
ched elli non lassa tenere escuole e non lassa estudiare nel suo reame né i suoi
e non volere ingerirti alle dignità, ma lassa fare a dio che te le darà
che presto te lo caverò da tomo; lassa pur fare a me, che s'
: sì tutto in preda del dolor si lassa. / credete a chi n'ha
la cara patria e 'l dolce albergo lassa, / e va per esplorar questo secreto
condizione si è che d'elli non lassa tenere escuole e non lassa estudiare nel
d'elli non lassa tenere escuole e non lassa estudiare nel suo reame né i suoi
/ gran traccia di splendor dietro si lassa. monti, x-3-248: occhio, dell'
spalla: / ma la prudenza non lassa perire / se non colui che, fuggendo
strale in questa uscir da l'arco lassa, / falsa lo scudo e la
se già è gran tempo fastidita e lassa / se'di quel falso dolce fugitivo
,... il dalai lama di lassa e l'oangtì di pechìn.
: se già è gran tempo fastidita e lassa / se'di quel falso dolce fugitivo
: faticoso viaggio / fornito hai, lassa e cieca peregrina, / ch'a sì
altra, / direte sospirando: eh lassa, quale / oggi meco penser? perché
omo a l'altro e no ce lassa 'n pace. b. davanzali, i-414
odono. / della natura fecondata e lassa / il solenne silenzio / solo interrompe
l'alma mia consumata, non che lassa, / fuge sdegnosa il puerile errore
/ ogni altro più fedel dietro si lassa. metastasio, i-103: rara in
mai fare, e respirar no 'l lassa. beccati, xxx-4-309: per lui pastor
egli il disarma, ella tremante e lassa / porge la mano a l'opere compagna
se già è gran tempo fastidita e lassa / se'di quel falso dolce fugitivo /
: capraia à dietro e la gorgona lassa, / e prende in giro a la
, ensolfato foco ardente, / trista lassa quella mente, che tal gente ci ha
: vecchiezza è nome d'etade, lassa e non fiaccata. boiardo, canz.
tatto in su l'ordito il ferma e lassa, / così con le parole mie
rallentate / la bellissima filza il campo lassa; / e soletta a ballar resta in
/ poi non potendo sostener, mi lassa / dal ciel cader: né qui finisce
sì dolorosa / parte deggio de ciò, lassa, fenire. dante, xxxviii-10:
usanza. / or prende terra, or lassa, / or monta, ed or
cicerchia, 1-141: o dolce madre, lassa stare 'l pianto, / che di
certo la copia frontoniana non è punto lassa né floscia, ma soda consistente e vigorosa
e di mèle. savonarola, 6-260: lassa gli odi, adora solo me,
n. villani, i-5-24: né lassa unque cader, sì come è va
viii-43: lo mio greve follore, / lassa me dolorosa, / fu quand'io
al figur. nardi, 6-16: lassa sopra di me dunque tal pondo,
prora del naviglio non ontoppa: / lassa la marcha e puglia a la man
pieno di suspetto e di formidine, / lassa!, di strada in strada vo
ad oro, e li suoi poveri lassa nudi. bibbia volgar., iii-332:
: faticoso viaggio / fornito hai, lassa e cieca peregrina, / ch'a
. niccolò del rosso, vii-473: lassa morire / gli forsennati, ché non
bello nel suo medesimo colore, né fregato lassa alcuna tentura negra o gialla a
'l vin, quando ubbriaca / non lassa ben vedere le cose vere. s.
de le nozze al figliuol la cura lassa. -in partic.: cavallo
tortora che sia giovene e grassa, lassa stare le vechie e magre: e
fugge e passa, / e tal vestigio lassa, / qual sull'alto ocean prora
cammelli, 297: la prudenza non lassa perire / se non colui che, fuggendo
/ l'alma mia consumata, non che lassa, / fuge sdegnosa il puerile errore
264-28: già è gran tempo fastidita e lassa / se'di quel falso dolce fugitivo
/ fuor ch'un poco (oimè lassa!) empio in amore. sarpi,
venenno a tua mascione, non se lassa vedire; / puoi briga de mordire e
fallare mio marito per ogni furfantella mi lassa. nievo, 1-193: quel grave furfantello
, 1-74: poi che giove vide costei lassa e sanza alcuna compagnia, disse:
, / colle braccia scoperto, non lassa per gelo. pulci, 27-99: nel
, 8-43: la famelica turba a pena lassa / possa spogliate, e piluccate a
e snello / al veloce levrier la lassa allenta, / altri da'geti sciolto
. 0. rinuccini, 39: lassa! che di spavento e di pietate
, / colle braccia scoperte, non lassa per gelo. pulci, 25-129: volle
ii-224: figli dell'amor mio: lassa! son muti; / muti per sempre
/ la cara patria e 'l dolce albergo lassa. foscolo, 1-167: me vedrai
d'oltramare, / ed io, lassa dolente, / corno degio fare? giacomino
: aimè, fiorenza... / lassa, dov'è lo savere, /
. fazio, i-20-26: ahi, lassa me!, ch'ancor par che mi
disface, / che per te sola lassa ogni altro bene, / e sempre
18 (49): è molto lassa, che non vorebbe fare altro che giacere
va zopicando come vecchia miccia, / lassa virtù, a vanità s'apiccia. nannini
, / che rider né giucare non mi lassa. rustico, vi-1-173 (36-8
dal sen, mandandol lungi, / lassa, e 'l piacer non ebbi di vederlo
celo adorno / passa volando e nostra vita lassa. alamanni, 5-1-656: l'orsa
10-10: capraia a dietro e la gorgona lassa [il vascello], /
..., però ch'ò molto lassa, che non vorebbe fare altro che
egli il disarma, ella tremante e lassa / porge la mano a l'opere compagna
son per ignoranza intesa / i'son, lassa, ripresa. g. bentivoglio,
un timore servile, che non gli lassa fare giustamente quello che debbe, o per
/ accuse de costui, e poi se lassa / uscir cose fittizie de la gorga
/ che dicon come il suo altri vi lassa. lami, 1-14-455: 10 per
se l'alto orror di quella selva lassa. bar etti, 6-213: de'gradassi
(i-339): la fiera non lo lassa: / con ambedue le grampe il
m. savonarola, 2-33: lassa grancipori e grancigole e conche marine a
venenno a tua mascione, non se lassa vedire; / puoi briga de mordire e
bellincioni, i-34: alle grida non lassa el moro e'cani, / ma
: ma per questo la fiera già noi lassa. / con ambedue le grife il
è colui che a quello condur se lassa. inventario di alfonso ii d'este
concetti astratti. mostacci, 6-7: lassa! la vita m'è noia, /
, la tenebra dell'amore proprio non ti lassa cogno- scere questa verità. che se
. serafino aquilano, 256: or lassa andare un tal volere illicito, /
vede lo intelletto umano, quando si lassa cadere a fare quello che non dee.
