dell'ozio è la lussuria e la lascivia, accorciatrice della vita. accorciatura
, al lusso, / a la lascivia bruttamente additti, / consumavan del verno
; * dolore 'e xayvetoc 4 lascivia, libertinaggio '. algolàgni co,
scrittori..., ma da soverchia lascivia e da pigro ozio degli uomini,
sia apertissimo a chi vuole entrarci con lascivia e con mattezza, egli non è
basso del viso un'espressione d'aperta lascivia. panzini, iii-663: un gran nemico
; / ne la fronte dimostra / una lascivia audace. panzini, ii-103: la
, prodigo e bestiale, con tua lascivia cerchi consumare e struggere. cornaro,
d'alcune donne si vede talor una certa lascivia dipinta con blandicie disoneste. panni,
quelle femmine disfatte già per anni dalla lascivia di tante ciurme briache e di tanti
che tal fatto si dee imputare alla lascivia delle muse, le quali, mentre
: lori vegliava: a lui tra la lascivia segreta del novilunio appariva erta l'imagine
se non qualora un cantar pieno di lascivia la pudicizia dell'antica musica convertisse in
anni ben fanciullo, ma privo di lascivia puerile. tasso, 4-24: dice:
dell'opera poetica e la sensualità o lascivia posta al luogo dell'arte.
doni, 3-90: pasife è la lascivia, la carne, la quale si lascia
nuota, fiutando ne l'aure lascivia di muschio. montale, io7: è
. / nuota, fiutando ne l'aure lascivia di muschio / che da'salci
di tiberio poi avesse raccontata quella oscenissima lascivia. galileo, 912: a me conviene
marte, che le stelle / di sua lascivia ammorba / e gli elementi. sarpi
la pace superna; fortifica contra la lascivia, conferendo la virtù della fede. galileo
meno, / rallenti lor d'ogni lascivia il freno, / nemica di ragione,
e nelli loro ragionamenti parleranno d'ogni lascivia con quelli meri e propri vocaboli che se
servir potessero a qualche / più mostruosa lascivia; / ma, come in solchi di
servir potessero a qualche / più mostruosa lascivia; / ma, come in solchi di
passioni dell'ira, dell'odio, della lascivia, della cupidità il suo pasto,
passioni dell'ira, dell'odio, della lascivia, della cupidità il suo pasto,
l'avarizia, la fraudolenza e la lascivia, l'ingiustizia, e l'altra schiera
voi desiderate d'aver sicura la vostra lascivia e dilicatezza, e spargervi in tutti li
bellezza più tosto che rappresentava maestà che lascivia o dilicatura. tasso, 11-ii-361:
una volta, e si richiedeva la 'lascivia *, come la chiamava e l'
/ tutto era d'ozio e di lascivia pieno. castiglione, 143: se
santi e l'opere buone, e alla lascivia si danno. caro, 7-704:
non conosceva, non considerando alla biasimevole lascivia de'vecchi, sua la credette, e
testi, i-166: fatto vii per lascivia è il cantar tosco: / già dilatato
, o per ignoranza, o per lascivia, a concederti che stando in questo
soverchia negli ascoltanti la mollezza e la lascivia, perde tutta la sua nobiltà, e
ornati parte d'onestà e parte dintornati di lascivia. dintórno (d'intórno),
14: noterà la desidia, inerzia, lascivia, perfidia, cupidità, iniquità,
sedèo eziandio, acciò che con la lascivia della ebbrezza togliesse via il chiarissimo parlare
: quel falso amor, che di lascivia nato / le magnanime imprese ave in
l'età, già son marci per la lascivia, e sterili al generare. levi
] non fus- sino ripieni di tanta lascivia e dissoluti essempli d'amore. garzoni
, 7-207: quegl'insidiosi diletichi della lascivia, se avvengono quando la ragione è
/ mi dava l'ozio che a lascivia doce. = voce dotta,
studi della vana scienza andare dopo la lascivia de'vizi, quel piede, che
doreria, le lunghe lunghe erbe in ondulata lascivia. = deriv. da dorare.
sparse (per dir così) la lascivia della sua prima adolescenzia in asia.
soverchia negli ascoltanti la mollezza e la lascivia, perde tutta la sua nobiltà.
