orecchi, e quelli stanno lì a lasciarsi fare. montale, 2-61: la nera
guicciardini, 2-1-360: non gli sarebbe securo lasciarsi dneto uno papa potente e sospettissimo.
luogo sano e non sospetto, potranno lasciarsi passare. broggia, 463: nelle
a uno spettacolo orrido o spaventoso senza lasciarsi impressionare. s. francesco, xxxv-i-34
della messe, era tenuto a lasciarsi investire e subissar da uno scoppio di
e si potrà perdonare ai più di lasciarsi spadroneggiare dalla canaglia dei ciarlatani. l'
le spalle. lasciare, lasciarsi dietro le spalle, v. lasciare,
(mi spallóno). viaggiare, lasciarsi trasportare qua e là da un pallone
devasta. 2. intr. lasciarsi andare a un modo di scrivere enfatico
o vista di sangue sparso, ma senza lasciarsi trasportare all'altro estremo, cioè alla
marte gli occhi d'ognun per non lasciarsi / da lor veder, giva per tutti
qui / nostro vicino, che, veduto lasciarsi / la botte manomessa, vuol con
. 5. per estens. lasciarsi impressionare da un fatto negativo; preoccuparsi
pari con teocrito e di lunghissimo spazio lasciarsi esiodo dietro alle spalle. -segmento
, 149: ora disponendo le pulcelle a lasciarsi in preda agli amanti, sotto specie
una spellicciata a'filosofi. no prima di lasciarsi rapire dalla spelonca. 3.
particella pronom. { spenzolo). lasciarsi pendere, dondolare nel vuoto. sacchetti
o vista ai sangue sparso, ma senza lasciarsi trasportare all'altro estremo, cioè alla
per 30 giacobi o più con battersi e lasciarsi al primo sangue. algarotti, 1-v-216
la polpa di un frutto); lasciarsi sgusciare bene dalla scorza; staccarsi bene
da infilarsi in quello spiedo e da lasciarsi menare a scaricare e incendia forza in
uomo fermo nei suoi princìpi non deve lasciarsi crollare da ogni misera spintarella.
l'esercito. -come esortazione a non lasciarsi abbattere dalla sventura. c.
di cervello troppo robusto e italiano da lasciarsi adescare alla misticità boreale e splenetica dei
: sentivo anche qualche merlo sfrullare e lasciarsi dietro la coda nera una spolverata di neve
del sapiente essere troppo molle, né lasciarsi vincere dalla pietà e dal cordoglio in guisa
-seguire o affiancare un'altra nave senza lasciarsi cantini, 1-11-261: a chi farà
lungi dal perdersi di coraggio e dal lasciarsi vincere dallo sgomento come sarebbe avvenuto a uomo
a qualcosa o a qualcuno; non lasciarsi sfuggire alcunché; porsi ad ascoltare o a
stendersi alla terra. -figur. lasciarsi andare all'ozio, ai piaceri.
anche eccedere, superare determinati limiti; lasciarsi andare a pensieri o a comportamenti inaccettabili
fantasia affatto sterile e poco vogliosa di lasciarsi scuotere. delfico, i-52: gli
quella in ispezie che chiamano stolida, per lasciarsi prender dagli uomini, senza darsi pensiere
di stigmatizzare la renitenza del contadiname a lasciarsi ricoverare e segregare nei lazzaretti. 3
contento del regalo di padron 'ntoni per lasciarsi comprare, e questo provava che razza
conchiude o inescusabilmente si paralogizza, senza lasciarsi campo di poter... con istorcimenti
molti far si veggiono, ma il lasciarsi superare da passioni è la cagione di quelli
: cominciò appresso a poco a poco a lasciarsi andare nello straccurato e nella infigardaggine.
. -portare a termine un progetto senza lasciarsi distrarre da altri; badare ai fatti
soverchiare. lubrano, 2-301: il lasciarsi stramazzare dagli appetiti ripugna alla ragione,
illudere. giuglaris, 1-527: non lasciarsi stregare dalle lusinghe d'una propizia [
anche lei: le labbra strette per non lasciarsi scappar la pazienza, e una ruga
stupida bassezza o una sovrumana filosofia per lasciarsi a beneplacito d'un nemico che ha
. -lasciarsi suggere il miele: lasciarsi sedurre (una donna).
bandello, 2-31 (1-985): il lasciarsi superare da passioni è la cagione di
e penetrata da un acuto dolore senza lasciarsi superar dal medesimo. -fiaccare
giudico. 4. senza lasciarsi coinvolgere. boccaccio, viii-2-284: essere
autorità di qualcuno. — anche: lasciarsi dominare dal sentimento amoroso. giraldi cinzio
esortare a farsi animo, a non lasciarsi abbattere dalle bile di più vaste applicazioni.
