tra le sue mura la città, lasciva / d'evirati cantori allet- tatice.
: quell'altro amore libero d'omni lasciva el quale congiugne et unisce gli animi
nella quale fece una santa lucia piuttosto lasciva che bella. lanzi, 2-1-35: si
8-95: a guisa d'una fanciulletta lasciva, con certi animaletti che in casa
pur così fragile così elastica e così lasciva, ella s'apparentava con le grandi creature
rozza a bardosso, che in cotta lasciva da meretrice. sassetti, 284:
. monti, x-2-44: alla fronte lasciva era cappello / il berretto di bruto
parve loro una cosa troppo delicata e lasciva. vallisneri, i-62: gli autori
sparge intorno / di licori sabei pioggia lasciva. carducci, 92 7: pe'
augusto, a difesa della loro arguta e lasciva licenza, per cui già si viziava
costui alcuno tempo tenne vita femminile e lasciva, vivendo in mollizie: ed appresso
. monti, x-2-44: alla fronte lasciva era cappello / il berretto di bruto,
dente più del cristallo, più lasciva / del tenero capretto. -per
che m'accusano d'empia e di lasciva sono peggiori di me a cento per uno
, / e corteggiata intorno / de lasciva famiglia / di zefiri ministri, /
gibbose / sue tarde figlie di lasciva e molle / lanugine vestir le
prosaica composizione descritta, nelle quali per la lasciva gioventù alquanto apertamente il suo ingegno si
bellissima e vaga e così baldanzosa e lasciva, con dui occhi che amorosamente in
/ l'accoglie in cavo sen conca lasciva, / del cui seme gentil vien
, / e corteggiata intorno / de lasciva famiglia / di zefiri ministri, /
, / l'inamidata cotta, / monacella lasciva ed infeconda, / celeste paolotta.
venuti a prudenza ed hanno lasciato la lasciva vita puerile; perciocché mentre a queste cose
tutte eransi rese / per l'incidente libertà lasciva / sfacciatamente ree di crimenlese. botta
mira, o tirsi, colà come lasciva / or bagna il suo bel viso ed
, assai sovente una curiosetta aura tutta lasciva percotendola, or la rimoveva d'in
, / e la colomba placida e lasciva, / e la pernice perfida e gelosa
, a difesa della loro arguta e lasciva licenza. metastasio, i-108: vengo a
disciplina ecclesiastica e più inclinate a vita lasciva che religiosa. buonafede, 1-ii-144:
nel vestire, non troppo attilata, e lasciva. -scomposto. cieco,
servire. boccaccio, iv-74: io, lasciva giovane, non conoscendo li tuoi dardi
: atto impudico, immorale; azione lasciva. bibbia volgar., viii-267:
v'è cosa più incontinente, più lasciva, più dissoluta, più lussuriosa della
d'uccidere: d'una voluttà dissolvente, lasciva. piovene, 5-538: [è
. leone ebreo, 302: la vita lasciva causa al corpo doglie, e ogni
infamia nostra!) / plaudire alla lasciva arte dei mimi, / gongolar di
attilato le stringea le tornite membra con lasciva eleganza. de marchi, ii-315:
amor de 'l divo bromio / che lasciva ti stringi a l'olmo erculeo / e
suo gambo s'erge, i giovinetta lasciva, / di pura grana e viva /
e dovette esulare, cacciato dalla petulanza lasciva della duchessa maria amalia, sorella di
tra le sue mura la città, lasciva / d'evirati cantori allet- tatrice.
era detto fallon quasi cosa pazza o lasciva, que'versi lascivamente detti si chiamavano
, 8-95: a guisa d'una fanciullétta lasciva, con certi animaletti che in casa
occhi del pubblico sembrerà una ridicola e lasciva fante, non un'onesta e grave
umana, come savete, / è più lasciva in male, / e 'l bene
rapina; ma solamente una bellissima e lasciva fanciulla. galileo, 34- 174:
amor de 'l divo bromio / che lasciva ti stringi a l'olmo erculeo / e
. marino, 222: aura intanto lasciva, aura vezzosa / dolce intorno le vola
pendici, / e fian tributo di beltà lasciva. salvini, 6-87: glauco,
moro, / anch'io di luce lasciva / con voi moro e mi struggo
boccaccio, v-66: io, giovinetta e lasciva, tirava semplice alli fermi anni le
splendori / le belle inferme dell'età lasciva, / e le viltà dei nostri
che dice plutarco, varia, figurata, lasciva, rotta e frascheggiante in maniera che
eleganza, si abbandona, frenetica e lasciva, a inconditi movimenti. d'annunzio
fretta. rebora, 46: o lasciva città senza amore! / ma che giovò
disprezzo. bontempelli, 19-26: voce lasciva, occhi di velluto fuggenti. cicognani
castità, ne'teatri e in scena tutta lasciva, e a guisa di forsennata furiando
colà giù... dove la carne lasciva arrostisce su quegli che davidde chiamò 1
, i-405: essendo ella molto bella e lasciva, per lo avere...