bono et riletto, odorifero, non lassa lo omo cussi tosto inbianchire nei capelli
laudario urbinate, lxxxiii-489: vollome, lassa, 'm- mitar lo core / plangnar
mia l'ultimo giorno / segnerà, lassa? il duro ferro o il laccio /
in poppa, /... / lassa la marca e puglia a la man
so ben quel ch'io dico. or lassa andare, / ché conven ch'altri
accieca l'anima, e non le lassa cognoscere né sé né dio, e tollele
savonarola, iii-77: città mia, lassa li odii; fa pace, fa
scema / del suo pregio sovran la terra lassa. achillini, 1-49: ne le
prode / chi lo convince e lassa, / però che 'mprimamente / amor prender
. lorenzo de'medici, i-223: lassa il petto angoscioso, ove tu sei
stretta, agitata, accesa e d'arder lassa, / l'ultimo in preda all'
, / come inacerbi in me, lassa, l'affanno. botta, 6-i-207:
la vista del qual monacato / preda non lassa in loco alto né cupo, /
francesco da barberino, iii-229: malizia lassa ognuna / che cosa incari alcuna / o
m'ài sì distrutta? / oimè, lassa tapina, / chi ardo e 'ncendo
e incendo. iacopone, lxxxiii-552: lassa me, che inzendo e coco / dell'
edi ncerto, / or che, lassa, da lui mi trovo lunge / per
quello sono incespicate. aleardi, 1-466: lassa / mal traendo il respiro, entro
e protervo, / a volo andar lo lassa. cesarotti, 1-ii-192: l'adocchia
. bianco da siena, 51: lassa, anima mia, / tutto 'l
trattasi in alto, inver le piagge lassa, / e 'l capo di giu-
negativo e dimensione (v.). lassa indimostrato dal leibnizio, si dimostra dipenden
233: se già gran tempo infastidita e lassa / se'di quel dolce falso fuggitivo
/ trattasi in alto, inver le piaggie lassa. quirini, li-2-323: quello non
il dà, se di crear mai lassa, / ciò che partì dal nulla,
/ la cara patria e 'l dolce albergo lassa. campailla, 18-77: strangolate le
once di zuccaro;... lassa bene cocere, e da'a lo 'nfreddato
tuti quanti / fuora de la terra lassa una spanna, / che 'l tropo lungo
trabocca / e in sempiterno carcere le lassa. moneti, 59: colui che
il legno vinto in più parti si lassa, / e dentro l'inimica onda vi
fidanzato. anonimo, 1-461: oi lassa 'namorata, / contar vo'la mia
, 22-2: i'sì mi posso, lassa, lamentare / d'amore innanti e
li tempi delle inundazioni de le piene, lassa certa belletta arenosa, insieme con la
marino, 18-156: di seguitar deh lassa / per inospite balze orme ferine.
se non vuoi ricever matto, / lassa il gioco intavolato. 2.
dell'assenzio]... non lassa intignare i panni. sigoli, 266:
g. m. cecchi, 170: lassa pur far a me / prima con
io, / che 'nvan sospiro, lassa!, innamorata. poliziano, st.
, / fe'che seguace, ahi lassa! gli divenni: / fe'd'ogni
v'invesco. bartolucci, 1-5-39: lassa fare a me, che la speranza invesca
odo delle colonne, xvii-26-4: oi lassa, 'namorata, / comtar vo'la
. serdini, 1-202: ahi, lassa me, che mai sì grave invito /
t'abbia sì involato che non ti lassa ritrovare. dolce, xxv-2-291: mi
alle mistiche visioni, perfette contrizioni, lassa li sensi tutti e tutte le operazioni intellettuali
1-136: chi è visso proprietario, / lassa in morte involontario, / se la
: la misera fatica, stracca e lassa, / la grave servitù, bisogno e
: di che debbo lamentarmi (ahi lassa) / fuor che del mio desire
alle mistiche visioni, perfette contrizioni, lassa li sensi tutti e tutte le operazioni
sermini, 295: come il villano lassa il contado e alla città per abitare
te lagrimante e tesser fatta scura. / lassa, donde procede tal dolore? bandello
matraini, 40: ma da me, lassa, un lagrimoso verno / non parte
. fazio, i-29-28: ma tanto, lassa! / del mio mal mi lagno
? cavalca, vii-103: dio non lassa alcuna laidezza di vizio senza bellezza di
giustinìan, 1-41: 0 rosa, lassa andare / quisti lamenti vanni, donna,
.. vede venire il lupo e lassa le pecore e fugge: e il lupo
mi tene, / e non mi lassa e tenmi in gioia e 'n bene.
trattasi in alto, inver le piagge lassa /... / e la foce
/ e per un bon conforto / si lassa un gran corrutto / e ritorna in
. iacopone, 12-49: frate, lassa lo peccato, che te ce mena
et a la madre pia; / lassa il costume tristo / e la tua mala
di cristo, e come inimici ci lassa in potere del demonio. cesarotti,
sì tutto in preda del dolor si lassa. tasso, n-iii-1007: amadigi,
volgar., 3-18: il cerro tagliato lassa barbe nocive, le quali affogano gli
, / d'umida riga il suol segnato lassa. b. croce, iii-27-165:
, / che rider né giucare non mi lassa. giacomino pugliese o pier della vigna
fama di loro il mondo esser non lassa. idem, par., 17-129:
del vino ancor per ti. / lassa bever prima a me. ariosto, 9-55
corre di qua corre di là, né lassa / che non vegga ogni camera,
su! vira a picco! vira a lassa! fuori / l'àncora! vira!
/ ogni altro più fedel dietro si lassa. tasso, n-ii-179: il magnanimo non
4 lasse '. in ogni 4 lassa 'l'ultima sillaba accentata d'ogni
ii-332: il pubblico scattava quasi a ogni lassa, noi si gridava come impazziti.
facciate comperare una dozzina di quelle belle lassa da levriere, che si soleano fare
, / che giaccia, e che la lassa abbia sul dosso. b. tasso
preghi / che gli rallenti ornai la lassa e sleghi. varchi, 8-2-228: chiamasi
varchi, 8-2-228: chiamasi ancor 4 lassa 'quel legame che il cacciatore tiene a'
lato, / e ne le man la lassa e la saetta. parini, 535
/ lo zaino a tergo ed una lassa in pugno, / entra nel prato balzellando
: dallo scudo poscia / una gran lassa dipendea d'argento. 2.
vedi il cacciator corsiero / tirar la lassa, e trarsi dietro a forza / il
stati venti cacciatori con i loro cani a lassa. 3. venat. sguinzagliamento
battuta. 4. locuz. -a lassa, in lassa, alla lassa:
4. locuz. -a lassa, in lassa, alla lassa: tenuto al guinzaglio
. -a lassa, in lassa, alla lassa: tenuto al guinzaglio in modo da
alcuni riposti luoghi dove cani a la lassa ascosi stieno. vasari [zibaldone],
loro dardi e cani, parte alla lassa e parte che combattessimo circun- dando.
bosco sgombra / coi freschi veltri a lassa atti e leggieri. carducci, iii-7-299
il papa traevasi dietro come cane in lassa nella servitù d'avignone. -armare
verso torre delle battaglie. -far lassa: sguinzagliare i cani dietro alla selvaggina
pratichi ed accorti, / per far lassa miglior, gli tengon forti [i veltri
i veltri]. -stare a lassa: porsi in agguato, attendere al
nulla se innovi, qual sta alla lassa sopra la misera austria. varchi, 8-2-228
8-2-228: si dice 4 stare a lassa 'colui che aspetta la fiera in un
era del tutto partita, anzi era lassa e un poco crucciata per le bisogne che
po'questa fanciulla, / ch'è lassa e stracca pel gran caminare, /
lviii-656: l'imperatrice era risanata ma lassa e fiacca. ariosto, 46-26:
levato. guarini, 204: come son lassa! a pena posso / reggermi,
, 1-305: per avventura la marchesa, lassa della penosa vigilia della notte, era
soga, / fin che la man già lassa si rinfranchi. tasso, 12-80:
ancora io veggo egisto / con man lassa e tremante, / sì come traditore,
signor. leopardi, 199: sebben lassa la persona, e molto / di posa
: se già gran tempo fastidita e lassa / se'di quel falso dolce fugi-
, perocché vecchiezza è nome d'etade lassa, ma non straccata. b. pitti
fiore, 186- 10: ed i'lassa, dolente, malaurata, / so che
roero, 1-i-57: in fredda notte lassa peregrina / son io che gira su
. cino, iii-59-1: vinta e lassa era già l'anima mia / e il
meo bello. angiolieri, 55-1: lassa la vita mia dolente molto, / ch'
/ non ebbe un'ora in vostra vita lassa, / pur sempre ebbe a cercarlo
chi ascolte / mia flebil voce e lassa. / guarda taluno e passa.