. figur. perdere la buona disposizione; lasciarsi andare a un comportamento indolente, passivo
ferocia] rapidamente, prima ancora di lasciarsi decifrare, in una sorta di mansueta
delle nottole, a cui sapeva male di lasciarsi accecare dal fumo, cominciarono a sbrancarsi
gli zigomi, aveva pensato bene di lasciarsi tallire quei due scopettoni color carlomagno.
, 747: non volendo tra tanto lasciarsi ingannare dal duca, mandarono le lor
enormemente. ottieni, 3-36: è facile lasciarsi adescare dalle virtù; ecco un altro
per poi arrampicarsi su un albero e lasciarsi cadere di nuovo assumendo i caratteristici contorni
mezo vada. -trattenersi, non lasciarsi trasportare. guittone, xxxiii-16: oh
tempuscolo quant'è necessario a formarsi, a lasciarsi distinguere, e a conservarsene la ritentiva
mattone bisogna tenerselo stretto. -non lasciarsi sfuggire un'occasione. buzzati, 6-188
: nissun popolo è più tenero a lasciarsi andare alle impressioni di chi il governa
dal mio contegno infin dove ella possa lasciarsi andare in amarmi, salva la giustizia,
mala vita, non sarà così facile a lasciarsi tentare delle loro scelleraggini. goldoni
del maramaldo. -lasciare, lasciarsi a tergo: abbandonare una situazione sfavorevole
di persona di proposito e da non lasciarsi indurre a far l'altrui voglie.
: avere autonomia di giudizio, non lasciarsi influenzare dalle opinioni altrui. tommaseo
-ragionare con la propria testa: non lasciarsi influenzare dagli altri, avere autonomia di
mente; non essere da meno, non lasciarsi soverchiare. mazzini, 52-317:
molto bene la forza dell'oro nel lasciarsi tanto asottigliare e doppiare senza rompersi mai
alberi o cantonate cercano di mutar posto senza lasciarsi pigliare da colui che è nel mezzo
o tollerarla. -contemplare senza lasciarsi impressionare o coinvolgere uno spettacolo doloroso o
v. topo3) e da anestesia lasciarsi ai topi e nella polvere. (v
. intr. con la particella pronom. lasciarsi affliggere da idee e pensieri angoscianti,
e con gemme, e col non lasciarsi quasi mai vedere in pubblico, et altn
gosellino, 31: non hanno a lasciarsi traboccar tanto nell'ira 0 nella dolcezza
ne minore, onde non debbono mai lasciarsi. gente che l'arnese aduna
costume delle persone tragiche, per non lasciarsi condur dal caso, e formarlo così a
tralasso), sm. ant. il lasciarsi sfuggire, il non cogliere un'opportunità
trasparente, lasciar vedere al di là; lasciarsi attraversare dalla luce; rivelare il contenuto
da svolgere. -perdere il tram: lasciarsi sfuggire un'occasione famontale, 1-113:
. intr. con la particella pronom. lasciarsi inganna- bertoldo con bertoldino e cacasenno,
princìpi; quindi egli è deciso a non lasciarsi trascinare né troppo a sinistra né troppo
15. eccedere, trascendere, lasciarsi andare, abbandonarsi a espressioni, comportamenti
s'era finora imposti, e a lasciarsi andare a mano a mano a qualche
1-31: non volevano a nessun costo lasciarsi trasportare alle murate. -deportare
31. locuz. farsi, lasciarsi trasportare: lasciarsi pervadere e dominare da
. locuz. farsi, lasciarsi trasportare: lasciarsi pervadere e dominare da un sentimento profondo
116: cominciando poi e'nostri lanaiuoli a lasciarsi trasportare dalla voglia del troppo guadagnare,
fermezza è detta trattabilitade, cioè di lasciarsi guidare ad altrui. giannotti, 2-1-134:
con teocrito, e di lunghissimo spazio lasciarsi esiodo dietro alle spalle. -di
imprigionano e avvincono i cavalli restii a lasciarsi ferrare. g. bufalino, 9-44:
i-92: roberto non era uomo da lasciarsi sedurre da vane apparenze; prese dunque
... sia obbligato da dette guardie lasciarsi chiaramente conoscere, e da detti birri
chiaramente conoscere, e da detti birri lasciarsi effettivamente pigliare, e catturare. manzoni
bassezza, o una sovrumana filosofia per lasciarsi a beneplacito d'un nemico che ha
principiano a scuotersi e tremare sino a lasciarsi cadere in terra. dizionario politico, 552
. non cogliere una buona occasione, lasciarsi sfuggire un'opportunità, un momento favorevole.