cidonio alle gibbose / sue tarde figlie di lasciva e molle / lanugine vestir le bionde
d'intrattenimento »..., lasciva, erotica e giocherellante. betocchi, 5-
del suo gambo s'erge, / giovinetta lasciva, / di pura grana e viva
più tosto per grassezza era sfrenata e lasciva, che per la magrezza impaziente e fiera
variissima nasce la musica, grave, lasciva, guerriera, malinconiosa, allegra. pascoli
vedande exquisite, con superba insieme e lasciva ostentazione, corno ad regina meretrice imbiasmando
con la sua bocca viscida una scimmia lasciva. -rifl. mattioli [
nobile tra'suoi quadri dimestici una pittura lasciva, fu veduto da un sant'uomo
/ l'inamidata cotta, / monacella lasciva ed infeconda, / celeste paolotta. pirandello
non v'è cosa più incontinente, più lasciva, più dissoluta, più lussuriosa della
, v-231: non si sdegnava della vita lasciva [di demetrio], del dispendio
/ che si masturban con la man lasciva. ingasiato, agg. dial
, 1-357: l'ingorda maga, / lasciva, infame, poiché amanti gli ebbe
si spense / stanca l'insonne lampada lasciva / conscia di tutto. bettini, 33
). caporali, lxv-80: con lasciva ipocrisia / copra il cor l'umana
landino, 379: fu femina molto lasciva e superba, et iraconda e intollerabile.
la vaga e maravigliosa pittura, o la lasciva invenzione del pittore? cellini, 1-60
poesia, la pittura, la musica lasciva del suo tempo,... la
e sospiro. d'annunzio, i-37: lasciva, canora, vigile, / fiera
alimenti. bruni, 181: beltà lasciva / si disface qual gel, langue qual
cidonio alle gibbose / sue tarde figlie di lasciva e molle / lanugine vestir le bionde
sedèo eziandio, acciò che con la lasciva della ebbrezza togliesse via il chiarissimo parlare
né affetto di amante, ma spezie di lasciva e perturbazione di uomo servile. lorenzo
capelvenere, foglie di mirra cotte in lasciva, e lavarsene la testa...
la radice... e bollirla in lasciva e lavarsene il capo ritiene i capelli
.. siamo tutti lavati d'una medesima lasciva, ciò fue del prezioso sangue di
rosa] sol vagheggia / lascivir, non lasciva. 5. sfrenarsi in corse
, / ogniuna più gallante e più lasciva, / vedeanse andare al ballo a un
prezzo onde il suo ardore / vende lasciva a poco onesti amanti. vallisneri,
innamora col ciglio, / ed è lasciva sì che passa il segno. carducci
l'origlier. d'annunzio, i-37: lasciva, canora, vigile, / fiera
imboccava con la sua bocca viscida una scimmia lasciva. 2. che suscita o
vevande exquisite, con superba insieme e lasciva ostentazione, corno ad regina meretrice imbiasimando
monastero e negli occhi de'monaci una lasciva danza di femmine ignude. pallavicino,
dier morte a roma. / alla fronte lasciva era cappello / il berretto di bruto
costui alcuno tempo tenne vita femminile e lasciva, vivendo in mollizie. boccaccio, i-85
mondo / di lei narrando la vita lasciva, / chi qua chi là, per
di linee e di tinte per la dilettazione lasciva dei peccatori. -immodesto (un
si spense / stanca l'insonne lampada lasciva, / conscia di tutto.