io, / che 'nvan sospiro, lassa!, innamorata. rime anonime, xxxvii-214
morte voia. cantari, 19: oh lassa isven- turata! / ov'è lo
, 7-73: io stessa, ahi lassa, io stessa non sapea / quanto
rea. tommaseo, 11-259: perché, lassa, i concetti sì pronti, /
man? graf, 5-772: ahi, lassa, come mi vacilla il core!
in terra d'oltramare / ed io, lassa dolente, / corno degio fare.
mi vene? anonimo, i-461: oi lassa 'namorata, / contar vo'la mia
j-concl. (223): deh lassa la mia vita! / sarà giammai ch'
: lo mio greve follore, / lassa me dolorosa, / fu quand'io dispetosa
ili-canzone, 7: oh me lassa! ch'io non son possente / di
., 2-5 (163): ahi lassa me, che assai chiaro conosco come
dante, conv., ii-ix-2: oh lassa a me, come si fugge /
cercare santilla sua sorella. -eh, lassa a me! vuol partirsi?
i-1088: il manco piè qual noce lassa d'arco / sfiora la terra con le
alcuna fatica men che decente. disonestamente lassa potrebbesi chiamare una meretrice dopo un trentuno
sciolte le trecce bionde, / abbandonata e lassa. de pisis, 1-450: le
il caldo temperato, sia grossa o lassa la materia, sempre più puri licori ne
sia di composizione di fibre debole e lassa e poco elastica. betocchi, 1-81:
, 197: né meno direi 'dottrina lassa ', da lasciarsi, come dice
è, nel qual caso si chiama 'lassa '. -ant. ambiguo, equivoco
. 4. bot. infiorescenza lassa: quella che ha i fiori distanziati
. idem, 1-2-45: s'ella il lassa senz'un utile, / per la
metti in padellotto che vadia caldo, lassa per dodici ore, poi mescola bene
tutto il volto / e non mi lassa star notte né dia. dante,
precacciasse; / ma per lentezza sì lo lassa gire. zanobi da strada [s
. lorenzo de'medici, 5-20: lassa! co'miei bracchetti io la levai
lieve sì ch'ai suolo orma non lassa, / tutt'animosa, in fulgida armatura
. nannini [ovidio], 85: lassa, ch'io ardo come acceso legno
; questo dice, in quanto non si lassa liverare o vero risolvere. pulci,
fama di loro il mondo esser non lassa; / misericordia e giustizia li sdegna:
tiglio e molto ponderosa; maneggiandola i brilli lassa. questa è più perfetta. l'
pietre un nembo, il loco suo non lassa. gemelli careri, 1-ii-124: ci
fetente, ensolfato foco ardente, / trista lassa quella mente, che tal gente ci
me non gli fie perdonata: / lassa! che macolar suo corpo ho visto
d'una doglia, / dicendo: « lassa, che per fichi secchi / messa
il colore vi si mantenga assai; lassa così per ventiquattro ore, poi decanta
loro idio a schermire, le lassa... ingannare sotto el manto
massa marittima, xliii-301: però non lassa la falsa magagna, / che portò
e con que'vetri sol mirar si lassa, / onde agli occhi maggior l'immagin
aquilano, 257: deh, lassa, lassa ch'io dubito dubito, /
257: deh, lassa, lassa ch'io dubito dubito, / per esser
: ma non fia mal quel dì, lassa, ch'io speri / picciola requie
sciagurato. fiore, 186-10: i'lassa dolente, malaurata, / so che
mala via. savonarola, 14: lassa il costume tristo / e la tua mala
m. adriani, v-309: io lassa, qualunque delle parti vittoriosa rimanga,
una femina antica, / che stanca e lassa era di lunga via, / ma
metteno per una buchetta che vi si lassa nel refredatorio, sopra alla volta a refredare
rotta di roncisvalle, 5-11: orlando el lassa ed el fugì maineri.
). panziera, 1-48: le lassa... ingannare sotto el manto
la fredura, / ch'el fredo non lassa zermogliare, / e sotto la terra
, 5-524: una casta diana tien alla lassa pacificato il furor anelante de'più mastiniti
/ libera in poter mio la dama lassa, / o ch'io lascio qui te
, / carca de molte cose che lor lassa / tutte in una madassa, /
che sii di qua tratto, / lassa il giuoco intavolatp. castiglione, 276:
/ se non vuoi ricever matto, / lassa il gioco intavolato. =
me demena, / qe no'm lassa pan niglun gustar: /...
io sperai meglio, perché, lassa! sperai di meritarti, e qualunque speranza
, viii-i: quando mi membra, lassa, / sì com'già fui d'amore
schiere / e memorabil segno entro vi lassa. cesarotti, 1-vii-5: la memorabil
loro si inchina e da loro guidar si lassa. guicciardini, 13-viii-331: ho visto
in virtù di cui internamente asterge e lassa. 2. che funziona con mercurio
sotto d'un pino / sul mezzogiorno lassa a meriggiare. domenichi, 5-119:
l'onor de la corona / te lassa et abbanduna: merràte mendicare. buccio
[fillide] sperai meglio, perché, lassa! sperai di meritarti, e qualunque
biancicore, lxxxv-87: ella dicea: « lassa tapinella, / o drudo mio,
se voi m'abandonate come farò, lassa, tapina, mischina, sventurata? a
polce so'meschine / che non te lassa vernare. dante, inf., 9-43
salvo che tiene la bocca aperta e lassa cader il vino. v.
peze arabica e doi libra de olio, lassa desfare successivamente insiemi: e lassa cocere
, lassa desfare successivamente insiemi: e lassa cocere: e garda bene che non
, ancor messer giulio... / lassa un po'stare il mescolarci giulio:
l. giustinian, 1-21: canzoneta lassa, / o mesagiera del mio tristo
o in selve, / deh, lassa andar la schiera delle belve.
/ che al mundo di color non lassa dramma, / a me sol grata,
metterla a molle; alcuna volta la lassa nella cosa, nella quale essa si mette
una doglia, / dicendo: « lassa, che per fichi secchi / messa
paganino bonafè, xxxvii-105: el fredo non lassa zermogliare, / e sotto la terra
], / cotale è stato, lassa!, il mio distino, / che
/ -l'elemosina è -dice -che si lassa / alcun, che fatta sia dopo la
, 22-2: i'sì mi posso, lassa, lamentare / d'amore innanti e
106: però come il sartor che lassa un taglio / e prende l'altro,
vengon meno / a chi per esse lassa ogni terreno. 5. agitare
fama di loro il mondo esser non lassa; / misericordia e giustizia li sdegna
fra l'altre pulzelle felice, / lassa! divenni misera e mendice. ariosto,
mista, / di che mi puosso lassa richiamare. 7. aggregato,
tube e il suon dell'armi / non lassa modulare i dolci carmi. c.
