ma a poco a poco. diremo: lasciarsi abbacinare da tristi consigli, dove abbagliare
. 7. rifl. cedere; lasciarsi cadere; appoggiarsi, adagiarsi, stendersi
9. rifl. figur. arrendersi, lasciarsi andare; avvilirsi; rinunciare a resistere
tanto schiumando. 6. rifl. lasciarsi cadere a terra; abbandonarsi al suolo
rifl. perdersi d'animo; scoraggiarsi; lasciarsi vincere dallo sgomento, dallo scoramento.
particella pronom. [àbbiòsció). lasciarsi cadere, afflosciarsi. -anche al
2. figur. deprimersi; lasciarsi vincere dallo scoramento; avvilirsi.
tappo. 4. intr. lasciarsi pigliare all'amo (detto dei pesci
. prestar fede con troppa facilità; lasciarsi adescare (per ingenuità, sprovvedutezza).
vigne. 2. rifl. lasciarsi cadere, abbandonarsi, prostrarsi, afflosciarsi
umane. 2. rifl. lasciarsi persuadere a fare qualcosa. s.
a domande, a preghiere); lasciarsi convincere. boccaccio, i-498: le
. rifl. mettersi comodamente, sdraiarsi; lasciarsi cadere con abbandono; posarsi delicatamente.
agli abitanti di raffinarsi negli agi e di lasciarsi andare alle delizie, vi bisogna intendere
: rimase fermo come una bambola a lasciarsi aggiustare prima, quindi ammirare. idem
agli abitanti di raffinarsi negli agi e di lasciarsi andare alle delizie, vi bisogna intendere
dante... in vece di lasciarsi agitare dall'azione che fa il poeta sopra
li calmava, e tornavano agnellini a lasciarsi pelare e peggio, con rassegnazione.
-tirare vaiuòlo a una chiosa: non lasciarsi sfuggire o perdere occasione di guadagno.
distendere. - al rifl.: lasciarsi andare, riposarsi. simintendi, 1-82
mio ben diviso. tasso, 16-46: lasciarsi córre il virginal suo fiore; /
: ma guai però a fermarsi e a lasciarsi prendere dall'ambiente! alvaro, 7-115
baldoino. firenzuola, 498: il lasciarsi molte volte governare alle donne loro,
: chi ha la forza di non lasciarsi intimidire dalla sfortuna, è da ammirare
tutto dimenticato. 14. lasciarsi andare: calarsi dall'alto in basso,
cosa: il discendere si fa solo per lasciarsi andare. cellini, 1-109 (254
suo avvenire. buzzati, 1-291: preferiva lasciarsi andare, non pensare più a niente
parola all'altra: parlare abbondantemente; lasciarsi trasportare dalle argomentazioni. boccaccio, dee
. -mangiarsi, mordersi l'anima: lasciarsi consumare dentro da una passione violenta,
abbattersi; prostrarsi nell'in- timo; lasciarsi andare; umiliarsi profondamente. leopardi,
cosa: il discendere si fa solo per lasciarsi andare. tasso, 7-52: la
della montagna, colla ferma risoluzione di lasciarsi morire. nievo, 663: mi fermai
trapa], esecrandolo come diffìcile nel lasciarsi abbordare; ma quando l'approccino,
boccaccio, v-217: esse sono arrendevoli a lasciarsi provare il lor diletto e spezialmente quello
dell'ira anco l'uomo più mite può lasciarsi andare ad eccesso... l'
gli argini: abbandonare ogni sostegno, lasciarsi andare completamente. bembo, 1-14:
con la particella pronom. figur. lasciarsi dominare dall'ira, dalla collera (mostrandone
boccaccio, v-217: esse sono arrendevoli a lasciarsi provare il lor diletto e spezialmente quello
nievo, 133: e quanto al lasciarsi convincere... aveva tutta l'
veder la ragazza, già grandicella, lasciarsi baciare da questo e da quello come
una superficie stillante sangue, sono abili a lasciarsi penetrare da questo fluido.
loro erano capaci [i milanesi] di lasciarsi muovere da certe astrazioni de'governi geometrici
da canapi grossissimi, cedere, e finalmente lasciarsi vincere e sollevare dall'assalto degl'innumerabili
.: sapeva camminare sulle fiamme senza lasciarsi attaccare un lembo della veste. sbarbaro,
provare tedio, tediarsi, annoiarsi; lasciarsi vincere dal tedio, abbandonarvisi.
appariscente. 3. figur. lasciarsi alle spalle, non curare. alfieri
fuga coll'altrui consiglio, mostrò di lasciarsi piegare dalle ragion de'suoi. magalotti
pensate, certe avvedute semplicità, e lasciarsi andare a certi calori a freddo,
2. rifl. intricarsi; lasciarsi avviluppare, intrappolare. allegri, 124
quota, porzione, ò voce da lasciarsi in abbandono. = deriv. da
in tanta gloria, stava lì a lasciarsi ballottare senza metterci su né sale né
, impari una buona volta a non lasciarsi abbacinare da tutti questi barbagianni multicolori..
parti. -lasciarsi levar di barca: lasciarsi guidare; farsi menare per il naso
de'bussolari esortò i cittadini a non lasciarsi cadere in dominio d'un principe.
distendano, di necessitade è più genti lasciarsi, le quali ciascun de'regi non signoreggi
, è una sciocca leziosaggine da lasciarsi a coloro che pongono la comoda
, dar di ber 2-701: lasciarsi correr 0 portar via la berretta vuol dire
ed era una vera minchioneria venire a lasciarsi rubare i soldi in quella bettolaccia;
qualche maniera strinse il bocchino per non lasciarsi scorgere a sorridere un poco anche lei
di bonaccia. -affogare nella bonaccia: lasciarsi illudere da troppa fortuna. allegri
la dottrina fia più presta / a lasciarsi trovar che la bontade: / sì mal
primi son meno astuti e più facili a lasciarsi pigliare: i secondi sono più astuti
in lui... il non lasciarsi metter su dallo sdegno, come ti
lavoro, nella propria attività (senza lasciarsi vincere dagli eventi). giusti,
preparato un gran paio di scarponi da lasciarsi briciolo per briciolo su per i monti circonvicini
lui, tanto che quando si fu per lasciarsi (tossendo bronzinamente in quel punto la
. -star di buon animo: non lasciarsi scoraggiare. -di buon occhio: con
certe colline. 11. rifl. lasciarsi cadere (con forza, con impeto
cadere nella trappola. -caderci: lasciarsi trascinare inconsapevolmente a ciò che si è
caddero in terra. -abbandonarsi, lasciarsi andare di peso. boiardo, 2-4-54
-locuz. figur. calare al fischio: lasciarsi prendere in un inganno. i
dettame di sana critica, di non lasciarsi traviare ne'suoi giudizi... da
tenendo conto solo del proprio interesse senza lasciarsi deviare dal sentimento (e indica abilità
violenza d'animo, estrema facilità a lasciarsi trascinare dalle passioni. machiavelli, 508
. locuz. -lasciare aperta una callaia: lasciarsi una via di fuga. v
, camminare sui piedi dei vicini, lasciarsi ammaccare le costole e pestare i calli e
come le scimie. -non lasciarsi pestare i calli: non tollerare ingiustizie
che in grandissimo servigio fusse contenta di lasciarsi scalzare da lui; e cavatogli la
cornacchie di campanile, si risolvette a lasciarsi intendere chiaramente. -raro come i
lepre se ne va: non bisogna lasciarsi sfuggire le buone occasioni, per badare
-vedere quanto la canna: non lasciarsi ingannare, vedere tutto quello che c'
ragioni: essere molto ostinato, non lasciarsi persuadere, rimanere testardamente nelle proprie opinioni
. -entrare nel capo: immaginarsi; lasciarsi convincere, persuadere; capire, intendere
-uscir di capo: dimenticare; lasciarsi persuadere in contrario. bandello,
loro malgrado e senza poterla frenare, lasciarsi sollevare in alto sulle braccia infuriate della
misteriosa attrazione degli spiriti, e il lasciarsi silenziosamente morire, diventa tutt'uno con
dannati a morte per andare a lasciarsi decapitare in piazza dei ceselli.
; acciocch'egli impari a sue spese a lasciarsi carrucolar contr'a un par vostro,
rivedere alla sua donna 'l conto, / lasciarsi in man da lei scambiar le carte
tanti cascare! -afflosciarsi, lasciarsi andare. rustico, vii-50 (18-12
10. cedere alle profferte di amore, lasciarsi sedurre. verga, 3-96:
dalle nuvole. -cascare di bocca, lasciarsi cascare di bocca: pronunciare sbadatamente parole
la lunga pace ogn'uno avvilito a lasciarsi cavalcare, o migliore o peggiore
ispaventare il popolo, per avvilirlo a lasciarsi cavalcare, ed alla disegnata tassa disporlo.
ferro. levare a cavallo, lasciarsi levare a cavallo: indurre qualcuno
xx. recipr. letter. lasciarsi a vicenda il dominio, la superiorità
alla discussione delle cose più ardue, senza lasciarsi aggirare dalle artificiose ragioni degl'interessati,
veduto in sostanza che tutto sta nel lasciarsi condurre a chi spetta, e poi sta'
. -abboccare un chiodo arrugginito: lasciarsi attirare da cose di nessun conto.
(usata nell'incontrarsi, oltre che nel lasciarsi, e anche nelle lettere, dove
. forteguerri, 29-89: catalogna / lasciarsi indietro in un batter di ciglio. pascoli
bruno, 3-1165: giuròmo di non lasciarsi mai sin che avessero tentato tutto il
che ciondola non cade: non bisogna lasciarsi ingannare dalle apparenze. allegri, 167
arpa: saper d'esser vivo e lasciarsi maneggiar al parocchiano, circa all'anima
discorrere la circonferenza de le stelle, lasciarsi a le spalli la convessa superficie del
: 'cointeressato'e 'cointeresse', voci da lasciarsi ai mercanti ed appaltatori, quantunque non
3. rifl. calarsi giù, lasciarsi scivolare in basso. boccaccio, dee
1-3-2: io non credo che uno debba lasciarsi mettere il piè sul collo da chi
commovibilità, sf. facilità a lasciarsi comzanobi da strata [s. gregorio
contento del regalo di padron 'ntoni per lasciarsi comprare. 5. figur.
tutto castigo l'ammoniscono dolcemente di non lasciarsi più tanto vincere dal vino, e di
. redi, 16-ix-21: non è bene lasciarsi mai persuadere a farsi impiastri od unzioni
agli abitanti di raffinarsi negli agi e di lasciarsi andare alle delizie. becelli, 80
calore; attitudine di ciascuna sostanza a lasciarsi attraversare più o meno facilmente dalla corrente
volte peggiore di quella preesistente); lasciarsi persuadere, convincere (a fare una data
era già un'azione compromettente quella di lasciarsi accompagnare sulla via da un giovanotto.