splendori / le belle inferme dell'età lasciva / e le viltà dei nostri flosci amori
non iscriver cosa che possa parere o lasciva o licenziosa o contra i buoni costumi
e di quella corte: bigotta e lasciva, smaniante di novità. jahier, 36
d'anni giovane e di faccia molto lasciva et ha nome margena. bandello,
e graziosa, e col tutto dimostrare lasciva bellezza. c. dati,
attilato le stringea le tornite membra con lasciva eleganza. govoni, 6-155: busto ignudo
cerretti, xxii-493: or da arbor lasciva il crin diffuso / toglie, or
, a difesa della loro arguta e lasciva licenza per cui già si viziava il
per amoreggiare e parte per una certa lasciva polizia, al collo, ne i vestimenti
quercunea, cum patula opacitate degli rami lasciva. poliziano, 1-298: sott'esso
infide / che voce avran piacevole e lasciva / e dolce aspetto che lusinga e
ferma e grave, l'altra molle e lasciva. d. bartoli, 9-28-2-97
vanissima nasce la musica, grave, lasciva, guerriera, malinconiosa, allegra. bellori
musica si era fatta carezzevole, quasi lasciva di soavità, agonizzante e vivibonda,
a furia di sentirsela rimproverare come futile, lasciva e non ispirata a buoni sentimenti,
, i-15: bebbe dai divin piè lasciva chioma / il lustrai pianto.
, come savete, / è più lasciva in male, / e 'l ben é
era morta, che era stata vana e lasciva di queste vanità, che sono le
, siccome non da qualunque accidentale e lasciva, ma dalla sola legittima copula si può
né affetto di amante, ma spezie di lasciva et perturbazione di uomo servile. nardi
costume, / petto libidinoso, alma lasciva. c. gozzi, 1-475: sinadabbo
scandaloso; espressione scurrile, sconcia, lasciva. -in senso generico: linguaggio libero
non iscriver cosa che possa parere o lasciva o licenziosa o contra i buoni costumi.
che di renderle tali procurano liquidi nella lasciva più morbinosa e perciò più ammorbante.
vergine condutta / a quella di fetor lustra lasciva. marini, iv-45: lasciate le
tra le sue mura la città, lasciva / d'evirati cantori affettatrice. manzoni
.: festa, manifestazione oscena, lasciva, immorale, abietta. musso
si ha per festa mondana, carnale, lasciva, lupercale, lo dirò pure,
/... voce avran piacevole e lasciva / e dolce aspetto che lusinga e
sofista al filosofo, così la musica lasciva a la temperata. -risplendere,
pallida nella concitazione sensuale; si svelava lasciva e maestra di lussuria. bocchelli, 18-ii-85
più incon tinente, più lasciva, più dissoluta, più lussuriosa della
condutta / a quella di fetor lustra lasciva. = voce dotta, lat.
mazza, i-15: bebbe dai divin piè lasciva chioma / il lustrai pianto. foscolo
con la pena la colpa. foste lasciva, contaminaste il letto maritale, maculaste
1-357: l'ingorda maga, / lasciva, infame, poiché amanti gli ebbe,
grassezza [la plebe] era sfrenata e lasciva che per la magrezza impaziente e fiera
occhi del pubblico sembrerà una ridicola e lasciva fante, non un'onesta e grave
mandar male ogni cosa nella troppo delicata e lasciva maniera di vivere. firenzuola, 498
e dava cetre al rio l'aura lasciva. fontanella, i-240: piovi [la
, siccome non da qualunque accidentale e lasciva, ma dalla sola legittima copula si
di bronzo dorato, curvi in posa lasciva e melodrammatica. moravia, 12-59:
vedande exquisite, con superba insieme e lasciva ostentazione, come ad regina meretrice imbiasmando
assai sovente una curio- setta aura tutta lasciva, percotendola, or la rimoveva d'
maestrevolmente cantati, ma per ascoltar voce lasciva. g. gozzi, i-4-156: io
città... cominciò a diventare lasciva e trista, e in tal maniera che
molle'; cioè la vita lussuriosa e lasciva. ariosto, 7-40: ben sapea che
favorisce un tipo di vita dissoluta e lasciva (un luogo); fornito di ogni
ferma e grave, l'altra molle e lasciva,... biasimevole e nociva
, armoniosa e svelta, molle e non lasciva. -sostant. leggiadria di un
: alcuno tempo tenne vita femminile e lasciva, vivendo in mollizie. boccaccio, viii-i-
: che favorisce la vita oziosa, lasciva, dissoluta; che è sede di
chiederle [alla danzatrice fatma] quella lasciva scrollata delle anche in voga nel più
in mano et a canto travestito in una lasciva donna 8. parola o
onde variissima nasce la musica, grave, lasciva, guerriera. salvini, v-468:
rosa] sol vagheggia / lascivir, non lasciva. -per estens. prodotto,
vesticciuola assai sovente una curiosetta aura tutta lasciva percotendola, or la rimoveva s'in
la sua vita neghittosa mente lasciva. buzzati, 6-64: eseguiva neghittosamente
in città, giovin gentile, / lasciva e sensual non men che bella.