; ed era / pien di fasto e lascivia il vestir molle. pallavicino, 7-192
studi della vana scienza andare dopo la lascivia de'vizi, quel piede, che quasi
del boccaccio] non fussino ripieni di tanta lascivia e dissoluti essempli d'amore. pulci
al fascino malsano che gli spettacoli di lascivia esercitano anche su gli animi verecondi.
le parole e gli atti interi fossero lascivia. del bene, 63: fei qual
ora così lasciati appannare gli occhi alla lascivia, nella matura vostra età, che siate
. anguillara, 6-335: o ferina lascivia, o mente infame. romei, 1-41
loro [degli istrioni] pieni di lascivia si chiamavano fescennini, e gli. cantavano
quella ch'apre ogni serrarne / della lascivia umana, ed è sentina / d'ogni
... convertì la pudicizia in lascivia, l'astinenza in crapula e la
dell'ambizione, la bellezza fomite della lascivia. magalotti, 24-168: ero tornato al
cui s'accende tutto il fuoco della lascivia. leti, 5-i-462: che fosse
nomi di bestemmia. -impudicizia, lascivia. -spirito della fornicazione: tendenza,
od il goloso, / per viver di lascivia o fottistèro. = deriv.
, in cui frascheggiavano all'aura della lascivia mille amoretti. pascoli, 719
,... cinta col balteo della lascivia, fregiata dalle blandizie, dipinta dalle
che o troppo vagamente, e con lascivia o fronzoli di sete o d'ori,
incestuosi adulteri, ad erodiade l'orrenda lascivia... rinfacciò, il comun fonte
un van furore, / che di pigra lascivia e d'ozio sorge. firenzuola,
le nevi, per non peccare in lascivia, essendone gagliardamente tentati. monti, vino
, suol esser uterina gemella di una lascivia esecranda. cesarotti, i-95: ma
venere,... ma da soverchia lascivia e da pigro ozio degli uomini,
o rivela desiderio sensuale, concupiscenza, lascivia (uno sguardo, un comportamento).
col manto di bigotta / coprì la sua lascivia infame e ghiotta. 4.
. s. maffei, 6-273: la lascivia è stimolata dal dima e favorita dalle
i letti d'oro non accolgono la lascivia e l'ozio; lassuso non si
'l chiamarsi internamente soprafatto da tanta impensata lascivia. pananti, iii-15: i cristiani
che si possa baciare l'amata senza lascivia, o sensualità io lo credo un supposto
allignava meco l'incarrognita nella sua fetente lascivia, che tanto pareva impuzzolire al mio
tratti era come un'ultima perfezione di lascivia. moravia, ix-339: ricordavo rosetta
in legger componimenti, se non di lascivia, d'amore. c. gozzi,
per cupidigia nelle camere, inchiavacciata per lascivia nei castelli. inchiavaménto, sm
traendole con piacevoli e dilettevoli immaginazioni a lascivia di carne e disonesta corruzione. s
la gioventù imbracata ne la bevanda di cotal lascivia, vende, impegna, contratta,
reprimere e raffre nare della lascivia della sua volontà, come rapitori e
e altera in vista, / fasto, lascivia e vanità dimostri. -gettare
sudditi siano ignoranti e si perdano nella lascivia e nella gola. -ant.
a ponere su i salti la naturai lascivia della regina, e senza dar tempo che
il prega, / e sì palese sua lascivia mostra / che sdegnoso ei s'arretra
vi-163: il tempio diviene steccato della lascivia, quando gli uomini sono di sasso per
borsi, 2-24: ho obbedito alla mia lascivia più animalesca, mi sono insozzato nelle
le parole e gli atti intieri fossero lascivia. tasso, 1-43: l'ocean che
, vii-558: spettro della più enorme lascivia, col musaccio fatto a musaico, bitorzoluto
mia esuberanza. 2. immodestia, lascivia, impudicizia, libertinaggio. foscolo,
. [tommaseo]: invidendo alla vana lascivia e fallace forma de'tortuosi e crispi
non si mischiasse con alcuno per non dicevole lascivia, per la quale potesse invilire l'
perdé l'antica virtù, invilita in lascivia lussuria. gir. priuli, iv-24:
; avarizia, che m'acciecasti; lascivia, che m'incantasti... per
/ a visco d'ozio e di lascivia umana / l'ali del bel desio,
bartoli, 9-25-1-160: ella [la lascivia] veramente inghiottisce * carnem cum carbo-
i sudditi siano ignoranti e si perdano nella lascivia e nella gola, affinché, inveschiati
nel basso del viso un'espressione d'aperta lascivia, resa ancora più vivace dall'irrequietudine
4. indurre alla sensualità e alla lascivia; cercare di sedurre; eccitare sessualmente
lagneia, dal gr. xayveia 'lascivia, lussuria '. lagnìo,
! saluzzo roero, 3-i-129: di tal lascivia lampeggiava il viso / che la casta
lascìbile, agg. ant. inclinato alla lascivia (e, generalmente, al peccato
), sf. dial. ant. lascivia; dissolutezza, intemperanza, sfrenatezza.
