10. locuz. -ammazzare le parole: lasciarle interrotte; parlare senza finirle.
per farle dimenticare il suo errore, e lasciarle la stima di se stessa. comisso
:. ed ebbe l'accortezza di lasciarle assaporare voluttuosamente il dolore del distacco.
legno), chiarate, e allora può lasciarle nella deserta campagna; che ora si
fatto sangue: oibò; barbarie, da lasciarle fare al boia. carducci, ii-1-165
, innanzi che io mi vi introduca, lasciarle bene dibattere e andare a lungo,
fece che la povera vecchia brontolona dovette lasciarle il campo libero, e andarsene a morire
come un cavallo da cavalcare: non lasciarle troppo la briglia sul collo, perché
più oltre in questo errore, di lasciarle stare troppo sopra gli ulivi,..
, 8-3 (248): senza lasciarle in capo capello o osso addosso che
sangue: oibò; barbarie, da lasciarle fare al boia. [ediz. 1827
donna di ceppo fiero, a non lasciarle mancar di nulla: a battagliare con la
innanzi che io mi vi introduca, lasciarle bene dibattere e andare a lungo.
corbellata basta ungere la coda spelata e lasciarle tempo di crescere; in città bisogna
corbellata basta ungere la coda spelata e lasciarle tempo di crescere; in città bisogna
, innanzi che io mi vi introduca, lasciarle bene dibattere e andare a lungo,
corbellata basta ungere la coda spelata e lasciarle tempo di crescere; in città bisogna
innanzi che io mi vi introduca, lasciarle bene dibattere e andare a lungo,
, innanzi che io mi vi introduca, lasciarle bene dibattere e andare a lungo,
che le cose d'essa natura bisogna lasciarle custodire a lei, senza farvi altro.
la mano, premendo, come per lasciarle su la cute un'impronta di passione.
, innanzi che io mi vi introduca, lasciarle bene dibattere e andare a lungo,
dato tutto il sangue delle vene per lasciarle ignorare l'esistenza del male: ad aiutarla
pietre nei fondamenti, con un lasciarle cader giù quali vengono, perocché basta
potendo prestare a dio queste cose, e lasciarle, e darle per lo suo amore
da miracolar le genti aspettanti, e lasciarle sazie ebefatte. = voce dotta,
andar lontano, e volendo di sé lasciarle qualche ricordo, disegnò la sua effigie
in alcune parti avemo anzi eletto di lasciarle difettose o manchevoli, che d'emen-
città di firenze, 1-11: e lasciarle [le scritture] esemplare sanza malagevolezza o
da miracolar le genti aspettanti, e lasciarle sazie ebefatte. = deriv.
uve, pigiarle nel tino, e lasciarle bollire quel tanto che è necessario. '
uscivano subito, perché ginia non voleva lasciarle il tempo di sedersi sul letto,
seccare le foglie: farle appassire, lasciarle cadere, svestirsene. - anche al
che mi meravigliavo? non potevo io lasciarle intero il suo gengé, così com'ella
primo le cognizioni formate, come il lasciarle nella mente dei discepoli ondeggiare confuse ed
potuto, avendole scemate) ho voluto lasciarle ai futuri. marino, vii-92: apelle
alla cotale roba mutare le gale o lasciarle stare. cammelli, 129: ecco
francia finché è povera e screditata e non lasciarle tempo di rimettersi in gambe. de
-perdere (le foglie), lasciarle cadere. s. agostino volgar.
fanno le pietre nei fondamenti, con un lasciarle cader giù quali vengono, perocché basta
-sostant. varchi, v-65: bisogna lasciarle in gran parte alla discrezione de'giudiziosi
prestare a dio queste cose, e lasciarle, e darle per lo suo amore,
debba considerare alle cose familiari le quali lasciarle trascorrere è cosa scele- rata: ma
tutto ciò abbiamo stimato opportuno e giovevole lasciarle impresse in questi fogli, perché restino
fusse necessario, peccherebbe molto più a lasciarle incurate che a curarle. a. cocchi
di sopra metterle alla corrente del fiume e lasciarle star tanto che le si sentino al
), da non invaghirsene, e lasciarle ai cancellieri, curiali e a gente siffatta
l'intento suo, son costretto a lasciarle da parte come del tutto inutili.