dal lungo sonno d'una vita oziosa e lasciva e a fargli aprir gli occhi al
tra le sue mura la città, lasciva / d'evirati cantori allettatrice, / non
, vien comprata a prezzo d'oro da lasciva gola nelle natiche degli ortolani.
occhi del pubblico sembrerà una ridicola e lasciva fante, non un'onesta e grave matrona
che si manifesta nell'ostentazione spudorata e lasciva di motivi e allusioni erotiche; inverecondia
licenza della plebe, cominciò a diventare lasciva e trista. bruno, 3-569:
, / sembra ad onesto cor pompa lasciva. -letter. palpebra.
core. -descrivere e lodare in funzione lasciva, per una seduzione amorosa. -
baccanti. d'annunzio, i-37: lasciva, canora, vigile, / fiera ti
, / l'inamidata cotta, / monacella lasciva ed infeconda, / celeste paolotta.
vesticciuola assai sovente una curiosetta aura tutta lasciva percotendola, or la rimoveva d'in
povare ghiande, / voi in ogni lasciva séte involti. leggenda aurea volgar.,
cerreta, xxii-494: or da arbor lasciva il crin diffuso / toglie, or
intrecciando sen van per la verdura / di lasciva armonìa dolce mistura. -transizione
. region. gesto o frase audace o lasciva rivolta a una donna. a
gli uccelli di palamede e quequerdula e la lasciva perdice. nappi, xxxviii-264: di
né affetto di amante, ma spezie di lasciva e perturbazione di uomo servile. tasso
-che favorisce o stimola l'inclinazione lasciva verso il piacere dei sensi.
mazza, i-15: bebbe dai divin piè lasciva chioma / il lustrai pianto, e
impresa. caporali, lxv-80: con lasciva ipocrisia / copra il cor l'umana
vedande exquisite, con superba insieme e lasciva ostentazione, corno ad regina meretrice,
1-ii-744: mentre che io, giovinetta e lasciva, tirava semplice alli fermi anni le
proprio o caratteristico di persona dissoluta e lasciva; che denota sfrenatezza o depravazione.
la querulante luscinia... e la lasciva perdice e porphyrio. caro, 12-iii-240
: l'avversità è freno / d'ogni lasciva cosa,
assai la comedia dall'oscenità e dalla lasciva e procace imitazione de'mimi.
, / profana sì, ma non lasciva amante. muratori, 5-ó-151: sembra ad
, riso d'abisso, 7 lasciva sorella dell'aria, / madre della nuvola
., quivi udendo come constanzio in lasciva vita con una sua donna, la
si moveva già sotto la sua puerilità lasciva. papini, x-1-537: morii a
rive insieme / con l'impudica tua lasciva putta, / et io nel porto fuor
, dissoluta, corrotta, impudica, lasciva (anche con riferimento a spose infedeli
prostituta; comportamento da donna corrotta e lasciva. aretino, 20-139: a petizione
una condotta sessualmente immorale, impudica, lasciva; ragazza di facili costumi; sgualdrinella
atteggiamento o comportamento da donna corrotta e lasciva. ariosto, 414: -or vedi
della donna corrot ta, lasciva; da puttana (e ha per lo
comportamento da prostituta, da donna lasciva e corrotta. capellano volgar.