, a domande, a preghiere; lasciarsi convincere; acconsentire, assentire, dare
. -prendere consiglio da qualcuno: lasciarsi consigliare da lui. - anche al
: perdere il dominio di sé, lasciarsi andare ad atti incontrollati. fiacchi,
6-6-455: non volevano per nessun conto lasciarsi smembrare la toscana. guicciardini, 241:
, 3-289: goffa cosa è il lasciarsi cader di mano la patera; e ciò
dettame di sana critica, di non lasciarsi traviare ne'suoi giudizi... da
di que'vituperosacci, che senza mai lasciarsi vedere nel viso e senza mai farmi sapere
496: eran fermi ne'convenevoli a lasciarsi gomitare dai passanti. pavese, 6-241
alle manifestazioni estrinseche di esso); lasciarsi vincere (da una passione).
discorrere la circonferenza de le stelle, lasciarsi a le spalli la convessa superficie del
passo di formica; e quanto al lasciarsi convincere leopardo aveva tutta l'arrendevolezza d'
sino a mani- polazion compiuta, senza lasciarsi indurre in tentazione. pascoli, i-527
la cosa si terminò, col non lasciarsi altro indosso che la camiscia e se
-coraggio!: come esortazione a non lasciarsi abbattere da una sventura, a resistere
finiremo il chiasso. -farsi, lasciarsi corbellare: esporsi alle beffe, alle
beffe, alle risa degli altri, lasciarsi prendere in giro, avere il danno
del sapiente essere troppo molle; né lasciarsi vincere dalla pietà e dal cordoglio in
, che allor v'è, di lasciarsi giù trasportare dalla corrente. lami, 1-1-107
: allora conobbi tutti i pericoli di quel lasciarsi correre a seconda delle opinioni, e
endecasillabi troppo signorili. 7. il lasciarsi indurre da benefici, da un guadagno,
in seno nuove ricchezze, per non lasciarsi vincere in cortesia. 6. disus
1-72: il cavallo cominciò una volta a lasciarsi tirare nelle battaglie, e d'allora
vita, consolarle con nulla più che lasciarsi veder fra loro per alcun giorno. carducci
. alberti, 250: egli è meglio lasciarsi vincere ubidendo, che volere fare a
. -ritrovare le costure: non lasciarsi sfuggir nulla. berni, 141
sorta di tenerezza che, sul punto di lasciarsi per sempre, è fra due persone
dettame di sana critica, di non lasciarsi traviare ne'suoi giudizi... da
una sillaba, come cristo nell'atto di lasciarsi crocifiggere, senza levare il capo,
i modi, e questa pretensione è da lasciarsi a'reverendi grammatici ed ai cruscanti accaniti
. guicciardini, iv-327: assuefattosi a lasciarsi in grande parte portare da coloro,
in conversazione a bere, insino a lasciarsi maneggiare a questi commedianti e danzatori.
riputazione e la gloria sua, e lasciarsi vilmente e dapoca- mente tórre quella degnità
disperazione. 58. lanciarsi, lasciarsi cadere (in un luogo),
, ed ella non è sì debole per lasciarsi sedurre. a. verri, ii-306
iii-222: nulla degrada tanto quanto il lasciarsi impunemente insultare: ed è il più
noto o simili, è da lasciarsi al linguaggio burocratico. -condurre a termine
iii-222: nulla degrada tanto quanto il lasciarsi impunemente insultare. foscolo, x-149:
vezzo, e può senza niuno sconcio lasciarsi. magalotti, 24-112: ci vorrà dunque
ombreggiamento, con tutta misura, senza lasciarsi vincer la mano alla passione inestetica.
usando e ogni lussuria fuggendo, senza lasciarsi parlare ad alcuno o volere di fuori di
biglia che faccia dentro- fuori prima di lasciarsi andare nella buca. -mettere dentro
deciso a non parteggiare, a non lasciarsi prendere dalla pru- rigine deprecatoria o eulogica
padroni e ladri del popolo conviene prima lasciarsi opprimere, depredare, e conviene leccare
. locuz. farsi avere nel deretano: lasciarsi ingannare, farsi prendere in giro.
, con affanno. -figur. lasciarsi andare, abbandonarsi al corso degli eventi
afflizione, addolorarsi profondamente, accorarsi; lasciarsi prostrare da una sventura, e anche
so che ineffabili, o cose da lasciarsi all'arbitrio. b. croce, iii-9-14
tutti dal disperato abbandono in cui, a lasciarsi andare, si rilasserebbe la sua anima
rotta diritta per ponente s'ostinava a lasciarsi indietro; ma l'ammiraglio non volle
malgrado le osservazioni di ventura, senza lasciarsi deviare dalla linea del proprio ragionamento.
idem, 158: 'di'. suole lasciarsi la preposizione 'di'in alcuni casi,
un minchione come mastro misciu aveva potuto lasciarsi gabbare a questo modo dal padrone;
opinioni, all'esempio altrui, il lasciarsi attirare o trascinare da desideri, da
questo affare. -lasciarsi dietro, lasciarsi a dietro: v. lasciare.
la barba difficile; cioè restia a lasciarsi radere senza l'accompagnamento di rossori e
potreb- b'egli mai... lasciarsi dileticare dal falso piacere di quel- l'
dolor miei. -seguire il diletto: lasciarsi guidare dall'istinto anziché dalla ragione.
5. rifl. ant. abbandonarsi, lasciarsi andare, cedere (a una passione
malato comprende finalmente che non può lasciarsi andare a quel modo e si
? 11. figur. abbandonarsi, lasciarsi andare (a un sentimento, a
poeti, dei quali è colpa troppo frequente lasciarsi abbagliare a quel che appare di fuori
di dialetti discordi i quali ripugnavano a lasciarsi scrivere. manzoni, 980: il sentimento
di messico, e più facile a lasciarsi svolgere; sotto la connivenza del quale si
anche vincere, superare al confronto, lasciarsi di gran lunga addietro nel paragone.
fratello. -figur. abbandonarsi, lasciarsi andare. moravia, ii-460: all'
medesimi. 3. assol. lasciarsi commuovere. dante da maiano, xii-1-257
-in partic., di donna: lasciarsi sedurre. caro, 12-i-328: perché
fare loro quello che non sanno o di lasciarsi governare dagli imperiti: donde nasce spesso
. abbandonarsi, darsi alla disperazione; lasciarsi prendere dallo sconforto, perdersi d'animo
in sul disperato: darsi alla disperazione, lasciarsi prendere dallo sconforto, disanimarsi.
. -darsi alla disperazione: disperarsi, lasciarsi prendere dallo sconforto. berni,
non credo che alcun de'cristiani potesse lasciarsi essere presente in quel luogo così disacrato
una dolcissima prostrazione per cui si vorrebbe lasciarsi andare, con l'impressione dissolvitrice d'
e di società sono fantasmi platonici da lasciarsi a rousseau ed a'suoi partigiani.
. -soffermarsi con il pensiero, lasciarsi distrarre da riflessioni. d.
. 3. rifl. convertirsi; lasciarsi convincere, attrarre, sedurre.
-intr. con la particella pronom. lasciarsi soggiogare, sottomettersi. boccaccio,
-al passivo: farsi sopraffare, lasciarsi vincere (da sentimenti, da istinti
cellini, 753: avendo questa fantasia di lasciarsi crescere la barba,...
essendo l'uscio così socchiuso, senza lasciarsi vedere pose l'occhio a guatarvi dentro
fresco / midol- lonaccio, dozoldi, lasciarsi / svolger così. = comp.
, essa non poteva, non doveva lasciarsi amare da quel ragazzo. bocchelli,
avevaio consumato. levi, 2-65: amava lasciarsi portare dall'eccessività delle parole, da
-rifl. ricevere buon esempio, lasciarsi indurre al bene, alla pietà,
cui fibre sono caratterizzate dal fatto di lasciarsi distendere per tornare poi alle condizioni di
rigidamente determinati e automatici, senza mai lasciarsi vincere dalle passioni o svolgere azioni o
, consistente in questo, di non lasciarsi massacrare a beneplacito dell'ingiustizia..
, rassegnato nella sua grande noia a lasciarsi divorare da questi emitteri. =
. emozionalità, sf. facilità a lasciarsi dominare dalle emozioni. b
il giovinotto. -peccare d'enfasi: lasciarsi andare all'esagerazione. bocchelli, 1-ii-352
. intr. con la particella pronom. lasciarsi prendere dall'entusiasmo, esaltarsi.
amorosamente a tutte le sensazioni, lasciarsi insomma avviluppare dalla infinita onda vitale,
. redi [tommaseo]: lasciarsi troppo trasportare dal- l'epulonismo e
di custodia e difficilmente si ridurranno a lasciarsi vedere dalla piazza nell'atto equivoco di
di quelli, / che, per lasciarsi imbeccare alle dame / di fior d'erba
v. prete. -non comprendere, lasciarsi sfuggire. pulci, 25-278: ma
-abboccare vesca, all1 esca; lasciarsi prendere, essere preso dall'esca:
esca, rimanere all * esca: lasciarsi trarre in inganno con lusinghe. berni
sciamava il pon tefice, a non lasciarsi traviare. manzoni, pr. sp.
nelle fini dei versi non può mai lasciarsi la sillaba imperfetta e non compita,
cercare, ricevere, raccogliere esempio: lasciarsi influenzare, in bene o in male
g. bentivoglio, 4-1035: per non lasciarsi troppo ristringer ne'siti e troppo ancora
gas o come un sobdo capace di lasciarsi attraversare da altri solidi senza opporre nessuna
, ii-222: ginevra parlava di « lasciarsi andare » a bere « qualcosa di forte
deciso a non parteggiare, a non lasciarsi prendere dalla prurigine deprecatoria o eulogica.
falla mai. -allontanarsi; lasciarsi abbandonare. - anche al fìgur.
cala sulla farfalla / rapidissimamente. -non lasciarsi prendere, sfuggire, sottrarsi. guittone
costui alcuna volta. -sfuggire, non lasciarsi afferrare. a. f. doni
natura e di società sono fantasmi platonici da lasciarsi a rousseau ed a'suoi partigiani.
. esser cosa e vile e sciocca / lasciarsi i propri vanti uscir di bocca.
, o per indurla ad avvicinarsi o a lasciarsi curare). jovine, 2-258
tenerlo d'occhio perché sarebbe capace di lasciarsi andar giù nel precipizio. moravia,
uccellare a farfalle, alle farfalle: lasciarsi guidare dai propri sogni, inseguire le
pensava di stendersi lì in terra e lasciarsi morire. -per estens.:
arbitrio di una guida sconosciuta, o lasciarsi rapire da quel vento e buttarsi di
né far peggio può donna, che lasciarsi / svogliar l'amante: fa'pur
da un capo esperimentato, non potevano lasciarsi spaventare da quindici o venti mila faziosi
fare a quel modo, per non lasciarsi strappar di mano l'oro e le pietre
petrarca], i- 132: lasciarsi occupare di ciò e intrigare feminilemente è
. note al malmantile, 2-719: lasciarsi tirare pel ferraiolo, è non accettare
dita e l'arte antichissima di non lasciarsi * fare fessi '. pavese, 4-31
loro malgrado e senza poterla frenare, lasciarsi sollevare in alto sulle braccia infuriate della
occhi di tanto in tanto per non lasciarsi vincere dal sonno, col mento rilassato
divina). -anche: facilità a lasciarsi illudere o ingannare, ingenuità,
gli convenne... cedere e lasciarsi a beneficio di federico, il quale,
nostro sempre augumentarsi nel vero, né lasciarsi appressare le maschere e i fingimenti delle
lusinga certo, iniquo inganno, / lasciarsi córre il virginal suo fiore. marino
e si colora. 3. lasciarsi andare a fronzoli e ornamenti a volte
capì subito che se faceva tanto di lasciarsi prendere la spada fra i denti gliela
non presume troppo di sé, deve lasciarsi portare dal fiotto degli avvenimenti, senza
seconda biblioteca, ove andava assiduamente senza lasciarsi distogliere dall'avanzatissima età. tramater [
di flemma, che ha predisposizione a lasciarsi impossessare dalla flemma (un organismo)
frutto di tali prebende non dovesse interamente lasciarsi ad utilità di titolari infingardi. lanzi
invano tra le grinfie degli impiccatori e lasciarsi trascinare brutalmente alla forca. -stare
si guasta la forma: non bisogna lasciarsi scoraggiare dalle piccole difficoltà. proverbi
me pare uno di quei vocaboli da lasciarsi a chi li vuole; e pochi
-essere formica di sorbo: non lasciarsi impressionare; far finta di niente;
quando cornacchie di campanile. -farsi, lasciarsi mordere dalla formica rossa: provare ambizioni
mentre il forno è caldo: non lasciarsi sfuggire le occasioni. r.
che è religione e morale, da lasciarsi al volgo: ma quanto alle dottrine
. piuttosto correr ogni fortuna avversa che lasciarsi por il giogo al collo.