del verme dalle fibre della farfalla e lasciarle vive ed intere. targioni tozzetti, 9-265
i contadi e nelle ville de'privati lasciarle [quelle opere d'arte] invecchiare
se non ci paresse più opportuno e perspicuo lasciarle l'altro, più usuale, di
ci paresse più opportuno... lasciarle l'altro... di mitologismo.
di quelle cosacce laide, piuttosto da lasciarle andare in dimenticanza che da metterle a vista
sempre visto che la gente, a lasciarle tempo, vuota il sacco, calvino
di questi babbacci, che credono di lasciarle in sicuro [le figliuole] in
ma bensì nel secondar questa, e lasciarle libero campo di agitarsi maestosamente, senza
di quello del suo mondo muliebre, per lasciarle isfoiare nella vanità sua medesima, confidato
tiene per openione che sia bene lasciarle stare [le olive], quando sono
della reputazion mia mi assicura, col lasciarle egli vedere, di averle stimate degne
la persona pugna e calci, senza lasciarle in capo capello o osso addosso che
ma bensì nel secondar questa, e lasciarle libero campo di agitarsi maestosamente.
principessa magnanima, io le risposi senza lasciarle aggiungere quanto di più avrebbe detto,
e voi mariti e padri loro costringetele a lasciarle, perché sono tutte cose maledette.
del decameron] avemo anzi eletto di lasciarle difettose o manchevoli, che d'emendarle
che in alcune parti avemo anzi eletto di lasciarle difettose o manchevoli che d'emendarle o
sbagliate, egli le diceva, bisogna lasciarle morire di marasmo, e non già d'
a tante persone, anzi che di lasciarle morire senza nessun profitto della piazza e della
e le rane sì mutilate giova meglio lasciarle in terra che in acqua. botta,
fece che la povera vecchia brontolona dovette lasciarle il campo libero. moretti, vii-820:
vedute le belle donne venire, senza lasciarle più oltra passare furono invitate tutte e
alcune parti avemo anzi eletto d i lasciarle difettose o manchevoli che d'emendarle o di
non ci paresse più opportuno e perspicuo lasciarle l'altro, più usuale, di mitologismo
come forme, come modelli, e poi lasciarle andar perpetuando. campanella, 5-3:
casse, pregandovi a conservarle bene e non lasciarle aprire a persona nata. g.
. le son novelle che oramai bisogna lasciarle a quei che sudano a lusingare il
odore di santità, e strepidava a lasciarle in mano la piccina. -non
anche a badarle; figuriamoci poi a lasciarle sole! già questo si
coi denti le nostre franchigie e non lasciarle torre per oro al mondo. cassola,
la persona pugna e calci, senza lasciarle in capo capello o osso addosso che
cui si ritengono le acque, per lasciarle svaporare, e poi raccoglierne il sale
l'impasto, dividerlo in forme, lasciarle lievitare e cuocerle. -anche: avere
, il fratello maggiore. -prima di lasciarle [le giovenche] ho assicurato a
e atrocemente indurì il petto per non lasciarle il passo dentro il suo corpo.
/ il pensier aver dee, né pur lasciarle / già mai d'un passo,
ad abitare personalmente; el terzo, lasciarle vivere con le sua legge, traendone
: niuna resistenza si faccia loro a lasciarle prendere [le nostre ricchezze], ma
in aceto, e però è bene lasciarle a certe anime gravide che hanno il
poi, allargando la loro ordinanza, lasciarle entrare fra loro, e con le
trovare. soltanto la pochezza nostra può lasciarle insolute. c. levi, 6-70:
[le acque] in collo e lasciarle spagliare per la bassa pianura dello smannoro,
-arrecare determinate condizioni atmosferiche, lasciarle presagire. - anche al figur.