/ che al mundo di dolor non lassa dramma, / a me sol grata,
e la ponga in acqua necta e la lassa stare a mollo, e poi cum
agionge a loro i freni schiumosi e lassa delle mani sue tutte le retini.
la vista del qual monacato / preda non lassa in loco alto né cupo. giovanni
stoltamente fa... quelli che lassa cristo e dassi a servir ad alcun
... mundifica le ferite e non lassa putrefare. mattioli [dioscoride],
4-85: il padre giove viver non mi lassa, / ch'io qui mi stia
alma gentile, che di questo è lassa. monti, iv-282: essendosi sparsa in
. al racconto disceso a saltelloni dalla lassa monoritmica francese sostituì la flessuosa dicitura della
gli morse. serdini, xxxix-i-8: lassa, questo pensier sì me mordea /
. mariano marescalco, 1-20: doh lassa qui, visaccio di moria.
e tinta / di mortale pallor, lassa, e sospiro, / già moribonda
taglio. alamanni, 6-1-73: noi lassa riposar ma nuovo morso / della tagliente
firenze. tasso, 4-51: temea, lassa! la morte, e non avea
ode / e'viene pietoso / deo, lassa me vedere / sì bel viso amoroso
15-28: buon corridor... ultimo lassa / le mosse, e giunge,
fare mutto, amara dolorosa, / e lassa a la fortuna contrastare. tasso,
ii-m: io tacerò la selva che non lassa / la foglia, non il verde
. di cogitazioni prave, / aj lassa me! figliuola, i'non sarei,
omo a l'altro e no ce lassa 'n pace. cellini, 1-126 (287
, nettatura d'insalata, ogni cosa lassa ine in terra senza mai appena spazzarvi
duoimi che amor di suo dolce veneno / lassa ir netta costei che adoro e colo
demena, / qe no. m lassa pan nigun gustar. ueuccione da lodi
i-1088: il manco piè qual noce lassa d'arco / sfiora la terra con le
, 7-73: io stessa, ahi lassa, io stessa non sapea / quanto fosse
de la mano coll'acqua et estendilo: lassa freddare e da'a mangiare.
perché ha fatto abito nel vizio è lassa e privata d'ogni vigore col quale possa
tentazione dubia si è quella che non lassa mai l'animo certificare, ma sempre
3-conci. (1-iv-342): io, lassa!, quasi mi dispero, /
/ e'viene pietoso / deo, lassa me vedere / si bel viso amoroso.
offende, / anzi vitellio oltra ogni rischio lassa, / e te trova, leonzio
core! anonimo, i-461: oi lassa, tapinella, / come l'amor m'
m'ài sì distrutta? / oimè, lassa tapina, / chi ardo e '
nuoce. luca pulci, 1-1-85: ohimè lassa tapinella, / già son le membra
/ la qual d'esser ad alto lassa el segno. alfieri, 1-551: oltre
terra d'oltremare / ed io, lassa dolente, / corno degio fare.
m'appago, / così sovente, lassa, lo contendi. -in partic
la tentazione dubia si è quella che non lassa mai l'animo certificare, ma sempre
morrà, se no 'l troviamo, ahi lassa; / e sarò, l'omicida
palermo / per venirsene a napoli si lassa, / giaceasi il mar nel letto
cavalli per li monti con cani a lassa onestamente larghi. g. micheli,
/ or più vestigio alcun di se non lassa. foscolo, gr., i-34
in su l'ordito il ferma e lassa. -in senso osceno.
preda. alamanni, 6-5-24: lassa tutto passar né muove un'orma / fin
è lieve sì ch'ai suolo orma non lassa / tutt'animosa, in fulgida armatura
/ e per un bon conforto / si lassa un gran corrutto / e ritorna in
con altri fiumi e, dove il nome lassa / di vèr zeffiro, germania ospizia
sotterraneo ostello / pallida maddalena, ahi lassa, ha scorto * / e piagne e
tolt'hai per fida scorta, / (lassa) che ti conduce / con le
. boccaccio, 1-ii-80: oh me lassa, me misera, a che otta
/ ove. cavalca, 6-1-196: lassa in terra le sue ova. frottole d'
di terra pura liquefatta; e si lassa posare per fin che si vede che
forte mi dispiace, / che non mi lassa in posa in nessun loco; /
i-494: già mai non credia, / lassa, veder quella dia / di tanto
sì argoglioso, / cui elio prende no lassa partire. anonimo, i-607: l'
che una speranzia / pur al tutto noi lassa far partita, / ch'io scio
. pona, 4-25: avvenne (lassa) che pochi dì dopo le malaugurate
suoie ne tolle onni bono nostro, e lassa nudi. dante, purg.,
fama di loro il mondo esser non lassa; / misericordia e giustizia li sdegna:
è chi ascolte / mia flebil voce e lassa. / guarda taluno e passa.
troppo ci sta, la pelle ci lassa. ibidem, 246: chi va dietro
mena a due mani e le redine lassa: / giunse lo scudo e tutto glie
medesimi finimenti cadere; onde spesso ci lassa sospesi chi sia che faccia, chi
speranza il sapere che pazzamente fa chi lassa quel che egli ha per acquistar quello
anonimo, i-461: oi lassa 'namorata, / contar vo'la mia
: che asini? che imbasciate? lassa fare a me, che la speranza invesca
, non la scorticare ', cioè lassa di far quel che non profitta. costo
chi troppo ci sta, la pelle ci lassa. ibidem, 288: male alla
m'ài sì distrutta? / oimè, lassa tapina, / chi ardo e '
corno fai la spada, / no i lassa cor ni pelo ni carne qe no
, fa ca9ere i pilli e no gli lassa più vegnire. libro degli adornamenti delle
bocca. s. maffei, 7-74: lassa! che i tuoi perigli al tuo
ferrara, 40: ahi, quant'è lassa l'infima pendice / de quei cui
/ mirando voi la rimembranza acerbaj (lassa) mi passerà l'anima e il core
/ che rider né giucare non mi lassa. rosaio della vita, 59: leggiermente
e mettivi un poco d'acqua e lassa bullire e mettivi del pepe e de
ciascun loco ove riflette o scorre / lassa virtù che senza umor terrestre / d'
saluzzo roero, 1-i-57: in fredda notte lassa peregrina / son io che gira su
e 'l guardo, / quand'io lassa discesi a passo tardo. -affliggere
dell'amiatino tre-quattrocentesco, ciii-89: anco lassa a sancto prociesso una pe ^ a
sennini, 295: come il villano lassa il contado e alla città per abitare
savonarola, iii-77: città mia, lassa li odi; fa'pace, fa'pace
dell'amiatino tre-quattrocentesco, ciii-89: anco li lassa el capannile da piè la piagia co
morte, portane me e ser cola lassa. -e questo disse molte volte.
postema o en altra plaga, non lassa sentire dollore. -calcato saldamente sul
il troppo pianto a me pianger non lassa. alberti, 5-243: né are'tanta
dole, / e dice: « oh lassa a me, come si fugge / questo
spessa: poi la stendi sottilmente e lassa sciugare: debbiansi cocere nel brodo del
! vira a picco! vira a lassa! fuori / l'àncora! vira!
e con que'vetri sol mirar si lassa, / onde agli occhi maggior l'immagin
g. m. cecchi, ii-129: lassa me! che non so in qual
selva. galeota, lxiv-89: or lassa l'erbe, terratufi e medicine:
io sia molto per certo pigra e lassa, / ché sto nel letto e voi
, 8-43: la famelica turba a pena lassa / tossa spogliate e piluccate ai cani
: la morte in ginocchion cader si lassa / e fuor delle caverne, ov'eran
lui passa, / che respirar noi lassa in nessun'ora, /...
incominciò plorare, / dicendo: ahi lassa, misera ed attrita, / come farai
g. stampa, 33: dove, lassa, ch'a pena dirvel oso,
ogni parte i chiodi acutissimi, solamente lassa in detta balla un buso come razza
, 1-63: la madre afflitta e lassa alfin s'arresta, / sparsa di
comune. leandreide, iii-10-51: io lassa, quantunque il mio leandro / sen
dilicatura e la politezza della città non lassa desiderare; ma sietene forse voi il
sei tu? ah, poltrendone, lassa ch'io ti trattarò ben come meriti!
demena, / qe no. m lassa pan nigun gustar: /...