. 5. letter. lasciarsi andare, cadere in uno stato di
con ponderazione, con cautela, senza lasciarsi vincere da passioni, da entusiasmi;
toccare mai i monatti, di non lasciarsi toccar da loro, ma, in quell'
è il peccato delle maggiorità in italia. lasciarsi portare agli avvenimenti, assistervi come ad
netto e purgato toscano, e non lasciarsi fuggir della penna un gnanca per né
respingerne l'amore. -anche: non lasciarsi raggiungere; sottrarsi con la fuga a
fuggire 1 traslati ne'componimenti poetici e lasciarsi alla prosa? giordani, xii-72:
quando le montava la fumana, bisognava lasciarsi buttare le braccia al collo dovunque.
di fumo: accontentarsi dell'apparenza, lasciarsi conquistare dalle adulazioni. g. c
che i lettori siano avvertiti di non lasciarsi gabbar così per poco, perché dah'officina
1 -intr. (47): senza lasciarsi parlare ad alcuno o volere di fuori
valere; uscire da un nascondiglio, lasciarsi snidare. -anche: tornare alla mente
, ai quali alcuno è solito di lasciarsi andare per motivi anche leggieri.
dal sonno'... è quel lasciarsi prendere dal sonno in punto in cui uno
cavalieri di ventura, bravi pronti a lasciarsi assoldare dal maggior offerente. pratolini,
si ripromise... di non lasciarsi abbagliare dalle false apparenze... di
stagione degli amori ingrullisce a segno da lasciarsi prendere con le mani dai cacciatori. a
affettuosa e puntigliosa: ora non voleva lasciarsi portar via da quest'uomo sconosciuto,
così imperterrita, che le concedeva di lasciarsi andare ad atti briosi e alquanto scomposti.
gatta: distrarre qualcuno per ingannarlo; lasciarsi ingannare (con riferimento alla novella 199®
pescare colla gatta ', si dice del lasciarsi agevolmente dare a credere ogni vanità e
a tutto con somma diligenza, non lasciarsi sfuggire nulla. g. m
il gattone: stare rimpiattato, non lasciarsi vedere. -anche: fingere docilità,
forza. -raccogliere le gavette: lasciarsi distanziare, nel navigare in convoglio,
: essere insensibile, indifferente; non lasciarsi commuovere. giacomo da lentini o
ristretta, che né men l'è permesso lasciarsi vedere alla finestra. cesarotti, i-85
; protendersi, sporgersi; precipitare, lasciarsi cadere. cielo d'alcamo, 121
sentiero e scomparve. -figur. lasciarsi prendere dallo scoramento, accasciarsi, avvilirsi
-gettarsi in ginocchio o ginocchioni: lasciarsi cadere sulle ginocchia; inginocchiarsi.
terra (a o in terra): lasciarsi cadere al suolo, prosternarsi.
vigore; venir meno, smarrirsi, lasciarsi abbattere (panimo, le sue facoltà
razza e viventi sotto climi diversi, possano lasciarsi indurre a spasimare, se sono gialli
a letto a finir di dormire, senza lasciarsi dietro né calore né luce, è
era... un uomo da lasciarsi giuocare da una carezza. g
modo da non farsi accorgere, da non lasciarsi scoprire; farla pulita. pulci
. sposo - lasciarsi pigliare la misura del giubbone: percompagnia,
, vii-393: guardinsi i principi da non lasciarsi pigliar la misura (diciamo noi)
all'uopo guidare i propri, e non lasciarsi aggirare o intimidire né da arroganza
religione. -vendere la giustizia: lasciarsi corrompere nell'esercizio del potere giudiziario.
, 496: eran fermi ne'convenevoli a lasciarsi gomitare dai passanti. -recipr.
gomiti, camminare sui piedi dei vicini, lasciarsi ammaccare le costole e pestare i calli
, esserne pazzamente innamorato. -anche: lasciarsi sempre e in tutto guidare e dominare
un uomo tale [mosè] potesse lasciarsi uscir dalla penna una bugìa così gonza.
io che l'estrazione dei grani debba lasciarsi libera, e con * modico dazio '
cellini, 753: avendo questa fantasia di lasciarsi crescere la barba, vi fo intendere
che curano la nostra annona, a non lasciarsi condurre in errore dalle voci inconsiderate della
sulla groppa. -tenere groppa: lasciarsi cavalcare senza im- bizzarirsi (un cavallo
v. s. awertisca che il lasciarsi ingannare dall'amore tanto in grosso, passa
. magalotti, 22-245: hanno amato meglio lasciarsi morire a forza di stento che metter
discernere il vero dal falso, non lasciarsi ingannare. g. p. zanotti
. giusti, iii-114: non bisogna lasciarsi guastare i sonni e coi sonni la
, 254: minor difetto fu alla femmina lasciarsi ingannare al nimico, che non fu
al nimico, che non fu all'uomo lasciarsi ingannare alla femmina; e però detta
grazia i guerreggianti già stracchi mostrino di lasciarsi levar la spada di mano. lamfiredi,
qualcuno o qualcosa: farsi accompagnare; lasciarsi indirizzare, istruire, educare. savonarola
bene. -in partic.: lasciarsi dominare, dirigere. maestro torrigiano,
-lasciarsi, farsi mettere il guinzaglio, lasciarsi portare al guinzaglio: subire passivamente la
fratello del duca, e soggetto da lasciarsi reggere dal conte a misura del suo gusto
vezzo, e può senza niuno sconcio lasciarsi, dicendosi 'tiepido 'e *
lottare per 1'esistenza, ma senza lasciarsi occupare, dentro, dalla lotta, dall'
opinioni e desideri, e non facile a lasciarsi smuovere. papini, v-542: il
ben potuto fingere d'ignorarlo, e lasciarsi amare senza l'obbligo di rifiutarsi o
leti, 8-ii-462: non costumando enrico di lasciarsi troppo illetarghire lo spirito,.
. intr. con la particella pronom. lasciarsi dominare dall'illusione; sperare invano;
de'suoi favoriti romanzi, ma senza lasciarsi tormentare dall'idea illusoria di vederli realizzati
quando egli è entrato, è giocoforza lasciarsi portare: e così chi s'è
-pigliare imbeccata, ricevere l'imbeccata: lasciarsi corrompere da favori, da denaro.
-stare all'imbeccata come i passerotti: lasciarsi facilmente convincere a fare o a dire
: non opporre resistenza alla seduzione; lasciarsi vincere, sopraffare. - anche al
uno ha un male addosso, / lasciarsi imbecherar dalla vergogna. carducci, ii-14-7
. deledda, iii-19: disonore è lasciarsi tradire durante il matrimonio; allora sì
una cortigiana alla finestra, disposta a lasciarsi premere da ogni prodigo e da ogni
trasformarsi in bosco (un terreno); lasciarsi invadere da una vegetazione folta e selvatica
riposare su essa. -figur. lasciarsi dominare dalla stanchezza, dalla noia,
aiuto ripulirgli, sicché meno imbrattati potessero lasciarsi vedere coll'altre mie coserelle.
dopo vendemmia, imbuto: non bisogna lasciarsi sfuggire le occasioni favorevoli, chi ha
etti, 3-368: è tanto immodernito da lasciarsi portar muto, mirando dell'etadi il
[dei corpi glorificati] il non lasciarsi palpare da corpo non glorioso, sì
al solito, le aveva imposto di non lasciarsi pigliare dalla curiosità. « se ti
. -figur. cadere innamorato, lasciarsi irretire, sedurre. poliziano,
. locuz. dare nell * impannata: lasciarsi ingannare, prendere un abbaglio.
o per un fesso d'uscio, lasciarsi vedere e i loro amanti rimirare. guerrazzi
-che ha passato la soglia impegnativa -deve lasciarsi servire, e il macellaro lo cura
proveder di genti per poter resistere, né lasciarsi cogliere impensato. 2.
preoccuparsi grandemente, turbarsi, inquietarsi; lasciarsi sorprendere da molesti pensieri. l
, 1-32: impercettibilmente arrossì ma senza lasciarsi persuadere. moravia, iv-23: osservò
proprietà di un corpo solido di non lasciarsi penetrare da liquidi o gas. -geol
impersuasibilità, sf. ant. il non lasciarsi persuadere; ostinazione, cocciutaggine.
o vista di sangue sparso, ma senza lasciarsi trasportare all'altro estremo, cioè alla
. che mantiene il proprio equilibrio senza lasciarsi turbare da passioni o emozioni; calmo
s'impiglia. 7. figur. lasciarsi prendere, avvincere (da un sentimento
dissolversi delle vecchie, viene implicitamente a lasciarsi intendere che, quando egli avesse veduto
15-ii-426: impoltronire... vuol dire lasciarsi cadere tanto nell'accidia e ne l'
imporre da qualcuno: farsi dominare, lasciarsi influenzare. cesarotti, 1-xxx-4: plutarco
: non era di tal animo da lasciarsi imporre da chicchessia. svevo, 1-183
, li-8- 246: imprese di non lasciarsi levare un punto dell'autorità. lancellotti
impressionabilità, sf. disposizione a lasciarsi che la riflettono.
bassezza, o una sovrumana filosofìa per lasciarsi a beneplacito d'un nemico che ha faccia
veruna. 2. incline a lasciarsi dominare dai propri impulsi; che agisce
iii-222: nulla degrada tanto quanto il lasciarsi impunemente insultare. carducci, iii- 13
, farsi assorbire da un'attività; lasciarsi prendere completamente da un sentimento o pervadere
in un pasticcio, in un imbroglio; lasciarsi abbindolare, raggirare. g.
5. figur. ant. lasciarsi irretire, farsi avvincere; restare implicato
2. cadere vittima di qualcosa; lasciarsi trascinare, impegolarsi, incorrere (in
. intr. con la particella pronom. lasciarsi trasportare da un capriccio; ostinarsi puntigliosamente
. (incapriccisco, incapriccisci). lasciarsi trasportare da un capriccio; ostinarsi
e moderno, che non consente a lasciarsi incarcerare in un materiale antico,.