. = alterazione dial. di lascivia, con la caduta della i.
lascivanza, sf. ant. lascivia; impudicizia, oscenità.
degli arienti, 1-96: o per lascivia o per sensualità usano costumi e parole
lascivézza, sf. ant. lascivia, licenziosità, scostumatezza. - in
uomo, il quale era diventato bue per lascivia e per lussuria e asino per stoltizia
: ei nacque d'ozio e di lascivia umana, / nudrito di penser dolci
, i-231: quanto fu ancora la lascivia d'elena, la quale...
voglia bieca / e cade retro ad la lascivia umana, / in ogni loco vien
dovesse purgare le macchie disoneste che la lascivia di tali ha fatte ne la vita
.. più che mai esercitava la sua lascivia e sfacciatezza. marino, 12-210:
, / il riso in bocca e la lascivia in seno. loredano, 1-144:
: che si possa baciare l'amata senza lascivia o sensualità, io lo credo un
i-241: la verginella dal materno esempio / lascivia apprende, e all'oro e al
, / egli m'insegue, e di lascivia ardente / per più che di furor
basso del viso un'espressione d'aperta lascivia. loria, 1-96: era andato a
era andato a colpo sicuro su la lascivia della femmina, su la pecoraggine del maschio
al castello ad alimentare la sua insaziabile lascivia. -come personificazione. niccolò da
viva e morta ogni ira, / lascivia spenta e sol vita pudica. giuglaris,
avarizia, che m'accie- casti; lascivia, che m'incantasti; còlerà, che
occhi sono da reprimere e raffrenare della lascivia della sua volontà, come rapitori e
molle / tutto era d'ozio e di lascivia pieno. tasso i- 161:
161: ho moderata assai la lascivia de l'ultime stanze del vigesimo,
poetici deliri / fiato m'infetti di lascivia. muratori, 5-iii-57: i costumi
spesso nel debole, s'accordano colla lascivia ed effemminatezza del canto. 3
malinconia / mi dava l'ozio che a lascivia doce. 4. pensiero, discorso
boccaccio] non fossero ripieni di tanta lascivia. giraldi cinzio, i-36: virgilio
nelle cose amorose ha lasciata quella vaga lascivia che fu poi troppa in ovidio.
le parole e gli atti intieri fossero lascivia. s. errico, v-26:
di bocca mi sdrucciola improvvisa / una lascivia, un lubrico concetto, / il
una volta, e si richiedeva la « lascivia », come la chiamava e l'
di bellezza più tosto che rappresentava maestà che lascivia o dilicatura. tasso, 16-30:
i ricami delle perfezioni e con la lascivia di una chioma nodrire eziandio le bellezze dell'
bagno col sentimento di abbandonarsi a una lascivia troppo raffinata per essere del tutto lecita
luogo sia apertissimo a chi vuole entrarci con lascivia e con mattezza, egli non è
giustamente, ora parrebbe uno schermo alla lascivia presente. perché noi abbiamo intanto passato
, prodigo e bestiale, con tua lascivia cerchi consumare e struggere. ammirato,
come da censore, esser ripresa la lascivia degli spettatori de'giuochi
. f. frugoni, 3-iii-297: la lascivia del poetare moderno con spirito d'ingegno
dì più che l'altro di scherzare con lascivia dietro al troppo piacere delle bellezze.
le statue parevano ritrovare quasi una discreta lascivia di atteggiamenti nonostante il nerume che ne
le vittorie gli lasciava pigliare diletti di lascivia militare, acciò che i corpi e
'l chiamarsi internamente soprafatto da tanta impensata lascivia. boschini, 661: disse [
le molte cagioni conoscere eziandio questa, della lascivia de'vezzi ed atteggiamenti usati oggidì dalle
..., non bastarono alla lascivia del maledire. di breme, 18:
anca prolungato da mano anonima nella insubordinata lascivia dei lustrini. montano, 1-258:
tratti era come un'ultima perfezione di lascivia. -procacità, malizia.