/ e densa polvere / dietro si lassa. carducci, iii-9-22: la cavalleria si
i pomi, poi li taglia: lassa freddare e da'a lo infermo. trissino
... i beata l'alma che lassa tal pondo / e va nel cielo
, ma come / sei fatto, poi lassa ordin che, secondo / gli altri
documenti deltamiatino tre-quattrocentesco, ciii-115: anco lassa alla decta chiesa uno cero di vi
dell'amiatino tre-quattrocentesco, chi-90: anco lassa a la figliuola di paulino di lunardello el
rapisse o traviata errasse / o pur lassa a posar posta si fosse. b
morte, portane me e ser cola lassa ». e questo disse molte volte.
del saint-cyr. leopardi, 199: sebben lassa la persona, e molto / di
rapisse o traviata errasse / o pur lassa a posar posta si fosse. segneri,
il colore giallo darà in fondo; lassa posare e decanta tutta l'acqua. montanari
terra], ben distemperata, si lassa posare per fin che l'acqua benissimo si
posa il dottissimo plettro, / e lassa il bianco gregge vagando gire. gnoli
la dilicatura e la politezza della città non lassa desiderare; ma sietene forse voi il
sente / dice: « oh me lassa! ch'io non son possente / di
gli affige, or gli ripone e lassa. idem, xii-554: sopra la testa
lucente de nocte spesse volte beuti non lassa l'omo a tal acto esser potente
documenti delvamiatino tre-quattrocentesco, chi-90: anco lassa a'povari di montelatrone e di monticiello
cea: filglia que poi fare? / lassa far la gente prava, / lassali
: eo raquistar non posso, / lassa, già mai diletto, / ch'io
. b. andreini, 80: lassa me, che rimiro? / o conoscenza
1 ahi, qual flagello, / lassa me, ne sovrasta? ohimè, son
vicin ti si dimostra, onde / lassa trabocchi in precipizio eterno. s. carlo
, agitata, accesa e d'arder lassa, / l'ultimo in preda all'ama-
col p. prefetto nella città di lassa al thibet, dente dalla s. sede
cavalieri, / un'altra volta me lassa iustrare. ponzela gaia, n: ora
, dove andasti? / ma che, lassa, che preghi? -mediatore.
punto come la lumaca / che sempre lassa ovonche passa il segno / o ver sì
/ cui elio [basilisco] prende no lassa partire. cavalca, 20-151: standosi
. odo delle colonne, v-108-14: oi lassa, tapinella! / come l'amor
pò mai fare, e respirar non lassa. boccaccio, dee., 1-intr.
l. giustinian, 1-21: canzoneta lassa, / o mesagiera del mio tristo
dio con quello timore lo quale non lassa preterire niuna cosa buona che l'uomo
in tanta stri- mità mi veggio, lassa, / esser venuta e delongata in tuto
/ trasporta l'uom che regger non si lassa, / a cui il giogo di
/ o tu piatoso, o tu me lassa andare, / schiudendo el career mio
iii-3-72: la marca di trevigi il nome lassa / là dove alpone bagna le sue
/ e tanto più profitto al terren lassa, / quanto più a dentro penetrando passa
: do- naglisi la grazia, ma lassa la pronità di peccare venialmente e mortalemente
aven- turato ogni volta che non si lassa ingannare dalla sua doglia!
e protervo, / a volo andar lo lassa, / e mi trapassa, arcier
g. stampa, 33: dove, lassa, ch'a pena dirvel oso,
elastico (per cui la pelle è lassa, ipotonica, e il connettivo è
al giudizio / che de tal provedenza lassa el scudo, / lassando la vertù,
l'alma mia consumata, non che lassa, / fuge sdegnosa il puerile errore
votate? e però polia, lassa et obsta a questo primo rudimento d'a
tanto che tomi come pulménto, e lassa freddare. fasciculo di medicina volgare,
agevolmente per fino che basti, poi gli lassa uno dì su la tavola. cellini
gli uccide il cavallo e 'n terra il lassa. g. graziani, 280:
, 7-2 (i-iv-16): oimè, lassa me, dolente me, in che
toa tanto m'offende 7 che no'me lassa un punto riposare. pasqualigo,
, lxxxviii-ii-258: la germana di giove lassa il cielo. i... i
[gesù] si sottrae per sentimento e lassa stare l'anima in quei timori e
/ a la mia amortita / persona, lassa quando voi non vede. matteo correggiaio
esse carne e saldale e non le lassa corrompere. zanobi da strata [s.
: gran fortuna passa / chi puttana lassa: 'cui meretrix linquitur, atra
salvini, 45-60: ahi! lassa! disse, o miserie! poiché non
. iacopone, 12-50: frate, lassa lo peccato, che te ce mena
sua ban- dera / per altro vizio lassa, / [amore] del suo quaderno
mondo / chi toglie il quadro e lassa stare il tondo. aretino, 20-62:
discorre, / la fa$a smorta mi lassa terestra, / qualòtta ch'eo ti
amai. compagnetto da prato, 231: lassa, com faragio? / quelli a
ministra. g. stampa, 50: lassa, chi turba la mia lunga pace
bel fonte imbruna, / raggiar non lassa mai né sol né luna. parini,
di loro il mondo esser non lassa; / misericordia e giustizia li
torrai la tua ragione e l'altrui lassa. albertano volgar., ii-17: onestamente
. rappresentazione di stella, xxxiv-594: lassa! debb'io io morir in tal tristizia
terra d'oltramare / ed io, lassa dolente, / corno degio fare? anonimo
cade al giudizio / che de tal provedenza lassa el scudo, / lassando la vertù
e l'alza, e poi cader le lassa. ommaseo, 2-iv-191: avuti [
rapisce. b. corsini, 10-38: lassa! se mi rapisti il core e
, / il soggiunger a lei qualcosa lassa. carducci, iii-17-67: cotesta e question
, / carica de molte cose che lor lassa / tutte in una madassa / moron
le sue rie volontà e si lassa sìe seccare che non possa portare frutto
perfetta, ma da tramontana vi si lassa un razo tanto longo che resti nella
/ mena a due mano e le redine lassa. ariosto, 6-23: come sì
non resegolare, / al secondo ano lassa stare, / e alora sì gli resegola
esse carne e saldale e non le lassa corrompere. = voce dotta,
ma non fia mai quel dì, lassa, ch'io speri / picciola requie a
è obediente al cavalcatore e non si lassa cavalcare. tassoni, 12-25: mi comanda
dell'amiatino tre-quattrocentesco, ciii-90: anco lassa a neri di meio la sua parte
però di servirli; e dio trova chi lassa di servirlo per vergogna. s.