. papini, iv-26: non bisogna lasciarsi frastornare dalla strabocchevole abbondanza di nomi e
delle persone presenti. -rifl. lasciarsi dominare o soggiogare (da una passione
facile, come già fu, in lasciarsi sdrucciolar di mano le sue fortune. brusoni
e a varrone specialmente incomportabile, di lasciarsi con tanta viltà da gli insolentissimi nemici
mistero deve cangiarsi in problema mentale e lasciarsi penetrare di luce, l'incompreso esser
, toccherà all'altra a tornare indietro e lasciarsi
maggiore toccherà all'altra a tornare indietro e lasciarsi portar via per la direzione dell'incontrante
, dal nostro partito? -ant. lasciarsi andare (ad azioni malvage);
suggezione di volontà, ugualmente disposta a lasciarsi adoperare in qualunque fosse ministero, dove
prima, male indovina: non bisogna lasciarsi entusiasmare dal successo iniziale, che spesso
e prolungata visita. 5. lasciarsi trasportare, non opporre resistenza, abbandonarsi
momentaneo, per qualcuno o qualcosa; lasciarsi trasportare da irragionevole ed eccessivo fervore;
infiascarla, non infiascare qualcuno: non lasciarsi ingannare, non crederci, non prestar
lucia, che... non voleva lasciarsi uscir la medaglia di mano, la
pace. 7. possedere o lasciarsi possedere carnalmente. boccaccio, v-241:
l'arrendevolezza del paladino a lasciarsi prendere e non li chiarirono, anzi
3. locuz. infregiarsi a credenza: lasciarsi adescare fidandosi delle promesse. aretino
. papini, ii-624: non bisogna lasciarsi infruscare dal gergo misticizzante e dall'uso
pallavicino, 1-519: è male il lasciarsi ingannar da altrui; ma peggio l'
a credere a un richiamo o a lasciarsi prendere a un'insidia. 'è un
vita, e nondimeno la perse per lasciarsi condurre al piacere di un amo ingannevole
-cadere in inganno o in un inganno: lasciarsi trarre in errore, illudersi.
, 4-973: 11 giudice non deve lasciarsi tentare o sedurre dalle presunzioni anticipatamente in
borgese, 1-72: lui questo modo di lasciarsi ingoiare dalla vita con la pretesa d'
cacciarsi in situazioni difficili; impegnarsi, lasciarsi coinvolgere, immischiarsi in faccende gravose o
cervello, e che badi bene di non lasciarsi ingrassare il suo nei comodi della vita
stagione degli amori ingnillisce a segno da lasciarsi prendere cor. le mani dai cacciatori.
»). -perdere viniziativa: lasciarsi prevenire, sorprendere, superare in abilità
un fatto). 9. lasciarsi allettare. siri, iii-27: [
la dottrina fia più presta / a lasciarsi trovar che la bontade: / sì mal
luce. volete voi maggior documento che debba lasciarsi la vanità innombrante quando s'entra nel
e combatterlo, senza sfiduciarsi, senza lasciarsi soverchiare; ma non già sopportarlo.
insospettisci). entrare in sospetto, lasciarsi indurre a sospettare; diffidare, dubitare
fussi da insudare molto nelle cose, ma lasciarsi governare alla sorte. = voce
. l'intaccare; intaccatura; lasciarsi prendere da una passione, infatuarsi,
linguaggio, che già sapeva intendere e lasciarsi intendere. algarotti, 1-x-323: egli è
debba all'uopo guidare i propri e non lasciarsi aggirare o intimidire né da arroganza di
7. cader vittima di qualcosa; lasciarsi trascinare, impegolarsi, incorrere (in
dei fatti tuoi. -compromettersi; lasciarsi impegnare, coinvolgere o irretire; trovarsi
e sobriamente è una umanità; ma lasciarsi occupare di ciò e intrigare feminilmente è
f. casini, iii-467: questo non lasciarsi invanire da questa gloria...
dall'indole sua che non poteva mai lasciarsi persuadere o domare. c. bini
saremmo stati d'aiuto. 3. lasciarsi trasportare a parole violente, a proteste
, struggersi, sfarsi d'invidia: lasciarsi o sentirsi sopraffare da una cocente e
prelevamento. -cogliere al volo, non lasciarsi sfuggire. bisaccioni, 1-104: chi
e qual ordine bisogni dare per non lasciarsi inviluppare dal bagaglio. -aggrovigliare
invilupparsi. 7. figur. lasciarsi coinvolgere, implicare; compromettersi, confondersi
d'amore; ardere di passione; lasciarsi trascinare o irretire in un rapporto amoroso
risposto a quell'ardore. 11. lasciarsi travolgere dal vizio, dalla colpa,
ben si occultano. 12. lasciarsi coinvolgere o compromettere in situazioni delicate,
tua? 10. figur. lasciarsi coinvolgere o compromettere in situazioni diffìcili e
è entrato,... deve lasciarsi servire, e il macellaro lo cura come
passare invisibile: muoversi, spostarsi senza lasciarsi scorgere; passare inosservato. ugo
. ant. e letter. senza lasciarsi sconfiggere, senza perdersi d'animo;
esercito moderno non deve... lasciarsi spuntare, involgere, accerchiare. garibaldi,
nati a la gloria del cielo, / lasciarsi al senso, che è de la
fresco. 8. figur. lasciarsi pervadere o influenzare profondamente (da sentimenti
(considerata colpevole e peccaminosa) a lasciarsi trasportare facilmente dall'ira; carattere irascibile
incline, per naturale disposizione, a lasciarsi trasportare facilmente dall'ira; irascibile,
donna lasciature. -lasciarsi ire: lasciarsi andare, cedere, condiscendere. -
richiede gran forza di raziocinio per non lasciarsi trasportare da sì gran piena. carducci,
conseguenze dei propri atti; incline a lasciarsi dominare dai propri impulsi o dall'istinto
città del secolo scorso avrebbe potuto agevolmente lasciarsi assimilare, confondersi, sottrarsi a un
13-18: se l'uomo si ausa a lasciarsi vincere a i suoi [del demonio
qualcosa: non sentire pietà, non lasciarsi commuovere. tommaseo [s. v
padroni e ladri del popolo conviene prima lasciarsi opprimere, depredare, e conviene leccare
lanciato nella politica. 13. lasciarsi andare, sfrenarsi. buzzati, 6-92
in uno stato di torpore intellettuale; lasciarsi dominare dalla noia, dal fastidio.
ma non è già neanche di dovere lasciarsi vendere vessiche per lanterne. f. cadano
nostro capitano d'assedio, in luogo di lasciarsi persuadere ad attener ciò che aveva così
i-572: non avendo iddio per costume di lasciarsi da veruno mai vincere in cortesia,
ma avevano avuto lo stesso il tempo di lasciarsi e di far la pace una dozzina
utili ad ogni cosa, non sono da lasciarsi. tortora, i-315: considerata la
scudi, risparmiati all'arte, per lasciarsi il mortorio o un po'di bene.
latini, 3-30: non sofferio di lasciarsi impigliare d'alcuna bisogna. anonimo,
138: finse il fallace vecchio di lasciarsi persuadere. tasso, 6-47: poi che
261: io giudico che inghilterra sia per lasciarsi governare da spagna. bandello, 1-19
. pallavicino, 1-519: è male il lasciarsi ingannar da altrui; ma peggio l'
: i bianchi e'ghibellini si proposono lasciarsi menare a'neri, e di consentire ciò
de sassi ritrovate e grasse, sogliono velocissimamente lasciarsi, quantunque alcune di queste più lasse
ancora chiamarti corrado? -lasciare, lasciarsi dietro, addietro, indietro, dietro
non è vago... di lasciarsi gli altri a dietro per alterezza o per
dietro sé dinastia. -lasciare e lasciarsi morire: v. morire. -lasciare
: v. morire. -lasciare o lasciarsi vedere: v. vedere. -lasciare
-lasciarsi tirare per il ferraiolo e lasciarsi togliere il ferraiolo: v. ferraiolo3
direi 'dottrina lassa ', da lasciarsi, come dice il cesari, a'casisti
un'arte liberale e i poveri scrittori debbon lasciarsi divorare il frutto de'lor sudori e
(o di altra sostanza) a lasciarsi lavorare da macchine utensili per essere trasformato
. -prendere, ricevere legge: lasciarsi guidare, governare, comandare.
21. locuz. -farsi, lasciarsi leggere: riuscire scrittore (o scritto
la lenza'. -farsi ingannare; lasciarsi corrompere. arlia, 1-200: 'pigliar
ingegnosità ed eloquenza, raccogliere elogi e lasciarsi applaudire dagli studenti. stuparich, 5-42
particella pronom. uscire dal covo, lasciarsi stanare; levarsi a volo. boccaccio
. 6. -levare a cavallo, lasciarsi levare a cavallo: v. cavallo
e qual ordine bisogni dare per non lasciarsi inviluppare dal bagaglio. lippi, 2-77
borghesi mancano di difendersi, di non lasciarsi sopraffare partecipando esse pure all'accordo e
in faccia là la morte, senza lasciarsi allettare dalle insidie della vita.
ai bestiami sarebbe lo stesso che il lasciarsi uscire dalle mani l'alimento più necessario per
moralmente scorretto. -in partic.: lasciarsi andare ad atti audaci nei confronti di
rosso, 336: non aveva riguardo di lasciarsi uscir di bocca alcune cose e parole
ed ai miei figliuoli l'ardire di lasciarsi in publico vedere in un tratto rubate,
i-301: una signora nobile, col lasciarsi vedere colla scopa a ripulire le stanze
brignetti, che proprio se lo voleva di lasciarsi battere... da una concorrente
non si vergognano le puttane sfacciate di lasciarsi vedere, che par a punto che
locuz. -avere le mani'di lolla: lasciarsi facilmente cadere di mano gli oggetti.
una aferesi per 'allorché 'da lasciarsi a chi la vuole, nonostante che
di lottare per l'esistenza, ma senza lasciarsi occupare, dentro, dalla lotta,
lottare per l'esistenza, ma senza lasciarsi occupare, dentro, dalla lotta dell'
degli occhi, perdere i lumi: lasciarsi sopraffare da un'intensa passione (per
comprendere che non si è disposti a lasciarsi menare per il naso, che s'
la destrezza nel correre, fino a lasciarsi di grandissima lunga addietro i più gagliardi
nostri. -cedere, arrendersi, lasciarsi sopraffare; darla vinta. giamboni
a fili- temo, di persuaderlo a lasciarsi spogliare, sì per levarsi d'attomo
, 125: le porcellane non sono da lasciarsi, delle quali credo che ci siano
interesse, soddisfazione o che inducono a lasciarsi persuadere o tentare o ingannare (un
avere). letter. disus. lasciarsi andare a peccati di lussuria, all'esercizio
di forse cinquant'anni. — lasciarsi prendere alle lustre: lasciarsi avvincere,
— lasciarsi prendere alle lustre: lasciarsi avvincere, farsi prendere dalle illusioni.
-anche: farsi trarre in inganno, lasciarsi abbindolare. guerrazzi, 7-116: va
sciolta cintola e non dubiti / di lasciarsi 'l loco togliere, / chi vuol
parte de gli dei de gli antichi di lasciarsi vedere sovra insolite e superbissime machine.
echi luttuosi del palazzo ducale. potevate lasciarsi addormentare in pace la vostra madre [
. — avere a maestra la paura: lasciarsi dominare dal terrore. colletta,
: cominciando poi e'nostri lanaiuoli a lasciarsi trasportare dalla voglia del troppo guadagnare,
per maggiore di età è da lasciarsi alla curia e a'notari. tozzi,
: [c'è in ungaretti] un lasciarsi andare alla deriva delle proprie immaginazioni ch'
monte, fece al fin grazia di lasciarsi tit>var da me, dandomi segno dove
. -ricevere il male: lasciarsi fuorviare dal cattivo esempio. bonichi
-è un farsi maggior male il lasciarsi vincere dal male: rinunciare a combattere
88: è un farsi maggior male il lasciarsi vincere dal male. -è
mossa contro di questa opinione fu il lasciarsi metter su da certi miei maligni,
: cominciando poi e'nostri lanaiuoli a lasciarsi trasportare dalla voglia del troppo guadagnare,
. proprietà che hanno alcuni metalli di lasciarsi ridurre in lamine sottili con la tecnica
, i-74: non bisogna... lasciarsi in questo portar dal latino,
le terre siano stimate: il non lasciarsi nell'acqua tra le pietre.