mai aver visto fanciulla che non iscopra qualche lascivia nel volto, eccetto adria, '
sono gli effetti d'incuria, di lascivia, della piccola rapina, della mancanza di
= voce dotta, lat. lascivia 'licenziosità, dissolutezza * (da
. letter. eccitato, spinto alla lascivia. cagna, 1-95: in
si abbandona all'intemperanza; proclive alla lascivia, alla dissolutezza; lascivo.
per estens. che dimostra, che esprime lascivia (lo sguardo, l'atteggiamento,
ant. e letter. abbandonarsi alla lascivia, alla dissolutezza, alla licenziosità;
lascivire 'folleggiare, sbizzarrirsi; abbandonarsi alla lascivia '(da lascivus 'giocoso, provocante
lascività, sf. ant. intemperanza; lascivia, licenziosità. boccaccio, vi-114
2. che suscita o rivela sensualità, lascivia o eccitazione dei sensi; provocante,
così lasciati appannare gli occhi alla lascivia, nella matura vostra età, che siate
i pardi et il piacere o voluptà o lascivia, che la s'abbia a chiamar
quella ch'apre ogni serrarne / della lascivia umana, ed è sentina / d'ogni
una connotazione moralistica); lussuria, lascivia, incontinenza. -in partic.:
il velo,... come una lascivia interamente carnale, come una libidine bassa
lave / le man di sangue e di lascivia lorde. menzini, i-170: taccian
la sozza ubriachezza, / e la lascivia lorda / stan corteggiando la superbia pazza
di resistere alle tentazioni; incontinenza, lascivia, lussuria. marsilio da padova volgar
la vanità, e dirò anco la lascivia e la lubricità di quel sesso, e
un van furore, / che di pigra lascivia e d'ozio sorge. bianchi,
. -che esprime lussuria, carico di lascivia. f. f. frugoni,
passione accesa dei sensi; libidine, lascivia, concupiscenza, carnalità (e secondo
... per lussuria e per lascivia or vago, / da pertutto trascorre.
sessuale determinato da un'irresistibile tendenza alla lascivia; fornicazione. -anche: coito.
romani eran soliti con la pompa e lascivia delli spettacoli ricoprire le iniquità e ruberie
ora supina. / -impudicizia, lascivia. castelvetro, 3-94: non doveva
cose rudi ed antiche mi sa di lascivia. = deriv. da manipolare2.
l'età già son marci per la lascivia e sterili al generare. genovesi,
lui non ne seguisse, per la troppo lascivia che nella figliuola vedeva, disonore e
sparse, per dir così, la lascivia della sua prima adolescenzia in asia.
i-241: la verginella dal materno esempio / lascivia apprende e, all'oro e al
, o, anche, eccitata dalla lascivia o esaltata da violente passioni. monti
perché nasceva dal mento prima per giocolare lascivia e perché la natura de gli uomini
giulio strozzi, 1. 2-2: lascivia accresce il vedovile ammanto: / negre
e spesso nel debole, s'accordano colla lascivia ed effeminatezza del canto. alfieri,
si mischiasse con alcuno per non dicevole lascivia,... la maritò a
godimento fisico, dall'edonismo, dalla lascivia, dalla dissolutezza e dalla contemporanea assenza
di costumi. -in partic.: lascivia, lussuria, effeminatezza. -in senso
dei costumi. -in partic.: lascivia, lussuria, effeminatezza. -in senso
tutti i tripudi pieni di mollizie e di lascivia, ne'quali intervengono mille peccati.
frivolezza. -in partic.: lussuria, lascivia. -in senso concreto: atteggiamento,
de'costumi, e quelli che per lascivia erano o labili o morbidi con quello
/ la sozza ubriachezza / e la lascivia lorda / stan corteggiando la superbia pazza
la satira composta al riso, alla lascivia e al mordere. betussi, xliv-148:
basso del viso un'espressione d'aperta lascivia, resa ancor più vivace dall'irrequietudine
il goloso, / per viver di lascivia o fottistero. foscolo, vi-217: tremendo
da lato, / poi la breve lascivia e gelosia, / voluptà nequitosa e sdegnio
le statue parevano ritrovare quasi una discreta lascivia di atteggiamenti nonostante il nerume che ne
fatti filare da quest'onfale astuta della lascivia. -dotato di notevole potenza militare
modio, xlv-335: le donne hanno una lascivia naturale, la quale, se dì
: quello altro amore libero d'omni lascivia, el quale congiugne e unisce gli
gozzi, i-1-211: è amore. di lascivia giovanile nasce, si nudrisce d'ozio
l'amore] nacque d'ozio e di lascivia umana, / nudrito di penser dolci
gran danaro per esser mantici della sopita lascivia, comperandosi come prezioso il desiderio medesimo
le parole e gli atti intieri fossero lascivia. vasari, i-501: la madonna
; chiudetele! e così escludere ogni altra lascivia. cellini, 4-500: di quelle
s'abbatte ad alcuna memoria ai disonesta lascivia rappresentata per rassomiglianza. g. c
, fusse attempata e non movesse a lascivia, il nunziata gliene
: quello altro amore libero d'omni lascivia, el quale congiugne e unisce gli
a tratti era come un'ultima perfezione di lascivia, di quella sua dolce carne opaca
perché non fulminare quell'altare privilegiato della lascivia, quel piccolo panteon di asmodei,
e de iambi, era piena di lascivia e di mordacità. -ispirazione o
, quella di venere ne la carnale lascivia. -enormità (di una difficoltà
contaminare il corpo bellissimo, tentare una lascivia curiosa... orrore! pavese,
-caratterizzato da manifestazioni di grave inverecondia, lascivia, lussuria, da esplicite e dirette
-che deriva da una radicata lascivia d'animo o di comportamento.