2-40 (ii-53): chi darà, lassa me! a questi miei occhi sì
in voler attribuir la qui conto condurci in lassa. g. gozzi, i-12-123: il
el maschio pone in ampolla de vitrio e lassa per tre dì e tre nocte a
donna non si contentasse delle cose che lassa di sopra per la sua dota, che
caxon d'altri l'omo perde e lassa la virtue e merma soa bontae e
. laude cortonesi, 1-ii-152: oi lassa me! ché tucto u'gran rigore
questa novella, / con proserpina tua lassa l'inferno; / ascendi all'aura
a. ccui m'a- piglio, lassa, taupinella, una donzella così rimanente.
rimanente della mia età, la quale è lassa e cascante. cammelli, cvi-445:
non trapassa alle seconde nozze, / se lassa ciò in che marta s'affanna,
corpo e sana de la mente, lassa per rimedio dell'anima sua..
: la morte in ginocchion cader si lassa, / e fuor delle caverne, ov'
su, va di giù, loco non lassa / zione e che l'hanno lasciata con
: / questa mette da parte e quella lassa, / e quella che lasciò di
in quella fessura rinchiuderai la rosa e lassa ricongiungere la fessura. b. davanzati
con essa fuor del termin corre, / lassa virtù e vien la forza stanca.
soga, / fin che la man già lassa si rinfranchi. romoli, 342:
una fontana, e quella vi si lassa cadere dentro, e voltasi sottosopra tre volte
/ dava a la rinegata, / lassa, cui piacean doglie nel mi'core.
, ormai il tuo constato / e lassa penetrare / di toi devoti servi l'orazione
una fontana, e quella vi si lassa cadere dentro, e voltasi sottosopra tre
lippo. b. taccone, cvi-328: lassa un altro che la vadi aprire,
ponevila su, e tanto vi la lassa, infine che la ria carne sia rosa
. lapidario estense, 154: no lassa crescere la ria carne in le plage
sia: / tutta moneta ria - lassa ne lo taschetto, / la bona tutta
, 113: appollo... che lassa la regione di licia vernaccia e la
toa tanto m'offende / che no'me lassa un punto riposare; / a te
soga, / fin che la man già lassa si rinfranchi. / indi verremo a
s'io veder per viva fede, / lassa! con quanto amor n'ha dio
caccia non deve mai menare cane a lassa, e le cause son queste:
queste: che avendo el cane a lassa, sempre andarà con credenza de fare
, sempre andarà con credenza de fare lassa, e lassato che averà, se amazza
non resegolare; / al secondo ano lassa stare, / a alora sì gli
smoderato / gli assai, che non gli lassa risentire. gigli, 2-134: ad
di dire. algarotti, 1-i-21: ahi lassa me! o nume, che per
di lei. leandreide, lxxviii-ii-377: ai lassa! i'te conforto che tu temi
sotto al qual, poi che 'l sol lassa a noi l'ombra, / l'
la spinge, la ritien, poi lassa e fiso / mirommi vergognosa e diede
/ rapisce e ritien l'alma afflitta e lassa. tortora, iii-210: queste ragioni
e per un bon conforto / si lassa un gran corratto / e ritorna in disdutto
ticino a dar le porte, / lassa! offrendo le mani alle ritorte. monti
. laude cortonesi, 1-i-410: o lassa me [la madonna], non
iacopone, 1-2-66 (314): lassa entrar en te lo meo amore,
crudo, e reo, / ivi lo lassa, e affronta baricheo.
deltamiatino tre-quattrocentesco, ciii-90: anco, lassa a'povari di montelatrone e di monticiello una
come la fornace, / dicendo: « lassa ormai... / morire 'l
, / apena coprire e poi li lassa stare. = comp. dal
. / buti, 3-508: 'e lassa pur grattar dov'è la rogna': cioè
: se no buoi autro ca chisso, lassa fare a me, ca te servo
perso, xxxv-i-589: roncin qe per trot lassa ambladura. matasala, v-71-92: item
porta umilemente lusinga la crudele donzella e lassa su lo soglio le roze che ti levi
non fossi ma'nata, / oh lassa, dolorosa! / fresca son più che
sien festine; / piglia le rose e lassa star le spine, / sia ratto
superba, gonfia, alquanto rotta e lassa, conveniente a maneggiare 1 cavalli.
. / gran traccia di splendor dietro si lassa. -schiantarsi pesantemente al suolo (
grido e. rrumore: / vollome, lassa, 'mmitar lo core / plangnar la
i suoi soggetti, la quale mai lassa alcuno periclitare chi al suo sacrato nome
in mano. serdini, 1-195: lassa, ben ch'io invocasse ogni divina /
. fazio, i-29-29: ma tanto, lassa! del mio mal mi lagno,
e al racconto disceso a saltelloni dalla lassa monoritmica francese sostituì la flessuosa dicitura della
laude cortonesi, 1-i-410: 0 lassa me, non te posso toccare /
dell'amiatino tre-quattrocentesco, ciii-91: item lassa a sancto lonardo per comprare overo caliscie overo
/... / che farò, lassa, al più turbato verno, / di
guelfi e'ghibelini, che non se lassa, / anche stano firmi corno sassa /
. guittone, i-3-32: saturità non lassa dormire el ricco. guido da pisa
: « filglia que poi fare? / lassa falla gente prava, / lassali de
se ode, in modo che non lassa entrare il suono ne la orechia, unde
cui gire accompagnata; / dicea: « lassa! come n'andrò io a festa
ascoli, 2161: per vaghezza della stella lassa, / scordandosene, l'ovo ch'
tempi delle inundazioni de le piene, lassa certa belletta arenosa, insieme con la
documenti deltamiatino tre-quattrocentesco, ciii-90: anco lassa a neri di meio la sua parte del
strapazza, tutti me scampa e me lassa solo. 11. locuz.
non v'ha, perché vestigia eterne lassa. -in un contesto iperb.
bibbiena, 2-79: col mal anno, lassa che mi corrucci io, non tu
tassoni, 268: scatenato libecchio africa lassa / e verso tramontana i vanni spaccia
ii-332: il pubblico scattava quasi a ogni lassa, noi si gridava come impazziti.
chi sia: / tutta moneta ria lassa ne lo taschetto, / la bona tutta
e getta tutto sopr'al pesce cotto e lassa freddare. questa è schibézia di tavernaio
laude cortonesi, i-iii- 286: or lassa, che de te me trovo schiusa,
va scilianno; / trista, dolorosa, lassa, / lo so fillo va gridanno
casa udendo 'l schioppo, / quella lo lassa. testi fiorentini, 188: suoi
, / come fusser morti, cader si lassa. pirandello, 8-786: come la
come serpe la sua vecchia spoglia / lassa fra dure pietre, così voi / lassar
lxiii-102: oh quante pene passa / chi lassa - voglia! - doglia / da
nelle scope e metti sotto la bragia: lassa cocere, poi li taglia; metti
rappresentazione di stella, xxxiv-624: oimè lassa! ah me isventurata! / che quella
altro ordisco. serafino aquilano, 241: lassa andar, ché un dì queste soe
, andò sotto d'un pino / sulmezzogiorno lassa a meriggiare. caro, 6-774: ella
sonetti sull'assedio di siena, lxv-192: lassa me! che mi f ova o
all'ultimo, che mai non si lassa scortare per veruno inconveniente che venga.