. deputati maneggevoli '. e del lasciarsi reggere a bene, e del lasciarsi
del lasciarsi reggere a bene, e del lasciarsi piegare a male. rajberti, 1-33
di convento. il semplice fatto di lasciarsi maneggiare, per le piroette e i
entrava in conversazione a bere, insino a lasciarsi maneggiare a questi commedianti e danzatori,
[s. v.]: * lasciarsi mettere le manette ': ima- gine
a vuoto, spostandosi rapidamente; non lasciarsi impallinare (la selvaggina).
(come cominciano a intitolarsi o a lasciarsi intitolare) « nuovi manichei ».
: uscire da una situazione sfavorevole, lasciarsi le disgrazie alle spalle. franceschi,
6. locuz. -diventare una marmellata: lasciarsi prendere da intensa commozione, intenerirsi profondamente
vergogna in que'negri, per non lasciarsi vedere così totalmente svestiti, sull'oggetto
non bisogna, nei propri giudizi, lasciarsi guidare dai mascherotti. -acer.
molte boscaglie d'alto fusto dovrebbero sempre lasciarsi guarnite abbastanza di giovani piante nate dal
i-300: d. vincenzo, per non lasciarsi racchiudere in quella piazza,..
maturo, mietere biada non matura: lasciarsi vincere dall'impazienza, comportarsi con spregiudicata
-pensare vuve acerbe essere mature: lasciarsi trasportare da fallaci illusioni. poliziano
, che per essere solita per tanti anni lasciarsi guidare dalla famiglia de'medici. davila
adattarsi alla spiegazione del reale, senza lasciarsi dietro misteri insolubili o senza restar medusata
: i bianchi e'ghibellini si proposono lasciarsi menare a'neri e di consentire ciò
principe non può saper tutto, né dee lasciarsi menare a voglia d'alcuno. buonarroti
-menarsi al fine, alla morte: lasciarsi morire. donato degli albanzani, 452
il momento del 'pathos 'per lasciarsi cadere il fulmine di mano?
angelone giurato solennemente m'aveva di non lasciarsi trarre di bocca la menoma parola sopra
mistero deve cangiarsi in problema mentale e lasciarsi penetrare di luce, l'incompreso esser
ce ne dà occasione... col lasciarsi scappar dalla mente e poi dalla penna
. -calarsi al buon mercato: lasciarsi indurre dal prezzo basso a fare un
principe, nel distribuir le dignità, lasciarsi trasportar dall'affetto, ma aprir ben
impannata o per un fesso d'uscio, lasciarsi vedere e i loro amanti rimirare.
tutti i metodi finora accennati sono da lasciarsi il più che si può, non solo
.. restare sulla riva, e non lasciarsi sedurre a salire sulle piroghe, i
notabile in lui... il non lasciarsi metter su dallo sdegno. b
restare di mezzo-, essere coinvolto, lasciarsi attirare; partecipare attivamente. intelligenza,
dilettante. « certe volte è meglio lasciarsi perdere così nel mezzocalzettume ».
vero, a colpo fatto, di lasciarsi ammanettare da lui. pasolini, 7-113
-andare con mida, seguire mida: lasciarsi allettare dalle ricchezze, essere particolarmente avido
che s'eran voluti bene stavano per lasciarsi e sapevano che era per sempre. s'
, / midol- lonaccio, dozoldi, lasciarsi / svolgere così. = deriv.
viste. 4. trascorrere, lasciarsi sospingere. slataper, 1-105: mi
eziandio a più non posso sul suo lasciarsi cadere nella insidiosissima rete de'prefati dieci
pazzia il far tanto chiasso, per lasciarsi poi canzonare in quella maniera. [ediz
ediz. 1827 (241): lasciarsi poi minchionare a quel modo]. cattaneo
, stupidità, ottusità; tendenza a lasciarsi facilmente ingannare, raggirare o irridere per
serio hanno pensato che il belgio neutrale potesse lasciarsi invadere quietamente e lasciarli passare senza opporre
-perdere di mira: perdere di vista, lasciarsi sfuggire. caro, 16-35:
, sorpresa da torbidi pensieri, a lasciarsi 'n abbandono alla malinconia, in guisa
che però, se avesse avuto a lasciarsi stare disteso nella sua lunghezza avrebbe avuto
-ant. invischiarsi, rimanere irretito o lasciarsi attrarre dalle lusinghe, dagli allettamenti
capitani] usarono in fine tanta trascuragine di lasciarsi sorprendere da pochi e miserabili fantaccini.
al miserabile: darsi alla disperazione, lasciarsi vincere dallo sconforto. galileo, 8-xviii-196
un soldo, tengano a patti quasi di lasciarsi morir di fame. grazzini, 4-151
e di misogallo sarebbe anche capace di lasciarsi. soffici, iii-502: john..
1080: guarda mo se torna meglio a lasciarsi scorticare e sbranare per àmor di una
s. v.]: 'moccicare', lasciarsi cadere 1 mocci dal naso. tommaseo
'moccicone ', da moccicare, è lasciarsi cadere i mocci dal naso, pianamente
altrove e che parecchi sian preparati per lasciarsi in genova. ungaretti, xi-290: nella
dovendo egli, per obbedire al padre, lasciarsi vestire al donzello assegnatoli, egli tenea
] non saranno così moggi e balordi da lasciarsi rapire e strascinare dai ruscelli. collodi
. -mollarsi a bando: abbandonarsi, lasciarsi coinvolgere completamente in una data situazione
coverebbero aprir gli occhi i prìncipi, né lasciarsi trasportare dall'avarizia o dagli affetti;
terre del re di momento fortificate da lasciarsi alle spalle. benzoni, 1-209:
. -perdere il buon momento: lasciarsi sfuggire l'occasione favorevole, non saperla
corpo da feccia,... il lasciarsi, a guisa di corvi, falcar
monti. -montarsi la fantasia: lasciarsi andare a un eccessivo ottimismo; illudersi
doveva sentirsi fare la morale. -non lasciarsi fare la inorale: respingere decisamente ammonizioni
oscurità, perché il lucignolo non voleva lasciarsi mordere. pavese, 2-116: un falò
abbagliata. -stare al gioco, lasciarsi coinvolgere. giacosa, 31: cercai
mano. arlia, 1-214: 'lasciarsi morire in mano una cosa 'si dice
suo solito. -volere, eleggere o lasciarsi morire piuttosto che fare o permettere una
con labocca, con i denti: non lasciarsi più guidare dal cavaliere. -al figur
, ostinatamente, senza desistere, senza lasciarsi distrarrò. pananti, i-421: per
mosca. -non farsi, non lasciarsi passare, posare o montare la mosca
; essere irascibile e permaloso; non lasciarsi ingannare. della porta, 4-82:
essere al corrente di tutto, non lasciarsi sfuggire nulla. verga,
il cammello: badare alle inezie e lasciarsi sfuggire le cose importanti. papini
sonatore e lo pregò che egli volesse talora lasciarsi vedere, a ciò che potessero a
degli intestini sono sughi naturali e da lasciarsi dentro. servono ad aiutare la digestione
muffite? montale, 10-5: non vale lasciarsi andare sulla corrente / come il neoterista
, affronterebbe il doppio rischio di non lasciarsi intendere per niente dal popolo, e
intendere per niente dal popolo, e di lasciarsi deridere dagli amici suoi per affettazione di
24. decidersi, risolversi, orientarsi, lasciarsi lieta; ma ogni figura d'uomo
antica. 27. commuoversi o lasciarsi commuovere; emozionarsi, turbarsi; lasciarsi
lasciarsi commuovere; emozionarsi, turbarsi; lasciarsi intimorire; impressionarsi, suggestionarsi; meravigliarsi
; meravigliarsi, stupirsi. -anche: lasciarsi lusingare, ingannare, illudere con false
ingannare, illudere con false apparenze; lasciarsi sedurre, attrarre, affascinare.
poesia di tutti i tempi! -non lasciarsi posare una mosca sul naso: essere
fermo, dietro al cristallo, a lasciarsi guardare. 3. dotato di
parte la morale tradizionale. 5. lasciarsi andare, abbandonarsi a uno stato d'
elisa dibattersi tra le menzogne e finalmente lasciarsi andare alla deriva sulle roccie della verità.
, nell'astinenza dal vino, nel lasciarsi crescere i capelli e nel rimanere rigorosamente
stessi, e, combattendo, a non lasciarsi ne- ghittire da timori, né gonfiarsi
: non bisogna nelle cose d'importanza lasciarsi guidare dalla volontà, ma andare con la
, o una sovrumana filosofia per lasciarsi a beneplacito d'un nemico che ha
montale, 10-5: non vale lasciarsi andare sulla corrente / come il neoterista
giudicar le cause del foro e non lasciarsi piegare da'favori? leopardi, 1005
: a indicare che qualcuno sta per lasciarsi prendere da allettamenti, da lusinghe o
calato: per indicare che qualcuno sta per lasciarsi o si è lasciato prendere da allettamenti
ha... della statua nel lasciarsi muovere da mano interessata in prescriver rescritti
conchiude o inescusabilmente si paralogizza, senza lasciarsi campo di poter con limitazioni, con
schiacciare le noci in casa propria, lasciarsi schiacciare le noci in capo: subire prepotenze
-tirare la coda alle nottole: lasciarsi sorpren- donna vana e leggera, esperta
co'denti la veste, delibera di lasciarsi tirare, sin che d'una tal
, 1-iv-547: bisogna esser novizio per lasciarsi cuculiare. alfieri, i-232: io
è un nuotare a ritroso, per lasciarsi finalmente portare dalla corrente. siri,
animali). -anche: essere o lasciarsi trasportare dalla corrente. berni, 34-33
e la mala volontade che non è lasciarsi vincere alla forte tentazione per fragilità.
. mostrarsi fugacemente, spuntare appena; lasciarsi intravedere; fare capolino (ma anche
alla vista: apparire, essere visibile, lasciarsi vedere). praga, 4-39
luce. 11. figur. lasciarsi cogliere, avvertire, percepire intellettualmente o
e subito... sol col lasciarsi andare volano all'ingiù. spallanzani,
a tutto con somma diligenza, senza lasciarsi sfuggire nulla. baldi, i-148:
lottare per 1'esistenza, ma senza lasciarsi occupare, dentro, dalla lotta,
considerate cioè degli oggetti carnali e a lasciarsi godere per un'ora o due
di vergogna in que'negri per non lasciarsi vedere così totalmente svestiti, sull'oggetto
cedere a tempo, ma non mai lasciarsi / oltra del giusto trasportar da quella
dispose con quella aprirsi le vene e così lasciarsi morire oncia ad oncia. baldini,
un'onda verdiana, alla quale bisogna lasciarsi portar via pur ritrosi. b.
all'improvviso fossero diventati così leggeri da lasciarsi movere dal vento. -sostant.
non pigliar mal francese e di non lasciarsi spogliare da una pettegola. zena,
su tutto e su tutti, non lasciarsi sfuggire nulla. brignetti, 3-12
le mani, si facevano male per non lasciarsi andare, poi si staccarono con una
egli ha voluto d'allegrezza falsa / lasciarsi ubriacare, e in questa guisa, /
, non avendo robba, consentì di lasciarsi cavar gli occhi, onde poi dandamis
la capacità e l'abilità di non lasciarsi sfuggire nulla; essere sempre informato e
estrema attenzione, ascoltare attentamente, non lasciarsi sfuggire nulla di ciò che qualcuno dice
. salvini, 30-2-11: non bisogna lasciarsi qui ingannare dalle apparenze e dal suono
-comprare metallo per oro: lasciarsi ingannare in un acquisto. trattato
prendere, togliere orpello per oro: lasciarsi ingannare da un'apparenza allettante e falsa
uno 'dei-lift ',... lasciarsi scivolare lungo un pendio o buttarsi col
incoerente e, anche, opportunistico; lasciarsi trascinare dagli eventi senza opporvisi.
veggiamo. -essere insensibile, non lasciarsi prendere da un sentimento. alberti
. 2. resistere, non lasciarsi smuovere, perdurare tenacemente; permanere in
; freddezza sentimentale, scarsa propensione a lasciarsi prendere dalle passioni; ritegno.