, / so che voi foste e di lascivia tinti / vi compiaceste degli osceni canti
che è viziato da depravazione, da lascivia. dante, conv.,
furore. bembo, 1-15: da soverchia lascivia e da pigro ozio degli uomini
albergo e tristo ospicio / d'ogni lascivia e crudel volup- tate. foscolo,
. aretino, 20-153: miragli senza lascivia, guardandogli come guardano i frati le
amore] nacque d'ozio e di lascivia umana, / nudrito di penser dolci
malinconia / mi dava l'ozio che a lascivia doce. angioletti, 1-77: l'
-frustare. tesauro, 2-272: virgarum lascivia: come se le verghe godessero di
l'onda in cui diguizzano le oche della lascivia garritoci e diguazzano le foliche stridule della
doni, 2-300: la pania della lascivia non mi trarrà più con il fischio del
me a gli uomini che senza parte di lascivia avessi passati gli anni: ma non
. bembo, iii-328: da soverchia lascivia e da pigro ozio degli uomini,
, cioè augello? - potrebbe significar lascivia e sagacità, perché questo augello ha
/ la sozza ubriachezza, / e la lascivia lorda / stan corteggiando la superbia pazza
era andato a colpo sicuro su la lascivia della femmina, su la pecoraggine del
sudditi siano ignoranti e si perdano nella lascivia e nella gola, affinché, inveschiati ciecamente
. guerrazzi, 1-211: taccio della lascivia, mostruosa piuttosto che infame, di
tratti era come un'ultima perfezione di lascivia, di quella sua dolce carne opaca
per invidia, per perfidia e per lascivia. donato degli albanzani, i-459:
e lisci perfusa, tutto il giorno a lascivia e delizie ed a ciangottare attende.
da una sensualità esasperata, da una lascivia raffinata. soffici, v-1-244: basta
e malizia o, anche, da lascivia; impudente, sfacciato (un comportamento,
tendenza irresistibile verso i piaceri erotici; lascivia, concupiscenza. -con valore attenuato:
calor d'amore, non petulanzia e lascivia. belo, xxv-1-131: non posso contrastar
. saraceni, i-301: questa immoderata lascivia e petulanza di marc'antonio, disdicevole
la pettulanzia, per dir così, la lascivia, la libidine? monti, 5-66
strano contrasto con le depravazioni della loro lascivia. saba, 5-314: belle ragazze,
: chi non sa l'ozio e la lascivia insieme / esser duo vizi: questa
fallici e de'iambi, era piena di lascivia e di mordacità. cesarotti, 1-xxii-254
superbia, scolino per fermentar la vostra lascivia; pizzichino per istuzzicar la vostra maldicenza
non son che placidi preludi / che di lascivia allettano agli studi. -bonario.