. levi, 2-65: egli amava lasciarsi portare dall'eccessività delle parole, da
turbabilità, sf. disposizione a lasciarsi facilmente turbare, suggestionare; impressionabilità
suo dottore non ci penserà neppure di lasciarsi operare. 10. mollusco della
: egli ha voluto d'allegrezza falsa / lasciarsi ubriacare. bandi, 1-i-272: la
le provincie lombardo-venete, è mistero da lasciarsi alla scienza parlamentare dell'inghilterra officiale.
giudica riputarsi, ma bugia uffiziosa, e lasciarsi correre: ma il mal non finisce
parole graffiati gli usatti! lasciarsi andare le persone più rigide, compassate.
ai bestiami sarebbe lo stesso che il lasciarsi uscire dalle mani l'alimento più necessario
le proprie capacità; imporsi, non lasciarsi sopraffare o prevaricare. cantari cavallereschi,
valvolare, proprietà di alcuni bipoli di lasciarsi attraversare dalla corrente solo in un senso
dal mio contegno infin dove ella possa lasciarsi andare in amarmi, salva la giustizia e
gl'occhi d'ogn'un per non lasciarsi / da lor veder, giva per tutti
verga, 8-347: non gli piaceva di lasciarsi aprir le vene per uno che doveva
parola, da vendersi o farsi o lasciarsi pagare in germania. d'annunzio,
offerente. 9. farsi o lasciarsi corrompere per denaro, per ottenere prestigio
apprendano anco i più semplici a non lasciarsi gabbare da qualche vendibùbbole, che dà loro
n'onda verdiana, alla quale bisogna lasciarsi portar via pur ritrosi. gozzano,
avevano insegnato a memoria, né voleva lasciarsi baciare da stranieri. b. croce,
trent'anni, o cinquanta, e non lasciarsi vincere? dante, infi, 5-132
un atto, documento e simili e da lasciarsi ai burocrati. = voce dotta
provocazione, a un sopruso; non lasciarsi intimidire, assumere un atteggiamento fermo e
virtuosa o viziosamente: del resto deve lasciarsi portar il peso a chi v'è sotto
anco vogare e far forza per non lasciarsi abbattere. tommaseo [s. v.
, che proprio se lo voleva di lasciarsi battere... da una concorrente tanto
gran volpone, fu gran pecora a lasciarsi cogliere in trappola. goldoni, x1i-494:
del dispotismo. comisso, 17-71: lasciarsi prendere dagli affetti è un tendere verso una
una voragine, ma il non lasciarsi prendere è un vivere di pietra.
fuori le zebre, col desiderio di lasciarsi falciare. 3. plur.
sentimento, ecc.; persona facile a lasciarsi dominare da una passione ardente.
, poi uno sdrucciolare o piuttosto un lasciarsi sdrucciolare, un abbandonarsi a corpo morto
pensi a partire, ma che ami lasciarsi incatenare sotto il pretesto di favorirlo. il
pietro bembo (1470-1547) o a lasciarsi influenzare dalle sue teorizzazioni linguistiche e letterarie.
, sf. disposizione a emozionarsi, a lasciarsi impressionare facilmente o eccessivamente; emotività,
in tono di grandeur, ma ha dovuto lasciarsi prendere, e l'hanno portato a
. tecn. attitudine di una roccia a lasciarsi perforare da un utensile, determinata da
commovibilità, sf. invar. facilità a lasciarsi commuovere. turati, cliv-210
anni dellasua affannosa missionepressoilnostro alleato, che lasciarsi menar pel naso. cornacchiévole,
trarci in inganno. 'non è uomo da lasciarsi cuccare'. 2. na cogliere
. considerare in modo distaccato, senza lasciarsi influenzare dalle emozioni, dalle passioni. –
scolastico e nella selezione professionale, a lasciarsi guidare, nel giudicare una persona,
certo ch'è contrario al ben pubblico lasciarsi amoccar denari o altro da tali forfanti:
mi spègolo). letter. non lasciarsi coinvolgere o sottrarsi a una situazione spiacevole,
sotto l'influenza dei tuoi suggestionatori – lasciarsi trascinare a poco a poco allo sciopero.
metri di cavo d'acciaio, lungo cui lasciarsi dolcemente scivolare. tisanerìa, sf.
: un compositore ultra aggiornato che cerca di lasciarsi alle spalle la dodecafonia. =
ma costoro, niente correre, niente lasciarsi spingere; verboten, germanicamente, come