: non vorranno... e franzesi lasciarle loro [le terre], avendole
; potare a saeppolo s'intende il lasciarle un tralcio di due o tre occhi
non voler innovar le cose, ma lasciarle stare nel grado in cui l'ha
venti o trenta anni dopo, e decisi lasciarle quali dettate sotto l'impressione e il
: non vorranno... e franzesi lasciarle loro [le terre], avendole
le stelle e le annegano, per poi lasciarle riapparire su brevi profonde radure d'azzurro
donna rosolina -... e non lasciarle far la ragazzétta con don silvestro,
perché son fatte le bellezze? per lasciarle consumar alla polvere e ai ragniteli, ah
pecora partorisce in campagna, il pastore deve lasciarle il suo rede fino al momento del
e mi feci però un piacere di lasciarle in regalo tutte l'altre ancora che mi
un uso completo del sesso per poi lasciarle le responsabilità di conseguenze non volute.
o trenta anni dopo, e decisi lasciarle quali dettate sotto l'impressione e il calore
ignudo, / e quel ch'è ricco lasciarle impune. muratori, 6-13: queste
nausea; e non son uso di lasciarle impunite. montale, 3-33: non voleva
una vite non ci è meglio che lasciarle i saettoli, i quali l'al-
per i lor debiti gradi trascorrono senza lasciarle inciampare negli effetti contrari, sì come,
colmare i luoghi bassi, piuttosto che lasciarle andare a rinterrire il letto del padule.
a loro ripigliavano e quasi pregò a lasciarle. 18. ripetere brevemente il già
al ripulimento, e in quel modo volea lasciarle in perpetuo; il papa però non
cizio dell'opere misericordiose e godiamo nel lasciarle a poveri, a chiese e a
perché le sopraddette cose sono malagevoli a lasciarle e a rimuovere da noi nell'unitivo
rimettere la pasta di nuovo nel mortaio, lasciarle incorporare nuova acqua bollente e rispremerla di
racconciar mai alcuna sua dipintura, ma lasciarle sempre in quel modo che erano venute
allegando che le cose della natura bisogna lasciarle custodire a lei senza farci altro.
, iii-36: questa è la via di lasciarle [alla peste] ben prendere piede
una vite non ci è meglio che lasciarle i saettoli. b. del bene,
oppure, cosparse di sale, nel lasciarle riposare ammassate in pile per permettere l'
ch'avete da maritare non vi imaginate di lasciarle troppo invecchire, perciò che nella mia
sangue: oibò; barbane, da lasciarle fare al boia. giusti, 3-207:
. avrebbe cominciato dai pregi, per lasciarle poi andar la sassata de'rimproveri sotto
per scaponir la signora ildegonda era di lasciarle carta bianca. -educare un bambino all'
verga, 8-428: certe cose non bisogna lasciarle incominciare neppure per ischerzo, capite?
, di morbo e di necessità, lasciarle spasimare e non dargli il rimedio ad
oltre la bestia, finalmente si risolvè di lasciarle del tutto le redini. ciro di
per vetustà erano rotte, prudenza consigliava lasciarle stare, perché le prossime indebolite dalla
mortaio, per poi risciacquarle in acqua e lasciarle asciugare all'aria. carena,
le genti alamanne per la borgogna, per lasciarle a'confini, accioché uscissero del regno
anco nel bene vuol soggettarsela e non lasciarle la direzione dell'animo umano e delle sue
la bestia, finalmente si risolvè di lasciarle del tutto le redini e vedere dove
morire, tan- t'è, meglio lasciarle andare. c'è molto più stile,
vi sono certe piante capricciose che bisogna lasciarle stare come dio le ha fatte:
sue spalle. renato cerca di non lasciarle vedere le occhiaie e i succhioni che
. non così facili a svestirsene e lasciarle. baine, ii-129: come rapidamente si
prender castella qua e là per taglieggiarle e lasciarle. gramsci, 12-294: il contadino
il valore personale, è impossibile il lasciarle alle mani di chi anche involontariamente può
[le disonorate azioni] la penna per lasciarle stare nelle tenebre, se io non
altro, che ad ammassare ricchezze per lasciarle poi ad altri, i quali ad altri
petto, velocissima, tanto rapidamente da lasciarle un vuoto di dolore solo dopo un attimo
nausea, e non son uso di lasciarle impunite. landolfì, 2-43: sebbene
e fu cura e interesse de'superiori lasciarle in quella beata stupidità carducci, iii-18-292
cogliere il momento di fame vendemmia: lasciarle vivere in noi, dormire, maturare,