... né altrove troverai maggiore lascivia di natura. sparge questi in rami
cui... va velata la lascivia. leopardi, iii-713: il platonismo poi
carretto, 2-88: in mano ha [lascivia] un pocul, d'or stemprato
le piume. boterò, i-119: la lascivia sfrenata indebolisce le bestie nonché gli uomini
del carretto, 2-88: le membra [lascivia] ha podagrose e gonfi i pedi
. f. frugoni, 3-iii-297: la lascivia del poetare moderno con spirito d'ingegno
di tiberio poi avesse raccontata quella oscenissima lascivia di servirsi nelle sfrenate sue libidini fino
. conti, 548: m'istiga alla lascivia / certo il petto e quelle putride
che pratica il libertinaggio, abbandonandosi alla lascivia, alla sfrenatezza sessuale o alla perversione;
inviperisti; avarizia, che m'acciecasti; lascivia, che m'incantasti; colera,
: essa seco per la man tenea / lascivia e 'l pomo il quale, alle
son che placidi preludi / che di lascivia allettano gli studi. -mezzo per
vuol che in lei / splendano di lascivia alti trofei. redi, 16-iv-29:
le virtudi, convertì la pudicizia in lascivia, l'astinenza in crapula e la sobrietà
. -che istiga o incita alla lascivia. f. f. frugoni,
: amore..., da soverchia lascivia e da pigro ozio degli uomini,
ogni cosa, / sempre quasi ha lascivia in compagnia / e prodiga è d'
del cristianesimo. -peccaminosità, lascivia. f f d annunzio
quell'amor profano / figlio de la lascivia, indegno affetto / di neghittoso cor,
chi noterà la desidia, inerzia, lascivia, perfidia, cupidità, iniquità, libidine
lemmana lema, ove alligna l'idra della lascivia per isfo- garvi la libidine così dei
mordace, la gola ed in risulta la lascivia, che da quella, come da
prostì- bulano, quest'avrebbe con la lascivia terminata la vita. = voce dotta
guaina tal coltello. o vanità, o lascivia, o petulanza grande di questa prostituta
sua. lomazzi, 4-ii-132: la lascivia fa gli atti secondo il suo nome,
unguenti e uso di lussuria e di lascivia. 3. esortare, incitare
esto veduto avesse, / né 'n tal lascivia pruriente acceso. 2.
corsa aveva le pnirigini, ma la lascivia c'era nell'aria, c'era
che stuzzica il desiderio, che induce alla lascivia. lucini, 1-304: sbucano dai
v. psiche2) e xayveia 'lascivia '. psicolessìa (psicolepsìa),
opera alcuna volta mosso da una schietta lascivia e da uno appetito puramente sensitivo, da
dovesse purgare le macchie disoneste che la lascivia di tali ha fatte ne la vita,
invescare i cuori con l'esca della lascivia, alla purissima simplicità della sapienza incarnata
. -per estens.: licenziosità, lascivia; atto o comportamento impudico, immorale.
, mancanza di pudore; licenziosità, lascivia, scostumatezza. domenichi, 2-41:
puttanéto, sm. ant. licenziosità, lascivia, puttaneria. aretino, 20-57:
puttanità, sf. licenziosità, lascivia. aretino, 20-89: la
. -per estens. donna di grossolana lascivia. vittorini, 9-174: basta che
sime dalla azione principale e molte puzzano di lascivia. cesarotti, 1-i-57: è un
hai commesse o per ignoranza o per lascivia, a concederti che stando in questo
9-29-2-no: né l'ozio e la lascivia truovano da quietare e trastullarsi dove la necessità
occhi sono da reprimere e raffrenare della lascivia della sua volontà, come rapitori e induritoli
gli altri: la cui lussuria e lascivia fu già dalla legge oppia e da altre
sono gli effetti d'incuria, di lascivia, della piccola rapina, della mancanza
bellezza più tosto che rappresentava maestà che lascivia o dilicatura. groto, 8-21: tant'
. bembo, iii-328: da soverchia lascivia e da pigro ozio degli uomini.
qualche razzuolo, per così dire, di lascivia e dà occasione al lettore di sospicar
fede e la bontà gli acquistò credenza di lascivia. 3. in matrimonio con
occhi sono da reprimere e raffrenare della lascivia della sua volontà, come rapitori e
modio, xlv-335: le donne hanno una lascivia naturale, le quale, se dì
, con contrarie fatiche, domare la lascivia. scala del paradiso, 255: h
quella occasione scoperti, non bastarono alla lascivia del maledire. tommaseo, 3-1-93:
, tanta risvegliasi / di adolescenti scarsi lascivia, / e il rettile della calunnia /
bieca / e cade retro ad la lascivia umana / in ogni loco vien la mente
. guerrazzi, 1-211: taccio della lascivia, mostruosa piuttosto che infame, di messalina
vizio). carducci, iii-16-244: lascivia rimbiondita con frasi e figure più o
dolcemente, con un poco di modesta lascivia, con un certo muover d'occhi,
mordace, la gola ed in risulta la lascivia che da quella, coma da fontana
libertà della coscienza e alla sfrenatezza della lascivia. -ritenzione di liquidi nell'organismo.