, essere principalmente si vede in non lasciarsi necessitar della rima a voci spropositate ed
, midollo- naccio, d'ozoldi, lasciarsi svolger così. salvini, v-499:
padella', stare molto attento, non lasciarsi sfuggire nulla. pulci, 22-100
i-211: laida prima volea essere pagata che lasciarsi godere; ma flora, senza far
: laida prima volea essere pagata che lasciarsi godere. giuglaris, 1-467: gli
. -non perdere palata: non lasciarsi sfuggire alcuna occasione. viani,
come prometteva ieri, tornerà stamattina senza lasciarsi disanimare dalla neve cresciuta due palmi,
incominciò a scherzare con lei e ridere e lasciarsi porre la mano infino al volto e
terra per il ridere: sganasciarsi, lasciarsi andare a risa irrefrenabili. zena,
, / midollo- naccio, dozoldi, lasciarsi / svolgere così. -pane in fiore
quasi a voce alta. -non lasciarsi togliere il pane di bocca: non
togliere il pane di bocca: non lasciarsi sottrarre i mezzi della propria sussistenza,
2. locuz. -cascare a pappacece: lasciarsi conseguire senza fatica. ricci,
-anche: chi traduce liberamente, senza lasciarsi rigidamente condizionare dalla sintassi e dallo stile
l'iperbole coll'as- sintoto, senza lasciarsi mai raggiugnere. = denom.
lombardo- venete, è mistero da lasciarsi alla scienza parlamen tare dell'
gli echi luttuosi del palazzo ducale. potevate lasciarsi addormentare in pace la vostra madre che
scrutatore profondo, ei seguì, senza lasciarsi trasportare alla rapina, le varie parvenze
braccio sulle spalle. -disposizione a lasciarsi dominare o suggestionare. vittorini, 5-250
5. disposto a subire impressioni, a lasciarsi dominare dalla volontà altrui, a sopportare
partiti, ma ponendosi da discosto, lasciarsi tirare di passo in passo e con
: abboccare. -al figur.: lasciarsi adescare, cadere in un tranello.
erano venuti a togliersi un dente? a lasciarsi incidere un patereccio? =
esasperarlo, l'avvertì paternamente a non lasciarsi indurre dalle altrui passioni a vendicar le
-patire morte: essere ucciso, immolato; lasciarsi uccidere, sottoporsi al supplizio capitale,
. -patire forza, violenza: lasciarsi sforzare, subire (o accettare)
anche ammazzare. spesso ironico. -non lasciarsi patire: non farsi mancare nulla.
lasciar patire: custodirsi bene; non lasciarsi mancar nulla. e per iron.:
patto alcuno [apollo] egli vuole lasciarsi placare. caporali, i-m: così
tagliente, dal quale è pur dolce lasciarsi tagliare. 3. cantante particolarmente
spagna ha elemento abbastanza nazionale per non lasciarsi dominare da chicchessia: un po'di
gran volpone, fu gran pecora a lasciarsi cogliere in trappola. giacosa, 1-196
giusti, ii-427: le raccomando di non lasciarsi circondare dal pecorame dei letterati dell'una
, che fissa in modo da non lasciarsi sfuggire nessun particolare e da dare l'
vece di lasciarsi penetrare il cuore da esse, le ributtano
mistero deve cangiarsi in problema mentale e lasciarsi penetrare di luce. 27. comprendere
-aspettare che le pere si guastino: lasciarsi sfuggire le occasioni favorevoli. pauli
gridare né favellare. 3. lasciarsi sfuggire o farsi togliere di mano un
dare. 18. non cogliere, lasciarsi sfuggire un'occasione, un momento favorevole
on hanno voluto [gli austriaci] lasciarsi dettare dal nemico una perdonanza generale appunto
dovrebbe rinunziare addirittura alla vita, e lasciarsi morire... per amor della
men hanno [gli uomini] a lasciarsi portare alla pazzia del pirronismo, il quale
dell'obbedienza assoluta, che prescrive di lasciarsi guidare dai superiori come se si fosse
: non si è sempre disposti a lasciarsi adescare dalla prima peripatetica in cui avvenga
sf. attitudine di una sostanza a lasciarsi penetrare o attraversare da un corpo liquido
. agric. proprietà di un terreno di lasciarsi attraversare dall'acqua per effetto della gravità
. geol. attitudine di alcune rocce a lasciarsi attraversare da un liquido. y
popolari è un nuotare a ritroso per lasciarsi finalmente portare dalla corrente. cesarotti,
animo del sapiente essere troppo molle né lasciarsi vincere dalla pietà e dal cordoglio in guisa
aver ferma la sua risoluzione e non lasciarsi smuovere da quella. quando ha messo
rifiutasse, avveniva a riccardo talvolta di lasciarsi andare a trovarli simpatici, a ridere
non pigliar mal francese e di non lasciarsi spogliare da una pettegola. monti,
un lione per la sua piacevolezza e per lasciarsi bastonare come un tappeto e baciare chi
: pecca... alle volte nel lasciarsi cadere nel tuono di piagnisteo dove dovrebbe
a procedere con cautela, a non lasciarsi travolgere dalla foga, a riflettere,
patto averebbe loro porta la gola a lasciarsi segare? -fare piano: chiarire
. scuotetelo, perdio! voglion essi lasciarsi decimare, porgendo la gola al coltello
come si fa ai bambini quando non voglion lasciarsi vestire. pascoli, 315: rosa
che non si vince per fatica, lasciarsi vincere a la volontà. beicari,
? -andarne con la piena: lasciarsi trascinare dalla calca. lippi,
, la quale si presuma incapace di lasciarsi corrompere. pananti, ii-457: fanno
diventar furbo. -pigliare il boccone: lasciarsi corrompere da un dono, da un'
v.]: 'pigliar il boccone': lasciarsi corrompere coi donativi. -pigliare
-pigliare il morso con i denti: non lasciarsi più guidare dal cavaliere (un cavallo
. ant. facile a cedere, a lasciarsi sedurre. guido delle colonne volgar
la borsa da canto al pinco: lasciarsi molto facilmente derubare, e raggirare per
, aspettando il momento del 'pathos'per lasciarsi cadere il fulmine di mano? praga,
brando in mano. 2. lasciarsi cadere dall'alto, verticalmente, durante
di convento. il semplice fatto di lasciarsi maneggiare, per le piroette e i
federigo, se è sempre disposto a lasciarsi trattar da me senza cerimonie, come
: la verità non guadagnerà nulla a lasciarsi mettere il piviale. = lat.
ad assaporar il cibo, ma a lasciarsi anco mangiar col pane. =
meno si ha da alveare, o lasciarsi a buon placito suo? -accordo
al forame, avere dietro la pollezzoia: lasciarsi infinocchiare. grazzini, 4-272:
stanno le polpette ». sebastiano dovette lasciarsi ammirare da colui che dava in grandi
d'oro, o non potendo ciò fare lasciarsi divorar dall'augello tante once di carne
metafora questo verbo impoltronire, che vuol dire lasciarsi cadere tanto nell'accidia e ne l'
modo, fermo e deciso nell'idea di lasciarsi morire di fame. c. e
popolari è un nuotare a ritroso per lasciarsi finalmente portare dalla corrente. frateili,
estremamente diversi. -ant. lasciarsi attraversare (una sostanza). guinizelli
] insino a quel tempo assuefattosi a lasciarsi in grande parte portare da coloro che
a tenergli dietro coll'orecchio teso, senza lasciarsi portar via da'violini e dagli altri
chi parla o brontola sempre. -non lasciarsi posare una mosca sul naso: v.
abbandonarsi e, massimamente, da non lasciarsi cogliere dal marito. pirandello, 8-1043
(anche in contesti figurati allusivi al lasciarsi trascinare da passioni o da desideri,
del pistoiese. -per estens. lasciarsi dietro, abbandonare. marsilio ficino,
conti, 1-161: non era uomo da lasciarsi possedere dagli eventi. vittorini, 7-87
pareva [i trapezisti] non volessero lasciarsi staccare di lassù. che difendessero un
postergasse. -per estens. superare, lasciarsi dietro. - anche al figur.
come pur la detta gemma) er lasciarsi rimaneggiare perde il candore, anche depone
dàn credito, non che precipitino in lasciarsi uccellare dalla finta. muratori, 7-i-429
in certi casi, pur di non lasciarsi sfuggire la preda, si adatta alle
gli uccelli predaci sono tanto restii a lasciarsi guardare negli occhi. -sostant.
deposito 'in 'deposito ', senza lasciarsi avvilire dalle persecuzioncelle dei prefettucci di polizia
persecuzioncelle dei prefettucci di polizia, senza lasciarsi contaminare dah'arri sozze e dalle sozze
la natia sua gravità e 'l non lasciarsi agevolmente svolgere a far piacere al pregatore
a pregio d'oro / da poi lasciarsi tutto quando moia. allegri, 179:
utili ad ogni cosa, non sono da lasciarsi. d'annunzio, v2- 142:
sovrano che ha più della statua nel lasciarsi movere da mano interessata in prescriver rescritti,
per mezzo lo stato di milano e lasciarsi a dietro le terre de * nemici,
, come l'iperbole coll'assintoto, senza lasciarsi mai raggiugnere. -in relazione
: chi non presume troppo di sé deve lasciarsi portare dal fiotto degli avvenimenti, senza
, giudicando non essere più tempo a lasciarsi ingannare dalle speranze date da lodo- vico
sua attenzione: primo, nel non lasciarsi sfuggire questi richiami che gli arrivano dalle
di genti per poter resistere, né lasciarsi cogliere impensato. f. negri,
le matrone non si vergognavano punto di lasciarsi a ora per ora corrompere. cesarotti,
credeva tetragono, era stato in procinto di lasciarsi trascinare da una vagabonda. viani,
moderni dei mortali audaci che, senza lasciarsi abbagliar dal suo splendore, osarono volger
-intr. con la particella pronom. lasciarsi scorgere, mostrarsi. -anche, in
. intr. con la particella pronom. lasciarsi andare con grande effusione o enfasi a
iv-6-13: é quasi non poca vergogna il lasciarsi promuover l'animo da sì vanaglorioso piacere
-dare prono orecchio-, prestare ascolto, lasciarsi convincere, allettare. bacchelli,
non vi vuole minor modestia per non lasciarsi stregare dalle lusinghe d'una propizia.
una fragorosa risata. 10. lasciarsi andare a intemperanze, a gesti inconsulti
di proprio capo od almeno senza repugnanza lasciarsi trarre m prospettiva ad un sito più
[tiberio] ebbe la viltà di lasciarsi per tant'anni comandare a bacchetta da
e la mala volontade che non è lasciarsi vincere alla forte tentazione per fragilità.
sollevare le sottane fino al ginocchio per lasciarsi misurare il polpaccio che doveva essere tre
di quella santa impostura portata tant'oltre da lasciarsi quasi credere vera per non turbare la
di esso e la volontà di non lasciarsi in nessuna maniera coinvolgere in ciò che
seco concluso / sopra al re santarìa lasciarsi andare: / né con altr'arma che
sarebbe vostra o pure sua, ché doveva lasciarsi puntellare. -fermare, fissare,
tutti i punti e le virgole, senza lasciarsi intimidire dal coro delle proteste, dalle
, i-316: il punto sta non lasciarsi fuggir di mano il timone che guida
, ad obliare ogni male, a lasciarsi portare a ogni bene. d'annunzio,
, 7-30: era men male tacere che lasciarsi scappare di bocca tanta sciocchezza in voler
né di qua né di là: non lasciarsi vedere da nessuna parte, tenersi gelosamente
tedeschi] che il belgio neutrale potesse lasciarsi invadere quietamente e lasciarli passare senza opporre
cieri seu sacerdoti del demonio, di non lasciarsi vedere un puoco di capelli sopra il
soltanto una coscienza sporca poteva credere e lasciarsi intimidire. luzi, 4-46: «
: da ultimo [guatimozin] arrivò a lasciarsi intendere che quella suprema deità e che
-intr. con la particella pronom. lasciarsi trasportare da un sentimento (ira,
stare ad ascoltare, prestare orecchio, non lasciarsi sfuggire. dante, purg.