fuggir la forza, / così el lassa obstinato e contumace / per fin ch'è
ligaio cum qualche stropazo e veschio, e lassa l'oc chio discoperto e
doi scosse, e se pur esce ci lassa del pelo. nelli, 1-20
. iacopone, 12-50: frate, lassa lo peccato, che te ce menatraenno:
sposa / appena la metà stringer si lassa, / se una gran parte se ne
: elli [il tiranno] non lassa tenere scuola e non lassa istudiare nel
] non lassa tenere scuola e non lassa istudiare nel suo reame i suoi suggetti
proprie, vede vegnire lo lupo, lassa le pegore e. ftuge, e lo
fogo ardente. ché no solengamente el lassa la scuregga e spoglia sé de vegieggama regovenisse
. laude cortonesi, 1-i-428: oi lassa [la madonna] che de te me
cavalaria, e de spontania voluntà elio lassa la milicia. bibbia volgar., iv-207
: fama di loro il mondo esser non lassa; / misericordia e giustizia li sdegna
inganni / l'alma mia consumata non che lassa, / fuge sdegnosa il puerile errore
. / che per un pezzo si lassa sdrusciare, / alfin poi l'ugne ne
la qual punge e seca / e lassa sempre 'l segno ove s'appicca.
una doglia, / dicendo: « lassa, che per fichi secchi / messa l'
. documenti delvamiatmo tre-quattrocentesco, ciii-84: lassa berrdino e fazio, suoi fideli comessali
, che mai non dorme, / tosto lassa vestir le umane forme. gherardo d'
sia superfluo, ormai. sempre lassa ovonche passa il segno. malatesti, 72
che, dove giongie, il segno lassa. cantari cavallereschi, 235: alla prima
segno / verso l'onesto e gli altri lassa fuore. -essere al segno di
che dè far frutto / tri ochi lassa a quello in tutto, / e quel
: la strada d'onore / mai noi lassa seguirchi troppo il crede. zanobi da sfrata
sco, ciii-116: anco lassa che... mandi a. sseguiggione
più selvaggia lamenti storici, iii-107: lassa, aimè, ché caravazo / così
inundazio- ni de le piene, lassa certa belletta arenosa, insieme con la
guerre, / finché di forti vedovata e lassa / da tepace ed onore abbia e catene
volta sotana: / per l'un no lassa l'autro cortese né vilana.
senape trita e decoctione di fichi, e lassa stare tanto che il luogo si vesichi
non li rispondete, perché talora si lassa guidar dal senso più che da la
/ sì tutto in preda del dolor si lassa. della porta, 5-17: uscì
dell'amiatino tre-quattrocentesco, 83: inprima lassa a. monistero per aconcime del tetto
cosa serrata in uno vaso e qui lassa putrefare per giorni otto. beatrice del sera
? domenico da prato, lxxxviii-i-532: lassa, ché mi sovien quand'iosolea / nelle
938: e'[amore] non mi lassa star in pace, / e mi sforza
cespugliosi asili, per farla svagare sì lassa che poscia si renda il morso di un
beolco, 847: sto sferdimento no me lassa sentir. sta'in pase, vie'
/ malmenarla, pigiare, / poi, lassa, la ficcar dentro a quei ferri
al qual, poi che 'l sol lassa a noi l'ombra, / l'armento
davanzati, viii-2: quando mi membra, lassa, / sì comgià fui d'amore,
dì che aperse / il core, ahi lassa! a perfido sospetto. d'annunzio
tela sopra del cibo, che non lassa fumare vapori alcuni alla testa: unde è
sì bassa, / altrui mi dona e lassa: / che tra 'f'astori
discorre / la fa ^ a smorta mi lassa terestra / qualotta ch'eo ti vego
n-49: dallo scudo poscia / una gran lassa dipendea d'argento, / lungo la
davanzati, viii-5: quando mi membra, lassa, / sì com'già fui d'
. fiore [dante] i-186-4: lassa, crudel torto / è questo che 'nverso
. domenico da fano, lxii-2-i-123: a lassa, capitale del thibet, si è
pa- dellotto invetriato,... lassa ismaltire bene il colore, poi dalli croco
par che polisca / za no 'l lassa partir se no lo esmanca. aretino,
fiore [dante], i-186-12: f lassa dolente, malaurata, / so che
i preamboli. leonico, axxiv-272: lassa star nina le belle parole / e ragiona
soga, / fin che la man già lassa si rinfranchi. -corda per l'
reve lena, / chi subgiugar si lassa / dalle tuo ingorde voglie. catzelu
'n altura / e poi dichina, lassa, inmantenante / per lo dolzore ch'
lo sente / dice: « oh me lassa! ch'io non son possente /
, 1-033: 'soppiattone': che non si lassa intendere, falso, susurone. c
copri puro, / e tanto le lassa cusì stare / fino che l'olio se
lunga e flessuosa, la pannocchia, lassa o compatta, è formata da racemi spiriformi
, a cui amor per voi, lassa, sortilla, / mostrar almen di pietà
raditti; / li occhi di sopra lassa averti, / fuor de la terra discoverti
sotterraneo ostello / pallida maddalena, ahi lassa, ha scorto, / e piagne,
sotiglia la mente ne le cose e no lassa noscere le erbarie né gl'incantamenti.
degli animali, xxviii-309: vi si lassa cadere dentro [l'aquila] e voltasi
radixe tuti quanti / fuora de la terra lassa una spanna. marco polo volgar
. bernardino da siena, 2-i-736: lassa stare i cani e le caccie e '
ucellare e le reti e gli sparvieri. lassa andare l'andare a spasso. poliziano
guardandola, 'n altura / e poi dichina lassa immantenante / per lo dolzore ch'a
: spera fin che vivi, e lassa disperare a'morti. g. gozzi,
. laude di assisi, 172: lassa fare la gente prava, / lassaglie de
spidocchino. verucci, 40: noi me lassa mai un'ora de temp da podèrme
a parlarne. trissino, xx-1-67: lassa, dove poss'io voltar la lingua /
: il re risiede alla città di lassa... come altresì il gran lama
splendiente / e omni altra terena cosa lassa. anonimo romano, 1-24: apparze
, 1-xxxii-222: poche faville ancora, italia lassa, / del tuo primo splendor restano
, 8-43: la famelica turba a pena lassa / tossa spogliate e piluccate ai cani
temea dio con quello timore lo quale non lassa preterire niuna cosa buona che l'uomo
che il dono suo più sconsolato il lassa. pananti, ii-443: « è ben
ciel m'ha fatto singulare; / lassa dunque i suspir, lassa el squallore.
singulare; / lassa dunque i suspir, lassa el squallore. c. i. frugoni
biringuccio, i-177: così se ne lassa di tutto far un pane, o pur
fa le pentole e poi ci { lassa lo stagno. calvino, 6-129: facevo
che, percossa in sul conio, lassa la sua forma in esso. ferrucci,
ferro che, percossa sul cuoio, lassa la sua forma in esso. fioravanti,
6 ore. tasso, 6-86: ma lassa! i'bramo non possibil cosa,
cicerchia, xliii-314: o dolce madre, lassa stare '1 pianto, / ché di
l'é molto utile al prossimo, la lassa star là. -lasciare in vita
di sessanta. menechini, cvi-134: o lassa me, tu non sei om virille
/ che l'esercito dietro ora si lassa, / e gli fanno talor steccato e
, che fura i cigni e i corbi lassa. -prendersi un momento di tregua
grassa / lo gran mai ben garnire non lassa /... / et arandogli la
, lxxxviii-ii-258: la germana di giove lassa il cielo / e viene in terra e
: prore e sponde al mare aperte lassa, / da non le serrar poi
, 3-58: vecchiezza è nome d'etade lassa, ma non straccata.