studi della vana scienza andare dopo la lascivia de'vizi, quel piede che quasi nell'
sia apertissimo a chi vuole entrarci con lascivia e con mat- tezza, egli non
e vuol che in lei / splendano di lascivia alti trofei. lorenzi, 4-50:
atta a ponere su i salti la naturai lascivia della regina. tansillo, 1-2:
tratti era come un'ultima perfezione di lascivia. alvaro, 9-479: il viso è
e rosata che nep- pur la spiritosa lascivia riusciva a saporire. flaiano, i-100:
come una faccia stravolta / mascherata di lascivia / e maculata sotto il belletto;
vive dell'ambizione scin- tillatrice, della lascivia rovente. foscolo, xiii-2-147: il disprezzo
. che induce alla lussuria, alla lascivia. salvini, 48-86: ognor fluenti
, ai quali veniva agli orecchi questa lascivia sì rara, tutti andavano a pigliarne un
in sagrestìa, / or ad ogni lascivia è l'alma ancella / senza guardarsi come
che suscita, esprime o rivela sensualità o lascivia; provocante. d'annunzio,
sciapa e rosata che neppur la spiritosa lascivia riusciva a saporire. 3.
nessuna donna, nessun sbarbato, nessuna lascivia o morbidezza, ma sol lucidi acciai
frugoni, vti-558: spettro della più enorme lascivia, col musaccio fatto a musaico,
, tanta risvegliasi / di adolescenti scarsi lascivia. idem, iv-1-560: uno di
xxxviii-318: chi non sa fozio e la lascivia insieme / esser duo vizi, questa
donzelle. crudeli, 2-100: di lascivia gentil, di scherzi amante, /
dovesse purgare le macchie disoneste che la lascivia di tali ha fatte ne la vita
letteratura sciapa e rosata che neppur la spiritosa lascivia riusciva a saporire. -privo di
perché dimostra che l'eccesso de la lascivia carnale non solamente danna tutte le potenzie
braci vive dell'ambizione scintillatrice, della lascivia rovente. = nome d'agente da
superbia, scolino per fermentar la vostra lascivia, pizzichino per istuzzicar la vostra maldicenza.
da marito, per istimolo d'una lascivia troppo sfrenata e troppo abbominevole in una
si possono esprimere senza qualche parte di lascivia e manco che oneste, come sarebbe.
vassallo o, per meglio dire, della lascivia partigiano infelice, verifica col suo operare
, nonerano piombi incatenanti, era poltiglia di lascivia inconclusa, impotente e però ancora bestiale
un van furore, / che di pigra lascivia e d'ozio sorge. fausto da
, crudeltà, disonestà, depravazione, lascivia o un intento comunque peccaminoso, o
di bocca mi sdrucciola improvvisa / una lascivia, un lubrico concetto, / il popol
conosciuta al mondo sì per la sua lascivia come per la lunga guerra che seguì per
opera alcuna volta mosso da una schietta lascivia e da uno appetito puramente sensitivo,
sudditi siano ignoranti e si perdano nella lascivia e nella gola, affinché, inveschiati
uomo; impulso sessuale, lussuria, lascivia. piero da siena, 4-49:
è quella ch'apre ogni serrarne / della lascivia umana ed è sentina / d'ogni
mio serraglio. -come simbolo di lascivia e di sensualità. lubrano, 1-49
molle / tutto era d'ozio e di lascivia pieno, / che de sua man
ed il prosaico. 2. lascivia, dissolutezza. giorgio dati, 1-98
. più che mai esercitava la sua lascivia e sfacciatezza, essendo di già a mezzo
non vidi mai sì sbardellata / di lascivia sfacciata. alfieri, iii-1-18: veggono.
, / la sozza ubriachezza / e la lascivia lorda / stan corteggiando la superbia pazza.