3: esser in man sua? e lasciarsi a sua discrezione radere il pelo?
lui, che è un nobile, a lasciarsi vedere per la città con i suoi
arrivasse metteva radice, pronto poi a lasciarsi svellere senza né resistenza né compiacimento.
lo strozzino, che, nel lasciarsi raffagottare a quel modo, mostrava tutta l'
di raffinarsi negli, agi e di lasciarsi andare alle delizie..., una
vii-107: egli era risoluto di non lasciarsi più raggirare di quella maniera. che
veste di un giovanotto tardo, pronto a lasciarsi raggirare. -circuire, allettare
, 125: le porcellane non sono da lasciarsi, delle quali credo che ci siano
logico (in modo distaccato, senza lasciarsi influenzare dai sentimenti o da impulsi fantasiosi
, tenendo conto dei propri vantaggi senza lasciarsi condizionare dai sentimenti o dagli impulsi morali
freni che s'era finora imposti e a lasciarsi andare a mano a mano a qualche
dove la miniera fu più ribelle a lasciarsi domare. in un incrocio di gallerie
intera salma? loredafio, 1-61: lasciarsi rapir i sensi dalla bellezza d'un volto
strappandoci al mondo esterno. -riti. lasciarsi dominare, abbandonarsi completamente (a un
stesso quel che va fatto per non lasciarsi leggiermente rawolgere da veruno!
si ravvolge. 13. figur. lasciarsi andare al vizio, al peccato,
quisquiglie erudite, ed è mestiere da lasciarsi a'pedanti, òraf 5-1014: non sai
recandolo al seno. -rifl. lasciarsi stringere, abbracciare. giovanetti, i-79
tutto il regno sossopra, pensò di non lasciarsi fuggir l'occasione che se gli offeriva
antico scrittor si rinvengano che non bisogna lasciarsi fuggir senza riflessione la recita che in quel
pratolini, 9-691: piuttosto che lasciarsi abbrustolire, questa gente gli darà fuoco
inarca e squarcia il fianco. -non lasciarsi condizionare o sviare. p.
bellezza, al denaro ': non lasciarsi vincere dalla loro potenza. -resistere ad
diabolica e strana che incominciò a non lasciarsi più governare,... allegando.
-reggere al denaro: non lasciarsi corrompere. caro, 9-2-78: di
con una esortazione al lettore a non lasciarsi sfuggire queste pagine di pannella. a.
di pagar dio, affinché degnisi di lasciarsi amare da noi, non a dio
. intr. con la particella pronom. lasciarsi di nuovo avvincere a amore.
vederlo così debole e così facile a lasciarsi ingannare da falsi relatori e da gente
volontà o alle richieste altrui; il lasciarsi guidare o indirizzare da altri; arrendevolezza
armeggia!: per invitare a non lasciarsi incantare dalle sparate di qualcuno.
possiamo resistere; e sta bene a lasciarsi credere ipocrite come donne avvedute. de
, di non lasciarsene dominare o di non lasciarsi indurre ad agire in modo sconsiderato o
la barba difficile, cioè restia a lasciarsi radere senza l'accompagnamento di rossori e
, essendo la natura troppo forte per lasciarsi tor mai nulla del suo, ma bensì
regali e ristringono tutti i complimenti in lasciarsi intender chiaro che, infintanto ch'ei
essere preso, incappare nella rete: lasciarsi ingannare, cadere in un'insidia (anche
pareva, divenuto inferiore di forze, lasciarsi metter tra due, ma, retrocesso alquanto
i consigli, le raccomandazioni; lasciarsi convincere da lui. lippi,
3. per indicare il cedere, il lasciarsi persuadere, stimolare o influenzare in modo
2. rifl. abbandonarsi, lasciarsi andare di nuovo. d'annunzio
pronom. (mi riaccàsció). lasciarsi cadere un'altra volta, abbandonarsi di
co'denti la veste, delibera di lasciarsi tirare, fin che d'una tal novità
lei soggette, le quali recalcitrano a lasciarsi da lei maneggiare. 6. essere
ricattante una vivissima e passionata avversione a lasciarsi ricattare. ricattare (recaptare,
per levante. -per estens. lasciarsi andare fra le braccia di qualcuno.
procedura formale; identificare. -farsi, lasciarsi riconoscere-, consentire l'identificazione. l
quello che non sanno, o di lasciarsi governare dagli imperiti. ammirato,
i più squisiti alimenti e risolvono di lasciarsi morir di fame. cicognani, 9-207
usano le temine in mostrarsi schife di lasciarsi toccare o favellare o fare altro tale
di omaggio o di esaltazione; non lasciarsi trattare in un certo modo o attribuire
turbata nella carne. -non lasciarsi attribuire un significato. pasolini, 9-278
un cane da caccia); non lasciarsi distrarre da altra selvaggina. 23.
. e ai due era capitato di lasciarsi e di ritrovarsi parecchie volte insieme,
giovane, e remissivo al punto da lasciarsi foggiare e rifoggiare variamente dai mutevoli estri
giacere). ritornare a giacere; lasciarsi ricadere; accasciarsi di nuovo.
28. stare in guardia, non lasciarsi cogliere di sorpresa; cautelarsi nei confronti
che... non aveva riguardo di lasciarsi uscir di bocca alcune cose e parole
che da questo principio sia derivato il lasciarsi per buon riguardo politico goder tanti dritti
d'un tratto. 9. lasciarsi andare, diminuire il proprio impegno nell'
gli occhi di tanto in tanto per non lasciarsi vincere dal sonno, col mento rilassato
pur la detta gemma), per lasciarsi rimaneggiare, perde il candore, anche depone
pari con teocrito e di lunghissimo spazio lasciarsi esiodo dietro alle spalle.
», 27-iv-1984], 3: un lasciarsi scorrere addosso la musica in una passività
siccome indolente e debole, così facile a lasciarsi aggirare da chi voleva piuttosto fare che
, 1-502: teneva gli occhi bassi per lasciarsi rimirare da fosco a tutto suo agio
diffidente, voltandosi in là per non lasciarsi scappare qualche occhiata che lo tradisse.
-per estens. ritrarsi intimidito, per non lasciarsi vedere. lippi, 9-5:
rocche, ma non deve il principe lasciarsi rimuovere dalle fortificazioni delle città. af
rimovo. -risolversi, decidersi, lasciarsi convincere. macinghi strozzi, 1-374:
. 8. locuz. -farsi, lasciarsi rincrescere qualcosa, di fare qualcosa:
di poter rindossare la tonaca, di lasciarsi crescere di nuovo la barba e tornare
ringaluzzò di maniera che, oltre il lasciarsi a pena da'suoi primi officiali parlare,
. buzzati, ii-38: pronti a lasciarsi riprendere, anzi a farsi ringhiottire dal
il quale rinnegasse ogni medicina e scegliesse di lasciarsi morire, perché un cattivo medico gli
marco di rimbalzo, così poco disposto a lasciarsi ferire da un motto come a rinunciare
. intr. con la particella pronom. lasciarsi irretire di nuovo in una passione o
se mai le odono, in vece di lasciarsi penetrare il cuore da esse, le
cantù, 3-104: credendo codardia il lasciarsi sopraffare, ai rabbuffi ripicchiavo, e
giudichi secondo la qualità delle cose, senza lasciarsi trasportare dall'autorità di chi che sia
, che proprio se lo voleva di lasciarsi battere... da una concorrente tanto
morte riscappasti. -per estens. non lasciarsi fissare. sbarbaro, 1-230: per
[la domanda] soltanto per non lasciarsi prevenire e per aprire il varco a susseguenti
giuliani, ii-193: fu bisogno di lasciarsi risegare una gamba che minacciava di cancrena
: può avvenire che roma, per non lasciarsi fuggir di mano i guadagni di minor
di tutto capace da che mai può lasciarsi atterrire, quando si veda spalleggiato in
cominciava a risolver da sé, con lasciarsi chiaramente intendere che voleva principiar ad esser
mirare costantemente alla meta prefissa, senza lasciarsi disanimare dagli eventi e dagli uomini che
poltrona. 3. figur. lasciarsi sopraffare da un sentimento, da uno
non può saper tutto, né dèe lasciarsi menare a voglia d'alcuno. morgagni
. -docilità di un animale nel lasciarsi guidare con le briglie. - anche
quant'è necessario a formarsi, a lasciarsi distinguere e a conservarsene la ritentiva.
i-572: non avendo iddio per costume di lasciarsi 'da veruno mai vincere in cortesia
anni senza uscir di palazzo, senza lasciarsi veder a'suoi sudditi. brusoni, 2-127
un'onda verdiana, alla quale bisogna lasciarsi portar via pur ritrosi. cicognani,
è un nuotare a ritroso, per lasciarsi finalmente portare dalla corrente. brusoni,
, taverna. -rimaner ritto: non lasciarsi abbattere dalle sabbia e acqua,
tutta l'attenzione a un'occupazione; lasciarsi di nuovo assorbire totalmente da un'attività
stare all'asciutto. lui questo modo di lasciarsi ingoiare dalla vita con la pretesa d'
. v.]: 'farsi rivedere o lasciarsi rivedere': chi ritorna apposta, non
illecito traffico. -rivendere la giustizia: lasciarsi corrompere nell'esercizio della giustizia. -rivendere
rendersi manifesto attraverso indizi anche lievi; lasciarsi intuire; trapelare. f. f
sorpreso in vedere un mandarino alla cina lasciarsi crescer l'unghie per la stessa ragione
e le passere. -figur. lasciarsi coinvolgere nel vizio o nel peccato.
ma non bisogna, nei propri giudizi, lasciarsi guidare dai mascherotti. rivoltatóre
idem, 75: cavai rognoso non vuol lasciarsi strigliare. 13. dimin
; scontentarsi di qualcosa; deprimersi; lasciarsi abbattere dalle avversità; perdersi di coraggio
a capo di un viale e da lasciarsi ai francesi. terésah, 2-45: un
la barba difficile, cioè restia a lasciarsi radere senza l'accompagnamento di rossori e
per essi e salutevole a'nostri di lasciarsi cadere in un seno del canale situato
mia, quando stava in travaglio di lasciarsi rubbare al padre. g. gozzi,
lei: le labbra strette per non lasciarsi scappar la pazienza e una ruga nel
di lottare per resistenza, ma senza lasciarsi occupare, dentro, dalla lotta,
prima ruota di questa macchina, non può lasciarsi di dime qualche cosa. biffi,
sassi ritrovate e grasse, sogliono velocissimamente lasciarsi, quantunque alcune di queste più lasse
anche le persone accorte e astute possono lasciarsi ingannare. frottole d'incerta attribuzione,
9. nel gioco degli scacchi, lasciarsi catturare un pezzo per ottenere un vantaggio
12. gioc. negli scacchi, il lasciarsi catturare volontariamente un pezzo senza una contropartita
alla soldatesca fraternizzante..., lasciarsi andare ad una gioia infinita...