, 2-2-16: la misera fatica stracca e lassa / la d'arco, o john
stracca, / il soggiunger a lei qualcosa lassa. c. i. frugoni, i-14-
, cumo è stramazató ch'el si lassa montar fazilmente, cumo li sei suxo
è vecchio e va a jpiei, e lassa andare a cavallo quello fanciulletto. marino
: anco incanterà lo strangoglione che non ti lassa bere né mangiare. giovio, ii-10
sentì aver l'ingiegno perso, / lassa el largo e tienti al giucar stretto.
striscia di sopra alla terra de'castagni lassa a. ssancto niccolò, el quale
qualche stropazo e veschio, e lassa l'occhio discoperto e basta.
rosso, / ma intiero non gli lassa pur un osso. salvini, 23-35:
transire la molle glarea e sabula e lassa permanente il latente ponte. = voce
suo bene. casalberti, i-58: lassa a raneri et michele, figliuoli che fun-
). ugurgieri, 348: palmo lassa cadere [merenzio] in terra senza
1-674: 'susomione': che non si lassa intendere, soppiattone, che sia
gherardino, 2-10: ella dicea: o lassa isventurata! / ov'è lo mio
di stella, xxxiv-601: 0 lassa, isventurata, poveretta, / e in
rete da non potersene, se non mi lassa la giovene, sviluppar già mai.
s. v.]: 'svogliati': lassa la voglia. assarino, 4-105: dop-
, xxxv-i-629: lo guai angel no ge lassa andar la nuia $ent, / vegnir
corno fai la spada, / no i lassa cor ni pelo ni carne qe no rada
m'èi sì distrutta? / oimé, lassa tapina, / chi ardo e 'ncendo
sì mi vergogno. fiore, 181-3: lassa tapina, ben mi posso / chiamar
se voi m'abandonata come farò, lassa, tapina, mischina, sventurata?
esser tapino. sercambi, i-348: chi lassa or case e possessione, / signorie
tristo. anonimo, i-461: oi lassa tapinella, / come l'amor ni à
, 1-1-85: e risposi, ohimè lassa tapinella, / già son le membra del
del doglio al fondo il sai tartareo lassa. 2. costituito da calcare
traci schiere / e persin l'erba disseccata lassa / sotto l'unghia del tartaro corsiere
[la tosse] quasi mai dormir mi lassa, / per non aver una qualcosa
possanza, di gloria, di arbitri, lassa dall'abuso della forza, nelle dissolutezze
certa tela sopra del cibo che non lassa fumare vapori alcuni alla testa; unde
armi! tasso, 4-51: temea, lassa!, la morte, e non
osservano e in parte alcuna non li lassa portare e operare impetuosamente. fuicaia, 3-255
lxii-2-i-50: il re risiede alla città di lassa... come altresì il gran
tiene lo umore radicale e non si lassa più brusare, perché gli pori sono serrati
3-431: non me n'avidi, lassa se non quando / un leal servo mi
la pistola, ma con una tenuta lassa e goffa. -in partic.
anonime napoletane del quattrocento, lxiv-89: or lassa l'erbe, terratufi e medicine:
viii-33: eo racuistar non posso / lassa, già mai diletto / ch'io albi
discorre, / la faga smorta mi lassa terestra, / qualotta ch'eo ti
, il precedente (primo) movimento o lassa ('doganieri, scogliera, sera,
forandano ressponde: « de tisste chose lassa fare a me ». = var
con ingude cose, acciò che la lassa nave giunga e tocchi i suoi porti.
giantuffetti. serdini, xxxix-i-22: hai lassa me! che per toglier marito /
delle pecore. sannazaro, iv-209: lassa, mentre infelice, ogni altra cura:
ad ambe mano un gran colpo gli lassa; / manda il cimiero a pezzi in
stomaco... che a pena mi lassa respirare. -molestato da insetti fastidiosi
femina antica, / che stanca e lassa era di lunga via, / ma più
, udendo 'l schioppo, / quella lo lassa, che piu noi conbatte; /
ivi trabocca / e in sempiterno carcere le lassa. arici, iii-516: l'odioso
se già è gran tempo fastidita e lassa / se'di quel falso dolce fugitivo /
la croce: / sospira e piange e lassa sì gran boce, / che fonda
e se rinova, e me più vecchio lassa. -che è in una situazione
: transir ti veggio, fìgliuol di me lassa. laude di assisi, 144:
e protervo, / e volo andar lo lassa, / e mi trapassa, arcier
/ dal freddo equoreo non permette o lassa. piccolomini, 4-vii: così fatte impressioni
forte co le funi, / oimé lassa, ed i'poneva mente, / et
trarre da lui quanta spesa correrà in lassa, che non c'è persona / che
travaglia. lamento di fiorenza, 21: lassa o signor de li borghi inclito e
palamedès, 3: tutta travagliata e lassa,... ella si puosse a
, perocché vecchiezza è nome d'etade lassa, ma non straccata. idem,
o traviata errasse, / o pur lassa a posar posta si fosse. tasso,
in chioggia. tassoni, xiii-361: disonestamente lassa potrebbesi chiamare una meretrice dopo un trentuno
bencivenni, 7-55: pone nella cazola e lassa secare per se, poi gli minuza
... / roncin qe per trot lassa ambladura. boccaccio, dee.,
quiete. g. stampa, 50: lassa, chi turba la mia lunga pace
. cino, iii-59-4: vinta e lassa era già l'anima mia / e il
s. bernardino da siena, 559: lassa stare i cani e le caccie e'
pucellare e le reti e gli sparvieri. lassa andare l'anuccellalo convenevilemente, ed in
villa in grembo? foscolo, ii-297: lassa! ancor viver si vuole / per
n. agostini, 5-8-67: poi lassa questo, e volta vaglientino, / e
viva. g. visconti, 1-16: lassa a me questa onda a ciò che
134: ben m'avveggio, ahi, lassa! / che troppo angusto vaso è
/ ne va correndo, e marbalusto lassa. lucini, 4-61: dunque: o
xxix-103: e dico più che se ne lassa entrarve, / amor incontra a tal
, / finché di forti vedovata e lassa / da te pace ed onore abbia e
. attribuito a petrarca, xlvii-142: ahi lassa, sconsolata la mia vita, /
pseudoiacoponici, 109: inclinase la vergula, lassa l'acqua passare.
lapidario estense, 157: sì no lassa vegnire, o'ch'ell'è, mosche
morte). bruni, i-135: lassa, ma pria che in me rigido verni
/... / che farò, lassa, al più turbato verno, /
una botte e cavonne fuore el zaffo e lassa versare el vino. cellini, 670
col quale si tiene il levnero alla lassa. savinio, 2-59: raùl de riancourt
su! vira a picco! vira a lassa! fuori / l'àncora! vira
. salvini, 23-424: oh lei lassa, meschina! / che ben molto desia
odo delle colonne, xvii-26-2: oi lassa, 'namorata, / comtar vo'la
el resto di poi del diametro si lassa alli caulicoli, viticci e voluti, come
distrutta m'ài d'ogne gioia; / lassa, lo viver m'è noia.
: el resto di poi del diametro si lassa alli caulicoli, viticci e voluti,
/ che 'l vomere al passar tagliato lassa; /... / così,
/ ma la donzella al primo albergo lassa. g. ramusio, lii-15-340: trani
una botte e cavonne fuore el zaffo e lassa versare el vino. tanaglia, 1-1323
frattanto / lo zaino a tergo ed una lassa in pugno, / entra nel prato
giustinian, 86: vivi zoglioso e lassa andare sti guay. ponzela gaia, 32
anche rifl. tomitano, iii-105: lassa el peccato, lasa la faza nova,
el peccato, lasa la faza nova, lassa de imbeletarti. dico melio: de