, e la sabbia / intinge di lascivia e di macello: / e perché
chi noterà la desidia, inerzia, lascivia, perfidia... e isfrenate affezioni
-mancanza di pudore, impudicizia, lascivia. f. f. frugoni,
, arroganza, slealtà, sfacciataggine, lascivia; che nasce da mancanza di educazione
chi 'l potrà persuadere che spregi la lascivia? chi dalla sfronzinàggine il potrà rimuovere?
epaltre, non vogliono avere atto niuno di lascivia, ma di gravità e di moderata
conti, 548: m'istiga alla lascivia / certo il petto e quelle putride
scorressino liberamente e alla su la lascivia della femmina, su la pecoraggine del ma
, in quella donna ancora madida di lascivia, la moglie, la figlia, la
di vin, di sonno e di lascivia pieno, / versò con l'alma l'
mar venereo per esser ingoiate dagli orchi della lascivia. segneri, ii-142: giuditta,
antichi crassi vizi come la mollezza e la lascivia (onde le meretrici si sminuiscono)
l'età, già son marci per la lascivia e sterili al generare. c
pazienza di tali animali o alla loro lascivia. rustico, vi-160 (28-4)
gran danaro per esser mantici della sopita lascivia, comperandosi come prezioso il desiderio di
van furore, / che di pigra lascivia e d'ozio sorge. guidiccioni, 5-40
era egli macchiato né da ricchezze né da lascivia alcuna, ma, secondo costume di
/ la sozza ubriachezza / e la lascivia lorda / stan corteggiando la superbia pazza
traendole con piacevoli e dilettevoli immaginazioni a lascivia di carne. laude di assisi, 247
affetto di amante: ma spezie di lascivia e perturbazione di uo rusi
gelar sotto le nevi per non peccare in lascivia, essendone gagliardamente tentati. a.
. giulio strozzi, 20-17: spira lascivia in un l'abito e 'l loco,
e ad altri componimenti i quali minor lascivia spirassero. g. bentivoglio, 4-54
: ad gli pedi stava uno satyro in lascivia irniente et tutto commotto, cum gli
tratti era come un'ultima perfezione di lascivia, di quella sua dolce carne opaca e
7. che conduce una vita viziosa per lascivia e lussuria; che tiene comportamenti abitualmente
e quanto fero / spurco furore de lascivia ingorda / sareber quasi in ciascadun sentero
biundi, 448: 'staddunarìa': lascivia brutale, stallonaggine. = deriv.
conti, 548: non m'istiga alla lascivia certo il petto e quelle putride tue
solleone, stornella le canzoni de la lascivia. idem, iv-2-1019: « fiore
et il fervore / che con strania lascivia pose al collo / le belle braccia
suo, / che per lussuria e per lascivia or vago / da pertutto trascorre.
altre cerimonie che quelle della sua sfrenata lascivia. carducci, ii-6-117: quanto alla
ne la vana scienzia a dare dipo'la lascivia de li vizi, quel piede che
che superare gli altri di sontuosità e di lascivia. muratori, 7-iv-81: anacreonte,
sfacciataggine, sfrontatezza. -anche: lascivia, impudicizia. -in senso concreto:
dal desiderio de le cose, da la lascivia de la voluptà e dal tedio de
popoli e la sabbia / intinge di lascivia e di macello / e perché il mondo
in un temprando, / ed in vano lascivia ed accortezza / tentan di separar la
labbri tinti, per titillare l'insoddisfatta lascivia degli spettatori nascosti nel buio.
né affetto di amante: ma spezie di lascivia e perturbazione di uomo servile.
-che rivela malvagità, depravazione, lascivia, disonestà, disordine e inquietudine morale
la sua autorità lo popolo transcorso in lascivia. beccuti, i-190: l'orribil
d'unguenti e uso ai lussuria e di lascivia. scaino, xcii-ii-308: a giuocatore
2. sensualità, desiderio carnale, lascivia; soddisfacimento dell'impulso sessuale, atto
petto. incline alla sensualità, alla lascivia (una persona); lussurioso,
s'abbatte ad alcuna memoria di disonesta lascivia rappresentata per rassomiglianza. giuglaris, 69
nelle cose amorose na lasciata quella vaga lascivia, che fu poi troppa in ovidio,
parole di frine poterono destar sentimenti di lascivia nella continenza di xe- nocrate. salvini
, i-161: ho moderata assai la lascivia de l'uttime stanze del vigesimo, tutto
di cleopatra si nascondono le vipere della lascivia; nei tralci vilupposi gli scorpioni tetri.
: odioso, abbominevole, corrotto / dalla lascivia cuore aventi; in tutto / vituperandi
dominato dal vizio, dalla dissolutezza, dalla lascivia (la vita di una persona,
voglie. ibidem, 325: quanto lascivia più dissidio mesce, / tanto la voglia
libidinosità, sf. invar. libidine, lascivia. s. liberovici, 6-286
valera, 1-49: in questi giorni la lascivia dei casottisti milanesi è stata triplicata.
la voragine della gola e cloaca della lascivia, parassitava, sinopizzava, epicurizzava, sibarizzava