-pigliare la palla al salto: non lasciarsi sfuggire un'occasione favorevole. passeroni
, capacità di autocontrollo, di non lasciarsi travolgere dalle passioni o dalle emozioni.
la vita intera. non gli piaceva di lasciarsi aprir le vene per uno che doveva
... non dovevano e non potevano lasciarsi sempre ingannare da quel suo aspetto venerando
strignendola di maniera che le fosse forza lasciarsi cadere, come fece, della sella
emme] sono per lo più facili a lasciarsi iscolpire, come è la gemma sarda
cantù, 3-244: invece di lasciarsi andar a sbaccanare al festino od ubriacarsi
. 2. per estens. lasciarsi dominare dalla noia o dall'inerzia;
hanno pensato che il belgio neutrale potesse lasciarsi invadere quietamente e lasciarli passare senza opporre
poco di brezza che s'era levata per lasciarsi dondolare piano piano. -emettere
: né dovrebbe il presente governo italiano lasciarsi vincere al paragone dalla tedesca duchessa di
cattaneo, i-316: il punto sta non lasciarsi fuggir di mano il timone che guida
in furore. 6. figur. lasciarsi coinvolgere, immedesimarsi nelle vicende della vita
sbricconeggiare, intr. (sbricconéggio). lasciarsi andare a comportamenti sconvenienti, eccessivi.
sbrigliarsi della fantasia. 9. lasciarsi andare a comportamenti fuori della norma o
4. letter. ant. lasciarsi andare, scatenarsi. venuti, lxxxviii-ii-733
dà o si accetta per subornare o lasciarsi subornare. pirandello, 8-326: una
sant'antonio cominciarono già le balene a lasciarsi vedere rottolando nel mare e sbuffando l'acqua
sarebbe... ad un giocatore lasciarsi tórre molti scacchi e poi credere di vincere
quelle gemme che è molto atta a lasciarsi maneggiare dal scarpelletto. dalla croce [
prima volta s'era scaltrito a non lasciarsi vedere, fogli sopra con ferro in
alla sua donna 'l conto, / lasciarsi in man da lei scambiar le carte.
. tortora, 1-66: per non lasciarsi trovare sprovisti, voleva ch'egli con
giobbe. 4. scatenarsi, lasciarsi andare senza freno e misura (un
massimo dell'arte, non possono essi lasciarsi proteggere da chi che sia. tenca
volte la lingua in bocca prima di lasciarsi scappare una minchioneria. brancati, 4-140
. tangente. -scappare una maglia, lasciarsi scappare una maglia: v. maglia
. cessare di curare il proprio aspetto, lasciarsi andare, trascurarsi. landolfi,
bartoli, 16-1-29: si condusse a lasciarsi di nuovo scarnare lì dov'era il risalto
della curia romana ed avvertire alquanto, senza lasciarsi scarrucolare dai preti, di metterci sesto
. piano inclinato. -anche: il lasciarsi scivolare lungo un piano inclinato per gioco
metrica. gentile, 2-ii-77: non bisogna lasciarsi trarre in errore dagli schematismi delle parole
per 30 giacobi o più con battersi e lasciarsi al primo sangue. goldoni, iii-759
novelli istituti ed usurpazioni. -non lasciarsi coinvolgere, mantenersi distaccato; conservare dignità
che abbondava in malizia non si schifò di lasciarsi porre alla sua. strafiarola, ii-219
senza mai saziarla. 4. lasciarsi sterminare dal nemico. giamboni, 4-522
terminare questa narrativa, non è da lasciarsi l'accennare che tra gl'istromenti, li
. intr. con la particella pronom. lasciarsi indurre a un sentimento. fra
corpo. -lasciarsi sciogliere i calzoni: lasciarsi sottrarre l'autorità di capofamiglia.
2. lo scivolare, il lasciarsi scivolare volontariamente, anche per gioco,
na 'l conto, / lasciarsi in man da lei scambiar le carte,
i-301: una signora nobile, col lasciarsi vedere con la scopaa ripulire le stanze,
gli occhi di tanto in tanto per non lasciarsi vincere dal sonno, col mento rilassato
peccato. giraldi cinzio, 2-75: il lasciarsi guidare a l'appetito / e il
-sfuggire (un errore); lasciarsi sfuggire un errore, un'intemperanza,
arcani, la natura si compiaceva a lasciarsi cogliere sul fatto da lui. emanuélli,
publico sacrifizio a dio. -il lasciarsi andare a frasi inopportune. carducci,
miei obblighi inestinguibili. -farsi, lasciarsi piuttosto scorticare-, per indicare la fermezza
ilpapa] ch'averebbe più tosto sofferito di lasciarsi scorticaree patire ogni martirio che di ribenedire navarra
: guarda mo se torna meglio a lasciarsi scorticare e sbranare per amor di una cieca
ci si sdraiò. 8. lasciarsi andare a determinati comportamenti o pensieri;
rella: divertimento di ragazzi, consistente nel lasciarsi scivolare col sedere lungo un'asse inclinata
a una sofferenza morale; cadere o lasciarsi cadere a terra. verga,
perdere il controllo di sé, non lasciarsi alterare dal vino. manzoni, pr
i fatti altrui, è agevole non lasciarsi tirare dallo amore o dall'odio.
sua attenzione: primo, nel non lasciarsi sfuggire questi richiami che gli arrivano dalle
romagnosi, 4-973: il giudice non deve lasciarsi tentare o sedurre dalle presunzioni anticipatamente in
d'ogni altro fra noi al pericolo di lasciarsi sedurre dal- e qualità del romanzo
di stigmatizzare la renitenza del contadiname a lasciarsi ricoverare e segregare nei lazzaretti. -per
contemporanei, non però lasciò mezzi a lasciarsi convincere, finché gli archivi depositari de'
di tutti. bonsanti, 4-25: lasciarsi... precedere da costui, studiarne
. continuasse seguitamente mesi interi a non lasciarsi vedere fuori dal suo stato ordinario, cioè
nel seminato: continuare un discorso senza lasciarsi andare a inutili divagazioni. nievo,
rifiutata poteva passare per un semplicione da lasciarsi ingannare alle più grossolane apparenze di virtù
dal mio contegno infin dove ella possa lasciarsi andare in amarmi, salva la giustizia e
: fibre nervose -vivere secondo senso, lasciarsi guidare dal senso: tanee disfunzioni psicogene in
della sentenza capitale, perché sdegnò di lasciarsi ribenedire come colpevole e riavere i suoi
nom. farsi trascinare dai sentimenti; lasciarsi andare al sentimentalismo. savinio,
mezza ora. -metterci sentimento: lasciarsi coinvolgere emotivamente. pasolini, 21-204:
destratto core. -letter. lasciarsi pervadere dall'atmosfera di un luogo,
fante che l'indusse con buona mancia a lasciarsi recidere una sua lunga chioma e folta
un mio amico di milano non volendo lasciarsi scappare un affare che pareva ottimo,
biasimarla arditamente piglia. 18. lasciarsi andare a un pianto dirotto. b
per il sonno, per la stanchezza; lasciarsi andare, mettersi a giacere.
battere sopriesso. ché così diveniranno piacevoli a lasciarsi ferrare. adr. politi, 1-617
500: gli imprenditorisfiaccolati che si rassegnano a lasciarsi controllare dai propri dipendenti...
romagna a tener quietigli abitanti e persuadersi a lasciarsi scorticare senza sgambettare. 7
negozio insieme; l'altro di non lasciarsi punto perdere il rispetto. idem,
che capivo, giovanotti bocca prima di lasciarsi scappare una minchioneria. cresciuti là intorno,
fogazzaro, 4-123: l'uomo non dovrebbe lasciarsi signoreggiar così dalt'amore. bacchetti,
scrivere sillaba, una sillaba, non lasciarsi sfuggire una sillaba (di un discorso)
simulato de'cristiani, e poscia lasciarsi vincere e ingannarsi insieme. s.
te stesso. 9. lasciarsi cadere, stendersi; rilassarsi. faldella
slancia nell'acqua. 14. lasciarsi cadere, gettarsi dall'alto. milizia
danaro, il quale subito ubbidisca a lasciarsi spendere'. la plebe, nelle sue conversazioni
22. locuz. smagarsi dalla sella: lasciarsi disarcionare. fatti di cesare, 215
smaniava dalla gelosia. 6. lasciarsi andare a un'agitazione anche scomposta,
e i suoi familiari non eran gente da lasciarsi impressionare dalle smargiassate di uno studente pisano
chiedano notizie. -in partic.: lasciarsi sfuggire qualcuno, farsene distaccare durante un
infra la lana. -figur. lasciarsi andare alle fantasie e ai vagheggiamenti deh'
16-14: il giovane meroni era felice di lasciarsi travolgere, di smarrirsi in vertiginosi recuperi
. massaia, iii-38: non poteva lasciarsi la bottiglia smezzata, perché facilmente avrebbe
2. figur. inclinazione a lasciarsi distogliere da un atteggiamento e indurre in
e alle fatiche e anche imbelle; lasciarsi andare all'ozio dissipando inutilmente o lasciando
il 14 maggio 1643. 4. lasciarsi dominare da una forte passione, da un
notabile in lui... il non lasciarsi metter su da lo sdegno..
fissa. arpino, 19-207: guai a lasciarsi intrappolare in chiacchiericci e tortuosi sofismi.
evasi che alla 'commedia'destinata a non lasciarsi leggere se non quando l'autore fosse
tardi, sollecitata da rosalinda, a lasciarsi veder nel giardino. conti, 91:
, ma, ponendosi da discosto, lasciarsi tirare di passo in passo e con
l'ambizione si fa portare innanzi e lasciarsi indietro i più meritevoli. cantù, 2-226
il di sopra e intrigarla invece di lasciarsi intrigare. -al di sopra:
ropa stavano alla vedetta per non lasciarsi sopraffare dalla loro potenza. cesarotti,
di pigliar esso il sopramano né lasciarsi intimorire dalla grandezza del personaggio. carducci
e lo pregò che egli volesse talora lasciarsi vedere, a ciò che potessero a loro
mondar mai corpo da feccia, il lasciarsi cader cenciose le vesti dismesse fin da'
, 9-756: che gran vergogna / lasciarsi sì dal vino e dall'ebbrezza / transportar
alla sinistra sponda. molza, 1-192: lasciarsi il destrier vostro i venti / ben
-fare lo sportello della camicia: lasciarsi intravedere attraverso la scollatura. aretino
; gli spossessati non si accontentavano di lasciarsi ricacciare in un nulla, non solo avvilente
vi si sprofondarono. 6. lasciarsi andare, gettarsi di peso, rovesciarsi violentemente
tutto nel lavoro. 9. lasciarsi andare con grandi effusioni o enfasi a
: col pensiero... di non lasciarsi cogliere così alla sprovveduta. bacchelli,
vostri diamanti. 8. lasciarsi andare a manifestazioni d'ira; dare in
esercito moderno non deve... lasciarsi spuntare, involgere, accerchiare. dizionario
vista mi è parsa una sputapepe da non lasciarsi menar pel naso. giuliani, ii-186
! -lasciarsi sputare in caper, lasciarsi trattare male. g. gozzi,
tosto che son fatti uomini, di lasciarsi crescere barba e capelli... i