di palamede e quequer- dula e la lasciva perdice. = voce dotta,
umbra quercunea cum patula opacitate degli rami lasciva, i'fui di eminente somno oppresso
, / raddoppiavan correnti e ripoloni, / lasciva dieci e di poi gli
voi la vaga e maravigliosa pittura o la lasciva invenzione del pittore? domenichi [plinio
o incline alla licenziosità, dissoluta, lasciva, impudica (anche con riferimento a
, 6-519: oh, quante fiade la lasciva venus fi ditta aver riso li piè
dall'umanità sensuale, perché la più lasciva e la più rila- sciante, ebbe
coltura e di quella corte: bigotta e lasciva, sma- niante di novità e
almen [la lingua] sicome suol lasciva / coda guizzar di rondine fugace. /
stillato in doppio et odoroso umore, / lasciva troppo si riversa adosso. bruni,
toga roza a bardosso che in cotta lasciva da meretrice. tasso, 7-17: la
'l divo bromio, /... lasciva ti stringi a l'olmo erculeo /
la rubiconda e pantagruelica esuberanza spampanata, lasciva, pesante, gioconda e universale
leccare. -opera letteraria oscena, lasciva. boccalini, ii-67: andate,
parimente spirono; / ruotasi attorno più lasciva gregge: / qual le salse onde
mano et a canto travestito in una lasciva donna un demonio per meglio spacciare le
del sec. xvi in spagna perché lasciva e fu reintrodotta nel secolo successivo con
: il nome di questa agresta e lasciva divinità antica... è oggi usato
/ ma del desio saziate e di lasciva / venere ad altre case e ad altri
. / sbavan le labra, e con lasciva sferza / la lussuria del crin sul
smoderatezza. -in senso concreto; condotta lasciva, immorale. de amicis,
in questa / nostra misera età, lasciva e frale, / ché la virtù giù
volte si dice ch'ella [venere] lasciva, fece scherne def piede del marito
, ch'a bello studio sciocchi / lasciva trascuragine confonde. g. b. casaregi
imbrattò mai il suo pennello con alcuna lasciva o in altro modo sconvenevole rappresentazione.
creato. 2. figur. donna lasciva e dissoluta, sgualdrina; baldracca,
dall'umanità sensuale, perché la più lasciva e la più rila- sciante, ebbe
]: s'ella [lamoglie] è lasciva e sfronzinata, la quale mille amanti seguitano
fomentasse il prurito di quella sua ventraia lasciva che, così ben nodrita dal lusso,
di quella corte: bigotta e lasciva, smaniante di novità e in fondo
la rubiconda e pantagruelica esuberanza spampanata, lasciva, pesante, gioconda e universale che
/ la vita degli dei sporca e lasciva. g. f. morosini, lii-14-271
parimente spirono; / ruotasi attorno più lasciva gregge: / qual le salse onde
comitiva. ogniuna più gallante e più lasciva, / vedeanse andare al ballo a
, i-378: tu stimi più un'occhiata lasciva che dio, più [i fanali]
ecco che io repente incomincio tanto in lasciva pnirigine et in stimulosa libidine incitarme. imperiali
si sdegnava [antigono] della vita lasciva di demetrio, del dispendio e dell'
molle, tenera, un po'strascicante, lasciva. -in posizione pred. e con
attilato le stringea le tornite membra con lasciva eleganza. manzoni, fermo e lucia,
amor de 'l divo bromio / che lasciva ti stringi a l'olmo erculeo. govoni
ridente e baldanzoso / e, dimenando la lasciva coda, / dava segno che 'l
, 13-15: una colomba ancor vaga e lasciva / uccise di candor simile al latte
, / animar cetra sonante, / agitar lasciva danza / e fra viti allori e
toga roza a bardosso che in cotta lasciva da meretrice. = deverb. da
allora un caso per cagione di questa vita lasciva tenuta ter. che discute o
la frigia, dissoluta e molle e lasciva solamente lodò la dorica, grave e guerriera
, ch'a bello studio sciocchi / lasciva trascuràgine confonde. bresciani, 6-x-
, 1-357: l'ingorda maga, / lasciva, quale questi bruchi si trasformano
, 1-13-192: sopiti ornai de la tenzon lasciva / gli pelagio ii rifatto di forze
e inaspettato. biondi, 204: lasciva e disinnamorata: maliziosa ed imprudente;
. danza trevigiana: antica danza alquanto lasciva (e il termine veniva spesso usato in
2. incline a una condotta sessuale lasciva, lussuriosa (con accostamento scherz.
tra le sue mura la città, lasciva / d'evirati cantori allettatrice. d'annunzio
amoreggiare, e parte per una certa lasciva polizia, al collo, ne i vestimenti
furia di sentirsela rimproverare come futile, lasciva e non ispirata a buoni sentimenti,
la voce venerea, indicante l'inclinazione lasciva. rovani, 1-63: gli occhi aveva
saltar dentro, ch'ella gli roversò quella lasciva addosso per pelarlo. 2